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mercoledì 3 novembre 2010

Pedofilia, una vittima rintraccia il prete e lo riempie di botte

Una storia terribile di due fratelli abusati, il sacerdote la fa franca. Anni dopo, l’uomo, ormai quarantenne, lo picchia a sangue.


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Si è presentato nella casa di riposo in cui il gesuita passava la sua pensione, con la scusa di comunicargli la morte di un suo parente. Incontratolo nella lobby, gli ha chiesto se si ricordasse di lui: ricevuta risposta negativa, ha iniziato a picchiarlo a sangue. Succede in America, stato della California, a San Jose: il picchiatore altri non è che una vittima di violenze sessuali da parte dello stesso sacerdote, che anni prima aveva costretto lui e suo fratello a praticarsi reciprocamente sesso orale davanti a lui che li guardava. William Lynch è stato così arrestato: in passato, aveva ricevuto un risarcimento di centinaia di migliaia di dollari dalla diocesi californiana, ma non era riuscito a far processare penalmente il prete. Il caso era ormai caduto in prescrizione, e così, affermano i legali della vittima “ha meditato la sua vendetta: è proprio la storia della vendetta senza scampo, questa”. Ora Lynch è indagato per aggressione armata con oggetto mortale: ad incastrarlo, la microcella telefonica che ha registrato i suoi spostamenti e la testimone che ha visto l’intera scena.

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