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giovedì 26 febbraio 2015

«Pagati di più se il treno ritarda» Il caso dei macchinisti lumaca

Denuncia anonima a Trenord: scatta lo straordinario. La società: contratto da cambiare. I «furbetti» sarebbero una trentina. I sindacati difendono gli onesti: se è vero casi isolati

Bufera su Trenord: sta per scoppiare lo scandalo dei macchinisti «furbetti». Con un pugno di ferrovieri sospettati di far viaggiare i treni in ritardo per gonfiare la propria busta paga. Un raggiro del contratto di lavoro aziendale del 2012, dato che l’articolo 54 «premia» con più soldi chi più lavora. Un danno per la società regionale di trasporto, una beffa che scatena la rabbia dei 670 mila pendolari della Lombardia. Il caso è esploso dopo la denuncia anonima di tre macchinisti della Milano-Cremona-Mantova. «Su questa linea, ogni volta che un treno accumula 20 minuti di ritardo ci fa guadagnare 13 euro. La puntualità non è redditizia per il nostro stipendio», hanno ammesso. Un’accusa pesante e confermata anche dall’ad di Trenord, Cinzia Farisè, che adesso vuole cambiare il contratto di lavoro per cancellare il paradosso che incoraggerebbe i «macchinisti lumaca».    

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Ex parlamentari condannati, Grasso e Boldrini: "Stop ai vitalizi ai corrotti"

Ex parlamentari condannati, Grasso e Boldrini: "Stop ai vitalizi ai corrotti"

 I presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, spingono per una decisione in tempi rapidi del Parlamento per togliere i vitalizi agli ex deputati e senatori condannati.

"La mia posizione sui vitalizi agli ex parlamentari è chiara e nota da tempo: ritengo personalmente inaccettabile che si continui ad erogarli a chi si è macchiato di reati gravi come mafia e corruzione". Lo dichiara in una nota il presidente della Camera, Laura Boldrini. "La decisione spetta ora - aggiunge - all'Ufficio di presidenza della Camera e al Consiglio di Presidenza del Senato, che sono certa arriveranno quanto prima a deliberare su una materia così delicata, sulla quale c'è anche molta attesa da parte dell'opinione pubblica".

"I vitalizi e le pensioni dei parlamentari sono legati alla carica e, dunque, coloro che sono incandidabili ai sensi della legge Severino dovrebbero perdere anche il diritto agli assegni", secondo il presidente del Senato Pietro Grasso. In una lettera, Grasso respinge la tesi del professor Mirabelli "secondo cui la cessazione dell'erogazione sarebbe assimilabile ad una sanzione penale accessoria, come tale soggetta alla riserva di legge assoluta". Al contrario, "non sussiste un divieto di retroattività, che varrebbe ove si trattasse di una sanzione penale accessoria. Quando una condizione di eleggibilità viene meno (che sia la moralità, collegata ad una condanna, o la cittadinanza italiana), cade il presupposto sia per l'esercizio di una carica sia per la percezione di emolumenti che sono collegati ad una carica che non si può più ricoprire. E questo deve riguardare anche i vitalizi e le pensioni".

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Da Seredova a Rosolino: basta violenza sulle donne

A Monza la mostra del fotografo Livio Moiana


Si chiama "Basta!" la mostra del fotografo Livio Moiana  per denunciare la violenza sulle donne e gli abusi, organizzata a Monza dall’Associazione ARSin e dall’Associazione RestART. Nei numerosi scatti in bianco e nero, Rossella Brescia, Alena Seredova, Francesca Senette, Nicola Savino, Cristina Chiabotto, Ale&Franz e tanti altri volti noti dello spettacolo, dello sport e della tv sono ritratti, mentre gridano “Basta!” ad ogni forma di violenza e sopruso, “Basta!”all’isolamento a cui spesso ricorre chi li subisce.

I lineamenti deformati, tirati, la fronte corrugata e la bocca spalancata in un urlo dal sapore espressionistico, per risvegliare le coscienze e porre l’accento sulla condizione della vittima, troppo spesso lasciata sola nell’arduo compito di ricostruire la propria vita. Le opere di “Basta!” invadono tutti gli spazi de Le Cucine di Villa Reale, al piano terra della villa simbolo di Monza, dal 18 febbraio all’8 marzo 2015.

Le altre foto

Revoca della scorta a Biagi: Scajola e De Gennaro indagati

Bologna - Claudio Scajola e Gianni De Gennaro sono indagati nell’inchiesta bis sulla revoca della scorta a Marco Biagi , ucciso a Bologna dalle nuove Br il 19 marzo 2002.

All’epoca Scajola e De Gennaro erano ministro dell’Interno e capo della Polizia. Scajola fu costretto alle dimissioni dopo un’esternazione fatta a tre mesi dall’omicidio del giuslavorista: «Biagi era un “rompicoglioni” che voleva il rinnovo del contratto di consulenza».

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Stato islamico, Bbc: "Identificato 'Jihadi John', il boia dell'Is: è il londinese Mohamed Emwazi"

Ha 27 anni e sarebbe laureato in informatica. Scotland Yard aveva tenuto segreto il nome per non compromettere le indagini. Sale a 220 il numero dei cristiani rapiti dallo Stato islamico in Siria. In Iraq raid della coalizione hanno provocato la morte di 50 civili vicino Mosul

LONDRA - E' stato identificato il jihadista 'John', il boia dello Stato islamico comparso in molti video dello Stato islamico in cui venivano decapitati ostaggi. Si tratta di Mohamed Emwazi, ha 27 anni ed è di Londra, secondo quanto riferito dalla Bbc che ha citato fonti di Scotland Yard. 

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mercoledì 25 febbraio 2015

Maltempo, ancora pioggia e vento forte al Centro-Sud. Frana uccide uomo a Ischia

Collegamenti difficili con la Sardegna e l'Isola d'Elba. A Palermo traffico in tilt. Nelle Marche le precipitazioni intense hanno causato il crollo di un tratto delle mura storiche del comune di Belforte del Chienti. Instabilità fino a sabato. Poi un accenno di primavera. Ma subito dopo ancora neve anche in pianura

ROMA -Vento forte, pioggia e neve. La perturbazione che già ieri ha fatto sentire i suoi effetti sulla Penisola, oggi ha fatto un'altra vittima: a Ischia, in localita' Olmitello dei Maronti, nel comune di  Barano, Giuseppe Ialonardo, 50 anni, ristoratore del posto, era andato a verificare se alcuni smottamenti di questa mattina avevano causato danni al suo locale; l'uomo è stato coinvolto in un altro smottamento ed è morto. Non è ancora chiaro se sia precipitato con la massa di terriccio e pietre che si è staccata o se sia stato travolto dalla frana.

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METEO A 7 GIORNI: il MALTEMPO si innamora del sud, poi...

Il PUNTO sulla possibile ondata di freddo dal 5 marzo (VIDEO)

 

Mediaset lancia un’offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way

Milano - Mediaset parte alla conquista delle torri di trasmissioni della Rai. Ei Towers, società controllata dal Biscione e che gestisce l’infrastruttura di rete per trasmettere il segnale televisivo del gruppo di Cologno, ha lanciato un’offerta di acquisto e scambio su Rai Way, la società della televisione pubblica che si occupa dello stesso business e che è sbarcata a Piazza Affari appena tre mesi fa. L’offerta prevede una componente in denaro e un’altra in azioni e dà un valore a Rai Way - oggi in mano a Viale Mazzini che detiene il 65% del capitale - di 1,22 miliardi.

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Responsabilità civile dei magistrati, sì della Camera alla legge

265 i sì, 51 i no e 63 astenuti. Vota contro solo il Movimento 5 Stelle. L'Anm: "Una norma contro i giudici". Orlando: "Siamo pronti a correggere alcuni punti, ma si vedrà che i pericoli paventati non hanno riscontro"

ROMA - Cambiano le regole sulla responsabilità civile dei magistrati. La Camera ha approvato il disegno di legge con 265 sì, 51 no e 63 astenuti. La Lega, Fi, Sel, Fdi e Alternativa Libera si sono astenuti. Il M5S ha votato contro. E' "un passaggio storico. La giustizia sarà meno ingiusta e i cittadini saranno più tutelati", sintetizza il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Per far procedere un testo che investe una materia su cui pende una procedura d'infrazione in sede Europea per mancata applicazione del diritto comunitario e per la quale l'Italia rischiava di pagare una multa stimata in 37 milioni, il governo ha dato parere negativo a tutti gli emendamenti.

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martedì 24 febbraio 2015

Sparatoria in un ristorante, 9 morti in Repubblica Ceca. Killer annuncia strage in tv: “Vittima di bulli”

Tra le vittime c’è anche l’aggressore che aveva avvertito del folle gesto

Ha fatto una strage, dopo averla annunciata. Nove persone, compreso l’assalitore, sono rimaste uccise a seguito di una sparatoria in un ristorante della Repubblica Ceca, nella città di Uhersky Brod, nel sudest del Paese. Secondo la tv privata “Prima” l’uomo aveva avvertito, con una telefonata all’emittente, dell’intenzione di commettere il suo folle gesto: «Sono vittima di bullismo, la gente mi fa male, le autorità non risolvono niente. Quindi vado a regolare i conti» aveva detto.

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Aggredita la sorella di Bossetti, tre costole rotte e trauma cranico

Mentre scendeva a ritirare la posta, due uomini incappucciati le hanno puntato un taglierino alla gola e l’hanno picchiata. Sarebbe la terza aggressione subito dalla donna

Una nuova aggressione è stata denunciata dalla sorella di Massimo Bossetti, l’artigiano in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio. La donna ha raccontato che mentre scendeva a ritirare la posta, due uomini incappucciati le hanno puntato un taglierino alla gola e l’hanno spinta nell’ascensore, scendendo poi nel sotterranei del palazzo di Terno d’Isola dove l’hanno picchiata fino a farla svenire.

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Distratti dal cellulare in auto, ecco la prima causa degli incidenti

Un giovane su quattro ammette di scattare selfie, chattare e navigare mentre guida. A Torino è partito un progetto sulla sicurezza per gli studenti in età da patente


Torino
La sindrome che ci attanaglia ha un nome. Si chiama «Fomo», fear of missing out: paura di essere tagliati fuori. Ed è per questo che stiamo - non tutti, certo - sempre attaccati al telefono. Controlliamo il cellulare in media 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti. Roba da strizzacervelli. Lo facciamo anche in auto, alla guida, in bici, in moto, quindi il problema non è più solo psicologico. La distrazione è, infatti, la prima causa degli incidenti stradali in Italia (16,8% secondo i dati Aci/Istat). Uno studio minuzioso sul fenomeno ha confermato i sospetti. 

La confessione
Il 12,4% dei guidatori è stato sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante e persino al manubrio. Un’emergenza sociale ed economica: 181 mila incidenti nel 2014, la prima causa di morte sotto i 40 anni, la prima causa di invalidità permanente per i giovani, pesano per il 2% cento sul Pil. Ma finalmente, ecco la notizia, qualcosa si muove. O, per dirla con lo slogan coniato da Tim e Ducati, finalmente «c’è qualcuno che guarda avanti». Ieri hanno lanciato un progetto comune rivolto ai ragazzi in età da patente. L’idea è spiegare una semplice verità: usare il cellulare alla guida può essere letale. È stata questa la materia portata al centro di formazione professionale Gabriele Capello di Torino, prima scuola in Italia su ventitré. 

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Fb chiude la pagina sui fascisti, che ne aprono subito un'altra

ROMA - Bloccata in modo definitivo. Perché i suoi contenuti sono "violenti e incitano all'odio". Facebook Italia ha oscurato in modo permanente la pagina "I Giovani Fascisti Italiani". Una decisione che arriva dopo l'inchiesta di Repubblica.it sul rapporto tra neo-fascismo e rete e dopo le denunce dell'onorevole del Partito Democratico Laura Garavini, che era stata vittima anche di alcune minacce da parte dei membri della community. Parole pesanti che avevano spinto l'onorevole a annunciare una denuncia all'ispettorato di polizia della Camera dei Deputati.

Quell'ambiente virtuali nel quali viene declinata l'ideologia fascista è quindi messa al bando dal social network più diffuso al mondo. Una decisione che, però, non ha impedito ai gestori della pagina rimossa di farla risorgere: una nuova versione è online e in poche ore ha raccolto circa tremila adesioni. Numeri alti ma molto lontani dalla consistenza della precedente, arrivata a quota 135mila.

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lunedì 23 febbraio 2015

Eternit, altra beffa al processo sulle morti da amianto: la Cassazione cancella i risarcimenti

Le motivazioni del verdetto della Suprema corte: “Per effetto della constatazione della prescrizione del reato, intervenuta anteriormente alla sentenza di primo grado”, cadono “tutte le questioni sostanziali concernenti gli interessi civili e il risarcimento dei danni”


Il processo torinese per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio dell’imprenditore svizzero Schmideiny: lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni, depositate oggi, del verdetto di prescrizione che lo scorso 19 novembre ha tra l’altro annullato i risarcimenti alle vittime. Ad avviso della Cassazione «a far data dall’agosto dell’anno 1993» era ormai acclarato l’effetto nocivo delle polveri di amianto la cui lavorazione, in quell’anno, era stata «definitivamente inibita, con comando agli Enti pubblici di provvedere alla bonifica dei siti». «E da tale data - prosegue il verdetto - a quella del rinvio a giudizio (2009) e della sentenza di primo grado (13/02/2012) sono passati ben oltre i 15 anni previsti» per «la maturazione della prescrizione in base alla legge 251 del 2005». Secondo la Cassazione, «il Tribunale ha confuso la permanenza del reato con la permanenza degli effetti del reato, la Corte di Appello ha inopinatamente aggiunto all’evento costitutivo del disastro eventi rispetto ad esso estranei ed ulteriori, quali quelli delle malattie e delle morti, costitutivi semmai di differenti delitti di lesioni e di omicidio».

«Per effetto della constatazione della prescrizione del reato, intervenuta anteriormente alla sentenza di primo grado», cadono «tutte le questioni sostanziali concernenti gli interessi civili e il risarcimento dei danni», scrive la Cassazione.

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Amianto, il dramma di Casale scorre come un film

Eternit Casale, Guariniello tenta un nuovo processo: stavolta per omicidio volontario aggravato

 

La crisi morde le famiglie. Addio alla mensa scolastica

A Campomorone (GE) oltre il 40 per cento degli alunni di elementari e medie abbandona il servizio di refezione

La crisi è troppo feroce: il 40% dei bambini dell'istituto comprensivo di Campomorone ha abbandonato la mensa e si porta il pranzo da casa. Il sindaco del Comune dell'entroterra genovese, Paola Guidi, ha dovuto prendere "una decisione difficile", ammette, e, con la sua giunta, ha varato una delibera che autorizza le famiglie a poter scegliere se usufruire oppure no del servizio mensa, pur lasciando i figli a scuola. "Abbiamo fatto una scelta politica, per dare una risposta concreta alle esigenze concrete delle persone", spiega. In due mesi, sono già 80 i bambini che non sono più iscritti al servizio di refezione, oltre il 40% degli alunni. E la tendenza è in crescita.

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Quando arriverà un po' di PRIMAVERA?

Il run ufficiale del modello europeo la disegna questa mattina per i primi giorni di marzo...

 


Manca ormai poco al giro di boa del calendario. Il primo marzo la primavera meteorologica farà il suo ingresso sulla Penisola, mentre per la più nota scadenza astronomica bisognerà aspettare ancora 21 giorni.
Nel ventaglio delle ipotesi plausibili, non mancano quelle fredde e perturbate (http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/meteo-marzo-colpo-a-sorpresa-da-est-/49080/), alcune delle quali mostrano la possibilità di un colpo di coda invernale proprio all'inizio della nuova stagione.

Per chi aspetta con ansia l'arrivo di un po' di primavera, questa mattina il run ufficiale del modello europeo è abbastanza ottimista proprio per i primi giorni di marzo.

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L'affidabilità del run di controllo del modello americano

Giro di boa verso la primavera oppure proseguimento dell'instabilità fredda nord-atlantica?

PREVISIONI METEO: martedì nuovo MALTEMPO in arrivo sullo Stivale

ALLERTA protezione civile per MERCOLEDI 25 FEBBRAIO

Prima decade di marzo con la NEVE ed il FREDDO? Sembrerebbe di si. Secondo l'ultima emissione del modello americano un episodio di inverno vero, quello che giunge da est, arriverebbe dal 4-5 marzo in poi con risvolti anche nevosi...

 

Bambino di tre anni esce di casa con solo il pannolino e muore di freddo

Ospite della nonna, era uscito da solo a 30 gradi sottozero in cerca della mamma

Canada sotto shock: il piccolo Elijah Marsh, che era ospite della nonna in un edificio di quattro piani, è uscito da solo in piena notte perché voleva tornare dalla mamma, che abita a venti minuti di auto di distanza. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso mentre usciva da solo di notte in maglietta e pannolino: fuori la temperatura era di 30 gradi sottozero.

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Premi Oscar 2015, è la serata di Birdman

Miglior film alla pellicola di Alejandro Gonzalez Iñarritu. Julianne Moore e Eddie Redmayne migliori attori protagonisti

Il regista Alejandro Gonzalez Inarritu mostra la statuetta per il miglior film “Birdman”

LOS ANGELES

E alla fine ha vinto “Birdman”, dopo “Argo” e dopo “The Artist” per la terza volta in quattro anni i membri giurati della Academy hanno scelto di premiare un film che parla di loro stessi, un film sulla cultura delle celebrità e col quale possono guardarsi allo specchio. L’edizione numero 87 degli Oscar è stata in particolare un personale trionfo per Alejandro Gonzalez Iñarritu, che ha diretto e scritto l’originale e anche tecnicamente complesso film che ha finito la serata con quattro statuette, inclusa quella per la sceneggiatura e per la regia andate personalmente ad Iñarritu. Non c’è stata invece statuetta per il protagonista di “Birdman”, Michael Keaton. L’Oscar per il migliore attore e’ andato infatti a Eddie Redmayne, che in ‘La Teoria del tutto” ha interpretato la parte dell’astrofisico britannico Stephen Hawking. Come ampiamente previsto, migliore attrice e’ risultata invece Julianne Moore, alle prese con le nebbie dell’Alzheimer in “Ancora Alice”.

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La maledizione degli Oscar: verità o solo una leggenda?

 

 

domenica 22 febbraio 2015

Cuoca Briatore, 39 milioni su conto svizzero a sua insaputa

Barbara F., disoccupata: "L'ho saputo solo dalla Finanza. Non riuscivo a crederci"

Lei ha 36 anni ed è una cuoca disoccupata di Brescia, con un tenore di vita che nulla ha mai avuto a che fare con il lusso. Eppure, figura nella lista Falciani di Swissleaks come intestataria di un conto svizzero di 39 milioni di euro: peccato che lei non ne sapesse nulla.
L'incredibile vicenda è riportata dal settimanale L'Espresso: "Io avevo solo una carta 
di credito per fare la spesa, con un massimale di 14 mila euro, e ovviamente dovevo presentare tutti i giustificativi. Nella banca svizzera non ci sono mai andata: facevo 
la cuoca e basta. Guadagnavo 1.100 euro a gran premio, che non significa al mese. Che tutti quei milioni fossero intestati proprio a me, l'ho saputo solo dalla Finanza. Non riuscivo a crederci: la banca mi aveva messo in cima a tutti, Briatore e i manager figuravano sotto di me"

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Mercatone Uno, gruppo in crisi. C'è l'ipotesi cessione

C’è preoccupazione tra i dipendenti dello store di Serravalle Scrivia (AL). La società proprietaria del punto vendita ha presentato in tribunale domanda di ammissione al concordato preventivo: l’indebitamento ha raggiunto i 425 milioni di euro. Il piano di ristrutturazione prevede la cessione dei punti vendita che guadagnano meno


SERRAVALLE SCRIVIA – C’è preoccupazione tra i dipendenti del Mercatone Uno di Serravalle Scrivia. La società proprietaria del punto vendita ha infatti presentato al tribunale di Bologna una domanda di ammissione al concordato preventivo: l’indebitamento del gruppo – che gestisce 79 store sparsi in tutta Italia e dà lavoro a 3.500 persone – ha raggiunto i 425 milioni di euro (metà con le banche e metà con fornitori ed erario). Il tentativo è quello di evitare la dichiarazione di fallimento della società.

I sindacati si sono subito messi in moto. A Imola – sede principale dell’azienda di proprietà delle famiglie Cenni e Valentini – c’è stato un primo incontro in cui i rappresentanti della Mercatone Uno hanno spiegato che, per l’azione di risanamento, si rende necessaria una ridefinizione del numero dei punti vendita che non si sostengono economicamente, che potrebbero essere circa la metà della rete attuale.
In pratica circa 35-40 store – quelli che guadagnano meno – potrebbero essere venduti singolarmente a piccoli o medi imprenditori. Con tutti le immaginabili ripercussioni in termini occupazionali.

L’altra metà, invece, verrebbe acquistata da un unico soggetto (secondo l’azienda ci sarebbero state circa 15/20 manifestazioni d’interesse).

Per Serravalle la difficoltà è duplice: non solo la crisi generale del gruppo, ma anche la concorrenza agguerrita dei punti vendita del Retail Park, che ormai offrono qualsiasi varietà merceologica.

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Silvia scomparsa da tre giorni Il fidanzato sentito per ore

Si cerca Silvia Spadoni, 27 anni. Il cellulare risulta spento e l’ultima cella agganciata dal telefonino sarebbe quella dell’area dell’abitazione che condivide con il giovane. Avevano avuto un litigio

BIENTINA (PISA) - Sono andate avanti per tutto il giorno di sabato le ricerche di Silvia Spadoni, la 27enne allontanatasi dalla sua casa di Bientina (Pisa) giovedì sera dopo un litigio con il convivente, che è stato sentito a lungo dai carabinieri. Sabato, insieme ai genitori della fidanzata aveva formalizzato la denuncia di scomparsa. Il cellulare della 27enne risulta spento e l’ultima cella agganciata dal telefonino sarebbe quella dell’area dell’ abitazione che condivide con il giovane.

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Piogge alluvionali in arrivo sulla Romagna tra martedì 24 e mercoledi 25?

Davvero abbondanti le precipitazioni attese sulla regione.


Un breve flash per mostrarvi l'impressionante carta delle piogge previste tra la mezzanotte e le 12 di mercoledì 25 sulla Romagna; si tratterebbe di accumuli prossimi o superiori ai 100mm in sole 12 ore che, sommati ai 50-80mm mediamente previsti nelle 12 ore precedenti porterebbero ad un accumulo anche di 180mm in circa 24 ore.

In più con la Bora sferzante il mare potrebbe non ricevere l'acqua in arrivo da fiumi e torrenti e solo le nevicate a quote basse previste per la nottata (300-400m) potrebbero limitare parzialmente il rischio di gravi esondazioni. La situazione verrà da noi costantemente monitorata! Seguite gli aggiornamenti!

Fonte 

MALTEMPO quasi senza tregua sull'Italia: ci aspetta un'altra settimana difficile!

 

sabato 21 febbraio 2015

Salvò la collega italiana colpita da infarto: il grazie dei novesi al commerciante cinese “eroe”

La consegna di un premio per ricordare il suo gesto di grande altruismo

L’organizzatore dell’incontro al Museo di Novi, Franco Ciliberto, e il negoziante cinese con il figlio

Novi Ligure(AL)
L’occasione è stata il convegno su «Lo sport è ...vita» al Museo dei Campionissimi. Si è parlato di prevenzione e di pronto intervento durante un arresto cardiaco. Beniamino Palenzona, direttore del Dipartimento di urgenza emergenza Asl Al, ha sottolineato l’importanza del massaggio cardiaco e dell’avere a disposizione un defibrillatore. Ma una cosa completa l’altra, come ha dimostrato «il nostro concittadino», ha detto Palenzona.

Si riferiva a Wang Zongfu che il 20 dicembre salvò la vita alla novese Anna Bigatti, colpita da arresto cardiaco invia Roma a Novi. Il negoziante cinese era presente in sala, con il figlio Filippo, che ha fatto da traduttore per il papà. È stato premiato dall’imprenditrice Elena Valditerra, che ha poi consegnato alla società di calcio Tiger Novi, rappresentata da Franco Ciliberto, anche organizzatore dell’evento al Ciclomuseo, un defibrillatore in dono. 

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L'UOMO DA 90MILA EURO DI PENSIONE


Il giornalista Mario Giordano racconta la vicenda di Mauro Sentinelli, il pensionato più ricco d'Italia, il quale avrebbe una pensione di circa 90mila €:

"Ma come fa mister Sentinelli ad avere una pensione Inps da 90mila euro al mese? Il caso denunciato da Sanguisughe comincia a "bucare" la coltre di silenzio. Se ne occupa (nel numero appena arrivato in edicola) il settimanale l'Espresso, con un articolo di Stefano Livadiotti: "Pensioni d'oro. Fenomeno Sentinelli".

Livadiotti cita Sanguisughe, ci attribuisce correttamente il merito della "scoperta" e poi, nello spiegare il "fenomeno Sentinelli", aggiunge un particolare molto interessante. Scrive infatti: "Sentinelli quando è andato in pensione guadagnava circa 9 milioni di euro l'anno" e "s'è avvalso della facoltà di passare dalla gestione speciale del fondo telefonici (che paga i contributi sulla sola retribuzione-base) a quella obbligatoria (che prende in considerazione anche le altre voci della busta paga, a partire da benefit e stock option)". 


Dunque, se ho capito bene, Sentinelli (9 milioni di euro l'anno di stipendio), oltre alle altre agevolazioni di cui gode il fondo telefonico e di cui parlo nel libro, ha sfruttato anche questa clausola speciale: ha pagato i contributi sulla retribuzione base, poi è entrato nel fondo generale dell'Inps e è andato in pensione calcolando l'assegno su tutte le voci della busta paga, benefit e stock option comprese."

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Torino, ragazza di 13 anni violentata per mesi dai compagni di scuola

Costretta a rapporti con 15 coetanei: «Se parli divulghiamo le foto»

Felpa azzurra con la scritta «#Rebel», pallone sotto braccio, 13 anni. «A scuola ci hanno dato dei mafiosi», dice. Mafiosi? «Sì, perché non abbiamo detto niente di Margherita (nome di fantasia, ndr). È vero, siamo stati zitti, ma non sembrava un segreto. Tutti, nel quartiere, conoscevamo questa storia. All’inizio, lei ci scherzava pure. Era andata nel garage liberamente. Raccontava certi particolari alle amiche... All’inizio, sembrava tutto ok. Lo giuro. Una cosa normale. Non avevamo capito che le avevano fatto dei video e la stavano ricattando». 

Torino, quartiere Falchera. Dopo questa scuola media, c’è una cornice di palazzoni alti. E poi, campi, baracche agricole, l’autostrada per Milano. Per sette mesi, «Margherita», anche lei 13 anni, è stata abusata da un branco di ragazzini. «Una banda», dice quello con il pallone. «Sono in quindici. Hanno i motorini, sentono l’hip-hop. Sono loro che mi hanno raccontato...». Andavano in un garage abbandonato, riprendevano con i telefonini. Giorno dopo giorno. Foto dopo foto. Non era più un gioco, ammesso che lo fosse mai stato, ma un ricatto: «Se non fai quello che vogliamo noi, mandiamo le foto a tua madre». Quelli del branco se ne vantavano in giro. Gli altri ragazzini del quartiere sapevano. Tutti commentavano e la storia andava avanti da settembre, totalmente ignorata dal mondo degli adulti.
 
Però Margherita non ci voleva più andare nel garage. Stava male, arrivava sempre più tardi a scuola, si ribellava. A un’amica aveva detto: «Non mi lasciano in pace, non ce la faccio più, sto malissimo».

Litigate furiose in mezzo alle strade del quartiere, altre violenze nel garage. Altri tentativi di scappare. Il senso ingiusto di vergogna che la inchiodava. Dopo le feste di Natale, era convinta di essersi finalmente liberata da quell’incubo. Ma il 20 gennaio sua madre, tornando a casa dal lavoro, ha trovato una busta anonima nella buca delle lettere. Dentro c’era una fotografia scioccante. Era la vendetta del branco. È stato a quel punto che il mondo degli adulti ha capito. Margherita ha raccontato ogni cosa, piangendo. 

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Paoli si dimette da presidente Siae

La scelta dopo che la Procura lo indaga per evasione. Beppe Grillo gli telefona: "Ti chiedo scusa se il M5S ti ha suggerito di lasciare l'incarico"

Gino Paoli si dimette da presidente della Siae. L'indagine sui conti in Svizzera che avrebbe nascosto al Fisco, l'ha indotto a disfarsi dal ruolo pubblico di garante dei diritti d'autore per affrontare meglio la difesa dall'accusa di evasione. "Mi ha detto che voleva dimettersi dalla presidenza della Siae", ha detto Andrea Vernazza, legale di Gino Paoli. Gli ho consigliato di sospendersi in attesa di chiarire tutto". Martedì Gino Paoli sarà a Roma, al consiglio di gestione della Siae, e annuncerà ufficialmente la sua posizione sulla vicenda.

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