Roma
Chavi è disperato e si gioca la carta dell’età: «Ho 16 anni....».
Non vuole tornare a casa, in Egitto. Due mesi di attesa per riuscire a
imbarcarsi, una traversata a rischio e, una volta approdato in Italia,
la prospettiva di dover rientrare a casa. Il numero dei minori non
accompagnati è come un fiume in piena. L’altra settimana ne sono
arrivati 135 solo a Crotone. Tutti egiziani, tutti futuri lavoratori. Ma
molti altri egiziani, alla fine delle procedure di controllo nei
diversi centri di riconoscimento, risulteranno maggiorenni e grazie alla
condivisione della politica di riammissione da parte del governo del
Cairo, faranno ritorno a casa. È il funzionario del consolato egiziano,
infatti, che emette la «sentenza», decidendo intanto la nazionalità e
l’identità del migrante.Continua qui
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