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venerdì 11 dicembre 2020

Schianto mortale, soccorsi ancora in atto

NOVI LIGURE (AL) - Un uomo di circa trent’anni ha perso la vita nell’incidente stradale verificatosi poco prima delle 18 lungo la strada 35 ter dei Giovi che collega Novi Ligure a Serravalle Scrivia.

La vittima viaggiava a bordo di un’autovettura ‘Bmw 320 station wagon’ che si è scontrata frontalmente con un autotreno. Il violentissimo impatto si è verificato in prossimità della rotatoria stradale che collega la strada ’35 ter’ con la bretella che porta verso il Serravalle outlet. Sul posto sono impegnati gli agenti della Polizia stradale di Serravalle Scrivia, i vigili del fuoco che hanno provato ad estrarre il conducente dalle lamiere della ‘Bmw’ e le ambulanze del soccorso di emergenza 118 che erano pronte a dare soccorso sanitario al giovane conducente. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

Nel momento in cui si è verificato lo scontro tra auto e tir, in zona era già buio, ma non c’era nebbia.

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In ospedale anche l’autista del tir coinvolto nello scontro




Coronavirus – In Liguria 11 decessi e 320 nuovi contagi, i medici concordi: a gennaio terza ondata

 

Ancora 11 decessi e 320 nuovi positivi al Covid-19 oggi in Liguria e la consapevolezza, condivisa dalla maggior parte dei medici ed esperti del settore sanitario che con l’inizio del nuovo anno l’Italia dovrà affrontare una nuova terza ondata di casi di coronavirus.

Scende troppo lentamente la curva dei nuovi contagi anche in Liguria e il numero ancora molto alto di decessi spinge a riflettere sulla situazione ma, ancor più su quello che ci riserverà il nuovo anno.
L’invito alla massima cautela, a non ammassarsi nei negozi e nei locali riaperti e all’uso scrupoloso delle misure di sicurezza anti contagio (mascherine sempre in presenza di non conviventi, distanziamento, lavarsi accuratamente le mani appena possibile) resta valido e condiviso anche da chi è più “critico” sulle misure restrittive.

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Coronavirus – Infermiere di 28 anni trovato morto in casa, era positivo al virus

giovedì 10 dicembre 2020

Caso Genovese, parla la modella delle feste private: “Ho visto anche vescovi tra sesso e cocaina”

Non ci sono solo le feste di Alberto Genovese a Milano: l’Italia è piena di party esclusivi e segreti a cui partecipano anche vescovi, professionisti e calciatori. Lo racconta a Fanpage.it Giulia Napolitano, una giovane fotomodella che da anni lavora come ragazza immagine per feste private in tutto il Paese. “Ho visto preti mettere in fila ragazze nude cosparse di cocaina, ristoratori pagare 18enni per guardare porno assieme. Se faccio i nomi mi ammazzano”.


La verità è che serie come "The Young Pope", per quanto possano sembrare esagerate nelle scene di piacere, non sono estreme come la realtà. "Una volta, in una bellissima villa romana di proprietà di una ex escort, ho visto un prete che aveva messo in fila tre ragazze nude sul letto e ognuna di loro aveva una striscia di cocaina sul pube. Il resto si può immaginare. Ne ho visto un altro che faceva un threesome, un trio con due ragazze, e non si è fermato neppure quando sono passata nella stanza per andare in bagno. Se faccio i nomi mi ammazzano”. A parlare è Giulia Napolitano, una fotomodella siciliana 21enne che da anni lavora come ragazza immagine per feste private in tutta Italia e che ha deciso di raccontare a Fanpage.it i retroscena delle notti proibite degli insospettabili.

"A Roma è pieno di vescovi e preti che fanno messa e tre ore dopo pippano cocaina e si divertono con 18enni come se niente fosse. Quando ho provato a chiedere come mai un uomo di Chiesa frequentasse serate del genere, qualcuno di loro mi ha risposto che stava seguendo la fuga nel rifugio dei peccatori. Uno schifo". 

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Covid Italia, 16.999 contagi e 887 morti: il bollettino


Sono 16.999 i contagi da coronavirus resi noti oggi in Italia secondo il bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri morti 887 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 171.586 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.291, con un calo di 29 unità.

LOMBARDIA - Sono 2.093 i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 172 morti.

VENETO - Sono 4.197 i contagi da coronavirus resi noti oggi in Veneto secondo il bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri morti 148 morti, che portano il totale a 4.551 dall'inizio dell'emergenza nella regione.

LAZIO - Sono 1.488 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 68 morti. Nel Lazio sono 90.767 i casi attualmente positivi a Covid-19 (in calo rispetto a ieri quando erano 93.818), di cui 3.036 ricoverati (ieri erano 3.109), 339 in terapia intensiva (rispetto ai 342) e 87.392 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia, i guariti sono in totale 42.344, i decessi 2.802 e il totale dei casi esaminati è pari a 135.913.

ABRUZZO - Sono 227 i nuovi contagi di covid 19 registrati oggi in Abruzzo (di età compresa tra 1 e 98 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 28, di cui 9 in provincia dell’Aquila, 12 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti. Il bilancio dei morti secondo il bollettino registra 10 nuovi casi e sale a 1013 (di età compresa tra 38 e 104 anni, 8 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 3 casi riguardano decessi dei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalla Asl.

TOSCANA - "I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana sono 517 su 9.577 tamponi molecolari e 3696 test rapidi effettuati". Lo annuncia su Facebook il presidente della Toscana Eugenio Giani, anticipando il dato del bollettino regionale sul coronavirus.

EMILIA ROMAGNA - Sono 1.453 i nuovi contagi da Coronavirus in Emilia Romagna, secondo i dati del bollettino di oggi. Si registrano altri 72 morti. Dall’inizio dell’epidemia, nella regione si sono registrati 139.800 casi di positività. I nuovi positivi sono in rapporto a un totale di 17.556 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi casi sul numero di tamponi fatti scende all’8,2%, dal 10,3% di ieri.

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Covid: nel mondo oltre 68 milioni di contagiati, Usa i più colpiti

Verso la zona gialla, le Regioni che potrebbero cambiare colore da domenica 13 dicembre

Con il nuovo report settimanale dell’Iss ci sono cinque Regioni che potrebbero cambiare colore da domenica 13 dicembre. Si tratta di Abruzzo (l’ordinanza del presidente Marsilio, impugnata dal governo, riportava la Regione in zona arancione dal 7 dicembre), Lombardia, Piemonte, Toscana e Campania. Per queste quattro si profila il passaggio in fascia gialla.

A giorni, come preannunciato nelle scorse settimane dal governo, potrebbe cambiare il colore di alcune Regioni, passando a una fascia di rischio più moderata. Con i nuovi dati del monitoraggio Iss delle Regioni, domani, venerdì 11 dicembre, potrebbero esserci aggiornamenti nella suddivisione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse, schema che è stato confermato anche nell'ultimo dpcm del 3 dicembre.

Si va dunque verso una zona gialla generalizzata, quindi con minori restrizioni. Anche se le misure varate per le festività natalizie prevedono qualche limitazione in più negli spostamenti, soprattutto nei giorni ‘rossi', Natale Santo Stefano e Capodanno, quando sarà vietato muoversi tra Comuni. Dal 21 al 6 poi c'è il divieto di spostamento tra Regioni, anche se gialle.

Quando sarà diffuso il nuovo report Iss, le ordinanze del ministero della Salute, che stabilisce il passaggio di fascia delle Regioni, dovrebbero essere firmate sempre nella giornata di domani, per poi entrare in vigore da domenica 13 dicembre. Si aspettano un cambiamento di colore la Lombardia, il Piemonte, l'Abruzzo, la Campania e la Toscana, Regioni che hanno fatto registrare un calo della curva epidemiologica.

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Spostamenti a Natale, le Faq del governo: si potrà andare in un’altra città per raggiungere partner



Trump prepara lo show per oscurare giuramento di Biden

 Volare su Washington in elicottero, poi un maxi raduno in Florida

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Il governo apre sugli spostamenti tra comuni a Natale

Il premier apre una riflessione. Si valuta l'estensione sulla possibilità di spostarsi

Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull'opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale. E' quanto apprende l'ANSA da fonti parlamentari.

Il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l'1 gennaio. La riflessione aperta da Conte, secondo le stesse fonti, potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni. 

Fonte

Meteo fine settimana: ecco dove servirà l'ombrello...

Fine settimana a tratti instabile al centro, sulle Isole e al meridione, più asciutto al nord.

Fine settimana a luci e ombre sulla nostra Penisola. Verremo infatti interessati da un corridoio di correnti nord-occidentali relativamente fredde che determineranno fenomeni sparsi specie al centro, al sud e sulle Isole. 

Le regioni settentrionali verranno scarsamente interessate se non i settori alpini confinali che avranno qualche nevicata segnatamente sabato. 

La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di sabato 12 dicembre: 

Dicevamo di un nord Italia quasi completamente all'asciutto ad eccezione di qualche nevicata sui rilievi della Val d'Aosta e modeste piogge sulla Liguria. 

rovesci più intensi impegneranno la Sardegna e il Tirreno, dalla bassa Toscana fino alla Calabria, unitamente alla Sicilia. Scarsi gli apporti piovosi nelle aree interne del centro e lungo il versante adriatico, unitamente alla Puglia. 

Ventilazione da nord-ovest moderata e clima ancora un po' freddo al nord; decisamente più mite invece al centro e al meridione. 

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Un bambino di Milano di 4 anni aveva il coronavirus il 21 novembre 2019


Arrivato in pronto soccorso con problemi respiratori, era stato sottoposto a tampone in gola il 5 dicembre per vedere se aveva il morbillo. Oggi il suo campione è stato rianalizzato dai ricercatori dell'università di Milano e trovato positivo al Sars-Cov2. Il risultato pubblicato sul sito dei Cdc americani. Mario Raviglione: "Virus in circolazione già da metà novembre"

Il 21 novembre 2019 a Milano un bambino di 4 anni che frequenta la scuola materna si ammala di tosse e raffreddore. Non è il solito malanno di stagione. Il 30 novembre arriva in pronto soccorso perché vomita e fatica a respirare. Il giorno dopo la pelle si riempie di bollicine e il 5 dicembre gli viene fatto un tampone in gola: il morbillo che i medici sospettano si rileva così. Ma non è quella la diagnosi giusta. In ogni modo il bambino guarisce e il cotton fioc, come è prassi, viene conservato nel freezer a meno 80 gradi nel laboratorio dell'università, che funge da sentinella nella rete Moronet per la diffusone del morbillo. Oggi, a quasi un anno di distanza, un gruppo di ricercatori dell'ateneo si chiede: e se fosse stato Covid?

Trentanove campioni vengono ripresi dal gelo, risalenti al periodo settembre 2019-febbraio 2020. Trentotto sono negativi, ma il tampone del bambino no. In quel cotton fioc, più di un anno fa, c'era già il coronavirus, ceppo di Wuhan. L'esame effettuato nel laboratorio dell'università di cui sono responsabili Elisabetta Tanzi e Antonella Amendola è lo stesso tampone molecolare che viene usato oggi per le diagnosi dei positivi. Nessun test è sicuro al 100 per cento, ma quello è il più preciso che abbiamo e rileva direttamente l'Rna del coronavirus, non (come nel caso degli esami del sangue) gli anticorpi che potrebbero reagire anche a contatto con virus simili.

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Calcio, è morto a 64 anni Paolo Rossi

Ne ha dato notizia nella notte la moglie. Fu campione del mondo nel 1982

E' morto a 64 anni Paolo Rossi, l'ex calciatore campione del mondo con l'Italia nel 1982. Ne ha dato notizia nella notte la moglie Federica Cappelletti, sul suo profilo Instagram.

"Per sempre", ha scritto la Cappelletti pubblicando sul social network una foto di lei col marito.

Negli stessi minuti dava conto della scomparsa di 'Pablito' anche il vicedirettore di RaiSport, Enrico Varriale: "Una notizia tristissima, ci ha lasciato" un "indimenticabile, che ci ha fatto innamorare tutti in quell'Estate dell'82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro negli ultimi anni".

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mercoledì 9 dicembre 2020

Covid: contagi in netto calo 12.756 positivi. Diminuiscono anche le vittime, 499

In calo anche i tamponi effettuati sono 118.475 , 30mila meno di ieri. Diminuiscono di 25 unità i pazienti in terapia intensiva

Netto calo dei contagi. Sono 12.756 i casi positivi al tampone per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati della Protezione civile.
    Le vittime sono 499. 

Sono 118.475 i tamponi effettuati per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, oltre 30 mila in meno di ieri. . Il tasso di positività è del 10,8%, in aumento dello 0,8% rispetto a ieri.

Sono 3.320 i pazienti in terapia intensiva in Italia per il Covid-19, in calo di 25 unità rispetto a ieri. 

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Covid: Abruzzo supera i mille morti, 53% in seconda ondata

Uccide la moglie, assolto per "delirio di gelosia"

Riconosciuto il vizio totale di mente al femminicida a Brescia

Assolto perché incapace di intendere e volere a causa di un totale vizio di mente per "un delirio di gelosia". Si è chiuso così il processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia a carico di Antonio Gozzini, 70enne che un anno fa in città uccise la moglie Cristina Maioli, insegnante di scuola superiore che era stata poi vegliata per ore dal marito.

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martedì 8 dicembre 2020

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 8 dicembre: 14.842 nuovi casi e 634 morti

I dati del bollettino sulla pandemia di Covid-19 di martedì 8 dicembre. Più contagi con più tamponi, ma il tasso di positività scende al 9,9%. Più colpito il Veneto (+3.145) per il quarto giorno di fila. Aumentano le vittime: nessuna regione registra zero decessi

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.757.394 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 14.842, +0,8% rispetto al giorno prima (ieri erano +13.720), mentre i decessi odierni sono 634, +1% (ieri erano +528), per un totale di 61.240 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 958.62925.497 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +2,7% (ieri erano +19.638). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 737.525, pari a -11.294 rispetto a ieri, -1,5% (ieri erano -6.487). La flessione degli attuali positivi — sono in calo e con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

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Così si muove l’epidemia in Italia: i dati,
i numeri | I casi nel mondo: il grafico

Alto Adige: in Val d’Ultimo quasi 2 metri di neve


Numerose località in Alto Adige sono isolate a causa della chiusura di strade | CorriereTv

Continua a nevicare su tutto il territorio altoatesino: particolarmente colpite dalle forti nevicate sono la Val d’Ultimo (nel video la località di Santa Gertrude), la Val Passiria e la zona dolomitica.


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lunedì 7 dicembre 2020

Covid, Ricciardi: "Dicembre e gennaio saranno terribili"


La strada per arginare l'epidemia da Covid è tutt'altro che in discesa per Walter Ricciardi. "Siamo ancora nel pieno della seconda ondata di Sars-CoV-2, dicembre e gennaio saranno terribili per due motivi: per i problemi nell'accesso ai servizi e per le tante differenze a livello ragionale". Lo ha detto il consigliere del ministero della Salute e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, nel suo intervento al quinto 'Orphan Drug Day-L’impatto della pandemia sui malati rari: destinati a tornare nell’ombra?' promosso online dall'Osservatorio malattie rare (Omar).

ABRUZZO - "E' molto importante continuare con il rispetto delle regole, sia a livello individuale che da parte degli organismi istituzionali, perché se si allentano le misure troppo presto non solo non si inverte il trend, ma il rischio è quello di trovarci di fronte a mesi difficilissimi, in cui Covid e influenza correranno insieme. Perché il coronavirus circola ancora in modo importante, e non rispetta i confini regionali", dice poi Ricciardi all'Adnkronos Salute all'indomani dell'annuncio dell'Abruzzo diventato 'arancione' in anticipo e per scelta autonoma.

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Coronavirus, Crisanti: «La terza ondata? È una certezza. L’Italia avrà record di morti in Europa»

Lamorgese positiva, Bonafede e Di Maio in isolamento. Tampone per Conte

Coronavirus, bollettino di oggi: 13.720 nuovi casi e 528 morti. Sale il tasso di positività

Il tasso di positività si alza ancora: + 0,8%, come ieri. L'Iss: "Età media deceduti 80 anni, 4 su 10 in Lombardia". ll Papa: "Vicino a medici e infermieri"

IL BOLLETTINO

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Oggi, in Italia, sono stati registrati 13.720 nuovi casi di coronavirus su un totale di 111.217 tamponi. I morti nelle ultime 24 ore sono 528, mentre i guariti sono 19.638. Cala la pressione sulle terapie intensive (-72 unità), +133 i ricoveri. Si alza ancora il tasso di positività 12,3%, +0,8% rispetto a ieri. Anche ieri l’aumento era stato dello 0,8%.


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Clima: novembre il mese più caldo della storia nel mondo

Copernicus, in Europa l'autunno più caldo

Novembre è stato il mese più caldo della storia a livello mondiale, mentre l'Europa ha registrato quest'anno il suo autunno più caldo: è quanto emerge da un rapporto di Copernicus Climate Change Service, il programma di osservazione della terra dell'Unione europea. A livello globale il mese di novembre è stato più caldo rispetto alla media del 1981-2010 di quasi 0,8 gradi centigradi e di 0,1 gradi rispetto al novembre del 2019. Le temperature hanno segnato i rialzi maggiori in vaste aree dell'Europa settentrionale, della Siberia e dell'Oceano Artico

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Obenauf, «La pugile ha ucciso il marito»: arrestata in Svizzera ex campionessa brasiliana

La 34enne aveva sposato in gennaio quello che per le autorità svizzere è «Thomas», il 61enne Marco Tagliavini, titolare di un ristorante: «trauma da corpo contundente»

Il (pesante) sospetto è che la sua carica di aggressività l'abbia portata — forse al culmine di un litigio — ad uccidere il coniuge, colpendolo con un oggetto. Un’ex campionessa di boxe è stata arrestata in Svizzera nell’ambito delle indagini sulla morte del marito 61enne, ucciso «per trauma da corpo contundente» nell'ottobre scorso. Lei è Viviane Obenauf, 34 anni, la principale sospettata della morte della persona che i pubblici ministeri elvetici chiamano solo «Thomas»; nel rispetto delle leggi sulla privacy vigenti nel paese. A gennaio, raccontava lo Jungfrau Zeitung, aveva «detto sì» a Marco Tagliavini, titolare del ristorante Des Alpes di Interlaken.

Obenauf, nata a Rio de Janeiro nel 1986, è un’ex pugile professionista con un record di 14 vittorie (7 k.o.) e 6 sconfitte; durante la sua carriera ha vinto i titoli Wbf International pesi leggeri e Wba International super piuma. La testata brasiliana Globo ha riferito che la vittima era stata trovata morta nell’abitazione di Interlaken (Oberland Bernese, Svizzera centrale) che condivideva con Obenauf e che le indagini hanno stabilito il decesso come avvenuto per «aggressione violenta sostenuta». Un omicidio in seguito a ferite gravi, causate appunto da un corpo contundente. 


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Maxi rissa ieri a Roma fra ragazzi senza mascherina

 

Maxi rissa ieri pomeriggio a Roma fra ragazzi senza mascherina al Pincio, c'erano tantissimi ragazzi sia al Pincio e sia all'Eur , sono intervenute le forze dell'ordine per sedare la rissa ma anche per disperdere tutte quelle persone.

Non capisco se questi ragazzi un cervello pensante lo abbiano, o se fanno come gli animali che vivono in branco seguono il capo senza capire niente, bevono e poi litigano, ma non è meglio che stessero a casa senza scocciare il prossimo e soprattutto senza diffondere il virus? 

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domenica 6 dicembre 2020

Covid: 18.887 nuovi contagi e 564 morti

Arcuri: 'Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune'

Sono 18.887 i nuovi casi di coronavirus, e 564 i morti, registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo si apprende dal nuovo bollettino del ministero della Salute. I guariti o dimessi sono 17.186. Sono complessivamente 60.078 le persone morte in Italia a causa del virus dall'inizio dell'emergenza.

"Sarà un Natale di responsabilità, sacrificio e di speranza perché un po' di luce alla fine del tunnel si comincia a vedere", ha detto il commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ospite a "Mezz'ora in Più" su Rai3. "Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune - ha spiegato -. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si conlcuderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi". 

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Covid, anno 'bollente' per 112: da marzo 392mila telefonate

 

Trecentonovantaduemila chiamate al Numero Unico di Emergenza 112 sono state ricevute da marzo a oggi dalla sezione appositamente istituita nella Sala Operativa di Roma e dedicata all'emergenza Coronavirus. Una media di 4300 telefonate al giorno, con un picco di addirittura 23mila a marzo, quando il Covid-19 si è trasformato in vera e propria pandemia. Sono i numeri impressionanti appresi dall'Adnkronos e che raccontano meglio forse di tante parole la percezione dell'emergenza, lo spavento e la sensazione di insicurezza vissuta dal cittadino.

Dalle sparatorie al finto ordine pizza per chiedere aiuto, le voci del 112

"Dopo il boom di marzo, con quasi mille chiamate in un'ora, in estate le telefonate per Covid sono quasi scomparse - spiega il direttore del Soccorso Pubblico di Regione Lazio Livio De Angelis - Abbiamo ripreso a riceverne da settembre scorso e da ottobre il telefono dei nostri operatori dedicati all'emergenza squilla una media di 900 volte al giorno".

Un po' come il 911 americano, e molto di più considerato che chiamando dall'Italia il numero di emergenza che abbiamo imparato a conoscere dai film e serie made in Usa risponde oggi proprio il "nostrano" 112. Spente da pochi giorni, il 18 novembre scorso, le 5 candeline, la Sala Operativa di Roma, inaugurata nella Casa della Sicurezza della Regione Lazio e oggi tra le più grandi d'Europa, risponde in media ogni giorno a 8mila chiamate, non solo per il Coronavirus ma anche per violenze, furti, rapine, sparatorie, omicidi, aggressioni, liti, incendi e incidenti. Centocinquanta gli operatori che si alternano nei turni, dai 30 il giorno ai 20 la notte.

Se nell'intero anno 2019 le telefonate al Numero Unico d'Emergenza 112 da Roma e provincia sono state 2.976.575, smistate alle centrali operative di carabinieri, polizia, vigili del fuoco, emergenza sanitaria, nel primo semestre di quest'anno al 112 sono arrivate 1.896.221 chiamate, con una media di 10.418 al giorno (2mila in più rispetto alla media dell'anno precedente). Si sono accorciati anche i tempi di risposta, oggi 2,2 secondi, mentre il tempo medio di passaggio della chiamata dal Cur (Centrale Unica di Risposta) al PSAP2 (Centrali operative Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria) competente è di circa 43 secondi.

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Covid, quarta ondata a Hong Kong

Hong Kong si trova ad affrontare quella che ormai viene considerata la"quarta ondata" della pandemia di coronavirus. L'ultimo bollettino riporta 95 contagi, 8 dei quali arrivati dall'esterno. Ma ben 18 dei contagi locali sono legati ad un evento 'super diffusore', una festa da ballo che ha ormai infettato 500 persone.

Uno dei principali consiglieri del governo per la pandemia, il microbiologo Yuen Kwok-yung , ha avvertito che la quarta ondata, con oltre cento contagiati al giorno in quattro degli ultimi sette giorni, non potrà essere fermata se non si ritorna alle misure più strette di luglio. La nuova ondata, avverte Yuen, ha colpito in gran parte i cittadini più ricchi di Hong Kong, molti dei quali sono restii a dare informazioni sui loro spostamenti, complicando il contact tracing.

Al momento, e fino a metà dicembre, sono stati chiusi bar, pub, nightclub, parchi di divertimento, musei, cinema, sale di karaoke e mahjong. Al ristorante possono sedere al massimo due persone allo stesso tavolo e il servizio termina alle 22.

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Il fiume Panaro rompe gli argini, evacuazioni nel Modenese. Pericolo valanghe molto forte sulle Dolomiti di Sesto

Già caduti 140 cm di neve, attesi altri 110 cm. Il maltempo provoca l'interruzione della ferrovia del Brennero. Allagamenti e frane in Sicilia, Eolie isolate

Sulle Dolomiti di Sesto, come anche sulle Dolomiti tra la Marmolada e Fiera di Primiero il pericolo valanghe è "molto forte" (grado 5 di 5). Nel resto dell'Alto Adige, ad esclusione della val d'Adige, è invece "forte" (grado 4 di 4).

Nelle regioni più colpite sono caduti da 80 a 140 cm di neve. In molte regioni domenica cadranno da 60 a 110 cm di neve, localmente anche di più. A rendere ancora più difficile la situazione il forte vento da sud che causa accumuli di neve. 

La rottura dell'argine del fiume Panaro che ha prodotto una copiosa uscita d'acqua è avvenuta nel territorio comunale di Castelfranco Emilia, a poca distanza da Nonantola e da Modena. Sono state predisposte, nel rispetto della normativa vigente relativa all'emergenza covid, tre strutture dedicate all'accoglienza di eventuali sfollati: il PalaReggiani, la Palestra delle Scuole Guinizelli e la Palestra delle Scuole "Rosse". E' chiuso un tratto della ferrovia tra Castelfranco e Modena e sono state chiuse alcune strade: via Bonvino, via Viazza e via Tronco, che sono sott'acqua. Sul posto vigili del fuoco e protezione civile per assistere la popolazione. Aipo sta intervenendo sull'argine.

Da 48 ore i vigili del fuoco sono impegnati nel Centro-Nord in interventi di soccorso dovuti al maltempo che sta colpendo Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana. Oltre 2.200 gli interventi effettuati.

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La neve paralizza l'Alto Adige, chiusa ferrovia del Brennero e A22 per l'Austria


Allerta meteo neve: oltre 4 metri previsti sulle Alpi, situazione critica

 

Da un eccesso all'altro: dopo un novembre davvero avaro di piogge e nevicate, soprattutto sull'arco alpino che addirittura si ritrovata brullo e marrone alla fine del mese scorso, ecco che sono arrivate nevicate a tratti eccezionali finanche per i nostri monti.
Una forte perturbazione sta causando fortissime nevicate su tutto l'arco alpino centro-orientale, in particolare tra Lombardia nord-orientale, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia: gli intensi venti di scirocco carichi d'umidità, richiamati dalla vasta depressione, vanno ad impattare sull'arco alpino dove danno luogo alle intense nevicate oltre i 1300-1500 metri di quota. Alle quote inferiori invece sono in atto forti nubifragi che potrebbero causare non pochi problemi lungo i numerosi torrenti e fiumi del nord-est.
Livigno
METEO NEVE | Da ieri ad ora, in poco più di 36 ore, sono caduti oltre 160 cm di neve su tante località delle Dolomiti, in Trentino Alto Adige, Lombardia e Friuli. Località come Livigno, Cortina d'Ampezzo, Arabba e Madonna di Campiglio risultano totalmente sommerse da oltre un metro e mezzo di neve con tutti i disagi del caso.

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Ponte dell'Immacolata tra PIOGGE e NEVICATE sull'Italia

sabato 5 dicembre 2020

Troppi morti alla Rsa di Borgomasino, esposto ai carabinieri

Dieciassette anziani sono morti in due settimane

BORGOMASINO (TORINO). Diciassette decessi in poco più di 15 giorni alla struttura residenziale Opera Pia Divina Provvidenza di Borgomasino. I parenti degli ospiti, ora, vogliono vederci chiaro e hanno presentato un esposto ai carabinieri.

Una situazione che è precipitata a metà novembre. Quindici ospiti per lo più ultra novantenni sono deceduti in struttura; altri due in ospedale.

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Coronavirus, oggi 21.052 nuovi casi e 662 morti. Il rapporto tamponi-positivi torna sotto il 10%