Cede campata, schianto su pilone del viadotto «Italia». La caduta
trascina un addetto che ha perso la vita dopo volo di 80 metri.
«Sicurezza a rischio» e traffico bloccato.
Una fetta d'asfalto e cemento lunga come un mezzo campo da calcio
precipitata nel vuoto. Giù per ottanta metri. La campata stradale ha
ceduto d'improvviso. Uno schianto secco. Nel crollo è morto un operaio,
un venticinquenne, Adrian Miholca, rumeno. È successo lunedì sera sulla
Salerno Reggio-Calabria, nel Cosentino, in un cantiere sul viadotto
«Italia», il più alto della Penisola e il secondo in Europa. Un disastro.
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giovedì 5 marzo 2015
Maltempo, Centro Italia spazzato dal vento. Due morti.
Ingenti danni a causa del forte vento di burrasca che si è abbattuto su tutta la Toscana. Allerta massima per altre 24 ore
DUE MORTI - Un automobilista di 41 anni è morto in località Diecimo, nel comune di Borgo a Mozzano (Lucca). Secondo le prime informazioni la sua Ford Focus è stata travolta da un masso staccatosi dalla parete sovrastante. Illesa la donna che era al suo fianco. Una donna è morta, schiacciata da un albero schiantato da fortissime raffiche di vento, a Urbino. Il fatto è avvenuto nella zona del collegi universitari. La donna era appena scesa dall'autobus e stava andando a lavorare a piedi. E' stata soccorso, ma è deceduta poco dopo l'arrivo in ospedale. Lo riporta l'Ansa.
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Perché un imprenditore straricco come Guido Ghisolfi, si suicida? Depressione dovuta a……
Tortona (AL)
Generalmente nell’immaginario collettivo, un imprenditore come Guido Ghisolfi, uno dei primi produttori al mondo di plastica per le bottiglie di acqua minerale, vice presidente di un gruppo internazionale come la M&G, che nel 2013 ha conseguito un fatturato di oltre 2 miliardi di euro, con 1.800 dipendenti sparsi in diverse aziende in tutto il mondo tra Brasile, Usa, e molti altri Paesi, viene visto come una persona inarrivabile, che vive in una mega villa con piscina in mezzo ad un parco secolare circondato da Guardie del corpo.
No, niente di tutto questo. Guido Ghisolfi era un ricco atipico: viaggiava in continuazione tra le sue varie aziende sparse nel mondo, aveva una sede di centrale a Milano, ma seguendo le orme del padre, Vittorio Ghisolfi, aveva deciso di mantenere qui, a Tortona la sede centrale del Gruppo, situata in un piccolo fabbricato praticamente invisibile vicino alla statale per Genova, proprio a fianco della Madonna della Guardia
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Bari, esplosione in sala giochi: sette ragazzi feriti, alcuni in modo grave
La deflagrazione è avvenuta poco dopo la mezzanotte. Gli investigatori non escludono possa essere stata causata da una bomba carta. Uno dei feriti si trova in fin di vita
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St. Martin, aereo sfiora i bagnanti: atterraggio in slow motion
A Maho Beach, a Saint Martin, la spiaggia è
da brividi. In tutti i sensi. Ila mare da una aprte, l'aeroporto
dall'altra. E sulle teste dei bagnanti i voli di linea che sembrano
quasi sfiorarli. Come dimostra questo spettacolare video amatoriale di
Paul Luning, pubblicato su Instagram. L'atterragigo in slow motion è
incredibile
Il video
Il video
Corruzione, Renzi avvisa Alfano: "Basta sgambetti"
Il retroscena. Palazzo Chigi al ministro: "Non può mettersi di traverso". E Grasso: "Sembra la tela di Penelope"
ROMA - Stop di Renzi ad Alfano sull'anti-corruzione - "No, non ti puoi mettere di traverso così come i tuoi hanno fatto oggi" - e tagliola di Grasso sui tempi di discussione in Senato. Un "uno-due" che potrebbe bloccare le diatribe nella maggioranza e i rinvii senza fine sulle nuove norme anti-mazzette. Cominciamo da Piero Grasso, che reagisce così: "Parlare della corruzione? Per dire cosa? Nelle ultime due settimane solo sul falso in bilancio siamo passati da niente soglie a soglie percentuali, poi soglie con cifre, poi di nuovo niente soglie, le pene che si alzano e si abbassano, intercettazioni si poi no poi forse. Non posso rincorrere le voci del giorno, non sarebbe serio da parte mia. Parlerò quando ci sarà un testo definitivo". Parole amare, si può ben dire in questo caso. Sono dell'autore del primo disegno di legge sulla corruzione. E poi un'altra staffilata: "Come diceva Totò, ogni limite ha una pazienza: ormai più che di ddl Grasso dovremmo parlare di ddl Penelope, perché questo tira e molla va avanti da troppo".
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ROMA - Stop di Renzi ad Alfano sull'anti-corruzione - "No, non ti puoi mettere di traverso così come i tuoi hanno fatto oggi" - e tagliola di Grasso sui tempi di discussione in Senato. Un "uno-due" che potrebbe bloccare le diatribe nella maggioranza e i rinvii senza fine sulle nuove norme anti-mazzette. Cominciamo da Piero Grasso, che reagisce così: "Parlare della corruzione? Per dire cosa? Nelle ultime due settimane solo sul falso in bilancio siamo passati da niente soglie a soglie percentuali, poi soglie con cifre, poi di nuovo niente soglie, le pene che si alzano e si abbassano, intercettazioni si poi no poi forse. Non posso rincorrere le voci del giorno, non sarebbe serio da parte mia. Parlerò quando ci sarà un testo definitivo". Parole amare, si può ben dire in questo caso. Sono dell'autore del primo disegno di legge sulla corruzione. E poi un'altra staffilata: "Come diceva Totò, ogni limite ha una pazienza: ormai più che di ddl Grasso dovremmo parlare di ddl Penelope, perché questo tira e molla va avanti da troppo".
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mercoledì 4 marzo 2015
Aborto on line, rischia la vita a 17 anni
Genova - Il ventenne accusato di aver fatto abortire con un farmaco per l’ulcera la
fidanzatina di 17 anni rischiando di ucciderla è stato interrogato nei
giorni scorsi dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà. Il giovane,
difeso dall’avvocato Claudio Velasco, ha ammesso le sue responsabilità
spiegando di «aver fatto un grave errore». «Sono stato uno stupido - ha sottolineato - a credere di risolvere il problema in questo modo».
Il ventenne, accusato del reato di procurato aborto, ha anche spiegato come si è procurato il farmaco: «Ho cercato su Google - ha aggiunto - ed ho scoperto che il gastroprotettore se preso in dosi massicce può provocare l’aborto». Al quel punto si è rivolto al medico di famiglia: «Con la scusa di aver dei bruciori di stomaco - ha concluso il giovane - l’ho convinto a prescrivermi quel medicinale. L’ho ingannato e mi dispiace moltissimo».
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Il ventenne, accusato del reato di procurato aborto, ha anche spiegato come si è procurato il farmaco: «Ho cercato su Google - ha aggiunto - ed ho scoperto che il gastroprotettore se preso in dosi massicce può provocare l’aborto». Al quel punto si è rivolto al medico di famiglia: «Con la scusa di aver dei bruciori di stomaco - ha concluso il giovane - l’ho convinto a prescrivermi quel medicinale. L’ho ingannato e mi dispiace moltissimo».
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Immigrazione, dieci morti nel Canale di Sicilia. L’Ue accelera: “Ora basta con lo scaricabarire”
Un gommone carico di profughi si rovescia, 1000 soccorsi ieri.
Commissione Ue: «Pronti a parlare con tutti per contrastare il fenomeno e
se sono dittatori non significa legittimarli»
Un gommone carico di immigrati si è rovesciato nel Canale di Sicilia. Dieci cadaveri sono stati ripescati dall’equipaggio della nave «Dattilo» della Guardia costiera, che li sta trasportando nel porto di Augusta, nel Siracurano, insieme a 500 profughi tratti in salvo anche in un altro intervento di soccorso. Altri 121 stranieri sono stati soccorsi da dal rimorchiatore “Occ Cougar”, in servizio nelle piattaforme petrolifere libiche, che si è diretto a Pozzallo. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi.
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Un gommone carico di immigrati si è rovesciato nel Canale di Sicilia. Dieci cadaveri sono stati ripescati dall’equipaggio della nave «Dattilo» della Guardia costiera, che li sta trasportando nel porto di Augusta, nel Siracurano, insieme a 500 profughi tratti in salvo anche in un altro intervento di soccorso. Altri 121 stranieri sono stati soccorsi da dal rimorchiatore “Occ Cougar”, in servizio nelle piattaforme petrolifere libiche, che si è diretto a Pozzallo. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi.
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Caos Veneto, la Lega verso la rottura. Nasce un nuovo gruppo in Regione
I consiglieri vicini a Tosi fondano «Impegno veneto». Salvini: «Stima
per il sindaco di Verona, mi auguro che nessuno voglia rompere»
Un nuovo gruppo è stato costituito nel Consiglio regionale del Veneto. A farne parte il presidente della Liga Veneta Luca Baggio, l’altro leghista Matteo Toscano e un consigliere del gruppo misto, Francesco Piccolo. «La deriva a destra di Salvini non mi piace. Sono con Tosi», ha spiegato Baggio. Il nuovo gruppo si chiamerà «Impegno veneto».
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Un nuovo gruppo è stato costituito nel Consiglio regionale del Veneto. A farne parte il presidente della Liga Veneta Luca Baggio, l’altro leghista Matteo Toscano e un consigliere del gruppo misto, Francesco Piccolo. «La deriva a destra di Salvini non mi piace. Sono con Tosi», ha spiegato Baggio. Il nuovo gruppo si chiamerà «Impegno veneto».
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martedì 3 marzo 2015
Un colpo di fucile in auto: morto l’industriale Guido Ghisolfi
Il cadavere dell’imprenditore tortonese è stato trovato nella sua auto a Carbonara Scrivia
È stato trovato morto nella sua auto a Carbonara Scrivia, in
provincia di Alessandria, l’industriale Guido Ghisolfi, 58 anni. A
provocare il decesso un colpo di fucile sparato a distanza ravvicinata
con un’arma regolarmente denunciata. Non ci sarebbero dubbi che si
tratti di suicidio. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Tortona.
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Maria Teresa Marchese
Tortona(AL)
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Amico di Renzi e Chiamparino, ecco chi era l’industriale Guido Ghisolfi
"Ghisolfi suicida per la depressione”
Crisi della “Mercatone Uno”, sono due le società interessate alla cessione del gruppo
Al tavolo regionale anche gli amministratori locali, preoccupati per le
possibili ricadute occupazionali della crisi sui territori
Il primo riguarda che alla scadenza del 28 febbraio due società hanno manifestato interesse alla procedura di cessione avviata da Mercatone Uno nell’ambito del concordato preventivo. Il secondo la comunicazione che l’azienda sta continuando la sua attività, requisito fondamentale, ha sottolineato l’assessore, perché il gruppo mantenga il suo peso sul mercato.
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Il Mercatone Uno di Serravalle Scrivia (AL) |
Nadia Bergamini
Torino
Due gli elementi importanti sono emersi nell’incontro di oggi in
Regione, cui hanno preso parte i rappresentanti dall’azienda, i
sindacati e i sindaci delle città dei 12 punti vendita del gruppo
presenti sul territorio piemontese (fra i quali anche quello di
Serravalle Scrivia che conta 34 dipendenti), per un totale di 389
addetti. Il primo riguarda che alla scadenza del 28 febbraio due società hanno manifestato interesse alla procedura di cessione avviata da Mercatone Uno nell’ambito del concordato preventivo. Il secondo la comunicazione che l’azienda sta continuando la sua attività, requisito fondamentale, ha sottolineato l’assessore, perché il gruppo mantenga il suo peso sul mercato.
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Camion contro bus di studenti in gita, ci sono feriti
Incidente stamane sulla A4 tra Monza e Milano. Il 118 ha subito
attivato procedura di emergenza. Il conducente di uno dei mezzi pesanti
estratto dalle lamiere ma non è grave
Ferite lievi e un grande spavento per le 50 persone coinvolte questa mattina in un incidente si è verificato sull’A4, in direzione Torino, poco prima della barriera di Milano Est, ad Agrate. Lo scontro è avvenuto tra due camion e un pullman che trasportava studenti e che si trovato incastrato fra i due mezzi pesanti. Il 118 ha attivato una «procedura di maxi emergenza». I vigili del fuoco hanno dovuto disincastrare dal suo abitacolo il conducente di uno dei camion. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze, due automediche e l’elisoccorso. Una quarantina i feriti, 35 medicati sul posto, 6 trasportati negli ospedali di Monza, S.Raffaele e Niguarda. Le loro condizioni sono buone.
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Ferite lievi e un grande spavento per le 50 persone coinvolte questa mattina in un incidente si è verificato sull’A4, in direzione Torino, poco prima della barriera di Milano Est, ad Agrate. Lo scontro è avvenuto tra due camion e un pullman che trasportava studenti e che si trovato incastrato fra i due mezzi pesanti. Il 118 ha attivato una «procedura di maxi emergenza». I vigili del fuoco hanno dovuto disincastrare dal suo abitacolo il conducente di uno dei camion. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze, due automediche e l’elisoccorso. Una quarantina i feriti, 35 medicati sul posto, 6 trasportati negli ospedali di Monza, S.Raffaele e Niguarda. Le loro condizioni sono buone.
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Madre uccide il figlio di cinque anni iniettandogli enormi quantità di sale
Lacey Spears in un blog raccontava i suoi problemi per la malattia del bambino, che in realtà era procurata da lei. Con un sondino, faceva ingerire al piccolo il veleno che alla fine lo ha ucciso
Orrore negli Usa. Quella che sembrava una amorevole madre-single di New York, Lacey Spears, diventata famosa per la cronaca via twitter della sua personale `via crucis´ per i problemi di salute del figlioletto, era invece una sadica killer. I giudice l’hanno condannata a 25 anni di reclusione per l’omicidio del figlio di 5 anni G.P. che ha consapevolmente avvelenato `iniettando´ nel suo corpo, attraverso una sonda gastrica (un tubicino che passando attraverso il naso raggiungeva direttamente lo stomaco del bambino per alimentarlo) con dosi letali di comune sale (cloruro di sodio).
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Palermo, arrestato Roberto Helg: bloccato dai carabinieri mentre intasca una tangente
"L'ho fatto per bisogno, ho la casa pignorata" ha detto durante la
confessione. Il presidente della Camera di Commercio è stato fermato per
estorsione. Il titolare delle pasticcerie Palazzolo ha denunciato la
richiesta, ed è scattata la trappola
PALERMO - Il presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, è stato arrestato dai carabinieri di Palermo mentre intascava una tangente. Helg, personaggio assai noto in città è attualmente anche vice presidente della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Spiegano i carabinieri in un comunicato: "Proprio nella veste di rappresentante Gesap, Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100 mila euro ad un esercente del settore della ristorazione, affittuario di uno degli spazi commerciali dell'aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli.
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PALERMO - Il presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, è stato arrestato dai carabinieri di Palermo mentre intascava una tangente. Helg, personaggio assai noto in città è attualmente anche vice presidente della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Spiegano i carabinieri in un comunicato: "Proprio nella veste di rappresentante Gesap, Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100 mila euro ad un esercente del settore della ristorazione, affittuario di uno degli spazi commerciali dell'aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli.
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Dal 2013 al 2014, ad Alessandria, dimezzati incassi dalle multe per infrazioni stradali. L'analisi del Sole 24ore
ALESSANDRIA - Il 2014 è stato l'anno del profondo calo delle multe per infrazioni stradali. Come riferito dalla ricerca del Sole 24ore l'anno passato è stato raggiunto il minimo storico con un miliardo e 204 milioni entrati nelle casse degli enti locali, contro il miliardo e 374 milioni del 2013. Il trend per la verità era andato calando già dal 2011, dopo la punta dell'anno precedente, pari a una somma di un miliardo e 529 milioni. In tutto sono stati solo 18 i Comuni in cui la somma degli incassi è salita rispetto all'anno precedente, per tutte le altre città il dato è in evidente calo. Per passare subito alla situazione di casa, Alessandria si è collocata nella parte bassissima di questa classifica con un introito, nel 2014, di 900 mila euro e una differenza in percentuale rispetto al 2013 pari a -49,6%.
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lunedì 2 marzo 2015
Brescia, camion perde carico in galleria: feriti tra le lamiere. Due morti, grave un bambino
Lo scontro a Breno lungo la Statale 42 ha coinvolto il camion di
un'acciaieria e alcune automobili. La dinamica è ancora da chiarire
Due persone sono morte in un incidente stradale avvenuto all'interno della galleria Montepiano, lungo la Statale 42 'del Tonale e della Mendola', a Breno, nel Bresciano. Secondo le prime ricostruzioni, il camion di un'acciaieria avrebbe perso il carico che ha travolto dei veicoli.
Alcuni dei feriti sono rimasti intrappolati nelle lamiere. Un bambino, in condizioni gravissime, è stato trasportato al reparto di pediatria dell'ospedale dei Civili di Brescia. La madre del piccolo, anche lei ferita, è stata trasportata all'ospedale di Esine. Sul posto c'è la polizia stradale che deve ricostruire la vicenda e i vigili del fuoco: fino a quando la dinamica dell'incidente non sarà chiarita, la Statale rimarrà chiusa.
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Due persone sono morte in un incidente stradale avvenuto all'interno della galleria Montepiano, lungo la Statale 42 'del Tonale e della Mendola', a Breno, nel Bresciano. Secondo le prime ricostruzioni, il camion di un'acciaieria avrebbe perso il carico che ha travolto dei veicoli.
Alcuni dei feriti sono rimasti intrappolati nelle lamiere. Un bambino, in condizioni gravissime, è stato trasportato al reparto di pediatria dell'ospedale dei Civili di Brescia. La madre del piccolo, anche lei ferita, è stata trasportata all'ospedale di Esine. Sul posto c'è la polizia stradale che deve ricostruire la vicenda e i vigili del fuoco: fino a quando la dinamica dell'incidente non sarà chiarita, la Statale rimarrà chiusa.
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Isis minaccia Twitter: “Uccidete fondatore e dipendenti”
Il social network ha aperto un’inchiesta
Dopo le nuove minacce a Twitter targate Isis, il social network ha dichiarato, ieri sera, che sta collaborando con le forze dell’ordine per verificare l’attendibilità delle minacce di presunti fiancheggiatori dell’Isis contro il cofondatore, Jack Dorsey. In una dichiarazione rilasciata alla Cnbc, Twitter ha affermato: «Il nostro team di sicurezza sta indagando la veridicità di queste minacce con le pertinenti forze di polizia».
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Dopo le nuove minacce a Twitter targate Isis, il social network ha dichiarato, ieri sera, che sta collaborando con le forze dell’ordine per verificare l’attendibilità delle minacce di presunti fiancheggiatori dell’Isis contro il cofondatore, Jack Dorsey. In una dichiarazione rilasciata alla Cnbc, Twitter ha affermato: «Il nostro team di sicurezza sta indagando la veridicità di queste minacce con le pertinenti forze di polizia».
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sabato 28 febbraio 2015
L'Isis diffonde il primo documento completamente in italiano
Sessantaquattro pagine destinate ai "musulmani che si trovano da noi"
Sessantaquattro pagine scritte in perfetto italiano e diffuse dall'autoproclamato Califfato. Intitolato "Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare" e firmato "Il vostro fratello in Allah, Mehdi", del documento è stata accertata la circolazione nei forum online jihadisti sin dallo scorso mese di novembre ed è stato raccolto dal sito WikiLao del giornalista Lao Petrilli.
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Russia, il leader dell’opposizione Boris Nemtsov ucciso in un agguato nel centro di Mosca
Vicepremier all’epoca del governo di Boris Eltsin, è stato centrato da
sei colpi di arma da fuoco. La condanna di Putin: «Potrebbe essere una
provocazione»
Omicidio politico all’ombra del Cremlino: Boris Nemtsov, storico esponente liberale russo e oppositore irriducibile di Vladimir Putin, è stato ucciso nella notte a pochi passi dalla cittadella del potere di Mosca in un agguato che appare anche un guanto di sfida.
Putin stesso si è affrettato a condannare il delitto come «un crudele assassinio», ma ha parlato pure di «provocazione», annunciando una immediata consultazione con i vertici della sicurezza e il suo «diretto controllo» sulle indagini.
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Omicidio politico all’ombra del Cremlino: Boris Nemtsov, storico esponente liberale russo e oppositore irriducibile di Vladimir Putin, è stato ucciso nella notte a pochi passi dalla cittadella del potere di Mosca in un agguato che appare anche un guanto di sfida.
Putin stesso si è affrettato a condannare il delitto come «un crudele assassinio», ma ha parlato pure di «provocazione», annunciando una immediata consultazione con i vertici della sicurezza e il suo «diretto controllo» sulle indagini.
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Gli incursori della Marina nelle acque vicino alla Libia
La San Giorgio salpata dalla Spezia in missione di addestramento. A bordo forze speciali
Sono partiti da Spezia e da Taranto, puntando verso la polveriera
libica. Ma si fermeranno prima, al confine con le acque territoriali di
Tripoli. Formalmente impegnati in un’esercitazione, anche se i
connotati non sarebbero proprio quelli classici dell’addestramento:
pronti a intervenire se la situazione dovesse precipitare. La notizia è
stata confermata da diverse fonti. Le preoccupazioni di un improvviso
precipitare degli eventi che potrebbero compromettere gli interessi
strategici dell’Italia in Libia hanno fatto scattare l’allarme delle
forze di difesa italiane. Tutto è accaduto tra giovedì e venerdì. I
militari del reggimento San Marco sono arrivati alla Spezia nel cuore
della notte. Hanno attraversato la città per poi costeggiare le vecchie
mura dell’Arsenale e arrivare fino alla caserma del Comsubin (Comando
subacquei e incursori), al Varignano, il promontorio a ovest del golfo.
Lì gli incursori, già svegli, preparavano i mezzi, il necessario alla
missione. Pronti a salire sulla nave San Giorgio, arrivata appositamente
da Brindisi.
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La San Giorgio, nave per missioni anfibie della Marina Militare italiana |
Ilario Lombardo
Roma
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Scontro tra pullman di studenti e un camion nel Cremonese: 25 feriti, tre gravi
La comitiva proveniva da Cairo Montenotte (Savona)
Una gita a Budapest di una quarantina di studenti liguri, geometri e ragionieri del terzo e quarto anno dell’istituto Patetta di Cairo Montenotte (Savona), poteva finire in tragedia: il pullman sul quale viaggiavano si è scontrato, ieri sera tardi, con un camion sull’autostrada A21 vicino a Corte de’ Frati (Cremona). Il mezzo, praticamente distrutto, è finito in una scarpata e si è appoggiato su un fianco sul terreno. Venticinque in tutto sono i feriti e i contusi: tre di loro in gravi condizioni, i due autisti che si alternavano alla guida e un ragazzo (e non un insegnante, come sembrava in un primo tempo).
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Una gita a Budapest di una quarantina di studenti liguri, geometri e ragionieri del terzo e quarto anno dell’istituto Patetta di Cairo Montenotte (Savona), poteva finire in tragedia: il pullman sul quale viaggiavano si è scontrato, ieri sera tardi, con un camion sull’autostrada A21 vicino a Corte de’ Frati (Cremona). Il mezzo, praticamente distrutto, è finito in una scarpata e si è appoggiato su un fianco sul terreno. Venticinque in tutto sono i feriti e i contusi: tre di loro in gravi condizioni, i due autisti che si alternavano alla guida e un ragazzo (e non un insegnante, come sembrava in un primo tempo).
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Scontro in autostrada, dopo la paura tornano a casa gli studenti in gita
Tutte le bugie di Bossetti, “il Favola”. La moglie: ci ho pensato Massi, eri lì
Nell’atto di chiusura indagini, l’immagine di un mentitore seriale.
Dalle ricerche di ragazzine sui siti porno alle malattie inventate
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Paolo Colonnello
Milano
«Il Favola», come veniva chiamato Massimo Bossetti in cantiere
dagli altri operai, non aveva limiti. E nemmeno senso del ridicolo: un
paio di volte aveva raccontato di avere un tumore al cervello, un’altra
tre ernie al disco, infine di essersi rotto il setto nasale, di essere
stato sbattuto fuori casa dalla moglie, di avere la diffida di un
legale, di fare la chemioterapia… Tutte balle, colossali. Come la storia
del furto degli attrezzi, o del ferimento di una mano per giustificare
il «furto» del suo sangue da parte di un collega che ha cercato di
accusare (guadagnandosi una nuova imputazione per calunnia), facendolo
passare per il mostro che, forse, vive in lui. Continua qui
venerdì 27 febbraio 2015
Gli inquilini negano l’ascensore al giovane malato di tumore
Maria Teresa Martinengo
Torino
«Il mio nome è Stefano Martoccia, ho 33 anni, la storia che vi
racconto riguarda la mia condizione di disabile e la mancanza di umanità
dell’individuo». Ha iniziato così la sua denuncia alla «Stampa» un
giovane ingegnere gestionale malato di cancro a cui i proprietari della
maggioranza degli appartamenti del condominio negano di installare
l’ascensore che gli consentirebbe di abitare nel palazzo di via Le
Chiuse, in San Donato, al quarto e ultimo piano dove nel 2011 aveva
acquistato casa.«Mia nonna ha vissuto fino a 80 anni senza ascensore: perché un giovane come me dovrebbe fermarsi di fronte a questa mancanza?», aveva pensato Stefano. «Per ironia della sorte, pochi mesi dopo sono cominciati i problemi alla gamba destra che, nel giro di un anno, a causa di una forma rara di tumore, hanno portato all’amputazione. La forza d’animo non mi ha mai abbandonato e con l’aiuto di tutti torno a una vita quasi normale: la protesi mi consente di svolgere le attività quotidiane, ma se non avessi il supporto della mia famiglia e della mia ragazza sarebbe tutto molto complicato». Logico, quindi, che l’ingegnere inizi a sondare la possibilità di installare l’ascensore. La legge è dalla sua parte: l’ascensore può essere installato (a sue spese) anche senza l’ok degli altri inquilini. Ma Stefano Martoccia sceglie di andare comunque in assemblea e la prima risposta pare di relativa apertura.
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Si ribalta un camion: tratto chiuso dell’autostrada A7 fra i caselli di Vignole e Serravalle. Caos sulle vicine provinciali
L’incidente è avvenuto in direzione Milano
L’incidente e la decisione di chiudere l’autostrada per eseguire le operazioni di rimozione del mezzo pesante ha provocato una serie di ingorghi sulle provinciali adiacenti, in particolare l’ex 35 bis dei Giovi che attraversa tre Comuni: Vignole, Serravalle ed Arquata.
Fonte
Massimo Putzu, Gino Fortunato
Serravalle Scrivia(AL)
Tratto della A7 Milano -Serravalle - Genova chiuso al traffico
dalle 18 per il ribaltamento di un Tir che trasportava oli minerali
avvenuto sulla corsia in direzione Milano. Il tratto autostradale chiuso
al traffico è quello fra i caselli di Vignole Borbera e Serravalle
Scrivia. L’incidente e la decisione di chiudere l’autostrada per eseguire le operazioni di rimozione del mezzo pesante ha provocato una serie di ingorghi sulle provinciali adiacenti, in particolare l’ex 35 bis dei Giovi che attraversa tre Comuni: Vignole, Serravalle ed Arquata.
Fonte
Bambino venduto per 30.000 euro, 8 persone fermate
I Carabinieri hanno fermato otto persone accusate di aver favorito la vendita di un bambino rumeno di otto anni ad una coppia di Castell’Umberto. 30 mila euro la somma versta. In carcere anche la mamma ed il fratello del piccolo.
30.000 euro per comprare un bambino di otto anni da una famiglia rumena. E’ la turpe vicenda scoperta dai Carabinieri del Comando provinciale di Messina che dopo alcuni mesi di indagini hanno fermato otto persone con la pesantissima accusa di riduzione in schiavitù. A sborsare la cifra una coppia originaria di Castell’Umberto ma da anni residente in Svizzera dove il marito ha fatto fortuna avviando una piccola impresa. Con loro sono finiti in carcere anche alcuni tortoriciani che hanno fatto da intermediari con un italiano residente in Romania oltre alla madre naturale ed al fratello maggiore del bambino. Tutto era iniziato nel 2008 quando la coppia, che già aveva un figlio e che aveva difficoltà a concepire il secondo, aveva denunciato all’anagrafe la nascita del secondogenito. Un bambino che sarebbe nato in casa per poi regolarizzare la posizione nel Municipio del comune dei Nebrodi. Del piccolo però, ne familiari ne amici, hanno mai avuto notizie. Per gli investigatori un depistaggio per poi acquistare un bambino sui sempre floridi mercati dell’est.
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