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sabato 21 dicembre 2019

Ecco il tempo previsto fino al giorno di Natale

Da una condizione di forte instabilità ad un approdo con tempo più tranquillo. Ecco quali saranno gli eventi atmosferici che si svolgeranno sul nostro Paese da qui a Natale.


Una attiva circolazione di bassa pressione, sta coinvolgendo proprio in queste ore l'intera Europa, dove troviamo delle vere e proprie condizioni di maltempo che si stanno abbattendo su diverse regioni. Nelle prossime ore, il flusso di correnti occidentali associate a questa ampia depressione, saranno destinate ad intensificarsi ulteriormente, entro le primissime ore di domani mattina troveremo in azione una nuova perturbazione lungo le coste del medio ed alto Tirreno, nonché sulle regioni settentrionali, con un nuovo carico precipitativo. Ecco la previsione del modello europeo riferita alla giornata di domani, nella quale possiamo distinguere una circolazione depressionaria molto ampia, abbracciare una larga parte del continente europeo:


Nella giornata di domenica, di pari passo con il rinforzo dell'alta pressione in previsione sull'Europa occidentale, è attesa una rotazione del vento dai quadranti occidentali. Il gradiente sarà particolarmente esasperato e questo potrebbe tradursi con raffiche di vento che potrebbero raggiungere o superare i 100 km orari sul mar di Corsica, mar di Sardegna, medio ed alto Tirreno. In conseguenza di questo, soprattutto tra la serata di sabato e la giornata di domenica, le condizioni meteo marine previste sui nostri bacini saranno pessime. Domenica è attesa una tregua al maltempo, con delle belle schiarite soleggiate in veloce progressione da ovest verso est.

Volgendo il nostro sguardo al periodo natalizio, i modelli ipotizzano lo sviluppo di una figura di alta pressione con il proprio asse disposto sull'Europa centro-occidentale. In questo modo anche sul nostro Paese potrebbe affacciarsi qualche giorno di tregua del maltempo. 

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Multe da 4.000 euro agli operai in sciopero: la Questura applica il decreto Salvini contro il blocco stradale

Ventuno multe, ciascuna di importo compreso fra i 1000 e i 4000 euro, sono state notificate ai manifestanti che lo scorso 16 ottobre parteciparono allo sciopero indetto dal Si Cobas alla tintoria Superlativa di via Inghirami. Le sanzioni sono state elevate dalla Questura di Prato, che per la prima volta in Italia ha applicato il decreto sicurezza per sanzionare il “blocco stradale”. Un giro di vite che l’allora ministro dell’Interno Salvini ha voluto per scoraggiare chi nell’ambito di manifestazioni, ostruisca la circolazione stradale, anche soltanto con il proprio corpo. Tra i multati, oltre ai lavoratori in sciopero della Superlativa, ci sono i colleghi di altre aziende e anche due studentesse delle superiori, intervenuti per portare la loro solidarietà agli operai che protestavano per le condizioni di lavoro nell’azienda, la cui attività è stata sospesa più volte negli ultimi anni per lavoro nero e irregolarità varie. “Quando i lavoratori entravano in agitazione – affermano Luca Toscano e Sarah Caudiero del Si Cobas – non ricevevano stipendio da sette mesi. Ma non solo. Protestavano contro il mancato rispetto dell’accordo sindacale sottoscritto a luglio che avrebbe dovuto aprire un percorso di regolarizzazione”.

A fronte di questa situazione, denuncia il sindacato, la Questura ha proceduto con le multe: “L’applicazione del Decreto Salvini contro le legittime proteste dei lavoratori – commenta il Si Cobas – è un campanello di allarme sullo stato di salute delle libertà democratiche sul nostro territorio. Ancora più grave che questo accada andando a “sanzionare” lavoratori in sciopero che non recepiscono retribuzioni da sette mesi e sono impegnati nella denuncia di situazioni gravissime di sfruttamento ed illegalità imprenditoriale che purtroppo contraddistinguono ancora il distretto pratese. Dalle misure di vero e proprio razzismo istituzionale alle misure di limitazione del diritto di dissenso, il Decreto Salvini porta avanti una e vera e propria guerra ai più deboli in nome di una presunta ‘sicurezza’”.
Per chiedere il ritiro delle multe e sostenere l’abrogazione del decreto sicurezza, il Si Cobas organizzerà domani mattina alle 10 un presidio alla Prefettura di Prato, il soggetto che dovrà peraltro confermare le multe, visto che il sindacato ha già presentato ricorso contro le stesse.
Lo scorso 16 ottobre un’auto in uscita dalla Superlativa si fece largo tra il sit-in degli operai in sciopero, schacciando il piede della sindacalista Sarah Caudiero, che fu trasportata in ospedale in ambulanza.
Dopo questo fatto, in segno di solidarietà e di condanna dell’accaduto, gli operai di altre aziende entrarono in sciopero e raggiunsero via Inghirami, dove si radunarono circa cento lavoratori.
La Questura, che intervenne per sgomberare il presidio, contesta ora il blocco stradale e applica per la prima volta il decreto Salvini per questa tipologia di infrazione.
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venerdì 20 dicembre 2019

Allerta rossa in Liguria: venti fino a 130 chilometri orari. Esondato il torrente Armea a Sanremo

Previste piogge violente in poche ore in un territorio già saturo. Estesa l'allerta arancione sul levante ligure da mezzanotte alle sette del mattino di domani


Nel video la mareggiata al porto di Santa
Genova - La perturbazione che in queste ore sta scuotendo - per l'ennesima volta - la Liguria è di un'intensità tale da aver fatto scattare l'allerta rossa su tutto il territorio regionale. In mattinata il peggio si è scatenato sul Golfo del Leone, a largo dell costa dunque, ma la situazione è pesante nel ponente con l'esondazione del torrente Armea
Al Colombo tre aerei, a causa dei forti venti, sono stati dirottati e altri tre cancellati (i dettagli sotto). Sui crinali, infatti, sono state registrate raffiche eccezionali, fino a 130 chilometri orari.

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Allerta rossa, il fiume Nervia è esondato: le immagine da Dolceacqua (video)


Bonus famiglia 2020, dalla Carta cultura al contributo per i bebè

L'assegno unico rinviato al 2021. Premio nascite e nidi a tutti i nuclei: i più ricchi riceveranno il minimo importo. La card 18App cala a 300 euro. Congedo obbligatorio di sette giorni ai neopapà

Roma, 19 dicembre 2019 - L’obiettivo è arrivare entro il 2021 al cosiddetto assegno unico per i figli. Ma, anche per l’anno che sta per cominciare, il pacchetto famiglia della manovra contiene più di un aiuto su cui i nuclei italiani possono contare: dal bonus bebè a quello per gli asili nido (con finanziamento di nuove strutture), fino a quello per il latte artificiale.
In primo piano, il bonus bebè: non viene solo prorogato, ma cambia anche nei suoi ingranaggi. Sarà erogato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, per un totale di 12 mesi. Fino a oggi, però, è stato attribuito ai nuclei familiari che erano in possesso di un reddito Isee per i figli minorenni non superiore a 25mila euro. Dall’anno prossimo, invece, verrà erogato a tutti, anche se in misura proporzionale al reddito. Sono state individuate tre fasce: 1.920 euro l’anno per le famiglie con Isee inferiore a 7mila euro; 1.440 euro l’anno per le famiglie con Isee tra 7mila e 40mila euro; 960 euro l’anno per le famiglie con un Isee oltre i 40mila euro. Per ogni altro figlio, successivo al primo, nato a o adottato nel corso dell’anno, l’importo dell’intervento sarà incrementato del 20%.
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Il dividendo del Papeete: come la Lega fuori dal governo ci fa risparmiare quasi sette miliardi

«Il risparmio di spesa per interessi del 2020 è stimato in 6,7 miliardi», così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ieri durante l’audizione in Commissione Bilancio alla Camera. L’affermazione del ministro ha scatenato la reazione del Presidente della Commissione Claudio Borghi che invece sostiene che il ministro si stia sbagliando e che il risparmio sia al limite di 1,9 miliardi di euro. Ne è nato un piccolo diverbio al termine del quale il deputato leghista ha intimato a Gualtieri di portare rispetto.

Da dove arrivano i 6,72 miliardi di risparmi di cui parla Gualtieri?

Ma chi ha ragione? Innanzitutto si sta parlando della minore spesa che lo Stato dovrà sostenere per pagare gli interessi sul debito. Già un mese fa Gualtieri e Borghi si sono scontrati sull’argomento quando il titolare del MEF durante un’audizione congiunta delle Commissioni di Bilancio riunite mostrò un grafico per spiegare l’andamento dello spread: «con il governo di centro-sinistra lo spread era attorno a 150, questo era con voi, questo con il governo di cui faccio parte». Borghi, poco prima, aveva notato un tasso del Btp decennale “raddoppiato” per concludere che “forse non siete così virtuosi”.

Roberto Rosso di Fratelli d’Italia arrestato

C’è anche Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, a lungo parlamentare di Forza Italia, per cui all’inizio degli anni ’90 è stato candidato sindaco di Torino, e ora in Fratelli d’Italia, tra le persone arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ipotizza anche il voto di scambio. Le accuse nei suoi confronti riguarderebbero le ultime elezioni regionali.

Roberto Rosso di Fratelli d’Italia arrestato

Dalle prime luci dell’alba, la guardia di finanza di Torino sta eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola e operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Secondo gli investigatori l’assessore regionale Roberto Rosso arrestato questa mattina nell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia torinese avvalendosi della mediazione di due persone anch’esse finite in manette questa mattina, avrebbe pagato 15.000 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti. Dalle indagini, inoltre, sarebbe emersa la piena consapevolezza del politico e dei suoi intermediari dell’intraneità mafiosa dei loro interlocutori.

Liguria, giorno di paura: temporali e mareggiate. È allerta rossa. Chiusa l'autostrada A6

Previste piogge violente in poche ore in un territorio già saturo. Scuole (quasi dappertutto) e uffici pubblici chiusi


Genova - Basta un dato per rendere l’idea di quanto sia potenzialmente pericolosa l’ondata di maltempo che oggi ha raggiunto la Liguria: non era mai è stata emanata l’allerta rossa su tutta la regione, è la prima volta.
Le misure di sicurezza paralizzeranno il territorio: da oggi alle 8 sarà chiusa l’autostrada A6, tra Savona e Altare, nel tratto minacciato dalla frana che ha fatto crollare il viadotto Madonna del Monte. Chiuse tutte le scuole (ma non a Cogorno e Zoagli, i dettagli qui sotto), i lavoratori dei porti di Genova e Savona sciopereranno.
L’allerta rossa nel levante ligure durerà fino a mezzanotte, mentre a Genova diventerà arancione dalle 21 in poi.

(...)
La tempesta perfetta potrebbe verificarsi in un lasso di tempo piuttosto ristretto, «tra le 12 e le 15»
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Alessandria, la piena del torrente riporta alla luce i rifiuti sepolti da vent'anni

La piena dell'Orba, in provincia di Alessandria, ha ripotato alla luce rifiuti sepolti oltre vent'anni fa a seguito di uno scandalo scoppiato nell'area di Castellazzo Bormida. Plastiche, bidoni e forse anche scorie pericolose. Per questo motivo l'Arpa ha fatto un sopralluogo nell'area. "L'Orba durante l'ultima maxi piena ha superato l'argine invadendo un'area dove si nota, a parte un paio di bidoni e brandelli di plastica, un rilevato sotto cui probabilmente c'è qualcosa, si tratta di capire che cosa. Interverremo anche con escavatori, in modo da escludere la presenza di materiale potenzialmente rischioso", assicura Alberto Maffiotti, direttore dell'Arpa.



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Le frane nell'Alessandrino, da Acqui Terme a Molare: negli scatti della Protezione civile e non solo

giovedì 19 dicembre 2019

Frana Oltrepò: si cercano persone sotto le macerie

Presenti sul posto le unità cinofile e della squadra USAR per la ricerca sotto maceria.


Frana blocca provinciale tra Varzi e Cella: possibili persone sotto le macerie. In azione le unità cinofile e la squadra USAR per la ricerca sotto maceria.

Frana tra Varzi e Cella, strada interrotta

Questa mattina una squadra dei Vigili del Fuoco del comando di Pavia, distaccamento di Varzi, è intervenuta sulla provinciale che collega Varzi con l’abitato di Cella, per una frana che ha completamente ostruito la sede stradale.

In campo le unità cinofile

Dato che non si esclude la possibilità che vi sia qualcuno al di sotto è stata richiesto l’intervento di cinofili e della squadra USAR per la ricerca sotto maceria. Sul posto unitamente ai vigili del fuoco sono intervenuti anche una pattuglia dei Carabinieri ed i tecnici della provincia di Pavia.

Il presidio

Con il calare del buio si sono concluse le operazioni di ricerca. I vigili del fuoco hanno messo in campo le squadre USAR, acronimo di Urban Search And Rescue e i cinofili. Le squadre USAR, riconosciute a livello mondiale seguendo i parametri INSARAG, sono intervenute anche nel recente terremoto in Albania. L’amministratore comunale e la proteziobe civile di Pavia stanno organizzando un presidio.

Altre piogge in arrivo, domani è allerta arancione

L'Arpa ha diramato il bollettino meteo che prevede allerta arancione sulla parte sud della provincia; allerta gialla a nord

Domani torna l’allerta meteo su vaste zone del Piemonte. Nel bollettino diramato pochi minuti fa dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, per venerdì 20 dicembre è prevista l’allerta arancione su tutta la parte sud della provincia (Alessandria, Tortona, Novi Ligure, Ovada, Acqui Terme) e l’allerta gialla sulla parte nord (Casale e Valenza).
Per oggi, l’Arpa parla di precipitazioni deboli o moderate diffuse, in attenuazione dal tardo pomeriggio. Domani si prevedono piogge inizialmente deboli o localmente moderate, in intensificazione da metà mattinata con valori anche molto forti a ridosso dei rilievi meridionali; attenuazione graduale dei fenomeni dal tardo pomeriggio.

Il papà musulmano alle maestre dei figli: «Sì al Natale, il vero Islam rispetta tutte le religioni»

A San Giuliano l’esempio illuminato di Banour Tarik: «Sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita»

«L’Islam chiede che vengano rispettate tutte le religioni. Pertanto, dal momento che i miei due figli sono nati in Italia, io sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita». Ha le idee chiare e una mente aperta al dialogo e all’incontro Banour Tarik, 38enne marocchino che da 18 anni vive e lavora in Italia. Per questo nei giorni scorsi ha chiesto ai suoi bambini, Marwan e Youssef , di dargli il diario, poter scrivere alle maestre di coinvolgerli nelle feste, nei cori e in tutte le altre tradizionali attività che si terranno nelle prossime settimane nelle loro classi, alla scuola Cavalcanti di San Giuliano Milanese. Anche se sia lui che i suoi figli siano musulmani.
«L’Islam - osserva il papà di San Giuliano -, chiede che vengano rispettate tutte le religioni, pertanto, dal momento che i miei due figli sono nati in Italia, io sono molto contento che imparino a conoscere la tradizione del Paese che li ospita».
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In Piemonte a rischio 5 mila posti di lavoro

Cirio: “Una calamità naturale”. Pronta una richiesta di stato di emergenza per chiedere al governo i fondi necessari a superare la crisi

TORINO. Sono almeno 5mila i posti di lavoro a rischio in Piemonte. La stima è del presidente della Regione, Alberto Cirio, che paragona la crisi occupazionale a una «calamità naturale». E si prepara a portare in Consiglio regionale la richiesta di «stato di emergenza», per «chiedere a Roma i fondi necessari a superare le difficoltà». L'occasione «domani pomeriggio (giovedì 19 dicembre ndr), quando abbiamo convocato una seduta - osserva il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia - durante la quale il presidente Cirio e i consiglieri dibatteranno delle ripercussioni sul territorio della fusione Fca-Psa». Cirio e Allasia, insieme con l'assessora regionale al Lavoro Elena Chiorino, hanno incontrato oggi i rappresentanti delle aziende piemontesi alle prese con i problemi maggiori. Ovvero Ventures, la ex Embraco, Mahle, Alpitel, Oil System e Alca.

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Trump sotto impeachment alla Camera. 230 sì 197. Il Tycoon: "Nulla di sbagliato, i repubblicani con noi"

"Democratici consumati da odio, vogliono annullare le elezioni". Così Donald Trump si rivolge ai suoi sostenitori nel corso di un comizio a Battle Creek, in Michigan

NEW YORK Donald Trump fa il suo ingresso nei libri di Storia come il terzo presidente impicciato d'America - dopo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998 (Nixon si dimise prima del voto) - quando in America sono ormai passate otto e mezza di sera: al termine di una lunghissima giornata politica durata più di 12 ore.

I due articoli di impeachment approvati il primo con 230 voti favorevoli e 197 contrari - in pratica tutti i repubblicani più i dem Collin Petterson e Jeff Van Drew, il deputato del New Jersey che ha già annunciato di voler cambiare casacca.


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mercoledì 18 dicembre 2019

Rubati i panettoni per finanziare la pizzeria dei ragazzi autistici: “Non ci hanno tolto il sorriso”

Furto nella notte dal box di Nico Acampora, fondatore del progetto PizzAut, la pizzeria che sarà gestita interamente da ragazzi autistici. Scomparsi i panettoni destinati alla vendita per la raccolta fondi. Acampora e la moglie si sono resi conto stamattina del furto, non capacitandosi del gesto, considerato come un “furto ai nostri ragazzi speciali”. Ma intanto, sui social, è già partita la gara di solidarietà: “Hanno lanciato l’iniziativa ‘Acquista un panettone che non c’è’ – svela Acampora a Fanpage.it -. Vogliono comprarlo pur sapendo che non gli arriverà mai”. 



"Buon Natale a chi ci ha derubato". Inizia così il post di denuncia di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, una pizzeria che sarà interamente gestita da ragazzi afflitti da autismo, che ieri notte è stato vittima del furto dei panettoni destinati alla vendita per la raccolta fondi. Acampora, che ieri sera era impegnato in una serata dove i suoi ragazzi hanno fatto la pizza a circa 150 invitati, tra cui anche la federazione degli arbitri di rugby italiana, è rientrato circa verso mezzanotte senza accorgersi di nulla. A rendersi conto del furto è stata la moglie che, una volta smontato il turno notturno in ospedale (è infermiera), non ha potuto fare altro che constatare la mancanza dei panettoni, molti dei quali già "promessi" a qualche acquirente. Fanpage.it ha contattato il fondatore di PizzAut per parlare della situazione.


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Tumori a Spinetta, fino al 50% superiori rispetto al resto della città

Il dato è relativo agli uomini. L’incremento è del 30 per cento senza distinzione di sesso. È quanto rivela uno studio epidemiologico presentato oggi 18 dicembre

ALESSANDRIA. Le patologie tumorali dei residenti nell’area del polo chimico sono fino al 50% superiori a quelli della media della popolazione alessandrina, per gli uomini.  L’incremento è del 30 per cento senza distinzione di sesso, rispetto al resto della città. È quanto rivela uno studio epidemiologico che prende in considerazione i dati riferiti al periodo 1996-2017 e illustrati oggi da Arpa, Asp e Comune ad Alessandria.

È solo uno dei passaggi dello studio epidemiologico presentato da Arpa Piemonte su una coorte di residenti nella frazione di Spinetta Marengo a ridosso del polo chimico. I dati presi in considerazione solo quelli relativi ai residenti e non ai dipendenti delle aziende, considerando i ricoveri dal 1996 al 2017.

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martedì 17 dicembre 2019

Lamorgese batte Salvini cinque a uno sui ricollocamenti

I migranti ricollocati dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sono cinque volte di più rispetto a quelli ricollocati da Matteo Salvini nel 2019. Il Capitano era quello che prometteva che avrebbe rimpatriato 600mila “clandestini” l’anno, ma Lamorgese prima in un mese ha ottenuto più di Salvini in un anno e poi ha stipulato l’accordo di Malta con altre nazioni europee che oggi sta funzionando.

Lamorgese batte Salvini cinque a uno sui ricollocamenti

Alessandro Mantovani oggi sul Fatto Quotidiano spiega che mentre sull’arrivo dei migranti con i barchini l’esecutivo non può fare nulla,  quel che il governo può e deve fare è ricollocare i richiedenti asilo nei Paesi europei, almeno quelli soccorsi in alto mare da ong e altri, secondo la strategia degli accordi avviata dal Conte 1 con Salvini e proseguita dal Conte 2 con Lamorgese. E qui i numeri, ammesso che si possano ridurre persone e destini a numeri, danno ragione alla ministra Lamorgese.
NEI PRIMI otto mesi del 2019, quando al Viminale c’era Salvini, secondo il ministero dell’Interno sono stati ricollocati in Europa 85 richiedenti asilo. Meno di undici al mese. Tutte le volte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte doveva concordare le “quote ”, magari mentre il vicepremier leghista strepitava e lasciava le navi in mare anche in pieno inverno. Negli ultimi quattro mesi, cioè dell’insediamento a settembre del Conte 2 e di Lamorgese al Viminale, i ricollocamenti effettivi sono stati 196, cioè 49 al mese.
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80 anni di matrimonio, Charlotte e John nel Guinness dei primati

Sposati nel 1939, il 22 dicembre festeggiano le "nozze di quercia". È la coppia rimasta sposata più a lungo nel mondo

John ha 106 anni, Charlotte 105: il 22 dicembre celebreranno a Austin 80 anni di matrimonio diventando, secondo il Guinness World Records, i marito e moglie ancora in vita rimasti sposati più a lungo.
Gli Henderson si sono conosciuti al college nel 1934 ma Charlotte ha impiegato cinque anni per decidere di sposare John che aveva conosciuto durante una lezione di zoologia all'università del Texas. Gli studenti erano seduti in ordine alfabetico e a John Henderson, un aitante giocatore di football, era toccato il posto immediatamente dietro alla timida Charlotte Curtis.
Poche coppie arrivano al traguardo delle "nozze di quercia", il record dei record, e chi festeggia questo anniversario ha davvero abbattuto tutti i muri del tempo con la longevità del loro amore. Gli Henderson, che vivono adesso in una casa di riposo di Austin tuttora in buona salute se non qualche problema di udito, non sono d'altro canto la coppia sposata più a lungo della storia: quel primato appartiene ancora a Zelmyra e Herbert Fisher, che si sposarono rispettivamente a 19 e 17 anni e rimasero assieme per 86 anni e 290 giorni prima della morte di Herbert nel 2011.
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17 dicembre. Buon compleanno a papa Francesco

Un debito di affetto che vi chiediamo di condividere con noi. Pensiamo infatti che il più bel dono di compleanno, il più gradito dal Papa, sia pregare per lui


Il Papa compie 83 anni: è nato infatti a Buenos Aires il 17 dicembre 1936.

E come sempre vivrà il suo compleanno come se fosse un giorno come gli altri. Pregando e lavorando. Di sicuro gli arriveranno auguri da ogni parte del mondo. Aggiungiamo i nostri, insieme a un piccolo regalo che regalo non è.

Ma un dovere, meglio, un debito di affetto che vi chiediamo di condividere con noi. Pensiamo infatti che il più bel dono di compleanno, il più gradito dal Papa, sia pregare per lui. Esaudendo così l’invito che rilancia al termine di ogni incontro: «Per favore non dimenticatevi di pregare per me».


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Pedofilia, il Papa abolisce il 'segreto pontificio' sugli abusi



Papa Francesco: “Meglio vivere come ateo che andare in chiesa e odiare”

lunedì 16 dicembre 2019

Terra dei fuochi, il grande allarme dei biologi: «A rischio la conservazione della specie umana»


Nella «Terra dei fuochi» è a «rischio il principio base della biologia: quello della conservazione della specie. E parliamo della specie umana». Lo ha detto Vincenzo D'Anna, presidente dell'Ordine nazionale dei Biologi, al convegno dal titolo «Ecotossicologia ed effetti sulla salute umana», organizzato dall'ONB nel Real Borgo di San Leucio a Caserta. Coordinatore scientifico dell'evento, che ha visto la partecipazione di oltre 200 biologi, il professor Raffaele De Vita (Enea) che ha moderato gli interventi insieme a Stefano Dumontet, docente dell'università «Partenope» di Napoli. Presente, in rappresentanza della città di Caserta, anche il sindaco Carlo Marino.


I relatori intervenuti, provenienti dai principali atenei italiani, hanno presentato relazioni incentrate sull'inquinamento ambientale dovuto ai metalli pesanti, ma anche ai pesticidi ed al doloso smaltimento illegale dei rifiuti. Un problema particolarmente sentito nella cosiddetta «Terra dei fuochi». Inoltre è stata approfondita la ricaduta che tale forma di inquinamento può avere sulla salute riproduttiva dell'uomo. «Scienziati e ricercatori hanno dimostrato, dati alla mano, che l'inquinamento è di tipo microscopico e non macroscopico» ha spiegato il senatore D'Anna. Purtroppo, ha aggiunto ancora il presidente dell'ONB, paghiamo lo scotto di «leggi scellerate come la 99 del 1992 che ha consentito di spargere sui terreni agricoli i fanghi prodotti dai depuratori: un concentrato di diossine, metalli pesanti, polveri, nanoparticelle e prodotti chimici che poi rappresentano il vulnus per lo sviluppo di patologie cancerogene, modificazioni genetiche ed epigenetiche».
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Istat: 816mila italiani all'estero. Calano del 17% gli ingressi degli immigrati

Dei 186mila italiani che si sono trasferiti all'estero, 3 su 4 sono istruiti. Il calo degli immigrati in Italia provenienti dal continente africano nel 2018 è pari al -17%.

Sono 816 mila gli italiani che si sono trasferiti all'estero negli ultimi 10 anni.Oltre il 73% ha 25 anni e più; di questi, quasi tre su quattro hanno un livello di istruzione medio-alto. Lo riferisce il report sull'immigrazione dell'Istat. Il calo degli immigrati in Italia provenienti dal continente africano nel 2018 è pari al -17%.
 Ci si continua a spostare alla ricerca di un lavoro dal Sud verso il Settentrione e il Centro Italia e il fenomeno è in lieve aumento. Secondo il rapporto Istat sulle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente, nel 2018, sono oltre 117 mila i movimenti da Sud e Isole che hanno come destinazione le regioni del Centro e del Nord (+7% rispetto al 2017). 
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Forte MALTEMPO in LIGURIA dal 17 al 21 Dicembre: possibili NUBIFRAGI e TEMPORALI anche di forte intensità

La settimana prossima sarà quasi completamente caratterizzata da maltempo diffuso sul Nord Italia e specialmente su Piemonte e Liguria, ove di prevedono PIOGGE FORTI e TEMPORALI che potranno creare nuovi problemi dopo le abbondandi piogge delle ultime settimane.
La prima fase di MALTEMPO è attesa già da MARTEDI 17 con fenomeni piovosi anche di forte intensità che potranno perdurare almeno per 48-72 ore. In caso di fenomeni violenti non escludiamo possibilità criticità per frane e allagamenti.
Dopo una rapida pausa GIOVEDI MATTINA, una seconda pausa di maltempo investirà nuovamente il NORD ITALIA e la LIGURIA con nuove PIOGGE COPIOSE e possibilità di TEMPORALI INTENSI. Altra pioggia quindi, che andrà a cadere su terreni nuovamente saturi e fragili. Vi invitiamo a prestare la massima attenzione specialmente al RISCHIO FRANE.

domenica 15 dicembre 2019

‘Ndrangheta, il presidente della Valle d’Aosta si è dimesso. “Fotografato mentre entrava nel ristorante di un boss per parlare di elezioni”

Il governatore è stato fotografato mentre entrava nel ristorante di un boss "per parlare di elezioni regionali". Sessantotto anni, ex senatore, medico chirurgo in pensione dal 2011, punto di riferimento in Valle d’Aosta per Comunione e liberazione e noto anche come Sentinella in piedi. "Sono totalmente estraneo" dice il presidente

Le sue dimissioni erano state chieste da più parti. Oggi il presidente della Regione Valle d’Aosta, Antonio Fosson, si dimette. Un annuncio – come riposta l’Ansa – durante una riunione straordinaria di maggioranza a Palazzo regionale. Le motivazioni sono legate all’avviso di garanzia ricevuto dalla Dda per scambio elettorale politico mafioso nell’inchiesta sul condizionamento delle Regionali del 2018 in Valle d’Aosta da parte della ‘ndrangheta. Anche gli assessori Laurent Viérin, responsabile di Turismo e Beni culturali ed ex governatore, e Stefano Borrello, opere pubbliche hanno annunciato che si dimetteranno. Il consigliere Luca Bianchi, invece, lascerà l’incarico di presidente di commissione e di capogruppo dell’Union valdotaine. Tutti e tre sono indagati – assieme a Fosson – per scambio elettorale politico mafioso nell’ambito di un’inchiesta della Dda sul condizionamento delle elezioni regionali del 2018 in Valle d’Aosta da parte della ‘ndrangheta. Secondo l’accusa il governatore sarebbe stato “influenzato da un uomo vicino ai clan”.

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sabato 14 dicembre 2019

La manifestazione delle Sardine a Roma, in piazza San Giovanni, in diretta

Il leader Mattia Santori: «Bene anche se saremo 10mila, l’importante è il messaggio». Ecco chi interverrà

È iniziata alle 15 in piazza San Giovanni, a Roma, la manifestazione delle Sardine (qui il pezzo che spiega chi siano, cosa vogliano e perché abbiano scelto questo nomequi l’intervista al loro leader Mattia Santoriqui quella all’organizzatore della manifestazione di Roma, Stephen Ogongo; qui la diretta video). Si tratta del primo meeting nazionale del movimento nato a Bologna lo scorso 14 novembre. L’unico simbolo ammesso è quello della sardina.

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