Pagine

mercoledì 3 luglio 2019

Libia, bombardato centro detenzione migranti: almeno 40 morti

Il raid sarebbe stato compiuto dalle forze militari del generale Haftar

Bombardato un centro di detenzione per migranti in Libia, a Tajoura, nella periferia orientale della capitale libica. I morti e i feriti sarebbero decine: si parla di almeno 40 morti e 80 feriti, secondo quanto riferito da Malek Merset, portavoce del ministero della Salute, che ha pubblicato le foto dei migranti che venivano portati in ambulanza negli ospedali. Il governo di Tripoli ha attribuito il raid alle forze del generale Khalifa Haftar e ha chiesto alla missione Onu di istituire una commissione d’inchiesta per indagare. Ad aprile l’Esercito nazionale libico (LNA), guidato dal generale, ha lanciato un’offensiva contro il debole governo di Tripoli. Ma in tre mesi di combattimenti non è riuscito a prendere Tripoli e la scorsa settimana ha perso la sua principale base a Gharyan, che è stata ripresa dalle forze di Tripoli. I combattimenti intorno a Tripoli diventano di giorno in giorno più pesanti e rischiano di portare la Libia ad un’escalation di violenze come quelle che hanno portato alla destituzione del dittatore Gheddafi nel 2011.

(...)
La Libia è un punto di partenza principale per i migranti dall’Africa e dai paesi arabi che cercano di raggiungere l’Italia via mare. Almeno seimila migranti sono detenuti in dozzine di strutture di detenzione gestite da milizie accusate di torture e violazione dei diritti umani dove vivono in situazioni estreme.

Continua qui

In Piemonte sempre meno nuovi nati e in Italia il 2018 ha raggiunto il minimo storico

Il saldo tra nuovi nati e decessi è il peggiore di tutta Italia

PIEMONTE – È il Piemonte la regione italiana con il saldo peggiore tra nuove nascite e persone decedute nel 2018. A fronte di 29.072 bambini nati la regione ha perso 53.838 cittadini con un saldo negativo di -24.766. La Lombardia, al secondo posto, è l’unica ad avvicinarsi a questi numeri con un saldo naturale di -23.849.
Complessivamente, al 31 dicembre 2018 la popolazione residente in Italia è inferiore di oltre 124 mila unità rispetto all’anno precedente. Si tratta del quarto anno consecutivo di diminuzione: dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti in meno, un ammontare superiore agli abitanti del settimo comune più popoloso d’Italia. Dal 2015 la popolazione residente è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico.
Il primato di presenze straniere, in termini assoluti, va alle regioni del Nord-Ovest con 1.764.305 residenti di cittadinanza straniera, pari a oltre un terzo (33,6%) del totale degli stranieri. Circa un cittadino straniero su quattro risiede nelle regioni del Nord-est (23,9%), così come nelle regioni del Centro (25,4%). Più contenuta è la presenza di cittadini stranieri nel Sud (12,2%) e nelle Isole (4,9%).
Continua qui

Sea Watch: il gip non convalida l'arresto, Carola è libera. L'ira di Salvini

Non disposta alcuna misura cautelare. Salvini: 'Pronti a spedirla in Germania. Per i magistrati ignorare le leggi non è motivo per la galera'

Il gip di Agrigento non ha convalidato l'arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete e non ha disposto nei confronti della giovane tedesca nessuna misura cautelare. La Procura aveva chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di soggiorno in provincia di Agrigento. Carola dunque torna libera.
"Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta la decisione del gip di Agrigento. "Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?. Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall'estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro. Se stasera una pattuglia intima l'alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un'auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini in una diretta facebook dopo la decisione del gip sulla capitana della Sea Watch.
Continua qui

martedì 2 luglio 2019

La Perla, Landini: "Grave la mobilità per 126 dipendenti"

Il segretario della Cgil: "A rischio un altro marchio del made in Italy". E la vicenda della società si intreccia con i guai finanziari di Lars Windhorst, nuovo proprietario del marchio

MILANO - Scende in campo direttamente il leader della Cgil Maurizio Landini in difesa dei lavoratori de La Perla, dopo che l'azienda nei giorni scorsi a sorpresa ha comunicato ai sindacati la volontà di procedere con un drastico taglio del personale, facendo scattare l'immediata reazione dei lavoratori che hanno scioperato contro le intenzioni dell'azienda: "L'apertura  delle procedure di mobilità per 126 dipendenti di due società del gruppo 'La Perla' è un fatto grave. Si tratta di un intervento che inspiegabilmente, su 1200 dipendenti nel mondo, sceglie di eliminare cento persone a Bologna, più della metà delle aree di  campionario, dove risiede il Know How, il saper fare, del prodotto leader del mercato dell'intimo e della corsetteria", ha detto l'ex numero uno della Fiom. "Si tratta di un altro  marchio di prestigio del made in Italy - ha sottolineato Landini - che rischia di vedere la sua linea produttiva e ideativa totalmente realizzata all'estero, con un grave danno economico e di immagine per la manifattura italiana e per lo stesso made in Italy".

A Bologna l'azienda dà lavoro a 428 persone divise tra le due società "La Perla Manufacturing" e "La Perla branch", che impiega stilisti e impiegati, mentre se si considerano anche i dipendenti nei negozi il numero totale sale a 546.


Continua qui

Bolzano, quindicenne aveva denunciato stupro: "Ho inventato tutto"

La ragazza ha confessato alla procura di averlo fatto per attirare l'attenzione del ragazzo. Aveva raccontato di aver subito la violenza tornando da scuola

"Ho inventato tutto, volevo attirare l'attenzione del mio ragazzo". Non c'è stato alcuna violenza sessuale, lo scorso maggio a Bolzano, ai danni di una ragazza di 15 anni. L'adolescente aveva raccontato di essere stata violentata mentre tornava da scuola lungo una ciclabile sul fiume Isarco del capoluogo altoatesino non lontano dalla stadio. Per la presunta violenza erano stati fermati e poco dopo rilasciati due ragazzi di origine nordafricana. Lo ha reso noto la procura, che in questi giorni ha concluso le indagini preliminari.

Continua qui

I morti nel Mediterraneo, "Non sono 2 come dice Salvini, ma 402 in quattro mesi del 2019"

L'analisi e il ripristino della verità di Medici per i diritti Umani. Il rischio di perdere la vita cercando di raggiungere l'Europa, si è più che decuplicato dal 2017 al 2019

ROMA - Da qualche giorno - si legge in un documento diffuso da Medici per i Diritti Umani (MEDU) -  si è scatenato un grottesco scontro sul numero dei migranti morti nel Mediterraneo, a seguito delle dichiarazioni del Ministro Salvini il quale, difendendo la sua politica anti-sbarchi, ha incautamente affermato: "Nel 2019 si sono avuti solo due morti nel Mediterraneo". In un tweet successivo poi il ministro ha pubblicato, a sostegno delle sue tesi, una tabella con dati UNHCR riguardanti i cadaveri recuperati e i migranti morti/dispersi nel Mediterraneo negli ultimi 5 anni. Da questa tabella si capisce già che nei primi 4 mesi del 2019 i morti e dispersi nel Mediterraneo sono 402 mentre il numero di 2 è riferito ai cadaveri recuperati.

La manipolazione dei numeri. La tabella di Salvini presenta poi altre inesattezze, dal momento che compara impropriamente i dati dei primi 4 mesi del 2019 con i dati sui dodici mesi dei quattro anni precedenti. Inoltre, i dati menzionati dal ministro si riferiscono alle morti in tutto il Mediterraneo, dalla coste turche a quelle spagnole, mentre i dati che avrebbe dovuto citare, eventualmente imputabili alle sue politiche, sono quelli relativi al solo Mediterraneo centrale. Ci sembra questo un esempio evidente di come anche i numeri e i dati possano essere manipolati per sostenere le tesi più improbabili.

Continua qui

Italiani over 55 tra i più tecnologici al mondo

Kaspersky, 'ma il computer intimorisce ancora le donne'

Gli italiani sono ormai anche dopo i 55 anni degli 'smanettoni' al computer, che non hanno difficoltà anche a fare operazioni complesse come configurare un router, ma non disdegnano ogni tanto la richiesta di aiuto, di solito al giovane di casa. Il quadro emerge da una ricerca dell'azienda specializzata in sicurezza informatica Kaspersky, che ammonisce però anche sul 'gender gap', con le donne che ancora fanno fatica ad avvicinarsi a questo mondo. Alla domanda 'Quale dei seguenti esempi descrive meglio le sue conoscenze tecnologiche - ad esempio, il set up di apparecchiature elettroniche come un router o un nuovo PC - oltre due terzi degli adulti intervistati a livello globale (68%) ha dichiarato di saper attuare tali procedure, percentuale che cresce al 71% tra gli "over" in Italia. Il 65% delle donne italiane intervistate afferma però di non avere conoscenze tecnologiche. 

Continua qui

Londra: il cadavere di un clandestino è caduto da un aereo, precipitando nel giardino di una casa

Shock a Londra: cadavere di un uomo cade da un aereo, precipitando nel giardino di un’abitazione privata.
I fatti si sono svolti nella giornata di domenica 30 quando nel giardino di una casa a Clapham, a Lambeth, nel sud di Londra, è stato ritrovato il cadavere di un uomo, probabilmente un clandestino.
La notizia, inizialmente anticipata dai media inglesi, è poi stata confermata sia dalla polizia che dalla compagnia aerea, la Kenya Airways, attraverso un comunicato ufficiale.
Continua qui

Stipendi docenti, l’aumento di 14 euro mensili è un’umiliazione

I docenti attendevano il rinnovo del contratto 2019-2021 con un considerevole aumento degli stipendi. Il Governo M5S-LEGA, invece, nella legge di bilancio 2019, ha previsto aumenti stipendiali pari a 14 euro mensili, pari alla vacanza contrattuale.

Aumenti dei carichi di lavoro, ma non di stipendio

Il Ministro Di Maio del M5S, vicepremier del Governo giallo-verde, aveva dichiarato, durante la campagna elettorale, che la prima cosa che avrebbe fatto, una volta ricevute responsabilità di Governo, sarebbe stato aumentare le risorse per l’istruzione.
Alla nostra testata giornalistica il leader del M5S aveva detto che nel medio termine le risorse economiche previste per l’istruzione sarebbero state aumentate fino ad arrivare al 10,2% del Pil, in linea con la media europea e che avrebbero messo i soldi per adeguare gli stipendi dei docenti alla media degli stipendi dei docenti europei.
Dopo sette mesi di Governo la realtà è molto diversa dai propositi propagandati dal M5S in campagna elettorale, infatti nella legge di bilancio, oltre le risorse inserite per regolarizzare l’elemento perequativo ereditato dal CCNL 2016/2018, l’aumento stipendiale vero e proprio è di 14 euro netti mensili per l’intero triennio. Per i docenti questa è una vera e propria umiliazione che non potrà passare nel silenzio generale.
Per i docenti aumentano i carichi di lavoro e le responsabilità, lo stipendio resta fermoin un momento in cui si registra anche una decisa perdita del potere di acquisto.

Il viceministro della Lega Garavaglia indagato per la svendita di un palazzo

Garavaglia Lega indagato – Il vice ministro all’Economia della Lega, Massimo Garavaglia, è accusato per danno erariale ai danni dello stato.
Garavaglia, quando era assessore regionale in Lombardia nella giunta Maroni nel 2014 avrebbe assunto il ruolo di regista nella vendita dello storico Palazzo Beretta di Milano che sarebbe stato ceduto sottoprezzo dall’azienda sanitaria Ats, provocando un danno erariale tra i 12 e i 20 milioni di euro.
In pratica, il leghista era venditore e acquirente al tempo stesso. Per questo Garavaglia adesso è indagato dalla Procura della Corte dei Conti che gli ha notificato un invito a dedurre. A Garavaglia viene contestato anche un possibile conflitto d’interesse perché era consigliere della Cassa Depositi e Prestiti, a cui il palazzo è stato venduto per 25 milioni di euro.
Continua qui

lunedì 1 luglio 2019

I TEMPORALI di mercoledi 3 e giovedì 4 luglio al NORD

I temporali previsti tra mercoledi e giovedì dovrebbero determinare anche un'attenuazione del caldo sulle regioni settentrionali.


Dopo un'intensa ondata di caldo come quella avvenuta negli ultimi giorni, si invoca spesso il temporale liberatorio che possa dare un po' di fiato alla campagna (e ai nostri corpi) dopo giorni di canicola da record. 
Si spera però che i temporali non siano troppo intensi in modo da non passare da un estremo all'altro...anche se la natura spesso si delizia di estremi. 
Qualche temporale si farà già notare al nord nella giornata odierna (lunedi 1) e in quella di martedi 2 luglio, ma in maniera locale e poco convinta. Tra mercoledi 3 e giovedi 4 luglio è attesa invece un'ondata temporalesca abbastanza incisiva che porterà anche un discreto calo delle temperature. 
Continua qui

Voragine nel Napoletano,precipita camion

Autista in ospedale per accertamenti. Sette palazzi sgomberati


Una grossa voragine sta interessando la zona antistante la Basilica di San Mauro in Largo San Mauro, a Casoria, in provincia di Napoli. Larga e profonda decine di metri, nella voragine è precipitato un compattatore di rifiuti: l'autista, recuperato dai vigili del fuoco, è al momento in ospedale per accertamenti. La strada è stata chiusa al traffico e transennata: sette i palazzi sgomberati e interruzione di acqua ed energia elettrica nella zona. 

Continua qui

Dieci sbarchi in 18 giorni: gli arrivi dei migranti a Lampedusa mentre Sea Watch era ferma in mare

Dall’inizio del caso Sea Watch sulle coste dell’isola siciliana sono sbarcati 236 migranti. Nel silenzio più assoluto


L’ultimo sbarco c’è stato questa mattina, 30 giugno: 20 migranti tunisini, arrivati a bordo di un barchino, sono sbarcati sulla spiaggia di Cala croce, a Lampedusa.
Ma è lungo l’elenco degli “sbarchi fantasma” che si sono susseguiti dall’inizio del “caso Sea Watch”, cominciato il 12 giugno scorso, quando la nave ong ha soccorso 52 persone al largo della Libia e culminato ieri con la prova di forza della nave ong, lo speronamento di una vedetta della Gdf e l’arresto della capitana Carola Rackete.
Cercando nell’archivio delle agenzie di stampa, ne abbiamo contati 10. In tutto, mentre la Sea Watch era bloccata al largo di Lampedusa per volere del ministro dell’Interno Matteo Salvini, 236 migranti sono sbarcati sulle nostre coste. Ecco l’elenco:
  • 19 giugno: 45 migranti vengono soccorsi al largo di Lampedusa dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di porto. Fra loro ci sono due bambini e una donna incinta. I naufraghi dichiarano di arrivare da Senegal, Kenya, Somalia e Costa D’Avorio. Alcuni sono disidratati. In quel momento la Sea Watch è già a 15 miglia dalle acque territoriali italiane con 43 persone a bordo (9 erano state portate a terra per problemi di salute).
  • 21 giugno: in un solo giorno, 100 migranti sbarcano sulle coste dell’isola siciliana: 81 vengono soccorsi all’alba dopo essere stati lasciati su un barchino da un peschereccio che li aveva portati a ridosso di Lampedusa. La scena viene ripresa da un drone di Frontex. Altri due mini sbarchi, uno da 7, l’altro da 12 migranti, avvengono nel pomeriggio.
  • 23 giugno: tre migranti tunisini di età compresa tra i 18 e i 25 anni vengono intercettati a terra a Lampedusa dalle forze dell’ordine. Non si sa in quale punto dell’isola siano sbarcati, probabilmente nella zona del porto commerciale o di contrada Maluk.
  • 26 giugno: altri 8 tunisini arrivano a Lampedusa a bordo di una piccola barca, intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza.
  • 27 giugno: sbarcano in 44. La Sea Watch è a un miglio da Lampedusa senza il permesso di approdare. Dieci migranti arrivano in autonomia con un barchino, altri 34 – trasportati da due imbarcazioni – vengono intercettati dalle motovedette della Gdf a otto miglia dall’isola.
  • 28 giugno: altri 16 sbarcano scortati dalle Fiamme gialle che il giorno dopo proveranno a ostacolare l’approdo della Sea Watch.
Continua qui

Addio Mordillo, fumettista universale tra animali buffi e umorismo muto

Il vignettista argentino aveva 86 anni, è morto a Maiorca dove abitava per lunghi periodi. I suoi disegni ironici dallo stile inconfondibili sono finiti in molte case italiane tra biglietti di auguri, tazze e puzzle

Qualche ex adolescente si sarà ritrovato uno dei suoi personaggi dai grandi nasi e i suoi animali buffi sul suo diario di scuola. I meno giovani si saranno divertiti sicuramente con le sue strisce. Altri ancora avranno comprato uno dei biglietti di auguri, ironici eppure senza parole. Il mondo del fumetto dice addio a Guillermo Mordillo Menéndez, fumettista e cartoonist argentino che con il suo umorismo muto ha conquistato l’Europa e non solo. Mordillo aveva 86 anni: si è sentito male, racconta El Paìs, mentre era a cena con i suoi parenti in un ristorante vicino a Palmanova, località dell’isola di Maiorca dove aveva una delle sue case. Dopo poche ore l’artista è morto.

Nato da una famiglia di emigrati spagnoli in Argentina, ha realizzato il suo primo disegno all’età di dodici anni ed è stato fra i cartoonist maggiormente pubblicati nel mondo durante gli anni Settanta.

Continua qui

domenica 30 giugno 2019

Decreto crescita è legge. Tutte le novità: incentivi ai sexy shop

Moltissime le misure approvate dal Senato. Tagliate le tariffe Inail e giro di vite sui servizi in stile Airbnb. Addio agli scontrini di carta e riaperti i termini per rottamare le cartelle esattoriali

Roma, 27 giugno 2016 - Di tutto di più. Il decreto crescita, che dopo l'ok del Senatoè diventato legge, nei suoi 60 articoli lascia ben poco di intoccato. Si va dal via libera al ministero dell'Economia per entrare in Alitalia al taglio delle tariffe Inail. Salvi il finanziamento per Radio Radicale, il sostegno ai fornitori di Mercatone Unoe la riapertura dei termini per rottamare le cartelle esattoriali. Scatta un giro di vite sui servizi in stile Airbnb; sarà più facile e conveniente aprire sexy shop e presto diremo addio agli scontrini di carta. A partire dal 2020, sulle ricevute digitali si aprirà anche una vera e propria lotteria a livello nazionale con chance più alte per chi paga con bancomat o carta. Salta invece il trasferimento alle Regioni della titolarità dei Fondi per lo sviluppo e la coesione. Ma vediamo in dettaglio cosa cambia dopo il sì di Palazzo Madama.
STOP AGLI SCONTRINI DI CARTA
Anche i piccoli esercizi, che finora avevano beneficiato di una deroga, dovranno trasmettere gli scontrini in via telematica all'Agenzia delle Entrate.
LOTTERIA SCONTRINI, BONUS CON CARTA O BANCOMAT
Aumenta del 100% la probabilità di vincita dei premi per chi partecipa alla lotteria degli scontrini, che partirà nel 2020, pagando con bancomat o carte di credito. La legge di bilancio per il 2017 prevedeva una probabilità di vincita aumentata del 20% per chi usa queste forme di pagamento rispetto alle transazioni in contante.
Continua qui

Levi, l'Italia ignorante, il governo pensa ai sexy shop


sabato 29 giugno 2019

Con il caldo record le nevi si sciolgono e sul Bianco spunta un lago azzurro

COURMAYEUR - Il fenomeno, testimoniato dalla foto scattata da una guida, è segnalato dalla fondazione “Montagna Sicura” tra le ripercussioni delle temperature di questi giorni. La formazione è nei pressi del gruppo di Rochefort.

Le temperature canicolari di questi giorni hanno frantumato i primati di caldo nel fondovalle, ma i loro effetti in quota non preoccupano meno chi si occupa di clima. Sul Monte Bianco, per effetto di uno zero termico che ha raggiunto quota quattromila metri, oltre a essersi create le condizioni sporadiche per cui almeno 150 parapendisti sono riusciti ad atterrare sulla vetta l’altro ieri, un lago si è formato nelle scorse ore per effetto del rapido scioglimento delle nevi.
Tecnicamente parlando, un “lago effimero”. Lo segnala, sul suo profilo Facebook, la fondazione “Montagna Sicura”, condividendo una fotografia della guida di Courmayeur Gianluca Marra (autore anche di un video), che riproduce l’inusuale fenomeno, testimonianza delle “molte ripercussioni sull’alta montagna” delle “temperature record di questi giorni”.
Continua qui

Sea Watch in porto Lampedusa. La GdF arresta la comandante

Indagata la capitana. Nuovo affondo di Salvini contro l'Olanda: 'Comportamento disgustoso'

La Sea Watch, ferma da tre giorni al largo di Lampedusa, è entrata nel porto dell'isola. La comandante Carola Rackete ha deciso di procedere nonostante la mancanza di autorizzazioni da parte delle autorità. La nave è rimasta per qualche minuto all'esterno del porto, bloccata da una motovedetta della Gdf, e si è poi diretta verso la banchina, dove ha attraccato. "Basta, dopo 16 giorni entriamo in porto", ha scritto la ong su Twitter. Successivamente, i militari della Guardia di Finanza sono saliti a bordo della nave ed hanno prelevato la comandante, che è stata portata in caserma. Secondo quanto si è appreso, Rackete è ora in stato di arresto per violazione dell'Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, un reato che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione.
Dopo qualche ora è iniziato lo sbarco dei 40 migrati a bordo della Sea Watch. I primi quattro sono già saliti su uno dei mezzi che li trasferirà al centro di accoglienza sull'isola e le procedure di sbarco stanno proseguendo senza problemi. Prima di sbarcare dalla nave i migranti hanno salutato e abbracciato i volontari della ong che in queste due settimane li hanno assistiti. A bordo della nave ci sono anche gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia che stanno ponendo sotto sequestro l'imbarcazione.
Continua qui

venerdì 28 giugno 2019

Ponte Morandi, il VIDEO della demolizione a Genova

Alle 9.38 di venerdì 28 giugno l’esplosione delle pile 10 e 11 del viadotto. Un suono di sirena ha dato il via alla demolizione del Ponte Morandi, mentre gli idranti bagnavano il terreno per ridurre le dispersioni di polvere. 

Era stato aperto nel 1967. Il 14 agosto scorso il crollo che portò alla morte di 43 persone

Continua qui

giovedì 27 giugno 2019

Caldo record, città da bollino rosso. Tre morti

Le vittime in Lombardia, Marche e Veneto

Arriva il caldo torrido e uccide. L'annunciata ondata di temperature roventi al suo esordio in Italia ha già fatto tre vittime, in Lombardia, Marche e Veneto: un senzatetto cardiopatico a Milano, un pensionato nelle campagne di San Benedetto del Tronto e un'altra persona a Mozzecane, nel Veronese. Anche se nelle prossime ore è previsto il picco per l'emergenza caldo nella penisola con 16 città da 'bollino rosso'. 
Nella Capitale, unica città d'Italia ad avere il bollino rosso per tre giorni di seguito, il caldo aggrava anche un'altra emergenza, quella sui rifiuti. Dopo che nelle scorse ore la Regione Lazio ha lanciato l'allarme allertando le Asl rispetto "ai possibili effetti sulla salute pubblica" collegata al "protrarsi della mancata raccolta dei rifiuti", oggi si è verificato in periferia l'ennesimo rogo di rifiuti provocando fumi tossici e la distruzione dei cassonetti, definito dalla sindaca Virginia Raggi "un vero attentato alla salute ed alle tasche dei contribuenti" attuato da "piromani ad orologeria". E dopo l'Sos della Regione Lazio, l'Ama si è concentrata nella raccolta rifiuti proprio nelle aree attorno agli ospedali. La prima vittima del caldo è stata Costantin Stroe, un romeno di 69 anni. Il corpo è stato trovato da un passante prima delle 8 in un'aiuola non lontano dalla stazione centrale di Milano. Nelle tasche aveva dei documenti sanitari da cui è emerso che era un cardiopatico, mentre altri senzatetto hanno confermato che viveva come loro in strada.

Affidamenti illeciti di minori, arresti

Nel Reggiano, a bimbi anche 'lavaggio cervello' in psicoterapia

Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Torino sono stati stati raggiunti da misure cautelari dai carabinieri di Reggio Emilia. Al centro dell'inchiesta 'Angeli e Demoni', coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, la rete di servizi sociali della Val D'Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini da famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti.
Gli indagati sono decine e quello ricostruito dagli investigatori è un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro. Tra le contestazioni emergono 'lavaggi del cervello' ai minori in sedute di psicoterapia, anche con impulsi elettrici per "alterare lo stato della memoria". Tra i reati contestati frode processuale, depistaggio, abuso d'ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d'uso.
Continua qui

Ex Ilva, avviso di chiusura Mittal: «Con la legge che cancella l'immunità si chiuderà il 6 settembre»

Senza una soluzione per Taranto, lo stabilimento ex Ilva chiuderà il 6 settembre prossimo, lo stesso giorno in cui scatterebbe, in base all’articolo 46 del decreto Crescita che in questa settimana sarà convertito definitivamente in legge, lo stop all’immunità penale. ArcelorMittal, il colosso franco indiano che ha rilevato l’Ilva, è chiarissimo. E indica anche la data del “game over”. «Il Governo continua a dirci di non preoccuparci, che troverà una soluzione, ma finora non c‘è niente. Quindi il 6 settembre l‘impianto chiuderà» ha detto Geert Van Poelvoorde, ad di ArcelorMittal Europa a margine di una conferenza di Eurofer.«Abbiamo ancora due mesi, spero che il governo trovi una soluzione, siamo aperti a discutere» ha aggiunto.

Ex Ilva, il veto di Di Maio: a rischio l’acciaio italiano

Ex Ilva, 1.400 lavoratori in cassa integrazione: «In crisi il mercato dell'acciaio»


Ma è chiaro che non sarà facile. Una volta approvato definitivamente il decreto Crescita (dopo l’ok della Camera adesso è in Senato dove verrà posta la fiducia per il via libera entro la scadenza del 29 giugno), l’unica possibilità è appesa all’ordine del giorno presentato dalla Lega, in cui si impegna il governo a «verificare la coerenza» della nuova norma con gli accordi firmati con la nuova proprietà. Che la Lega su questa vicenda faccia da sponda alla multinazionale lo conferma il vicepremier Matteo Salvini: «Non ci possiamo permettere la chiusura dell’Ilva, sono 11 mila posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti. Gli imprenditori arrivati adesso hanno ereditato una situazione disastrosa e in nove mesi non possono sistemarla». E poi: «C’è una sentenza pendente della Corte, io avrei lasciato la garanzia legale. Di Maio mi assicura che non rischia, io mi fido. Con 15 mila posti di lavoro non si scherza. Non si può cambiare un contratto in corso d’opera».

Continua qui

mercoledì 26 giugno 2019

Olimpiadi Milano-Cortina, lo Stato ci guadagna | Stime, Pil crescerà tra il 2020 e il 2028

Questa edizione, in linea con i dettami della Carta olimpica, sarà allʼinsegna del rispetto della politica ambientale e dello sviluppo sostenibile



Le Olimpiadi invernali targate Milano-Cortina porteranno non solo prestigio, ma anche benefici economici. Secondo un'analisi commissionata dal governo all'Università La Sapienza, "i Giochi contribuiranno positivamente alla crescita dell'economia: gli incrementi del Pil tra il 2020 e il 2028 vanno da 81 a 93 milioni di euro annui". La manifestazione, dunque, porterà un saldo economico chiaramente positivo per lo Stato.

Lo studio ha "ampiamente verificato che le uscite dell'Amministrazione Centrale per finanziare i Giochi 2026 sarebbero compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate attorno ai Giochi nel periodo 2020/2028".

Continua qui

Istat: pressione fiscale nei primi tre mesi al 38%, top dal 2015

La pressione fiscale nei primi tre mesi del 2019 è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' il dato più alto dal 2015. Lo rileva l'Istat, precisando che anche in questo caso vale solo il confronto annuo, tra stessi trimestri. Nel primo la pressione fiscale, come sempre si osserva, mostra un livello più basso rispetto al resto dell'anno.

Fonte


Corte dei conti: "Rischi gravi dal taglio shock delle tasse"

È fuggi fuggi dalle Poste: disagi ovunque

Nota di protesta inviata da Slp Cisl


ALESSANDRIA - "La situazione degli uffici postali in provincia di Alessandria ha toccato il punto di non ritorno: una vertiginosa escalation, nel generale e preoccupante silenzio aziendale, con gravi danni alla qualità del servizio offerto alla clientela e alla qualità di vita degli addetti".
È quanto si legge in una nota inviata da Slp Cisl. Il Sindacato lavoratori poste aggiunge: "Oramai siamo al collasso e a ridosso del boom delle ferie estive per tanti colleghi non ci resta che dichiarare fallimento e portare i libri in tribunale per assenza di sportellisti. Esodi, Quota 100, Opzione Donna: tutto contribuisce a favorire il quotidiano stillicidio di risorse che, in preda a disaffezione e demotivazione, decidono di lasciare l’Azienda".
E, secondo i sindacati "Poste italiane fa orecchie da mercante. Non solo non assume, garantendo il necessario turnover, ma pretende il raggiungimento di tutti gli obiettivi commerciali e gestionali senza se e senza ma".

domenica 23 giugno 2019

Il ghiaccio dell'Himalaya si sta sciogliendo più velocemente del previsto

Lo hanno scoperto alcuni ricercatori della Columbia University paragonando foto satellitari attuali e immagini scattate durante la Guerra fredda

Alcune persone minimizzano fenomeni come lo scioglimento dei ghiacciai dicendo egoisticamente che non ci riguardano in modo diretto: il livello del mare si alzerà solo tra diversi anni, quando noi non saremo più in giro. In realtà, la scomparsa di alcune città a rischio sommersione non è l’unica conseguenza cui l’umanità sta andando incontro su questo fronte, e alcune parti di mondo stanno facendo già ora i conti con l’assottigliamento dei ghiacciai. In Himalaya, per esempio – una zona da cui dipende la sopravvivenza di 1 miliardo di persone – l’ambiente è a rischio a causa della progressiva diminuzione di scorte d’acqua dolce.
Un rischio che fino a vent’anni fa non esisteva.
Continua qui