La Procura ha acquisito i registri della scuola che lo danno in Italia,
nonostante le accuse nei confronti del 22enne arrestato a Gaggiano. Il
ministro dell'Interno: "Tutto ciò che è alla base del mandato di arresto
internazionale non è di nostra competenza"
"Chiedete a Tunisi". Il ministro
dell'Interno, Angelino Alfano, in una conferenza stampa sulle elezioni
regionali, ha risposto così a chi gli ha chiesto se - dopo gli
accertamenti dei pm italiani circa gli spostamenti di Abdel Majid Touil
nei giorni dell'attentato al museo in Tunisia - ritiene ancora, come ha
sostenuto nell'informativa resa alla Camera, che quello italiano sia un
successo investigativo. "Abbiamo eseguito un mandato di arresto
internazionale sulla base di indagini svolte da un altro Paese con cui
abbiamo collaborato ed è lì che va rivolta la domanda - ha replicato
Alfano, che ha anche aggiunto: "Abbiamo realizzato una cattura non
semplice, grazie al buon funzionamento del sistema delle impronti
digitali e del sistema di rintraccio di una persona che aveva fornito
un'identità falsa. Tutto ciò che è alla base del mandato di arresto
internazionale non è di competenza italiana". Anche Renzi aveva respinto le critiche:
"Quando viene arrestato un presunto responsabile, non si può dire 'era
meglio se non lo fermavamo, almeno non sapevamo'". Per poi aggiungere:
Vorrei stenderlo sul lettino e fargli raccontare che cosa ha fatto da
piccolo...".
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