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venerdì 28 dicembre 2018

Manovra, pensionati in piazza: "Non siamo il bancomat del governo"

La protesta per il taglio delle rivalutazioni degli assegni inserita nel maxi emendamento. Furlan: Serve più rispetto". Conte minimizza: "Neppure l'avaro di Moliere forse si accorgerebbe di qualche euro al mese in meno"


MILANO - I pensionati scendono in piazza da Nord a Sud contro il governo per il taglio delle rivalutazioni degli assegni previste dal maxiemendamento alla Manovra approvato al Senato. "Ancora una volta siamo il bancomat del Governo. Ma stavolta i pensionati non ci stanno", hanno attaccato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil nel corso del presidio organizzato in via cavour, sotto la prefettura di Firenze: "In tre anni  la manovra del governo sottrae 2,5 miliardi dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull'adeguamento delle pensioni all'inflazione. I pensionati vogliono far sentire la propria voce per denunciare l'ipocrisia del governo, che con una mano sembrerebbe dare ma con l'altra certamente toglie".

 "La protesta di oggi e dei prossimi giorni dei sindacati dei pensionati in tante città italiane è del tutto legittima ed ha il pieno sostegno della Cisl e delle altre confederazioni sindacali", ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Bloccare la rivalutazione, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perché significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta e ferma da anni", sottolinea la leader Cisl. "I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro Paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti.


Analogo il pessaggio della Cgil. "La protesta dei sindacati dei pensionati è più che legittima. Si fa cassa con la rivalutazione delle pensioni: è inaccettabile", ha detto il  segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla, che ha partecipato al presidio a Roma. "Oggi siamo con loro nelle piazze d'Italia, poi a fine gennaio daremo la risposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil contro questa manovra ingiusta e iniqua", ha aggiunto. "Questo governo aveva promesso di eliminare la legge Fornero, invece si continua a far cassa sui pensionati", ha detto invece il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

Le ragioni della protesta

All'origine della protesta c'è il taglio dell'indicizzazione delle pensioni al costo della vita. Ogni anno infatti gli assegni crescono automaticamente per adeguarsi all'aumento dell'inflazione, cioè dei prezzi, impedendo così che il trattamento pensionistico si svaluti. Il prossimo gennaio questo adeguamento subirà dei tagli per tutte le pensioni sopra i 1522 euro lordi, con un a percentuale che varierà a seconda degli importi, con una decurtazione dal 97 al 47% degli aumenti previsti.



La tagliola innanzitutto scatterà per le pensioni superiori ai 1522 euro ma i primi effetti sensibili si vedranno sopra i 2537 euro lordi, circa 1750 euro netti, che vedranno una riduzione lorda nel 2019 di 69 euro lordi all'anno, circa 50 euro netti e quindi poco più di 4 euro al mese. Cifre che quadriplicano se consideriamo ad esempio una pensione di 4059 euro, poco più di 2500 euro netti. In questo caso, con un taglio, o mancato aumento, da 250 euro all'anno il rifletto in busta paga sarà di circa 20 euro lordi in meno al mese rispetto a quanto si sarebbe incassato se gli adeguamenti fossero stati "pieni", circa 14 euro netti.

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“C’è il trucco, quota 100 finanziata con i soldi degli altri pensionati”


Pensioni, circolare Inps: ora cambiano gli assegni



Quota 100, l’Upb avverte: “Penalizzazioni dal 5% al 34% per chi va in pensione anticipata”




Oggi in Aula alla Camera si discute la legge di bilancio.

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Video in diretta

Guazzabuglio Ires. Strafalcione della viceministra Castelli



Autostrade, blitz di Natale: acquistati cinque terreni sotto il ponte

Una strana operazione che potrebbe avere ripercussioni legali

GENOVA - Qualcuno lo ha già ribattezzato il blitz di Natale. Il 24 dicembre infatti Autostrade per l'Italia con il suo ufficio legale ha perfezionato l'acquisto da privati, si dice a cifre quasi raddoppiate rispetto a quanto offriva la struttura commissariale, cinque aree nella zona di Ponte Morandi.
Una mossa che era nell'aria e che è diventata realtà. Resta da capire con quale finalità. C'è chi suggerisce che l'operazione possa essere propedeutica ad eliminare in fase processuale cinque potenziali ricorrenti che, una volta ceduta l'area di proprietà, rinunciano così ad ogni azione legale.
Ma c'è anche un'altra possibile spiegazione. Quei terreni acquistati da Autostrade per l'Italia, come tutti gli altri, ora dovranno essere ceduti alla struttura commissariale. Autostrade potrebbe rifiutarsi di cederli, la struttura commissariale come da decreto procederebbe all'esproprio, ma Autostrade e il suo ufficio legale in seguito potrebbero ricorrere proprio su questo atto.
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Negozi chiusi in piazza Duomo a Tortona, la conferma che certi settori non hanno futuro

A ribadire la nostra tesi esposta ieri, e cioé che certe tipologie di commercio – salvo eccezioni, ovviamente – non possono avere futuro perché i giovani acquistano quasi esclusivamente su internet, è sufficiente recarsi nel centro storico di Tortona e rendersi conto della situazione.
Quelli che vedete in alto, infatti, sono due negozi chiusi che si affacciano proprio su piazza Duomo.
Se un certo tipo di commercio vuole mantenersi vivo, oltre ad offrire particolari tipologie, deve anche sapersi proporre attraverso un’adeguata promozione e un marketing che tantissimi commercianti di vecchio stampo non comprendono o non sono in grado di fare, perché non hanno ancora capito che le abitudini delle persone sono cambiate: non serve (o non serve soltanto) a nostro avviso, promuovere la propria attività attraverso manifesti affissi in città o pubblicità sui giornali cartacei, perché le persone frequentano soprattutto internet e i social.
Per questo motivo serve soprattutto fare la pubblicità nei luoghi (reali o virtuali) frequentati dalla gente. E serve un messaggio accattivante, un messaggio articolato, che faccia comprendere meglio l’offerta commerciale e il prodotto in vendita, sia esso un bar, un ritrovo, una gelateria, un pub o altro.
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Crisi del Commercio a Tortona (2): in via Emilia un quarto dei negozi è vuoto. Tutti i dati zona per zona

Fotorassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani di venerdì 28 dicembre

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Rai News in diretta

Scontri di Milano prima di Inter-Napoli, sono 9 gli indagati. Caccia al conducente del SUV

Per tutti l'accusa è di rissa aggravata, mentre gli investigatori della Digos sono ancora al lavoro per identificare il conducente del Suv che ha investito e ucciso il tifoso della squadra milanese. Belardinelli, 39 anni, era stato raggiunto da almeno due DASPO 

Razzismo e violenza, vittime e arresti. Non erano certo queste le aspettative per il primo Natale in campo della serie A, un cambio di rotta rispetto alla tradizione che ha convinto gli appassionati, attirandoli in massa negli stadi, ma che ha riservato il peggio per quello che doveva essere il suo momento clou, la supersfida di San Siro tra Inter e Napoli. 

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Da gennaio stangata ​da 914 euro a famiglia

Secondo il Codacons, nel 2019 ci sarà una “stangata” da 914 euro a famiglia, dovuto anche all’aumento delle tariffe stradali, della Rc auto e delle multe per infrazioni del codice della strada



Potrebbe essere un 2019 davvero difficile per i contribuenti. Dopo tre anni cade il blocco dei tributi locali e dal primo gennaio dell’anno nuovo sarà consentito, alle amministrazioni locali, di aumentare il livello di pressione fiscale grazie attraverso la maggiorazione di aliquote e tariffe di competenza comunale.

I primi aumenti riguarderanno Tasi Tari: la Tassa sui servizi indivisibili potrà avere una maggiorazione dello 0,8 per mille in quei comuni che l’avevano già istituita e confermata negli anni precedenti mentre, per quanto riguarda la Tari, le amministrazioni locali potranno aumentarne o diminuirne le tariffe del 50 per cento. Possibile stangata anche sull’imposta sulla pubblicità con la facoltà, per gli enti locali, di aumentare tariffe e diritti fino al 50 per cento per le superfici superiori al metro quadrato;

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Ecco la trappola di quota 100 Il Tfr pagato dopo tre anni



Manovra, la denuncia dei Verdi: "Bluff di Di Maio: le spese militari aumentano"

giovedì 27 dicembre 2018

India: nessuna speranza per i minatori

La Protezione Civile: 'Quasi impossibile trovare sopravvissuti'

(ANSA) - NEW DELHI, 27 DIC - Quasi nulle ormai le speranze di salvare almeno qualcuno dei 15 minatori imprigionati sottoterra dal 13 dicembre in una miniera di carbone non autorizzata, nel distretto di Meghalaya, dopo il crollo e l'allagamento della galleria nella quale lavoravano.
    Santosh Singh, responsabile della task force della Protezione Civile che sta tentando di recuperarli, pur senza avere mai avuto il minimo segnale che ci sia davvero qualche sopravvissuto, ha dichiarato questa mattina al quotidiano Indian Express che, poiché il livello dell'acqua che ha invaso la galleria non accenna a scendere, sarebbero necessarie pompe aspiranti quattro volte più potenti di quelle usate sinora.

Volontariato, retromarcia del governo. Di Maio: "La norma sull'Ires va cambiata"

Il vicepremier: "E' un mio impegno: ma non possiamo intervenire sulla Manovra. Lo faremo con il primo provvedimento utile". Conte: "La modifica a gennaio". E Salvini: "Ma ci sarà massimo rigore con i furbetti"

ROMA - Retromarcia del governo sulle disposizioni contenute nella manovra economica che penalizzano il volontariato: "Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli. Non possiamo intervenire nella legge di bilancio perchè si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l'impegno di modificarla nel primo provvedimento utile". Così il vicepremier Luigi Di Maio. E per il premier Giuseppe Conte: "A gennaio l'intervento sulla norma Ires: va calibrata meglio".

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Volontariato, la rivolta contro la tassa sulla solidarietà: "E' un tradimento"

I sondaggi politici del 27 dicembre 2018

Per la prima volta dalle Politiche calano nelle intenzioni di voto la Lega (-3% da novembre) e il suo leader Salvini (-4 punti nel consenso). Continua la discesa di M5s e Di Maio.

I sondaggi Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera del 27 dicembre mostrano per la prima volta una frenata nell'ascesa della Lega e del suo leader Matteo Salvini nelle intenzioni di voto. Il governo Conte, partito con un indice di gradimento di 60 punti, in luglio era salito a 68 e a sei mesi dall’insediamento ritorna a 60.

SALVINI E DI MAIO IN CALO NEI SONDAGGI

Il vicepremier Luigi Di Maio scende dai 58 punti di luglio a 43, perdendo ben 15 punti. Salvini, che è riuscito a mantenere continuativamente il proprio consenso intorno a 60 fino a novembre, è sceso di 4 punti a dicembre. La Lega ha raddoppiato i propri consensi rispetto al risultato del 4 marzo, attestandosi intorno al 33%. Ma evidenzia i primi segnali di rallentamento. Solo un mese fa era accreditata al 36,2%, quasi tre punti in più degli attuali.

IL PD FERMA IL CALO AL 18%

Il M5s è in difficoltà più evidenti. Oggi sono accreditati del 27%, cinque punti sotto le Politiche (-0,7% rispetto a novembre). Il Pd sembra aver frenato la discesa e si attesta su un risultato analogo a quello delle Politiche (è al 18,1%). Forza Italia, oggi all’8%, si è quasi dimezzata rispetto al voto politico.
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La crisi dimenticata della Bredamenarinibus

Di Maio aveva promesso di riprendersi i «gioielli di Stato». E invece Industria italiana autobus che controlla Bologna e Avellino è passata ai turchi per il 70%. La preoccupazione dei sindacati.

Doveva tornare in mano pubblica e diventare il polo della produzione di bus made in Italy. Il progetto, almeno in teoria, c’è ancora. Ma Industria italiana autobus (Iia) 441 dipendenti tra Bologna (152) e Avellino (289), al momento è privata. E turca. Il costruttore Karsan, che era socio al 5%, ha ricapitalizzato l’azienda l’11 dicembre salvandola dal fallimento. E ora il 70% è in mano sua, grazie a un aumento di capitale che per la sua parte vale 3,6 milioni di euro. Altri soldi li ha messi Leonardo, salendo dal 12 al 30%. L’ex Finmeccanica, ex proprietaria della Bredamenarinibus (il ramo bolognese del gruppo), resta per ora l’unico socio pubblico della società. Poco, se si considera il piano originale: portare nell’azionariato, oltre a Leonardo, anche Ferrovie dello Stato (attraverso la controllata Busitalia) e Invitalia. Dal ministero dello Sviluppo economico hanno detto ai sindacati che l’assetto societario è provvisorio. L’ha confermato il nuovo ad, Antonio Bene, parlando con le Rsu aziendali di una soluzione ponte per evitare il fallimento. Per l’ennesima volta.

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Prenotano 60 posti in pizzeria ma è uno scherzo: il proprietario reagisce così

Ha regalato 60 pizze ai senzatetto e clochard di Milano dopo essere stato "truffato" per telefono da un fantomatico cliente. Una pizzeria di Milano ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una storia di Natale a lieto fine. Avevano prenotato 60 posti per una serata a base di pizza ma, senza avvertire, il 25 dicembre non si è presentato nessuno. Uno scherzo di cattivo gusto che però si è trasformato in un gesto splendido di solidarietà: «Andremo alla stazione Centrale di Milano e doneremo 60 pizze ai senzatetto. Abbiamo chiamato le associazioni e la Croce Rossa: ci daranno una mano a consegnarle». 

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Ragazzina disabile di 13 anni cacciata dalla pista di pattinaggio davanti agli amichetti

Una ragazzina di 13 anni è stata cacciata dalla pista di pattinaggio dove cercava di divertirsi con i suoi amici dello scout nel giorno della vigilia di Natale. La piccola è disabile, soffre di una paralisi cerebrale, e utilizza un deambulatore con due supporti con degli sci agganciati alla base per permetterle di pattinare sul ghiaccio. Tuttavia i proprietari della struttura, nel New Jersey, le hanno chiesto di uscire dalla pista proprio in virtù di quello che loro hanno definito un «oggetto estraneo».

La famiglia della tredicenne sostiene che la pista di pattinaggio abbia discriminato la figlia. «Prova e lotta ogni giorno per riuscire a camminare», ha detto la mamma. Al contrario i suoi compagni di scout hanno potuto continuare a pattinare e godersi la loro uscita. Lei ha potuto farlo per poco tempo: «Ho un sacco di problemi a stare piedi - ha detto la ragazzina - è stato davvero, davvero difficile per me non cadere senza il deambulatore»

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Cristian Viscione, disabile 20enne, cerca amici: «Disposto a pagarli 7 euro l'ora»

Prima il panettone, poi l’annuncio: «L’azienda chiude»

È successo alla Hammond Power Solutions di Marnate. I 40 dipendenti hanno ricevuto la lettera di licenziamento lo stesso giorno del regalo di Natale

Il cesto natalizio consegnato alle 14 e l’annuncio di “cessazione attività” dato dalla dirigenza ai dipendenti alle 16. È successo tutto in un giorno -lo scorso 18 dicembre- alla Hammond Power Solutions di Marnate, controllata dalla “Corporate” canadese che produce trasformatori ad alta tensione. Nell’azienda era in programma un incontro proprio il giorno successivo, mercoledì 19, per rimodulare i contratti dei 40 dipendenti che dovevano passare dal “Confimi” al “Federmeccanica CCN Nazionale”, contratto considerato migliorativo dalla stessa Fiom-Cgil.

Invece ora il Natale dei dipendenti ha il sapore amarissimo di un clima festivo danneggiato da questo annuncio ritenuto inspiegabile anche dallo stesso primo cittadino Marco Scazzosi che parla di «fulmine e ciel sereno: l’ho saputo all’anti vigilia di Natale. Tra l’altro un nostro consigliere comunale ha lavorato lì e d è andato in pensione l’anno scorso e conosce bene quella realtà. Sembrava che la nuova proprietà canadese fosse riuscita a dare un impulso importante a questa realtà».

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mercoledì 26 dicembre 2018

La marcia dei migranti assediati dal gelo





In Bosnia 5.300 profughi sono bloccati a ridosso del confine con la Croazia e rischiano la vita a causa dell’ipotermia





BELGRADO Finora l’inverno, nei Balcani, è stato relativamente mite, spesso con caldi fuori stagione. Le cose stanno tuttavia cambiando, con temperature sottozero e tanta neve, attesa nelle prossime ore. Gioiranno sciatori, bambini e chi ha la fortuna di poter passare al caldo la notte. Ma per altri il gelo può essere una minaccia mortale. Si tratta dei migranti e profughi che, in Bosnia, vivono ore drammatiche in ripari di fortuna. 

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FREDDO? Se ne riparlerà a Capodanno...

Sale in cattedra l'alta pressione per tutta questa settimana. Il freddo potrebbe tornare dopo Capodanno.


La mitezza esasperata degli ultimi tre giorni che ha fatto piazza pulita della neve presente sull'Appennino centro-settentrionale, questa mattina è stata sostituita da una condizione termica più normale.
Su parte del centro e al sud fa addirittura freddo, sotto l'egida di correnti da nord anche sostenute. Le temperature minime sono scese anche sul resto d'Italia, ma il sole del pomeriggio le riporterà su valori decisamente poco invernali, a parte i casi nebbiosi della Pianura Padana.
La settimana natalizia trascorrerà sotto il dominio di una vasta zona di alta pressione, come da tradizione. Fino a Capodanno non sono previste novità interessanti nello stato del tempo, poi forse la situiazione potrebbe cambiare.
La prima mappa mostra le temperature previste a 1500 metri per lunedi 31 dicembre. Un inverno a due facce per il nostro Continente: un "non inverno" per l'Europa occidentale e un "inverno crudo" per i Paesi dell'Europa centro-orientale. L'Italia resterà in mezzo a questa forte dicotomia climatica.

Previsioni Meteo Natale, sole e caldo che neanche a Pasquetta. Oltre +20°C al Sud, feste in spiaggia come in Australia

Previsioni Meteo Natale, l'Anticiclone delle Azzorre garantirà un lungo periodo mite e soleggiato già dal weekend: le temperature aumenteranno superando addirittura i +20°C al Centro/Sud


Previsioni Meteo Natale – Mancano ormai soltanto pochi giorni alle festività più attese dell’anno, quelle natalizie. Feste che quest’anno si contraddistingono per un super-ponte che determinerà un lungo weekend di vacanza, da Sabato 22 a Mercoledì 26 Dicembre. L’atmosfera natalizia di borghi e città è già da giorni contraddistinta da luci colorate, addobbi a tema ed eventi che vedono come protagonista l’intramontabile Babbo Natale: il tempo degli ultimi giorni e di queste ore con la prima grande nevicata della stagione al Centro/Nord e il forte maltempo che sta colpendo il Centro/Sud, aiuta la percezione di un clima tipicamente natalizio ma nei prossimi giorni lo scenario cambierà drasticamente proprio in concomitanza con l’arrivo del Natale.

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Eoliana compie 110 anni,17/a più anziana

Adele Carnevale vive a Lipari

(ANSA) - LIPARI (MESSINA), 23 DIC - Diciassettesima nella graduatoria nazionale delle persone più anziane, Adele Carnevale - nata Rijtano da Bartolo e da Teresa Giardina - di Lipari, nelle Eolie, ha compiuto 110 anni. Rimasta orfana di padre a 8 anni, si trasferisce a Messina con la madre, maestra elementare, e i tre fratelli. Dopo pochi anni rientra a Lipari, dove si sposa con Aldo Carnevale e dove vive tutt'ora.

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Etna, terremoto di magnitudo 4.8 a nord di Catania, danni e quattro feriti lievi

Alle 3:19 con ipocentro a solo 1 km di profondità. Crolli in abitazioni e chiese. Chiuso un tratto dell'A18

Sale a quattro il numero dei feriti, tutti in maniere lieve da codice verde, per i danni causati nel Catanese della scossa di terremoto di magnitudo 4.8 della notte. Oltre ai due registrati nella casa di Fleri, nella stessa frazione di Zafferana Etnea un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno: portato in ospedale con un'ambulanza è stato accettato nel pronto soccorso in codice verde per delle contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano. A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli 'ospiti': la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi. 

"Siamo vivi per miracolo", ripete una famiglia di 4 persone - madre, padre e due figli minori - dopo che le pareti della loro casa sono crollate per il terremoto avvenuto alle 3:19 a nord di Catania. Sono due i feriti in maniera lieve: escoriazioni e un po' di sangue. "Eravamo a letto - ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo". Altre antiche costruzioni sono crollate a Fleri, Santa Venerina e Zafferena Etna.

martedì 25 dicembre 2018

Pernigotti, l'accusa del vescovo: il marchio conta più delle persone

Messa di Natale nel cortile dell'azienda presidiata dai lavoratori

L’altare costruito con i bancali dei dolci, la navata organizzata sistemando le sedie in file ordinate. La notte di Natale alla Pernigotti di Novi Ligure è una notte di speranza e solidarietà perché in tanti hanno partecipato alla messa che il vescovo di Tortona, Vittorio Viola, ha voluto celebrare nel cortile dell’azienda dove da mesi i lavoratori presidiano la fabbrica che la proprietà turca vuole chiudere. 

“Il Bambino è venuto a riportarci la dignità di ogni uomo, smascherando l'idolo falso del denaro -  ha detto il vescovo nell’omelia -  Mi sembra importante la testimonianza di solidarietà che la città ha dato e sta dando. Non dobbiamo arrenderci all’idea il sistema sia più grande di noi e che non potremo fare nulla. Va ripensato tutto il nostro vivere insieme, scegliendo valori comuni con al centro la persona e la sua dignità”. Poi il vescovo ha proseguito: “Vorrei che questo Natale - potesse darci la speranza di poter costruire una società nuova. Non possiamo arrenderci. Dobbiamo starvi vicino da credenti e pregare per voi.", ha detto ancora il Vescovo.

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Torino: si schianta contro un palo, muore l'amica: arrestata, guidava sotto l'effetto della cocaina

La giovane, 24 anni come la vittima, accusata di omicidio stradale

L'amica muore e lei finisce agli arresti a casa il giorno di Natale con l'accusa di omicidio stradale. E' accaduto all'alba nel Torinese. Una giovane di 24 anni, Alice Tesio, ha perso la vita a Val Della Torre quando l'auto su cui viaggiava si è schiantata contro il muro di una scuola in via Givoletto, in frazione Brione. Poi l’auto, una Lancia Y è finita contro un palo della luce e si è ribaltata. La vittima ha 24 anni e viveva a Druento, come la conducente dell’auto, anche lei di 24 anni. La ragazza è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Alpignano  con l’accusa di omicidio stradale  è risultata positiva al test della cocaina.

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Trentenne morto in Valmalenco, il mistero del corpo che nessuno vedeva: era in una zona controllata da decine di soccorritori

Aperte tutte le ipotesi sulla fine di Mattia Mingarelli, scomparso il 7 dicembre nei boschi di San Giuseppe. Il magistrato vuol capire perché il cadavere non sia stato visto dal personale del Soccorso Alpino, dai militari del Sagf della guardia di finanza, dai vigili del fuoco, dai volontari della protezione civile e dai cani

I vigili del fuoco del comando provinciale di Sondrio hanno presidiato per tutta la notte, con una potente fotocellula, l'intera area della ski-area Palù-Chiesa in Valmalenco dove nel tardo pomeriggio del 24 dicembre alcuni sciatori hanno avvistato, nel vicino bosco, confinante con le piste, una sagoma che si è poi rivelata essere il corpo senza vita del 30enne Mattia Mingarelli di Albavilla (Como), scomparso misteriosamente nei boschi di San Giuseppe dallo scorso 7 dicembre.

Sino a notte inoltrata sono proseguiti sul posto gli accertamenti dei carabinieri del Sis (Sezione investigativa scientifica) dei carabinieri di Milano. Poi la salma è stata condotta all'obitorio dell'ospedale di Sondrio. Il magistrato di turno, Antonio Cristillo, dopo avere effettuato un lungo sopralluogo, ha disposto l'autopsia la cui data ancora non è stata fissata. Ma si terrà nei giorni successivi alle festività natalizie.


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DALLA TAVOLA AL MENÙ, GUIDA AL NATALE PERFETTO

Dalla mise en place al menù per Natale e Capodanno, cosa fare e cosa evitare, con i consigli dello chef e dell’esperta di bon ton e tendenze. E lo speciale #ANSALifestyle sul Natale 2018

LA MISE EN PLACE: COSA FARE E COSA EVITARE
Ecco qualche consiglio per la tavola suggerito da Barbara Molinario, direttore di Fashion News Magazine e esperta di bon ton e tendenze
• L’errore più comune è quello di mettere il tovagliolo sotto le posate. Questo va assolutamente evitato. Il tovagliolo va disposto alla sinistra del piatto, subito dopo le forchette, mentre sulla destra va il coltello, con la lama rivolta verso il piatto. Se sono previsti cucchiai, questi vanno alla destra dei coltelli, con la parte concava verso l’alto.
• Evitate tavole troppo piene di piatti di ogni sorta e bottiglie. Se non si ha spazio a sufficienza sulla tavola, si può optare per un tavolino di appoggio o un carrello, dove potrete disporre, ad esempio, le bottiglie o i cestini del pane. Utilizzate una bella tovaglia natalizia, possibilmente abbinata a quella del tavolo principale, oltre ad essere una comoda soluzione, costituirà un piacevole elemento di arredo a tema.
• Se vogliamo avere una tavola elegante, non dobbiamo dimenticare che la cosa che si nota per primo quando si entra nella sala sono le sedie. Oltre a dare importanza alla tovaglia e ai bicchieri, dobbiamo concentrarci anche su questi elementi. Se sono tutte diverse, si darà immediatamente un’impressione di sciatteria, specialmente se si utilizzano quelle pieghevoli in plastica. In commercio oggi se ne possono trovare di carine e divertenti, oppure, si può optare per una piccola panca, da tenere in casa. Basta procurarsi delle assi di legno, che poi potranno essere riposte dietro un armadio, da poggiare su due sgabelli, mettendo poi sopra dei bei cuscini. 
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