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martedì 9 febbraio 2021

Tropea, orrore al cimitero: cadaveri fatti a pezzi e bruciati per rivendersi le tombe

L’inchiesta condotta dalla guardia di Finanza di Vibo Valentia ha portato oggi all’arresto di tre persone: il custode comunale del cimitero di Tropea, il figlio e un loro aiutante. A incastrarli alcuni video in cui si vedono scene che lo stesso Gip del tribunale calabrese ha definito “raccapriccianti” con la distruzione e soppressione dei cadaveri e la violazione delle tombe.

"Scene raccapriccianti", con queste parole il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha descritto quanto accadeva all'intero del cimitero di Tropea, in Calabria, dove alcuni addetti estumulavano le salme e facevano a pezzi i cadaveri per bruciarli, solo con lo scopo di liberare tombe da rivendersi. L'inchiesta condotta dalla guardia di Finanza di Vibo Valentia ha portato oggi all'arresto di tre persone: il custode comunale del cimitero, il 62enne Francesco Trecate, il figlio Salvatore di 38 anni e del 53enne Roberto Contartese, loro aiutante. Secondo l'accusa i tre sarebbero protagonisti della distruzione e soppressione di diversi cadaveri e della violazione dei sepolcri. Pratiche che in alcune occasioni le stesse fiamme Gialle sono riuscite a filmare e documentare con videocamere nascoste.

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