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sabato 4 gennaio 2020

Pisa, edicola simbolo della lotta alla mafia rimossa dalla giunta leghista

Questo è un bene confiscato alla mafia“, così recitava il cartellone che campeggiava davanti ad una storica edicola del centro di Pisa, simbolo e presidio contro la lotta alla mafia. Adesso quell’edicola e quel cartello non esistono più, a causa dell’improvvisa decisione del comune toscano di rimuovere uno dei luoghi più frequentati della città, anche per il suo valore storico.
L’edicola di Borgo Stretto era stata confiscata alla mafia nel 2013. Poi era stata riaperta da Libera fino al 2018, quando invece ha chiuso per gli eccessi costi. Da tempo circolavano voci di una sua rimozione, per questioni di decoro urbano e sicurezza. Eppure c’era un progetto per darle nuova vita, anche visto l’alto valore simbolico di quel luogo: un presidio che ricordava tutti che anche a Pisa e in Toscana la lotta contro la mafia non deve venire mai meno.
Appena qualche mese fa l’edicola aveva ricevuto la visita di don Luigi Ciotti, che con la sua Libera stava portando avanti il progetto di riqualificazione di quel monumento di legalità dopo la chiusura del 2018. Eppure dal 1 gennaio 2020, senza preavviso alcuno dato ai cittadini, l’edicola non c’è più.

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