Pagine

sabato 28 settembre 2019

Pernigotti, proprietà turca recede da intesa stipulata ad agosto. Ora salvataggio in forse

La decisione a tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise. E' "una doccia fredda", il presidente della cooperativa Spes, Antonio Di Donna

Il salvataggio della Pernigotti di Novi Ligure torna in forse, insieme al futuro dei suoi lavoratori. A tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise, stasera la proprietà turca dello storico marco dolciario ha comunicato alla cooperativa torinese Spes, scesa in campo per rilevare il comparto cioccolato-torrone, il recesso dal preliminare stipulato a inizio agosto. In alto mare anche la definizione del contratto con l’imprenditore Giordano Emendatori che dovrebbe subentrare nel ramo relativo ai preparati per i gelati.
La comunicazione del recesso dal preliminare è “una doccia fredda” per Spes. “Avevamo capito, pur non ricevendo nessuna informazione ufficiale, che l’accordo tra Emendatori e Pernigotti fosse gravemente compromesso, ma speravamo che si trovasse una soluzione e che comunque l’accordo tra Pernigotti e Spes, non avendo evidenziato criticità, si potesse chiudere nel rispetto degli impegni sottoscritti”, afferma il presidente della cooperativa, Antonio Di Donna.

La firma del preliminare era stata annunciata il 6 agosto da Luigi Di Maio, allora ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Questa sera, invece, dopo che per settimane gli advisor e i legali di entrambe le società hanno lavorato per arrivare alla stesura definitiva del contratto, è arrivata la comunicazione del recesso, che rimette in forse il futuro dello stabilimento di Novi Ligure e dei suoi lavoratori, circa 150.
Continua qui

venerdì 27 settembre 2019

Fridays for future, la nuova generazione di leader mondiali? Lei è Ridhima Pandey, 11 anni, indiana .

"Cosa ce ne facciamo dello sviluppo se non abbiamo un futuro?" L'intervista di Associated Press a una delle giovanissime attiviste che, sulla scia di Greta Thunberg, comunque la si pensi, stanno cambiando l'agenda politica globale. 


In questi giorni di mobilitazione per il clima che vede protagonisti milioni di giovani di tutto il pianeta si sprecano i paragoni con l'altro grande movimento studentesco che nel secolo scorso ebbe portata globale, il 68. Al di là delle differenze nei temi e negli obiettivi - allora la ribellione contro l'autorità, la riforma della scuola, il pacifismo oggi i cambiamenti climatici, l'ambiente, i consumi e lo stile di vita - balza agli occhi un'altra grande differenza: nel 1968 a scendere in piazza erano in gran parte studenti universitari, giovani intorno ai 20 anni, oggi le strade sono invase da adolescenti e anche i 'leader', molto più spesso le 'leader', sono ragazzine giovanissime cresciute in un anno sulle orme di Greta Thunberg. Una di queste è Ridhima Pandey, 11 anni, dall'India. Ridhima era tra i 16 giovani attivisti che nei giorni scorsi ha una denuncia formale alle Nazioni Unite in cui si accusano i Paesi di non agire sui cambiamenti climatici. Ma per Ridhima non si è trattato di una novità, lei, pur così giovane, aveva già fatto un passo simile nel suo Paese. Nel 2017 aveva presentato una petizione al National Green Tribunal indiano, l'autorità che sovrintende alle questioni ambientali, per non aver preso abbastanza sul serio le azioni da intraprendere per combattere i cambiamenti climatici. La petizione fu ignorata, e lei allora l'ha presentata direttamente alla Corte suprema indiana. 

Continua qui


Sciopero per il clima. Le immagini dei cortei in Italia

giovedì 26 settembre 2019

Roma, accoltella vigilante, gli ruba la pistola e poi si spara nella metro a Tiburtina

È successo nel tunnel della linea B. La guardia giurata colpita più volte al collo, ricoverato al policlinico Umberto I in codice rosso: non è in pericolo di vita

Un ragazzo ha accoltellato un vigilante e quindi gli ha strappato la pistola d'ordinanza e si è suicidato nel tunnel della metro B Tiburtina, periferia della Capitale. A chiamare le forze dell'ordine è stato un passante. "Un ragazzo si è tolto la vita nel sottotunnel della metro. Ha ancora la pistola in mano", le parole dell'uomo al 112.

Il vigilante, un 55enne impiegato in servizi per le Ferrovie dello Stato della società Urbe, è stato soccorso e trasportato al policlinico Umberto I: è stato colpito più volte al collo ma è cosciente e non è in pericolo di vita. Ancora ignote le motivazioni sia dell'accoltellamento che del successivo suicidio da parte del giovane, la cui identità è anch'essa al momento sconosciuta.

Continua qui

Attentato a Costanzo, Berlusconi indagato

Reati contestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze sulle stragi di mafia

Tra i reati contestati dalla Procura di Firenze all'ex Premier Silvio Berlusconi c'è anche il fallito attentato al giornalista Maurizio Costanzo, che il 14 maggio '93 sfuggi all'esplosione di un'autobomba a Roma. E' quanto si evince dalla documentazione rilasciata dai Pm del capoluogo toscano che indagano sulle stragi mafiose del '93 ai legali dell'ex presidente del Consiglio, depositata alla Corte d'Assise d'appello di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia.
La documentazione era stata chiesta dai legali dell'ex premier in vista della deposizione che Berlusconi avrebbe dovuto rendere al processo trattativa. I difensori hanno presentato istanza per sapere se il loro assistito è indagato in procedimenti connessi a quello in corso a Palermo e capire così se debba essere sentito come indagato di procedimento connesso, stato che gli dà la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere, o come teste puro. Alla richiesta dei legali, la Procura Toscana, che ha riaperto l'indagine sulla stagione stragista di Cosa nostra che comprende dagli attentati di Milano, Firenze e Roma del 1993, al fallito attentato all'Olimpico del '94, ha risposto con l'elenco dei reati ipotizzati nei confronti del fondatore di Forza Italia. 
Continua qui

Taglio parlamentari, il ddl alla Camera il 7 ottobre. Di Maio: “Alla faccia della Lega”. Delrio: “Ora contrappesi e legge elettorale”

Si tratta della quarta ed ultima lettura della riforma costituzionale alla quale i 5 stelle hanno vincolato il patto di governo. Il capo politico 5 stelle: "Ci dicono che questo esecutivo è nato per mantenere le poltrone. E invece le tagliamo". I dem ora chiedono garanzie sulla riforma del sistema di voto


La riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari sarà alla Camera il 7 ottobre prossimo per l’ultima lettura e quindi il voto finale. Il primo pilastro dell’intesa che ha portato alla nascita del governo Conte 2 è stato (almeno per il momento) rispettato: Montecitorio ha calendarizzato, per una delle prime date utili, il provvedimento a cui i 5 stelle avevano vincolato la partenza dell’intesa con il Pd. A deciderlo è stata la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, fissando le votazioni sul testo per l’8 ottobre a partire dalle 14.

Nei giorni scorsi Luigi Di Maio aveva ribadito che questa sarebbe stata “la prima vera prova di fiducia del governo”. E oggi, commentando la notizia da New York dove sta partecipando all’assemblea generale dell’Onu, ha detto: “In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari”.

Continua qui

Papeete beach, a processo i fratelli Casanova proprietari del locale: “Nel 2016 organizzati aperitivi musicali senza permessi di sicurezza”

Rossella e Massimo Casanova, europarlamentare eletto con la Lega, sono comparsi per la prima volta davanti al giudice monocratico del tribunale di Ravenna Natalia Finzi. I due si sono difesi presentando una "segnalazione certificata" di inizio attività, secondo l'accusa non idonea. Le udienze sono state aggiornate a inizio novembre



“Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”. Con quest’accusa i responsabili del noto stabilimento balneare di Milano Marittima, il Papeete Beach, famoso anche per aver ospitato quest’estate gli incontri politici di Matteo Salvini, ieri hanno iniziato il processo al tribunale di Ravenna. Davanti al giudice monocratico Natalia Finzi sono finiti i proprietari del locale, i fratelli Rossella e Massimo Casanova, quest’ultimo europarlamentare della Lega, come riporta Il Resto del Carlino.
Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima, riguardano eventi organizzati tre anni fa e sono scattate il 10 agosto 2016, quando i militari scoprirono un aperitivo musicale, organizzato per l’intera stagione senza i necessari permessi di sicurezza. Per poter partire, infatti, il ciclo di eventi doveva essere autorizzato dalla commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. In particolare nello stabilimento era in calendario l’evento “10 the all star night”, una serata con tanto di pista da ballo, pedane per l’esibizione delle cubiste e una consolle per il vocalist.
Continua qui

“Vado a prelevare”, Riccardo Bossi esce dal ristorante e se ne va senza pagare: denunciato

Il figlio maggiore dell'ex Leader della Lega al momento di pagare il conto, una sessantina di euro, si sarebbe dileguato


FIRENZE.  Una denuncia per insolvenza fraudolenta a carico di Riccardo Bossi, figlio maggiore, 40 anni, dell'ex Leader della Lega Nord Umberto Bossi. A sporgerla è stato un ristoratore fiorentino. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Nazione. Secondo quanto è stato ricostruito, sabato scorso, Riccardo Bossi, in compagnia di una ragazza, ha cenato in un ristorante in piazza Beccaria, "Antico Beccaria", e, al momento di pagare il conto, una sessantina di euro, si sarebbe dileguato sostenendo che doveva andare a un bancomat a prelevare il contante. Il ristoratore, Gaetano Lodà, un passato di spicco nella tifoseria viola, aveva salvato sull'agenda il numero del telefonino con il quale gli era arrivata, nel pomeriggio di sabato, la prenotazione del tavolo, senza neanche sapere che fosse il figlio del fondatore della Lega.
Ma nel frattempo ha avvertito anche la polizia, che ha rintracciato il figlio maggiore del “senatùr” in un residence non distante. Riccardo Bossi è stato identificato, e informato del rischio di una denuncia. Una denuncia che il giorno dopo il ristoratore, assistito dagli avvocati Michele Ducci e Michele D'Avirro, ha puntualmente sporto per il reato di insolvenza fraudolenta, e alla quale potrebbe aggiungersi anche quella dell'albergo. Al momento di saldare, domenica mattina, il fratello maggiore del “Trota”, secondo quanto scrive sempre La Nazione, non aveva infatti altri soldi da aggiungere ai 100 euro che aveva anticipato con la prenotazione.

(...) 
Così si difendeva Riccardo Bossi dalle accuse di appropriazione indebita nel 2015: "Pensavo fossero soldi di famiglia" (video)
Continua qui

mercoledì 25 settembre 2019

Clima: oceani sempre più caldi e ghiacciai in scioglimento

Il nuovo rapporto dell'Ipcc, il comitato scientifico dell'Onu, registra gli effetti del global warming. "La grandezza di questi cambiamenti della criosfera è destinata ad aumentare"

L’ex Ilva è la prima fonte di CO2 in Italia. Il dossier di Peacelink e la lettera a Conte per fermare questo “climate monster”

Secondo il dossier di Peacelink, l’Ex Ilva è la principale responsabile delle emissioni di CO2 in Italia, un vero e proprio “climate monster“. La situazione è da prendere seriamente in considerazione e i dati relativi all’inquinamento provocato ogni anno dallo stabilimento sono stati inviati al premier Conte invitandolo ad agire.
In un post su Facebook, Peacelink lancia “una bomba” e spiega come l’Ex Ilva, conteggiando anche le due centrali termoelettriche CET2 e CET3, sia la prima fonte di CO2 nel nostro paese.

Secondo i dati della Commissione Europea sui principali responsabili delle emissioni di CO2, ottenuti sulla base dei dati forniti dagli stati membri, nel nostro paese la graduatoria delle centrali “più nere” è la seguente:
1. Centrale termoelettrica a carbone di Civitavecchia: 8.100.000 tonn/anno
2. Raffineria (nome e località non specificati): 6.300.000 tonn/anno
3. Centrale termoelettrica a carbone di Brindisi/Cerano: 5.400.000 tonn/anno
4. Stabilimento siderurgico ArcelorMittal Taranto: 4.700.000 tonn/anno
L’Ex Ilva è in realtà da sola al quarto posto (42° in Europa) ma svetta al primo se si aggiungono al noto stabilimento di Taranto anche le due centrali termoelettriche ad esso connesse. Nel complesso si parla di emissioni di CO2 che superano i 10 milioni di tonnellate annue!
Continua qui

martedì 24 settembre 2019

Gli scavi del Terzo valico allagano il retail park

Chiuso per cinque giorni a scopo precauzionale il negozio dove filtrava acqua dal pavimento

SERRAVALLE SCRIVIA — Il punto vendita di Mondo Convenienza, al Serravalle retail park, è chiuso da ieri per cinque giorni a causa delle infiltrazioni di acqua e fango dovute allo scavo meccanizzato per la realizzazione del binario pari della galleria di Serravalle del Terzo valico.
La talpa meccanizzata, che sta scavando sotto il sito commerciale, ha incontrato un banco di roccia e questo ha costretto gli operatori a gettare acqua ad alta pressione evitare il surriscaldamento delle frese. Non trovando altri sbocchi esterni, l’acqua fangosa è risalita sino al pavimento del negozio sovrastante, che la società Iris mobili di Roma ha affittato per commercializzare il marchio Mondo Convenienza.
Continua qui

Le lacrime di rabbia di Greta all’Onu: «Avete rubato i nostri sogni»

La commozione della giovane attivista svedese, volto della lotta ai cambiamenti climatici, al Climate Summit di New York | Agtw - CorriereTv

Greta Thunberg, la giovane attivista svedese divenuta il volto della lotta ai cambiamenti climatici, ha apostrofato duramente i leader mondiali che partecipano al Climate Summit in corso al Palazzo di Vetro di New York. «Venite da noi giovani per avere speranza. Come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, eppure sono uno delle più fortunate», ha sottolineato la Thunberg, ricordando che «persone stanno soffrendo, stanno morendo, interi ecosistemi stanno crollando».

Migranti, primo patto europeo: 10 Paesi pronti a firmare. Sbarchi, quote, rimpatri: cosa può cambiare

Ogni Stato accoglierà tra il 10 e il 25% degli arrivi. Redistribuzione preventiva e automatica dei migranti: è questo il punto chiave dell’intesa

MALTA — Redistribuzione preventiva e automatica dei migranti: è questo il punto chiave dell’intesa tra i «volenterosi» che potrebbe davvero cambiare la gestione dei flussi migratori. Si tratta della richiesta principale presentata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte e dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, frutto anche delle trattative bilaterali condotte nell’ultima settimana. Ma adesso bisognerà verificare quanti Stati europei aderiranno a questo progetto che Italia, Malta, Francia e Germania hanno messo a punto e condiviso con la Finlandia, presidente di turno dell’Unione. Se saranno confermati i calcoli fatti qui a La Valletta su almeno dieci Paesi pronti a firmare, allora si potrà dire che il sistema è effettivamente cambiato, perché ad essere scardinato sarà il principio che — in base al trattato di Dublino — obbliga il Paese di primo ingresso a farsi carico degli stranieri fino alla decisione sulla richiesta di asilo. Portogallo, Irlanda, Lussemburgo, Grecia e Spagna avrebbero manifestato appoggio, altri potrebbero dare il consenso, anche per non rischiare di ottenere una riduzione dei contributi economici.

Continua qui

domenica 22 settembre 2019

Pasta, latte e vino si comprano sfusi come nell’Italia degli anni Sessanta

Il boom economico ha gradualmente introdotto i prodotti di marca e il packaging




ROMA. E’ stato il boom economico degli anni ’60 a decretare la graduale fine della vendita dei prodotti sfusi nel nostro paese. La nascita dei primi supermercati all’«americana» e le popolarissime réclame di Carosello fecero scoprire agli italiani la fascinazione dei prodotti di marca, la magia dei lunghi banconi carichi di scatole di cartone e flaconi di plastica. Ma per molti anni nel Belpaese tutto (dalla frutta all’olio, al vino e alle sigarette) si vendeva sfuso: niente plastica o cellophane, ma cartocci confezionati dai negozianti con carta paglia, carta pane, carta oleata, carta da zucchero. Per i liquidi, come vino ed olio, ci pensavano i clienti a portarsi le bottiglie da casa. E dai grandi sacconi di tela o juta sgorgavano legumi e grani. Poi, la Rivoluzione del commercio, l’infatuazione per le Grandi Marche (che comunque facevano pagare ai consumatori il costo del packaging e della pubblicità), la «igienizzazione» dello smercio dei prodotti alimentari hanno cambiato tutto. Fino ad oggi: complice la crescente attenzione di cittadini e famiglie per l’ambiente, ma soprattutto per il devastante costo economico ed ambientale del packaging (a cominciare dalla ormai tenutissima plastica) la tendenza si è invertita. E lo «sfuso» sta gradualmente riconquistando spazi, trovando consumatori sempre più interessati e molte catene commerciali pronte a rispondere alla domanda di prodotti sfusi, che consentono agli acquirenti di comprare quantità «libere» e risparmiando sul costo del confezionamento.

Una tendenza colta anche dal governo, che nel progettato decreto clima ha previsto un bonus per chi compra sfuso. Vero è che per adesso i prodotti non confezionati sono ancora una Cenerentola negli acquisti. Lo dimostrano le 2,1 milioni di tonnellate di plastica usate per gli imballaggi ogni anno in Italia, di cui secondo i dati Wwf il 76% appartengono al settore Food & Beverage.
Continua qui

sabato 21 settembre 2019

Albania, violenta scossa di terremoto vicino a Durazzo: magnitudo 5.8 | Crollate abitazioni, oltre 40 i feriti

Lʼepicentro sulla costa settentrionale, non lontano da Tirana

Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 5.8 è stata registrata alle 16:04, ora italiana, sulla costa settentrionale dell'Albania. L'epicentro è stato localizzato nei pressi di Durazzo, non lontano da Tirana, l'ipocentro a 20 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita anche in diverse parti del sud Italia. Secondo quanto riportano i media locali, alcune abitazioni sarebbero crollate e ci sarebbero almeno 40 feriti

In alcune zone della città di Durazzo è saltata l'elettricità, mentre a Tirana sarebbe stato evacuato un interno palazzo per i danni riportati. Nelle strade della capitale la gente impaurita si è riversata nelle strade. Fonti mediche hanno precisato che i feriti nella città sono almeno 40, tra cui molti bimbi e ragazzi giovanissimi. Uno dei feriti sarebbe in condizioni critiche. Altre due persone sono rimaste leggermente ferite a Helmes, a 10 km da Tirana, dove una decina di case sono crollate.

In Puglia decine di chiamate ai vigili del fuoco - Il sisma è stato avvertito anche su tutta la costa adriatica pugliese. La Protezione civile regionale, in costante contatto con il Dipartimento nazionale per il monitoraggio della situazione, ha effettuato le prime verifiche e, al momento, non risultano danni in Puglia.

Continua qui

Greta (non) di Bibbiano «non è mai stata restituita alla madre»

Matteo Salvini a Pontida aveva fatto salire Greta e la madre Sara sul palco della kermesse leghista cercando di far credere che la loro storia c’entrasse qualcosa con Bibbiano e parlando di «bambina strappata alla famiglia e finalmente ritornata a casa». Quello che già sapevamo è che la prima allusione a Bibbiano era una fregnaccia. Quello che scopriamo stamattina grazie a un articolo di Giampaolo Visetti su Repubblica è che la bambina non doveva stare sul palco di Pontida perché in realtà non è stata mai restituita alla madre.
Non solo la lombarda Greta è totalmente estranea all’inchiesta emiliana «Angeli e Demoni». La procura presso il tribunale dei minori di Milano non l’ha affatto «restituita alla madre per sottrarla agli abusi dei servizi sociali». In realtà la bambina di Lomazzo, che ha 11 anni, il 3 settembre è fuggita al termine di un incontro protetto con la madre Sara, brindisina di 36 anni. Dal parco Lura, dove aveva fatto un pic-nic alla presenza dell’assistente sociale, si è rifugiata nell’abitazione della mamma e del suo nuovo compagno. Inutile il tentativo dei carabinieri di convincerla a rientrare nella comunità «Il Marsupio» di Varese, dove l’Azienda Sociale Comuni Insieme l’ha collocata in affido temporaneo. Per i giudici minorili però nulla è cambiato: Greta rimane temporaneamente affidata al presidente dell’Asci di Lomazzo, Gianpaolo Folcio, e domiciliata nella comunità in cui era stata trasferita dopo il suo rifiuto di restare nella Casa dei Tigli di Brunate, gestita dalle suore.

Continua qui 

Il mondo in piazza per il clima, al via una settimana di mobilitazione

Greta Thunberg: "Una cosa gigantesca"

Migliaia di persone sono scese in piazza in vista del summit Onu sul clima, in programma da lunedì a New York: fino al 27 settembre è prevista un'intera settimana di mobilitazione per il clima, la Climate Action Week. Saranno 150 i Paesi coinvolti in tutto il mondo. Il clou sarà a New York, dove la giovane attivista Greta Thunberg guiderà le manifestazioni. 
"Non ci sono foto che rendano giustizia a questo. I primi numeri dicono 400.000 in tutta l'Australia, 100.000 a Berlino, 100.000 a Londra, 50.000 ad Amburgo. E le prime cifre in Germania sono di 1,4 milioni di persone!!! Ma è una cosa più che gigantesca ovunque!!!! In ogni città. Insieme stiamo cambiando il mondo". Lo scrive Greta Thunberg su Facebook, postando una foto dello sciopero del clima di oggi a Sidney.
Il governo tedesco si è impegnato per 54 miliardi di euro entro il 2023, e 100 miliardi entro il 2030, per finanziare un robusto piano di tutela dell'ambiente. Le cifre sono contenute nel pacchetto di misure salva-clima concordate all'interno della Grosse Koalition. Merkel, oggi non viviamo in modo sostenibile.
Continua qui

"Donne in vetrina per i turisti", la Lega sospende il consigliere Roberto Salvini. Indignazione bipartisan

Durante una commissione ha detto di voler rilanciare il turismo termale mettendo le "donne in vetrina". Concetti ribaditi in un'intervista al Tirreno. Dura la reazione dei vertici toscani del Carroccio: "Toni e contenuti gravi". Il Pd: non basta, deve dimettersi. Rossi: "Si spogli lui"

Roberto Salvini
FIRENZE.  Per le "dichiarazioni del consigliere regionale Roberto Salvini ho dato indicazione alla capogruppo leghista Elisa Montemagni di procedere alla sospensione del consigliere Salvini dal gruppo stesso". Lo annuncia in una nota Daniele Belotti, commissario della Lega in Toscana, riguardo alla proposta del consigliere regionale di mettere "donne in vetrina" per potenziare il turismo termale. "Toni e contenuti delle dichiarazioni del consigliere Roberto Salvini - continua Belotti - sono di una gravità tale che non possono essere sottovalutati e presi alla leggera. La Lega da sempre ha una linea politica, con i fatti ancor più che con le parole, di assoluta difesa del ruolo delle donne".
Parole che Roberto Salvini ha pronunciato mercoledì in commissione e rilanciate dalla registrazione video della seduta pubblicata ieri su Facebook dalla consigliera dem Monia Monni. Che ora rilancia e chiede le dimissioni del leghista."Non giriamoci intorno: la sospensione del consigliere Salvini dal gruppo della Lega è un provvedimento insufficiente rispetto alla gravità delle parole pronunciate sia in commissione sia nell'intervista di questa mattina, riguardo alla promozione del turismo sessuale in Toscana. Come può la capogruppo leghista Montemagni parlare di 'caso archiviato'? Salvini deve prima chiedere pubblicamente scusa e poi dimettersi".
Continua qui

venerdì 20 settembre 2019

Agricoltore e il suo cane aggrediti da un cinghiale: “È stato terribile”

Il cane dell'imprenditore ha subito due profonde ferite


CASTELLETTO MERLI (AL) – Ha la voce rotta dal dolore Dario Bertana, imprenditore agricolo di Castelletto Merli, protagonista suo malgrado di una violenta aggressione da parte di un cinghiale. L’animale selvatico, domenica pomeriggio, si è avventato sul suo cane, un Border Collie, provocandogli due profonde ferite. Il cane è l’unica compagnia dell’agricoltore, dopo che sette anni fa è mancata la sorella e l’esperienza vissuta domenica è stata un autentico trauma. “Ero nel mio campo quando improvvisamente – ha spiegato Dario Bertana – è sbucato un cinghiale che si è avventato sul cane. Io ho gridato e alla fine si è spaventato ed è fuggito ma è stata un’esperienza terribile.”
Dario Bertana, dopo l’attacco del cinghiale ha cercato di prendere in braccio il cane ferito “ma a causa del dolore era impossibile muoverlo senza che l’animale si ritorcesse per il dolore. È stato straziante“. L’imprenditore ha dunque preso una coperta e dei guanti, ha avvolto il cane e in qualche modo è riuscito a caricarlo in auto per portarlo dal veterinario. “Il medico è stato bravissimo e ha ricucito le due ferite mettendo 30 e 10 punti e adesso cerco di aiutarlo io a muoversi un po’ prendendolo per la coda, visto che non si regge sulle zampe posteriori”.
Con la voce rotta dall’emozione Dario implora un aiuto perché la situazione è insostenibile: “Non c’è più nessuno che ha in mano la situazione, da tempo non vedo battute di cinghiali. Io ho 14mila metri quadrati di terra cintata e ogni notte i cani abbaiano per segnalare la loro presenza.”
Continua qui


Importante perturbazione in arrivo tra domenica e lunedì, poi ancora instabilità

Una circolazione d'aria instabile in arrivo dall'oceano Atlantico, porta con sé un cambiamento delle condizioni atmosferiche con piogge abbondanti previste tra domenica e lunedì soprattutto al centro-nord. Tempo instabile anche nel periodo successivo, con nuove perturbazioni in arrivo dall'oceano.


I nuovi aggiornamenti dei modelli sembrano confermare una fase di instabilità piuttosto accentuata nel periodo compreso tra sabato e lunedì prossimo. Una circolazione depressionaria in arrivo dall'oceano Atlantico, troverà lo spazio di conquistare il bacino centrale del Mediterraneo, dando luogo ad un cambiamento importante per le condizioni atmosferiche rivolto alle regioni del centro e del nord. Soprattutto tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, potrebbe consumarsi la fase più intensa di questo passaggio perturbato con precipitazioni che potrebbero risultare particolarmente abbondanti sulla Liguria di Levante e la Toscana, dove non si escludono situazioni di criticità idrogeologica. La previsione della pioggia calcolata dal modello americano, bene inquadra la situazione di instabilità con precipitazioni abbondanti proprio nella notte tra domenica e lunedì:

A livello sinottico, i modelli inquadrano oggi lo sviluppo di un vero e proprio minimo depressionario che dalle Baleari si sposterà in direzione nord-est, raggiungendo il Mar Ligure e l'alto Tirreno entro le prime ore di lunedì. La dominante dei venti al suolo con questo passaggio perturbato, sarà di tipo meridionale, con prevalenza di Scirocco.


Edwin Chota, ucciso l’attivista peruviano che difendeva la foresta Amazzonica

Insieme a lui altri tre attivisti ambientalisti. È accaduto il primo settembre

Si trattava del più popolare attivista peruviano che lottava contro il disboscamento della foresta amazzonica e al traffico di droga nei suoi fiumi: è stato ucciso a colpi di fucile l’1 settembre, insieme ad altri 3 uomini, Edwin Chota. L’indigeno era un personaggio molto conosciuto in Perù, un eroe per gli ambientalisti che, in quanto avvocato, lottava anche legalmente contro la corruzione nel suo paese che favoriva i taglialegna, fornendo loro permessi per abbattere alberi e sostituirli con terreni agricoli. Nel paese sono partite le indagini per individuare i responsabili.
L’indios Ashaninka, proveniente da una piccola comunità indigena che vive nell’Alto Tamaya, una zona al confine tra Brasile e Perù, aveva iniziato un viaggio con altri 3 attivisti, Jorge Rìos Perez, Leoncio Quinticima Mendez e Francisco Pinedo, attraverso l’immensa area boscosa che avvolge quei territori per raggiungere, in Brasile, altre comunità che combattono contro il disboscamento dell’area. Chota amava la foresta dove era nato e cresciuto e aveva dedicato tutta la sua vita alla salvaguardia di quelle terre. I 4 uomini si sono incontrati con gli altri attivisti brasiliani ma, sulla via del ritorno, si sono imbattuti in un gruppo di persone, probabilmente taglialegna o trafficanti di droga, che li hanno uccisi a colpi di fucile. 
Continua qui