C’è preoccupazione tra i dipendenti dello store di Serravalle Scrivia (AL).
La società proprietaria del punto vendita ha presentato in tribunale
domanda di ammissione al concordato preventivo: l’indebitamento ha
raggiunto i 425 milioni di euro. Il piano di ristrutturazione prevede la
cessione dei punti vendita che guadagnano meno
SERRAVALLE SCRIVIA – C’è preoccupazione tra i dipendenti del Mercatone Uno di Serravalle Scrivia.
La società proprietaria del punto vendita ha infatti presentato al
tribunale di Bologna una domanda di ammissione al concordato preventivo:
l’indebitamento del gruppo – che gestisce 79 store sparsi in
tutta Italia e dà lavoro a 3.500 persone – ha raggiunto i 425 milioni di
euro (metà con le banche e metà con fornitori ed erario). Il
tentativo è quello di evitare la dichiarazione di fallimento della
società.
I sindacati si sono subito messi in moto. A Imola – sede principale
dell’azienda di proprietà delle famiglie Cenni e Valentini – c’è stato
un primo incontro in cui i rappresentanti della Mercatone Uno hanno
spiegato che, per l’azione di risanamento, si rende necessaria una
ridefinizione del numero dei punti vendita che non si sostengono
economicamente, che potrebbero essere circa la metà della rete attuale.
In pratica circa 35-40 store – quelli che guadagnano meno –
potrebbero essere venduti singolarmente a piccoli o medi imprenditori. Con tutti le immaginabili ripercussioni in termini occupazionali.
L’altra metà, invece, verrebbe acquistata da un unico soggetto (secondo
l’azienda ci sarebbero state circa 15/20 manifestazioni d’interesse).
Per Serravalle la difficoltà è duplice: non solo la crisi
generale del gruppo, ma anche la concorrenza agguerrita dei punti
vendita del Retail Park, che ormai offrono qualsiasi varietà merceologica.
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