sabato 17 febbraio 2018
venerdì 16 febbraio 2018
Mamma ubriaca dimentica a scuola il figlio piccolo: denunciata
Una mamma si dimentica il figlio a scuola. A Montefiascone, provincia di Viterbo, una maestra di una scuola elementare del paese ha segnalato ai carabinieri della stazione locale che nessuno dei genitori era venuto a riprendere un bimbo di dieci anni al termine delle lezioni.
Una mamma si dimentica il figlio a scuola e viene denunciata per abbandono di minore. A Montefiascone, provincia di Viterbo, una maestra di una scuola elementare del paese ha segnalato ai carabinieri della stazione locale che nessuno dei genitori era venuto a riprendere un bimbo di dieci anni al termine delle lezioni. Il piccolo, restato per diverse ore a scuola insieme alla maestra, è stato momentaneamente accompagnato alla stazione dei carabinieri.
I militari hanno immediatamente iniziato le ricerche della mamma del bimbo e hanno individuato la sua abitazione. Una volta entrati nell'appartamento hanno trovato la donna, una signora di origini brasiliane di 36 anni, completamente ubriaca.
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Una mamma si dimentica il figlio a scuola e viene denunciata per abbandono di minore. A Montefiascone, provincia di Viterbo, una maestra di una scuola elementare del paese ha segnalato ai carabinieri della stazione locale che nessuno dei genitori era venuto a riprendere un bimbo di dieci anni al termine delle lezioni. Il piccolo, restato per diverse ore a scuola insieme alla maestra, è stato momentaneamente accompagnato alla stazione dei carabinieri.
I militari hanno immediatamente iniziato le ricerche della mamma del bimbo e hanno individuato la sua abitazione. Una volta entrati nell'appartamento hanno trovato la donna, una signora di origini brasiliane di 36 anni, completamente ubriaca.
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giovedì 15 febbraio 2018
Marinelli-De André, la rivolta dei genovesi sull’accento dell’attore
Genova - Il caso era già stato segnalato all’uscita del trailer dal
Secolo XIX :
la dizione leggermente romanesca
dell’attore
che interpreta De Andrè aveva sollevato parecchie perplessità. Toccate
il genovese ai genovesi e vedete quel che succede. Nemmeno l’intensa
interpretazione di Luca Marinelli nei panni di Fabrizio De André nel
film “Principe libero” - dopo il passaggio in sala è stato trasmesso
ieri da Rai1 nella prima parte (oltre 6 milioni di spettatori, 24.3%) - è
stata sufficiente a calmare l’irritato spirito dei genovesi che
hanno sentito parlare e cantare l’attore con un accento romanesco. E
l’indignazione si è sparsa sui social a macchia d’olio.
Fabrizio De André, il film al teatro Duse. Dori Ghezzi: «Emozionata e felice»
«Marinelli parla come Totti» oppure «Ma come si fa a far parlare Fabrizio De André con l’accento romanesco?? Ma roba da pazzi!». Il tutto condito con fotomontaggi di Faber che canta «via del Campo c’è ‘na puttana.. occhi verdi color cicoria” e la specifica: «a Genova la cicoria non esiste. La verdura standard sono le bietole». Scatta praticamente subito il paragone con il Montalbano di Luca Zingaretti che parla un perfetto siciliano. E la polemica s’infiamma.
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Fabrizio De André, il film al teatro Duse. Dori Ghezzi: «Emozionata e felice»
«Marinelli parla come Totti» oppure «Ma come si fa a far parlare Fabrizio De André con l’accento romanesco?? Ma roba da pazzi!». Il tutto condito con fotomontaggi di Faber che canta «via del Campo c’è ‘na puttana.. occhi verdi color cicoria” e la specifica: «a Genova la cicoria non esiste. La verdura standard sono le bietole». Scatta praticamente subito il paragone con il Montalbano di Luca Zingaretti che parla un perfetto siciliano. E la polemica s’infiamma.
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Manutenzione Parco dello Scrivia: a disposizione il legname raccolto
Privati e ditte interessati all’acquisto possono consultare l'avviso anche sul sito istituzionale del Comune di Tortona
TORTONA (AL) – Sono a buon punto i lavori di riqualificazione del Parco dello Scrivia, nell’ambito del progetto realizzato dalla Regione Piemonte, Settore Tecnico Regionale di Alessandria e Asti, in collaborazione con il Comune, con la Provincia di Alessandria e con l’A.V.A., l’Associazione Volontari Ambiente di Tortona.
Grazie all’importante lavoro delle squadre forestali, si è già provveduto alla pulizia di un’ampia zona boschiva, con diradamento delle piante esistenti, soprattutto quelle morte o che versavano in pessime condizioni fitosanitarie, e alla rimozione degli alberi abbattuti dal vento e dei numerosi rami spezzati, che rendevano inaccessibili alcuni sentieri.
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TORTONA (AL) – Sono a buon punto i lavori di riqualificazione del Parco dello Scrivia, nell’ambito del progetto realizzato dalla Regione Piemonte, Settore Tecnico Regionale di Alessandria e Asti, in collaborazione con il Comune, con la Provincia di Alessandria e con l’A.V.A., l’Associazione Volontari Ambiente di Tortona.
Grazie all’importante lavoro delle squadre forestali, si è già provveduto alla pulizia di un’ampia zona boschiva, con diradamento delle piante esistenti, soprattutto quelle morte o che versavano in pessime condizioni fitosanitarie, e alla rimozione degli alberi abbattuti dal vento e dei numerosi rami spezzati, che rendevano inaccessibili alcuni sentieri.
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Salva bimbo su binari, 'sindaco Sala mi ha ringraziato'
Ricevuti lo studente Lorenzo Pianazza e l'agente di stazione Claudia Castellano
Sono stati ricevuti dal sindaco di Milano, Beppe Sala, Lorenzo Pianazza e Claudia Castellano, lo studente e l'agente di stazione che ieri hanno salvato un bimbo di due anni caduto sui binari della metropolitana a Milano. "Il sindaco mi ha ringraziato, abbiamo parlato dell'accaduto e mi ha chiesto la mia versione dei fatti. L'ho ringraziato io per avermi convocato", ha detto Lorenzo al termine dell'incontro in forma privata avvenuto a Palazzo Marino assieme ai suoi genitori: "Mia mamma è molto orgogliosa, sono tutti molto orgogliosi. Non sapevo se la metro sarebbe arrivata o meno, sono andato pensando che ce la facevo e ce l'ho fatta". "La mamma del bambino mi ha già ringraziato...
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Si apre grossa voragine in strada alla Balduina a Roma, auto cadono dentro
Verifiche di stabilità sui palazzi, due evacuati
Una grossa voragine si è aperta in strada alla Balduina a Roma. Sul posto la polizia locale per la viabilità. Al momento non si segnalano feriti e la strada è chiusa al traffico. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Gli inquirenti sono in attesa delle prime informative da parte delle forze dell'ordine intervenute nella zona del crollo. Auto giù per 10 metri - Sono sprofondate per circa 10 metri le auto inghiottite dalla voragine che si è aperta in via Livio Andronico. Dai primi accertamenti dei vigili del fuoco, sembra che sia crollato un costone di un cantiere sottostante che ha trascinato parte della strada dove erano parcheggiate le macchine. Sembrerebbe che tempo fa sia stata segnalata una copiosa perdita d'acqua in zona.
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Sparatoria in una scuola in Florida, 17 morti
A Parkland. Autore della sparatoria è un diciottenne con la passione per le armi
Diciassette persone sono morte e almeno 14 sono rimaste ferite in una sparatoria in una scuola superiore di Parkland, in Florida. Preso l'autore, un diciottenne descritto come un ''ragazzo difficile'', un ex studente alternativo che avrebbe usato un fucile.Tra le vittime ci sarebbe anche una professoressa raggiunta dai colpi del killer mentre con il suo corpo proteggeva uno degli studenti.
Sul posto sono accorse le forze dell'ordine e soccorsi in maniera massiccia - stando alle immagini diffuse dalla Cnn - e agenti delle forze speciali avrebbero fatto irruzione in un edificio.
Agli studenti era stato ordinato di barricarsi all'interno degli edifici del campus.
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Sparatoria in Florida: il coach di football eroe che ha fatto da scudo agli studenti
mercoledì 14 febbraio 2018
Meteo a 7 giorni: fase meno fredda e relativamente piovosa nel week-end, poi l'est inizierà a ruggire?
Temporanea tregua del freddo, ma è bene non farsi molte illusioni...
L'afflusso di aria artica che sta muovendo le fila di un nucleo freddo in marcia verso il Meridione tenderà temporaneamente ad attenuarsi nei prossimi giorni.
Al suo posto entrerà una circolazione di aria più umida e temperata da sud-ovest che farà lievitare i termometri, concedendo però alcune precipitazioni soprattutto al nord.
Gli ultimi effetti del nucleo artico che sta transitando oggi sull'Italia saranno avvertiti nella giornata di giovedì sulle regioni meridionali, seppure con situazione in miglioramento.
Altrove subentreranno condizioni di variabilità, con belle schiarite e qualche precipitazione limitata ad alcune zone del settentrione fino a sabato 17 febbraio. Le temperature, come già anticipato, tenderanno ad aumentare specie al centro e al meridione, mentre al nord resisteranno alcune sacche fredde che non consentiranno un aumento termico spiccato.
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Incendio in un palazzo di 13 piani: gravissimo un bimbo. 7 gli intossicati
Fiamme al decimo piano di un palazzo di via Cogne
E' di un ferito grave e di altre sette persone leggermente intossicate il bilancio di un incendio divampato in un palazzo di tredici piani, questa mattina, a Milano, e che al momento è sotto controllo.Un ragazzino di 13 anni è stato trasportato in condizioni gravissime all'ospedale dopo essere stato estratto dal palazzo in fiamme in via Cogne a Milano. Il ragazzino è stato accompagnato all'ospedale Sacco privo di sensi e in arresto cardiaco.
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Previsioni meteo: Il GRANDE INVERNO nella terza decade di febbraio
Grande dinamica di retrogressione confermata dai modelli a medio e lungo termine: nel dettaglio le ultime novità.
Per la prima volta dopo lunghi mesi, troviamo una linea di
tendenza comune, condivisa cioè da più modelli, verso un evento di
freddo crudo invernale sull'Europa. Il modello inglese,
dopo lo scivolone dei giorni scorsi, torna sui suoi passi e si allinea
alla previsione del modello americano, in rotta verso una dinamica di
tipo antizonale sul vecchio continente. L'ultima dinamica invernale
paragonabile a quella prevista, fu quella del febbraio 2012.
Di cosa stiamo parlando esattamente?
Di una grande manovra atmosferica, la quale poggia radici nel grande
riscaldamento stratosferico che ha iniziato a manifestarsi giusto
qualche giorno fa, ma che impiegherà circa 7-10 giorni prima di
diffondersi nella sottostante fascia troposferica. Dopo le titubanze
iniziali, l'imponente warming riuscirà insomma a trasferirsi nei piani
bassi, dando luogo ad una importante azione di disturbo a carico del
nostro Vortice Polare.
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Ultimissime della sera: la svolta INVERNALE sull'Europa da lunedì 19 febbraio
Scandalo Oxfam, nuove accuse al numero uno: "Sapeva di molestie ma non intervenne"
Dopo il caso festini a luci
rosse ad Haiti, ora la soffiata di una ex-dipendente rivela che Mark
Goldring, amministratore delegato della grande organizzazione
umanitaria, sarebbe stato a conoscenza del caso di una donna costretta a
fare sesso per ricevere aiuti ma non avrebbe preso provvedimenti. In
Guatemala arrestato anche il presidente di Oxfam International per
sospetta corruzione
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINILONDRA – Lo scandalo degli abusi sessuali alla Oxfam continua a crescere e ad aggravarsi. La soffiata di una ex-dipendente rivela al Times che Mark Goldring, amministratore delegato della grande organizzazione umanitaria, era a conoscenza della segnalazione del caso di una donna costretta a fare sesso per ricevere aiuti ma non fece niente per intervenire. L’accusa, se confermata, potrebbe portare ad altre dimissioni al vertice della Oxfam, dopo quelle annunciate ieri dalla sua vicepresidente Penny Lawrence, che ha lasciato l’incarico dicendo di “vergognarsi” e assumendosi la responsabilità per le “orge stile Caligola” ad Haiti allestite dal capo della missione di soccorso dopo il terremoto del 2011.
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In Italia: quasi nove milioni di donne sono state molestate
Livorno, Giorgia Meloni aggredita con bottigliette di plastica e sputi
Giorgia Meloni aggredita a Livorno dove si era recata per
un'iniziativa elettorale. E' stata raggiunta da sputi e bottigliette di
plastica e alcuni manifestanti le hanno cantato 'Bella ciao' e intonato
cori come 'Livorno è antifascista'.
Esposto anche un cartello con scritto 'Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!". Meloni, che era circondata da esponenti del suo partito e forze dell'ordine, ha accennato una sorta di balletto al ritmo dei cori, dicendo: "Loro sono questi" e riprendendoli anche col telefonino. Appeso anche un grande striscione enorme alla Fortezza nuova, con scritto 'Livorno non ti vuole'.
Continua qui (video)
Esposto anche un cartello con scritto 'Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!". Meloni, che era circondata da esponenti del suo partito e forze dell'ordine, ha accennato una sorta di balletto al ritmo dei cori, dicendo: "Loro sono questi" e riprendendoli anche col telefonino. Appeso anche un grande striscione enorme alla Fortezza nuova, con scritto 'Livorno non ti vuole'.
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martedì 13 febbraio 2018
Ecco la lista degli elettrodomestici che durano di più e si rompono meno. Le marche più affidabili secondo le riviste dei consumatori
Quando compriamo un elettrodomestico facciamo
attenzione a diverse caratteristiche: prezzo, ingombro, consumo
energetico… ma raramente ci domandiamo quanti anni funzionerà. Altroconsumo
ha fatto chiesto a 34.000 soci residenti in cinque diversi Paesi, di
cui 8.000 in Italia, quanto fossero soddisfatti, sul lungo periodo, dei
loro elettrodomestici. L’indagine ha evidenziato i problemi più comuni, i
punti deboli e le criticità delle 15 marche più presenti sul mercato
italiano.
Quelle posizionate in cima alla classifica delle lavastoviglie, valutando affidabilità e soddisfazione, secondo il giudizio dei consumatori sono: Miele, Siemens e Bosch. Per questo apparecchio, usato da molti consumatori anche tutti i giorni, il problema più diffuso riguarda la pompa di scarico. Per i frigoriferi combinati invece, a maggiore criticità è l’isolamento delle porte. Sul podio della classifica ci sono: Lg, Siemens e Bosch.
La stessa metodologia di ricerca utilizzata da Altroconsumo, basata sull’esperienza diretta di un gran numero di persone, è stata adottata dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs che ha chiesto ai lettori di rispondere a un questionario. In questo caso l’indagine ha preso in considerazione solo apparecchi acquistati al massimo dieci anni prima, valutando l’affidabilità, la soddisfazione e la disponibilità di pezzi di ricambio. Secondo la rivista gli inconvenienti i guasti e quant’altro non sono il risultato di un’obsolescenza programmata dalle aziende, ma piuttosto l’esito di scelte industriali che cercano in tutti i modi di abbassare i costi di produzione.
Anche per questo motivo conviene seguire alcuni consigli:
– Pagare di più un elettrodomestico potrebbe servire, perché in genere quelli venduti a minor prezzo raramente sono progettati per durare molto o per essere riparati. Va detto, però, che i modelli di fascia alta non sono necessariamente più robusti.
– In genere conviene scegliere le aziende che hanno ricevuto buoni risultati nei test comparativi che pubblicano le riviste dei consumatori perché il rischio di guasti è inferiore e le parti di ricambio sono disponibili per lungo tempo.
– Evitare i dispositivi complessi e con tante funzioni “extra” perché potrebbero aumentare le criticità
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Quelle posizionate in cima alla classifica delle lavastoviglie, valutando affidabilità e soddisfazione, secondo il giudizio dei consumatori sono: Miele, Siemens e Bosch. Per questo apparecchio, usato da molti consumatori anche tutti i giorni, il problema più diffuso riguarda la pompa di scarico. Per i frigoriferi combinati invece, a maggiore criticità è l’isolamento delle porte. Sul podio della classifica ci sono: Lg, Siemens e Bosch.
La stessa metodologia di ricerca utilizzata da Altroconsumo, basata sull’esperienza diretta di un gran numero di persone, è stata adottata dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs che ha chiesto ai lettori di rispondere a un questionario. In questo caso l’indagine ha preso in considerazione solo apparecchi acquistati al massimo dieci anni prima, valutando l’affidabilità, la soddisfazione e la disponibilità di pezzi di ricambio. Secondo la rivista gli inconvenienti i guasti e quant’altro non sono il risultato di un’obsolescenza programmata dalle aziende, ma piuttosto l’esito di scelte industriali che cercano in tutti i modi di abbassare i costi di produzione.
Anche per questo motivo conviene seguire alcuni consigli:
– Pagare di più un elettrodomestico potrebbe servire, perché in genere quelli venduti a minor prezzo raramente sono progettati per durare molto o per essere riparati. Va detto, però, che i modelli di fascia alta non sono necessariamente più robusti.
– In genere conviene scegliere le aziende che hanno ricevuto buoni risultati nei test comparativi che pubblicano le riviste dei consumatori perché il rischio di guasti è inferiore e le parti di ricambio sono disponibili per lungo tempo.
– Evitare i dispositivi complessi e con tante funzioni “extra” perché potrebbero aumentare le criticità
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lunedì 12 febbraio 2018
Tensione M5S su rimborsi, buco forse oltre un milione di euro
Rispetto a stime media. Di Maio: "Chi viola regole è fuori"
Potrebbe superare il milione di euro il 'buco' nelle restituzioni volontarie dei parlamentari del M5s sul conto del microcredito. Lo staff dei 5Stelle per ora non dà cifre, ma ammette che 'mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa'. 'Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5s. Le mele marce le trovo e le metto fuori', assicura Luigi Di Maio, che nelle prossime ore tornerà ad incontrare Le Iene, la trasmissione di Italia 1 che ha condotto l'inchiesta. L'incontro potrebbe essere inserito dal programma nel sequel al servizio messo ieri sul sito del programma.Sono in corso, a quanto apprende l'ANSA, le verifiche dei vertici M5S sulle restituzioni volontarie fatte sul conto del microcredito. Dai primi riscontri si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto e, dai calcoli fatti, i vertici sottolineano che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa". Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli".
"Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5S. Le mele marce le trovo e metto fuori", ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio sul caso rimborsi. "Io non conosco i nomi ma sia chiara una cosa le mele marce ci sono ovunque. Da noi vanno fuori negli altri partiti li fanno ministri", spiega ancora Di Maio sottolineando di aspettare il resoconto del Mef per avere un quadro più preciso del caso.
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Le iene: Restituzioni false degli stipendi a 5 Stelle (video)
NEVE: attenzione alle prime ore di mercoledì!
Il fronte in arrivo nelle prime ore di mercoledì verrà pure spezzato dall'arco alpino occidentale ma qualche fenomeno nevoso potrebbe comunque riuscire a determinarlo
Il fronte che più di tutti avrebbe potuto determinare un episodio invernale esteso a
molte regioni andrà ad infrangersi da ovest contro le Alpi nelle prime
ore di mercoledi, a causa di un temporaneo rinforzo delle correnti
occidentali, che impediranno un'ondulazione sufficiente delle correnti
in quota da consentire l'inserimento deciso del corpo nuvoloso.
In ogni caso il corpo nuvoloso introdurrà aria molto umida che, nel corso della notte su mercoledì, potrebbe determinare qualche debole spruzzata di neve sulle pianure del Piemonte e dell'ovest della Lombardia, ma soprattutto sull'Appennino ligure di Levante e sull'alta Toscana sin sulla costa sino al Viareggino.
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domenica 11 febbraio 2018
Aereo cade a Mosca, morti i 71 a bordo. Il giallo del guasto tecnico
E' precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo
Un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo di Mosca. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio.
Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario "svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti" per identificare le vittime.
Sul luogo dove è precipitato il velivolo ci sono molti corpi e resti di corpi e il relitto dell'aereo "è disseminato su un chilometro". Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass.Continua qui
Il momento più FREDDO della settimana (Guarda la mappa all'interno)
Fino a giovedi 15 febbraio aria fredda sull'Italia. Ecco l'apice del freddo...
Nuova puntata dell'inverno nel cuore del Mediterraneo.
Non aspettiamoci il gelo diffuso, ma i termometri punteranno decisamente al ribasso all'inizio della settimana prossima, con gelate anche in pianura al nord e nelle zone interne dell'Italia centrale...ovviamente in caso di cielo sereno e assenza di ventilazione.A risentirne meno saranno le estreme regioni meridionali e la Sicilia, dove le truppe fredde arriveranno più attenuate...anche se accompagnate da episodi di maltempo anche significativi.
Ecco la mappa che mostra il momento più freddo della settimana, ovvero la mattinata di martedi 13 febbraio.
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Un altro tir perde il carico, l’A10 riaperta su una corsia dopo 6 ore
Genova - È stata riaperta intorno alle 18 anche se solo su una corsia l’autostrada A10 fra Albisola e Celle. Era stata chiusa poco prima delle 12 fra Savona e Celle Ligure (in
direzione di Genova) per un incidente avvenuto all’altezza del km 35,
nella zona dell’ormai famigerata “curva maledetta”: il rimorchio di un
camion che trasportava pasta di olive si è ribaltato e gran parte del carico è finita sull’asfalto; nessuno è rimasto ferito.
Ovviamente pesantissime le ripercussioni sul traffico: i veicoli diretti a Genova sono stati costretti a uscire a Savona e potevano rientrare a Celle Ligure; sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia e tutti i mezzi di soccorso sanitari e meccanici.
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Ovviamente pesantissime le ripercussioni sul traffico: i veicoli diretti a Genova sono stati costretti a uscire a Savona e potevano rientrare a Celle Ligure; sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia e tutti i mezzi di soccorso sanitari e meccanici.
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Val Borbera: Un referendum per uscire dal Piemonte?
È innegabile che la val Borbera sia una delle più belle valli
dell’Appennino ligure-piemontese ed è quindi logico che i suoi
estimatori non perdano occasione per immortalarne gli aspetti più
suggestivi. Tra i vari siti e profili facebook, che di questo territorio
si occupano, ce n’è uno su tutti, il gruppo Val Borbera che propone
pressoché quotidianamente splendide immagini, ma a volte anche accese
discussioni. Difficilmente esiste nei social, tema che non sfoci in
duelli rusticani all’ultima battuta, ma la scorsa settimana un
argomento sembra aver messo d’accordo tutti i partecipanti: uscire dal
Piemonte e chiedere l’annessione ad una delle regioni limitrofe. La Val
Borbera, com’è noto, sorge alla confluenza di quattro province;
Alessandria, Piacenza, Genova e Pavia, quindi Piemonte di cui la valle
appunto fa parte, Emilia, Liguria e Lombardia. Quest’ultima pare non
essere nei desideri dei valborberini, le più gettonate sono Emilia e
Liguria. Tra i commentatori del gruppo c’è Michele Negruzzo, presidente
della più longeva associazione valligiana; quella degli albergatori e
ristoratori e patron dell’Albergo Ponte di Cosola. Con lui abbiamo
approfondito l’argomento.
Avete postato un bell’articolo dal titolo “Abruzzo, la montagna ignorata e una regione governata dalla spiaggia”, del giornalista e scrittore Stefano Ardito, pubblicato su Montagna.tv, ,che lamenta la scarsa considerazione che la politica mostra, o ha mostrato per l’Appennino dell’ Italia centrale, con le conseguenze che tutti sappiamo.
“Esatto. Anche noi riteniamo che la Regione Piemonte ci dedichi poca attenzione. In Piemonte si parla solo di Alpi, Torino, Langhe, Alba e poco altro… la Val Borbera? Un luogo marginale del Basso Piemonte, talmente marginale che potremmo chiedere l’annessione a Liguria, Lombardia o Emilia senza timore che si opponga qualcuno. In un post una persona ha raccontato che don Luciano anni fa è andato in Regione a Torino per alcune richieste, e gli fu detto: ‘avete sbagliato, dovete rivolgervi a Genova’.Così da quell’articolo, sono iniziate una serie di riflessioni ironiche ma anche provocatorie , e non c’è ironia che non abbia un fondo di verità. Noi non abbiamo gli stessi problemi dell’Abbruzzo o del Molise, la nostra in teoria non è zona sismica, ma è comunque una zona idrogeologicamente fragile, che andrebbe curata con attenzione. Vivere in queste valli non è semplice. Chi come me ci vive e ci lavora, lo sa bene. Diventano difficili anche le piccole cose, come vedere un programma televisivo, se non si ha un satellite, idem con i collegamenti internet, infatti, se ho voluto restare in contatto con il mondo, ho dovuto provvedere in proprio”.
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Avete postato un bell’articolo dal titolo “Abruzzo, la montagna ignorata e una regione governata dalla spiaggia”, del giornalista e scrittore Stefano Ardito, pubblicato su Montagna.tv, ,che lamenta la scarsa considerazione che la politica mostra, o ha mostrato per l’Appennino dell’ Italia centrale, con le conseguenze che tutti sappiamo.
“Esatto. Anche noi riteniamo che la Regione Piemonte ci dedichi poca attenzione. In Piemonte si parla solo di Alpi, Torino, Langhe, Alba e poco altro… la Val Borbera? Un luogo marginale del Basso Piemonte, talmente marginale che potremmo chiedere l’annessione a Liguria, Lombardia o Emilia senza timore che si opponga qualcuno. In un post una persona ha raccontato che don Luciano anni fa è andato in Regione a Torino per alcune richieste, e gli fu detto: ‘avete sbagliato, dovete rivolgervi a Genova’.Così da quell’articolo, sono iniziate una serie di riflessioni ironiche ma anche provocatorie , e non c’è ironia che non abbia un fondo di verità. Noi non abbiamo gli stessi problemi dell’Abbruzzo o del Molise, la nostra in teoria non è zona sismica, ma è comunque una zona idrogeologicamente fragile, che andrebbe curata con attenzione. Vivere in queste valli non è semplice. Chi come me ci vive e ci lavora, lo sa bene. Diventano difficili anche le piccole cose, come vedere un programma televisivo, se non si ha un satellite, idem con i collegamenti internet, infatti, se ho voluto restare in contatto con il mondo, ho dovuto provvedere in proprio”.
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Benedicta: allo sfascio i ruderi della cascina, altri 750 mila per il centro di documentazione.
Per la manutenzione del sacrario i soldi non ci sono, mentre la Regione spinge per terminare la “cattedrale nel deserto”. Bavastro (consigliere del Parco): “Difformità tra il progetto e i lavori, costati più del dovuto”. Bisio (sindaco di Voltaggio): “Andare avanti ma prima verificare quanto fatto finora”.
La Regione vuole a tutti i costi spendere altri 750 mila euro per il centro di documentazione della Benedicta mentre per i ruderi della cascina, in pessime condizioni, non c’è un soldo. La logica della “grandi opere” fa danni anche a Capanne di Marcarolo. Per l’edificio in costruzione ormai da sette anni nel sacrario bosiese, costato finora 810 mila euro (e non 750 mila), l’amministrazione regionale ha imposto agli enti locali la firma del protocollo di intesa entro febbraio, al massimo marzo, poiché si rischiano di perdere gli altri 750 mila euro stanziati da Regione e Provincia per i prossimi due anni. Per fare cosa? Concludere i lavori del centro, dove è previsto un indefinito “archivio” dedicato alla Resistenza e alla civiltà contadina di Capanne, un bel doppione dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria (Isral) e del museo contadino di Voltaggio. Chi lo gestirà e con quali fondi? Per ora c’è solo un bel “vedremo”, come è emerso nell’ultima seduta del consiglio del Parco Capanne, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dell’area protetta. Nell’occasione, la firma del protocollo è stata rinviata: ancora troppi i dubbi intorno alla “grande opera”.
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sabato 10 febbraio 2018
MALTEMPO all'estremo sud ma al NORD entro lunedì sera diverse zone sotto la NEVE?
Depressione afro mediterranea determina condizioni di maltempo all'estremo sud, tempo variabile altrove con isolati rovesci, nevosi in montagna. Domenica tregua. Lunedì perturbazione in transito su tutto il Paese, ma al nord approfondimento di una depressione con neve a bassa quota su alcune zone, martedì fiocchi sul medio Adriatico, poi miglioramento.
STRAT-WARMING: gran parte dei modelli (tranne quello europeo) confermano stamane il condizionamento della troposfera a seguito dell'imponente riscaldamento stratosferico che si sta determinando nella zona polare. Al momento tale condizionamento appare modesto e soprattutto supportato da ben poco freddo in discesa dalle alte latitudini verso sud. Del resto nessuno aveva mai detto che la conseguenza sarebbe stata necessariamente l'arrivo sull'Italia di correnti artiche o siberiane con freddo e neve nell'arco di pochi giorni. Di sicuro non mancheranno condizioni spiccatamente variabili e dinamiche da qui alla fine di febbraio; appena ne sapremo di più entreremo nei dettagli. SITUAZIONE: una depressione afro-mediterranea interessa le nostre regioni joniche determinando piogge e temporali in movimento da Sicilia orientale, Calabria verso il Salento, con il mar Jonio sottoposto ad un'intensa figliazione di nuclei temporaleschi. Sul resto del Paese è ancora presente aria moderatamente fredda che genera condizioni di moderata instabilità con spunti temporaleschi o rovesci a ridosso dei rilievi.
EVOLUZIONE: domenica il tempo tenderà temporaneamente a
migliorare, mentre per lunedì ci attendiamo il passaggio di un'onda
perturbata che coinvolgerà un po' tutte le regioni. Al nord
l'inserimento di aria fredda potrebbe determinare nevicate anche a quote
basse su diverse zone, in trasferimento martedì sul medio Adriatico.
NEVICATE: tra il pomeriggio di lunedì e martedì mattina
possibile abbassamento delle nevicate sino in pianura tra basso
Piemonte, gran parte della Lombardia e dell'Emilia, solo sporadicamente
sul Triveneto e sulla Romagna, dove comunque nevicherà sui rispettivi
rilievi a quote basse e localmente sin nei fondovalle.
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Abbattuto aereo militare israeliano impegnato in Siria
Un drone iraniano lanciato dalla Siria è stato intercettato nello Stato
ebraico dall'aviazione di Israele. Subito dopo, l'aviazione israeliana
ha colpito la postazione iraniana in Siria da dove era partito il drone.
Un aereo israeliano F16 che partecipava all'azione in Siria è caduto
mentre si trovava nel territorio di Israele: i due piloti si sono
lanciati dall'abitacolo, uno è grave. Poco prima missili antiaerei
sarebbero stati sparati dalla Siria verso il Golan. Nuove sirene di
allarme nel nord di Israele. Riunione con Netanyahu al ministero della
difesa.
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L’allarme carenza medici base, 45 mila in pensione in 5 anni (e non ci sono i sostituti)
Secondo la stima della Fimmg rimarranno senza medico di base circa 14 milioni di italiani. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni più critiche
Una «emorragia» di 45.000 medici in 5 anni: è quella che si determinerà in Italia per effetto dei pensionamenti e che riguarderà sia i medici di famiglia sia i medici del Servizio sanitario nazionale. Allarme ancora maggiore a 10 anni: al 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676. A lanciare l’Sos sono la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) ed il sindacato dei medici dirigenti Anaao. I pensionamenti dei medici di famiglia «nei prossimi cinque-otto anni priveranno 14 milioni di cittadini di questa figura professionale» ha spiegato il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti. «Appare quasi ridicolo - sottolinea - assistere al fatto che nessuna forza politica che aspira a governare il Paese proponga e si impegni sul tema dell’assistenza territoriale». La carenza di medici specialisti «interessa tutte le Regioni, con l’evidente paradosso per cui se, e quando riapriranno i concorsi, mancheranno i medici da assumere» commenta il segretario del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, Costantino Troise.
Blocco del turn over
Il dato grave, rilevano le organizzazioni sindacali, è anche un altro:
le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque
bilanciate dalle presumibili nuove assunzioni. Per i medici di base,
infatti, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a
disposizione sono oggi circa 1.100 l’anno e se il numero rimarrà
costante, afferma la Fimmg, ad essere «rimpiazzati», al 2028, saranno
non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data
di oltre 22mila unità. Per i medici del Servizio sanitario nazionale
rileva l’Anaao, fare un calcolo di quanti potranno essere i nuovi medici
assunti a fronte delle uscite per pensionamento è molto difficile: da
un lato infatti, spiega il vice segretario nazionale Anaao Carlo
Palermo, «non sappiamo quando saranno banditi i concorsi da parte delle
regioni e per quali numeri, e dall’altro va ricordato che in varie
regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale».
Restano i dati allarmanti e la necessità, affermano Fimmg e Anaao, di
coprire con urgenza le carenze che si determineranno.
L’anno nero sarà il 2022
Al 2028, dunque, verranno a mancare 33.392 medici di famiglia e 14.908
sono invece i pensionamenti da qui al 2022. L’anno «nero», che
registrerà il picco delle uscite, sarà per i medici di base proprio il
2022: solo in quell’anno andranno in pensione 3.902 medici di base.
Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che registreranno, sia
nel breve sia nel lungo periodo, le maggiori sofferenze. Quanto ai
medici del Ssn la situazione non si prospetta migliore: nei prossimi
dieci anni ne verranno a mancare per pensionamento 47.284. Inoltre,
evidenzia Palermo, «l’attuale sistema delle scuole di specializzazione
in medicina non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il
prossimo futuro: oggi, infatti, i posti resi disponibili per le scuole
di specializzazione sono complessivamente circa 6.500 l’anno, ma secondo
le nostre stime ne sarebbero necessari almeno 8.500. A mancare nelle
corsie - conclude - saranno a breve soprattutto pediatri, chirurghi,
ginecologi e cardiologi».
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venerdì 9 febbraio 2018
Istat, Italia sempre più vecchia: popolazione in calo e nascite al minimo storico
Diffusi i dati sugli indicatori demografici del Paese. Età media di 45 anni. Immigrazione in aumento, emigrazione in calo
La popolazione italiana resta più o meno stabile sopra i 60 milioni a fine 2017 con un nuovo minimo storico per le nascite e l'incremento del saldo migratorio e delle immigrazioni.
L'Istat ha diffuso gli indicatori demografici del Paese rilevando come al primo gennaio 2018 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni e 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull'anno precedente (-1,6 per mille).
Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite: dato che segna il nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila. Si tratta della nona consecutiva diminuzione dal 2008, anno in cui furono pari a 577mila.
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La popolazione italiana resta più o meno stabile sopra i 60 milioni a fine 2017 con un nuovo minimo storico per le nascite e l'incremento del saldo migratorio e delle immigrazioni.
L'Istat ha diffuso gli indicatori demografici del Paese rilevando come al primo gennaio 2018 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni e 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull'anno precedente (-1,6 per mille).
Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite: dato che segna il nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila. Si tratta della nona consecutiva diminuzione dal 2008, anno in cui furono pari a 577mila.
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giovedì 8 febbraio 2018
Igina, morta a 71 anni coi polsi legati: sotto sequestro la “villa dei misteri”
Alessandria - Nessun segno di violenza, i soldi, sebbene pochi, ancora nel borsellino. È ancora giallo sulla morte di Igina Fabbri, 71 anni, avvenuta martedì pomeriggio nella villa disabitata di località Pessino, ad Arquata Scrivia.
Non una morte violenta, dai primi riscontri investigativi, ma avvenuta probabilmente per ipotermia. La casa era infatti senza luce e senza riscaldamento.
Dall’autopsia, che dovrebbe essere disposta dal magistrato, potranno
arrivare alcune risposte per fare luce su quanto è avvenuto quel
pomeriggio di neve, pioggia e gelo, all’interno dell’abitazione della
famiglia. A trovare la donna, in stato di semi incoscienza, è stato il
figlio, Mauro Traverso, 45 anni. La donna era stesa su una brandina, nel
locale di ingresso della villa, con i polsi legati da un laccio di plastica
, tipo fascette, quelle che usano gli elettricisti. Era vestita normalmente, giacca e maglione indosso.
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