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mercoledì 5 dicembre 2018

Reddito cittadinanza, per il lavoro tutti a caccia del 'Navigator' di Di Maio. Esplode l'ironia social

Si tratta, ha spiegato il ministro del Lavoro a Porta a Porta, di una figura che "selezioneremo con un colloquio" e che "deve essere in grado di seguire chi ha perso il lavoro, di orientarlo in modo che l'azienda lo possa assumere senza doverlo formare"

Luigi Di Maio durante la trasmissione Porta a Porta (lapresse)
Nelle misure relative al reddito di cittadinanza, misura bandiera M5S nella manovra, spunta il 'Navigator'. Lo annuncia il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante la registrazione della puntata di Porta a Porta, parlando di reddito di cittadinanza. Ma le intenzioni del vicepremier suscitano l'ironia sui social.

"Il Navigator - dice Di Maio - fa parte del programma di assunzioni che faremo. Li selezioniamo con un colloquio per trovare altre persone con alto profilo per seguire i giovani che hanno perso il lavoro".

"Questo - aggiunge - è un Paese che quando si parla di lotta alla povertà sono tutti d'accordo, ma su questo strumento ci sono migliaia di critiche. Io sto portando in Italia uno strumento che funziona in tutti i Paesi europei e deve funzionare anche in Italia".


Chi si rivolgerà ai centri dell'impiego avrà dall'altra parte la figura del "Navigator" che "lo prenderà in carico", spiega il ministro. Una figura che "selezioneremo con un colloquio" e "deve essere in grado di seguire chi ha perso il lavoro, formarlo e reinserirlo nel mondo del lavoro". La platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo Di Maio, ammonterà a 5 milioni di persone. "La figura del Navigator", in sostanza, "si prenderà in carico" la persona in cerca di lavoro.

Un Navigator dal Mississippi: cosa si sa della nuova figura annunciata da Di Maio

martedì 4 dicembre 2018

Inverno, Immacolata sotto la pioggia e la neve: da lunedì 10 arriva il freddo in tutta Italia

13 e 14 dicembre nel Nord est saranno i giorni più freddi

Immacolata sotto la pioggia e la neve. Fino a venerdì ci sarà bel tempo su tutta Italia con temperature ancora più alte della media, ma in serata arriverà la pioggia su gran parte del centro Nord. In serata pioverà anche a Roma e in Sardegna. Si tratterà di una classica perturbazione atlantica che diventerà più forte con il passare delle ore. "Soprattutto l'8 dicembre - come spiega il fondatore del Ilmeteo.itAntonio Sanò - le piogge interesseranno tutto il Nordest con neve oltre i 1000 metri, che sarà anche copiosa raggiungendo i 20 centimetri. Su centro Sud e Sicilia potranno verificarsi dei temporali. 

Ma il bel tempo tornerà. "I venti che arrivano da da nord - Maestrale, Tramontana e Bora - spazzeranno via la perturbazione e domenica avremo cielo azzurro al nord con tanta neve sui confini della Val d'Aosta e dell'Alto Adige sui versanti esteri - spiega Sanò -.Venti di phoen soffieranno verso Piemonte e Lombardia e rimarrà qualche acquazzone al Centro sud, soprattutto su Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e nord della Sicilia. In Sardegna domenica sarà una splendida giornata anche se ventosa".

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Salvini twitta "A Torino arrestati 15 mafiosi nigeriani" ma Spataro lo bacchetta: "Si informi e non danneggi indagini in corso"

Dura reprimenda del procuratore capo di Torino al ministro dell'Interno che anticipa un blitz in pieno svolgimento e che al magistrato replica: "Vada in pensione". Il commento di Saviano: "Salvini ha fatto un'enorme cazzata: è il ministro più scarso, un fesso pericoloso"

Armando Spataro
La tirata d'orecchie è netta: "Ci si augura che, per il futuro, il Ministro dell'Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica  al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso". A farla, al ministro Matteo Salvini, è il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, dopo che il vicepremier leghista aveva aperto la mattina con tweet trionfanti su arresti di stranieri avvenuti in varie città d'Italia.

Erano le 8.57 del mattino quando il numero uno del Viminale ha twittato: "49 mafiosi, colpevoli di estorsioni, incendi e aggressioni, sono stati arrestati poche ore fa dai Carabinieri in provincia di Palermo. Le buone notizie non finiscono qui. Altri 15 mafiosi nigeriani sono stati arrestati a Torino dalla Polizia, che poi ha ammanettato altri 8 spacciatori (titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini) a Bolzano. Grazie alle Forze dell'Ordine! La giornata comincia bene!".


Ma la giornata, per il ministro dell'Interno, non è proseguita altrettanto bene. La reazione di Spataro non si è fatta attendere, ed è arrivata sotto forma di un duro comunicato stampa: "All'inizio della mattinata odierna - scrive il procuratore -  il Ministro dell'Interno ha diffuso un tweet in cui, facendo seguito ad altro precedente, afferma: '..non solo, anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia', facendo seguire riferimenti ad arresti avvenuti altrove".  Spataro non fornisce ulteriori elementi sull'indagine in corso: si tratta, secondo indiscrezioni, di un'inchiesta su traffico di prostituzione e spaccio di droga che arriva a distanza di anni da una precedente prima tranche sulla mafia nigeriana e in particolare sul gruppo criminale degli "Eiye"che si è conclusa nel gennaio scorso con 21 condanne fino a dieci anni di carcere.

Matteo Salvini ha dimenticato di essere un ministro della Repubblica

Processo Ruby, l'ex avvocato della ragazza: "Berlusconi pagò 5 milioni il suo silenzio". Ghedini: "Falsità"

L'avvocato Verzini ha difeso Karina El Marhoug nel 2011: sostiene che l'operazione fu portata avanti da Niccolò Ghedini e Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, che ha avuto 2 milioni. L'operazione tramite una banca di Antigua. L'avvocato di Berlusconi annuncia querela

Karima El Marhroug, conosciuta come 'Ruby', avrebbe ricevuto da Silvio Berlusconi "un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Antigua Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico". In particolare 2 milioni sarebbero stati dati all'ex compagno della ragazza, Luca Risso, mentre gli altri 3 "sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby". A dichiararlo è l'avvocato Egidio Verzini, che 7 anni fa fu legale della giovane diventata protagonista dello scandalo e dei successivi processi sulle cosiddette 'cene eleganti' e che ha deciso "di rinunciare all'obbligo del segreto  professionale" sul caso per un "dovere etico e morale". Un racconto al quale risponde subito l'avvocato Niccolò Ghedini, citato da Verzini, annunciando una querela: "Sono tutte falsità".

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Finto cieco sale su bus senza cane o bastone, denunciato

Percepiva indebitamente pensione, truffa da oltre 60mila euro

(ANSA) - TORINO, 4 DIC - Si è finto cieco per percepire la pensione d'invalidità. Un pensionato di 77 anni è stato denunciato dai carabinieri per truffa aggravata ai danni dello Stato. Rischia di dover restituire all'Inps oltre 60mila euro.
    I militari, che lo hanno pedinato e osservato, hanno scoperto che conduceva una vita normale: andava al mercato a fare la spesa, coltivava l'orto, saliva sul bus senza bisogno del cane guida o del bastone.

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Iperdì, c'è l'accordo: "Tempi rapidi per la riapertura del supermercato"

Il supermercato Iperdì di Novi Ligure passa di mano: l'annuncio oggi al ministero dello Sviluppo economico. Gli acquirenti sono intenzionati a riaprire in tempi brevi, forse già per Natale

ROMA – Il supermercato Iperdì di Novi Ligure passa alla società Maxi Di della famiglia Brendolan, titolare di insegne come Famila, Galassia e Dpiù. L’annuncio ufficiale arriva da Roma, dove oggi, al ministero dello Sviluppo economico, si è tenuto un vertice alla presenza del sottosegretario con delega alle crisi aziendali Davide Crippa e dei rappresentanti della Gca Generalmarket, la società proprietaria dei punti vendita Iperdì e Superdì.

«La Gca ha comunicato di aver firmato con la Maxi Di un contratto per l’affitto del ramo d’azienda», spiega Antonio Torchia, sindacalista della Filcams Cgil che ha seguito la vertenza. Contestualmente, dicono dal Mise, c’è stata la stipula di un contratto preliminare di compravendita. I contratti, fa sapere il sottosegretario Crippa, «dovranno adesso essere sottoposti all’approvazione del Tribunale».

Tutti i dipendenti attualmente in servizio all’Iperdì di Novi transiteranno nella nuova società. La Maxi Di inoltre si farà carico di pagare gli stipendi arretrati di agosto e settembre, mentre per i mesi di ottobre e novembre (e presumibilmente per quello di dicembre, almeno in parte) i lavoratori dovranno attendere l’erogazione della cassa integrazione, che è stata concessa retroattivamente dal 29 settembre ma che non è stata ancora versata.


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Incendiava i boschi, individuato grazie alle indagini dei carabinieri

Un uomo accusato di diversi incendi boschivi è finito in manette: è stato individuato grazie alle indagini compiute dai carabinieri di Novi Ligure con i colleghi della Forestale di Stazzano

NOVI LIGURE (AL) – Un uomo accusato di diversi incendi boschivi è finito in manette: l'uomo, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato individuato grazie alle indagini compiute dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Novi Ligure insieme ai colleghi della Forestale di Stazzano. I dettagli dell’operazione saranno resi noti oggi in una conferenza stampa.

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Mafia: torna la Cupola, 46 fermi, c'è anche il nuovo capo

Fermato il nuovo capo: Settimino Mineo, 80 anni, ufficialmente gioielliere, un "curriculum" mafioso di decenni


Cosa nostra, dopo anni, aveva ricostruito la storica Cupola. Emerge da una indagine della dda di Palermo che ha disposto il fermo di 46 persone tra cui il nuovo capo dell'organizzazione. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale. Le accuse per gli indagati sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa.

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lunedì 3 dicembre 2018

Madre uccide il figlio di 3 mesi in preda a un raptus: «Lo amavo, avevo la mente oscurata»

Avrebbe ucciso il figlio di tre mesi «scaraventandolo violentemente a terra», in preda a un raptus che neppure lei riesce ancora spiegarsi. Poi è rimasta per qualche minuto in silenzio, attonita, prima di urlare per chiedere aiuto. A due settimane dalla tragedia, avvenuta a Catania il 14 novembre scorso, con il piccolo morto l'indomani in ospedale, la donna, una 26enne, è stata arrestata dalla polizia.

Il gip, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto per lei la custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato dall'avere agito contro il discendente. In un primo momento la madre aveva riferito che il figlio «si era fatto male cadendole accidentalmente dalle braccia a causa di una spinta che si era data da solo». Successivamente, però, sentita davanti al magistrato alla presenza del difensore di fiducia, l'avvocato Luigi Zinno, la 26enne ha ammesso che la caduta non era stata accidentale, ma era stata lei a scaraventarlo a terra con forza.


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Manovra, salta il vincolo sui fondi per curare i migranti

Un emendamento dei relatori fa sparire la norma che riservava oltre 30 milioni all'assistenza sanitaria degli immigrati. Dal 2019 le Regioni potranno spendere questa somma anche per altri scopi. Il Lazio in controtendenza. Zingaretti: "Servizi sanitari anche per gli invisibili"

La manovra rispecchierà, sui migranti, l'approccio del decreto sicurezza. Continua il lavorio dei relatori a caccia di risorse per le legge di stabilità. E una delle novità delle ultime ore riguarda i fondi per la sanità. Dal 2019 le Regioni potranno spendere anche per altri scopi i fondi finora vincolati a garantire l'assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale. Questo almeno è quanto previsto da un emendamento dei relatori alla legge di bilancio.

 Con questo articolo, i 30,99 milioni ad oggi "vincolati" all'assistenza agli immigrati dal 2019 "confluiranno nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale". Saranno quindi ripartiti tra le Regioni secondo criteri e modalità "in materia di costi standard". In pratica, ogni Regione procederà in autonomia...

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Il decreto sicurezza e il destino dei migranti

 

Migranti, le storie di chi finirà in strada

 

Genova, Toninelli: "Tornerà più forte di prima in pochi mesi. Al massimo anni"

"Come Governo abbiamo dato quello che potevamo a Genova, in pochi mesi, al massimo anni, Genova tornerà a essere più forte di prima". Così il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a margine di una riunione dei ministri dei Trasporti a Bruxelles. Le parole del ministro hanno subito provocato polemica sui social network

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“Solo una stalla, però Di Maio ci faceva cene e bagni estivi”

Le Iene svelano anche un’ipoteca Equitalia: «Luigi prestanome di un’elusione fiscale?»

La foto satellitare del terreno dell’azienda Di Maio nel 2002, e poi nel 2008
ROMA
Ci sono quattro fabbricati nel terreno dell’azienda Di Maio che non risultano dalle mappe catastali, e dunque sarebbero totalmente abusivi, che possono mettere in grave difficoltà direttamente Luigi Di Maio, non più solo suo padre, per (almeno) due storie scoperte ieri sera da Le Iene. La prima storia è questa. Intervistato dall’inviato Filippo Roma, Di Maio aveva riconosciuto due dei quattro fabbricati: uno, aveva detto, è «una masseria dove ha vissuto mio padre per un periodo della sua vita quando era piccolo», l’altro è «un magazzino», del quale Di Maio apriva la porta agli operai per consegnar loro delle attrezzature («L’unica cosa che facevo era aprire questa porta perché mio padre non dava la chiave del catenaccio a tutti e quindi lo aprivo io, i lavoratori si prendevano quel che dovevano prendere e poi andavano via»).  

Del terzo fabbricato, il vicepremier dice che si trattava di «una stalla», che starebbe lì «credo dalla Seconda guerra mondiale». Senonché Le Iene mostrano che - da foto satellitari prese da Google Earth nel 2002 - la presunta «stalla» non c’era, compare solo dal 2008 in poi. E, secondo altre foto che la trasmissione ha mostrato ieri sera, non sarebbe una stalla, ma un patio con mattoni in cotto, pensato per delle serate, dotato di una cucina e una piscina fuori terra montabile. Le Iene hanno pubblicato foto di Di Maio in piscina, o di lui che cena con alcuni amici. Cioè fa ampio uso di un luogo nel quale, secondo le mappe catastali, non vi dovrebbe essere alcuna costruzione né «per usi abitativi», né «ricreativi»? I quattro fabbricati, l’ha dichiarato anche il sindaco di Mariglianella, sono tutti abusivi. 

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Genova, la maratona per le vittime del ponte Morandi

Genova -Dopo 14 anni la maratona è tornata a Genova e gli organizzatori hanno fissato un traguardo simbolico al quarantatreesimo chilometro, allungando il percorso di 42,195 km, per onorare il ricordo delle vittime del crollo di ponte Morandi.
Alla corsa hanno partecipato 1.500 persone. E oltre 400 quelli che hanno partecipato alla corsa mini (11 km), soprannominata Fantozzi Run. A dare il via alla gara la triestina Rita Giancristofaro, rimasta ferita nel crollo del ponte (ha subito 4 operazioni), appassionata podista. «Purtroppo non posso correre. Ma era importante esserci, per me e per la città. Il via alla corsa è il via alla rinascita per la città. Auguro un ritorno alla normalità a tutti, partenti delle vittime, sopravvissuti, sfollati, residenti in Valpolcevera», ha detto.
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Effetto Brexit sulla Liguria: crolla l'export: - 26%

GENOVA -  Nel giro di un anno le esportazioni liguri verso il Regno Unito sono crollate del 26,2%, raggiungendo, alla fine del primo semestre 2018, i 77,6 milioni di euro. La stima è dell'Istat ed è stata resa nota da Confartigianato. A livello nazionale, l'export verso la Gran Bretagna ha subito un leggero calo (-0,4%) e ha superato gli 11 miliardi di euro. Guardando le singole province liguri, le esportazioni genovesi verso la Gran Bretagna valgono 45,2 milioni, in calo dell'8,1% rispetto ai primi sei mesi del 2017.
Trend molto negativo anche per Savona e La Spezia, che in un anno perdono rispettivamente il 57,5% e il 48,4%. Nel savonese queste pesano per 18,9 milioni, mentre nello spezzino valgono poco più di 3 milioni.
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Manovra, in Liguria aumenta il costo della benzina

Ok all'accisa che porta al rialzo del prezzo del carburante

GENOVA -  Nel 2019 il costo della benzina in Liguria aumenterà.Nella manovra del governo è stato deciso un aumento dell'accisa sulla benzina valido nel territorio regionale. Si tratta di un aumento dello 0,05 euro/litro
Il suprlus che si dovrà pagare al momento del rifornimento è confermato solo per il 2019.

Ragazzi Down cacciati dal ristorante a Torino. Una mamma si sfoga. Il titolare: “Io frainteso”

La denuncia su Facebook: «Ci siamo stati malissimo». E un cliente conferma. Il gestore: «La storia si è ingigantita sui social»

«Il locale è piccolo dovevate dirci che avevate quattro ragazzi disabili con voi, non sappiamo come gestirli». Così una comitiva di 11 persone è stata accolta sabato sera, primo dicembre, dal titolare della trattoria Casa Amaro, ristorante del centro di Torino. Il gruppo, sbigottito dall’accoglienza, ha lasciato il locale, rimarcando che l’unica cosa che dovevano segnalare, l’avevano segnata all’atto della prenotazione. E cioè che uno dei commensali era affetto da celiachia, e che il fatto di avere nel gruppo quattro ragazzi down non doveva essere un problema per il ristoratore. «I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso» ha scritto una delle mamme sul suo profilo Facebook, denunciando il caso. 

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domenica 2 dicembre 2018

Al centro commerciale: per il rinnovo del contratto serve il test di gravidanza

Buongiorno Francesco, ti racconto la mia storia…
Lavoravo in un negozio del centro, a tempo indeterminato finché non sono rimasta incinta. Una volta tornata dalla maternità facoltativa la mia vita è diventata un inferno: non avevo più riposi né giorni liberi, le turnazioni erano infernali perché “io avevo già fatto molti giorni a casa”, quindi neanche le ferie.
L’allattamento era a discrezione della mia azienda e non la necessità del mio bambino, le mie 2 ore giornaliere erano organizzate da messaggi alle 7 del mattino con scritto: “oggi arriva un’ora dopo” oppure un messaggio alle 14 uno con scritto “vieni alle 15.30 anziché alle 15.
Ho resistito quasi 3 mesi, poi ho dato le dimissioni!
Sono stata a casa e ho ricominciato a lavorare un anno fa in centro commerciale , contratti di 3 mesi in 3 mesi, tutti i weekend, tutte le feste dentro quel mostro di cemento. Finché a maggio ho visto la luce, o almeno credevo..
La store manager di un negozio mi conosce bene,  mi cerca , mi vuole , un sacco di promesse. Quindi accetto.
Dopo pochi mesi mi accorgo che l’ambiente non è sano, pretendono ore di straordinario gratis ,orari assurdi, ad agosto mi sposo e non mi danno neanche le ferie matrimoniali, mi danno qualche giorno e basta. Ma solo dalla busta paga, il mese seguente, ho scoperto che le ferie erano le mie, non quelle che spettano per il matrimonio.
Ma adesso viene il bello, il secondo rinnovo va dal 31 agosto al 30 novembre: ad ottobre mio padre viene ricoverato e deve subire un’operazione complessa, quando non lavoro sono in ospedale da lui, di notte non dormo per la preoccupazione, mangio male, al lavoro sono stanca e prendo un po’ di peso..
Il 29 novembre mi dicono che non hanno il mio rinnovo pronto, che sospettano che io sia incita e quindi mi rimpiazzano. Mi chiedono un test di gravidanza per darmi eventualmente un ulteriore mese di contratto.
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Roma, chiusa perché a rischio crollo scuola materna inaugurata appena 4 anni fa. Costruita a ridosso del canale tombato

L'istituto "Case e Campi" di via Gherardini dal 2014 ha ospitato ogni giorno una media di 100 bambini. Ora i vigili del fuoco ne hanno ordinato la chiusura per “evidenti lesioni sui muri”. La struttura è costata il triplo del previsto, "manca il collaudo definitivo" e durante i lavori sono stati effettuati “sversamenti di terreno nell’alveo originario del Fosso dell’Acqua Traversa", mai bonificato

La scuola materna è stata inaugurata solo 4 anni fa. E oggi è già a rischio crollo, tanto che i vigili del fuoco ne hanno ordinato la chiusura “in via cautelativa” a causa di “evidenti lesioni sui muri”. Sfiora l’assurdo quello che sta accadendo a La Giustiziana, quartiere del quadrante nord di Roma, sulla direttrice Cassia. Sarà una relazione tecnica, attesa per la prima metà di dicembre, a decretare se l’edificio dovrà essere demolito o basterà ristrutturarlo. Fra l’altro, come apprende IlFattoQuotidiano.it, durante la realizzazione della struttura – che dal 2014 a oggi ha ospitato ogni giorno una media di 100 bambini – risulta siano stati effettuati “sversamenti di terreno nell’alveo originario del Fosso dell’Acqua Traversa”, oggi tombato. Motivo per il quale già nel 2009 il tribunale di Roma, su ricorso di un residente, aveva chiesto la “bonifica dei luoghi”, al fine di evitare il “rischio di calamità naturali”. Operazione ovviamente mai compiuta.

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Crotone, richiedente asilo cacciato dal Cara: "Nessuna pietà neanche per mia moglie incinta e la nostra bimba"

Per effetto del decreto sicurezza di Salvini, 26 migranti con permesso umanitario sono stati espulsi dalla struttura. Tra loro, Yousuf, Faith e la loro piccola di sei mesi: "Non sappiamo dove andare". Per l'accoglienza ora si mobilitano Croce rossa, Caritas e volontariato

Dl Sicurezza, 24 migranti cacciati dal Cara di Isola Capo Rizzuto e portati in stazione: “Non hanno un posto dove andare”

Felizzano: dal Tanaro emerge il corpo di una donna

Il corpo è stato recuperato questo sabato primo dicembre, in serata.

FELIZZANO (AL) – I Vigili del Fuoco e i Carabinieri hanno recuperato, alle 19.15 di questo sabato pomeriggio, il corpo di una donna, emerso dalle acque del fiume Tanaro. L’avanzato stato di decomposizione del cadavere non ha ancora permesso l’identificazione.

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"Costretta a rifiutare i clienti perché non trovo personale"

Chiudere per "ferie forzate" perché non si trovano abbastanza dipendenti: capita a Carrosio, alla pizzeria Il Portico. La titolare Patrizia Odino ha lanciato un appello su Facebook, "ma i giovani storcono il naso perché bisogna lavorare nel weekend"

CARROSIO (AL) – Rifiutare i clienti e chiudere per “ferie forzate” perché non si trovano abbastanza dipendenti: capita a Carrosio, alla pizzeria Il Portico. La titolare Patrizia Odino non riesce a trovare camerieri, personale di sala e lavapiatti da impiegare nelle sere del weekend. Ha anche lanciato un appello su Facebook, «ma mi hanno risposto solo persone al di sopra dei cinquant’anni di età – spiega – I giovani storcono il naso non appena sentono che bisogna lavorare nel fine settimana».

Per lei, che di anni ne ha sessanta e da 36 si muove nella ristorazione («per quindici ho gestito il vecchio bar di Carrosio e da 21 sono qui in pizzeria»), la cosa ha dell’incredibile. «Di weekend liberi nella mia vita ne ho avuti davvero pochi, è il prezzo da pagare per chi lavora in questo settore», dice. Nonostante una disoccupazione giovanile al 32,5 per cento (dato Istat ottobre 2018), pare che di ragazzi desiderosi di guadagnare qualche soldo non ce ne siano. «Fare il cameriere è impegnativo – afferma Patrizia Odino – Devi rimanere concentrato, essere bendisposto verso i clienti, si lavora a contatto con il pubblico, di sera, con ritmi abbastanza veloci. Per questo forse è meno indicato per le persone di mezza età».


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sabato 1 dicembre 2018

La pistola che distrugge due vite

Possedere un'arma non è di per sé un diritto, essere protetti dalle forze dell'ordine, invece, lo è

Manifestazione a Milano contro il decreto Salvini, centinaia in piazza

Slogan e striscioni contro il ministro degli Interno

Centinaia di persone sono scese in piazza a Milano contro il decreto Sicurezza e la chiusura del centro di accoglienza di via Corelli. Slogan contro il ministro dell'interno Matteo Salvini.
Alla manifestazione, che ha preso il via alle 16 da piazza Piola, stanno prendendo parte non solo i giovani dei centri sociali e la rete di 'Mai piu' lager-No ai Cpr' ma anche, con le loro bandiere, la Camera del Lavoro, Arci, Rifondazione Comunista, Cgil, Fiom, Pci, e Cobas.
Tra gli striscioni quelli contro la trasformazione in Cpr del centro di via Corelli e quelli con scritto "Lega Salvini e lascialo legato" e "Lega ladrona. Salvini casta".

Pernigotti, corteo a Novi Ligure "no alla chiusura stabilimento" (video)

Le immagini della manifestazione che si è svolta nel pomeriggio a Novi Ligure per dire no alla chiusura dello stabilimento della Pernigotti.


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Oltre mille persone per impedire la chiusura della Pernigotti a Novi

Gilet gialli in piazza, guerriglia a Parigi Auto in fiamme, 20 feriti


Alcune automobili parcheggiate nella avenue de Friedland, che parte dall'Arco di Trionfo in direzione perpendicolare agli Champs-Elysees, sono state date alle fiamme dai casseur mescolati ai manifestanti con i gilet gialli a Parigi. Gli scontri continuano con le forze dell'ordine. La prefettura ha fornito un nuovo bilancio di 20 feriti (6 tra gli agenti) e 122 fermi.

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Gilet gialli, incidenti a Parigi: 92 feriti e 205 fermi