Altro maltempo in arrivo nel corso della settimana che sta per iniziare, ma tutti gli occhi sono puntati sulla rivoluzione barica che entro il week-end porterà aria sensibilmente più fredda ad avvicinarsi (e in parte probabilmente ad invadere) anche il nostro Paese. E potrebbe non trattarsi di un episodio isolato.
Quando ormai avevamo dato l'inverno quasi per spacciato, vista l'incredibile insistenza delle correnti occidentali quale risultato poco lusinghiero di quanto successo ad inizio gennaio in stratosfera, ecco il colpo di scena finale.
I germi di questo sconvolgimento barico, ormai molto probabile, li avevamo peraltro visti sul Canada già qualche giorno fa, con quell'attacco al "quartier generale" del vortice polare di cui abbiamo parlato ampiamente qui e che è all'origine di questa modifica sostanziale della circolazione atmosferica:
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/meteo-attacco-al-cuore-del-vortice-polare-canadese-ecco-le-possibili-gelide-conseguenze-per-l-europa-e-l-italia/89087/
Ora però le cose si vanno concretizzando, anche se, come sempre accade in questi frangenti, i modelli, una volta individuato lo schema barico principale, si divertono a spostare i pezzi del puzzle e quindi il freddo viene visto una volta viaggiare verso l'Italia di gran carriera, poi puntare verso la Grecia, poi tornare a colpire solo il centro Europa.
In questi casi per il previsore non c'è di meglio che rifugiarsi nelle medie degli scenari, nei calcoli delle probabilità che un evento possa verificarsi e con quale incidenza. E qualche punto fermo lo abbiamo trovato.
Prima di esporvelo però vediamo come arriveremo a questa spettacolare congiuntura barica, prevista per sabato 13 e domenica 14 febbraio e forse anche nei giorni a seguire...
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