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giovedì 18 luglio 2019

Avvocato ruba su conti minori disabili

Era loro curatore, portati via oltre 500 mila euro

(ANSA) - GENOVA, 18 LUG - Il tribunale di Genova ha condannato a nove anni e quattro mesi di reclusione un avvocato genovese di 64 anni accusato di avere rubato per 10 anni dai conti correnti di minori disabili di cui era curatore speciale.
    Il pm Paola Calleri aveva chiesto la condanna a dieci anni. Mina era finito ai domiciliari nel 2017. Secondo l'accusa, dal 2006 al 2016 avrebbe effettuato continui prelievi dai conti degli assistiti per oltre 500 mila euro. L'inchiesta era partita da una segnalazione del giudice tutelare a cui la parente di un disabile, amministrato dall'avvocato, aveva fatto notare anomalie sui conti.

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Inps, boom cassa integrazione a giugno

L'aumento annuo per la Cigs sfiora il 100%

A giugno "il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate èstato pari a 27,6 milioni, in aumento del 42,6% rispetto allo stesso mese del 2018 (19,3 milioni)". Lo rileva l'Inps. In particolare "il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a giugno 2019 è stato pari a 18,8 milioni, di cui 5,2 milioni per solidarietà, registrando un incremento pari al 99,8%" su anno.

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Ronco Scrivia, incendio in azienda a Isolabuona, autostrada A7 riaperta

L'intervento è concluso

Ronco Scrivia (GE). Poco prima delle 11.30 è stato riaperto il tratto tra Busalla e Ronco Scrivia in direzione di Serravalle Scrivia, che era stato chiuso a scopo precauzionale a causa di un incendio che interessava un autolavaggio per cisterne afferente alla viabilità esterna, ma adiacente alla sede autostradale. Attualmente si registrano 8 Km di coda verso Serravalle Scrivia all’altezza dell’ex uscita obbligatoria a Busalla.
Questa mattina i vigili del fuoco sono intervenuti a Ronco Scrivia (località Isolabuona) per l’incendio di una cisterna. Questa conteneva pentano (gas infiammabile) e durante le operazioni di bonifica e lavaggio ha preso fuoco per cause in via di accertamento. Successivamente, una probabile dispersione dei residui del prodotto si è infiltrata nella caditoie del piazzale provocando una seconda contenuta fiammata. Nessuna persona è rimasta ferita. L’adiacente autostrada è stata chiusa al traffico in via precauzionale per consentire lo svolgere delle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza secondo le procedure del caso.
Sul posto oltre la squadra di Busalla sono intervenute squadre dalla sede centrale in supporto. L’incendio è stato spento.
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Salvini: con altri no il governo rischia. Ed evoca il pericolo di un asse Pd-M5S

«Non mi ha telefonato e non mi ha mandato neppure un messaggio. Ho scoperto dalle agenzie che Conte riferirà in Senato sulle fantasie dei soldi da Mosca». Matteo Salvini ancora non rompe ma i suoi rivelano che «è di giorno in giorno sempre più esasperato». Nel mirino del leader leghista c'è Giuseppe Conte ma anche i 5Stelle. E si sarebbe sfogato: «Se continuano con i no qui cambia tutto e il governo rischia». Tav, autonomia e i poteri sul mare nel decreto sicurezza. Sono questi i tre no dei grillini che fanno innervosire Salvini.

La convocazione in Aula per il caso Russia? Certo, Conte «alla fine ci fa anche un favore», dice Salvini, «forse il premier riuscirà a mettere a tacere il Pd e chi pretende che vada in Aula a perdere tempo parlando di una vicenda che non esiste». Ma resta il fatto che il capo della Lega aveva chiesto ai 5Stelle e al premier di smetterla di attaccarlo. «Invece quelli continuano. E la mia pazienza non è infinita...».
Tant'è, che tra i suoi in molti scommettono che «non durerà ancora a lungo» il governo giallo-verde. «Al massimo arriveremo alla primavera»: «Ormai al finestra elettorale per votare a settembre è chiusa e c'è da portare a casa il decreto sicurezza bis. In più, se aprissimo la crisi facendo cadere le elezioni durante la sessione di bilancio», spiegano nell'entourage di Salvini, «con ogni probabilità salterebbe fuori, con il pretesto di evitare l'esercizio provvisorio, un governo sostenuto dai grillini, decine di Scilipoti di turno e da una parte del Pd. Zingaretti è contrario, ma molti parlamentari dem no. E' meglio aspettare».
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Pronto il secondo atto dell'estate mediterranea, nuovo caldo in arrivo

In marcia verso una nuova ondata di calore nella terza decade di luglio. Tutti i dettagli sull'evoluzione prevista nei prossimi 10 giorni.


Nell'immediato futuro, riferendoci quindi ai rimanenti giorni della settimana attuale, l'anticiclone non sarà ancora così forte e questo determinerà ancora disturbi di instabilità sulle regioni del nord con qualche temporale o rovescio di pioggia soprattutto durante le ore pomeridiane e serali. A livello sinottico generale, il nostro anticiclone comincerà comunque a rinforzare proprio nel fine settimana, con effetti che inizialmente si faranno sentire in maniera più decisa al centro ed al sud. Ecco la previsione del modello europeo per sabato 20 luglio:

A partire dalla prossima settimana, viene confermato da tutti i modelli il rinforzo di una figura di alta pressione che riceverà contributi caldi di origine subtropicale africana. Queste masse d'aria porteranno un nuovo rialzo delle temperature che si farà sentire su una vasta zona d'Europa, incluso anche il nostro Paese. Le temperature alla quota di circa 1500 metri potrebbero portarsi soglia dei20 gradi, di pari passo i valori al suolo potranno superare facilmente i 30 gradi. 

mercoledì 17 luglio 2019

Andrea Camilleri è morto: aveva 93 anni

A dare l'annuncio, "con profondo cordoglio", è l'Asl Roma 1: "Le sue condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali"

È morto Andrea Camilleri. Lo scrittore siciliano, padre del celebre commissario Montalbano, si è spento oggi all’età di 93 anni all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era stato ricoverato il 17 giugno scorso in condizioni critiche dopo un arresto cardiaco. A dare l’annuncio, “con profondo cordoglio”, è l’Asl Roma 1 che precisa che Camilleri è morto intorno alle 8.20 di mercoledì mattina e che “le sue condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio”.
Per un mese il maestro è stato ricoverato in rianimazione, dopo che il 17 giugno scorso aveva avuto un malore mentre si trovava nella sua abitazione ed era arrivato al pronto soccorso in arresto cardiaco. Camilleri era stato attaccato a un macchinario per respirare e le sue condizioni erano apparse da subito critiche. Oltretutto, il suo fisico era indebolito oltre che dall’età anche dall’operazione per la rottura del femore, avvenuta a maggio dopo una brutta caduta in casa.
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Andrea Camilleri, il successo arrivato a 67 anni e i libri in 120 lingue: “dialetto per diletto” e umanità, così si è fatto capire in tutto il mondo

Von der Leyen presidente ma il Parlamento si spacca: via libera per 9 voti

Contro l’ex ministra tedesca molti franchi tiratori tra socialisti e popolari. No dei sovranisti. Decisivo l’appoggio del M5S e la svolta dei polacchi

La prima donna alla guida della Commissione 

STRASBURGO. Spirava un forte vento di ottimismo nella giornata di ieri all’Europarlamento di Strasburgo. Ma d’improvviso, alle 19.30, si è trasformato in una ventata gelida. Ursula von der Leyen ha superato il test dell’Aula. Diventerà la prima donna a presiedere la Commissione europea. A proclamazione avvenuta si è subito gettata tra le braccia di Federica Mogherini e ha promesso «un’Europa che lotti per il futuro». «Perdo un ministro, ma guadagno un’alleata» le ha detto da Berlino Angela Merkel. Eppure qualcosa è andato storto. E il clima di festa obbligata nasconde in realtà una forte preoccupazione: all’Europarlamento non c’è una maggioranza solida. «In democrazia la maggioranza è maggioranza» prova a vedere il bicchiere mezzo pieno la diretta interessata. Ma il rischio è che una maggioranza non ci sia proprio.
Von der Leyen è stata eletta con un margine molto risicato: solo 9 voti in più del quorum. Si è fermata a quota 383 e se il primo novembre ci sarà lei nell’ufficio di Jean-Claude Juncker è anche grazie ai 14 eurodeputati M5S e ai 26 conservatori polacchi (che avrebbero ottenuto garanzie sul portafoglio per il loro commissario). Si tratta di due partiti ufficialmente fuori dalla coalizione europeista uscita il 26 maggio dalle urne. Ci sono stati anche 22 astenuti e almeno una quarantina di defezioni ufficiali tra i socialisti (tra cui i tedeschi della Spd, i francesi e gli olandesi). Ma i conti comunque non tornano. Il che significa che nel segreto dell’urna il partito dei franchi tiratori si è rivelato molto più forte del previsto: almeno 40 voti in meno del previsto. E si tratta probabilmente di fuoco amico, proveniente principalmente dalle fila del Ppe. Anche perché Verdi e Sinistra avevano già annunciato la loro contrarietà.
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Chi è von der Leyen, ministro della Difesa di Merkel che guiderà la Commissione Ue


Borsellino: 'Scorta solo la mattina? Posso essere ucciso di sera'

Così il magistrato in un video davanti all'Antimafia

"Che senso ha essere accompagnato la mattina per poi essere libero di essere ucciso la sera?". A domandarlo è Paolo Borsellino davanti alla Commissione antimafia di allora, in un breve video proiettato oggi in Senato. Il magistrato lamenta di avere la scorta solo la mattina, per mancanza di autisti giudiziari; lamenta anche la mancanza di segretari e dattilografi "ne abbiamo bisogno per tutto l'arco della giornata", spiega.
Le audizioni inedite di Paolo Borsellino - ASCOLTA

"Voglio sottolineare - dice Borsellino alla Commissione antimafia nel 1984 - la gravità dei problemi di natura pratica che ogni giorno dobbiamo affrontare. Con la gestione dei processi di mole incredibile, è diventato indispensabile l'uso di attrezzature più moderne, come i computer: il pc è finalmente arrivato ma non sarà operativo se non tra qualche tempo, ci sono problemi gravi di installazione, è stato messo in un camerino. Deve servire per la gestione dell'enorme processo che stiamo portando avanti. E' indispensabile, c'è una mole di dati incredibile, il processo impegna ben 4 magistrati. Non bastano più le rubriche artigianali". "Quanto al personale - prosegue il magistrato - non si tratta solo di dattilografi e segretari di cui avremmo bisogno di aver garantita la presenza per tutta la giornata, non solo per la mattinata; ma mi riferisco anche agli autisti giudiziari: la mattina con strombazzamento di sirene la gran parte di noi viene accompagnata in ufficio dalle scorte ma il pomeriggio c'è una sola macchina blindata e io sistematicamente vado in ufficio con la mia auto per poi tornare a casa verso le 21-22". "La libertà la riacquisto - dice infine Borsellino rispondendo ad un esponente della Commissione - ma non vedo che senso ha perdere la libertà la mattina per essere libero di essere ucciso la sera".

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martedì 16 luglio 2019

Rigopiano, rinviata lʼudienza: i parenti delle vittime protestano fuori dal tribunale

Momenti di tensione si sono registrati in aula, al tribunale di Pescara, dove è terminata l'udienza preliminare per il disastro dell'hotel Rigopiano di Farindola, nel quale morirono 29 persone. I giudici hanno rinviato tutto al 27 settembre per valutare le costituzioni di parte civile e per consentire ai difensori degli imputati di interloquire sulle costituzioni di parte civile. I parenti delle vittime si sono presentati in aula indossando magliette con sopra le foto dei propri cari scomparsi nella tragedia.

Fonte


Chernobyl, uno dei liquidatori eroi si uccide vedendo la serie tv

Lʼuomo, 61 anni, ha rivissuto i drammatici momenti dellʼintervento dopo il disastro e in lui è cresciuta lʼamarezza per il mancato riconoscimento da parte dello Stato, che non gli ha mai concesso una casa popolare



Uno dei "liquidatori" di Chernobyl, gli eroi che lavorarono per mettere in sicurezza il reattore 4 dopo l'esplosione del 26 aprile 1986 e che sono diventati i protagonisti della serie tv trasmessa in tutto il mondo, si è suicidato proprio dopo aver rivissuto il dramma guardando la fiction. A raccontarlo è Gaukhar Zhusupov, la figlia 25enne di Nagashibay Zhusupov: secondo gli amici l'uomo "si è sentito ingannato" dal governo.

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lunedì 15 luglio 2019

Lega e fondi russi, Savoini non ha risposto ai pm. Di Battista: Salvini bugiardo

Conte: 'Salvini alle Camere? Perchè no. Crediamo nella trasparenza ovunque, in primis nel Parlamento'

E' terminato ed ha avuto breve durata l'interrogatorio di Gianluca Savoini, il leghista presidente dell'associazione LombardiaRussia indagato per corruzione internazionale nell'inchiesta su presunti fondi russi alla Lega attraverso una compravendita di petrolio a prezzo scontato. Savoini ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Milano.

"Io conosco brave persone. Fino a prova contraria, almeno che non si dimostri che qualcuno ha fatto qualcosa fuori posto io ho fiducia nelle persone. Se c'è uno stato di diritto liberale e democratico si è innocenti a meno che non si venga dimostrati colpevoli": così Matteo Salvini a "Quarta Repubblica", in onda questa sera, rispondendo a chi gli chiedeva se non dubitasse di aver dato troppa fiducia a persone, come Savoini e D'Amico. 

Questa mattina c'è stato un lungo vertice tra pm nell'ufficio del procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale per fare il punto sull'inchiesta per corruzione internazionale sulla presunta compravendita di petrolio per far arrivare fondi russi alla Lega. L'indagine è nata dall'audio di un incontro all'hotel Metropol di Mosca.

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Oltrepò che non ti aspetti, sequestrato un missile terra-aria a Rivanazzano Terme

Non solo vino ed eccellenze enogastronomiche. I nostri vicini oltrepadani hanno una buona disponibilità anche di armi da guerra.

È stato sequestrato questa mattina all’alba un deposito di armi da guerra in un hangar di Rivanazzano Terme, nell’oltrepò pavese al confine con il Piemonte.
L’hangar, di proprietà di un cittadino svizzero, custodiva materiale bellico, tra cui un missile terra-aria in vendita per 470.000€, appartenente a gruppi di estrema destra vicino alla tifoseria juventina che in passato avevano preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass. Forse un fondo di magazzino?
Le indagini sono partite dal Servizio Antiterrorismo dell’Ucigos e della Digos di Torino. 

Allerta Meteo : depressione in formazione, nubifragi e grandinate al nord-ovest

Le condizioni meteo stanno volgendo nuovamente al peggioramento in questo insolito mese di Luglio, rivoltato letteralmente come un calzino rispetto al suo esordio che sembrava voler proseguire il rovente andamento di Giugno. Una nuova perturbazione nord atlantica sta facendo il suo ingresso in questi minuti, attraverso la valle del Rodano verso il mar Ligure : proprio a ridosso della Liguria sta causando la formazione di una bassa pressione piuttosto incisiva pur trovandoci nel cuore dell'estate e sarà proprio questa depressione a innescare rovesci intensi e stazionari, oltre che grandinate e forti colpi di vento.
Già in questi minuti stiamo osservando piogge e locali temporali tra Liguria e Piemonte, ma chiariamo immediatamente che il grosso del peggioramento giungerà tra la notte e domani mattina su quasi tutto il nord-ovest italiano (che sarà tra le aree più colpite da questa fase di maltempo). Nel corso delle ore notturne si svilupperanno intensi sistemi temporaleschi sulla pianura Padana occidentale, i quali coinvolgeranno anche i settori montuosi e la Liguria : questi temporali saranno estesi e intensi, capaci di dispensare nubifragi persistenti e anche grandinate copiose. Molto probabilmente assisteremo anche ad una notevole tempesta di fulmini.
Tra Liguria centrale, Piemonte e Lombardia potranno precipitare tra i 50 e i 100 mm di pioggia, capaci di causare allagamenti e anche locali alluvioni lampo soprattutto se consideriamo l'attuale siccità che sta colpendo il nord-ovest ed in particolare il Piemonte (dove numerosi fiumi sono in secca).

Gli “uomini d’onore” che scappano dai bambini investiti

La morte dei due cugini a Vittoria non è solo la storia di un tragico incidente. Su quell’auto c’erano i due rampolli di famiglie che a Vittoria riportano subito a Cosa Nostra e alla Stidda, le due mafie che tengono sotto scacco la città. E raccontano benissimo come gli “uomini d’onore” siano ben altro rispetto a quello che si racconta.

Alla fine è morto anche Simone. Proprio nel giorno in cui si sono celebrati i funerali del cugino Alessio la città di Vittoria, in provincia di Ragusa, ha ricevuto la terribile notizia. Eppure dentro la tragica e terribile vicenda del SUV che ha falciato i due bambini mentre giocavano sul marciapiede fuori casa c'è anche un'altra storia, quella che il giornalista Paolo Borrometi sta provando a urlare con forza, che merita di essere raccontata per intero. Quello di Vittoria non è un semplice incidente, no. Lì dentro c'è anche un pezzo della cappa mafiosa che soffoca la città e che puzza di tutta la prepotenza e del senso di impunità che hanno i cognomi di quelli che contano, in zona.

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domenica 14 luglio 2019

Francia: uomo volante strega Parigi durante parata 14 luglio

Frank Zapata vola nel cielo della capitale con la sua 'Flyboard'

Un incredibile spettacolo futuristico. Il campione del mondo francese di jet-ski, Frank Zapata, ha volato nel cielo di Parigi, restando in piedi - con un fucile in mano - a bordo della sua 'Flyboard', la tavola volante da lui inventata. Uno straordinario exploit fisico e tecnologico, dinanzi allo sguardo sbalordito del presidente francese, Emmanuel Macron e dei suoi invitati, nonché del pubblico presente sugli Champs-Elysées per la parata militare del 14 luglio.
Spinta da cinque reattori a getto d'aria, la 'Flyboard' di concezione francese permetterà di "testare diversi usi, per esempio diventare una piattaforma logistica volante o anche una piattaforma d'assalto per i militari"...
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Instabile sino a giovedì, poi tornerà l'anticiclone?

Previsti ancora due passaggi Instabili attraversare l'Italia, il primo in arrivo la prossima notte, il secondo tra mercoledì e giovedì prossimo. In seguito rinforzo dell'alta pressione.


Nelle prossime ore il nostro Paese dovrà fare i conti con un nuovo impulso di aria instabile che porterà precipitazioni localmente abbondanti sulle regioni del nord e sui settori medio ed alto tirrenici, Liguria inclusa. Tale circolazione sarà di fatto provocata dallo sprofondamento di un piccolo nocciolo d'aria fredda in quota proprio nel cuore del Mediterraneo. L'arrivo di questa piccola porzione d'aria fredda "strappata" dalla vasta circolazione ciclonica presente sull'Europa nord-orientale, avverrà attraverso la valle del Rodano, soltanto in questo modo potrà dare origine ad un cambiamento del tempo espressamente indirizzato ai versanti occidentali e tirrenici del nostro Paese. Ecco la posizione del minimo in quota prevista dal modello Arome per la mattinata di lunedì:

Volgendo lo sguardo al tempo previsto la prossima settimana, sfruttando un percorso preferenziale lasciato in eredità dalla perturbazione di queste prossime ore, tra mercoledì e giovedì un nuovo impulso di instabilità più debole è previsto attraversare le regioni del nord, con qualche nuovo temporale anche di tipo marittimo.
A partire da venerdì 19 luglio, la circolazione atmosferica tornerà ad acquistare caratteristiche più stabili grazie al rinforzo di una figura di alta pressione sul Mediterraneo. Il nuovo anticiclone avrà caratteristiche ibride, presentando sia una componente azzorriana al suolo, sia una componente subtropicale in quota. I principali modelli a nostra disposizione mettono in luce un rialzo graduale delle temperature. Entro il prossimo fine settimana le temperature potrebbero tornare sulla soglia dei 20 gradi alla quota di circa 1500 metri. 
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Strage sulle strade nella notte, 11 giovani morti in poche ore

Incidenti a Jesolo, Cesena, Genova e nel Forlivese

Strage sulle strade in poche ore la scorsa notte, dove nove giovani  sono morti in quattro diversi incidenti, a Jesolo, Cesena e Genova.
Quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza tra i 22 e i 23 anni, sono morti a Jesolo dopo che la loro auto è finita in un canale a Ca' Nani. A bordo c'era una quinta ragazza che si sarebbe salvata. L'incidente è avvenuto lungo la strada regionale 43.
La vettura è finita nel canale dopo la perdita di controllo del mezzo da parte del conducente. I primi soccorsi sono stati dati da alcuni ragazzi stranieri di passaggio che sono riusciti a portare a riva la giovane ferita e altri tre ragazzi che sono subito dopo morti. I vigili del fuoco con l'autogru hanno agganciato l'auto e l'hanno estratta dall'acqua, recuperando l'ultima persona rimasta all'interno e morta anch'essa. I giovani morti sono tutti della zona di San Donà.
Oltre ai quattro ragazzi deceduti per la caduta della loro auto nel canale, una quinta persona di 28 anni è morta alle 5 di oggi finendo con la sua vettura contro un platano. L'episodio è avvenuto a poca distanza dall'altro incidente. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario, l'uomo è morto. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo.
A Cesena quattro giovani sono morti sul colpo poco dopo le 5 sulla via di Dismano, nella frazione cesenate di Sant'Andrea, a bordo di una Seat Leon. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada di Forlì e dei carabinieri, l'auto su cui viaggiavano avrebbe toccato un muretto laterale, il conducente avrebbe perso il controllo e la vettura si è schiantata in un fosso rovesciandosi. Intervenuti i vigili del fuoco che solo verso le 7 hanno estratto l'ultimo corpo.
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“È gay e ha un compagno”: referto choc dell’ospedale Alessandria

L’orientamento sessuale sulla lettera di dimissioni. Test dell’Hiv per un mal di testa

ALESSANDRIA. «Fuma circa 15 sigarette al dì, beve saltuariamente alcolici. Nega allergie. Omosessuale, compagno stabile». L’omosessualità segnalata dopo le allergie, scritta nero su bianco nella lettera di dimissione dall’ospedale. Come se fosse una malattia, come se avesse qualche rilevanza clinica. Succede ad Alessandria, nel 2019. La città che a giugno ha organizzato il primo Pride della sua storia. Partecipatissimo, probabilmente non abbastanza.

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Sparatoria ai bagni Aquario, uccide l'ex moglie che aveva già minacciato

E' successo sabato sera a Savona: 3 feriti, due donne e una bambina di striscio. L'uomo si è dato alla fuga, ancora in corso le ricerche

Savona - Entra all'improvviso e spara 5 colpi a bruciapelo all'ex moglie uccidendola. Poi scappa. É caccia all'uomo. Nei bagni Aquario di via Nizza, a Savona (mappa più sotto), sabato sera si è consumata la tragedia.
Intorno alle 22:30, mentre la cantante si esibiva sulla terrazza dello stabilimento, davanti ad un centinaio di persone, un uomo passando dalla spiaggia l'ha raggiunta sul palco e l'ha colpita 5 volte davanti a un pubblico terrorizzato generando il panico e la fuga dei presenti. I soccorritori hanno tentato di rianimarla per più di un'ora ma non c'è stato nulla da fare. Si tratta di Deborah Ballesio, classe 1979, della Valbormida. L'uomo, l'ex marito della cantante uccisa, Domenico Massari, detto "Mimmo", 54 anni, nel frattempo è fuggito. Le forze dell'ordine arrivate sul posto, hanno subito iniziato le ricerche, raccogliendo le testimonianze dei clienti dei bagni: «Credo le abbia solo detto "ti ho trovato" senza darle il tempo di reagire. É durato tutto pochi secondi» ha raccontato uno dei presenti. Altri testimoni parlano di sette colpi esplosi «Eravamo in cucina - raccontano due dipendenti - abbiamo sentito i colpi, pensavamo a dei petardi, poi tutti correvano e siamo scappati». Tre le persone ferite.
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sabato 13 luglio 2019

Scuola: modulo richiede etnia per nomadi

Accade tra Padova e Venezia. Nel quesito, "sei sinti o rom"?

Per iscriversi alla scuola elementare di una località a cavallo tra Venezia e Padova bisogna specificare la propria etnia, ovvero se sei sinti, rom, nomade o camminante. Il modulo consegnato ai genitori ha fatto scattare l'immediata polemica sostenuta dalle famiglie che si sono rivolte ad una associazione che fa capo a Rifondazione comunista che a sua volta ha contattato i propri legali perché si tratterebbe di un "abuso e discriminazione gravissima", mentre la direzione scolastica sostiene che l'atto "serve per favorire l'integrazione".
 "Le finalità del modulo - chiarisce il dirigente - erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario". Lo stampato viene dato da 10 anni, spiega, ai genitori degli alunni "che non sono già iscritti nell'anagrafe online". "Le informazioni che noi raccogliamo - rileva Marzolo - hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminali".
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Bollette a 28 giorni, Consiglio di Stato boccia i ricorsi delle compagnie. Ora dovranno indennizzare i clienti

Il rimborso sarà automatico, attraverso compensazione con bollette future. Confermate le multe dell'Agcom, dimezzate però a 580.000 euro. La decisione riguarda Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Per Tim, che ha presentato ricorso in un secondo momento, non è stata ancora emessa una sentenza, ma le associazioni consumatori si attendono un pronunciamento analogo

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi delle principalicompagnie telefoniche contro le decisioni del Tar relative ai rimborsi delle bollette telefoniche a 28 giorni. La decisione, depositata oggi, era già stata presa in camera di consiglio lo scorso 4 luglio e respinge l’appello principale delle compagnie e quello in via incidentale presentato dall’Agcom per bloccare la decisione di dimezzare le multe. I big delle telecomunicazioni si trovano quindi ora costretti a restituire i soldi ricevuti per i giorni “erosi illegittimamente” da quando cambiarono la contabilità e pagare le multe, anche se decurtate.
La questione era nata quando alcune compagnie telefoniche come VodafoneWind-3 e Fastweb, ma anche Sky Italia, avevano deciso di convertire la bolletta mensile in una da pagare ogni 28 giorni. Con il risultato che i clienti pagavano con ogni fattura due o tre giorni in più rispetto alla durata effettiva del mese e dunque rispetto ai giorni durante i quali avevano goduto del servizio. L’Agcom nel dicembre 2017 le ha multate e ha stabilito il ritorno alla fatturazione mensile con effetto retroattivo dal 23 giugno 2017.
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Migranti. Naufragio al largo di Zarzis: almeno 70 vittime

Potrebbe rivelarsi una delle tragedie peggiori del Mediterraneo: il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a 72 annegati. Tra i corpi ritrovati quello di una donna incinta e di un bambino

Potrebbe rivelarsi una delle tragedie peggiori del Mediterraneo: il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a circa 72 morti annegati, dopo che oggi - a dieci giorni dal naufragio - il mare ha riconsegnato altri 38 corpi alle spiagge tunisine. Mentre agli altri cadaveri erano stati ritrovati già nei giorni scorsi.
Le tre persone che sono sopravvissute al naufragio hanno raccontato di essere state a bordo con almeno altre 86 persone migranti su un gommone poi affondato. "Hanno detto che la loro barca non era lontana dalla città di Zarzis quando si è capovolta" ha riferito Mongi Slim, un funzionario della Mezzaluna Rossa. "Mentre dei quattro superstiti, un ivoriano, è morto in ospedale", ha aggiunto a InfoMigrants il pescatore tunisino e volontario della Croce Rossa Chamesddine Marzoug. È stato lui - il pescatore di migranti che da anni dà sepoltura ai corpi restituiti dal mare nel cimitero degli sconosciuti a Zarzis - a fornire le prime notizie della tragedia in mare avvenuta presumibilmente lo scorso 2 luglioI primissimi corpi erano stati rinvenuti sulla costa dell'isola di Djerba, nel sud della Tunisia; mentre alcune altre decine di cadaveri erano stati recuperati dalla Guardia costiera tunisina direttamente in mare. Il corpo di un'altra donna è stato trovato poi nella spiaggia del porto di Zarzis, esattamente dove oggi sono stati ritrovati una quarantina di altri corpi, tra cui anche quello di una donna incinta e di un bambino.

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venerdì 12 luglio 2019

Quando la Lega cancellò il reato di finanziamento estero

La Lega ha cancellato il divieto di finanziamento ai partiti da Stati esteri. Lo ha provato a fare una prima volta tra ottobre e novembre, con un emendamento alla Spazzacorrotti che poi non è andato a buon fine, casualmente qualche giorno dopo l’incontro di Gianluca Savoini con i russi in cui sono stati offerti 65 milioni di dollari alla Lega. Racconta oggi Carmelo Lopapa su Repubblica:
Il testo sfornato dal ministero della Giustizia prevede al comma 2 di quell’articolo che «Ai partiti e ai movimenti politici è fatto divieto di ricevere contributi provenienti da governi o enti pubblici di Stati esteri, da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero o da persone fisiche maggiorenni non iscritte nelle liste elettorali o private del diritto di voto». Quella norma, così come è stata scritta, non va, sentenziano al quartier generale leghista.
Viene così depositato un emendamento firmato da nove loro deputati in commissione (Iezzi, Bordonali, De Angelis, Giglio Vigna, Invernizzi, Maturi, Stefani, Tonelli, Vinci) – di cui Repubblica è venuta in possesso e pubblicato in questa pagina – contenente solo tre parole e un numero: «Sopprimere il comma 2». I grillini giurano che non lo faranno passare mai, il divieto deve restare: stop a qualsiasi canale di finanziamento estero ai partiti. Igor Iezzi è un fedelissimo milanese di Salvini, oltre che capogruppo in commissione e ha scritto e cofirmato quell’emendamento. Quando gli si chiede perché volessero cancellare il divieto, scoppia in una grassa risata: «Una carognata vera ricollegarlo alla storia dei russi di questi giorni. Sono arrivati a tanto?».

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Il passato “neonazista” di Savoini, l’uomo che va a caccia di rubli in Russia


Lavaggio del cervello ai bambini e affidamenti illeciti: quello strano rapporto tra M5S e Onlus indagata nell’inchiesta di Reggio Emilia

Affidamenti illeciti bambini cinque stelle – Il centro studi Hansel e Gretel, la onlus coinvolta nella vicenda del lavaggio del cervello dei bambini di Bibbiano, il comune in provincia di Reggio Emilia, ha ricevuto una donazione da parte del Movimento Cinque Stelle Piemonte.
Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta di Reggio Emilia, la rete dei servizi sociali avrebbe allontanato i minori dalle rispettive famiglie per collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti.
Il 24 maggio 2019 la divisione regionale del M5s aveva annunciato la donazione di 195mila euro rivolta a undici Associazioni di volontariato, tra cui proprio la Hansel e Gretel, che ha sede a Moncalieri.
Ma ieri, giovedì 27 giugno, quando sei psicologi della onlus sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare del procuratore di Reggio Emilia, il leader del partito Luigi Di Maio si è subito scagliato contro le violenze commesse dai membri della rete oggetto dell’indagine, ignaro del fatto che questa aveva ricevuto denaro dal suo partito.
Il vicepremier ha inoltre accusato il Partito Democratico di essere responsabile del tipo di modello sanitario sviluppato in Emilia Romagna, di cui fa parte il sistema “da incubo” degli affidi illeciti.
“Un altro business, orribile, sui minori. Una galleria di atrocità assolute che grida vendetta a Reggio Emilia e per cui oggi – oltre a una ventina di indagati – è stato arrestato anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, del Pd”, ha scritto Di Maio in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.
Il vicepremier sembra dunque non essere a conoscenza della donazione elargita dal suo movimento alla onlus a maggio del 2019.
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Bibbiano, quella donazione del M5S alla onlus travolta dall’inchiesta

Pedemontana veneta, intercettazioni da brividi: galleria a rischio crollo e materiali scadenti

È stato sequestrato il cantiere della Pedemontana veneta, in seguito alle intercettazioni telefoniche delle conversazioni avvenute tra i tecnici dei lavori.
Dalle intercettazioni sono emerse gravi irregolarità di cui i tecnici erano a conoscenza: nella costruzione dell’infrastruttura sono stati infatti utilizzati acciai di serie B, materiali non certificati e cemento non conforme.
Dalle conversazioni avvenute tra i tecnici e pubblicate da Il Fatto quotidiano, risulta chiaro che tutti sapessero che il cemento utilizzato era diverso da quello ordinato e che fossero a conoscenza della mancanza di certificazioni CE relative a tubi, barre, bulloni. Il materiale arrivava in cantiere e nessuno si preoccupava di verificare che fosse a norma.
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