L'inverno non è affatto finito, anzi! Le proiezioni per l'ormai imminente mese di febbraio sono a dir poco sorprendenti. A causa di un nuovo stratwarming, il Vortice Polare si è spaccato e ciò farà aumentare le probabilità che entro Carnevale un'ondata di gelo sia in rotta verso l'Italia.
Facciamo dunque il punto della situazione con gli ultimi aggiornamenti per capire meglio le conseguenze e la data prevista per l'arrivo dell'ondata di freddo.
Ma cosa sta accadendo sopra al Polo Nord? Come possiamo intuire dalla mappa sottostante, in questi giorni si sta scatenando uno stratwarming. Con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento a un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra la regione artica, nell'ordine anche di 50/60°C nel giro di pochissimi giorni.
Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente ad espandersi in direzione dell'alta troposfera, con ripercussioni sul Vortice Polare nell'arco circa di 2/4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (in termine tecnico si parla di "dislocazione del vortice polare") o a suddividersi in 2-3 minimi depressionari distinti ("split del vortice"), i quali poi viaggiano, almeno in parte, in direzione delle medie latitudini, provocando ondate di freddo fin nel cuore dell'Europa e quindi pure sull'Italia.
ULTIMI AGGIORNAMENTI - Analizzando le ultimissime dinamiche in atto in sede stratosferica, entro Carnevale il vortice polare andrà ulteriormente in crisi, suddividendosi in più slot, con la possibilità di poderosi scambi meridiani (ovvero correnti fredde che scendono da Nord verso Sud).
La nostra attenzione si concentra al periodo dal 10-12 in avanti quando le proiezioni del modello americano GFS (e ultimamente anche quello del Centro Europeo) iniziano a fiutare movimenti interessanti a scala emisferica, con la possibile irruzione verso l'Europa centrale, e quindi anche l'Italia, di una poderosa massa d'aria gelida di origine polare. Se ciò venisse confermato potremo avere a che fare con un periodo caratterizzato da temperature diffusamente sotto la media e dalla possibilità di nevicate fino a quote molto basse, un po' come già avvenuto anche nel recente passato: 1991, 2012, 2018, solo per fare qualche esempio.
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