Vicepremier all’epoca del governo di Boris Eltsin, è stato centrato da
sei colpi di arma da fuoco. La condanna di Putin: «Potrebbe essere una
provocazione»
Omicidio politico all’ombra del Cremlino: Boris Nemtsov, storico
esponente liberale russo e oppositore irriducibile di Vladimir Putin, è
stato ucciso nella notte a pochi passi dalla cittadella del potere di
Mosca in un agguato che appare anche un guanto di sfida.
Putin stesso si è affrettato a condannare il delitto come «un crudele
assassinio», ma ha parlato pure di «provocazione», annunciando una
immediata consultazione con i vertici della sicurezza e il suo «diretto
controllo» sulle indagini.
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