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lunedì 16 novembre 2015

Un sospetto terrorista ricercato nel Torinese. Caccia all’ottavo uomo, fallito il blitz a Bruxelles

Hollande: “Siamo in guerra”. Arresti a Tolose e Gronoble. Scatta l’allarme anche in Italia. L’attentato ordinato dal Califfo Al Baghdadi. Bombe francesi su Raqqa, capitale dell’Isis

Mentre fallisce il blitz delle forze speciali di Bruxelles, che si è concluso senza l’arresto del principale ricercato, Salah Abdeslam, fratello di uno degli attentatori di Parigi, l’allarme terrorismo arriva in Italia. La polizia stradale ha diramato le ricerche «a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino» di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte. Il sospettato, secondo quanto appreso, sarebbe entrato ieri in Italia passando dalla frontiera di Ventimiglia. 

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Kenia, attacco jihadista al campus universitario: "Studenti decapitati". 147 morti

ROMA - «I morti sono 70, i feriti 79, mentre sono oltre 500 gli studenti tratti in salvo, l’operazione è in corso». Difficile immaginare un tweet più agghicciante. Anche perchè lo stesso governo del Kenya teme che la strage jihadista avvenuta ieri, quando il campus studentesco di Garissa è stato attaccato dagli al Shabaab somali abbia provocato «almeno 50 morti».

Una furia assassina, conclusasi nella notte, che non ha niente di umano. L’università è diventata luogo di sangue e dolore, i terroristi sono entrati sparando alla cieca. Centinaia gli studenti (soprattutto ragazze) rimasti in ostaggio, mentre i fanatici uccidevano senza pietà. «Abbiamo visto alcuni corpi decapitati quando siamo scappati - ha riferito una studentesa scampata all’eccidio, Winnie Njeri -. È stato orribile, loro (gli al Shabaab, ndr) hanno assassinato brutalmente molte persone».

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Attentati a Parigi, l’ordine partito dal Califfo Nero. La Francia bombarda Raqqa

Antalya - È stato Abu Bakr al-Baghdadi a ordinare il massacro di Parigi e l’Eliseo reagisce con una pioggia di bombe su Raqqa, la capitale del Califfato. A portare il diluvio di fuoco sono almeno dieci jet francesi che colpiscono il cuore dello Stato Islamico poco dopo il tramonto, ora siriana, sulla base delle informazioni di intelligence fornite dal Pentagono alla “war room” dell’Eliseo. Centri di comando e controllo, sedi militari, luoghi di reclutamento, depositi di munizioni e campi di addestramento vengono colpiti con bombe francesi teleguidate sull’obiettivo dai satelliti americani. L’intento è assestare al Califfato il più duro dei colpi militari. Il presidente americano Barack Obama, meno di due ore prima, lo aveva anticipato ad Antalya al capo del Cremlino Vladimir Putin discutendo faccia a faccia - solo con gli interpreti a fianco - per 30 minuti.

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L’ordine partito da Al Baghdadi. E la Francia bombarda Raqqa

 

 

sabato 14 novembre 2015

Parigi, attentati in vari punti della città: oltre 120 morti. Stato d'emergenza

Lo Stade de France dopo le esplosioni (lapresse)

Oltre cento vittime nella sala concerti Bataclan, dove un centinaio di persone sono state tenute in ostaggio fino a quando non sono intervenute le teste di cuoio. Gli attentatori gridavano "Allah è grande". Esplosioni nei pressi dello Stade de France, dove si giocava Francia-Germania. Hollande annuncia lo stato d'emergenza, 1.500 militari nelle strade della capitale. La condanna della Santa Sede

PARIGI - Parigi ripiomba nel terrore. Un attacco al Bataclan, sala per concerti nell'XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, dove sono rimaste uccise 118 persone. Colpi di kalashnikov in un ristorante e in un bar del X arrondissement. Granate attorno allo Stade de France, alla periferia della capitale francese, dove era in corso l'amichevole Francia-Germania. Spari a Beaumarchais e in altre due strade. In azione anche due attentatori suicidi. Fonti di polizia citate da BFMTv parlano di almeno 40 morti, oltre a quelli del Bataclan. Otto gli attentatori per dalle forze dell'ordine, tutti morti. Un'offensiva terroristica che colpisce al cuore della Francia, la seconda in meno di un anno, di fronte alla quale il presidente François Hollande annuncia lo stato d'emergenza e il ripristino dei controlli alle frontiere, oltre alla mobilitazione di 1.500 militari a Parigi.

LIVEBLOG La cronaca da Parigi in diretta


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Il teatro colpito aveva esposto la scritta "Je suis Charlie"

Assedio al Bataclan, dai selfie al terrore: il concerto prima della strage

Isis rivendica: 'E' 11 settembre della Francia': Sette attentati: strage nel teatro e kamikaze allo stadio

Parigi: 6 si sono fatti esplodere

Attentati Parigi, terroristi giovani e votati alla morte: tra i kamikaze un francese schedato, un rifugiato e 3 belgi

Parigi sotto attacco: 128 morti, italiana irrintracciabile. Isis rivendica e minaccia. Una donna nel commando

 


venerdì 13 novembre 2015

Giallo alla Bozzoli, l'operaio morto per avvelenamento da cianuro

I risultati delle analisi sulla capsula di veleno ritrovata nello stomaco dell'uomo trovato senza vita sei giorni dopo la scomparsa del titolare della fonderia

L'operaio Giuseppe Ghirardini, trovato senza vita dopo essere sparito, è morto per avvelenamento da cianuro. Lo confermano gli inquirenti. Nello stomaco del lavoratore dell'azienda bresciana Bozzoli (il cui proprietario è sparito a sua volta l'8 ottobre) è stato trovato un oggetto, contenente un'anima di cianuro, non naturale e che non si troverebbe sul mercato libero.

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Processo escort, atti in procura: "Berlusconi potrebbe aver intralciato la giustizia"

Sette anni e 10 mesi a Gianpaolo Tarantini, pena di 16 mesi a Sabina Began. Assolti Claudio Tarantini, Letizia Filippi e Francesca Lana. Esclusa l'associazione a delinquere. Negato il risarcimento, D'Addario colta da malore soccorsa dall'ambulanza

Il tribunale di Bari ha condannato a 7 anni e 10 mesi Giampaolo Tarantini, l'imprenditore barese accusato di aver organizzato tra il 2008 e il 2009 un giro di prostituzione nelle residenze dell'ex premier Silvio Berlusconi. La pena di un anno e 4 mesi è stata inflitta a Sabina Beganovic (in arte Began), l'Ape regina dei party berlusconiani.

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Trovati i corpi di sette neonati in una casa, orrore in Germania

I cadaveri rinvenuti dalla polizia nella cittadina di Wallenfels, in alta Baviera. Irreperibile la donna che viveva nell’abitazione

Sette corpi di neonati sono stati trovati dalla polizia nella cittadina di Wallenfels, in Franconia, la regione settentrionale della Baviera. Lo ha comunicato la polizia, che ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. Gli inquirenti sono sulle tracce della donna che abita nella casa dove sono stati rinvenuti i cadaveri. Si tratta di una 45enne titolare di un chiosco nella cittadina ed è al momento irreperibile.

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Croce rossa, 37 i morti attentati Beirut

I feriti sono 181. 'Bilancio destinato a salire'

(ANSA) - BEIRUT, 12 NOV - E' di 37 morti e 181 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto stasera alla periferia sud di Beirut secondo quanto riferito dalla Croce rossa libanese. Il bilancio è destinato a salire a causa della gravità delle condizioni di salute dei numerosi feriti.

Fonte

Isis: Jihadi John colpito in raid Usa, sorte ignota

Media Usa, boia britannico forse e' stato ucciso

NEW YORK - Gli Usa hanno lanciato un raid a Raqqa, in Siria, con l'obiettivo di colpire Jihadi John, ma la sorte del boia britannico dell'Isis non e' ancora nota. Lo riferiscono il Washington Post e la Cnn che citano alti funzionari. Secondo le prime informazioni, Jihadi John potrebbe stato colpito a morte da un drone, ma gli Usa stanno ancora verificando

Fonte 

Missione da drone mirata sull'inglese protagonista dei video delle decapitazioni del Califfato. Si attendono conferme, ma fonti Usa si dicono convinte della sua morte

Siria, un missile Usa per colpire il boia dell'Is Jihadi John. "Mohammed Emwazi è stato ucciso"

Is: ecco chi è Jihadi John

 

 

 

giovedì 12 novembre 2015

Unicredit taglia 18.200 posti e 800 sportelli

Roma - Il piano europeo della banca. In Italia i nuovi esuberi sono 540. Via libera a piani di risparmio per 1,6 miliardi. Ghizzoni: «Palenzona? Per me il caso è chiuso».ù

Roma - Una rivoluzione, e non solo nei numeri. Che restano comunque impressionanti: sono 18.200 i posti di lavoro che saranno tagliati nel gruppo entro il 2018 nei “corporate centres” e nella rete; di questi 6.900 saranno in Italia, tra uscite vere e proprie e business destinati alla cessione. I risparmi ipotizzati sono pari a 1,6 miliardi. Nel frattempo l’istituto archivia i 9 mesi 2015 con un utile in calo (-16,1%) a oltre 1,5 miliardi (507 milioni nel terzo trimestre e sopra il consensus). Sui conti pesano 400 milioni di svalutazione della controllata in Ucraina e la conversione in euro dei mutui in franchi svizzeri in Croazia. Unicredit dà un netto taglio al passato varando un piano che si articola in tre capitoli: drastica riduzione della forza lavoro, addio ai business non performanti, rafforzamento delle funzioni di governo in Italia. 

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Blitz dei carabinieri anti-terrorismo: diciassette persone arrestate in Europa

Roma - Sgominata in Italia una cellula jihadista con diramazioni in più Paesi europei. I carabinieri del Ros in collaborazione con le forze anti-terrorismo di Gran Bretagna, Norvegia, Finlandia, Germania e Svizzera, coordinate da Eurojust, hanno arrestato 16 curdi ed un kosovaro accusati di «associazione con finalità di terrorismo internazionale».

Sette sospetti terroristi in Italia 

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Scarcerato per la strage Borsellino, torna in cella Salvatore Profeta nuovo capomafia di Palermo

Dal 2011 era in libertà dopo la revisione del processo per la strage di via d'Amelio. Le intercettazioni della squadra mobile hanno sorpreso Salvatore Profeta a riorganizzare le fila di Cosa nostra in città. E la processione del quartiere deviava percorso per ossequiarlo.

Era stato scagionato dall'ergastolo per la strage Borsellino, Salvatore Profeta era tornato in libertà nel 2011. Nel suo quartiere, la Guadagna, l'avevano accolto con una grande festa. E il giorno dopo, c'era già una processione di persone davanti a casa sua. Non solo per riabbracciarlo. Salvatore Profeta  è tornato presto ad essere uno dei capimafia più temuti di Palermo, la squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti l'ha arrestato nuovamente questa notte con l'accusa di essere stato il regista di estorsioni e altri affari criminali nel mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù. 

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mercoledì 11 novembre 2015

Primavera a novembre, oggi il picco in Piemonte. Il record del caldo (27 gradi) nell’Alessandrino

Ma è la montagna a soffrire in mesi normalmente segnati da freddo e accumulo di neve


Alessandria 10 novembre 2015

Il caldo anomalo di novembre è arrivato oggi al suo apice in Piemonte, secondo quanto ha previsto l’Agenzia regionale di protezione ambientale. Ovunque massime estive, con il picco finora a Basaluzzo (Alessandria): 26,5 gradi.

Ma è la montagna a soffrire in mesi normalmente segnati da freddo e accumulo di neve: +21.5 gradi a 1.300 metri sopra Bardonecchia. Ed a quota 4.500 sul Monte Rosa, termometro sopra lo zero (+0.8).

Quella che anche gli esperti chiamano l’estate di San Martino sembra poter proseguire ancora per almeno una settimana anche sul Piemonte. Secondo quanto riferiscono le previsioni Arpa. Tuttavia la zona di alta pressione, attualmente localizzata fra le coste meridionali spagnole e le isole Baleari, dovrebbe spostarsi verso Est.

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Indagato giudice della sentenza De Luca. Il governatore: 'Sono totalmente estraneo'

Ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari

La Procura di Roma avvia indagini a carico del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che afferma "senza alcun margine di equivoco" la sua "totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta", chiede di essere ascoltato dai magistrati e annuncia per domani una conferenza stampa per chiarire "ogni aspetto" della vicenda. La bufera sul Presidente della Regione Campania si abbatte in serata con la notizia che la Procura di Roma ha indagato per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari Anna Scognamiglio, uno dei giudici del Tribunale civile di Napoli che, lo scorso 22 luglio, confermando una precedente decisione del giudice monocratico, ha accolto il ricorso di De Luca, contro la sospensione dall'incarico di Governatore. Nella stessa inchiesta è indagato, per l'ipotesi di reato di induzione alla corruzione, il capo della segreteria di De Luca, Nello Mastursi, che ieri si è dimesso da tale incarico.

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martedì 10 novembre 2015

Olio extravergine truffa, indagati i responsabili di sette aziende produttrici

Torino - Olio venduto come «extravergine» che in realtà non lo era. Si trattava di semplice olio d’oliva, meno pregiato e soprattutto meno costoso. Lo ha scoperto la procura di Torino dopo aver fatto analizzare dei campioni di bottiglie prelevate nei supermercati dai carabinieri del Nas dal laboratorio dell’Agenzie delle dogane e dei monopoli.

L’indagine è partita dopo la segnalazione di una testata giornalistica specializzata, Test Magazine, e anche annunciata da Altroconsumo. Il pm Raffaele Guariniello ha iscritto sul registro degli indagati per frode in commercio i responsabili legali di sette aziende produttrici di olio: Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia. E’ stato informato dell’indagine anche il ministero delle Politiche agricole.

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Meteo a 15 giorni: l'alta pressione tenderà a cedere e forse...

Lento cedimento dell'alta pressione durante la seconda parte del mese, forse con un cambiamento più consistente dopo il giorno 20. Il punto della situazione.

 

Nell'intricato mosaico previsionale che si staglia a lungo termine, proviamo a dare una linea di tendenza che tenga conto di tutte le corse imbastite dal modello americano nell'ultima sua uscita.

Si cerca disperatamente una scappatoia ad una situazione che sta diventando abbastanza pesante soprattutto dal punto di vista termico e sul fronte del ricarico nevoso sulle nostre montagne (segnatamente le Alpi).

Novembre e la prima parte di dicembre sono solitamente deputati a frequenti nevicate a quote medio-alte sulle montagne più alte d'Europa. Il "fondo" costruito dai bianchi fiocchi dovrebbe poi accogliere altra neve che saltuariamente cade in inverno, raramente con la forza e la violenza che abbiamo in questo periodo.

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Cina: 'apocalisse' smog al nord, il peggiore del mondo

Voli cancellati, autostrade chiuse, visibilità solo 500 metri


Voli cancellati, autostrade chiuse, visibilità di 500 metri al massimo. 'L'apocalisse dell'aria' prosegue in tutto il nordest della Cina. Secondo gli ecologisti, il livello di inquinamento rilevato nella metropoli di Shenyang è "il più alto che si sia mai registrato nel mondo".
Domenica scorsa il livello di particelle p.m. 2,5, ritenute rischiose per la salute, e' stato di 1400 microgrammi per metro cubico, cioè 56 volte più' alto di quello ritenuto il massimo sopportabile dall' Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), che e' di 25 microgrammi per metro cubico. I livelli sono di poco inferiori in tutto il nordest del Paese. Tra le città' avvolte da domenica in una nube grigio-giallastra ci sono la capitale Pechino, la vicina città' portuale di Tianjin e numerosi centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan ed Heilongjiang.

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Doping, Wada accusa la Russia: "Governo coinvolto, fuori l'atletica" . Il Cremlino si difende: 'Servono le prove'

Agenzia mondiale accusa Mosca di "intimidazioni" sui controlli

La Wada ha invitato la IAAF a sospendere tutti gli atleti russi da ogni competizione di atletica leggera e ha accusato il governo russo di "intimidazioni dirette" nei confronti del laboratorio antidoping di Mosca. Sono alcune delle accuse choc di un Rapporto di una commissione d'inchiesta dell' Agenzia antidoping mondiale. Che, in 323 pagine, parla di coinvolgimento degli agenti del FSB - il servizio segreto russo - nelle Olimpiadi di Sochi e accusa il ministro dello sport di Mosca Vitaly Mutko di aver dato ordini diretti di ''manipolare alcune specifiche provette" per le analisi antidoping. 

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lunedì 9 novembre 2015

Yara, colpo di scena: sulla giacca sangue dell'insegnante?

Nuovo capitolo in uno dei processi più intricati, costruito sulla prova principe: il DNA

Un nuovo, inquietante colpo di scena nel processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti dovrebbe innescare dubbi dulle granitiche certezze acquisite, in questi anni di indagine, da parte della procura e dal pm, Letizia Ruggeri sulla morte di Yara Gambirasio.
Dopo la rivelazione sul montaggio ad arte del video dei Ris, in cui si vede il furgone appartenente a Bossetti nei pressi della palestra di Yara, a far vacillare la tesi accusatoria eleborata dalla procura bergamasca sarebbe un nuovo elemento, rivelato dal settimanale Oggi: sulla giacca della 13enne di Brembate sarebbero state rilevate delle macchie di sangue, appartenenti a Silvia Brena, una delle insegnanti di ginnastica di Yara .
 
"E' positiva al sangue, abbiamo escluso che sia saliva o altro materiale biologico", ha rivelato, incalzato dalle domande dei difensori di Bossetti, il capitano Nicola Staiti, uno degli ufficiali del Ris di Parma che ha firmato la relazione su tutte le attività di indagine scientifica. E non può che essere una traccia lasciata nelle ultime ore di vita di Yara perché ha resistito molto bene a tre mesi di intemperie, pioggia e neve.
 
"Non era stata dilavata", ha aggiunto il capitano. "Aveva un profilo complesso. L’abbiamo trovata perché sul polsino del giaccone abbiamo notato alcuni aloni scuri. Così abbiamo scoperto che si trattava di una traccia genetica. Era il Dna della Brena". Ma può essere una traccia lasciata per contatto?, ha chiesto l’avvocato del carpentiere di Mapello, Claudio Salvagni. "Lo escluderei", ha risposto l’ufficiale, "E' qualcosa di più corposo".
 
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Fisco: metri quadri in catasto per 57 mln immobili

Per 57 milioni di immobili. Aiuto per la tassa sui rifiuti

I metri quadri fanno il debutto nelle visure catastali. Per 57 milioni di immobili il 'documento di riconoscimento' rilasciato dall'Agenzia delle Entrate conterrà nero su bianco anche il dato relativo alla superficie ''mandando in soffitta definitivamente - è scritto in una nota - i calcoli basati sui vani". Una semplificazione concreta anche per la tassa sui rifiuti (Tari).

"Da oggi - è scritto nel comunicato - l'Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite nelle categorie dei gruppi A, B e C. Una novità che semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici, e che manda definitivamente in soffitta i calcoli basati sui vani". "Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini Tari, per consentire ai cittadini di verificare con facilità la base imponibile utilizzata per il calcolo della tassa rifiuti", spiega l'Agenzia delle Entrate. E' una semplificazione della quale, inoltre, è ovvio che i proprietari dovranno tener conto per evitare poi di essere sanzionati. 

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sabato 7 novembre 2015

Usa, robot a scuola al posto della bimba malata di cancro

Grazie a dispositivo potra' frequentare lezioni mentre si cura

Andare a scuola grazie ad un robot nonostante la malattia: e' la storia di Peyton Walton, una bambina di 10 anni del Maryland. La piccola e' malata di cancro e presto dovra' affrontare una cura di cinque settimane al Memorial Sloan Cancer Center di New York.

Durante quel periodo, pero', potrà frequentare ugualmente la scuola grazie ad un robot che lei chiama "Peyton's Awesome Virtual Self", e che si recherà al suo posto in classe. Il dispositivo, che le e' stato regalato dai suoi amichetti, è dotato di un schermo iPad grazie al quale Peyton potra' vedere e sentire tutto come se fosse in classe.

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venerdì 6 novembre 2015

Alessandria, 6 novembre 1994: la città sommersa da acqua e fango. In un documentario i volti di quella tragica alluvione

Commemorazione domani, alle 10,30, nell’aula magna del liceo scientifico Galilei. In un’altro video, realizzato da Francesco Rizzo, il racconto di quei giorni


Alessandria 
 
Rising, rialzarsi. È quello che ha fatto la città di Alessandria dopo l’alluvione del 1994. Rising, i volti nell’alluvione è il titolo di un documentario che sarà presentato domani, alle 10,15, nell’aula magna del liceo scientifico Galilei di Alessandria.

Sarà l’elemento principale della commemorazione del tragico evento che ha segnato il destino della città in riva al Tanaro. Il filmato di cui su youtube è possibile vedere un’anteprima, racconta le storie di quattro eroi della società civile che, ciascuno dal proprio punto di vista e professione, hanno dato tutto se stessi in quei drammatici momenti.

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Il dossier dell’Istituto superiore di sanità: “A Bosco Marengo tumori legati alle attività del nucleare”

Mortalità generale più alta dal 1980 al 2008, anche a causa di malattie in qualche modo legate all’attività della Fabbricazioni Nucleari


BOSCO MARENGO (AL)

Mortalità generale più alta a Bosco Marengo dal 1980 al 2008, anche a causa di malattie in qualche modo legate all’attività della Fabbricazioni Nucleari. Il dato emerge dal rapporto sullo «Stato di salute della popolazione residente nei Comuni già sedi di impianti nucleari», redatto dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e riferito alle 9 località italiane dove si trovato impianto nucleari, tutti in dismissione. L’impianto alessandrino era entrato in funzione nel 1973 per produrre combustibile nucleare e l’attività è cessata nel 1995. È ancora in corso lo smantellamento da parte della Sogin, operazione che dovrebbe terminare tra il 2016 e il 2017. 

Il rapporto dell’Iss stabilisce che a Bosco la mortalità generale risulta in eccesso, rispetto alla media regionale. Lo stesso accade per la mortalità da malattie del sistema circolatorio. «Tra le patologie - recita il rapporto - con una evidenza sufficiente o limitata di associazione con esposizioni a radiazioni ionizzanti (cioè con la radioattività; ndr), il tumore della tiroide risulta in eccesso nel trentennio, anche se basato su un numero esiguo di casi, e in eccesso, seppur non significativo, nelle singole decadi. Il tumore del polmone risulta in eccesso nella prima decade e sull’insieme dei 30 anni e in eccesso, seppur non significativo, nelle altre decadi. Il tumore dell’utero risulta in eccesso a partire dal 1990, eccesso che si riscontra anche nell’analisi sull’intero trentennio». Lo studio dell’Iss evidenzia un eccesso anche nei casi di mortalità causata dalla malattia di Hodgkin, tumore piuttosto raro del sistema linfatico.

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Paura a Lecce: detenuto ruba pistola, spara in ospedale, e fugge: 3 i feriti

E' riuscito a fuggire rubando un'auto. E' caccia all'uomo

Evasione da film a Lecce:  un detenuto, che doveva sottoporsi ad un esame sanitario mentre era all' ospedale 'Vito Fazzi', ha rubato la pistola ad uno dei due agenti di polizia penitenziaria che lo accompagnavano cominciando a sparare all'impazzata. Il bilancio è di tre feriti - un poliziotto penitenziario, un vigilante e un utente del nosocomio. 

L'uomo è l'ergastolano Fabio Perrone, di 42 anni responsabile di un omicidio avvenuto il 28 marzo 2014 a Trepuzzi (Lecce). Doveva sottoporsi ad una colonscopia. Dopo che gli sono state sfilate le manette per poter eseguire l'esame, Perrone ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei poliziotti penitenziari che lo scortavano e ha sparato almeno 12 colpi di pistola calibro 9 ferendo alle gambe, in modo lieve, un agente penitenziario e un utente della struttura ospedaliera. Poi è fuggito ed è salito su un'auto con la quale ha travolto un vigilante in servizio alla portineria del nosocomio. Quest'ultimo è ferito ed in stato di shock. Si è impossessato dell'auto, dopo aver puntato la pistola alla tempia della donna che era alla guida della sua Yaris.

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«Fossano non deve morire», in piazza i dipendenti Michelin

Cuneo “Fossano non deve morire”: questo il cartello esposto stamane (mercoledì 4 novembre) dai lavoratori davanti allo stabilimento di Fossano della Michelin (400 addetti) che chiuderà entro la fine del 2016 . I leader sindacali annunciano «lotta dura». Nel piazzale si sono ritrovati centinaia di lavoratori fra i quali anche una delegazione da Cuneo (il turno di notte ha scioperato con una partecipazione dell’80%) e dipendenti dell’Alstom di Savigliano. Bandiere, interventi e un corteo che ha bloccato per circa un’ora la statale di fronte alla fabbrica. Tra gli interventi anche quello del segretario Fiom Maurizio Landini: «Dobbiamo lavorare insieme per far cambiare idea alla Michelin. L’unità dei lavoratori è già riuscita altre volte a cambiare i piani aziendali di multinazionali. I lavoratori devono rimanere uniti. Non è questo il metodo di comunicare, l’azienda deve parlare prima con i diretti interessati. L’obiettivo ora è aprire un tavolo di confronto nazionale».

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