Berlusconi rompe: "Finiani fuori dal partito" Gli uomini del cofondatore verso nuovi gruppi
La crisi
Documento dell'ufficio di Presidenza:deferimento contro tre fedelissimi dell'ex leader di An: Granata, Bocchino e Briguglio. Il Cavaliere durissimo con l'ex leader di An: "Non abbiamo più fiducia in lui, iniziative perché lasci la presidenza della Camera". La replica: "Non decidi tu". In 34 pronti a nuova formazione parlamentare. Firmano lettera di dimissioni dal gruppo e la affidano al loro leader di MARCO BRACCONI
ROMA - Il Pdl non c'è più. O almeno, non c'è più per come lo abbiamo conosciuto finora. E' durato meno di un'ora l'ufficio di presidenza per decidere l'isolamento e, di fatto, l'espulsione dei dissidenti. Le parole pronunciate da Silvio Berlusconi non lasciano spazio a equivoci: "Facciano pure i gruppi autonomi tanto sono fuori". Non solo. Dal Cavaliere arriva un attacco durissimo alla terza carica dello Stato: "Allo stato viene meno la fiducia nei confronti del ruolo di garanzia del presidente della Camera indicato dalla maggioranza uscita vittoriosa dalle elezioni". E alla domanda se il cofondatore debba lasciare il suo incarico il capo del governo risponde: "Riteniamo che siano i membri del Parlamento a dover assumere un'iniziativa al riguardo". La replica dell'ex leader di An sul punto è secca: "La presidenza della Camera non è nelle disponibilità del presidente del Consiglio..."
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