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giovedì 4 novembre 2010

Esplosione in fabbrica a Paderno dieci feriti, gravissimi due ustionati


Lo scoppio ha scatenato un incendio nella Eureco Holding, che smaltisce rifiuti speciali
I residenti: a luglio un altro scoppio nella stessa azienda, ma nessun operaio rimase ferito

di GABRIELE CEREDA
Esplosione in un'azienda chimica di Paderno Dugnano, nel Milanese, intorno alle 15. Dieci i feriti, fra i quali due ustionati in maniera gravissima e altri quattro in codice rosso. Sul posto sono intervenuti mezzi del pronto soccorso, l'automedica e l'elicottero del 118 di Milano. In azione anche 13 squadre di vigili del fuoco gli esperti del Nucleo chimico-batteriologico (Nbcr). "Ho visto i corpi dei miei colleghi che venivano portati via dall'ambulanza. Erano completamente ustionati, è stato un disastro", ha detto uno dei dipendenti dell'azienda in cui si è verificata una esplosione.
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Il meteo: non c'è pace per lo Stivale, aria di TEMPESTA da lunedì

Fino a sabato tempo tranquillo, poi generale ma moderato peggioramento per domenica. Lunedì una profonda depressione è attesa sulla Francia, con venti tempestosi. Riflessi perturbati importanti anche sull'Italia.


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Nubifragio a Crotone, persone su tetti case

Ruscello allaga strade, acqua nei piani bassi, auto trascinate 

CROTONE - Un nubifragio, che si è abbattuto nella notte sulla zona sud di Crotone, ha provocato numerosi allagamenti e costretto alcuni abitanti dei piani bassi a cercare rifugio sui tetti delle abitazioni, da dove sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. I danni maggiori si sono verificati nelle zone di Trafinello e Tufolo, già colpite nel 1996 da un'alluvione che provocò sei vittime. A causa della pioggia abbondante, un vecchio ruscello che scorre nella zona si è ingrossato, allagando strade ed abitazioni e trascinando per centinaia di metri le automobili. I vigili del fuoco sono intervenuti con i gommoni per mettere in salvo le persone. In alcune zone, l'acqua ha invaso i piani più bassi ed i garage, arrivando ad un metro e mezzo di altezza. Sulla zona continua a piovere anche se con minore intensità.

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Vicenza allagata: la ripresa dall'elicottero

Il maltempo in Veneto: ha smesso di piovere ma restano i danni. La città vista dall'alto 

Il video

Addio alle borse di studio tagliato il 90% dei soldi

Ridotti i fondi per gli atenei: per il 2011 la Gelmini prevede solo 26 milioni. Oltre 180 mila studenti hanno diritto all'assegno, ma otto su dieci non lo riceveranno

di SALVO INTRAVAIA e CORRADO ZUNINO

Arrivano tagli che sono colpi d'accetta e servono a celebrare nuove amputazioni nella scuola italiana. Con un passaggio della manovra finanziaria fin qui rimasto nascosto il ministro Maria Stella Gelmini, sotto la scorta del suo tutore Giulio Tremonti, ha decretato la fine dell'istituto della borsa di studio.

Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un'altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei.
È nata con la liberazione d'Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l'evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell'Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d'accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l'ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c'è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte. 



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"Ad Arcore c'erano ragazze piccole e Fede faceva le selezione, decideva lui"

L'interrogatorio di Nadia: "SIlvio diceva 'avanti un'altra'". E il Cavaliere parlò con la mamma della escort: "Signora cosa posso fare per lei?"

di SALVO PALAZZOLO e FRANCESCO VIVIANO


ROMA - Le "marchette" con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Le performance sessuali nella villa di Arcore, anche con "ragazze piccole d'età, di 17-18 anni". E nel bel mezzo del festino persino un saluto telefonico del premier alla mamma della escort. Nadia Macrì, ex cubista e ragazza immagine di Reggio Emilia, ha raccontato questo e molto altro in un lungo interrogatorio che il 26 ottobre scorso è stato convocato dai sostituti procuratori di Palermo Marcello Viola e Geri Ferrara in una caserma dei carabinieri di Bologna. "Verbale di assunzione di sommarie informazioni testimoniali redatto nell'ambito del procedimento penale numero 11178/10..." . I magistrati siciliani cercavano solo alcuni riscontri alle dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia, Perla Genovesi, ex assistente parlamentare e trafficante di droga, che è amica di Nadia Macrì. Si sono ritrovati un dettagliato racconto, che è adesso il cuore di un'inchiesta per induzione e favoreggiamento della prostituzione. Da due giorni, l'indagine è stata ormai trasferita dalla Sicilia alla Procura di Milano, "a carico di noti": sono Lele Mora ed Emilio Fede.

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Il Forum della famiglia dice no al premier "Dopo Ruby, la sua presenza ci imbarazza"

Il presidente della conferenza: "Il suo intervento è previsto per lunedì ma il dibattito sui comportamenti pubblici e privati non ci vede in sintonia". E mentre continuano le inchieste, il Copasir vuole sentire Berlusconi: "Riferisca sulla sua sicurezza"

 

ROMA - La presenza di Silvio Berlusconi alla Conferenza nazionale della famiglia "ci imbarazza". Lo ha detto il presidente del Forum delle associazioni familiari 1, Francesco Belletti, in vista dell'appuntamento in programma a Milano dall'8 al 10 novembre prossimi, dopo le polemiche seguìte alle notizie sulla frequentazione di escort da parte del premier.

"La sua presenza - precisa Belletti - era prevista fin dall'inizio" ma alla luce degli ultimi eventi "ci imbarazza, è un fatto delicato. Il dibattito sui comportamenti pubblici e privati del premier non ci vede in sintonia". Tuttavia, aggiunge Belletti, "se Berlusconi sarà capace di proteggere il valore della famiglia, sarà sostenuto da noi. Non ce la sentiamo di dire 'non si deve presentare' ma da qui a lunedì mattina, quando è in programma il suo intervento, deve mandare un segnale diverso da quanto ha fatto finora. Deve fare una dichiarazione di impegno forte di distinzione fra la vita privata e l'impegno pubblico".

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4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate


 
 
Nella giornata di oggi,  giovedi 4 novembre, coordinate dal Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, si svolgeranno a L’Aquila le manifestazioni per la celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e del 92° Anniversario della fine della Grande Guerra.
Alle ore 9.15, presso la Basilica di Collemaggio, l’Arcivescovo Metropolita Mons. Giuseppe Molinari officerà una Santa Messa in Suffragio dei Caduti.
Successivamente, alle ore 10.30 presso la Villa Comunale, si procederà con l’Alzabandiera e l’Inno Nazionale, la deposizione delle corone, la lettura della Preghiera ai Caduti e la lettura del Messaggio del Capo dello Stato.
 

mercoledì 3 novembre 2010

Pedofilia, una vittima rintraccia il prete e lo riempie di botte

Una storia terribile di due fratelli abusati, il sacerdote la fa franca. Anni dopo, l’uomo, ormai quarantenne, lo picchia a sangue.


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Si è presentato nella casa di riposo in cui il gesuita passava la sua pensione, con la scusa di comunicargli la morte di un suo parente. Incontratolo nella lobby, gli ha chiesto se si ricordasse di lui: ricevuta risposta negativa, ha iniziato a picchiarlo a sangue. Succede in America, stato della California, a San Jose: il picchiatore altri non è che una vittima di violenze sessuali da parte dello stesso sacerdote, che anni prima aveva costretto lui e suo fratello a praticarsi reciprocamente sesso orale davanti a lui che li guardava. William Lynch è stato così arrestato: in passato, aveva ricevuto un risarcimento di centinaia di migliaia di dollari dalla diocesi californiana, ma non era riuscito a far processare penalmente il prete. Il caso era ormai caduto in prescrizione, e così, affermano i legali della vittima “ha meditato la sua vendetta: è proprio la storia della vendetta senza scampo, questa”. Ora Lynch è indagato per aggressione armata con oggetto mortale: ad incastrarlo, la microcella telefonica che ha registrato i suoi spostamenti e la testimone che ha visto l’intera scena.

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I carabinieri contro Silvio: “Costretti a scortare le escort, ci fa vergognare”

Lo sfogo dei ‘custodi’ di Berlusconi: “Ci fanno fare i tassisti per i festini, quando i nostri colleghi sono morti per difendere magistrati e politici”


Gianni Barbacetto, il giornalista del Fatto che ha sollevato per primo il caso Ruby, dà voce in un articolo sul quotidiano di Padellaro e Travaglio ai ragazzi dei servizi di scorta, carabinieri e agenti scelti, che non sono per nulla soddisfatti del loro ruolo attuale di custodia a Silvio Berlusconi e agli altri politici.Non ne possiamo più. Non siamo diventati carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Molti nostri colleghi sono morti mentre facevano la scorta a magistrati o politici che difendevano lo Stato. E noi, invece… È mai possibile essere ridotti cosi? Qui ci fanno fare i tassisti dei festini. Per questo, dopo essere stati tanto zitti e obbedienti, ora vogliamo, a nostro rischio, far sentire la nostra voce.
E subito dopo le confidenze diventano chiare, e puntano il dito su ruoli e funzioni:
Le feste ad Arcore si tengono nei giorni del fine settimana, dal venerdì al lunedì. Molte sono proprio di lunedì. Nell’estate si moltiplicano. Noi accompagniamo le personalità fino alla villa e poi aspettiamo fuori. Vediamo un giro di ragazze pazzesco. Arrivano con vari mezzi. Moltissimi Ncc, le auto a noleggio con conducente. Alcuni pulmini, di quelli da 10-15 posti. Una volta abbiamo visto alcune ragazze scendere da due fuoristrada di quelli massicci. Alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede nella sua auto, altre scendono dalla macchina di Lele Mora con targa del Canton Ticino Dicono ancora i carabinieri di non sapere cosa succede dentro le feste: magari si consumano droghe, magari ridono di noi che siamo là fuori ad aspettarli mentre loro fanno chissà cosa.Sì, la scorsa estate ad Arcore c’era un gran via vai. Ruby? No, non me la ricordo, ma sa, sono tante, tutte uguali, tutte giovani… Abbiamo riconosciuto una giornalista. E Flo, quella che ha partecipato alla ‘Pupa e il secchione’. Poi una bionda che era stata al Grande Fratello… Molte si capisce che sono straniere, tante hanno la cadenza napoletana. Poi alcune escono a fine festa, altre si fermano lì per la notte, ma è difficile tenere la contabilità, c’è un tale via vai…


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Il Fatto Quotidiano su Facebook

Caso Ruby e la frase sui gay e le donne Contro Berlusconi pure i giornali vicini

L'attacco di Libero: è dura aiutarlo se non si aiuta da sè
Il Secolo: l'ultima berlusconata. I consigli di Feltri

ROMA (3 novembre) - «È dura aiutarlo se non inizia ad aiutarsi da sè». È esplicita la sollecitazione per Silvio Berlusconi che arriva da Maurizio Belpietro nell'editoriale di prima pagina sul caso Ruby. «Sostenerlo non significa dargli sempre ragione: Libero ha segnalato dei problemi che lui ha ignorato per troppo tempo. Ora trovi il coraggio di tirarsi su», scrive Belpietro. Sempre su Libero, ancora in prima, è Mario Giordano a firmare un pezzo critico sulle battute del premier su donne e gay in cui si sostiene che «Silvio non può censurare le inclinazioni sessuali degli altri. Tenga la politica fuori dalle lenzuola». Il foglio non giustifica il premier, ma lo perdona: «Nessuno intende difendere o giustificare la boutade. Ma è chiaro che Silvio Berlusconi non l'ha detta in senso omofobico ma solo insenso egocentrico», si legge in pezzo in prima.

Vittorio Feltri firma un editoriale in cui offre i suoi consigli al premier, individuandone il suo «limite»: «Per essere apprezzato da Bersani, da Vendola, da Della Vedova, da Fini e perfino da Di Pietro, Silvio deve fare una scelta radicale: diventare frocio», sostiene Feltri. La Padania se la prende con i magistrati: «Procure scatenate», ma aggiunge in inquietante interrogativo: «Il governo è a rischio?». Si legge ancora sul quotidiano del Carroccio: «Un'ipotesi di reato potrebbe essere la pietra tombale sull'esecutuvo».

Il secolo bolla la battuta del premier alla fiera del ciclo come «l'ultima berlusconata», il titolo di apertura del giornale. Per il quotidiano dei finiani, «il premier è riuscito in un colpo solo a imbarazzare gli amici, molti dei quali costretti a una difesa molto ardua, e scatenare gli avversari». Ma non solo, il Secolo dedica l'intera ultima pagina al rapporto tra la Chiesa e Berlusconi: «Si sorreggono a vicenda le debolezze del premier e quelle di una Chiesa che ha scelto il collateralismo», si legge. «La laicità naturale del Cav ha lasciato spazio ad un confessionalismo opportunistico, come il suo liberismo è sfumato in un vittimismo ansiogeno».

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Ong, Sakineh è ancora viva Teheran: "Usata per fare pressioni"

Il Comitato internazionale contro le esecuzioni riferisce che la donna non è stata giustiziata ma resta in pericolo. Il governo iraniano accusa l'Occidente di strumentalizzare la vicenda. Ministro degli Esteri francese: "Parlato con Mottaki, ancora non c'è verdetto"

ROMA - Sakineh non è stata giustiziata, come si temeva, ma resta in pericolo. Lo riferisce la portavoce del Comitato internazionale contro le esecuzioni, Mina Ahadi, secondo cui le pressioni dei governi occidentali 1 sul regime di Teheran hanno contribuito alla decisione. L'attivista per i diritti umani, in esilio in Germania, ha spiegato al telefono che è ormai trascorso l'orario per le impiccagioni in Iran, "ma l'esecuzione è stata rinviata, non annullata, e potrebbe ancora portata a termine in qualsiasi giorno". Secondo fonti iraniane, infatti, il nome della donna si trova su una lista di persone da giustiziare nei prossimi giorni stilata dalla Corte suprema iraniana. La comunicazione sarebbe già arrivata al carcere di Tabriz, nel nord dell'Iraq, dove è rinchiusa Sakineh.

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Bruti Liberati: "Perseguiamo reati non ci interessa vita privata"

Il procuratore di Milano ha ricevuto il fascicolo della procura palermitana sulle rivelazioni di Nadia Macrì e precisa che l'inchiesta sarà separata dalla vicenda Ruby ma potrebbe essetre affidato allo stesso pm

Inchiesta palermitana separata da vicenda Ruby. Bruti ha anche chiarito che l'inchiesta che nasce dalle dichiarazioni di Nadia Macrì sarà separata dalla vicenda Ruby, anche se potrebbe essere assegnata in caso di evidenti connessioni allo stesso pm Antonio Sangermano, già titolare dell'inchiesta sulle rivelazioni della marocchina neomaggiorenne, coordinato dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini. "Per ora, da quello che ho letto anche sui giornali, mi sembra che si possa parlare di una inchiesta separata da quella relativa al caso Ruby - ha precisato il procuratore milanese - tuttavia se le connessioni dovessere essere evidenti, questo nuovo fascicolo verrà assegnato agli stessi magistrati che si occupano di Ruby".

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Spagna: incinta a soli 10 anni

Neonato

Una bambina di soli 10 anni ha appena dato alla luce un figlio, un maschietto perfettamente sano del peso di 2,9 Kg. Il parto è avvenuto in un ospedale di Jerez de La Frontera, che si trova in Andalusia, Spagna.
Anche il padre del neonato è minorenne, i due sarebbero romeni e sarebbero arrivati in Spagna insieme alle loro famiglie già quando la bambina era incinta. La notizia ha a dir poco dell’incredibile, anche perché in base a quanto trapelato sembra che entrambe le famiglie siano benestanti e non vivano in particolari situazioni di degrado.
Si tratta del primo caso del genere nella regione spagnola, e le stesse autorità locali stanno stabilendo se madre e figlio possono restare in famiglia oppure se di loro debbano occuparsi i servizi sociali. Bisognerà valutare le condizioni in cui vivono la bambina e il neonato.
La vicenda sta generando parecchie discussioni in terra iberica e non mancherà di far parlare anche all’Estero. Pare infatti piuttosto assurdo che una bambina di soli 10 anni abbia rapporti sessuali e che possa crescere un bebè.

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martedì 2 novembre 2010

Auto vola da un viadotto, un morto e un ferito sull’A26


Incidente mortale stamani sull’A26 al chilometro 22 nel tratto tra Masone ed Ovada in direzione nord all’altezza del comune di Rossiglione, dove un’automobile è precipitata da un viadotto. Nell’impatto è morta una donna, Patrizia Rizzo di 50 anni, mentre un secondo occupante del mezzo, un uomo, Natale Pressamariti, è stato trasferito all’ospedale San Martino in codice rosso.
Tra le possibili cause dell’incidente, quella dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. I soccorritori stanno cercando di disincastrare il corpo della vittima dalle lamiere dell’auto. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, i mezzi del 118 e la polizia stradale di Ovada. Secondo una prima ricostruzione, l’auto avrebbe sfondato il guard-rail e sarebbe precipitata per oltre dieci metri. I soccorritori hanno trovato l’uomo fuori della macchina privo di sensi ma ancora in vita. Il ferito è stato intubato e trasportato in codice rosso in ospedale.

La escort Nadia, con il premier e Brunetta sesso a pagamento


Nadia Macrì, la escort `Nadia´ amica di Perla Genovesi, a quanto si apprende in ambienti investigativi, ha raccontato ai magistrati di Palermo di avere avuto due incontri sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di avere per questo ricevuto, ogni volta, una busta con 5000 euro come compenso.
Le dichiarazioni della escort sono riportate in un verbale di interrogatorio che la ragazza ha reso ai primi di ottobre ai magistrati di Palermo. Il verbale è stato secretato ed è negli atti dell’inchiesta di cui si valuta il trasferimento a Milano.
Nadia Macrì ha chiamato in causa anche il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta con il quale avrebbe avuto un rapporto sessuale in cambio di 300 euro, vestiti e gioielli.
La ragazza racconta ai magistrati di avere conosciuto Brunetta, che all’epoca non era ancora ministro, intorno al 2005, tramite Perla Genovesi, un’amica arrestata a luglio scorso dalla Procura di Palermo, nell’ambito di un’inchiesta sul narcotraffico. La Genovesi, da qualche mese, ha cominciato a collaborare con la giustizia raccontando il suo ruolo nel business della droga e rivelando le confidenze dell’amica su feste col premier. Macrì all’epoca aveva un problema giudiziario relativo all’affidamento del figlio. La Genovesi le avrebbe fatto incontrare Brunetta nel suo studio, per capire se poteva darle una mano. Le parole della escort sono confermate dalla Genovesi.

La escort 'Nadia': sesso a pagamento con Berlusconi

Parla l'amica di Perla Genovesi: l'ho incontrato due volte, 5mila euro il compenso


PALERMO - Nadia Macri', la escort 'Nadia' amica di Perla Genovesi, a quanto si apprende in ambienti investigativi, ha raccontato ai magistrati di Palermo di avere avuto due incontri sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di avere per questo ricevuto, ogni volta, una busta con 5000 euro come compenso. Le dichiarazioni della escort sono riportate in un verbale di interrogatorio che la ragazza ha reso ai primi di ottobre ai magistrati di Palermo. Il verbale e' stato secretato ed e' negli atti dell'inchiesta di cui si valuta il trasferimento a Milano.
Nell'interrogatorio reso ai pm, la escort e' stata imprecisa nella ricostruzione temporale dei due incontri con Berlusconi, che avrebbe comunque collocato tra il 2009 e il 2010. In uno dei due Nadia Macri' avrebbe visto il premier in una sua villa a Milano: anche su questo punto la ragazza non sa dare particolari, ad esempio non ricorda se si tratti di Arcore. I due avrebbero parlato, poi Berlusconi le avrebbe regalato degli Swarovski e l'avrebbe invitata ad andare con lui in Sardegna.

Bocchino: "Appoggio esterno? Vedremo.." Bersani: "Il premier porta l'Italia alla rovina"

Il ministro per le Pari Opportunità Carfagna prende le distanze dal premier dopo la battuta sugli omosessuali. Il segretario del Pd: "Mi rivolgo a Fini, siamo in una fase di regressione morale, faccia qualcosa". Bocchino: "Se il presidente del Consiglio non è in grado di governare lo dica"

ROMA - Un diluvio di critiche. Dal mondo gay (anche legato alla destra), dall'opposizione e, anche se sfumate, da alcuni esponenti della maggioranza. Con i finani che avvertono: "Sul futuro del governo decideremo il prossimo fine settimana alla convention di Perugia, ma se Berlusconi non è in condizione di governare lo dica. Basta con la stagnazione". 

L'altolà della Carfagna.
"Sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute". Suona come una presa di distanza il commento di Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, alla battuta omofoba 1 con cui Berlusconi ha voluto scherzare sul caso Ruby 2. "Meglio guardare le belle ragazze che essere gay", ha detto il premier. Una battuta "a chiusura di un discorso serio, di ben altro tenore", la definisce la Carfagna, che osserva: "Questo governo, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti. Proprio per non oscurare tutto questo lavoro", conclude il ministro, "sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute".


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Ruby, Berlusconi attacca gli omosessuali "Meglio guardare ragazze che essere gay "

Il premier riferendosi al caso della giovane marocchina: "Avrei da sistemare una certa Ruby...". E poi: "E' una tempesta di carta, si risolverà". Il monito: "Non leggete più i giornali, imbrogliano". E rilancia sulle intercettazioni

 

MILANO - Sulla vicenda delicatissima che lo ha investito negli ultimi giorni Berlusconi non dà alcun chiarimento: né sulla telefonata in Questura né sulle feste di Arcore. Sceglie invece la strada della battuta omofoba: "Quello che ho fatto è stato per bontà, poi se a volte mi capita di guardare una bella ragazza... meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay". All'inaugurazione del salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho il premier insiste nel minimizzare. E la butta sullo scherzo: "Ho un problemino, avrei da sistemare in qualcuno di questi stand una certa Ruby". Poi attacca i giornali e rilancia la legge sulle intercettazioni. 

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Sakineh, mercoledì l'esecuzione

Iran, la donna sarà lapidata

Sakineh Mohammadi Ashtiani, l'iraniana di 43 anni, finita nel braccio della morte della prigione di Tabriz, cinque anni fa per adulterio e concorso in omicidio, sarà giustiziata mercoledì. A dare la notizia è stato il Comitato internazionale contro la lapidazione. Del caso Sakineh si è interessata tutta la stampa mondiale e le molte pressioni e proteste hanno spinto inizialmente Teheran a commutare la pena da lapidazione in impiccagione.
Sakineh, mercoledì l'esecuzione
Nel 2006 venne Sakineh venne punita con 99 frustate per dei rapporti "illeciti" con due uomini, poi venne stabilita la condanna a morte per aver organizzato l'omicidio di suo marito. Il comunicato dell'ong riporta che "il regime islamico iraniano prevede di giustiziare Sakineh immediatamente. Le autorità di Teheran hanno dato il via libera alle carceri di Tabriz per effettuare l'esecuzione. E' stato riferito che la donna sarà giustiziata mercoledì". Teheran, attacca l'ong, "ha creato un nuovo scenario per accelerare l'esecuzione".

L'11 ottobre, erano stati 
arrestati anche il figlio e l'avvocato della donna. Il Comitato contro la Lapidazione si è già messo in moto ed ha organizzato un evento di protesta alle 14 ora locale, le 15 in Italia, davanti all'ambasciata iraniana a Parigi e una marcia dinanzi alla sede del Parlamento europeo, a Bruxelles.
 La mobilitazione della comunità internazionale nelle passate settimane è stata tale che il presidente brasiliano, Inacio Lula da Silva, ha offerto al collega iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, di dare asilo politico alla donna; richiesta che è stata rifiutata dalle autorità iraniane. Anche i ministri degli Esteri di Italia e Francia si sono offerti di incontrare il collega iraniano, Manoucher Mottaki, per affrontare il caso, ma anche la loro richiesta è stata respinta.



Italia del Nord nella morsa del maltempo

Esondano Seveso e Lambro, allagamenti a Vicenza


ROMA - Frane e smottamenti, citta' allagate, fiumi esondati, centinaia di interventi dei vigili del fuoco, migliaia di cittadini sfollati, un treno deragliato e, purtroppo, anche tre morti: la prima, vera, ondata di maltempo, ha messo in ginocchio l'Italia. Riproponendo con urgenza la necessita' di una seria politica di prevenzione e messa in sicurezza di un territorio sempre piu' a rischio. E non e' ancora finita: la perturbazione che ha colpito il centro-nord proseguira' nelle prossime ore, interessando anche le regioni meridionali, dove si sono gia' registrate difficolta' nei collegamenti con le isole minori.

Branchi di lupi si sono insediati sulle pendici del monte Beigua (Sv)

A lanciare l’allarme sono stati alcuni allevatori di ovini della zona. Negli ultimi mesi numerosi i casi di aggressione a greggi di pecore

Branchi di lupi stanziati sull'appennino savonese, precisamente sul massiccio del monte Beigua, fra Stella e Varazze, dove vivono in piccole comunità fra i 900 e i 1.250 metri di quota, limiti dell'alpeggio di ovini e bovini, dove la qualità dell'erba che gode della salinità offre prodotti eccellenti, dalla carne ai caseari.

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In campo senza un braccio, la favola del capocannoniere

La passione per il calcio gli ha fatto superare anche quello che lui definisce «un piccolo handicap», ossia la mancanza dalla nascita del braccio destro. A 17 anni, Luigi Iaccarino, si è già affacciato nel campionato di Eccellenza dove veste la maglia dell’Ercolanese, hinterland di Napoli, segnando a raffica nella categoria juniores, dove è capocannoniere con tre reti in quattro incontri. «È una cosa che non mi ha mai condizionato la vita - spiega al quotidiano Metropolis - sono un ragazzo normalissimo, non ci ho mai pensato più di tanto».
Gli avversari, passato un primo momento di smarrimento, sono costretti a preoccuparsi più dei suoi scatti che della sua menomazione: «Mi chiedono come faccia a stare in equilibrio, ma io ci rido su. La vita mi ha insegnato che non bisogna mollare mai e a non fermarsi davanti alle difficoltà. Non ho mai trovato un medico che mi abbia sconsigliato di giocare a pallone».
Cosa che a quanto pare Luigi fa pure bene. Ora il suo sogno è arrivare nelle serie superiori emulando magari quel Julio Gonzales del Vicenza capace di giocare a buoni livelli anche col braccio amputato. «Ma il mio idolo è Del Piero - osserva - un esempio fuori dal campo oltre che un campione. Non so se riuscirò a giocare nelle squadre importanti, però mi piacerebbe fare qualcosa per quelli che credono di non farcela e aprire un domani un centro di addestramento per giovani calciatori disabili». 
E siccome a Luigi non manca l’ironia capita pure che in campo lo accusino di spingere: «Quando è successo mi è venuto da ridere e ho detto che se avessi avuto il braccio lo avrei fatto, ma così...».

Fonte

Pinerolo, schianto sotto la pioggia Tre morti sulla circonvallazione

Incidente causato dalla pioggia Le vittime sono Gianluca Abbio,
Damiano Albertino e Luciana Villois. Tre feriti, una gravissima

TORINO
Tre persone sono morte in un incidente stradale frontale questa sera sulla circonvallazione di Pinerolo in direzione Sestriere. Sono rimaste interessate nello schianto, avvenuto mentre stava piovendo forte, due auto, una Corolla e una Clio. Immediatamente la strada è stata chiusa al traffico automobilistico in entrambe le direzioni. 

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Licenziamenti. Più di cento aziende a rischio

«Sono alla frutta». Aumenta la cassa in deroga. In venti imprese tornano gli accordi integrativi

MARINA CASSI
TORINO
 
Sono ancora 20 mila i metalmeccanici in cassa integrazione a Torino e provincia. Anche il mese di settembre, seppur con un piccolo rallentamento, vede accumularsi le richieste di fermate. Naturalmente rispetto a due anni fa e anche al 2009 cambiano le tipologie. Secondo una ricerca della Fim torinese continua a scendere la richiesta di ordinaria perché ormai le imprese, dopo due anni di recessione, hanno finito le 52 settimane previste per questo tipo di cassa. È stabile la cassa straordinaria - anche se sono 106 le richieste in 9 mesi contro le 88 del 2009 - mentre aumentano moltissimo le casse in deroga non tanto come richieste aziendali - intorno alle 100 richieste mensili - ma come numero di lavoratori: più del doppio della media mensile sino a settembre. 

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