L'annuncio oggi dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Dal 18 dicembre non
saranno più attivate Cec-Pac. Da marzo 2015 gli utenti potranno avere
una Pec gratuita per i rapporti con la pubblica amministrazione
L'AGENZIA per l'Italia digitale
chiude la Cec-Pac, la speciale posta certificata che l'allora ministro
Renato Brunetta aveva ideato per i rapporti tra cittadino e la pubblica
amministrazione. E la chiude perché la Cec-Pac si è rivelata un flop: un
mostro burocratico che ci costava 19 milioni di euro e veniva
utilizzata da poche persone- nonostante gli annunci trionfali di
Brunetta. "Con questa decisione, l'Agid inaugura una fase nuova: la
chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che
causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle
solite storture burocratiche italiane", commenta a Repubblica.it Ernesto Belisario, avvocato membro del tavolo permanente per l'innovazione e l'agenda digitale presso Palazzo Chigi.
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sabato 20 dicembre 2014
Tabaccaio ucciso durante una rapina ad Asti
Il colpo all'ora di chiusura. La vittima 37 anni ha reagito per
difendere la moglie che era stata picchiata dai due banditi che gli
hanno poi sparato.
Un tabaccaio è rimasto ucciso questa sera durante una rapina ad Asti. Il negozio, in via Alba 16 si chiama Bacco Tabacco. La vittima, Manuel Bacco, 37 anni, stava chiudendo il negozio quando è stato affrontato da due rapinatori incappucciati che hanno picchiato la moglie. Lui ha reagito e di fronte a questo i due non hanno esitato a sparare. E poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L'omicidio di una settimana fa a Torino
Una settimana fa un altro tabaccaio era stato ucciso a Torino da uno squilibrato che lo aveva picchiato a morte per "vendetta"
Fonte
Un tabaccaio è rimasto ucciso questa sera durante una rapina ad Asti. Il negozio, in via Alba 16 si chiama Bacco Tabacco. La vittima, Manuel Bacco, 37 anni, stava chiudendo il negozio quando è stato affrontato da due rapinatori incappucciati che hanno picchiato la moglie. Lui ha reagito e di fronte a questo i due non hanno esitato a sparare. E poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L'omicidio di una settimana fa a Torino
Una settimana fa un altro tabaccaio era stato ucciso a Torino da uno squilibrato che lo aveva picchiato a morte per "vendetta"
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venerdì 19 dicembre 2014
Varese, trovata morta la hostess scomparsa
Valentina Scampini, 28 anni, era sparita quattro giorni fa da Oggiona
Santo Stefano. Il suo cadavere è stato scoperto in un bosco. La sua auto
era stata trovata parcheggiata in città
Valentina Scampini, la giovane hostess di 28 anni, che era scomparsa da quattro giorni a Oggiona Santo Stefano, nel Varesotto, è stata trovata morta. Lo confermano gli investigatori. Il suo corpo è stato rinvenuto dagli uomini del Saf dei Vigili del Fuoco e della protezione civile insieme ai Carabinieri che pattugliavano l’area.
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Valentina Scampini, la giovane hostess di 28 anni, che era scomparsa da quattro giorni a Oggiona Santo Stefano, nel Varesotto, è stata trovata morta. Lo confermano gli investigatori. Il suo corpo è stato rinvenuto dagli uomini del Saf dei Vigili del Fuoco e della protezione civile insieme ai Carabinieri che pattugliavano l’area.
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Discarica dei veleni a Bussi: tutti assolti
Una nuova prescrizione salva i responsabili Montedison di un disastro ambientale senza precedenti
Dopo cinque ore di Camera di consiglio la Corte d’Assise di Chieti ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo per la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati erano 19 e tutti a vario titolo erano stati accusati di disastro colposo, di disastro ambientale e di avvelenamento delle acque. La Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. I 19 imputati sono quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. I pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione e pene da 4 a 12 anni e otto mesi. La scoperta della discarica più grande d’Europa, cioè 25 ettari di rifiuti tossici, risale al 2007 dopo più di un anno di indagini del Corpo forestale dello Stato, coordinate dall’allora pm Aldo Aceto, avviate a seguito del ritrovamento nel fiume Pescara di considerevoli quantità di clorometanoderivati. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annuncia comunque una causa civile per il risarcimento dei danni.
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Dopo cinque ore di Camera di consiglio la Corte d’Assise di Chieti ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo per la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati erano 19 e tutti a vario titolo erano stati accusati di disastro colposo, di disastro ambientale e di avvelenamento delle acque. La Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. I 19 imputati sono quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. I pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione e pene da 4 a 12 anni e otto mesi. La scoperta della discarica più grande d’Europa, cioè 25 ettari di rifiuti tossici, risale al 2007 dopo più di un anno di indagini del Corpo forestale dello Stato, coordinate dall’allora pm Aldo Aceto, avviate a seguito del ritrovamento nel fiume Pescara di considerevoli quantità di clorometanoderivati. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annuncia comunque una causa civile per il risarcimento dei danni.
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Amianto alla Olivetti: 33 richieste di rinvio a giudizio
Massacrò di botte la fidanzata, 20 anni di carcere a un 35enne
Roma - Una sentenza accolta tra pianti e applausi. Vent’anni di reclusione per Maurizio Falcioni,
il romano di 35 anni che il 4 febbraio scorso ha ridotto in fin di vita
la fidanzata Chiara Insidioso Monda, al termine dell’ ennesima lite di
gelosia.
Un vero e proprio pestaggio che ha portato la 19enne in coma, uno stato da cui la giovane è uscita solo qualche giorno fa. «Il massimo della pena, giustizia è fatta», il commento del papà della ragazza su Facebook.
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Un vero e proprio pestaggio che ha portato la 19enne in coma, uno stato da cui la giovane è uscita solo qualche giorno fa. «Il massimo della pena, giustizia è fatta», il commento del papà della ragazza su Facebook.
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Paura e scosse di terremoto a Firenze, scuole evacuate, gente in strada
Magnitudo 4,1. Chiuse numerose scuole nel Chianti, epicentro del sisma.
Non si segnalano al momento danni. Ma lo sciame sismico è cominciato
nella notte: 30 scosse dalla notte. Palazzo Vecchio riunisce l'unità di
crisi e "consiglia" il personale di lasciare le sedi
Una scossa dopo l'altra, fino a contarne trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze, Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso", scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina. Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta: stavolta di magnitudo 3,2.
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Una scossa dopo l'altra, fino a contarne trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze, Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso", scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina. Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta: stavolta di magnitudo 3,2.
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Psicologa uccide il marito e lo fa a pezzi con la motosega.
Ha fatto a pezzi il corpo del marito e poi sparso i resti in giro per Città del Messico. Poi ha cercato di farsi ricoverare in un istituto psichiatrico per evitare il processo
Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l'ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l'area metropolitana di Città del Messico.
Dopo il delitto la donna, Maria Alejandra Lafuente Casco, ha mandato
messaggi dal cellulare del marito ai famigliari, per depistare le
indagini. Lo scorso 6 novembre, la polizia ha rinvenuto il tronco decapitato e senza arti
di un uomo a Cuautehmoc, una delle sedici aree di Città del Messico.
Poche ore più tardi sono state ritrovate in un'altra zona della città altri resti:
gambe e braccia, prive delle mani e dei piedi. La testa e ciò che
rimaneva di mani e piedi vennero ritrovati nei pressi della casa della
coppia, insieme ad una sega elettrica, lo strumento con cui la
donna avrebbe fatto a pezzi il corpo. La perizia del medico legale ha
stabilito che i resti appartenevano alla stessa persona e ha permesso di
risalire all'identità del morto, il 41enne Allan Carrera Cuellar.
Inchiodata da prove schiaccianti, la psicologa ha provato inutilmente a
sfruttare le sue conoscenze per farsi ricoverare in una clinica
psichiatrica e sottrarsi al carcere. Ora la killer dalla faccia d'angelo si trova in cella. Il procuratore l'ha accusata di omicidio premeditato aggravato dal legame di parentela.
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Australia, 8 bambini uccisi a coltellate
Madre in ospedale, corpi trovati da fratello più grande
(ANSA) - SYDNEY, 19 DIC - Otto bambini di età comprese tra i 18 mesi e i 15 anni sono stati uccisi a coltellate in una casa nel quartiere di Manoora a Cairns, sulla costa nordest dell'Australia. A trovare i cadaveri è stato il fratello più grande, 20 anni. In ospedale e sentita dagli inquirenti la madre (34 anni), ferita.
Fonte
giovedì 18 dicembre 2014
Giallo di Elena Ceste, si attende la svolta
Dopo l’assedio mediatico, il marito “si sbarazza” del televisore
Un solo indagato
L’unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti per «omicidio e occultamento di cadavere». Lui fa il papà premuroso, accompagna i quattro figli, a scuola, li segue, li cura. Ieri era a casa, ma ha già ripreso la sua attività in forza ai vigili del fuoco ad Alba e, ha chiesto il trasferimento ad Asti, nella caserma dove aveva iniziato, dove arriverà a metà gennaio. Mantiene anche i rapporti con i genitori di Elena come conferma Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste: «In primo piano ci sono quattro bambini che hanno bisogno di riprendere la quotidianità e di un po’ di serenità - dice l’avvocato - i nonni hanno passato la domenica con i nipoti e li hanno accuditi in più occasioni quando Michele è andato al lavoro. Si stanno organizzando anche per passare in Natale insieme, come avevano fatto gli anni prima».
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Il televisore abbandonato davanti al cancello di casa
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Costigliole(AT)
Sono passati ormai due mesi dal ritrovamento del corpo di Elena
Ceste e i funerali sembrano ancora lontani. Per dare degna sepoltura
alla mamma di Costigliole, scomparsa lo scorso 24 gennaio e poi
ritrovata dopo quasi nove mesi in un canale a poche centinaia di metri
da casa, bisogna pazientare almeno fino a inizio anno. Un solo indagato
L’unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti per «omicidio e occultamento di cadavere». Lui fa il papà premuroso, accompagna i quattro figli, a scuola, li segue, li cura. Ieri era a casa, ma ha già ripreso la sua attività in forza ai vigili del fuoco ad Alba e, ha chiesto il trasferimento ad Asti, nella caserma dove aveva iniziato, dove arriverà a metà gennaio. Mantiene anche i rapporti con i genitori di Elena come conferma Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste: «In primo piano ci sono quattro bambini che hanno bisogno di riprendere la quotidianità e di un po’ di serenità - dice l’avvocato - i nonni hanno passato la domenica con i nipoti e li hanno accuditi in più occasioni quando Michele è andato al lavoro. Si stanno organizzando anche per passare in Natale insieme, come avevano fatto gli anni prima».
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In arrivo sforbiciate fra i 217 uffici postali della provincia: preoccupati i sindaci dei paesi
Si profilano gravi disagi per le popolazioni di piccoli centri e frazioni
«Nel caso, sarebbe un altro tassello della strategia che, dal 2011, mira a cancellare i piccoli Comuni. Cosa vorrebbe dire per i nostri anziani non avere più la Posta sotto casa?» sbotta Franco Ravera, sindaco di Belforte e presidente dell’Unione montana Dal Tobbio al Colma, 9 Comuni e 9 mila abitanti sulle alture dell’Ovadese. Matematico che in una provincia di paesi - bonsai, con tanti piccoli sportelli, ci si senta più esposti che altrove a un nuovo colpo di mannaia. Stando ai dati di Poste Italiane, al momento sono 217 gli uffici in provincia, suddivisi tra le filiali «Alessandria 1» e «2», 27 in più del numero dei Comuni (190).
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Alessandria
Ancora non è chiaro quanti e quali siano quelli a rischio. Eppure
il piano strategico 2015 - 2019 di Poste Italiane, presentato a Roma
dall’ad Francesco Caio, impensierisce gli amministratori
dell’Alessandrino, per la voce insistente di una sforbiciata agli uffici
postali, nelle pieghe di un percorso che porterà alla privatizzazione
dell’azienda.«Nel caso, sarebbe un altro tassello della strategia che, dal 2011, mira a cancellare i piccoli Comuni. Cosa vorrebbe dire per i nostri anziani non avere più la Posta sotto casa?» sbotta Franco Ravera, sindaco di Belforte e presidente dell’Unione montana Dal Tobbio al Colma, 9 Comuni e 9 mila abitanti sulle alture dell’Ovadese. Matematico che in una provincia di paesi - bonsai, con tanti piccoli sportelli, ci si senta più esposti che altrove a un nuovo colpo di mannaia. Stando ai dati di Poste Italiane, al momento sono 217 gli uffici in provincia, suddivisi tra le filiali «Alessandria 1» e «2», 27 in più del numero dei Comuni (190).
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Compra un “Gratta e vinci” da 5 euro alla Snai e si aggiudica un premio da un milione e 740 mila euro
Voghera(PV)
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Napoli, 25enne morta sotto i ferri Testimoni: "Operata dopo il decesso"
Nell'inchiesta della procura di Torre Annunziata sul decesso di Tommasina De Laurentiis sono indagati cinque medici
Tommasina De Laurentiis, la 25enne deceduta l'8 marzo 2013 nell'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase (Napoli), potrebbe essere stata sottoposta anche dopo il decesso a una sutura dei vasi sanguigni, tranciati per errore durante una normale operazione in laparoscopia per la rimozione della colecisti. E' quanto hanno riferito alcuni testimoni durante l'inchiesta della procura di Torre Annunziata in cui sono indagati cinque medici.
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Milano, è nato e sta bene il figlio della donna clinicamente morta
Omicidio di Garlasco, Stasi condannato a 16 anni: colpevole per la prima volta
Era stato assolto in primo e in secondo grado. I giudici escludono
l'aggravante della crudeltà. La decisione dopo cinque ore di camera di
consiglio. Dovrà risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di
euro
Colpevole per la prima volta, dopo quattro gradi di giudizio. Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Sono le 19.30 quando, dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici della corte d'assise d'appello tornano in aula e leggono la sentenza a porte aperte, davanti a telecamere e giornalisti. Non è chiusa, dunque, la partita giudiziaria. L'impugnazione (scontata) della sentenza in Cassazione eviterà per ora a Stasi di finire in carcere. I giudici, tuttavia, potrebbero in qualsiasi momento adottare una misura cautelare se fosse ravvisato un pericolo di fuga dell'imputato.
LA SCHEDA Un caso che divide da sette anni tra errori e omissioni
Un milione di euro di risarcimento. A differenza di quanto aveva chiesto il sostituto procuratore generale Laura Barbaini che voleva, invece, una pena di 30 anni, i giudici dell'appello hanno escluso l'aggravante della crudeltà. Ma hanno condannato l'imputato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione legale durante il periodo della condanna. Stasi dovrà anche risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di euro, cifra cumulativa che vale per padre, madre e fratello.
Rita Poggi: "Mai mollato". I genitori della vittima, visibilmente commosi, hanno abbracciato il loro legale, Gian Luigi Tizzoni, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio. "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato, volevamo giustizia e dopo sette anni è arrivata" ha dichiarato la mamma di Chiara, Rita Poggi che ha detto di non aver guardato Stasi durante la lettura del dispositivo e ha aggiunto: "Ora guarderò Chiara e le dirò 'ce l'hai fatta'".
"Sono sconvolto". Stasi è rimasto fermo, impassibile
quando i giudici hanno letto la sentenza di condanna. Non c'è stata
nessuna reazione da parte sua, si è limitato a uscire dall'aula in
silenzio scortato dai suoi avvocati che hanno rivelato lo stato d'animo
del loro assistito: "E' sconvolto". Prima che la corte si ritirasse in
camera di consiglio Stasi si era appellato alla corte chiedendo di
essere assolto: "Non cercate a tutti i costi un colpevole condannando un
innocente - aveva detto - Sono anni che sono sottoposto a questa
pressione". Secondo l'avvocato Fabio Giarda, "è una sentenza che non ha
senso ispirata al principio 'poca prova, poca pena'".
Il calcolo della pena. Nel calcolare la pena, i giudici non hanno riconosciuto alcuna attenuante (neppure le "generiche"), mentre il delitto è stato qualificato come omicidio "semplice" con esclusione dell'aggravante della crudeltà che era contestata all'imputato. Il calcolo della pena è stato fatto partendo dalla pena base per l'omicidio non aggravato: 24 anni, che sono stati ridotti di un terzo (otto anni) essendo il processo stato definito con rito abbreviato. Risultato finale: 16 anni, quanti la Corte ne ha inflitti a Stasi.
Quattro gradi di processi. Prima di questa condanna, Stasi era stato assolto due volte, in primo e secondo grado. Poi la Cassazione aveva disposto un nuovo processo che si è concluso ora con questa nuova sentenza. La prima assoluzione - esattamente 5 anni fa, era il 17 dicembre - era stata disposta dal gup di Vigevano Stefano Vitelli. Il processo d'appello bis era iniziato nove mesi fa.
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Colpevole per la prima volta, dopo quattro gradi di giudizio. Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Sono le 19.30 quando, dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici della corte d'assise d'appello tornano in aula e leggono la sentenza a porte aperte, davanti a telecamere e giornalisti. Non è chiusa, dunque, la partita giudiziaria. L'impugnazione (scontata) della sentenza in Cassazione eviterà per ora a Stasi di finire in carcere. I giudici, tuttavia, potrebbero in qualsiasi momento adottare una misura cautelare se fosse ravvisato un pericolo di fuga dell'imputato.
LA SCHEDA Un caso che divide da sette anni tra errori e omissioni
Un milione di euro di risarcimento. A differenza di quanto aveva chiesto il sostituto procuratore generale Laura Barbaini che voleva, invece, una pena di 30 anni, i giudici dell'appello hanno escluso l'aggravante della crudeltà. Ma hanno condannato l'imputato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione legale durante il periodo della condanna. Stasi dovrà anche risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di euro, cifra cumulativa che vale per padre, madre e fratello.
Rita Poggi: "Mai mollato". I genitori della vittima, visibilmente commosi, hanno abbracciato il loro legale, Gian Luigi Tizzoni, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio. "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato, volevamo giustizia e dopo sette anni è arrivata" ha dichiarato la mamma di Chiara, Rita Poggi che ha detto di non aver guardato Stasi durante la lettura del dispositivo e ha aggiunto: "Ora guarderò Chiara e le dirò 'ce l'hai fatta'".
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Il calcolo della pena. Nel calcolare la pena, i giudici non hanno riconosciuto alcuna attenuante (neppure le "generiche"), mentre il delitto è stato qualificato come omicidio "semplice" con esclusione dell'aggravante della crudeltà che era contestata all'imputato. Il calcolo della pena è stato fatto partendo dalla pena base per l'omicidio non aggravato: 24 anni, che sono stati ridotti di un terzo (otto anni) essendo il processo stato definito con rito abbreviato. Risultato finale: 16 anni, quanti la Corte ne ha inflitti a Stasi.
Quattro gradi di processi. Prima di questa condanna, Stasi era stato assolto due volte, in primo e secondo grado. Poi la Cassazione aveva disposto un nuovo processo che si è concluso ora con questa nuova sentenza. La prima assoluzione - esattamente 5 anni fa, era il 17 dicembre - era stata disposta dal gup di Vigevano Stefano Vitelli. Il processo d'appello bis era iniziato nove mesi fa.
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Omicidio di Chiara Poggi, sette anni di errori e ritardi nelle indagini
martedì 16 dicembre 2014
Pakistan: attaccata scuola, 120 morti, è strage di bambini. Talebani: 'Devono soffrire come noi'
83 feriti ricoverati in ospedale, tre giorni di lutto. Renzi: 'Orrore inconcepibile, mondo reagisca'
Le vittime dell'attacco talebano alla scuola pubblica militare di Peshawar sono salite a 120, secondo quanto riferisce la tv "all news" Express News. Secondo la stessa emittente, mentre continua uno scontro a fuoco, pochi minuti fa si sono sentite altre nuove esplosioni all'interno dell'edificio."Abbiamo scelto con attenzione l'obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore". Cosi' il portavoce dei talebani pachistani, Mohammed Umar Khorasani, ha rivendicato l'attentato.
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Ultimo aggiornamento, Pakistan: attacco talebani fa strage di bambini in una scuola, 141 morti
Yemen, autobombe fanno strage: 25 morti, tra cui 15 bambine
Alluvionati, beffa di Natale: da Roma nessuna deroga. Si paga entro il 22 dicembre
Genova - Il pacco è servito: non ci sarà nessun ulteriore rinvio, le tasse vanno pagate.
Da tutti, ergo anche dai numerosi cittadini alluvionati a ottobre e
novembre. Comprese le scadenze arretrate, per quanti - fiduciosi - si
fossero avvalsi della moratoria finora in vigore e avessero per questo
“mancato” qualche pagamento. Non solo: il dovuto va saldato a stretto
giro, considerato che il congelamento concesso
con decreto il 20 ottobre scorso sfumerà il 22 dicembre 2014. Sono
fatte salve, è bene precisarlo, le imposte di competenza del Comune di
Genova: Imu e Tasi (immobili), Tari (rifiuti) e Cosap (occupazione
suolo). Su queste la giunta ha, proprio in questi giorni, prolungato
(fino al 28 febbraio) il rinvio del pagamento, per cui in origine era
stata fissata la scadenza del 31 dicembre 2014.
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lunedì 15 dicembre 2014
Terrore a Sydney, decine di ostaggi in un bar. Ucciso il sequestratore, altri 2 morti nel blitz
Un predicatore armato irrompe nel locale e issa la bandiera islamica.
Dopo 16 ore di terrore l’irruzione delle forze speciali: tre persone
ferite durante lo scontro a fuoco
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Marina Freri
Sydney
È finito con un blitz delle forze speciali l’assedio del bar di
Sydney in cui un uomo armato teneva in ostaggio decine di persone da
più di 14 ore. Durante l’irruzione nella cioccolateria Lindt a Martin
Place, nel cuore finanziario della città, è stato ucciso il
sequestratore. Nello scontro a fuoco sono rimasti uccisi anche due
ostaggi. Non è chiaro se siano stati uccisi da colpi sparati dal
sequestratore o dagli agenti mentre altre tre persone, incluso un
agente, sono state ferite in modo grave. Il blitz è scattato dopo che
il sequestratore ha aperto il fuoco.Continua qui
Mafia Capitale, arrestati tre ufficiali della Marina per truffa sul gasolio
Nel mirino un presunto commercio nero di carburante destinato alle pompe di benzina legate al clan. Rifornita anche una nave fantasma per una frode da 7 milioni di euro
La guardia di finanza ha arrestato altre sei persone nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Tre dei destinatari delle ordinanze sono appartenenti alla Marina Militare. Nel mirino un presunto commercio nero di carburante destinato alle pompe di benzina legate al clan. Sarebbe stata rifornita anche una nave "fantasma" per una frode da 7 milioni di euro.
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Euro falsi dalla Cina: 12 fermi e sequestro da mezzo milione.
Importavano dalla Cina in Italia monete false da uno e due euro ed erano pronti a metterle in circolazione nei giorni dello shopping natalizio
Un'organizzazione importava dalla Cina in Italia monete false da uno e due euro ed era pronta a mettere in circolazione nei giorni dello shopping natalizio più di 300.000 pezzi, per un valore totale di oltre mezzo milione di euro. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi e della Sezione Operativa del Comando Antifalsificazione monetaria di Roma.Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Palermo, è nei confronti di 12 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione, introduzione nello stato e spendita di monete falsificate.
Fonte
domenica 14 dicembre 2014
Prezzo, mercati e alleanze: i giorni neri del petrolio che cambiano il mondo
Valore dimezzato in sei mesi, Borse in caduta libera. Un crollo legato soprattutto al rallentamento asiatico
NEW YORK - IL 2014 si chiude all'insegna del "contro-shock petrolifero". È una crisi vera, di cui si cominciano solo ora ad intravedere tutte le ramificazioni. È una tempesta paradossale, contro-intuitiva. Il formidabile cambiamento che l'ha scatenata è a priori positivo per tutti quei paesi come l'Italia che sono consumatori e importatori di energia. Tant'è: la settimana scorsa si è chiusa con le Borse europee in caduta libera, e Wall Street (la piazza finanziaria del nuovo petro-Stato che è l'America) ha subito le perdite più pesanti degli ultimi tre anni. Gli investitori mondiali, grandi e piccoli, si sono gettati ad acquistare titoli del Tesoro americani e tedeschi: il tipico bene-rifugio che viene accaparrato nei momenti di panico. Questa "fuga verso la sicurezza" ha sospinto di nuovo i tassi d'interesse a livelli bassissimi, che sono anch'essi un segnale di pericolo. Un Bund tedesco della durata di 10 anni oggi rende 0,64%. Il rendimento dovrebbe almeno compensare l'inflazione. Un interesse così vicino allo zero per un periodo così prolungato significa che i mercati non vedono l'ombra di una ripresa dei prezzi e quindi della crescita, neppure su un orizzonte lontano. A scatenare quest'ondata di paura è appunto il contro-shock energetico. Che si tratti di un evento di tipo traumatico, violento, lo dimostra la caduta dei prezzi. Il petrolio si è dimezzato dai suoi massimi del 2010. Ha perso quasi il 50% solo da giugno, in sei mesi. E il 10% di caduta del prezzo si è concentrato nell'ultima settimana.
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sabato 13 dicembre 2014
PREVISIONI METEO: domenica uggiosa al nord e sulle centrali tirreniche
Domenica ancora qualche pioggia possibile al nord e sull'alta Toscana, asciutto e in parte soleggiato altrove. Lunedì estensione dei fenomeni sino al medio Tirreno, sempre asciutto altrove, clima mite al centro-sud. Martedì arrivo di una depressione e maltempo in estensione a quasi tutto il Paese.
Domenica, 14 dicembre 2014
NORD-OVEST: Su tutti i settori molte nubi. Sulla Liguria
centro-orientale ancora possibilità di qualche rovescio. Piogge deboli
sulla Lombardia e l'est del Piemonte, con qualche nevicata sulle Alpi
sopra i 1200-1300 metri. Su tutte le altre regioni tempo nel complesso
asciutto, anche se nuvoloso. Ventilazione moderata da sud sul Ligure che
sarà ancora mosso, venti deboli altrove, clima piuttosto freddo.
NORD-EST: Su tutti i settori diffusa nuvolosità. Qualche pioggia
possibile tra Emilia, Veneto, Friuli e fascia prealpina nell'arco della
giornata. Fiocchi di neve sopra i 1200-1300 metri sulle Alpi, altrove
tempo asciutto anche se con poco sole. Ventilazione moderata da sud,
clima abbastanza freddo e umido, specie in pianura.
CENTRO: Su Toscana, Umbria occidentale e Lazio parziali
annuvolamenti. Qualche pioggia possibile sull'alta Toscana. Nubi sul
Tirreno, nelle zone interne e sulla Sardegna senza piogge, tempo più
aperto in Adriatico. Ventilazione debole o moderata da sud, temperature
in aumento.SUD: Nubi sparse sulla Campania e la Sicilia occidentale, senza piogge, per il resto avremo generali condizioni di bel tempo. Ventilazione debole da sud, temperature in salita.
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Inizio settimana prossima: MARTEDI sarà la giornata peggiore
Meteo feste di Natale: avremo freddo e neve o solo anticiclone?
Aereo si schianta contro una casa, 6 morti tra cui 2 bambini.
Il pilota stava cercando di atterrare in un piccolo aerodromo ma si è schiantato contro una casa
E' salito a 6 morti il bilancio dello schianto di un piccolo aereo contro una casa alle porte di Washington, nel Maryland. Oltre alle tre persone che si trovavano a bordo del velivolo, sono morti anche una donna e i suoi due bambini che al momento dello schianto si trovavano dentro casa.LE IMMAGINI DELLO SCHIANTO
L'incidente è avvenuto nella contea di Montgomery. L'aereo era un jet privato di una compagnia aerea con sede in North Carolina e il pilota stava cercando di atterrare in un piccolo aerodromo dove non ci sono controllori di volo.
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La decisione del Governo: congelato il maxi aumento delle tasse sulla casa
Roma - Stop all’aumento delle tasse sulla casa (Imu-Tasi)
anche nel 2015. Un emendamento del Governo alla manovra prevede infatti
la proroga al prossimo anno delle misure della legge di stabilità dello
scorso anno.
Secondo quanto si apprende la modifica sarebbe contenuta nel pacchetto che il governo avrebbe presentato in commissione Bilancio al Senato, dove è ripreso l’esame del testo.
Proseguono le votazioni, iniziate ieri, che però si concentrano su altri emendamenti destinati a non essere approvati.
«12 milioni di euro per Italia Lavoro e 6 milioni all’Itt»
In arrivo anche 12 milioni di euro per Italia Lavoro e 6 milioni all’Istituto italiano di tecnologia di Genova (Itt). Lo prevedono alcuni emendamenti del governo alla Legge di Stabilità. Nel caso dell’Itt per 3 milioni di euro si tratta del recupero di vecchi tagli.
«50 milioni per le periferie»
Cinquanta milioni nel 2015, che salgano a 75 all’anno per il biennio 2016-2017, per il piano aree urbane, vale a dire le periferie. Lo prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità.
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Secondo quanto si apprende la modifica sarebbe contenuta nel pacchetto che il governo avrebbe presentato in commissione Bilancio al Senato, dove è ripreso l’esame del testo.
Proseguono le votazioni, iniziate ieri, che però si concentrano su altri emendamenti destinati a non essere approvati.
«12 milioni di euro per Italia Lavoro e 6 milioni all’Itt»
In arrivo anche 12 milioni di euro per Italia Lavoro e 6 milioni all’Istituto italiano di tecnologia di Genova (Itt). Lo prevedono alcuni emendamenti del governo alla Legge di Stabilità. Nel caso dell’Itt per 3 milioni di euro si tratta del recupero di vecchi tagli.
«50 milioni per le periferie»
Cinquanta milioni nel 2015, che salgano a 75 all’anno per il biennio 2016-2017, per il piano aree urbane, vale a dire le periferie. Lo prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità.
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Morta lago nel Bracciano, arrestato il fidanzato
Svolta nel giallo, Marco di Muro è accusato di omicidio volontario
aggravato: “Federica fu annegata”. La giovane era stata trovata cadavere
la notte di Halloween del 2012. La famiglia non ha mai creduto alla
morte naturale
Ci sono voluti due anni, passati tra perizie, esami e i disperati appelli della famiglia a far luce sulla verità. Oggi, però, il caso di Federica Mangiapelo, la 16enne trovata morta sulla sponda del lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012, sembra davvero essere ad una svolta. I carabinieri hanno infatti arrestato il fidanzato della ragazza, Marco Di Muro, con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
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Federica Mangiapelo, la giovane trovata morta in riva al lago di Bracciano l’1 novembre del 2012
Ci sono voluti due anni, passati tra perizie, esami e i disperati appelli della famiglia a far luce sulla verità. Oggi, però, il caso di Federica Mangiapelo, la 16enne trovata morta sulla sponda del lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012, sembra davvero essere ad una svolta. I carabinieri hanno infatti arrestato il fidanzato della ragazza, Marco Di Muro, con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
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venerdì 12 dicembre 2014
Elena Ceste, il marito "incastrato" dal telefono: già alle 9 sul luogo del delitto
Le analisi sul telefonino rivelerebbero, secondo il settimanale "Giallo", che l'uomo si trovava sul canale di scolo molto prima di quanto raccontato
Sembra essere a una svolta decisiva il giallo di Elena Ceste, la donna di Castigliole d'Asti scomparsa a gennaio e poi ritrovata morta a ottobre poco distante dalla sua abitazione. Secondo quanto riportato dal settimanale "Giallo", il marito Michele Buoninconti la mattina in cui è scomparsa la moglie, si sarebbe trovato vicino al canale di scolo, dove è stato poi ritrovato il corpo, prima di quanto ha raccontato agli inquirenti.
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Sciopero generale. La Cgil: "Norme da anni '20". Adesioni al 70%. Scontri a Milano e Torino
Il giorno della protesta
indetta da Cgil, Uil e Ugl. Incroceranno le braccia anche i ferrovieri,
anche se solo per 7 ore. Cortei in 54 città. Su Repubblica.it
aggiornamenti, video e dirette da tutta Italia
ROMA - Adesioni al 70%. E'
questo il dato fornito dai sindacati nel giorno dello sciopero
generale. Cortei in 54 città, otto ore di stop. Bloccato il trasporto
pubblico: il 50% dei treni e degli aerei resta fermo. La percentuale
sale all'80% per gli autobus. E i leader sindacali attaccano l'esecutivo
di Matteo Renzi. Senza sconti. Susanna Camusso: "Nel Jobs Act ci sono
norme da anni '20". Carmelo Barbagallo, Uil: "Blocchiamo il Paese per
farlo ripartire. Faremo una nuova Resistenza". Landini: "Grande risposta
dei lavoratori contro le politiche del governo". Tante le reazioni della politica.
Napolitano: "Serve rispetto reciproco". In alcune piazze la tensione è
alta. Soprattutto a Milano e Torino dove le forze dell'ordine hanno
caricato studenti e antagonisti.
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Terremoto Chianti, 80 scosse in 24 ore. Panico a Firenze: magnitudo 4.1