Ressa nella cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. E l'avvocato di
Buzzi presenta una nuova richiesta di patteggiamento, già respinta in
precedenza dalla procura: "A Roma la mafia non esiste". Odevaine: "Ho
fatto degli errori, sto collaborando". Scintille tra i legali della
difesa e i pm. No dei giudici alla presenza in aula dei vertici
dell'organizzazione
Massimo Carminati "è pronto a parlare" e "si difenderà" anche se "non ha rivelazioni da fare", Salvatore Buzzi non
ancora. I due personaggi chiave dell'inchiesta di Mafia Capitale - l'ex
Nar e il capo delle cooperative, ritenuti a capo dell'organizzazione
che fino allo scorso anno ha operato a Roma e nel Lazio corrompendo
pubblici funzionari, amministratori di società ed esponenti politici -
nell'aula Occorsio del tribunale di Roma dove si è aperto oggi il maxi processo appaiono
solo in video. Collegati, per ragioni di sicurezza, dai rispettivi
carceri in cui sono detenuti: il primo a Parma, il secondo a Tolmezzo,
provincia di Udine. Una decisione che ha provocato subito lo scontro tra
i legali, schierati a favore del ritiro del provvedimento, e i pm,
decisi a tenerli fuori, come poi confermato dai giudici che hanno
respinto le richieste della difesa.
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giovedì 5 novembre 2015
mercoledì 4 novembre 2015
Elena Ceste, il marito Buoninconti condannato a trent'anni
Il giudice Roberto Amerio ha accolto le tesi dell'accusa, che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato
Michele Buoninconti è stato condannato a trent'anni per l'omicidio e l'occultamento di cadavere della moglie, Elena Ceste. Il giudice Roberto Amerio ha accolto le tesi dell'accusa, che aveva chiesto il massimo della pena nel processo di primo grado col rito abbreviato. Il giudice ha anche assegnato un risarcimento di 300mila euro per ciascuno dei quattro figli, di 180mila euro per i genitori e la sorella, e di 50 mila euro per il cognato.
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CRISI: NELL’ULTIMO TRIMESTRE IL PIU’ ALTO NUMERO DI FALLIMENTI MAI REGISTRATO
Nel terzo trimestre del 2015, i fallimenti in Italia tornano ad aumentare. E` quanto emerge dall`Osservatorio trimestrale sul Commercio e Turismo condotto da Confesercenti.
La ricerca evidenzia che dopo i risultati positivi di aprile-maggio-giugno, a luglio, agosto e settembre di quest`anno sono state infatti ben 530 le imprese di commercio e turismo che hanno portato i libri in tribunale dichiarando fallimento.“Si tratta – sottolinea lo studio – del dato trimestrale più alto dal 2009, inizio delle serie storica, superiore del 5,6% ai 502 fallimenti dello stesso periodo dello scorso anno e di oltre il 123% rispetto a quelli registrati nel terzo trimestre 2009.
In media, nei primi nove mesi dell`anno 2015, hanno avviato le procedure fallimentari circa 7 negozi o attività turistiche al giorno, per un totale che supera le 1.860 unità, solo 70 meno dello stesso periodo del 2014.
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Volkswagen: nuove irregolarità su 800mila auto diesel, ora il problema è il CO2
Dopo i guai con l' NOx (ossidi di azoto), secondo lo stesso colosso
tedesco ci sarebbero emissioni eccessive anche di CO2 (anidride
carbonica). Possibili costi per due miliardi. E in nord America la
Porsche sospende le vendite della Cayenne diesel 4x4
Non solo NOx (ossidi di azoto), ora le irregolarità dei gas di scarico delle Volkswagen sarebbero anche nel CO2 (anidride carbonica). Ad ammetterlo è la stessa Volkswagen dopo un'approfondita indagine ordinata dal Cda: lo scandalo dei veicoli con i software anti inquinamento ha fatto emergere ulteriori irregolarità sui livelli di CO2 relative a 800mila veicoli.
Secondo il colosso di Wolfsburg non è ancora possibile una stima affidabile della portata di tali irregolarità ma che una "stima preliminare indica rischi economici approssimativamente per 2 miliardi di euro".
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Non solo NOx (ossidi di azoto), ora le irregolarità dei gas di scarico delle Volkswagen sarebbero anche nel CO2 (anidride carbonica). Ad ammetterlo è la stessa Volkswagen dopo un'approfondita indagine ordinata dal Cda: lo scandalo dei veicoli con i software anti inquinamento ha fatto emergere ulteriori irregolarità sui livelli di CO2 relative a 800mila veicoli.
Secondo il colosso di Wolfsburg non è ancora possibile una stima affidabile della portata di tali irregolarità ma che una "stima preliminare indica rischi economici approssimativamente per 2 miliardi di euro".
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martedì 3 novembre 2015
Annuncio choc di Michelin: il gruppo francese taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017
Quattrocento esuberi a Fossano in provincia di Cuneo dove lo
stabilimento verrà chiuso entro un anno, altri tagli previsti ad
Alessandria (30 addetti), Torino (120) e Tribano (28)
Il produttore di pneumatici Michelin ha annunciato la chiusura di tre impianti in Europa di cui uno in Italia: entro la fine del 2016 chiuderà il sito di Fossano in Italia e quello di Oranienburg in Germania e prevede di chiudere, entro la metà del 2018, anche quello di Ballymena nel Regno Unito. Sono complessivamente quasi 1.500 i dipendenti interessati da queste chiusure. «Per finanziare questi progetti di ristrutturazione» il Gruppo Michelin, si legge in un comunicato, registra un accantonamento di circa 280 milioni di euro di perdite nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015”»
Il gruppo francese riorganizza, quindi, le sue attività in Italia, nel Regno Unito e in Germania spiegando nella nota che «in Europa impiega oltre 65 mila persone e dispone di 40 stabilimenti di produzione che rappresentano il 40% dell’attività del Gruppo. Ma la concorrenza e la crisi economica degli ultimi anni hanno messo a dura prova il mercato europeo degli pneumatici. Per mantenere la sua posizione di produttore leader produttore e continuare a sviluppare in Europa, il gruppo ha deciso di consolidare il proprio posizionamento sulla produzione ad alto valore aggiunto».
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Il produttore di pneumatici Michelin ha annunciato la chiusura di tre impianti in Europa di cui uno in Italia: entro la fine del 2016 chiuderà il sito di Fossano in Italia e quello di Oranienburg in Germania e prevede di chiudere, entro la metà del 2018, anche quello di Ballymena nel Regno Unito. Sono complessivamente quasi 1.500 i dipendenti interessati da queste chiusure. «Per finanziare questi progetti di ristrutturazione» il Gruppo Michelin, si legge in un comunicato, registra un accantonamento di circa 280 milioni di euro di perdite nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015”»
Il gruppo francese riorganizza, quindi, le sue attività in Italia, nel Regno Unito e in Germania spiegando nella nota che «in Europa impiega oltre 65 mila persone e dispone di 40 stabilimenti di produzione che rappresentano il 40% dell’attività del Gruppo. Ma la concorrenza e la crisi economica degli ultimi anni hanno messo a dura prova il mercato europeo degli pneumatici. Per mantenere la sua posizione di produttore leader produttore e continuare a sviluppare in Europa, il gruppo ha deciso di consolidare il proprio posizionamento sulla produzione ad alto valore aggiunto».
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Unicredit rivede il piano: 12 mila esuberi
Le ricadute in particolare in Austria e Germania, Ma uscite anche in Italia
Nell’aggiornamento del piano industriale al 2018 Unicredit potrebbe presentare 12 mila esuberi con ricadute in particolare per Austria e Germania. Ad una decina di giorni dalla diffusione della trimestrale (con il consensus che fissa l’utile a 458 milioni) e, soprattutto, delle linee strategiche, arrivano da Bloomberg i rumor di un incremento dei tagli dopo le ipotesi di 10 mila uscite emerse non meno di due mesi fa.
Numeri che sono ancora sotto revisione e che il gruppo di Piazza Gae Aulenti non commenta. Lo fanno però i sindacati che incontreranno l’azienda il 10 novembre, alla vigilia della presentazione del piano. «In questo momento si vuole spostare l’attenzione mediatica sul nuovo piano industriale e distoglierla dai problemi legati alla governance del gruppo», denuncia il segretario della Fabi, Lando Sileoni.
«Le gravi colpe della governance, del management e le scelte sbagliate della loro politica industriale, non possono ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori», aggiunge il segretario della Uilca, Massimo Masi. Nelle ultime settimane Unicredit ha dovuto gestire i contraccolpi d’immagine per l’inchiesta della Dda di Firenze sugli affidamenti al gruppo Bulgarella. La vicenda vede coinvolti, come indagati (con l’aggravante del favoreggiamento alla mafia), il vice presidente Fabrizio Palenzona, il suo braccio destro Roberto Mercuri e i manager Massimiliano Fossati (nominato da poco chief risk officer in sostituzione Alessandro Decio) e Alessandro Cataldo (a capo del corporate Italia).
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Nell’aggiornamento del piano industriale al 2018 Unicredit potrebbe presentare 12 mila esuberi con ricadute in particolare per Austria e Germania. Ad una decina di giorni dalla diffusione della trimestrale (con il consensus che fissa l’utile a 458 milioni) e, soprattutto, delle linee strategiche, arrivano da Bloomberg i rumor di un incremento dei tagli dopo le ipotesi di 10 mila uscite emerse non meno di due mesi fa.
Numeri che sono ancora sotto revisione e che il gruppo di Piazza Gae Aulenti non commenta. Lo fanno però i sindacati che incontreranno l’azienda il 10 novembre, alla vigilia della presentazione del piano. «In questo momento si vuole spostare l’attenzione mediatica sul nuovo piano industriale e distoglierla dai problemi legati alla governance del gruppo», denuncia il segretario della Fabi, Lando Sileoni.
«Le gravi colpe della governance, del management e le scelte sbagliate della loro politica industriale, non possono ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori», aggiunge il segretario della Uilca, Massimo Masi. Nelle ultime settimane Unicredit ha dovuto gestire i contraccolpi d’immagine per l’inchiesta della Dda di Firenze sugli affidamenti al gruppo Bulgarella. La vicenda vede coinvolti, come indagati (con l’aggravante del favoreggiamento alla mafia), il vice presidente Fabrizio Palenzona, il suo braccio destro Roberto Mercuri e i manager Massimiliano Fossati (nominato da poco chief risk officer in sostituzione Alessandro Decio) e Alessandro Cataldo (a capo del corporate Italia).
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Aereo caduto sul Sinai, satellite Usa rileva un “lampo di calore”
Roma - Spuntano nuovi indizi sul disastro dell’aereo russo precipitato nel Sinai
, causando la morte di 224 persone. Un satellite
statunitense, dotato di telecamere a infrarossi, ha rilevato un “lampo
di calore” al momento dell’incidente dell’aereo russo Metrojet nel Sinai.
Missile o esplosione a bordo?
I servizi segreti Usa e funzionari militari stanno analizzando i dati. Visto il tipo di ripresa, satellitare ossia da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo “lampo” si sia verificato a mezz’aria - alimentando l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo o di un problema a un motore che avrebbe preso fuoco - o sul terreno, fornendo elementi a quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra. Missile che solo un esercito di uno stato può avere per abbattere un aereo che vola a quasi 10mila metri di quota.
Esperti al lavoro
«Il numero dei “lampi di calore” è fondamentale», ha detto l’analista dell’aviazione Usa, Miles O’Brien. «Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo», ha aggiunto.
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Missile o esplosione a bordo?
I servizi segreti Usa e funzionari militari stanno analizzando i dati. Visto il tipo di ripresa, satellitare ossia da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo “lampo” si sia verificato a mezz’aria - alimentando l’ipotesi dell’esplosione di una bomba a bordo o di un problema a un motore che avrebbe preso fuoco - o sul terreno, fornendo elementi a quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra. Missile che solo un esercito di uno stato può avere per abbattere un aereo che vola a quasi 10mila metri di quota.
Esperti al lavoro
«Il numero dei “lampi di calore” è fondamentale», ha detto l’analista dell’aviazione Usa, Miles O’Brien. «Se uno solo è stato rilevato, questo in qualche modo potrebbe allontanare il lancio di un missile e portare all’idea di un’esplosione a bordo dell’aereo», ha aggiunto.
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“Elementi anomali sul luogo dello schianto dell’aereo russo in Sinai”
Vatileaks 2, arrestati per fuga di documenti segreti Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqi
Possibili provvedimenti contro libri. Il Papa informato, approva misure
Secondo capitolo della vicenda Vatileaks. Un monsignore in cella. Una ex collaboratrice laica del Vaticano anch'essa arrestata, e in breve rilasciata perché ha immediatamente collaborato con le indagini. Sono questi, finora, i contorni della nuova bufera giudiziaria scoppiata Oltretevere per la rinnovata azione dei "corvi", la fuga di notizie e carte segrete finite in inchieste giornalistiche e ora in due libri di imminente uscita. Un nuovo, bruciante caso 'Vatileaks' a distanza di tre anni e mezzo da quello che portò in cella l'ex maggiordomo papale Paolo Gabriele per i documenti trafugati nella segreteria di Benedetto XVI.
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lunedì 2 novembre 2015
Nuovo redditometro 2015: meno statistica, più realtà
Il nuovo redditometro 2015 recepisce le osservazioni formulate a suo tempo dal Garante Privacy
- Le spese medie ISTAT sono state escluse dal paniere di rifermento. Non ci si baserà quindi più sulle stime ISTAT per desumere il tenore di vita del contribuente e per misurare le sue spese quotidiane per i vari beni, da quelli di prima necessità fino a quelli voluttuari. Il Garante della Privacy, infatti, nel 2013 aveva vietato all’Agenzia delle Entrate di utilizzare le medie ISTAT nella ricostruzione del reddito dei contribuenti, ritenendo che gli elementi informativi riferiti a standard di consumo medio familiare non fossero riconducibili in maniera attendibile al singolo individuo, se non con notevoli margini di errore. La stessa Agenzia delle Entrate, nel 2014, aveva poi accolto le osservazioni del Garante e aveva precisato che le spese per beni e servizi di uso corrente, determinate con esclusivo riferimento alla media ISTAT della tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza, non sarebbero state prese in considerazione per la selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo sintetico.
Le donne con il sedere grosso e i fianchi larghi sono più intelligenti: lo rivelo lo studio
ROMA - Donne, avete i fianchi larghi e il sedere non troppo magro? Non abbiate paura: uno studio rivela che siete più intelligenti rispetto alle vostre 'colleghe' più slim. Gli scienziati dell'Università di Oxford, infatti, hanno eseguito un esame su 16.000 donne sposate e ragazze madri:
"Le donne con il sedere grosso sono più intelligenti della media ed anche più sane, almeno stando ai risultati che emergono dal nostro studio. Tutto merito degli acidi grassi omega 3, che oltre a migliorare le performance intellettuali ed abbassare i livelli di colesterolo e glucosio, sarebbero i diretti responsabili dei fianchi larghi e contribuirebbero allo sviluppo dei glutei".
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"Le donne con il sedere grosso sono più intelligenti della media ed anche più sane, almeno stando ai risultati che emergono dal nostro studio. Tutto merito degli acidi grassi omega 3, che oltre a migliorare le performance intellettuali ed abbassare i livelli di colesterolo e glucosio, sarebbero i diretti responsabili dei fianchi larghi e contribuirebbero allo sviluppo dei glutei".
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sabato 31 ottobre 2015
Expo, l’ultimo giorno con il saluto del presidente Mattarella
Milano - Dopo 183 giorni di cerimonie, convegni, parate, spettacoli, workshop, terrace talk, dibattiti, tavole rotonde e concerti sul tema “Nutrire il Pianeta”,
è arrivato il momento di chiudere: cala il sipario su Expo. Poco dopo
le 17 i cancelli dell’esposizione internazionale si sono chiusi.
Aggiornamenti in tempo reale
Ore 19,36 - Spettacolo pirotecnico sulle note di Volare
Sulle note di «Nel blu dipinto di blu» di Domenico Modugno cantata da Antonella Ruggiero insieme ai bambini deii cori presenti, si è chiusa la cerimonia finale di Expo Milano 2015. Contestualmente alla canzone è partito lo spettacolo pirotecnico ha animato l’arena insieme a decine di grandi palloni colorati, con cui anche il pubblico ha giocato. «L’eredità di Expo Milano 2015 vivrà per sempre in ognuno di noi» ha recitato sul finale una voce fuori campo.
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Aggiornamenti in tempo reale
Ore 19,36 - Spettacolo pirotecnico sulle note di Volare
Sulle note di «Nel blu dipinto di blu» di Domenico Modugno cantata da Antonella Ruggiero insieme ai bambini deii cori presenti, si è chiusa la cerimonia finale di Expo Milano 2015. Contestualmente alla canzone è partito lo spettacolo pirotecnico ha animato l’arena insieme a decine di grandi palloni colorati, con cui anche il pubblico ha giocato. «L’eredità di Expo Milano 2015 vivrà per sempre in ognuno di noi» ha recitato sul finale una voce fuori campo.
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Aereo russo precipita sul Sinai, a bordo 224 persone
Partito da Sharm el Sheik, era diretto a San Pietroburgo in Russia. A bordo 224 persone. Aveva lanciato l'Sos. Lo schianto nella zona dove l'esercito egiziano sta combattendo i militanti dell'Isis
Si è schiantato sulla Penisola egiziana del Sinai, dopo 23 minuti dal decollo, l'aereo russo con 224 persone a bordo: 217 passeggeri (17 bambini e 7 membri dell'equipaggio. Si tratta di un Airbus A320 appartenente alla Kagalymavia, volo 92-68, in viaggio da Sharm el-Sheikh a San Pietroburgo decollato alle 6.51 ora di Mosca. Alle 7.14 non ha contattato Larnaca (Cipro) ed e' scomparso dai radar. Il pilota aveva segnalato un problema tecnico al velivolo e lanciato un sos". L'aereo sarebbe quindi precipitato dopo aver cambiato rotta per atterrare al vicino aeroporto di Al Arish ad un centinaio di chilometri dal luogo dello schianto.
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L’Isis ha subito rivendicato l’abbattimento dell’aereo passeggeri russo.
Bucarest, esplosione in discoteca: almeno 27 morti e 155 feriti
Secondo le autorità locali, il bilancio è destinato a salire. L'incendio
è stato provocato dai fuochi d'artificio. Era in corso un concerto rock
con giochi pirotecnici. Presenti 400 persone
BUCAREST - Strage per un incendio in una discoteca nel centro di Bucarest, in Romania. A provocare il rogo - con ogni probabilità - l'esplosione di fuochi d'artificio. Il bilancio è di almeno 27 morti e 155 feriti.
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BUCAREST - Strage per un incendio in una discoteca nel centro di Bucarest, in Romania. A provocare il rogo - con ogni probabilità - l'esplosione di fuochi d'artificio. Il bilancio è di almeno 27 morti e 155 feriti.
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Dall'Expo al Giubileo, il prefetto Tronca commissario a Roma: "Stesso impegno che per Milano"
Gabrielli ha firmato la sua
nomina dopo la decadenza del consiglio comunale e la fine del mandato di
Marino. Dopo le parole di Cantone, una scelta che rappresenta un chiaro
segnale in vista dell'Anno Santo. Intanto inizia la corsa al candidato:
nessun ministro, ipotesi Sabella
di MICHELA SCACCHIOLIROMA - Un riconoscimento per il lavoro svolto per Expo e un auspicio affinché quella esperienza positiva venga replicata in occasione del Giubileo. E' Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, il commissario straordinario individuato per guidare Roma dopo la decadenza del consiglio comunale della Capitale e la fine del mandato del sindaco Ignazio Marino. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha appena firmato la sua nomina. "Orgoglioso e felice della fiducia accordatami", ha detto subito dopo Tronca, il quale è nato a Palermo 63 anni fa. "Affrontero' il nuovo incarico con il medesimo impegno con cui ho affrontato, in questi 2 anni, il semestre europeo, il vertice Asem e la preparazione e la gestione di Expo".
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venerdì 30 ottobre 2015
Bimbo perseguitato dal fisco: per Equitalia comprò un cellulare a 2 anni senza pagare le imposte
Ora ha 10 anni, frequenta la quinta elementare ma da quando andava
all’asilo è perseguitato da Equitalia. Non sa ancora cosa sono le tasse,
non capisce perché a casa sua una mattina, mentre giocava con mamma
Amalia, è entrato un ufficiale giudiziario che ha chiesto di
vederlo. Ha soltanto capito che da 8 anni qualcuno crede che lui abbia
acquistato un telefonino: «Ogni tanto mi chiede: “Mamma, ma davvero io ho comprato un cellulare?”» dice Amalia Iudicone, 41 anni, sventolando le cartelle di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate.
Quei fogli ormai consumati non li ha mai potuti archiviare, li deve tenere sempre a portata di mano sulla credenza del suo appartamento al piano terra di una palazzina alla periferia di Alessandria perché da 8 anni ancora non ha messo la parola «fine» a questa vicenda assurda.
Sembrava un disguido facilmente risolvibile...
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Quei fogli ormai consumati non li ha mai potuti archiviare, li deve tenere sempre a portata di mano sulla credenza del suo appartamento al piano terra di una palazzina alla periferia di Alessandria perché da 8 anni ancora non ha messo la parola «fine» a questa vicenda assurda.
Sembrava un disguido facilmente risolvibile...
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Migranti: 11 bambini morti in naufragi ieri
Altri 15 ricoverati a Lesbo. Tre in gravi condizioni ad Atene
E' di 11 bambini morti il bilancio di diversi naufragi avvenuti tra mercoledì e giovedì notte nelle acque dell'Egeo: la annuncia il ministero della Marina greco citato dai media di Atene. Il precedente bilancio era di 5 minori morti. Altri 15 piccoli sono stati ricoverati a Lesbo e 3 trasportati con un C-130 militare nella capitale per essere posti in terapia intensiva.
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Tangenti per appalti: 3 arresti, anche il presidente di Rfi
Perquisizioni e sequestri a Roma e a Palermo
Mazzette per appalti pubblici, arrestati tre funzionari accusati di concussione: anche il presidente di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), Dario Lo Bosco. Avrebbe intascato una tangente di 58.650 euro legata ad un appalto per l'acquisto di un sensore per il monitoraggio delle corse dei treni.I tre indagati sono agli arresti domiciliari: oltre a Lo Bosco la misura cautelare riguarda i funzionari del Corpo forestale della Regione siciliana, direttamente dipendente dalla Regione Autonoma, Giuseppe Marranca e Giuseppe Quattrocchi. Al centro dell'inchiesta due distinte vicende: quella che coinvolge Marranca e Quattrocchi è relativa a un appalto per l'ammodernamento della rete di comunicazione via radio; l'altra, che riguarda Lo Bosco, ha per oggetto l'acquisto di un sensore.
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giovedì 29 ottobre 2015
Roma, Marino ha ritirato le dimissioni
Roma - Il giorno dopo il vertice con il Pd, Ignazio Marino ha
ritirato le dimissioni da sindaco di Roma: in una nota diffusa dal
Campidoglio si legge che «il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha firmato
la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre
»; se non fosse intervenuto questo “ripensamento”, le dimissioni sarebbero state effettive dal 2 novembre.
Le prime parole del sindaco
Lasciando il Campidoglio, Marino spiegato che «sono pronto a confrontarmi con la maggioranza: voglio una discussione aperta e trasparente in aula».
Inizia il valzer delle dimissioni
Subito dopo l’annuncio, l’assessore ai trasporti, Stefano Esposito, e il vicesindaco di Roma, Marco Causi, hanno rassegnato le loro dimissioni: «Le mie dimissioni sono già partite, e non credo che sarò il solo», ha detto Esposito. Entrambi erano entrati nella giunta Marino con l’ultimo rimpasto, quello della “fase due”.
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Le prime parole del sindaco
Lasciando il Campidoglio, Marino spiegato che «sono pronto a confrontarmi con la maggioranza: voglio una discussione aperta e trasparente in aula».
Inizia il valzer delle dimissioni
Subito dopo l’annuncio, l’assessore ai trasporti, Stefano Esposito, e il vicesindaco di Roma, Marco Causi, hanno rassegnato le loro dimissioni: «Le mie dimissioni sono già partite, e non credo che sarò il solo», ha detto Esposito. Entrambi erano entrati nella giunta Marino con l’ultimo rimpasto, quello della “fase due”.
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Roma, Marino ha ritirato le dimissioni: "In Aula confronto su passato, errori e futuro". Pronte dimissioni in massa
Messina senz’acqua da 5 giorni, Fiorello innesca la protesta sui social
Una frana ha interrotto l'unica condotta che rifornisce la città, il
dissesto idrogeologico rende difficile l'intervento. Un tweet dello show
man rilancia il caso a livello nazionale: "Governo intervenga".
All'hashtag #Messinasenzacqua 23mila messaggi in poche ore. Il sindaco
chede fondi per calamità naturale
“Ogni tanto i social servono, e delle volte riescono a smuovere cose. Diamogli dentro!!! #MessinaSenzaAcqua Intervenga subito il governo!”. È stato necessario il tweet di Fiorello per accendere i riflettori sull’emergenza che sta vivendo la sponda siciliana dello Stretto. Messina è senz’acqua da cinque giorni dopo la rottura, a causa di una frana, che ha interessato la condotta dell’acquedotto di Fiumefreddo. Il rischio è che per trovare una soluzione siano necessari altri 4-5 giorni per via del grave dissesto idrogeologico della collina di Calatabiano in cui ricade la condotta del Fiumefreddo. Dissesto che ieri pomerigigo ha imposto un nuovo drammatico blocco alla fornitura d’acqua: più dell’80 per cento del fabbisogno di Messina.
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“Ogni tanto i social servono, e delle volte riescono a smuovere cose. Diamogli dentro!!! #MessinaSenzaAcqua Intervenga subito il governo!”. È stato necessario il tweet di Fiorello per accendere i riflettori sull’emergenza che sta vivendo la sponda siciliana dello Stretto. Messina è senz’acqua da cinque giorni dopo la rottura, a causa di una frana, che ha interessato la condotta dell’acquedotto di Fiumefreddo. Il rischio è che per trovare una soluzione siano necessari altri 4-5 giorni per via del grave dissesto idrogeologico della collina di Calatabiano in cui ricade la condotta del Fiumefreddo. Dissesto che ieri pomerigigo ha imposto un nuovo drammatico blocco alla fornitura d’acqua: più dell’80 per cento del fabbisogno di Messina.
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Melito (Rc), 17enne uccide la madre. Le aveva vietato cellulare e pc
L'omicidio il 25 maggio scorso. La ragazza, secondo gli inquirenti, ha
agito con freddezza e premeditazione. Il suo cattivo andamento
scolastico aveva indotto la donna a negarle l'uso dei dispositivi, con
cui passava molto tempo sui social network. L'Osservatorio dei minori:
"Ora non etichettare gli adolescenti come violenti. Genitori dialoghino
piuttosto che delegare e la scuola educhi al corretto uso dei media"
MELITO PORTO SALVO - Una studentessa di 17 anni è stata arrestata dai carabinieri a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, accusata dell'assassinio della madre, un'infermiera di 44 anni freddata il 25 maggio scorso con un colpo d'arma da fuoco alla tempia.
Dopo mesi di indagini e verifiche, i carabinieri hanno ricostruito l'accaduto e accertato le responsabilità della ragazza, che avrebbe agito con premeditazione e freddezza. In particolare, il suo movente: i frequenti rimproveri della madre per il cattivo andamento scolastico di sua figlia, culminati nel divieto categorico dell'utilizzo del telefono cellulare e soprattutto del computer, con il quale la ragazza, pare, passasse parecchio tempo collegata a noti social network. Per questo, l'accusa di omicidio a carico della 17enne è aggravato dai motivi abbietti e futili. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Reggio Calabria, la ragazza portata in un istituto penitenziario minorile fuori regione.
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MELITO PORTO SALVO - Una studentessa di 17 anni è stata arrestata dai carabinieri a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, accusata dell'assassinio della madre, un'infermiera di 44 anni freddata il 25 maggio scorso con un colpo d'arma da fuoco alla tempia.
Dopo mesi di indagini e verifiche, i carabinieri hanno ricostruito l'accaduto e accertato le responsabilità della ragazza, che avrebbe agito con premeditazione e freddezza. In particolare, il suo movente: i frequenti rimproveri della madre per il cattivo andamento scolastico di sua figlia, culminati nel divieto categorico dell'utilizzo del telefono cellulare e soprattutto del computer, con il quale la ragazza, pare, passasse parecchio tempo collegata a noti social network. Per questo, l'accusa di omicidio a carico della 17enne è aggravato dai motivi abbietti e futili. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Reggio Calabria, la ragazza portata in un istituto penitenziario minorile fuori regione.
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Caso Varoufakis, Rai rafforza divieto compenso a ospiti
Dopo l'ospitata dell'ex ministro delle Finanze greco a 'Che tempo che
fa' costata 24mila euro, i vertici della tv pubblica hanno emanato una
direttiva estesa anche a società esterne
ROMA - Dopo il caso Varoufakis "i vertici della Rai hanno emanato oggi una direttiva che ha rafforzato e reso più stringente il divieto per l'azienda di erogare compensi a politici che partecipano a trasmissioni televisive e radiofoniche. Il divieto - informa l'azienda - è stato infatti esteso anche a tutte le società che producono per Rai".
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ROMA - Dopo il caso Varoufakis "i vertici della Rai hanno emanato oggi una direttiva che ha rafforzato e reso più stringente il divieto per l'azienda di erogare compensi a politici che partecipano a trasmissioni televisive e radiofoniche. Il divieto - informa l'azienda - è stato infatti esteso anche a tutte le società che producono per Rai".
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Toscana sotto il DILUVIO: pesante nubifragio nel Livornese con 240mm di pioggia!
Intense precipitazioni sulla regione, non risparmiata l'area fiorentina con 113mm a Scarperia.
Tra Livornese e Pisano si è scatenato nelle ultime ore un forte temporale autorigenerante; ecco
gli aggiornamenti degli accumuli pesantissimi che si sono registrati da
questa mattina nel settore meridionale della provincia di Livorno.
A San Vincenzo si registrano tra i 237 e i 210mm. E' salito a 204mm l'accumulo a Sassetta, 84mm quello di Venturina, 35mm a Portoferraio all'Elba.
Situazione particolarmente critica a Campiglia Marittima dove sono caduti 158mm di pioggia, così come a Piombino e nel golfo di Follonica: si segnalano diverse esondazioni di corsi d’acqua e traffico paralizzato.
A San Vincenzo si registrano tra i 237 e i 210mm. E' salito a 204mm l'accumulo a Sassetta, 84mm quello di Venturina, 35mm a Portoferraio all'Elba.
Situazione particolarmente critica a Campiglia Marittima dove sono caduti 158mm di pioggia, così come a Piombino e nel golfo di Follonica: si segnalano diverse esondazioni di corsi d’acqua e traffico paralizzato.
L'area fiorentina ha subito in modo netto l'influenza della perturbazione con 113mm
di pioggia a Scarperia, 32mm a Firenze-Signa, 30mm a Calenzano, 27mm a
Borgo San Lorenzo, 20mm a Fiesole, molto meno a Firenze città con soli
11mm.
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Meteo a 7 giorni: l'alta pressione strizza l'occhio all'Europa, ma...
mercoledì 28 ottobre 2015
I soldi del canone? Non vanno alla Rai Serviranno per abbattere le tasse
Alla Rai hanno pensato subito alle gesta di Ulisse. E con il
passare delle ore il cavallo di Messina ha preso le sembianze di quello
di Troia. La legge di stabilità, infatti, “consegnata” dal governo ai senatori di Palazzo Madama sancisce che del gettito recuperato dall’evasione del canone
Rai nelle casse di viale Mazzini non entrerà nemmeno un euro.
Neanche un soldo degli oltre 450milioni stimati dal recupero
dell’imposta nelle bolletta elettrica.
La manovra finanziaria per il 2016 prevede, infatti, (articolo 10, comma 8) che le eventuali maggiori entrate rispetto alle previsioni di bilancio (circa un miliardo 730milioni) andranno in un apposito fondo dello stato per la riduzione della pressione fiscale. In maniera più semplice l’evasione recuperata non sarà utilizzata per finanziare – come peraltro prevede la tassa di scopo - il servizio televisivo pubblico ma per abbattere la pressione fiscale. Un modo, fanno notare all’Usigrai, che rischia di «aumentare ancora di più l’impopolarità della tasse più evasa in Europa».
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La manovra finanziaria per il 2016 prevede, infatti, (articolo 10, comma 8) che le eventuali maggiori entrate rispetto alle previsioni di bilancio (circa un miliardo 730milioni) andranno in un apposito fondo dello stato per la riduzione della pressione fiscale. In maniera più semplice l’evasione recuperata non sarà utilizzata per finanziare – come peraltro prevede la tassa di scopo - il servizio televisivo pubblico ma per abbattere la pressione fiscale. Un modo, fanno notare all’Usigrai, che rischia di «aumentare ancora di più l’impopolarità della tasse più evasa in Europa».
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Proiezioni meteo stagionali: FREDDO e NEVE in arrivo?
SI, ma..Negli States! Questo sembra nuovamente certo, così come apparentemente la stagione attuale non dovrebbe risultare troppo dissimile da quella vissuta l'anno scorso.
Le carte che vi mostriamo riguardano l'emisfero nord e descrivono la disposizione del vortice polare alla quota dei 5500m.
Se c'era qualche dubbio su come potesse evolvere la stagione autunno-inverno 2015-2016 il modello CFS sembrerebbe volerceli dissipare in un sol colpo: vortice polare compatto per gran parte dell'inverno, gran freddo e neve frequente negli States orientali e su parte del Canada, a tratti anticiclone sull'Europa con situazioni fredde relegate all'Europa orientale, specie a febbraio.
L'isoterma di zero gradi a 1500m quest'anno potrebbe raggiungerci un po' più frequentemente dello scorso anno, ma alla fine i risvolti nevosi interesserebbero quasi esclusivamente i versanti esteri delle Alpi, il medio Adriatico e il meridione con episodi di breve durata, non molto dissimili da quelli avvenuti anche nella scorsa stagione.
Dicembre e gennaio vedrebbero un vortice polare compatto, solo leggermente sbilanciato verso il comparto orientale del Canada e degli States, più interessante risulterebbe febbraio ma sempre con onde sfavorevoli alla penetrazione del freddo vero nel cuore dell'Europa, ma solo sull'est del Continente; gli States orientali e dunque anche New York vivrebbero situazioni invernali anche severe.
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Via le vecchie Province, arrivano gli 'Ambiti': Alessandria insieme ad Asti
PIEMONTE - Alessandria andrà con Asti. Questa una delle novità formalizzate dal Consiglio regionale di martedì sera che ha approvato la legge di riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province e alla Città Metropolitana in applicazione della Legge Delrio. Il Piemonte, dopo l'approvazione della legge da parte del consiglio regionale, sarà strutturato in una città metropolitana, Torino, e tre aree vaste e cioè Novara, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola insieme (Ambito 1), Cuneo (Ambito 3) e infine la terza area vasta composta da Alessandria e Asti (Ambito 2).
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