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mercoledì 23 gennaio 2019

Il franco Cfa è un cappio al collo, ma non è la causa di tutti i mali d’Africa. Facciamo il punto

Ne sto sentendo di tutti i colori. Forse è il caso di provare a fare un po’ di ordine. L’Italia ha improvvisamente scoperto l’esistenza del franco cfa (sefà, per favore, non cieffea!) quando da anni gli attivisti africani si sgolano invano nel denunciare l’esistenza di questo cappio al collo. Il problema – dal mio punto di vista – è che questa “scoperta” ci rende miopi davanti a una situazione ben più complessa:
1. Al franco cfa sono vincolati 14 Paesi africani. L’Africa di Paesi ne conta 54. Negli altri 40 va tutto bene? Direi proprio di no.
2. In base ai dati ufficiali degli sbarchi forniti dal Viminale, aggiornati al 31 dicembre 2018, si indicano i Paesi di provenienza dichiarati dai migranti. Abbiamo al primo posto la Tunisia, con oltre 5mila persone, seguita da Eritrea (oltre 3mila), Iraq (1700), Sudan (1600), Pakistan (1500), Nigeria (1200), Algeria (1200), Costa d’Avorio (1000), Mali (800), Guinea (800).

Ho arrotondato, le cifre mi servono giusto per far capire in maniera chiara che fra i primi dieci Paesi di provenienza ci sono solo due Stati che usano il franco cfa, che sono la Costa d’Avorio e il Mali: 1800 persone e poco più. Quindi, in sintesi: il franco cfa è un problema? Sì. E anche grosso. E sbaglia chi (come alcuni esponenti del Pd in queste ore) nega le sue pesanti ricadute sulle fragili economie africane. Ma il franco cfa è la causa di tutti i mali d’Africa? No. È la causa dei flussi migratori? No, se non in piccola parte.
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Pensioni: chi sceglie la legge Fornero guadagna il 25% rispetto all'uscita anticipata

Quota 100 permette di uscire dal lavoro a 62 anni con 38 di contributi ma comporta un assegno pensione più basso del 25%.

Quota 100 è una tematica che ha generato diverse discussioni. Ad essa sono legate a doppio filo anche la paura, per chi decide di adesivi in maniera spontanea, di subire decurtazioni o penalizzazioni dell'assegno pensione. Il leader leghista ha assicurato che quota 100 non causerà penalizzazioni, ma chi andrà in pensione con la legge Fornero avrà più vantaggi.

Fornero e quota 100 a confronto

Il sistema previdenziale italiano [VIDEO] prevede che la pensione sia calcolata sulla base dei contributi versati, quindi attraverso il sistema contributivo.
È necessario poi passare attraverso l'applicazione di appositi coefficienti di trasformazione. Come riportato da Il Sole 24 Ore, chi decide di uscire dal mondo del lavoro con quota 100 potrebbe vedersi accreditare un assegno pensione più basso del 25% rispetto a chi va in pensione con i requisiti della legge Fornero.
Questo significa che, se un lavoratore decide di avvalersi di quota 100, che ricordiamo essere stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021, uscirebbe dal lavoro a 62 anni d'età anagrafica (unitamente ai 38 anni di contribuzione effettiva richiesta). Questo comporterebbe che il soggetto uscirebbe con 5 anni di anticipo sia sulla pensione di vecchiaia che su quella anticipatache prevede come requisito anagrafico 67 anni d'età.

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Blitz a Castelnuovo di Porto, il Cara chiude: trasferiti i richiedenti asilo, messi in strada i titolari di protezione umanitaria

Questa mattina l'esercito nel secondo centro di accoglienza più grande d'Italia. Il parroco: "Siamo preoccupati, li trattano come bestiame". Il Pd: "Metodi da lager nazista"

Castelnuovo di Porto, sit-in per il Cara: ‘Migranti in strada’. Gara per ospitarli: tra loro il ‘campione’ della squadra del paese

martedì 22 gennaio 2019

Aereo disperso nella Manica: a bordo l'attaccante Emiliano Sala

Il centravanti 28enne è stato ceduto dal Nantes al Cardiff e stava raggiungendo il Galles, ma il suo velivolo non è mai arrivato a destinazione. La disperazione del padre


Non ci sono più speranze di ritrovare in vita Emiliano Sala, 28enne centravanti argentino appena trasferitosi dal Nantes al Cardiff. Ieri sera il calciatore stava raggiungendo il Galles con un piccolo aereo da turismo partito dalla Francia, ma mai arrivato a destinazione. Nel pomeriggio di oggi la polizia di Guernsey ha sospeso le ricerche dell’aereo e ha avvertito che le possibilità di sopravvivenza sono “scarse” se l’aereo è atterrato sull’acqua. La polizia ha anche detto che i soccorritori hanno individuato “un certo numero di oggetti galleggianti nell’acqua” ma non sono stati in grado di confermare se provengono dall’aereo scomparso. Le ricerche in 15 ore, hanno coperto un’area di 3.000 km quadrati nel Canale. Coinvolti aerei e navi delle Channel Islands, del Regno Unito e della Francia. Le ricerche riprenderanno domani.

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Aumentano i prezzi di quasi 800 farmaci: come stanno davvero le cose

Aumentano i prezzi di quasi 800 farmaci: come stanno davvero le cose
I rincari in parte sono già scattati. "I prezzi dei farmaci di fascia C con ricetta possono essere aumentati da parte delle aziende produttrici ogni due anni", precisa Federfarma


Aumentano i prezzi di quasi 800 farmaci: come stanno davvero le cose
Rischio di rincari anche del 5 per cento sui farmaci da banco di fascia C, ovvero di quelli per cui c'è bisogno della prescrizione medica ma non sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. È quanto rivela Federfarma. I rincari in parte sono già scattati, in parte arriveranno entro febbraio, e riguardano circa 800 farmaci da banco: antodolorifici, ansiolitici, colliri per la congiuntivite, pomate, antinfiammatori per dolori muscolari e quant'altro. Si potrebbe arrivare a pagare quasi un euro in più a confezione, secondo le tabelle diffuse da Federfarma. Pharmacy Scanner, settimanale online dedicato ai farmacisti, ha analizzato i nuovi prezzi: "Tra generici e prodotti branded, sono 770 i farmaci interessati quest'anno dagli aumenti, che portano il prezzo medio a confezione da 15,58 a 16,47 euro", spiega Alessandro Santoro, direttore responsabile della testata.

Aumentano i prezzi di quasi 800 farmaci: come stanno davvero le cose

Perché possono essere aumentati i prezzi dei farmaci

"I prezzi dei farmaci di fascia C con ricetta possono essere aumentati da parte delle aziende produttrici ogni due anni, nel mese di gennaio degli anni dispari. Sugli aumenti di prezzo vigila l’AIFA che, come riportato sul sito internet dell’AIFA stessa, effettua un monitoraggio sugli incrementi, che non possono superare l’inflazione programmata". Lo spiega Federfarma. I prezzi dei medicinali senza obbligo di ricetta medica, invece, sono stabiliti autonomamente da ciascun esercizio (farmacia, parafarmacia o corner del supermercato).


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Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno

Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno
Ritoccato ancora una volta al ribasso il maxifondo per il reddito di cittadinanza, ma c'è anche un altro problema: secondo gli economisti i soldi verranno usati per benzina e prodotti cinesi a basso costo, con tanti saluti al presunto sostegno alla domanda interna


Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno
Quanti soldi ci sono per il Reddito di cittadinanza? Il governo ha stanziato 5.894 milioni di euro che dovranno assicurare un sussidio per 5 milioni di persone, almeno secondo l'ultima versione del "decretone". Inizialmente erano previsti ben 6.110 milioni di euro. Lo stanziamento sale a  7.131 milioni di euro per il 2020 e 7.355 milioni per il 2021. Dal 2022 alla stabilizzazione del sussidio sono destinati 7.210 milioni di euro.

Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno
Come si evince dalla relazione tecnica che accompagna il decreto che istituisce il reddito di cittadinanza tuttavia si vede come lo stanziamento non risulterebbe sufficiente.


(...) Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno
C'è poi un conto che è stato fatto dal Governo e che potrebbe portare meno benefici di quello che si pensa. L'obbligo di spendere entro il mese l'intero ammontare del sussidio (pena la decurtazione), dovrebbe agire secondo le intenzioni dei proponenti come stimolo alla domanda interna, vero tallone d'achille dell'economia italiana. Eppure alcune stime svelano una realtà diversa.
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Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno
Reddito, il 30% andrà all'estero

(...) Ritoccato il fondo, i soldi per il reddito di cittadinanza sono sempre meno"Su cento euro che arriveranno in mano a chi prende il reddito di cittadinanza, calcoliamo che il 35-40% di questi soldi andrà all'estero, cioè al petrolio e quindi alla benzina, oppure all'acquisto di prodotti cinesi a basso costo".

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Reddito di cittadinanza, Centri impiego senza nuovi assunti fino ad agosto




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Prosciuttopoli: coinvolte 1.240.000 cosce di prosciutto San Daniele e di Parma per un valore di 80 milioni

Il rapporto 2017 dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Mipaaft pubblicato nel giugno 2018 dedica quattro pagine e una decina di foto agli alimenti made in Italy contraffatti dai cinesi, e sottolinea con soddisfazione i quasi 300 interventi portati avanti con successo contro l’Italian sounding. Il rapporto dedica solo 15 righe all’Operazione che ha portato al sequestro di 750 mila cosce di prosciutto destinate a diventare crudo di Parma e di San Daniele presso 180 stagionatori, per un valore di 80 milioni. La nota precisa che una parte di queste cosce (400 mila) sono state poi escluse dal mercato dei prosciutti Dop tramite smarchiatura. A questo gruppo si sommano altri 490 mila pezzi smarchiati volontariamente da parte dei singoli operatori della filiera. Stiamo parlando di un’operazione gigantesca definita nel rapporto come “una delle più rilevanti mai svolte in Italia nell’agroalimentare” che ha coinvolto oltre 1,2 milioni di prosciutti provenienti da suini nati e cresciuti in Italia, stagionati in aziende locali e destinati a essere venduti come Prosciutto crudo di Parma e Prosciutto crudo di San Daniele. Due settimane fa una decina di testate online tra cui Il Messaggero, il Corriere della sera, Sky Tg24 e altre, hanno riportato la notizia dell’imminente processo per la vicenda dei  falsi prosciutti di Parma e San Daniele, dicendo che i salumi erano ottenuti da maiali danesi. Non è così. In questa storia solo il seme usato per inseminare le scrofe si chiama Duroc danese, tutta la filiera è made in Italy al 100%. Il  Fatto Alimentare aveva dedicato 8 mesi fa, ampio spazio a questa vicenda che abbiamo titolato “prosciuttopoli” per l’elevato numero dei prosciutti coinvolti (vedi bibliografia in fondo). La nostra stima sul numero di cosce coinvolte era però sottostimata rispetto alle cifre stratosferiche riportate nel rapporto dell’Icqrf.

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Rissa durante l'orgia: poliziotto interviene e trova sua moglie

Quando il gatto non c'è, i topi ballano. Per questo, mentre il marito era impegnato in servizio come agente di polizia, una donna ha deciso di darsi alla pazza gioia e partecipare nientemeno che a un'orgia. Peccato che il piccante gioco si sia trasformato in una violenta rissa, tanto da dover richiedere l'intervento della polizia per riportare la calma fra i bollenti spiriti. Fra le pattuglie che sono intervenute, anche quella del marito di una delle partecipanti al ménage, che si è trovato di fronte sua moglie.

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Napoli, detenuto ingoia telefonino: scoperta choc dopo un mese

Quando è arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dieci giorni fa, i medici non credevano ai loro occhi. O meglio: osservando la lastra di quella radiografia all’addome, sono trasaliti. Il paziente aveva un telefonino cellulare nello stomaco. Ai confini della realtà. Eppure è accaduto: un detenuto a Poggioreale ha ingoiato il telefonino che era riuscito per motivi ancora tutti da chiarire (c’è una doppia indagine in corso) a introdurre in cella. Poi, accortosi che stava per scattare una perquisizione da parte degli agenti della Penitenziaria, è riuscito incredibilmente a ingoiare l’apparecchio. Per quanto fosse di piccole dimensioni, il telefonino è finito nello stomaco, e dopo qualche ora l’uomo - un 40enne napoletano, detenuto comune del quale non sono state rese le generalità - ha cominciato a sentirsi male.

lunedì 21 gennaio 2019

MERCOLEDI 23 gennaio: NEVE al NORD: aggiornamento

Ecco l'ultimo aggiornamento del modello americano per mercoledi 23 gennaio.


Siamo quasi in dirittura d'arrivo...manca poco a questo giorno fatidico; la situazione risulta ormai inquadrata, tuttavia nelle prossime 24-36 ore non si possono escludere lievi oscillazioni della posizione del minimo, che potrebbero ripercuotersi sulla bontà e l'eventuale durata dei fenomeni nevosi.
Eccovi l'aggiornamento di mezzogiorno del modello americano, che conferma a grandi linee quello del mattino.
La prima mappa mostra la situazione prevista per le 13 della giornata in parola; confermato il nucleo temporalesco sul golfo ligure e una "coda nevosa" che inizierà ad interessare parte della costa ligure, l'Appennino, il basso Piemonte, la bassa Lombardia e il Piacentino.
Spruzzate di neve anche su Val d'Aosta, Alpi occidentali, nord Veneto e Friuli (qui fino in pianura); sul resto del nord tempo asciutto.
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Meteo a 7 giorni: forte episodio di MALTEMPO in vista per l'Italia

Guido Rossa, l'operaio che da solo denunciò le Brigate Rosse

Guido Rossa, operaio e sindacalista della Fiom-Cgil, è stato il primo in Italia a testimoniare contro un brigatista. Aveva scoperto che un collega dell'Italsider di Genova stava diffondendo nello stabilimento volantini di propaganda della lotta armata e lo ha riferito al Consiglio di fabbrica, ma è stato lasciato solo a firmare la denuncia. E per lui non c'è stata protezione. Il 24 gennaio 1979 tre killer lo aspettarono sotto casa. A distanza di quarant'anni, viaggio nei luoghi in cui Guido viveva e lavorava. Con gli operai dell'epoca che raccontano la scelta di coerenza che è costata la vita a Guido, le esitazioni che lo hanno lasciato solo, gli slogan di chi esitava a schierarsi contro il terrorismo.

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Il reddito di cittadinanza è nel caos

Labirinto burocratico e provvedimento a rischio secondo gli esperti del diritto del lavoro. Sei diversi uffici per ottenere il sospirato beneficio


Il reddito di cittadinanza: tanto se ne parla ma come sarà attuato? Ad entrare nei meandri del burocratese per ragionare su ciò che avverrà è l'Adapt, ovvero l'associazione (senza fini di lucro) fondata nel 2000 da Marco Biagi (il giuslavorista ucciso nel 2002 dalle Brigate Rosse) e collegata all'università di Modena-Reggio Emilia. Innanzi tutto, avverte l'Adapt, «Il reddito di cittadinanza sostituisce il reddito di inclusione» quindi non si tratta di una novità per l'ordinamento italiano, ma appunto la sostituzione e la modifica di un istituto già esistente, del quale ne recepisce innanzitutto gli obiettivi. Infatti, se il reddito di inclusione era definito «misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale», quello di cittadinanza è definito nella bozza del decreto legge una «misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale».

Perciò così come si è venuto concretizzando, dopo le trattative tra i due alleati di governo e tenuto conto dei richiami dell'Unione europea, il reddito di cittadinanza è passato da una prestazione assistenziale universale e incondizionata (come indicherebbe la dizione ed era stato proposto in una prima fase) a un sussidio sociale la cui erogazione è subordinata a diverse condizioni soggettive, dalla situazione di indigenza alla disponibilità ad accettare un lavoro.

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Quel pasticciaccio del reddito di cittadinanza



Tunisino morto durante fermo Empoli, magistrati contro Matteo Salvini: “Parole inopportune”

La Giunta dell’Anm ha criticato il ministro Matteo Salvini: “Le dichiarazioni del ministro degli Interni rese a seguito del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia appaiono inopportune e non rispettose delle prerogative della magistratura. Sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei doverosi accertamenti”.


"Le dichiarazioni del ministro degli Interni rese a seguito del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia appaiono inopportune e non rispettose delle prerogative della magistratura. Sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei doverosi accertamenti che stanno coordinando i magistrati, gli unici ad essere competenti, sulla base di rigidi parametri costituzionali, a dirigere le attività investigative in corso volte all'accertamento dei fatti". Sono queste le parole dure della Giunta dell'Anm, che ha attaccato il vicepremier leghista Matteo Salvini.

Ieri infatti, commentando sul suo profilo Facebook la morte del cittadino tunisino, il ministro degli Interni aveva scritto: "Buon sabato ai poliziotti che a Empoli facendo il loro lavoro hanno ammanettato un violento, un pregiudicato che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco. Se i poliziotti non possono usare le manette per fermare un violento, ditemi voi cosa dovrebbero fare, rispondere con cappuccio e brioche?".

Le indagini sulla morte del 31enne tunisino sono tutt'ora in corso: l’uomo è morto mentre era ammanettato e aveva le caviglie legata da un cordino, perché, secondo la ricostruzione, le forze dell'ordine non riuscivano a calmarlo e l'uomo era fuori di sé. Domani è prevista l'autopsia sul corpo della vittima.

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Empoli, morto durante un fermo di polizia: il racconto di un testimone

domenica 20 gennaio 2019

Migranti, barcone in difficoltà: in 100 a bordo, si temono morti. Alarm Phone: “Libia non risponde, stanno congelando”

Il natante si trova a 60 miglia al largo delle coste di Misurata: nelle ultime ore ha iniziato a imbarcare acqua, scatenando il panico tra gli occupanti. Sulla barca, stando a quanto segnalato, potrebbero esserci anche dei cadaveri, tra cui quello di un minorenne. Si muove Sea Watch: "Ma ci vogliono 15 ore". Palazzo Chigi: "Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché effettui questo ulteriore intervento"

“Stanno imbarcando acqua, ci sono dei morti a bordo. La Libianon risponde, stanno congelando. La situazione è disperata“. Un altro barcone a rischio naufragio, sempre in acque libiche, sempre con oltre 100 migranti a bordo. E, forse, con un carico di morti, tra cui anche un bambino. È quanto segnalato da Alarm Phone, il sistema di allerta telefonico utilizzato per segnalare imbarcazioni in difficoltà. Il natante si trova a 60 miglia al largo delle coste di Misurata, in Libia: in un primo momento non aveva chiesto aiuto, ma intorno a mezzogiorno ha iniziato a imbarcare acqua, scatenando il panico tra gli occupanti. Sulla barca, stando a quanto segnalato, potrebbero esserci anche dei cadaveri, tra cui quello di un minorenne. Alarm Phone ha cercato di contattare Tripoli, che è titolare delle operazioni di soccorso, ma nessuno ha mai risposto agli otto numeri di telefono forniti da Malta e dall’Italia.

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Simoncelli, inaugurata la Casa per i disabili

Si completa il progetto per ricordare il campione, scomparso a Sepang durante il GP del 2011: apre la struttura che porta il nome di Marco e diventerà un centro di recupero per i portatori di handicap


Nel giorno in cui Marco Simoncelli avrebbe compiuto 32 anni è stata inaugurata a Sant’Andrea in Besanigo, frazione di Coriano, il paese del Sic, una casa destinata ai disabili. Il progetto è stato realizzato grazie a donazioni e agli incassi degli eventi dedicati allo sfortunato pilota dopo la sua morte, avvenuta il 28 ottobre del 2011 a Sepang. A tagliare il nastro della struttura sono stati Kate Fretti, che è stata la fidanzata di Marco, il papà Paolo e la mamma Rossella.

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Morto Bort, il vignettista che ha creato "Le ultime parole famose" sulla Settimana Enigmistica

Aveva 92 anni e viveva ad Alessandria. Ha firmato sul settimanale per 30 anni


Ha firmato per oltre trent'anni "Le ultime parole famose", la vignetta nella penultima pagina della Settimana Enigmistica con un titolo diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Mario Bortolato, in arte 'Bort', è morto, la scorsa notte, a 92 anni, ad Alessandria.
"Un grande personaggio e un grande protagonista del panorama mediatico che con le sue opere è arrivato a influenzare cultura e modo di vivere, affrontando tutti i temi e tutti gli aspetti del quotidiano", è il ricordo del vicesindaco di Alessandria Davide Buzzi Langhi.


Nato a Salzano in provincia di Venezia, 'Bort' si era trasferito prima a Voghera (Pavia) poi in Piemonte. Laureato in Giurisprudenza aveva esordito negli anni Cinquanta sul periodico satirico Marc'Aurelio. Il 30 settembre del 2016 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Alessandria e il 4 aprile dello scorso anno aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, iniziativa per salvare la storica fabbrica di cappelli, per la quale aveva realizzato alcune tavole esposte all'ingresso.


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Cercasi coppia per lavorare nel faro di un’isola per 112mila euro all’anno

Hai un partner e non ne puoi più della vita in città? Se è così, ci sono buone notizie per te. È venuta fuori un'offerta di lavoro tra le più romantiche e invitanti degli ultimi tempi: prendersi cura di un faro centenario su un'isola per 112.000 euro all'anno.
Il faro in questione fu costruito nel 1874 su una piccola isola nella parte settentrionale della baia di San Francisco. Ora è stato riconvertito come bed and breakfast e i proprietari cercano una coppia da assumere. E anche se magari non è un hotel da sogno, è sicuramente una delle migliori offerte di lavoro sul mercato in questo momento

Se stai pensando di candidarti, dovresti sapere che devi essere preparato a fare tutto quello di cui c'è bisogno per mandare avanti il faro, incluso portare i clienti dell'hotel in barca, per questo è necessario avere la licenza nautica. Ma anche sapersela cavare bene in cucina è una delle qualità che vengono richieste
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La Svezia ce l’ha fatta: nel 2018 ha già raggiunto gli obiettivi sulle rinnovabili fissati per il 2030

Dodici anni di anticipo e nessun calo. La Svezia prevedeva 19,8 TWh di eolico entro il 2018 e nel 2016 ne aveva già 15, così come di installare 3.681 turbine, con una capacità di 7.506 MW.
E sembra proprio avercela fatta. Investimenti di rilievo, che, secondo il World Economic Forumhanno consentito il raggiungimento di obiettivi che ora sono alla portata di tutti. Almeno per chi vuole, si intende.
A questo punto, visto il risultato, perché non puntare più in alto? Per il 2030, quindi, la Nazione mira ora ad aggiungere altri 18 TWh. Dati i precedenti, non abbiamo motivo per credere che non ci riuscirà.
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Corrida abolita, Podemos taglia i viveri agli spettacoli coi tori: svolta animalista in Spagna?

Una tradizione secolare, sublimata dalla ricca letteratura del Novecento coi vari Hemingway e Nogales nel ruolo di cantori delle arene, non basta a garantire “vita eterna” alla corrida: la lotta (non proprio ad armi pari) tra l’uomo e il toro davanti alla piazza trepidante degli appassionati di combattimenti all’ultimo sangue, nella Spagna di Podemos sembra ormai avere le ore contate.
 La direzione tracciata dai tanti sindaci indignados eletti in ogni parte del Paese iberico è chiara e per vedere abolita definitivamente la corrida potrebbero bastare pochi mesi o qualche anno al massimo, complice una crescente sensibilità dell’opinione pubblica per i diritti degli animali allevati e “sfruttati” senza alcuna pietà al solo fine di garantire uno spettacolo cruento al sempre meno nutrico pubblico pagante delle plazas de toros.
I rappresentanti sia locali che nazionali di Podemos avevano assicurato ai loro sostenitori unasvolta in tal senso, con tanto di impegno scritto nei programmi elettorali per la messa al bando nelle città amministrati dal movimento di Pablo Iglesias dei riti più crudeli finora “giustificate” datradizioni culturali o religiose di antichissima data.
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