lunedì 25 maggio 2015
domenica 24 maggio 2015
Verona, Toni capocannoniere con 21 gol: alla sua età nessuno come lui
La doppietta al Parma ha portato il centravanti del Verona in testa alla classifica marcatori: martedì compirà 38 anni, domenica potrebbe diventare il più vecchio re dei bomber in A
Non c'è mai riuscito nessuno a 38 anni, non c'è mai riuscito nessuno a Verona. Poi arriva Luca Toni e riscrive la storia, lui che un bel po' (ricordate Germania 2006?) ne ha già scritta: finora ha segnato 21 gol in campionato, martedì compirà 38 anni e domenica sera, se tutto dovesse restare così com'è. diventerà il più vecchio capocannoniere di sempre in Serie A. Per ora è davanti a Tevez e Icardi, entrambi a quota 20.
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Morto il matematico Nash, ispirò 'A Beautiful Mind'
Aveva 86 anni. Sono morti in un incidente sulla New Jersey Turnpike
Addio al matematico John Nash, la cui storia ha ispirato il film "A Beautiful Mind" LA SCHEDA DEL FILM. E' morto in New Jersey con la moglie in un incidente di taxi. Nash aveva 86 anni, la moglie Alicia 82. Vivevano a Princeton Sono morti in un incidente sulla New Jersey Turnpike.
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Giro d'Italia, verso Campiglio tra salite e sbalzi termici
Tre salite dure e circa 13 gradi di escursione termica. Questo attende i corridori nella frazione di montagna la cui lunghezza è di 165 km
Un'escursione termica che potrebbe essere anche di 13 gradi, minima 10 e massima 23, e possibili piovaschi all'arrivo. Devono affrontare anche questo su e giù, secondo le previsioni di 3B Meteo, i corridori nella 15esima tappa del Giro d'Italia, Marostica-Madonna di Campiglio, 165 km. È una frazione di montagna con arrivo in salita. L'unica altra volta che una tappa della corsa rosa è arrivata nella località trentina è stato nel 1999 con la vittoria di Marco Pantani. Si ricomincia con Alberto Contador in maglia rosa con 2'28" di vantaggio su Fabio Aru, 3'36" su Andrey Amador e 4'14" su Rigoberto Uran. La partenza è fissata alla 12.30, l'arrivo è previsto attorno alle 17.15
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Contador padrone
MALTEMPO: martedì 26 i TEMPORALI torneranno ad alzare la voce in Italia
Il transito di un nuovo nucleo instabile di matrice nordica determinerà una recrudescenza temporalesca su diverse regioni italiane nella giornata di martedì 26 maggio.
L'ultima settimana di maggio (e della primavera meteorologica) esordirà con un tempo tutt'altro che stabile sulla nostra Penisola.
L'alta pressione delle Azzorre cercherà di avanzare verso il Mediterraneo, ma per il momento non sarà ancora in grado di proteggere l'Italia dalla discesa di un nuovo nucleo fresco proveniente dal nord Europa.
Lunedì sera avremo i primi temporali al nord, mentre tra martedì 26 e mercoledì 27 la figura instabile attraverserà tutta la nostra Penisola, riaccendendo la miccia di eventuali rovesci o temporali da nord a sud.
La cartina a lato inquadra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia tra le 8 e le 20 di martedì 26 maggio. In evidenza i temporali che in questo frangente alzeranno la loro voce segnatamente al centro-nord. Si tratterà per fortuna di fenomeni sparsi e non continuativi, ma che impediranno ai termometri di salire verso l'alto.
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Medio termine: la seconda metà della settimana trascorrerà con tempo più stabile in Italia
La cattolica Irlanda ha detto sì alle nozze gay
I risultati del referendum: favorevoli oltre il 60%. Il premier:
messaggio pionieristico. Boldrini: «Ora anche da noi le unioni civili»
Non è stato un plebiscito, ma la vittoria del «sì» è nettissima. Svolta storica in Irlanda, terra di antiche radici cattoliche, che oggi è diventato il primo Paese al mondo a introdurre i matrimoni gay tramite un referendum. I voti favorevoli sono stati a livello nazionale il 62,1%, con punte di oltre il 70% nelle città come Dublino, mentre i «no» si sono fermati al 37,9%. È iniziata così la festa nella capitale, con migliaia di persone vestite coi colori arcobaleno che hanno affollato il castello di Dublino.
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Non è stato un plebiscito, ma la vittoria del «sì» è nettissima. Svolta storica in Irlanda, terra di antiche radici cattoliche, che oggi è diventato il primo Paese al mondo a introdurre i matrimoni gay tramite un referendum. I voti favorevoli sono stati a livello nazionale il 62,1%, con punte di oltre il 70% nelle città come Dublino, mentre i «no» si sono fermati al 37,9%. È iniziata così la festa nella capitale, con migliaia di persone vestite coi colori arcobaleno che hanno affollato il castello di Dublino.
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sabato 23 maggio 2015
La notte in discoteca finisce in ospedale: dopo la lite investe per vendetta undici persone
Arrestato un uomo di 41 anni di Cascinette (TO)
Il fatto è accaduto a Ivrea, di fronte alla discoteca Tweed di corso Vercelli. Il litigio è iniziato all’interno della discoteca, ed è proseguito poi fuori, fin quando l’uomo è salito in auto e ha investito le 11 persone. Nessuno dei feriti è grave ma intanto si cerca di ricostruire le ragioni della lite: stando a quanto appreso, pare che lo scontro sia stato originato da uno spintone involontario nel locale.
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Ivrea
Ha investito undici persone dopo un litigio in discoteca. L’uomo, Emanuele Bosio, 41 anni, di Cascinette, è stato arrestato per «tentato omicidio plurimo». Delle 11 persone coinvolte, 9 sono state ricoverate in ospedale.Il fatto è accaduto a Ivrea, di fronte alla discoteca Tweed di corso Vercelli. Il litigio è iniziato all’interno della discoteca, ed è proseguito poi fuori, fin quando l’uomo è salito in auto e ha investito le 11 persone. Nessuno dei feriti è grave ma intanto si cerca di ricostruire le ragioni della lite: stando a quanto appreso, pare che lo scontro sia stato originato da uno spintone involontario nel locale.
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L’economia non riparte, perse altre 404 imprese
L’annuale rapporto della Camera di commercio. Sono 24.370, un quarto nell’agricoltura
Se da qualche parte il treno della crescita è ripartito, di certo
non ferma ad Asti. Lo sviluppo sembra viaggiare piuttosto ad altre
velocità su altri binari e non su quello locale.
A fare da bussola è il rapporto annuale della Camera di commercio di Asti diffuso in occasione della Giornata dell’economia. In un anno si sono perse altre imprese e solo l’export e il turismo sembra dare qualche segnale incoraggiante (i numeri nella tabella e nell’articolo in basso). Per il resto, edilizia alla canna del gas e metalmeccanici sempre più a rischio estinzione.
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L’agricoltura ha il maggior numero di imprese |
ASTI
A fare da bussola è il rapporto annuale della Camera di commercio di Asti diffuso in occasione della Giornata dell’economia. In un anno si sono perse altre imprese e solo l’export e il turismo sembra dare qualche segnale incoraggiante (i numeri nella tabella e nell’articolo in basso). Per il resto, edilizia alla canna del gas e metalmeccanici sempre più a rischio estinzione.
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Dalla Spagna con 190 chili di droga, il narcotrafficante preso a Borghetto Borbera
Arrestato dalla Mobile di Alessandria e di Reggio Emilia assieme a due camionisti spagnoli
Omar Adimy, marocchino di 35 anni, a Borghetto Borbera è ospite
di un amico, ma in realtà risulta residente in Spagna, proprio come i
due autotrasportatori con i quali ora condivide il carcere e l’accusa:
traffico di droga. Gli agenti della Mobile di Alessandria, assieme ai
colleghi di Reggio Emilia, li hanno arrestati all’ora del tramonto,
l’altra sera, davanti al camion imbottito di panetti di hashish: quai
190 chili in totale, divisi in sei scatoloni da 30 chili ciascuno, per
un valore di 186 mila euro. I poliziotti definiscono il marocchino «un
grosso trafficante di droga a livello internazionale», ma lui, per bocca
del suo avvocato alessandrino Marco Conti, prova a dichiararsi estraneo
alla vicenda.
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Borghetto Borbera(AL)
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venerdì 22 maggio 2015
Bomba d'acqua e grandine in Oltrepo
Preoccupazione per i vigneti, si contano i danni
21 maggio 2015
Una forte grandinata si è abbattuta verso le 13.30 in Oltrepò Pavese. Le precipitazioni si sono concentrate nella fascia tra la pianura e la prima collina, dove gli agricoltori erano già al lavoro tra i filari delle viti. Mentre strade e cortili si sono imbiancati, la Coldiretti di Pavia si è subito messa in contatto con le aziende agricole del territorio per verificare se vi siano stati danni. Le verifiche sono ancora in corso: da una prima ricognizione dei tecnici di Coldiretti sembrano essere stati più coinvolti le colture della pianura, in particolare tra Cervesina e Pizzale. Preoccupazione anche per i vivai e le serre. Ieri, invece, le grandinate si erano concentrate in Lomellina nella zona tra Palestro e Robbio, destando non poca preoccupazione tra gli agricoltori.
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21 maggio 2015
Una forte grandinata si è abbattuta verso le 13.30 in Oltrepò Pavese. Le precipitazioni si sono concentrate nella fascia tra la pianura e la prima collina, dove gli agricoltori erano già al lavoro tra i filari delle viti. Mentre strade e cortili si sono imbiancati, la Coldiretti di Pavia si è subito messa in contatto con le aziende agricole del territorio per verificare se vi siano stati danni. Le verifiche sono ancora in corso: da una prima ricognizione dei tecnici di Coldiretti sembrano essere stati più coinvolti le colture della pianura, in particolare tra Cervesina e Pizzale. Preoccupazione anche per i vivai e le serre. Ieri, invece, le grandinate si erano concentrate in Lomellina nella zona tra Palestro e Robbio, destando non poca preoccupazione tra gli agricoltori.
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Meteo a 7 giorni: nuova "crisi" temporalesca la prossima settimana?
L'instabilità lascerà lentamente spazio all'anticiclone? Possibile ma non ancora certo
Due anni senza don Gallo: «Dimmi chi escludi e ti dirò chi sei»
Don Andrea Gallo è morto il 22 maggio 2013. Continuano a Genova le iniziative per ricordarlo |
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Sul treno dei migranti in fuga dall’Italia: “Se ciprendono le impronte siamo finiti”
A Bolzano centinaia di profughi sognano di passare in Germania. Ma
quelli che vengono identificati non potranno chiedere asilo là
Lo chiamano «il treno della libertà». Parte tutti i giorni alle 12,34 dal binario 6 della stazione di Bolzano. Passa il Brennero, attraversa l’Austria e arriva a Monaco di Baviera, Germania, Europa: il massimo dei sogni sognati, da questi ragazzi scappati dalla Eritrea, ormai più di un anno fa.
Oggi sono 123, compresi 9 bambini, in media con il periodo. Il più preoccupato di tutti, il più triste, si chiama Efrem, ha 19 anni, trema a scossoni per il freddo. «Me l’hanno presa, me l’hanno presa!», ripete con i denti bianchi e la faccia stravolta. «I poliziotti mi hanno costretto. Eravamo in Sicilia, non saprei dire dove, Sicilia, Sicilia... Hai capito? Mi hanno preso l’impronta del pollice. Questa qua, guarda... Solo questa. Sono fregato, vero?». Vero.
Quando in Germania la sua impronta verrà rintracciata nella banca dati, Efrem verrà riaccompagnato alla frontiera italiana. Si può chiedere asilo politico solo nel primo posto in cui si viene identificati. Ecco perché lui è così triste. Ed ecco perché tutti gli altri chiamano questo treno in arrivo - mancano dieci minuti - il treno della libertà. Perché sono in fuga anche dall’Italia. E ci stanno riuscendo. Sono quasi liberi. Se passeranno la frontiera, riusciranno a dare le impronte digitali in Germania, potranno chiedere asilo politico lì.
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Lo chiamano «il treno della libertà». Parte tutti i giorni alle 12,34 dal binario 6 della stazione di Bolzano. Passa il Brennero, attraversa l’Austria e arriva a Monaco di Baviera, Germania, Europa: il massimo dei sogni sognati, da questi ragazzi scappati dalla Eritrea, ormai più di un anno fa.
Oggi sono 123, compresi 9 bambini, in media con il periodo. Il più preoccupato di tutti, il più triste, si chiama Efrem, ha 19 anni, trema a scossoni per il freddo. «Me l’hanno presa, me l’hanno presa!», ripete con i denti bianchi e la faccia stravolta. «I poliziotti mi hanno costretto. Eravamo in Sicilia, non saprei dire dove, Sicilia, Sicilia... Hai capito? Mi hanno preso l’impronta del pollice. Questa qua, guarda... Solo questa. Sono fregato, vero?». Vero.
Quando in Germania la sua impronta verrà rintracciata nella banca dati, Efrem verrà riaccompagnato alla frontiera italiana. Si può chiedere asilo politico solo nel primo posto in cui si viene identificati. Ecco perché lui è così triste. Ed ecco perché tutti gli altri chiamano questo treno in arrivo - mancano dieci minuti - il treno della libertà. Perché sono in fuga anche dall’Italia. E ci stanno riuscendo. Sono quasi liberi. Se passeranno la frontiera, riusciranno a dare le impronte digitali in Germania, potranno chiedere asilo politico lì.
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giovedì 21 maggio 2015
L’anticorruzione è legge
Roma - E’ arrivato tra gli applausi, il sì definitivo dell’Aula della Camera al ddl anticorruzione, che così diventa legge.
Il testo è stato approvato a Montecitorio con 280 voti a favore, 53 contrari ed 11 astenuti. Contro hanno votato M5S e Fi. La Lega si è astenuta.
Ecco i punti-chiave della legge
Più carcere per i principali reati contro la Pubblica Amministrazione ma anche sconti di pena per pentiti e collaboratori. La Camera ha approvato in via definitiva il ddl anticorruzione, legge che reintroduce tra l’altro il delitto di falso in bilancio, obbliga i condannati a restituire il maltolto e rinforza i poteri dell’Anac. Questi i punti-chiave della legge:
- Corruzione: Viene punita con una pena da sei a dieci anni di reclusione la corruzione propria, commessa da pubblici ufficiali, mentre va da 6 anni nel minimo e a 10 anni e 6 mesi nel massimo quella per induzione. Per la corruzione in atti giudiziari si `rischia´ da 6 a 12 anni.
- Corrotti via da contratti con Pa per 5 anni: Sale a 5 anni il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per chi è condannato per un reato di corruzione.
- 416 bis - Pene più alte per mafiosi e boss: Chi fa parte di un’associazione di stampo mafioso è punito con la reclusione da 10 a 15 anni (orala pena va dai 7 ai 12 anni). Pene più severe per i boss alla guida del sodalizio mafioso: la pena va da 12 a 18 anni ( e non da 9 e 14). Se l’associazione è armata la pena della reclusione è aggravata: va da 12 a 20 anni , mentre per i `capi´ in questi casi la pena va da 15 a 26 anni
- Patteggiamento `a condizione´ con reati di corruzione: In caso di corruzione per l’esercizio della funzione, in atti giudiziari, induzione indebita concussione e peculato il patteggiamento sarà condizionato alla restituzione del prezzo o del profitto del reato.
- Più controllo all’Anac: Il pubblico ministero che procede per corruzione, concussione, ma anche turbata libertà dell’asta pubblica e traffico di influenze dovrà tenere informato il presidente dell’Autorità Anticorruzione.
Torna il falso in bilancio:
L’articolo 2621 dei codice civile viene così riformato: gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, i quali, al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico, previste dalla legge, consapevolmente espongono fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero ovvero omettono fatti materiali rilevanti la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppoal quale la stessa appartiene, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore, sono puniti con la pena della reclusione da uno a cinque anni. La stessa pena si applica anche se le falsità o le omissioni riguardano beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi”
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Il testo è stato approvato a Montecitorio con 280 voti a favore, 53 contrari ed 11 astenuti. Contro hanno votato M5S e Fi. La Lega si è astenuta.
Ecco i punti-chiave della legge
Più carcere per i principali reati contro la Pubblica Amministrazione ma anche sconti di pena per pentiti e collaboratori. La Camera ha approvato in via definitiva il ddl anticorruzione, legge che reintroduce tra l’altro il delitto di falso in bilancio, obbliga i condannati a restituire il maltolto e rinforza i poteri dell’Anac. Questi i punti-chiave della legge:
- Corruzione: Viene punita con una pena da sei a dieci anni di reclusione la corruzione propria, commessa da pubblici ufficiali, mentre va da 6 anni nel minimo e a 10 anni e 6 mesi nel massimo quella per induzione. Per la corruzione in atti giudiziari si `rischia´ da 6 a 12 anni.
- Corrotti via da contratti con Pa per 5 anni: Sale a 5 anni il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per chi è condannato per un reato di corruzione.
- 416 bis - Pene più alte per mafiosi e boss: Chi fa parte di un’associazione di stampo mafioso è punito con la reclusione da 10 a 15 anni (orala pena va dai 7 ai 12 anni). Pene più severe per i boss alla guida del sodalizio mafioso: la pena va da 12 a 18 anni ( e non da 9 e 14). Se l’associazione è armata la pena della reclusione è aggravata: va da 12 a 20 anni , mentre per i `capi´ in questi casi la pena va da 15 a 26 anni
- Patteggiamento `a condizione´ con reati di corruzione: In caso di corruzione per l’esercizio della funzione, in atti giudiziari, induzione indebita concussione e peculato il patteggiamento sarà condizionato alla restituzione del prezzo o del profitto del reato.
- Più controllo all’Anac: Il pubblico ministero che procede per corruzione, concussione, ma anche turbata libertà dell’asta pubblica e traffico di influenze dovrà tenere informato il presidente dell’Autorità Anticorruzione.
Torna il falso in bilancio:
L’articolo 2621 dei codice civile viene così riformato: gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, i quali, al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto, nei bilanci, nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico, previste dalla legge, consapevolmente espongono fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero ovvero omettono fatti materiali rilevanti la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppoal quale la stessa appartiene, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore, sono puniti con la pena della reclusione da uno a cinque anni. La stessa pena si applica anche se le falsità o le omissioni riguardano beni posseduti o amministrati dalla società per conto di terzi”
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Arriva il reato di omicidio stradale previsto carcere fino a 18 anni
Bardo, i pm di Milano: "Touil in Italia il giorno della strage". Alfano: "Chiedete a Tunisi, noi abbiamo eseguito"
La Procura ha acquisito i registri della scuola che lo danno in Italia,
nonostante le accuse nei confronti del 22enne arrestato a Gaggiano. Il
ministro dell'Interno: "Tutto ciò che è alla base del mandato di arresto
internazionale non è di nostra competenza"
"Chiedete a Tunisi". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in una conferenza stampa sulle elezioni regionali, ha risposto così a chi gli ha chiesto se - dopo gli accertamenti dei pm italiani circa gli spostamenti di Abdel Majid Touil nei giorni dell'attentato al museo in Tunisia - ritiene ancora, come ha sostenuto nell'informativa resa alla Camera, che quello italiano sia un successo investigativo. "Abbiamo eseguito un mandato di arresto internazionale sulla base di indagini svolte da un altro Paese con cui abbiamo collaborato ed è lì che va rivolta la domanda - ha replicato Alfano, che ha anche aggiunto: "Abbiamo realizzato una cattura non semplice, grazie al buon funzionamento del sistema delle impronti digitali e del sistema di rintraccio di una persona che aveva fornito un'identità falsa. Tutto ciò che è alla base del mandato di arresto internazionale non è di competenza italiana". Anche Renzi aveva respinto le critiche: "Quando viene arrestato un presunto responsabile, non si può dire 'era meglio se non lo fermavamo, almeno non sapevamo'". Per poi aggiungere: Vorrei stenderlo sul lettino e fargli raccontare che cosa ha fatto da piccolo...".
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"Chiedete a Tunisi". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in una conferenza stampa sulle elezioni regionali, ha risposto così a chi gli ha chiesto se - dopo gli accertamenti dei pm italiani circa gli spostamenti di Abdel Majid Touil nei giorni dell'attentato al museo in Tunisia - ritiene ancora, come ha sostenuto nell'informativa resa alla Camera, che quello italiano sia un successo investigativo. "Abbiamo eseguito un mandato di arresto internazionale sulla base di indagini svolte da un altro Paese con cui abbiamo collaborato ed è lì che va rivolta la domanda - ha replicato Alfano, che ha anche aggiunto: "Abbiamo realizzato una cattura non semplice, grazie al buon funzionamento del sistema delle impronti digitali e del sistema di rintraccio di una persona che aveva fornito un'identità falsa. Tutto ciò che è alla base del mandato di arresto internazionale non è di competenza italiana". Anche Renzi aveva respinto le critiche: "Quando viene arrestato un presunto responsabile, non si può dire 'era meglio se non lo fermavamo, almeno non sapevamo'". Per poi aggiungere: Vorrei stenderlo sul lettino e fargli raccontare che cosa ha fatto da piccolo...".
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Marea nera, disastro ambientale in California
Si temono 400 mila litri di petrolio nel Pacifico. Stato d’emergenza a Santa Barbara
Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato d’emergenza nella contea di Santa Barbara in seguito alla fuoriuscita di petrolio da un oleodotto.
I NUMERI DEL DISASTRO
Le cifre ufficiali sono di circa 80.000 litri di petrolio che sarebbero finiti nell’Oceano Pacifico, ma la società che gestisce l’oleodotto mette in guardia sulla scenario peggiore, ovvero che siano finiti in mare fino a 400.000 litri. Per Santa Barbara si tratta della seconda «marea nera» dopo il disastro ambientale del 1969.
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Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato d’emergenza nella contea di Santa Barbara in seguito alla fuoriuscita di petrolio da un oleodotto.
I NUMERI DEL DISASTRO
Le cifre ufficiali sono di circa 80.000 litri di petrolio che sarebbero finiti nell’Oceano Pacifico, ma la società che gestisce l’oleodotto mette in guardia sulla scenario peggiore, ovvero che siano finiti in mare fino a 400.000 litri. Per Santa Barbara si tratta della seconda «marea nera» dopo il disastro ambientale del 1969.
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E' morta Annarita Sidoti
La marciatrice azzurra, oro mondiale ed europeo, si è spenta oggi a soli 44 anni dopo una lunga malattia
E’ una giornata di dolore per l’atletica italiana. E’ morta poco fa Annarita Sidoti, la marciatrice siciliana campionessa europea e mondiale, arresasi, a soli 44 anni, a quel male che la tormentava già dal 2009. Madre di tre bambini, Annarita ha combattuto come una leonessa per tutto questo tempo, sempre con il sorriso, aggrappata alla vita in nome dei suoi figli, trovando infine anche la forza di raccontare pubblicamente la sua vicenda.
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Scuola: sì della Camera al ddl riforma, va al Senato
316 sì e 137 no alla riforma. Anche oggi manifestazioni contro la riforma
Nessun colpo di scena. La riforma della scuola a firma Renzi-Giannini ha avuto, come previsto già alla vigilia (detrattori compresi), il sì dell'Aula della Camera con 316 voti a favore, 137 contrari e un astenuto. Un voto avvenuto tra cori di dissenso partiti dai banchi di Sel e al quale non ha partecipato la sinistra del Pd. Ora il provvedimento va a Palazzo Madama, accompagnato dalle stesse proteste che hanno scortato tutto l'iter e che si sono fatte sentire fino all'ultimo minuto, anche stamani: centinaia di prof hanno preso tre ore di permesso sindacale (insieme a loro c'erano anche dirigenti scolastici e studenti) per urlare le loro ragioni davanti a Montecitorio. E il livello dello scontro pare destinato a salire. I sindacati della scuola, che hanno in agenda un incontro con il ministro Giannini per lunedì, oggi pomeriggio si sono incontrati e hanno deciso, oltre a iniziative sul territorio e a una fiaccolata il 6 giugno, lo sciopero di un'ora nelle prime due giornate degli scrutini programmati nelle classi intermedie, "nel rispetto delle norme, delle famiglie e degli studenti". "E' importante che questa riforma vada avanti e che i professori siano coinvolti" ha dichiarato in un'intervista radiofonica stamani il premier, Matteo Renzi, invitando a non fare, della scuola, "un terreno di scontro". Il blocco degli scrutini - ha aggiunto - "sarebbe un errore clamoroso perché va contro i ragazzi e le famiglie".
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BUONA SCUOLA, STRALCIATO IL 5 PER MILLE
mercoledì 20 maggio 2015
Meteo a 7 giorni: fuori gli ombrelli su gran parte d'Italia...
I prossimi giorni saranno all'insegna dell'instabilità atmosferica che dalle regioni settentrionali si trasferirà al centro-sud. Nuovo guasto in vista per martedì 26 maggio.
Nemmeno un pittore avrebbe saputo disegnare meglio una simile congiuntura barica. La Natura ci stupisce sempre, nel bene e nel male.
Ecco una depressione che alla fine della giornata di giovedì 21 maggio (siamo attorno alle ore 20) si insaccherà tra il Mar Ligure e la Corsica, con il chiaro intento di guastare la parte finale della terza settimana di maggio sul nostro Paese.
Le condizioni di instabilità (anche marcata) dettate dal sopracitato minimo barico sono già realtà su parte delle regioni settentrionali, dove nelle ultime ore non sono mancati temporali localmente accompagnati da grandine e forte vento.
Tra giovedì 21 e venerdì 22 maggio, la depressione si sposterà dalla Corsica verso le regioni centrali italiane. In questo frangente ci attendiamo fenomeni anche intensi sull'Emilia Romagna, il basso Veneto, le Marche, il nord dell'Umbria e parte dell'Abruzzo. In altre parole, aria molto umida da est verrà avettata in direzione del nostro Appennino e al nord e determinerà fenomeni anche intensi sui settori sopravvento a tale flusso.
Tra sabato e domenica la struttura di bassa pressione si posizionerà prima sull'Abruzzo, per poi allontanarsi in direzione dell'Europa orientale, attenuandosi definitivamente. Il fine settimana, di conseguenza, sarà caratterizzato da condizioni moderatamente instabili specie al centro-sud, con i rovesci e i temporali che prediligeranno i settori interni nelle ore del pomeriggio. Non mancheranno ampie schiarite, ma per tutti i dettagli sul tempo del prossimo week-end si legga questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/Week-end/4/meteo-fine-settimana-le-schiarite-non-mancheranno-ma-non-dimenticate-l-ombrello-/50032/
Lentamente arriveremo all'ultima settimana del mese mariano, prima del giro di boa sul calendario che coinciderà con l'avvio dell'estate meteorologica (lunedì 1 giugno).
Le prospettive contemplate oggi dai modelli, purtroppo, non sono rosee.
La seconda cartina inquadra la situazione attesa in Italia per la giornata di martedì 26 maggio. Oltre all'alta pressione delle Azzorre sempre defilata in Oceano e con inequivocabili velleità nordiche, si nota una nuova minaccia instabile in arrivo dall'Europa centrale. Il corridoio depressionario passante per il Mediterraneo agevolerà la discesa del nucleo fresco in direzione del Mare Nostrum, determinando un nuovo peggioramento del tempo ad iniziare dalle regioni settentrionali.
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Meteo a 15 giorni: altri vortici freddi sino ai primi di giugno o vampata calda estiva?
Arrestato a Milano sospettato per la strage al Bardo di Tunisi. Ma i vicini: "Lui era qui"
Abdel Majid Touil, marocchino, era arrivato in Italia con un barcone. Il 17 febbraio aveva ricevuto un provvedimento di espulsione. Tunisi ritiene che abbia fornito un supporto logistico agli attentatori
Un marocchino di 22 anni è stato arrestato nel Milanese per la strage al museo Bardo di Tunisi. Abdel Majid Touil (alias Abdallah), si trovava in Italia un mese prima della strage. Il 17 febbraio era arrivato in Sicilia, a Porto Empedocle, a bordo di un barcone. Qui era stato identificato insieme ad altre 97 persone e aveva ricevuto un provvedimento di espulsione dal questore di Agrigento (e su questo punto si scatenano le polemiche politiche). I magistrati tunisini che hanno spiccato un mandato di cattura internazionale, è coinvolto nella strage del 18 marzo marzo a Tunisi. Secondo Mohamed Alì Aroui, portavoce del ministero dell'Interno tunisino, Touil avrebbe dato "un supporto logistico al gruppo armato responsabile dell'assalto". E ha precisato che "le autorità tunisine e quelle italiane si stanno coordinando per la sua estradizione".
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Scoppia il caso Bardo, Salvini: "Blocco frontiere subito". Alfano: "L'Italia non ti merita"
Strage di Tunisi, il giallo del ragazzo arrestato. Famiglia e amici: il giorno dell’attentato era qui
Il vero grande fratello che controlla tutto. Ora il sistema Infront finisce nel mirino
ROMA
L'ingresso della guardia di finanza nella sede di Infront Italia potrebbe rivelarsi uno snodo cruciale nella storia del calcio italiano. Per la prima volta, infatti, viene acceso un faro ufficiale sulle attività, sui protagonisti e sugli interessi dell'azienda che, partendo proprio dalla gestione dei diritti televisivi, negli ultimi cinque anni ha assunto il controllo assoluto del mondo del pallone, in ogni suo aspetto.
Non è solamente simbolico che a mandare i finanzieri ad ispezionare gli uffici di Infront sia stata l'autorità garante per il mercato. Entrata in Lega calcio nel 2008 su presentazione di Antonio Matarrese, proprio con l'incarico di gestire l'asta per i diritti tv, vale a dire l'unica fonte di approvvigionamento del sistema, la società di Marco Bogarelli - oggi branch italiano di una multinazionale controllata dalla cinese Wanda Group - ha lentamente divorato ogni cosa intorno a sé, finendo con l'occupare ogni minimo spazio occupabile e facendo piazza pulita di ogni forma di concorrenza.
Non è solamente simbolico che a mandare i finanzieri ad ispezionare gli uffici di Infront sia stata l'autorità garante per il mercato. Entrata in Lega calcio nel 2008 su presentazione di Antonio Matarrese, proprio con l'incarico di gestire l'asta per i diritti tv, vale a dire l'unica fonte di approvvigionamento del sistema, la società di Marco Bogarelli - oggi branch italiano di una multinazionale controllata dalla cinese Wanda Group - ha lentamente divorato ogni cosa intorno a sé, finendo con l'occupare ogni minimo spazio occupabile e facendo piazza pulita di ogni forma di concorrenza.
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L'ingresso della guardia di finanza nella sede di Infront Italia potrebbe rivelarsi uno snodo cruciale nella storia del calcio italiano. Per la prima volta, infatti, viene acceso un faro ufficiale sulle attività, sui protagonisti e sugli interessi dell'azienda che, partendo proprio dalla gestione dei diritti televisivi, negli ultimi cinque anni ha assunto il controllo assoluto del mondo del pallone, in ogni suo aspetto.
Non è solamente simbolico che a mandare i finanzieri ad ispezionare gli uffici di Infront sia stata l'autorità garante per il mercato. Entrata in Lega calcio nel 2008 su presentazione di Antonio Matarrese, proprio con l'incarico di gestire l'asta per i diritti tv, vale a dire l'unica fonte di approvvigionamento del sistema, la società di Marco Bogarelli - oggi branch italiano di una multinazionale controllata dalla cinese Wanda Group - ha lentamente divorato ogni cosa intorno a sé, finendo con l'occupare ogni minimo spazio occupabile e facendo piazza pulita di ogni forma di concorrenza.
Non è solamente simbolico che a mandare i finanzieri ad ispezionare gli uffici di Infront sia stata l'autorità garante per il mercato. Entrata in Lega calcio nel 2008 su presentazione di Antonio Matarrese, proprio con l'incarico di gestire l'asta per i diritti tv, vale a dire l'unica fonte di approvvigionamento del sistema, la società di Marco Bogarelli - oggi branch italiano di una multinazionale controllata dalla cinese Wanda Group - ha lentamente divorato ogni cosa intorno a sé, finendo con l'occupare ogni minimo spazio occupabile e facendo piazza pulita di ogni forma di concorrenza.
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martedì 19 maggio 2015
Milan, quando Berlusconi fa piazza. Gli allenatori "fulminati" dal Cavaliere
Milan, quando Berlusconi fa piazza. Gli allenatori "fulminati" dal Cavaliere
Suadente quando deve conquistare qualcuno, gelido o pungente quando vuole liberarsene: diversi allenatori sono stati fulminati da Silvio Berlusconi con una battuta. Pippo Inzaghi è soltanto l’ultimo di una bella lista.
IL CANTANTE —
Oscar Washington Tabarez, detto il Maestro, uruguaiano colto e
«sinistrorso». Berlusconi lo incenerisce subito, all’arrivo, nell’estate
del 1996: «Tabarez chi? Un cantante di Sanremo?». Il 1° dicembre viene
esonerato.
IL SARTO —
Alberto Zaccheroni vince lo scudetto del 1999. Più avanti Silvio gli
riserverà una sferzata in stile Milano vende moda: «Il sarto distratto
può rovinare una buona stoffa». Zac tagliato con un colpo di forbici,
nomen omen.
IL COLPEVOLE —
Maggio 2009, Berlusconi è a Sharm el Sheik in Egitto per un vertice con
Mubarak (senza la nipote) e durante una pausa a bordo piscina congeda
Carlo Ancelotti: «Abbiamo perso lo scudetto per colpa sua. Abbiamo
calciatori bravissimi nel palleggio, dovevamo puntare su questo, ma
abbiamo fatto il contrario».
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Turchia: ragazza partecipa a talent in tv, le sparano alla testa
La giovane è in condizioni critiche. Fermato un sospetto, voleva punirla per aver partecipato allo show
Un uomo è stato fermato dalla polizia turca nella provincia sudorientale di Diyarbakir con l'accusa di aver sparato in testa ad una ragazza di 19 anni. Lo riferiscono i media locali. La giovane Mutlu Kaya, che si trova in ospedale in condizioni critiche, è stata aggredita domenica notte mentre si trovava in casa. Secondo quanto emerso, si sarebbe trattato di un atto punitivo per la sua decisione di partecipare a un talent show musicale in tv nonostante l'obiezione di parte della famiglia.
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Cantava con le braccia scoperte, ragazza turca ridotta in fin di vita
Addio a Dean Potter: l'acrobata del rischio muore durante salto estremo
"Le persone spesso credono che io non abbia paura, ma è facile osservare nelle foto che precedono i miei salti le forti emozioni che provo mentre calcolo i rischi". Così scriveva Dean Potter, tra gli atleti di sport estremi più famosi d'America, alcuni mesi fa sul suo profilo Instagram. Lo stuntman - meglio noto come Daredevil, dal nome del celebre personaggio Marvel - è morto durante la sua ultima impresa: il lancio con la tuta alare dal promontorio di Taft Point (2.286 metri d'altezza) che si affaccia sulla Yosemite Valley, in California. Nelle immagini che seguono, alcune delle sfide di Dean Potter immortalate sui suoi profili Twitter e Instagram. Insieme a lui, in molti scatti, la sua cagnolina Whisper
Le altre foto
Madre e figlia morte nel Modenese, marito confessa omicidio
Dopo un interrogatorio durato diverse ore, è crollato Francesco Grieco,
53 anni: è stato lui a uccidere la moglie di 52, Francesca Marchi, e la
suocera Irene Tabarroni, 92 anni, nella villetta dove tutti abitavano a
Gorghetto di Bomporto, nel Modenese. L'uomo avrebbe detto ai carabinieri
e al magistrato di aver agito in preda a un raptus in un periodo
difficile segnato anche da difficoltà lavorative.
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lunedì 18 maggio 2015
Guerra tra gang di motociclisti, 9 morti in Texas
Culmine di una rissa cominciata a pugni e poi proseguita con coltelli e armi da fuoco
Tutto è partito da un ristorante chiamato Twin Peaks, come la famosissima serie tv in cui un omicidio fa affiorare il lato oscuro di una cittadina nel nord degli Stati Uniti. Ma stavolta la scena del crimine è in Texas, a Waco, dove una sparatoria tra bande rivali di motociclisti ha provocato ben nove morti e diversi feriti, almeno 18. In serata, l’allerta non era stata ancora revocata in quanto la polizia temeva ancora azioni di ripicca tra “biker”.
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Tutto è partito da un ristorante chiamato Twin Peaks, come la famosissima serie tv in cui un omicidio fa affiorare il lato oscuro di una cittadina nel nord degli Stati Uniti. Ma stavolta la scena del crimine è in Texas, a Waco, dove una sparatoria tra bande rivali di motociclisti ha provocato ben nove morti e diversi feriti, almeno 18. In serata, l’allerta non era stata ancora revocata in quanto la polizia temeva ancora azioni di ripicca tra “biker”.
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Guerra a scafisti, via libera Ue a missione navale. Gentiloni: "No a passi indietro su quote"
'Is conquista Palmira. Unesco: "Sappiamo già che ci sono monumenti distrutti"