Pagine

sabato 28 settembre 2019

Pernigotti, proprietà turca recede da intesa stipulata ad agosto. Ora salvataggio in forse

La decisione a tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise. E' "una doccia fredda", il presidente della cooperativa Spes, Antonio Di Donna

Il salvataggio della Pernigotti di Novi Ligure torna in forse, insieme al futuro dei suoi lavoratori. A tre giorni dalla firma definitiva del contratto, prevista per il 30 settembre, e a meno di una settimana dall’incontro al Mise, stasera la proprietà turca dello storico marco dolciario ha comunicato alla cooperativa torinese Spes, scesa in campo per rilevare il comparto cioccolato-torrone, il recesso dal preliminare stipulato a inizio agosto. In alto mare anche la definizione del contratto con l’imprenditore Giordano Emendatori che dovrebbe subentrare nel ramo relativo ai preparati per i gelati.
La comunicazione del recesso dal preliminare è “una doccia fredda” per Spes. “Avevamo capito, pur non ricevendo nessuna informazione ufficiale, che l’accordo tra Emendatori e Pernigotti fosse gravemente compromesso, ma speravamo che si trovasse una soluzione e che comunque l’accordo tra Pernigotti e Spes, non avendo evidenziato criticità, si potesse chiudere nel rispetto degli impegni sottoscritti”, afferma il presidente della cooperativa, Antonio Di Donna.

La firma del preliminare era stata annunciata il 6 agosto da Luigi Di Maio, allora ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Questa sera, invece, dopo che per settimane gli advisor e i legali di entrambe le società hanno lavorato per arrivare alla stesura definitiva del contratto, è arrivata la comunicazione del recesso, che rimette in forse il futuro dello stabilimento di Novi Ligure e dei suoi lavoratori, circa 150.
Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento