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venerdì 20 novembre 2020

Covid: 37.242 casi in 24 ore, 699 le vittime. Torna a salire il rapporto tra positivi e tamponi

Rallenta ancora l'incremento dei pazienti in terapia intensiva

Sono 37.242 i casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore, circa mille più di ieri. L'incremento delle vittime è invece di 699 in un giorno, in aumento rispetto a ieri. 

Dall'inizio dell'emergenza sono state 1.345.767 le persone finora contagiate, con un numero complessivo di vittime di 48.569. Le regioni che registrano il maggiore aumento di nuovi casi nelle ultime 24 ore sono la Lombardia (9.221) e la Campania (4.226) - entrambe con un notevole incremento rispetto a ieri - seguite da Piemonte (3.861) e Veneto (3.468).

Dopo giorni di calo, torna a salire l'incidenza dei positivi rispetto al numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: è del 15,6% mentre ieri il dato era del 14,4%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 238.077 circa 12mila in meno rispetto a ieri. 

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Docufilm sui 40 anni dal terremoto in Irpinia

Dall’Ingv, sarà trasmesso online la sera del 23 novembre

Un docufilm sui 40 anni dal terremoto dell'Irpinia: si intitola "Irpinia 80. Viaggio nella terra che resiste", realizzato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sarà trasmesso la sera del 23 novembre alle ore 19,34 sul canale YouTube dell'Ingv.

A quell'ora infatti, di una domenica di 40 anni fa, mentre la gente era in casa in attesa della cena, una scossa di magnitudo 6,9 colpì Campania centrale e Basilicata centro-settentrionale, facendo circa 3000 morti. 

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Covid, studio, i contagi reali in media 6 volte più alti

I dati di uno studio australiano coordinato dall'Università di Melbourne. Il tracciamento migliore in Corea del Sud, Italia maglia nera

Nei Paesi più ricchi i casi reali di Covid-19 potrebbero essere in media sei volte più numerosi di quelli ufficiali: lo stima un'analisi retrospettiva basata sul numero di decessi avvenuti entro agosto in Australia, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud e undici Paesi europei. Tra questi anche l'Italia, dove i contagi potrebbero essere addirittura 17 volte superiori a quelli riconosciuti. Lo studio, che fotografa l'impasse dei sistemi di tracciamento e diagnosi, è pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science da un gruppo di ricerca australiano coordinato dall'Università di Melbourne.

"Le differenze che si riscontrano nei sistemi di tracciamento e test dei vari Paesi, così come i cambiamenti che sono avvenuti all'interno degli stessi Paesi nel tempo, rendono difficile stimare il tasso reale di infezione sulla base dei casi confermati dai tamponi", scrivono i ricercatori.

Per superare questo problema hanno dunque pensato di fare un'analisi retrospettiva, partendo dal numero di decessi quotidiani e proiettandolo indietro nel tempo fino a risalire al momento del contagio. "In poche parole - spiega il ricercatore Steven Phipps - abbiamo analizzato quante persone sono decedute per Covid in un Paese e poi siamo andati a ritroso in modo da vedere quante persone avrebbero dovuto essere contagiate per arrivare a quel numero di morti". In media, i contagi reali sono risultati sei volte superiori a quelli ufficiali, con notevoli differenze tra Paese e Paese: in Corea del Sud, per esempio, i casi reali sarebbero 2,6 volte superiori a quelli ufficiali, mentre in Italia sarebbero 17,5 volte più numerosi.

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Il Covid uccide anche indirettamente: in Italia quasi il 23% dei decessi in più rispetto al solito

Pensioni, rimborsi e cashback: quali saranno e quando arriveranno tutti i bonus di dicembre

Nel mese di dicembre sono previsti una serie di bonus e di misure di sostegno economico: alcune erano già previste da anni, mentre altre sono state introdotte per l’emergenza Coronavirus. Andiamo a vedere quando arriveranno questi bonus e quali sono: dal bonus asilo alle pensioni, dal bonus vacanze alle cashback.

Un po’ per l’emergenza Coronavirus, un po’ per una serie di provvedimenti già esistenti, a dicembre arriveranno una serie di bonus per gli italiani. Misure economiche a sostegno dei cittadini, in alcuni casi anche perché colpiti dall’emergenza Covid. Gli aiuti riguardano soprattutto le famiglie con un Isee basso. Le misure, che vengono riepilogate da Sky Tg24, sono il bonus vacanze, il bonus asilo, l’aggiunta alle pensioni minime erogata dall’Inps, ma anche altre iniziative come il cashback di Stato. Andiamo a vedere quali sono queste misure e quando arriveranno o dovranno essere richieste.

Il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è associato al reddito Isee delle famiglie, che non deve essere superiore ai 40mila euro. Può essere richiesto dalle famigliecon almeno un figlio di età inferiore ai 3 anni iscritto all’asilo nido. L’importo massimo è di 422 euro, ma solo in alcuni casi specifici. La scadenza per l’invio delle domande è prevista per il 20 dicembre 2020.

Pensioni, bonus Inps a dicembre
Per quanto riguarda le pensioni non si tratta di un vero e proprio bonus, ma di una sorta di tredicesima, prevista per chi percepisce la pensione minima. Il valore di questo sostegno è di 154,94 euro. Il reddito non deve superare i 6.596,46 euro, mentre il bonus viene erogato in maniera parziale sopra questa cifra e fino ai 6.751,49 euro. Se il pensionato ha altri redditi oltre alle pensioni, l’importante è che questi non superino il limite massimo di 10.003,70 su base individuale e un reddito coniugale di 20.007,39 euro.

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Covid, ordinanza di Speranza rinnova misure per 6 regioni

Confermate per Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. 'Rt scende grazie alle restrizioni'

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.  

Le misure restrittive "sono l'unico vero strumento che ora abbiamo per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo.

E' evidente che provocano sacrifici sul piano economico e culturale, ma come mostrano i numeri preliminari degli ultimi giorni nel nostro Paese, dimostrano di funzionare. Abbiamo, nell'ultima settimana, un livello di Rt, o indice di diffusione del contagio, sceso rispetto a settimana precedente e oggi verranno presentati nuovi dati". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante il webinar 'L'Unione europea alla sfida del Covid-19'.

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Covid: Bongiorno positiva, accusa Bonafede

Qual è la malattia di chi filma un disabile che cade e muore?

 È accaduto a Vittoria, in provincia di Ragusa. I familiari hanno denunciato chi ha condiviso il video

Chi ha cliccato su questo articolo per cercare il video di questo allucinante fatto di cronaca può anche premere sulla ‘X’ e chiudere la pagina, perché qui non lo troverà. Il voyeurismo è l’ennesima dimostrazione di come il sistema dei social abbia fallito nel suo obiettivo primario (quello del contatto se si è distanti) e ci troviamo ogni giorno a vedere immagini non richieste. Come quanto accaduto a Vittoria, in provincia di Ragusa, dove un uomo è caduto dalla propria sedia a rotelle (ancora non ne sono chiari i motivi) ed è deceduto. Il tutto in pieno centro e in pieno giorno. Ma le persone, invece di tentare di aiutarlo e chiamare i soccorsi, filmano disabile che muore e postano il video su Facebook e lo condividono via chat.

LEGGI ANCHE > L’altro male del Secolo: un uomo muore in un supermercato e i clienti accalcati per fare foto e video

Il fatto è accaduto giovedì mattina, nelle centralissime vie di Vittoria. L’uomo, un 60enne, si trovava in quella zona quando – per motivi ancora da chiarire, non si sa se un malore ha provocato la caduta o la morte sia sopraggiunta a causa dell’impatto con il suolo – è stato visto crollare in terra. Pochi istanti dopo sono intervenute le forze dell’ordine che si trovavano in quella zona per i consueti controlli sul territorio. Un tragico fatto di cronaca, come se ne leggono molti nelle pagine di cronaca dei quotidiani locali.

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giovedì 19 novembre 2020

Covid, a Napoli domanda ossigeno cresciuta del 400% in tre settimane

Lo si apprende da fonti di Federfarma Napoli. Nel capoluogo campano la situazione per l'approvvigionamento dei contenitori rimane critica mentre in provincia, tranne alcune aree, sta lentamente migliorando

Nelle ultime tre settimane a Napoli e provincia la domanda di ossigeno è crescita quasi del 400 per cento, mettendo in ginocchio il sistema. Lo si apprende da fonti di Federfarma Napoli. Nel capoluogo campano la situazione per l'approvvigionamento dei contenitori rimane critica mentre in provincia, tranne alcune aree, sta lentamente migliorando. I farmacisti, attraverso il presidente Riccardo Maria Iorio, rinnovano l'appello a quanti hanno in casa bombole vuote a restituirle al più presto per consentire di aiutare chi ha bisogno dell’ossigeno.

Fonte

In coda alla mensa per i poveri, multati per assembramento

Genova, il capo dei vigili: "Li avevamo già richiamati più volte senza risultato"

In coda per avere un pasto alla mensa per i bisognosi sono stati multati perché non mantenevano il distanziamento e alcuni non avevano le mascherine. E' successo ieri in via Prè, storica via del centro storico di Genova. La polizia municipale è intervenuta dopo le numerose segnalazioni di residenti e comitati. "Dopo le segnalazioni - ha spiegato il comandante della polizia municipale Gianluca Giurato - per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare. Abbiamo richiamato più volte le persone in coda a rispettare le norme.
Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare le norme e siamo dovuti intervenire".
Gli agenti hanno sanzionato diverse persone. Uno di loro è stato anche denunciato perché ha mentito dicendo di essere un minorenne. Portato all'ospedale pediatrico Gaslini dalle radiografie è emerso che era maggiorenne. Nel corso del servizio, sempre in via Pré, sono state multate altre sei persone sempre per il mancato rispetto delle norme anti contagio.

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Coronavirus, il bollettino di oggi 19 novembre: 653 morti e 36.176 nuovi casi

Ieri i nuovi contagi erano stati 34.282, mentre le vittime erano 753. Stabile il rapporto tra positivi e numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: 14,4%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 250.186, circa 15mila in più rispetto al giorno precedente

Sono 36.176 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia, circa duemila in più del giorno precedente. Le vittime sono 653 contro le 753 registrate ieri, per un totale di 47.870. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute sull'emergenza Covid in Italia.

Sono 18.503 i nuovi attuali positivi per un totale di 761.671. I tamponi effettuati sono stati 250.186 tamponi, in aumento di rispetto ai 234.834 di ieri. Ancora in calo, seppur lieve, la percentuale dei positivi-tamponi, che arriva al 14,4 mentre ieri era del 14,5. Quanto ai dati sanitari, sono 42 in più rispetto a ieri i pazienti positivi al Covid-19 ricoverati nelle terapie intensive in Italia. Il totale dei posti occupati ammonta oggi a 3.712.

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"Oltre 200 medici morti, la sicurezza è un diritto"

"Non ce lo saremmo mai aspettati, quando tutto è iniziato. Eppure è successo". Cosi il presidente della Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei medici) Filippo Anelli, commenta l'aggiornamento dei medici deceduti per Covid dall'inizio della pandemia, arrivato oggi a quota 201.

"Il tema della sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità di sanità pubblica, oggetto di una grande attenzione - prosegue - Gli ospedali si sono attrezzati per far fronte alla pandemia, creando percorsi sporchi e puliti e dotando il personale dei dispositivi individuali di protezione adeguati al grado di rischio. Lo stesso si deve fare sul territorio, potenziando le Usca, le Unità speciali dedicate alla cura del Covid-19, che devono affiancare e supportare i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale, del 118, delle Rsa, gli specialisti ambulatoriali in un percorso di cura in piena sicurezza, per gli operatori e per gli assistiti".

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Morto di Covid Pierantonio Meroni, il medico in pensione che continuava a fare il volontario nel suo ospedale di Como

Il reddito di cittadinanza al killer del giudice Livatino, ma non ne aveva diritto. La Finanza scopre 8 “furbetti” ad Agrigento

Percepivano il reddito di cittadinanza nonostante fossero condannati per associazione mafiosa, traffico di droga, furto e persino omicidio: tra loro infatti, c’è anche uno degli esecutori dell’omicidio del magistrato Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990, già condannato a 7 ergastoli. A scoprirlo sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, coordinati dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dal sostituto Gloria Andreoli, che hanno scoperto ad Agrigento 8 “furbetti” del reddito di cittadinanza. L’indagine ha portato al sequestro di altrettante social card utilizzate per fruire del sussidio, che si aggiungono ad altre undici già revocate nei giorni scorsi a Siracusa.

I titolari sono tutti indagati a piede libero per indebita percezione del sussidio che, a norma di legge, è concesso solo in presenza di alcuni requisiti che devono essere autocertificati dal richiedente: tra questi, oltre alle difficoltà economiche, anche l’assenza di misure cautelari personali o di condanne per reati gravi sia da parte di chi richiede il reddito di cittadinanza che da parte dei componenti del suo nucleo familiare. Tra gli otto indagati, invece, figurano persone sottoposte a detenzione per associazione mafiosa, traffico di droga e furto. 

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Giovanni e la sua guerra al Covid: “Mi sono svegliato in terapia intensiva con una gamba amputata”

Oltre 200 giorni di ospedalizzazione, un arto amputato, un quarto di polmone mancante e venti chili in meno. Questa la storia del signor Giovanni: una sfida con la sorte iniziata all’inizio di marzo scorso. Per settimane l’uomo è stato tra la vita e la morte a causa della virulenta forma di polmonite bilaterale causata dal Covid. “Mi sono goduto un mese di pensione. I primi di marzo sono sopraggiunti i primi sintomi e lì è iniziato il mio calvario durato 202 giorni. Addosso porto i segni di questa assurda malattia. Ora, sono a casa ma mi ritrovo disabile”. A chi ritiene la pandemia una sciocchezza e a coloro che rifiutano di proteggersi seguendo le regole imposte, Giovanni chiede una sola cosa: “Abbiate rispetto per le persone che hanno sofferto e che ancora soffrono a causa di questa pandemia”. L’uomo lancia a tutti un monito: “La vita è meravigliosa: non sprecatela”.

“Mi sono goduto un mese di pensione. I primi di marzo sono sopraggiunti i primi sintomi e lì è iniziato il mio calvario durato 202 giorni. Ora, sono a casa ma mi ritrovo disabile: mi hanno amputato una gamba, ho un quarto di polmone sinistro mancante e venti chili in meno”. Inizia così il racconto di Giovanni Martinelli, 61 anni e residente nella provincia di Brescia. Per settimane l'uomo è stato tra la vita e la morte a causa della virulenta forma di polmonite bilaterale causata dal Covid. "Addosso porto i segni di questa assurda malattia”. Questa storia, anzi, questa sfida con la sorte, inizia all’inizio di marzo scorso. “Ho iniziato con alcune difficoltà respiratorie e con la febbre che superava i 40 gradi centigradi – racconta – Si pensava fosse influenza, ma non passava. Il medico mi aveva diagnosticato una polmonite. I miei familiari hanno chiamato tre volte i soccorsi, ma la situazione era talmente drammatica che non è venuto nessuno. Poi, alla terza chiamata è arrivata l'ambulanza della Croce Rossa che mi hanno portato immediatamente all’ospedale di chiari. Era il 20 di marzo, non dimenticherò mai quella data”.

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Professoressa a luci rosse di Imperia, al via gli interrogatori e controlli sui clienti

 

Imperia – Iniziano oggi, al tribunale di Imperia, gli interrogatori di garanzia delle persone coinvolte nel presunto giro di prostituzione e sfruttamento della prostituzione che ruotava attorno alla professoressa a luci rosse e scoperto dalle forze dell’ordine.

Davanti al giudice per le indagini preliminari compariranno il marito della donna e un noto ristoratore della riviera di ponente che, secondo le ipotesi investigative, avrebbero gestito appuntamenti e incontri della donna che avvenivano al di fuori degli orari nei quali insegnava.

Un giro da oltre 8mila euro al mese e che consentiva alla donna e al marito una vita ben al di sopra delle possibilità offerte dal solo insegnamento. E proprio dalle auto di lusso, l’abbigliamento costoso e le vacanze da sogno, sono partite le indagini delle forze dell’ordine che hanno ben presto scoperto che la donna vendeva il proprio corpo e il marito e il ristoratore ne gestivano le attività anche tramite siti di incontri a luci rosse e chat sui social.

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La 'ndrangheta sulle farmacie, arrestato il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini

Terremoto giudiziario in Calabria. Arrestato il presidente del consiglio regionale Domenico Tallini per cui sono stati disposti i domiciliari.

L'arresto è avvenuto nell'ambito dell'operazione contro la cosca di 'ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro. Sgominato dalla procura di Catanzaro un progetto per la creazione una rete di farmacie per ripulire denaro illecito.

Una operazione portata a termine fra Catanzaro, Crotone e Roma dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e di Crotone, su richiesta di questa Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 19 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

Il provvedimento nasce dalle indagini sviluppate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro e di Crotone, dirette dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai sostituti Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.

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In Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di sfruttamento e violenze sessuali

Convegno di Telefono Azzurro

In Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di sfruttamento  e violenze sessuali (dati www.who.org).

Pubblicato da SOS - Il Telefono Azzurro Onlus su Mercoledì 18 novembre 2020

Fonte 

mercoledì 18 novembre 2020

Coronavirus nel mondo, record di contagi a Tokyo. La Svizzera non ha più posti in terapia intensiva

La capitale giapponese ha registrato in un giorno quasi 500 nuovi casi. Protesta dei negazionisti a Berlino. Danimarca, caso visoni: si dimette il ministro dell'Agricoltura

La situazione nel mondo: grafici e mappe


Finiti i posti di terapia intensiva in Svizzera

La Svizzera ha esaurito tutti gli 876 posti letto per terapia intensiva. Lo riferisce la Società svizzera di medicina intensiva sul suo sito web. L’indice di contagio sta tuttavia scendendo senza alcun lockdown se non a Ginevra, Giura, Vallese e Friburgo. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 85 morti, nelle ultime 2 settimane 1000.

Germania, cannoni ad acqua su proteste negazioniste

La polizia tedesca ha utilizzato i cannoni ad acqua contro i dimostranti che a Berlino protestano contro le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del coronavirus. La folla aveva ignorato le richieste delle forze dell'ordine di indossare mascherine e rispettare il distanziamento fisico, per rispetto delle regole in vigore. Mentre i getti d'acqua erano indirizzati sui dimostranti vicino alla porta di Brandeburgo, agenti in assetto antisommossa hanno prelevato alcuni manifestanti. Tra questi, alcuni avevano sparato fuochi d'artificio e bengala.

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Coronavirus nel mondo, Austria di nuovo in lockdown: code ai negozi di alimentari. "In Europa oltre 15 milioni di casi"

Covid Italia, 34.283 contagi e altri 753 morti

 

Sono 34.283 i nuovi contagi da coronavirus in Italia resi noti nel bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 753 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 234.834 tamponi.

Fonte 

Covid Lombardia, 7.633 contagi e 182 morti: il bollettino

Covid Piemonte, 3.281 nuovi contagi e 63 morti: il bollettino


Agenas, terapie intensive oltre soglia in 17 regioni

Erano 10 una settimana fa, criticità si estende a più territori

E' occupato da pazienti Covid il 42% dei posti in terapia intensiva, ovvero il 12% oltre la soglia critica del 30%. Un dato quasi stabile rispetto al giorno precedente ma che ormai riguarda ben 17 regioni su 21: una settimana fa erano 'solo' 10. I posti nei reparti di medicina occupati da pazienti Covid sono il 51% a livello nazionale, rispetto a una soglia del 40%: anche questo un dato stabile ma che ora riguarda 15 regioni, a fronte delle 12 di 7 giorni prima. A mostrare una criticità diffusa da nord a sud è il monitoraggio Agenas, aggiornato con i dati del 17 novembre.

I dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) sono basati su una rielaborazione di quelli della Protezione Civile e del Ministero della Salute. Per quanto riguarda le terapie intensive la soglia del 30%, individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, risulta superata da: Abruzzo (37%), Basilicata (33%), Calabria (34%, in forte aumento rispetto al 13% rilevato dai dati del 10 novembre), Campania (34%), Emilia Romagna (35%), Lazio (32%), Liguria (53%), Lombardia (64%), Marche (45%), P.A. Bolzano (57%), P.A. Trento (39%), Piemonte (61%), Puglia (41%), Sardegna (37%), Toscana (47%), Umbria (55%), Valle d'Aosta (46%). 

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Covid Campania, i medici: "Già costretti a scegliere chi curare"

Martina Bonaretti è morta per Covid a soli 21 anni. La sindaca: “Siamo sconvolti, l’ho vista crescere. Ora sosteniamoci come comunità”

La giovane vittima è arrivata in ospedale in provincia di Reggio Emilia meno di una settimana fa e le sue condizioni, già critiche, sono peggiorate velocemente. La prima cittadina di Luzzara: "Non sottovalutiamo i rischi". L'ex e ora consigliere regionale: "Usiamo meno leggerezza nel parlare della malattia"

Martina Bonaretti aveva solo 21 anni ed è morta per Covid meno di una settimana dopo il ricovero all’ospedale di Guastalla (Reggio Emilia). Qui era arrivata giovedì 12 novembre in ambulanza e in condizioni considerate molto critiche, poi il ricovero in terapia intensiva e il peggioramento nel giro di pochissimi giorni. Il 10 novembre scorso un’altra ragazza di 21 anni era morta per Covid a Torino: Chiara Cringolo.

Bonaretti era originaria di Luzzara (Reggio Emilia) e avrebbe compiuto 22 anni a gennaio. “Non ho parole di fronte a questa tragedia“, ha scritto la sindaca Elisabetta Sottili su Facebook. “Niente può valere i suoi 21 anni, i suoi occhi grandi e belli, il suo sorriso, la sua promessa di vita. Come tanti di voi, Martina l’ho vista crescere, in paese, in parrocchia: bambina, ragazza e poi giovane donna, e la sua scomparsa ci sconvolge e ci lascia increduli”.

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Calabria, Gino Strada annuncia accordo con la Protezione civile

Il fondatore della ong arriva dopo le le dimissioni dell'ex rettore della Sapienza, Gaudio. Il presidente della Regione, Spirlì: 'Non siamo l'Afghanistan'.

"Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all'emergenza sanitaria in Calabria. Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto.

Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno".  Gestione degli ospedali da campo, supporto all'interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali. Sono i compiti di cui si occuperà Emergency. Il coinvolgimento dell'associazione nel supporto alla regione Calabria é stato deciso nell'ambito di un accordo con il Dipartimento della Protezione Civile. "Considerando l'evoluzione della situazione epidemiologica in atto - dice il Dipartimento - si è ritenuto che l'Associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione".

Il neo commissario alla Sanità in Calabria, Eugenio Gaudio, è già ex perché ha rinunciato al suo incarico. Lo ha detto a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza a Repubblica.it spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali". Dopo la rinuncia, a meno di 24 ore dalla sua nomina in Cdm, si riapre il nodo della scelta di un nuovo commissario alla Sanità calabrese. "Mia moglie - ha spiegato - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".

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martedì 17 novembre 2020

Torino, maestra d’asilo licenziata dopo i video hard: “Diffusi dall’ex nella chat del calcetto”

Per una maestra d’asilo di un comune nel torinese si è realizzato un incubo: alcuni suoi video hard di natura privata sono stati diffusi in chat dall’ex ragazzo. Quando il materiale ha iniziato a girare, sono arrivati anche ricatti e minacce. In ultimo il licenziamento. La donna ha sporto denuncia.

Una storia terribile, fatta di ricatti e gogna online. Tutto pare da una ragazza impiegata in un asilo nido in un comune del torinese. Conosce un calciatore dilettante, intreccia con lui una storia di breve durata e in queste poche settimane gli invia un video hot e 18 foto. Lui, a quel punto, fa esattamente quello che nessun uomo dovrebbe fare: posta il materiale nella chat di Whatsapp degli amici. Così inizia l'incubo della maestra, con foto e video in cui il suo viso è perfettamente riconoscibile pubblicati in rete. La storia però non finisce qui, perché c'è un risvolto ancora più triste: la moglie di uno di questi amici si accorge che quella in foto è l'insegnante di suo figlio. Non tende la mano alla maestra, ma decide anzi di inoltrare tutto il materiale ad altre tre mamme. 

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“L’ospedale di Asti è ormai allo stremo accettiamo l’aiuto dei medici cubani”

Alleggerire la pressione sul Cardinal Massaia, unico ospedale dell’Astigiano, provincia che conta la popolazione più anziana di tutta la Regione. Una necessità non procrastinabile, alla luce anche delle decine di operatori sanitari (medici, infermieri e tecnici) contagiati dal Covid, tanto che nei giorni scorsi si è tentato di bloccare ferie e permessi del personale per fare fronte alle carenze di organico. 

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Bollettino Covid In Piemonte 73 decessi e 2.606 nuovi positivi. Cirio: prudenza o a gennaio saremo da capo

Focolaio di Covid a Casa Balbi, residenza per anziani di Arquata S. (AL)


Coronavirus, il bollettino di oggi 17 novembre: 32.191 nuovi positivi e 731 morti

I ricoveri in terapia intensiva aumentati di 120 unità, quelli nei reparti ordinari sono 538 in più. Fatti 208.458 tamponi. Il numero delle vittime è il più alto dal 3 aprile (Articolo in aggiornamento)

Il bollettino quotidiano sull'epidemia di coronavirus del ministero della Salute oggi registra 32.191 nuovi positivi e 731 morti. I ricoveri in terapia intensiva sono aumentati di 120 unità, quelli nei reparti ordinari sono 538 in più. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 208.458 tamponi. A proposito degli ultimi dati, il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica, ha spiegato che "c'è una sorta di stabilizzazione nel numero di test positivi, forse una leggera diminuzione".

Dopo alcuni giorni in cui il tasso di positività (il rapporto tra i tamponi fatti e i casi positivi) oscillava tra il 16 e il 17 per cento, oggi il dato segna una leggera flessione e si attesta al 15,44%.

Il numero delle vittime è purtroppo il più alto di questa seconda ondata e tra i più alti di sempre: era dal 3 aprile, quando i decessi erano stati 766, che non si registravano così tanti morti.

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Nel week-end ci penseranno maltempo e vento a chiudere gli italiani in casa

 


L'autunno improvvisamente ha ripreso vigore nel Mediterraneo, dopo un lunghissimo e deleterio periodo anticiclonico che ha messo a dura prova le riserve idriche italiane e l'innevamento dei nostri monti.
Nelle ultime ore è tornata la pioggia su tante nostre regioni grazie ad una perturbazione nord Atlantica,
Ma cosa succederà nei prossimi giorni? Le previsioni meteo mostrano fortunatamente segnali positivi, votati ad un clima tipicamente tardo autunnale e tratti quasi invernale. In particolare ci riferiamo ad una sempre più probabile irruzione fredda di origine artica nel corso del week-end, la quale porterà non solo piogge e venti forti ma anche un sensibile calo delle temperature da nord a sud, anche di oltre 10°C.

WEEK-END FREDDO E INSTABILE |
 Tutti i modelli matematici sono ormai concordi nell'arrivo di questa perturbazione artica carica di freddo e piogge. L'aria fredda irromperà sul Tirreno dove darà vita ad un vortice di bassa pressione ampio e intenso, che darà vita a piogge estese su tutto il centro-sud Italia e a tratti anche al nord.
I primi deboli fenomeni arriveranno venerdì 20 sulle regioni settentrionali, mentre tra sabato e domenica toccherà al centro-sud fare i conti con la parte più intensa della perturbazione.
Le temperature precipiteranno su tutta Italia: dapprima caleranno al nord tra venerdì sera e sabato, favorendo anche brevi spruzzate di neve fino in collina sul nord-est, mentre nel fine settimana scenderanno nettamente anche sul centro-sud portandosi anche sotto i 10°C in pianura. Questo brusco calo termico permetterà l'arrivo della neve sull'Appennino centro-meridionale localmente in collina al centro e fin sui 1.000-1.200m al sud.

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Covid: sposati da 63 anni, Olga e Vincenzo muoiono lo stesso giorno

Coniugi di 83 e 82 anni, lei ha chiesto la giacca del marito in stanza

Si erano sposati 63 anni fa e hanno trascorso l'intera vita assieme. E assieme sono morti, per Covid-19, nello stesso giorno.

Olga e Vincenzo Molino abitavano in un appartamento a Sesto San Giovanni (Milano) e se ne sono andati a distanza di un'ora, domenica pomeriggio: 83 anni lei e 82 lui.
    "Non uscivano, erano molto prudenti, solo il nonno andava a far la spesa e in farmacia, purtroppo si sono ammalati - racconta Katia, una dei sei nipoti, che vive nella Bergamasca -.
    Avevano festeggiato i 63 anni di matrimonio il 26 settembre ed erano sempre insieme. Porterò con me il ricordo della nonna, pugliese, mentre preparava a mano le orecchiette e il nonno accanto a lei che le prendeva una ad una per aiutarla".
    Olga e Vincenzo sono stati ricoverati al San Gerardo di Monza l'11 novembre, ma già da una decina di giorni stavano male, con febbre molto alta. "È stato il nonno a manifestare i primi sintomi - racconta Katia - e poi anche la nonna.
    Nonostante la febbre alta, per oltre una settimana il medico non è mai uscito a visitarli, gli ha dato un antibiotico dicendo che era influenza e invece era Covid-19. L'11 mattina avevano 68 di saturazione lui e 86 lei, così gli zii hanno chiamato il 112 e sono stati portati via insieme".


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