La tragedia si è consumata al largo di Cesme, in Turchia
di Tiziana Di Giovannandrea
11 gennaio 2020 Almeno 11 persone, tra cui otto bambini, sono morti nel naufragio della loro imbarcazione nel Mar Egeo, al largo della città turca di Cesme. La notizia è stata riportata l'agenzia di stampa turca Anadolu. Secondo le autorità turche, otto persone sono state tratte in salvo. Non è nota la nazionalità delle vittime. Cesme è una località turistica turca divisa da uno stretto braccio di mare dall'isola greca di Chios, uno dei principali punti di approdo dei migranti che arrivano in Grecia dalle coste turche.
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Migranti. Nuova tragedia nello Ionio: almeno 12 morti in naufragio vicino a isola di Paxi
domenica 12 gennaio 2020
Quando Salvini fu condannato per razzismo
Il giornale torinese Cronaca Qui racconta una notizia che è emersa nelle carte del processo per vilipendio della magistratura che Matteo Salvini sta affrontando – e nel quale ha invocato il legittimo impedimento in un’occasione, senza che il tribunale glielo abbia riconosciuto – per le frasi contro i giudici pronunciate per difendere Edoardo Rixi: il Capitano ha ricevuto un decreto penale di condanna da un giudice di Bergamo con il pagamento di una pena pecuniaria di 5.700 euro per il famoso coro razzista contro i napoletani “colerosi e terremotati”.
Il video è quello ormai “famoso” in cui il Capitano con un bicchiere di birra in mano e attorniato da con un gruppo di persone lancia un ritornello: «Senti che puzza,scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani…».I fatti risalgono al 13 giugno del 2009, il popolo del Carroccio è in festa a Pontida. E, come accade oggi per il procedimento in cui Salvini è sotto accusa per le frasi pronunciate al congresso di Collegno in cui definì i giudici «schifezza», a documentare tutto c’è un video. Salvini, 36 anni, allora deputato alla Camera, parlamentare europeo e capogruppo della Lega Nord al comune di Milano è quello in maglietta con una media bionda in mano sulla sinistra.
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Perché Liliana Segre ha detto no a Salvini
sabato 11 gennaio 2020
Calabria, il candidato leghista che imbarazza Salvini: il video nella vasca con sigaro e rum
Il video inizialmente era stato inviato in un gruppo su Whatsapp, poi è finito sul web: Alfio Baffa, candidato della Lega al consiglio regionale della Calabria, è in una vasca da bagno di un hotel di Roma, mentre fuma un sigaro e beve rum. Imprenditore, 39 anni, è stato consigliere comunale a Corigliano Calabro. "Cari amici del gruppo Revenge porn - dice - volevo fare un saluto da Roma dopo la manifestazione di Salvini”, dice nel filmato invitando gli amici a fare un brindisi. Un video che ha scatenato commenti indignati sui social. Molti anche sul nome di gruppo citato da Baffa: "Revenge Porn". Il protagonista, in un post su Fb, si è difeso così: "Un bagno in vasca fa notizia perché i candidati delle altre liste non sono molto 'puliti'?"
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Per Matteo Salvini il revenge porn è una “scelta sessuale”
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Per Matteo Salvini il revenge porn è una “scelta sessuale”
In memoria di un bambino morto in aereo sognando l'Europa
Rincorreva l'unica possibilità di felicità che gli era stata data: scappare
di ROBERTO SAVIANOMentre il personale tecnico dell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi stava facendo una ricognizione di routine sull'aereo di linea della Airfrance partito martedì sera da Abidijan in Costa d'Avorio e atterrato a Parigi alle sei di mattina di mercoledì, ha notato qualcosa di anomalo nel vano del carrello. Avvicinandosi, comprende che c'era qualcuno, immobile: era un cadavere, un piccolo cadavere.
Le comunicazioni che citano fonti della polizia francese parlano di un immigrato: "di una decina di anni". Scritto proprio cosi "d'une dizaine d'annees". La Air France invece conferma ufficialmente la morte di un "clandestino". Sembrano le parole scelte per via di una sorta di accortezza per non turbare il lettore, una specie di buon educazione per preservare dal dolore, invece é solo un orrida astuzia per gestirne il drammatico impatto mediatico, non si pronuncia la parola bambino.Continua qui
Roghi Australia,Di Caprio dona 3 milioni di dollari
Con la sua fondazione per l'ambiente crea fondo per aiuti
Leonardo DiCaprio scende in campo per l'Australia e afferma che donerà tre milioni di dollari per contribuire agli sforzi per domare gli incendi che stanno mettendo in ginocchio gran parte del paese. Attraverso la sua organizzazione ambientalista Earth Alliance, la star di Hollywood ha creato l'Australia Wildfire Fund per dare il suo aiuto con una "risposta internazionale ai catastrofici incendi".
Le fiamme hanno bruciato un'area doppia rispetto allo stato americano del Maryland, ucciso almeno 25 persone e distrutto 2.000 case. DiCaprio si e' quindi unito ad una lista crescente di celebrità che stanno donando fondi per l'Australia, da Chris Hemsworth a Elton John, passando per Nicole Kidman. E la fondazione di DiCaprio ha già donato milioni di dollari per combattere gli incendi che hanno devastato la foresta amazzonica l'anno scorso.
Le fiamme hanno bruciato un'area doppia rispetto allo stato americano del Maryland, ucciso almeno 25 persone e distrutto 2.000 case. DiCaprio si e' quindi unito ad una lista crescente di celebrità che stanno donando fondi per l'Australia, da Chris Hemsworth a Elton John, passando per Nicole Kidman. E la fondazione di DiCaprio ha già donato milioni di dollari per combattere gli incendi che hanno devastato la foresta amazzonica l'anno scorso.
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venerdì 10 gennaio 2020
«A rischio 200 gallerie»: l’allarme del ministero sulla rete gestita da Autostrade. L’ipotesi della revoca
Due mesi prima del crollo nella galleria Bertè sulla A26, il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici in un documento inviato alla direzione generale del ministero delle Infrastrutture, ad Autostrade, al Dipartimento dei Vigili del Fuoco e a tutti i Provveditorati alle Opere pubbliche d’Italia segnalava «105 gallerie a rischio, sparse su tutta la rete autostradale gestita da Aspi». Ma, oltre a queste, «ce ne sono un’altra novantina, in carico ad altre concessionarie e probabilmente in altre lettere spedite ai gestori». A riportare la notizia La Repubblica e La Stampa.
«La lettera del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, datata 7 novembre 2019, acquisita nelle diverse indagini e perquisizioni compiute dalla Guardia di Finanza (Primo Gruppo e Nucleo Operativo metropolitano) sui 43 morti del 14 agosto 2018, sui falsi report dei viadotti “malati”, sulle barriere antirumore a rischio crollo, è finita agli atti dell’inchiesta sul cedimento in galleria», scrivono i giornali.
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«La lettera del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, datata 7 novembre 2019, acquisita nelle diverse indagini e perquisizioni compiute dalla Guardia di Finanza (Primo Gruppo e Nucleo Operativo metropolitano) sui 43 morti del 14 agosto 2018, sui falsi report dei viadotti “malati”, sulle barriere antirumore a rischio crollo, è finita agli atti dell’inchiesta sul cedimento in galleria», scrivono i giornali.
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Una debole perturbazione non disturberà la salute dell'alta pressione
Un debole corpo nuvoloso transiterà sull'Italia nella giornata odierna, ma con pochi fenomeni. Per il momento non si vedono sbocchi a questa situazione almeno fino al 15 gennaio.
Ecco la perturbazione che questa mattina è riuscita ad "eludere la sorveglianza" dell'alta pressione:
Sta determinando alcune precipitazioni tra il Golfo del Leone, la Francia orientale e la Costa Azzurra. L'ostacolo delle Alpi aiuterà il compito dell'anticiclone nel dissolvere quasi per intero il sistema nuvoloso.
La struttura stabilizzante tende a "stritolare" con le sue ganasce questo fronte, che verrà reso praticamente innocuo non appena raggiungerà il Mediterraneo.
Qualche debole pioggia è comunque presente questa mattina sulla Liguria, mentre la maggiore nuvolosità ha rotto l'inversione termica su molte aree della Valpadana centro-occidentale, che questa mattina si presentano senza nebbia; la coltre nebbiosa è invece ancora presente sui settori orientali e nelle valli incassate del centro, dove la nuvolosità non è riuscita ad arrivare.
Cantieri autostradali abbandonati, l'appello dei lavoratori: "Siamo senza stipendio"
Uiltrasporti Liguria lancia l'allarme: "Regione Liguria ed Aspi devono intervenire immediatamente"
Un comunicato di Uiltrasporti Liguria porta l'attenzione sulla situazione dei lavoratori della Coop Sanguglielmo/Secureway: "Avete notato che ci sono cantieri autostradali abbandonati e incustoditi? Vi siete mai chiesti il perché di questa situazione? Ecco a voi la risposta: 180 lavoratori della Cooperativa Sanguglielmo, passati alla Secureway, sono senza stipendio e senza lavoro e non ricevono comunicazioni in proposito da ottobre 2019, purtroppo le due società sembrano sparite nel nulla. I committenti, nonostante le nostre ripetute richieste di intervento, tacciono senza intraprendere iniziative concrete a tutela dei lavoratori né per la sicurezza dei cantieri. Addetti che, insieme alle loro famiglie versano in gravissime condizioni economiche. La Uiltrasporti intende ricordare, ancora una volta, che questi lavoratori dovrebbero essere destinati al ripristino autostradale e alla segnaletica, a seguito di incidenti e/o eventi calamitosi avvenuti negli ultimi tempi su le seguenti tratte: A6 - A7 – A12 – A10 – A26 –A4 – A21.
Purtroppo da un paio di mesi gli addetti non sono più in grado di raggiungere i cantieri di lavoro: versano in gravi condizioni economiche, non hanno carburante per i mezzi, né tessere viacard per pedaggi autostradali. Questa situazione è facilmente riscontrabile nelle tratte segnalate perché ci sono i cantieri incustoditi che rappresentano un pericolo per la sicurezza di cittadini e automobilisti. Il Presidente della Regione Liguria, sotto le festività di Natale, lamentava una presenza massiccia di cantieri; nessuno ha provveduto a comunicargli che i lavoratori delle due società non erano più in condizioni di operare per i motivi espressi più volte da Uiltrasporti Liguria. Chiediamo a Regione Liguria, Autostrade per l’ Italia S.p.a, S.a.t.a.p S.p.a, Pavimental, Itinera di intervenire con estrema urgenza per tutelare lavoratori e utenza.
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giovedì 9 gennaio 2020
Media Usa: "Due missili contro l'aereo ucraino caduto in Iran"
L'incidente costato la vita a 176 persone
Dopo Newsweek, anche la Cbs accredita la tesi dell'abbattimento del Boeing ucraino a Teheran. In particolare, secondo le fonti citate dall'emittente Usa, l'intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un'esplosione. L'ipotesi è che l'aereo sia stato colpito involontariamente.
La presidenza dell'Ucraina chiede delle "prove" sull'aereo dell'Ukraine International Airlines caduto ieri in Iran poco dopo il decollo per Kiev.
Il team di esperti ucraini che indaga sul disastro ha incontrato a Teheran le autorità dell'aviazione civile iraniana, che continuano a ritenere che il velivolo sia precipitato a seguito di un problema tecnico. La Repubblica islamica ha invitato a partecipare all'inchiesta anche il Canada e la Svezia, che nella tragedia hanno avuto rispettivamente 63 e 10 morti.
Il team di esperti ucraini che indaga sul disastro ha incontrato a Teheran le autorità dell'aviazione civile iraniana, che continuano a ritenere che il velivolo sia precipitato a seguito di un problema tecnico. La Repubblica islamica ha invitato a partecipare all'inchiesta anche il Canada e la Svezia, che nella tragedia hanno avuto rispettivamente 63 e 10 morti.
"L'aereo, che all'inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell'aeroporto, ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all'aeroporto nel momento dell'incidente", ha reso noto ieri notte sul suo sito l'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana.
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Harry e Meghan rinunciano allo status di reali, ma Buckingham Palace frena
Buckingham Palace, divideranno il loro tempo fra Regno e Nord America. 'Lavoreremo per diventare indipendenti, sosterremo sempre la regina'
Caos a Buckingham Palace, che dopo l'annuncio sul passo indietro di Harry e Meghan rispetto al loro status di "membri senior" della famiglia reale, ora frena e parla di discussioni "allo stato iniziale". In una seconda nota, firmata dalla vice responsabile comunicazione della regina, Hannah Howard, si legge: "Le discussioni col Duca e la Duchessa di Sussex sono in una fase iniziale. Comprendiamo il loro desiderio di un approccio diverso, ma queste sono questioni complicate e richiedono tempo per essere elaborate".
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mercoledì 8 gennaio 2020
Alessandria e provincia con l’aria inquinata: “Smog e nebbia dureranno per giorni”
L’allerta passa al livello 2: “Colpa anche del clima e del fatto che in pianura fa più freddo che in montagna”. Scattato lo stop anche ai diesel Euro 5
ALESSANDRIA. Con il Protocollo anti smog per la Pianura Padana è scattato il livello 2. Questo vuol dire vietare la circolazione anche ai diesel Euro 5, antecedenti al 2013: sono stati superati i dieci giorni di sforamento dei livelli di Pm10. «La causa è l’inversione termica, in pianura fa più freddo che in collina o in montagna e lo strato di rimescolamento è troppo basso. Quindi la nebbia e lo smog resteranno ancora per giorni». Il dirigente di Arpa Torino Secondo Barbero spiega che «sarà così ancora per la prossima settimana, l’anticiclone non crea condizioni meteo favorevoli alla dispersione e a parità di emissioni le concentrazioni di polveri aumentano. Siamo entrati nella classica situazione nella quale servono misure straordinarie».
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ALESSANDRIA. Con il Protocollo anti smog per la Pianura Padana è scattato il livello 2. Questo vuol dire vietare la circolazione anche ai diesel Euro 5, antecedenti al 2013: sono stati superati i dieci giorni di sforamento dei livelli di Pm10. «La causa è l’inversione termica, in pianura fa più freddo che in collina o in montagna e lo strato di rimescolamento è troppo basso. Quindi la nebbia e lo smog resteranno ancora per giorni». Il dirigente di Arpa Torino Secondo Barbero spiega che «sarà così ancora per la prossima settimana, l’anticiclone non crea condizioni meteo favorevoli alla dispersione e a parità di emissioni le concentrazioni di polveri aumentano. Siamo entrati nella classica situazione nella quale servono misure straordinarie».
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L’Iran attacca gli Usa: pioggia di razzi contro due basi statunitensi in Iraq. Teheran: “Almeno 80 morti”
Decine di missili lanciati dall'Iran all'1:20, la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Soleimani. Il ministro degli Esteri iraniano Zarif: "Non vogliamo una guerra, ma ci difenderemo contro gli attacchi codardi americani"
Crisi Usa Iran, ultime notizie 8 gennaio 2020
Ore 5,05 – L’Iran colpisce le forze Usa: “La vendetta è iniziata” – Alle 1,20 ora locale, la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Soleimani, l’Iran ha lanciato un attacco missilistico contro le forze guidate dagli Stati Uniti in Iraq. Teheran ha lanciato diversi missili balistici dal territorio iraniano contro almeno due strutture irachene che ospitano il personale della coalizione guidata dagli Stati Uniti. L’agenzia Farsnews precisa che Teheran ha lanciato i missili di propria produzione ‘Ghiam’ e ‘Fateh’.
L’attacco secondo i media iraniani provocato almeno 80 morti, ed è stato rivendicato dalle forze iraniane, le quali hanno affermato che “La feroce vendetta è iniziata”. Le notizie sul numero dei morti non sono ancora certe. La televisione di Stato iraniana cita fonti della Guardia Rivoluzionaria secondo le quali oltre agli 80 morti ci sarebbero 200 feriti. “Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base” di al-Asad.
martedì 7 gennaio 2020
L’autista del bus alla giovane: “Sei italiana? Voglio i documenti”. La madre: “Razzismo vergognoso”
Una 15enne aspetta il bus alla fermata del Teatro Sociale di Como. Il mezzo arriva, non sosta dove previsto ma solo una ventina di metri più avanti e dopo una evidente sollecitazione della giovane. L’autista dopo aver aperto le porte, visibilmente infastidito, chiede alla ragazza, dalla pelle scura, se sia Italiana e pretende di vedere la sua carta d’identità.
E’ quanto accaduto domenica scorsa e denunciato in un post Facebook da Paola Minussi, madre della giovane.
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E’ quanto accaduto domenica scorsa e denunciato in un post Facebook da Paola Minussi, madre della giovane.
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Registrati 19 gradi in Norvegia, temperatura da record per il mese di gennaio
Un mondo alla rovescia. Al posto che sciare, d'inverno i norvegesi fanno il bagno nei fiordi. Il 2 gennaio nell'ovest della Norvegia il termometro ha raggiunto 19 gradi, temperatura da record per il primo mese dell'anno.
“Di solito la gente sciava in questo periodo. Adesso invece la si vede passeggiare per le vie del centro in t-shirt”. Lo racconta Yvonne Wold, sindaca del comune norvegese di Rauma, dopo aver fatto un tuffo nelle acque dei fiordi. Giovedì 2 gennaio è stato il giorno invernale più caldo nella storia del Paese scandinavo: a Sunndalsøra, infatti – che si trova sulla costa occidentale, circa 500 chilometri sopra Oslo –, sono stati registrati 19 gradi centigradi. Una temperatura che persino d’estate si sperimenta raramente, ma in questo periodo è oltremodo anomala, considerando che solitamente la colonnina di mercurio scende sotto lo zero. Per fare un paragone, a Palermo il 2 gennaio c’erano 16 gradi.
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“Di solito la gente sciava in questo periodo. Adesso invece la si vede passeggiare per le vie del centro in t-shirt”. Lo racconta Yvonne Wold, sindaca del comune norvegese di Rauma, dopo aver fatto un tuffo nelle acque dei fiordi. Giovedì 2 gennaio è stato il giorno invernale più caldo nella storia del Paese scandinavo: a Sunndalsøra, infatti – che si trova sulla costa occidentale, circa 500 chilometri sopra Oslo –, sono stati registrati 19 gradi centigradi. Una temperatura che persino d’estate si sperimenta raramente, ma in questo periodo è oltremodo anomala, considerando che solitamente la colonnina di mercurio scende sotto lo zero. Per fare un paragone, a Palermo il 2 gennaio c’erano 16 gradi.
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Viverone, nel lago il caldo-record mette a rischio la pesca. Ed è allarme cormorani
Gli incendi australiani potrebbero essere la Chernobyl del Riscaldamento globale
Australia, anno zero dal punto di vista climatico. «Complimenti, suicidio quasi perfetto» dice lo scrittore Richard Flanagan sul New York Times, davanti alle scene apocalittiche che tutti abbiamo sotto gli occhi e che ricordano film post-guerra nucleare alla Mad Max: quasi mezzo miliardo di animali uccisi, oltre naturalmente alle decine di vittime umane.
L’articolo punta l’indice contro le responsabilità politiche di chi ha favorito ottusamente le lobbies dei combustibili fossili, gli «oligarchi del carbone»: «La gloriosa Grande Barriera Corallina muore, le foreste pluviali, patrimonio dell'umanità, bruciano, le meravigliose e gigantesche foreste di alghe sottomarine svaniscono, molte città stanno esaurendo l'acqua. Il continente brucia su una scala mai vista prima». Gli incendi hanno già devastato 14,5 milioni di acri, la superficie della Virginia Occidentale, più del triplo dell'area distrutta dagli incendi del 2018 in California e sei volte più degli incendi del 2019 in Amazzonia. L'aria di Canberra a Capodanno è stata la più inquinata al mondo, su di lei incombeva un pennacchio di fumo e di fuoco largo quanto l'Europa.
lunedì 6 gennaio 2020
Arezzo, bimbo di 6 mesi dimenticato nell'androne di un palazzo
A trovare il piccolo in una culla sono stati alcuni giovani: le sue condizioni sono buone. I genitori sono due argentini: «Eravamo convinti di averlo portato a casa». Aperte le indagini
AREZZO - Quando la notte della vigilia dell’Epifania lo hanno trovato in quella culla portatile lasciata in un angolo riparato dell’androne di un palazzo non lontano dal centro di Arezzo, i ragazzi non credevano ai loro occhi e qualcuno si è pure commosso. Quel neonato sembrava davvero la rappresentazione della Natività. «Poverino, lo hanno abbandonato», hanno detto i soccorritori. E invece il piccolo di sei mesi sarebbe stato dimenticato dai genitori. Almeno questa la versione dei presunti babbo e mamma che il giorno dell’Epifania alle 6 si sono presentati all’ospedale.
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Marocco, Eva Valerio trovata morta sulla spiaggia: aveva 30 anni
Il suo corpo è stato trovato sulla spiaggia a Boutalha, nel sud del Paese. Un suo amico marocchino 24 ore fa ne aveva denunciato la scomparsa. Farnesina segue la vicenda
L’hanno trovata senza vita sulla spiaggia di Bouthala, vicino a Dakhla, angolo di paradiso stretto fra le sabbie del Sahara e le acque atlantiche del Sud del Marocco. Aveva 30 anni, si chiamava Eva Valerio ed era originaria di Montecchio Precalcino, piccolo comune in provincia di Vicenza dove viveva con i genitori e la sorella. «Mi hanno detto che è annegata ma al momento non ci sono certezze», ha dichiarato nella tarda serata di ieri il sindaco di Montecchio, Fabrizio Parisotto. A denunciare la scomparsa sarebbe stato un amico marocchino di Eva, 24 ore prima del ritrovamento del corpo. Gli agenti della gendarmeria si sono così messi alla ricerca della giovane vicentina, trovandola il giorno dopo sulle sabbie di Bouthala, diciannove chilometri a nord di Dakhla.
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Incidente a Senigallia, due donne investite e uccise da guidatore ubriaco davanti a discoteca
Sonia Farris, parrucchiera di 34 anni, ed Elisa Rondina, insegnante di 43, erano appena uscite da un locale a Senigallia, in provincia di Ancona. Camminavano a bordo strada. L’uomo alla guida aveva un tasso quattro volte superiore al consentito
Un’altra gravissima tragedia, dopo quella di Lutago in Alto Adige dove sono morti 6 ragazzi, colpisce pedoni innocenti sulle strade. Sonia Farris, 34 anni, e Elisa Rondina, 43, entrambe di Fano in provincia di Pesaro, sono state investite e uccise nella notte a Senigallia. Farris faceva la parrucchiera, Rondina era docente presso l’istituto comprensivo di Montefelcino. Le due vittime erano appena uscite dalla discoteca Megà e camminavano lungo il bordo della strada provinciale 360 quando sono state travolte da un’auto condotta da un uomo risultato positivo all’alcoltest, poi arrestato dalla polizia stradale.
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Il presidente Mattarella in Sicilia per l’anniversario della morte del fratello Piersanti
Piersanti Mattarella fu assassinato 40 anni fa da Cosa Nostra durante il mandato di presidente della Regione Siciliana
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato al cimitero di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, dove è sepolto suo fratello Piersanti Mattarella. Il Capo dello Stato è tornato della sua città di origine per rendere omaggio al fratello assassinato da Cosa Nostra 40 anni fa. L'omicidio del presidente della Regione siciliana, infatti, avvenne il 6 gennaio 1980 davanti agli occhi della moglie.
Per ricordare la figura di Piersanti Mattarella, assassinato a Palermo dalla mafia, l'Assemblea regionale siciliana terrà alle 11 di lunedì 6 gennaio, quarant'anni esatti dall'omicidio, una seduta solenne a Sala d'Ercole. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, dopo essere stato sulla tomba del fratello dell'allora presidente
della Regione siciliana, sarà presente anche lì. Sono previsti gli interventi del presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè e del governatore Nello Musumeci. Alle 9, in via Libertà sul luogo dell'omicidio, il deposito delle corone di fiori da parte delle autorità per ricordare l'uccisione il presidente della Regione; alle 9.30 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una cerimonia, attribuirà al Giardino Inglese il toponimo "Parco Piersanti Mattarella - Giardino all'Inglese" e sarà collocata nel parco una lapide in memoria del politico Dc assassinato.
della Regione siciliana, sarà presente anche lì. Sono previsti gli interventi del presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè e del governatore Nello Musumeci. Alle 9, in via Libertà sul luogo dell'omicidio, il deposito delle corone di fiori da parte delle autorità per ricordare l'uccisione il presidente della Regione; alle 9.30 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con una cerimonia, attribuirà al Giardino Inglese il toponimo "Parco Piersanti Mattarella - Giardino all'Inglese" e sarà collocata nel parco una lapide in memoria del politico Dc assassinato.
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Strage in Alto Adige: auto su pedoni, 6 morti in Valle Aurina
Anche 11 feriti nello scontro notturno
E' di 6 morti e 11 feriti il bilancio di un tragico incidente stradale avvenuto la scorsa notte a Lutago, in Valle Aurina in Alto Adige. Secondo le prime informazioni, verso le ore 1.15 un'auto ha centrato a grande velocità un gruppo di persone che si trovava sul bordo della strada. Le vittime sono tutti giovani cittadini tedeschi fra i 20 ed i 25 anni di età. Dopo aver passato la serata in un locale, la comitiva si trovava accanto a un pullman turistico quando è stata centrata in pieno da un'automobile.
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sabato 4 gennaio 2020
Pisa, edicola simbolo della lotta alla mafia rimossa dalla giunta leghista
“Questo è un bene confiscato alla mafia“, così recitava il cartellone che campeggiava davanti ad una storica edicola del centro di Pisa, simbolo e presidio contro la lotta alla mafia. Adesso quell’edicola e quel cartello non esistono più, a causa dell’improvvisa decisione del comune toscano di rimuovere uno dei luoghi più frequentati della città, anche per il suo valore storico.
L’edicola di Borgo Stretto era stata confiscata alla mafia nel 2013. Poi era stata riaperta da Libera fino al 2018, quando invece ha chiuso per gli eccessi costi. Da tempo circolavano voci di una sua rimozione, per questioni di decoro urbano e sicurezza. Eppure c’era un progetto per darle nuova vita, anche visto l’alto valore simbolico di quel luogo: un presidio che ricordava tutti che anche a Pisa e in Toscana la lotta contro la mafia non deve venire mai meno.
Appena qualche mese fa l’edicola aveva ricevuto la visita di don Luigi Ciotti, che con la sua Libera stava portando avanti il progetto di riqualificazione di quel monumento di legalità dopo la chiusura del 2018. Eppure dal 1 gennaio 2020, senza preavviso alcuno dato ai cittadini, l’edicola non c’è più.
venerdì 3 gennaio 2020
Sicurezza stradale, nel Comasco le strisce pedonali a Led: sono le prime in Italia
E' una piccola grande rivoluzione viabilistica quella di San Fermo della Battaglia. Il comune, a due passi da Como, ha inaugurato le prime strisce pedonali intelligenti d'Italia.
Un sistema tanto semplice quanto geniale per garantire la sicurezza dei pedoni. Con il buio le zebre si illuminano (con luci rigorosamente Led) ogni volta che un pedone si appresta ad attraversare la strada, individuato da due telecamere. Un segnale chiarissimo per gli automobilisti che passano per piazza XXVII Maggio, sulla Garibaldina. Il progetto - importato dalla Spagna da una ditta dell'Alessandrino, la Blindo office energy che ha l'esclusiva per l'Italia e la Svizzera - è stato fortemente voluto dal commissario della polizia locale del paese, Francesco Leanza.
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Progettate a Valenza le strisce che s’illuminano al verde del semaforo
Blindo office energy
Un sistema tanto semplice quanto geniale per garantire la sicurezza dei pedoni. Con il buio le zebre si illuminano (con luci rigorosamente Led) ogni volta che un pedone si appresta ad attraversare la strada, individuato da due telecamere. Un segnale chiarissimo per gli automobilisti che passano per piazza XXVII Maggio, sulla Garibaldina. Il progetto - importato dalla Spagna da una ditta dell'Alessandrino, la Blindo office energy che ha l'esclusiva per l'Italia e la Svizzera - è stato fortemente voluto dal commissario della polizia locale del paese, Francesco Leanza.
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Progettate a Valenza le strisce che s’illuminano al verde del semaforo
Blindo office energy
Napoli, video shock: bimbi in fila per sparare con la pistola, padre denunciato
Bambini napoletani sparano con la pistola a Capodanno, padre denunciato dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli
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Attacco all'aeroporto di Baghdad, ucciso il generale iraniano Soleimani
Su ordine di Trump. Morte altre 7 persone. Almeno 12 soldati iracheni feriti
Le forze americane hanno ucciso a Baghdad il generale iraniano Qassem Soleimani, una delle figure chiave dell'Iran, molto vicino alla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, e considerato da alcuni il potenziale futuro leader del Paese. Un raid, quello statunitense, condotto - secondo indiscrezioni - con un drone e ordinato da Donald Trump. E che rischia di far salire la già alta tensione fra Stati Uniti e Iran, ma anche in tutto il Medio Oriente. La reazione iraniana è immediata, con Teheran che paeral di "atto di terrorismo" e fa sapere che ci saranno ritorsioni.
"Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell'attacco della notte scorsa", ha detto la guida suprema iraniana Ali Khamenei riferendosi all'attacco.
"Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell'attacco della notte scorsa", ha detto la guida suprema iraniana Ali Khamenei riferendosi all'attacco.
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Iraq, ucciso in un raid Usa il generale iraniano Soleimani. Khamenei: “Dure ritorsioni”. Washington chiede a cittadini di lasciare Paese
giovedì 2 gennaio 2020
“Segre…Gata”: scritta nazista contro la Senatrice a Santa Marinella
“Segre…gata” e svastica a corredo. Questa l’accoglienza alla senatrice a vita e sopravvissuta di Auschwitz Liliana Segre a cui il consiglio comunale di Santa Marinella ha deciso all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria.
Anzi, ad essere precisi, chi ha vergato il muro della biblioteca comunale (luogo forse neanche scelto a caso) dal lato di via della Libertà non è neanche stato capace di scrivere correttamente l’offesa, visto che c’è scritto “Segrega…gata” a dimostrazione delle capacità limitate di colui o coloro che prendono in mano la bomboletta spray e pensano di mandare segnali di stampo nazista.
Rimane la scritta che verosimilmente sparirà a breve e il quadro di polemiche politiche che ne sono scaturite.
Rimane la scritta che verosimilmente sparirà a breve e il quadro di polemiche politiche che ne sono scaturite.
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