L’ex ministro della giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar citato in giudizio per un pugno in un occhio alla consorte
Il padre della legge contro la violenza di genere, una delle più
avanzate al mondo, dovrà rispondere proprio di questa infamante accusa.
Succede in Spagna all’ex ministro della giustizia Juan Fernando Lopez
Aguilar, ora deputato europeo del Partito Socialista. La sua ex moglie
lo ha citato in giudizio per violenza domestica, verbale e fisica. I
maltrattamenti in famiglia sarebbero confermati anche da familiari della
donna e da alcuni vicini di casa.
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martedì 7 aprile 2015
Arrivati 21 milioni per i comuni travolti dal maltempo di ottobre e novembre. La somma, però, “non basta”
ALESSANDRIA - Ammontano a circa 21 milioni di euro i finanziamenti destinati ai 75 Comuni dell'alessandrino travolti dall'ondata di maltempo di ottobre e novembre. La somma, ha sottolineato la Presidente della Provincia Rita Rossa, è una "prima risposta" per un territorio duramente colpito dagli eventi alluvionali, ma “non basta”. Le risorse sono poche rispetto ai danni subiti che, senza considerare i privati, ha ricordato Rita Rossa, superano i 70 milioni di euro. I 21 milioni permetteranno però ai Comuni dell'alessandrino di coprire le spese sostenute per gli interventi di somma urgenza ed effettuare alcuni lavori sulla viabilità e sulle reti idriche e fognarie danneggiate.
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Tikrit, trovate fosse comuni: ci sarebbero 1700 soldati iracheni uccisi dall'Is
La notizia data da una inviata della Cnn che si trova sul posto e da Al
Jazeera. Per ora recuperati 20 corpi, ma ci sono altri 10 o 12 siti dove
vi sarebbero molti cadaveri. Otto sono all'interno del palazzo
presidenziale che apparteneva a Saddam Hussein
TIKRIT (Iraq) - Dieci o dodici fosse comuni sono state rivenute a Tikrit e sarebbero in grado di contenere fino a 1.700 corpi, ovvero i soldati iracheni che l'Is sostiene di aver ucciso lo scorso giugno. Al momento - secondo indiscrezioni riportate da Al Jazeera - i corpi rinvenuti sono 20 ma gli scavi sono solo all'inizio e il bilancio sarebbe destinato a salire.
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TIKRIT (Iraq) - Dieci o dodici fosse comuni sono state rivenute a Tikrit e sarebbero in grado di contenere fino a 1.700 corpi, ovvero i soldati iracheni che l'Is sostiene di aver ucciso lo scorso giugno. Al momento - secondo indiscrezioni riportate da Al Jazeera - i corpi rinvenuti sono 20 ma gli scavi sono solo all'inizio e il bilancio sarebbe destinato a salire.
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Milano, neonato chiuso in un sacchetto e abbandonato in un campo. Salvato
Il bimbo è stato trovato da una coppia di passaggio. Adesso è ricoverato
all'ospedale Niguarda e secondo i medici si troverebbe in buone
condizioni. Indagano i carabinieri
Un bimbo di circa una settimana è stato abbandonato in un campo a Cormano, comune a Nord di Milano. Il neonato, trovato con il corpo in un sacchetto di plastica, è stato salvato da una coppia, marito e moglie, che stava andando a curare il proprio orto in via Prealpi, intorno alle 14 e 30. Sono stati loro ad allertare il 118. I soccorritori hanno giudicato il bimbo in buone condizioni, e lo hanno portato all’ospedale Niguarda.
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Un bimbo di circa una settimana è stato abbandonato in un campo a Cormano, comune a Nord di Milano. Il neonato, trovato con il corpo in un sacchetto di plastica, è stato salvato da una coppia, marito e moglie, che stava andando a curare il proprio orto in via Prealpi, intorno alle 14 e 30. Sono stati loro ad allertare il 118. I soccorritori hanno giudicato il bimbo in buone condizioni, e lo hanno portato all’ospedale Niguarda.
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Jobs Act, l’occhio della Ue su microchip e braccialetti per controllare i lavoratori
Entro agosto il ministro del Lavoro Poletti conta di varare tutti i
decreti attuativi della delega. Compreso quello che modifica l'articolo 4
dello Statuto aprendo all'uso delle nuove tecnologie per monitorare
impianti e strumenti di lavoro. Ma nel frattempo il Consiglio d'Europa
ha fissato precisi paletti: "Vietato sorvegliare attività e
comportamenti dei dipendenti"
Microchip negli scarponi da lavoro o negli elmetti, gps integrato nelle cinture, braccialetti vibranti ai polsi “come ai carcerati” o videocamere: le nuove tecnologie stanno rendendo il lavoratore sempre più simile a un cyborg controllabile in stile Grande Fratello. Le giustificazioni delle aziende che applicano questi congegni (“aumentiamo la sicurezza e miglioriamo l’organizzazione del lavoro”, è il ritornello) non convincono però in pieno. Molti lamentano che si tratta solo di un modo per controllare in modo più stringente i ritmi di produzione e “spremere” il dipendente. E la Fiom punta i piedi: il segretario Maurizio Landini ha chiarito che il sindacato dei metalmeccanici anche su questo fronte punta a “mantenere le norme contrattuali e legislative preesistenti”.
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Microchip negli scarponi da lavoro o negli elmetti, gps integrato nelle cinture, braccialetti vibranti ai polsi “come ai carcerati” o videocamere: le nuove tecnologie stanno rendendo il lavoratore sempre più simile a un cyborg controllabile in stile Grande Fratello. Le giustificazioni delle aziende che applicano questi congegni (“aumentiamo la sicurezza e miglioriamo l’organizzazione del lavoro”, è il ritornello) non convincono però in pieno. Molti lamentano che si tratta solo di un modo per controllare in modo più stringente i ritmi di produzione e “spremere” il dipendente. E la Fiom punta i piedi: il segretario Maurizio Landini ha chiarito che il sindacato dei metalmeccanici anche su questo fronte punta a “mantenere le norme contrattuali e legislative preesistenti”.
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lunedì 6 aprile 2015
Colonnine devastate dai teppisti, bici impolverate in magazzino. Il bike sharing sommerso dai debiti
Il flop del servizio attivato nel 2009 ad Alessandria e affidato ad Atm
nel 2010. Era stata prevista una spesa di oltre 340 mila euro ma
l’azienda di trasporti ne deve ancora oltre 150 mila alle due società
Bicincittà e Comunica
Il bike sharing scordiamocelo, almeno per qualche anno. Non ci sono né «se» né «forse» nella risposta di Marcello Ferralasco all'interpellanza presentata da Roberto Sarti (Lega Nord): l'assessore alla Mobilità è stato chiaro sulle possibilità davvero minime che il servizio di condivisione bici venga riattivato a breve. E l'amministrazione sarebbe in difficoltà anche pensando a tempi più lunghi: «Non ci sono fondi», dice lapidario. Anche perché di soldi ne sono stati spesi troppi e i debiti accumulati saranno a quota zero solo nel 2017.
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Il bike sharing scordiamocelo, almeno per qualche anno. Non ci sono né «se» né «forse» nella risposta di Marcello Ferralasco all'interpellanza presentata da Roberto Sarti (Lega Nord): l'assessore alla Mobilità è stato chiaro sulle possibilità davvero minime che il servizio di condivisione bici venga riattivato a breve. E l'amministrazione sarebbe in difficoltà anche pensando a tempi più lunghi: «Non ci sono fondi», dice lapidario. Anche perché di soldi ne sono stati spesi troppi e i debiti accumulati saranno a quota zero solo nel 2017.
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Terremoto, all'Aquila è il giorno della memoria
Migliaia di fiaccole nel centro della città ancora spento. A sei anni dal sisma, che ha devastato il capoluogo abruzzese, la città ricorda le 309 vittime. In testa al corteo striscioni contro la sentenza del processo ai Grandi rischi
L'AQUILA - Sei anni, 2.190 giorni. Un tempo infinito che, però, nel cuore degli aquilani, che la notte del 6 aprile 2009 hanno visto le loro vite stravolte dal sisma, non pare essere mai passato. E oggi, quando tutta la cittadinanza si riunisce per ricordare le 309 persone morte sotto le macerie, quel dolore si sente più forte: si vede sui volti di quanti, sfidando la temperatura non ancora primaverile, hanno deciso di unirsi ai Comitati Familiari Vittime, per partecipare, come ogni anno da quella notte, alla fiaccolata del ricordo.
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Sisma L'Aquila, Protezione Civile: dietro i soldi
L'Aquila e i borghi 6 anni dopo il terremoto: una ricostruzione a due velocità
Libera, allarme mafie: Emilia come L'Aquila
domenica 5 aprile 2015
Rita Katz, l'analista che dà la caccia all'Isis sul web
Storia della fondatrice di Site, il sito di intelligence che aiuta l'Fbi nella lotta all'estremismo jihadista
Anche lei, come Simon Wiesenthal, insegue spietati assassini. Ma a differenza del 'cacciatore' di nazisti, nel mirino di Rita Katz ci sono i fondamentalisti islamici. E il suo terreno di caccia è il Web.Da un ufficio di Bethesda, nei sobborghi di Washington, con un piccolo team di esperti informatici la ricercatrice scandaglia la Rete 24 ore su 24 alla ricerca di post, immagini e documenti degli jihadisti. Scovando, spesso, video raccapriccianti come quello, ultimo in ordine di tempo, che testimonia la decapitazione di decine di egiziani copti su una spiaggia libica da parte dei miliziani dell'Isis.
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Valanga travolge due sciatori, uno è morto
E' accaduto nella Valle del Silenzio, sull'Appennino bolognese.
E' morto uno dei due sciatori toscani travolti da una valanga nel comprensorio del Corno alle Scale, sull'Appennino bolognese. Lo ha riferito il Soccorso alpino dell'Emilia-Romagna. La vittima è Cesare Poletti, 49 anni, fiorentino residente nel Pistoiese. L'alro sciatore, un cinquantenne di Prato ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna, ha riportato traumi agli arti inferiori e una severa ipotermia: non è in pericolo di vita ma i medici mantengono riservata la prognosi. Il Saer ha riferito che si sono concluse senza esito le ricerche di una persona dispersa, ipotesi fatta in un primo momento. L'allarme in quel caso è rientrato.
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Tutte le ultime novità sul tempo di PASQUETTA in Italia
Il tempo dovrebbe migliorare al nord-ovest e lungo il Tirreno, nubi al nord-est (specie nel pomeriggio) e ancora instabile in Abruzzo e al meridione.
Eccoci arrivati alla giornata solitamente dedicata alle gite fuori porta e alle escursioni: Pasquetta. La cartina che vedete inquadra la situazione attesa in Italia per le ore centrali della giornata in parola.
Al nord possiamo confermare un miglioramento, specie al nord-ovest, dove saranno possibili annuvolamenti a ridosso delle Alpi occidentali, senza precipitazioni.
Sul nord-est interverranno alcune nevicate sui settori di confine dell'Alto Adige, specie nell'area dolomitica, mentre dal pomeriggio un rientro di nubi da est interesserà Friuli, Veneto orientale e Romagna, ma senza la minaccia di pioggia.
Al centro tempo in netto miglioramento sulla Sardegna e lungo il versante tirrenico fino all'Umbria, dove si avrà prevalenza di sole, anche se con un clima abbastanza freddo. Tra Marche e Abruzzo tempo ancora instabile specie al mattino, con rischio di rovesci, nevosi sopra i 600-700 metri. Una certa attenuazione dei fenomeni interverrà su queste zone nel pomeriggio.
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Al nord possiamo confermare un miglioramento, specie al nord-ovest, dove saranno possibili annuvolamenti a ridosso delle Alpi occidentali, senza precipitazioni.
Sul nord-est interverranno alcune nevicate sui settori di confine dell'Alto Adige, specie nell'area dolomitica, mentre dal pomeriggio un rientro di nubi da est interesserà Friuli, Veneto orientale e Romagna, ma senza la minaccia di pioggia.
Al centro tempo in netto miglioramento sulla Sardegna e lungo il versante tirrenico fino all'Umbria, dove si avrà prevalenza di sole, anche se con un clima abbastanza freddo. Tra Marche e Abruzzo tempo ancora instabile specie al mattino, con rischio di rovesci, nevosi sopra i 600-700 metri. Una certa attenuazione dei fenomeni interverrà su queste zone nel pomeriggio.
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Turchia: spari contro il pullman del Fenerbahce, ferito il conducente
L'attacco è avvenuto dopo la partita della squadra di Istanbul a Riza,
non distante da Trabzon, sul Mar Nero. Nessun giocatore colpito. Ipotesi
di agguato di ultrà rivali. Il vicepresidente: "Volevano ucciderci
tutti"
ANKARA - Un assalto armato contro il Fenerbahce. Il pullman che trasportava la squadra di calcio turca è stato colpito da più colpi di arma da fuoco, ferito al volto l'autista, subito trasportato in ospedale. Nessun calciatore è stato colpito.
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ANKARA - Un assalto armato contro il Fenerbahce. Il pullman che trasportava la squadra di calcio turca è stato colpito da più colpi di arma da fuoco, ferito al volto l'autista, subito trasportato in ospedale. Nessun calciatore è stato colpito.
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sabato 4 aprile 2015
L'Aquila, l'ultima beffa: i terremotati devono restituire il risarcimento
Dopo l'assoluzione in secondo grado della Commissione Grandi Rischi, la
Protezione Civile chiede la restituzione delle somme a chi come Tonino,
ha perso due figlie, la casa e il lavoro e dopo sei anni ancora non è
riuscito a ricostruire la sua vita
La richiesta è arrivata a casa della madre. E’ un “atto di messa in mora” con un “intimazione di pagamento” dei soldi ricevuti, è stato inviato a tutti i parenti delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Nel caso di Tonino l’ordine è di restituire 30mila euro più gli interessi, la somma che il tribunale aveva considerato giusta per ricompensarlo della perdita di due figlie. La compagna probabilmente non è stata calcolata nel risarcimento: non essendo sposati era come se non esistesse. La casa è stata esclusa perché Tonino aveva un reddito alto, poteva pensarci da solo a ricostruirsi un tetto. E nemmeno il lavoro è stato preso in considerazione, sei anni e mezzo fa era il titolare di una delle principali ditte di autotrasporto del capoluogo. Aveva 30 dipendenti, clienti e merci da tutt’Italia: poteva ricominciare come se nulla fosse successo, dovevano aver pensato i giudici del tribunale.
Dopo il terremoto, dopo aver riconosciuto quel che restava delle figlie, e dopo averle viste calare in una fossa a 12 e 15 anni, in effetti Tonino aveva ricominciato a fare qualcosa. “Il primo anno c’era tanta gente tra vigili del fuoco, volontari, tecnici. Si lavorava comunque. Dopo è arrivato il momento peggiore, quando i riflettori si sono spenti e noi siamo rimasti soli con le macerie”, racconta. Da quel momento in poi lavoro non ce n’era davvero più. I clienti di Tonino continuavano a ritirare la merce ma non pagavano più. Uno di loro è arrivato ad accumulare 200mila euro di debiti con lui.
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La richiesta è arrivata a casa della madre. E’ un “atto di messa in mora” con un “intimazione di pagamento” dei soldi ricevuti, è stato inviato a tutti i parenti delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Nel caso di Tonino l’ordine è di restituire 30mila euro più gli interessi, la somma che il tribunale aveva considerato giusta per ricompensarlo della perdita di due figlie. La compagna probabilmente non è stata calcolata nel risarcimento: non essendo sposati era come se non esistesse. La casa è stata esclusa perché Tonino aveva un reddito alto, poteva pensarci da solo a ricostruirsi un tetto. E nemmeno il lavoro è stato preso in considerazione, sei anni e mezzo fa era il titolare di una delle principali ditte di autotrasporto del capoluogo. Aveva 30 dipendenti, clienti e merci da tutt’Italia: poteva ricominciare come se nulla fosse successo, dovevano aver pensato i giudici del tribunale.
Dopo il terremoto, dopo aver riconosciuto quel che restava delle figlie, e dopo averle viste calare in una fossa a 12 e 15 anni, in effetti Tonino aveva ricominciato a fare qualcosa. “Il primo anno c’era tanta gente tra vigili del fuoco, volontari, tecnici. Si lavorava comunque. Dopo è arrivato il momento peggiore, quando i riflettori si sono spenti e noi siamo rimasti soli con le macerie”, racconta. Da quel momento in poi lavoro non ce n’era davvero più. I clienti di Tonino continuavano a ritirare la merce ma non pagavano più. Uno di loro è arrivato ad accumulare 200mila euro di debiti con lui.
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Usa: ritrovato uomo disperso in mare da oltre due mesi
37enne americano salvato con la sua barca al largo del Nord Carolina
Un trentasettenne del Sud Carolina la cui famiglia ne aveva denunciato la scomparsa in mare più di due mesi fa è stato ritrovato al largo della costa del Nord Carolina. Ne dà notizia la Guardia costiera americana. Le autorità di Portsmouth spiegano di aver ricevuto la segnalazione da una nave battente bandiera tedesca dell'avvistamento di un uomo e la sua barca a vela a circa 200 km a est di Cape Hatteras. Louis Jordan è stato prelevato da un elicottero e portato in un ospedale della Virginia. Secondo la famiglia, l'uomo era uscito il 23 gennaio con la sua barca dal porto turistico di Conway e non era più rientrato.
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Tragedia a Casale: ragazza di 20 anni si getta dalla finestra
CASALE MONFERRATO (AL)- Aveva compiuto da poco 20 anni la ragazza di Casale Monferrato (R.Z.) che questo sabato mattina, alle 6.35, ha deciso di togliersi la vita gettandosi dal balcone della sua abitazione. Un volo dal sesto piano della palazzina in via Bellini che ha tolto ogni speranza di salvezza. Un gesto estremo dietro cui ci sarebbero ragioni sentimentali. La notizia del suicidio della giovane ha lasciato sgomenta la città di Casale.
Fonte
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Pantani e il maratoneta, quel giorno a Carpi: "Ehi, stai andando a venti chilometri l'ora..."
Viene da pensare ad un fotomontaggio, ma non è così. Nel 1996 Fabian Roncero Dominguez stava correndo verso la vittoria quando fu affiancato dal Pirata, che in bici stava recuperando dal gravissimo infortunio alla gamba. Solo pochi istanti, ma intensi in quanto accomunati dal sacrificio e dalla sofferenza
Quando la vedi, pensi ad un fotomontaggio. Oggi si direbbe un photoshop, ma quelli erano ancora gli anni della pellicola, delle diapositive, della stampa. Una foto che emerge dall'oblio del tempo per approdare in qualche angolo dei social network. Mai vista, se non di sfuggita. Tempo neanche troppo lontano, che però sembra un'altra era geologica. Nell'istantanea due atleti affiancati: un podista evidentemente nella fase di massimo sforzo, con il pettorale della gara sulla maglia. E un ciclista in tenuta tecnica sponsorizzata, ma con lo sguardo più rilassato del runner, quasi fosse lì per una gita. Due campioni che le strane traiettorie della vita hanno fatto incontrare in quella strada, per pochi momenti. Due uomini estranei ma in qualche modo affini. Come le scie di due stelle cadenti che si incrociano nello splendore di una notte d'estate.
Ma estate non era: 13 ottobre 1996, l'obiettivo del fotografo inquadra Fabian Roncero Dominguez che è al trentacinquesimo chilometro della Maratona d'Italia. Di lì a poco il runner spagnolo taglierà il traguardo di Carpi da vincitore con un tempo di 2h 09:43, primo tassello di una bella carriera che lo porterà, un paio di anni dopo, a pochi secondi dal primato mondiale della distanza. Il clic della macchina fotografica lo fissa mentre viene affiancato da un uomo in bicicletta da corsa. E' lo stesso Fabian a raccontare l'incontro: "Mi sono ritrovato vicino un ciclista. Lo guardo e mi accorgo che è il grande Marco Pantani. Gli chiedo cosa stia facendo lì e lui mi dice solo poche parole, facendomi notare che sto andando a venti chilometri all'ora... poi se ne va"
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Pensioni, Inps: “Il 96% dei ferrovieri prende più di quello che ha versato”
Chi è stato liquidato tra il 2000 e il 2014 incassa importi superiori di almeno il 20% a quello che avrebbero avuto con il sistema contributivo
Pensioni maggiori rispetto ai contributi versati. Dopo l’operazione trasparenza fatta sui trattamenti dei dirigenti dell’industria e la cassa integrazione dei piloti, l’Inps passa al setaccio le pensioni dei ferrovieri e scopre che il 96% di quelle liquidate tra il 2000 e il 2014 e ancora in pagamento nel 2015 – secondo le tabelle pubblicate venerdì 3 aprile nella sezione “Porte aperte” del sito dell’Istituto – è superiore all’importo che si avrebbe avuto calcolando l’assegno con il metodo contributivo. Il 27% degli assegni inoltre – sottolinea l’Inps – è superiore all’assegno calcolato con il contributivo di oltre il 30 per cento.
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Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nuova spending review
Pronti il Def e il Piano nazionale delle riforme. Venerdì il varo
Municipalizzate nel mirino.“Revisione”degli incentivi alle imprese
ROMA - Dieci miliardi, tra spending review e riduzione delle agevolazioni fiscali. Ferve il lavoro tra Palazzo Chigi e Via venti Settembre per mettere a punto il Documento di economia e finanza, che sarà varato venerdì prossimo ed oggetto di un giro di tavolo nella riunione di governo di martedì, subito dopo Pasqua. L'obiettivo primario è quello di non aumentare le tasse, di scongiurare la clausola di salvaguardia che, al netto dei 6 miliardi già realizzati quest'anno, vale circa 10 miliardi di aumento dell'Iva e delle accise dal primo gennaio del prossimo anno (dunque 16 a regime).
Ma anche di non strozzare l'economia e di fare, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in Parlamento, una manovra "il più espansiva possibile". Le intenzioni del governo, ancora oggetto di dibattito, già emergono dal corposo Piano nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles, insieme al Def, e che ne ricalca sostanzialmente i contenuti. La bozza del piano, che Palazzo Chigi avverte di non considerare definitiva, e che la Repubblica è in grado di anticipare, contiene la griglia degli interventi del governo e in pratica ci dice cosa ci aspetterà il prossimo anno.
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ROMA - Dieci miliardi, tra spending review e riduzione delle agevolazioni fiscali. Ferve il lavoro tra Palazzo Chigi e Via venti Settembre per mettere a punto il Documento di economia e finanza, che sarà varato venerdì prossimo ed oggetto di un giro di tavolo nella riunione di governo di martedì, subito dopo Pasqua. L'obiettivo primario è quello di non aumentare le tasse, di scongiurare la clausola di salvaguardia che, al netto dei 6 miliardi già realizzati quest'anno, vale circa 10 miliardi di aumento dell'Iva e delle accise dal primo gennaio del prossimo anno (dunque 16 a regime).
Ma anche di non strozzare l'economia e di fare, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in Parlamento, una manovra "il più espansiva possibile". Le intenzioni del governo, ancora oggetto di dibattito, già emergono dal corposo Piano nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles, insieme al Def, e che ne ricalca sostanzialmente i contenuti. La bozza del piano, che Palazzo Chigi avverte di non considerare definitiva, e che la Repubblica è in grado di anticipare, contiene la griglia degli interventi del governo e in pratica ci dice cosa ci aspetterà il prossimo anno.
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Spending, aggregando acquisti di Stato ed enti locali risparmi fino a 3,2 miliardi
Pasquetta con sorpresa, chiusa l'area attrezzata di Bosco Piano
Borghetto di Borbera (AL)
Tutti quelli che si recheranno in prossimità del torrente Borbera, pensando di trascorrere una giornata tra grigliate e relax, avranno un’amara sorpresa: l’area attrezzata è chiusa dal 1° aprile. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco di Borghetto Enrico Bussalino a causa della situazione di incuria e degrado
Trascorrere la Pasquetta all’aperto è una tradizione. Chi sceglie il mare, chi apprezza la campagna, chi sceglie faticosi percorsi di montagna. Dalle nostre parti, poi, molti preferiscono ritrovarsi con la famiglia e gli amici e andare al fiume. Uno dei luoghi più frequentati sono sicuramente le Strette di Pertuso, con l’area attrezzata di Bosco Piano.
Tutti quelli che si recheranno quest’anno in prossimità del torrente Borbera, pensando di trascorrere una giornata tra grigliate e relax, avranno però un’amara sorpresa: l’area attrezzata è chiusa dal 1° aprile. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco di Borghetto Enrico Bussalino a causa della situazione di incuria e degrado.
Situazione che era già stata segnalata lo scorso agosto, quando un sopralluogo da parte di un tecnico del Comune di Borghetto e un agente di Polizia Municipale avevano evidenziato "situazioni di incuria e degrado dovute principalmente ai danneggiamenti cagionati nel tempo da ignoti; situazioni di pericolo per i potenziali fruitori dell’area conseguenti al deterioramento del parapetto che delimita la scala di accesso al torrente Borbera".
L’iter che ha portato alla chiusura di Bosco Piano è andato per le lunghe: prima è arrivata comunicazione alla Comunità montana “Terre del Giarolo”, in qualità di ente gestore dell’area, che ha fatto sapere solo lo scorso 1° aprile di non avere risorse economiche per sistemare, chiedendo quindi al sindaco di intervenire. Dopo il sopralluogo dell’ispettore della Municipale Roberto Bagnasco che ha evidenziato le stesse criticità dell’agosto 2014, il primo cittadino ha emesso l’ordinanza.
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Tutti quelli che si recheranno in prossimità del torrente Borbera, pensando di trascorrere una giornata tra grigliate e relax, avranno un’amara sorpresa: l’area attrezzata è chiusa dal 1° aprile. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco di Borghetto Enrico Bussalino a causa della situazione di incuria e degrado
Trascorrere la Pasquetta all’aperto è una tradizione. Chi sceglie il mare, chi apprezza la campagna, chi sceglie faticosi percorsi di montagna. Dalle nostre parti, poi, molti preferiscono ritrovarsi con la famiglia e gli amici e andare al fiume. Uno dei luoghi più frequentati sono sicuramente le Strette di Pertuso, con l’area attrezzata di Bosco Piano.
Tutti quelli che si recheranno quest’anno in prossimità del torrente Borbera, pensando di trascorrere una giornata tra grigliate e relax, avranno però un’amara sorpresa: l’area attrezzata è chiusa dal 1° aprile. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco di Borghetto Enrico Bussalino a causa della situazione di incuria e degrado.
Situazione che era già stata segnalata lo scorso agosto, quando un sopralluogo da parte di un tecnico del Comune di Borghetto e un agente di Polizia Municipale avevano evidenziato "situazioni di incuria e degrado dovute principalmente ai danneggiamenti cagionati nel tempo da ignoti; situazioni di pericolo per i potenziali fruitori dell’area conseguenti al deterioramento del parapetto che delimita la scala di accesso al torrente Borbera".
L’iter che ha portato alla chiusura di Bosco Piano è andato per le lunghe: prima è arrivata comunicazione alla Comunità montana “Terre del Giarolo”, in qualità di ente gestore dell’area, che ha fatto sapere solo lo scorso 1° aprile di non avere risorse economiche per sistemare, chiedendo quindi al sindaco di intervenire. Dopo il sopralluogo dell’ispettore della Municipale Roberto Bagnasco che ha evidenziato le stesse criticità dell’agosto 2014, il primo cittadino ha emesso l’ordinanza.
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venerdì 3 aprile 2015
Brebemi, pochi veicoli e tanti debiti in bilancio: nel 2014 buco di 35,4 milioni
Nella relazione di bilancio della società, tra i cui soci ci sono Intesa
Sanpaolo e gruppo Gavio, si legge che i conti in rosso sono
“conseguenza della fase di avvio". Un dato “drammatico”, per il
responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia Dario Balotta:
“Significa che non solo non
paga il debito con le banche, ma nemmeno il
costo di gestione: tenerla aperta costa più che tenerla chiusa”
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Bullismo in gita, 14 sospesi. Le mamme: scuola esagerata, il castigo è eccessivo
A Cuneo il caso in un liceo: ragazzo denudato, deriso e “addobbato con
delle caramelle. I genitori: perderanno l’anno. La preside replica: “Non
era uno scherzo, l’episodio è grave”
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Lorenzo Boratto, Gianni Martini
Cuneo
Gita scolastica a Roma. È notte. Quindici studenti si danno
appuntamento in una delle stanze d’albergo all’insaputa dei professori.
Ci sono maschi e femmine, hanno 15 e 16 anni. Giocano, discutono,
ridono. Uno di loro viene preso di mira: battute, vestiti che volano e,
quando è nudo, la rasatura dei peli. Spuntano le caramelle, i
marshmallow, utilizzati come addobbo indecoroso sul ragazzo che è
sdraiato sul letto. Lui è stanco, forse hanno bevuto, vuole essere
lasciato in pace. Uno dei compagni utilizza il cellulare della vittima e
inizia a filmare. La scena non dura molto ma, al ritorno a Cuneo, la
ripresa inizia a circolare in tante classi del liceo, finisce tra le
mani di un professore e dei genitori del ragazzo. Continua qui
Civitanova Marche, affonda peschereccio per onda anomala: due morti e due dispersi
e vittime sono un pugliese e un romeno. Romeni anche i due marittimi di
cui non si hanno notizie. Due i superstiti: "Questa notte avevamo fatto
un carico di 60-80 quintali di cozze quando si è rovesciata
l'imbarcazione. Prima dell'arrivo dei soccorsi siamo rimasti in mare per
un'ora e mezzo"
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giovedì 2 aprile 2015
Fisco, il 46% degli italiani dichiara meno di 15mila euro l'anno
Lo rivela il ministero dell'Economia. Nel 2013 gli italiani hanno dichiarato in media 20.070 euro. Solo lo 0,1% della popolazione supera quota 300mila
Il reddito totale dichiarato nel 2013 è di circa 811 miliardi, per un valore medio di 20.070 euro. Lo comunica il Mef, sottolineando che nella fascia di contribuenti fino a 15mila euro si colloca il 46% degli italiani, che dichiara solo il 5% dell'Irpef. Tra i 15mila e i 50mila euro si posiziona il 49% (il 58% dell'Irpef), mentre solo il 5% dichiara più di 50mila euro (37% dell'Irpef). I paperoni, sopra 300mila euro, sono 30mila (lo 0,1% dei contribuenti).
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Comune per Comune, ecco la mappa navigabile dei redditi dichiarati in Italia
Germawings, trovata seconda scatola nera. Lubitz, ricerche web su suicidi e porte di cabina
Nelle ricerche tra i rottami dell'Airbus precipitato sulle Alpi francesi
è stato ritrovato il contenitore dei dati di volo. Recuperati anche
alcuni telefoni cellulari, se ne studia il contenuto. Secondo la Procura
nel pc del copilota le indicazioni di un'azione premeditata
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Kenya, massacro di studenti in un college. 147 morti in attacco rivendicato da al-Shebaab
Un commando armato con esplosivi ha fatto irruzione nel campus di
Garissa in cui studiano soprattutto allievi cristiani. Raid all'alba,
poi 16 ore di sparatorie ed esplosioni nella battaglia con le forze di
sicurezza che assediavano l'istituto per cercare di liberare gli
ostaggi. L'azione rivendicata dai qaedisti somali, ma il capo sarebbe
l'ex direttore keniano di una scuola teologica.
NAIROBI - Torna il terrore in Kenya. All'alba un commando armato ha attaccato un college universitario nella città di Garissa, nella parte nord-orientale del Paese, a circa 150 chilometri dal confine con la Somalia. Ci sono state diverse esplosioni. Secondo il ministro dell'Interno kenyano il bilancio finale è di 147 morti, quasi tutti studenti ai quali si aggiungono due poliziotti, un soldato e due guardiani della scuola. I quattro terroristi che componevano il commando, secondo fonti delle forze di sicurezza, avevano esplosivi legati su tutto il corpo e "sono esplosi" quando i soldati hanno cominciato a sparargli addosso. L'attacco è cominciato all'alba. I jihadisti hanno preso d'assalto il campus intorno alle 4,30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a caso, prima di asserragliarsi in uno dei dormitori degli studenti.
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NAIROBI - Torna il terrore in Kenya. All'alba un commando armato ha attaccato un college universitario nella città di Garissa, nella parte nord-orientale del Paese, a circa 150 chilometri dal confine con la Somalia. Ci sono state diverse esplosioni. Secondo il ministro dell'Interno kenyano il bilancio finale è di 147 morti, quasi tutti studenti ai quali si aggiungono due poliziotti, un soldato e due guardiani della scuola. I quattro terroristi che componevano il commando, secondo fonti delle forze di sicurezza, avevano esplosivi legati su tutto il corpo e "sono esplosi" quando i soldati hanno cominciato a sparargli addosso. L'attacco è cominciato all'alba. I jihadisti hanno preso d'assalto il campus intorno alle 4,30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a caso, prima di asserragliarsi in uno dei dormitori degli studenti.
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Il lapsus di Toti, Novi Ligure è in Liguria
Il neo-candidato alla prossime regionali in Liguria per Forza Italia e Lega è ospite della trasmissione Agorà,
su RaiTre. Nella foga della diretta, il conduttore Gerardo Greco
sottolinea erroneamente che Bondi e Repetti - i due senatori forzisti
appena passati al Gruppo Misto - vivono proprio in Liguria. E Giovanni
Toti mormora mentre lo ascolta: "A Novi Ligure, sì". Che invece si trova
in Piemonte, provincia di Alessandria
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