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lunedì 7 gennaio 2019

Fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate monitora con software «sonda» per evitare il caos

Esposto del Codacons contro i disservizi, ma per l’Agenzia delle Entrate sono casi fisiologici: la percentuale di errori si è attestata intorno al 6%

Il Codacons è pronto a presentare un esposto per interruzione di servizio. Secondo l’associazione dei consumatori l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, a partire dall’inizio dell’anno, si è tradotta in un flop con tanto di disagi e disservizi. L’estensione ai privati dell’obbligo della cosidetta e-fattura era previsto da tempo dall’Agenzia delle Entrate, dopo che già dal 2015 è stato reso obbligatorio per tutti i fornitori della pubblica amministrazione. Alle lamentele del Codacons l’Agenzia fiscale, affidata dallo scorso mese di agosto alla guida di Antonino Maggiore, replica fornendo i dati e i risultati del monitoraggio effettuato in questi primi giorni di gennaio. «Le nostre sonde informatiche che monitorano i flussi dei dati all’interno dei server — osservano dall’Agenzia delle Entrate — non hanno rilevato alcuna particolare criticità, tanto meno ci risultano interruzioni del servizio».

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Sondaggi politici, amara sorpresa per Salvini e Di Maio

Sondaggi politici, amara sorpresa per Salvini e Di Maio
Tra poco più di 4 mesi gli Italiani torneranno alle urne per un importante turno elettorale. Lo sanno bene Lega e 5 stelle che annunciando la Manovra 2019 avevano predetto un cambio al vertice dell'Europa: eppure secondo gli ultimi sondaggi non sarà così




Sondaggi politici, amara sorpresa per Salvini e Di Maio
Europa cambierà a Maggio". Dicevano così Salvini Di Maio dopo lo scontro con la commissione europea sulle regole contabili della Manovra 2019. Il sottinteso era l'importante appuntamento che attende gli italiani e i 503 milioni di abitanti dell'Ue: le elezioni europee. Un appuntamento da cui Lega e 5 stelle si attendono tanto per via della posta in gioco e, complici le elezioni regionali in Abruzzo, la campagna elettorale è quantomai a tamburo battente nonostante manchino quasi 5 mesi.
Tuttavia gli ultimi sondaggi rivelano alcune novità di cui la maggioranza di governo dovrò tenere conto. 
Ad urne anoora lontane il clima si sta decisamente scaldando come dimostrano le manifestazioni in Francia, con i Gilet Gialli in piazza per la ottava settimana consecutiva. In Italia si voterà il 26 maggio, ma controllando i sondaggi - con le dovute cautele - si stanno delineando alcune traettorie ben definite. 

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Trivelle nei mari italiani, perché se ne torna a parlare: facciamo chiarezza „


Trivelle nei mari italiani, perché se ne torna a parlare: facciamo chiarezza
Un "compimento amministrativo obbligato" spiega il ministro dell'Ambiente Costa. Ma i permessi rilasciati dal ministero di Di Maio scatenano una bufera politica e legale. Il governatore Emiliano vuole impugnare tutto e i Verdi denunciano irregolarità


Trivelle nei mari italiani, perché se ne torna a parlare: facciamo chiarezza
Dopo il gasdotto Tap, il Terzo Valico ora le Trivelle. La notizia politica del giorno è la nuova polemica sorta dai permessi rilasciati in questi giorni dal Ministero dello Sviluppo economico a nuove trivellazioni nei mari italiani, a dispetto delle promesse elettorali ai "no triv". Il governatore della Puglia Michele Emiliano spiega di voler impugnare le autorizzazioni rilasciate dal Mise per la ricerca di idrocarburi nel Mar Ionio: "Almeno Renzi e Calenda erano dichiaratamente a favore delle trivellazioni, mentre Di Maio e Costa hanno tradito ancora una volta"


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M5S, il dietrofront sulle trivelle e il modello tradito


domenica 6 gennaio 2019

“La Chiesa accoglierà i migranti della Sea Watch”

L’annuncio di Nosiglia durante la festa dei Popoli: un gesto simbolico ma concreto


«Voglio dichiarare la disponibilità della Chiesa torinese ad accogliere alcune delle famiglie che si trovano a bordo delle navi Sea Watch 3 e Sea Eye». Lo ha annunciato l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, oggi alla chiesa del Santo Volto, durante l’omelia nella Festa dei Popoli. «La nostra Chiesa, come si ricorderà - ha aggiunto Nosiglia - aveva già offerto questa disponibilità per i profughi della nave Diciotti, nel settembre scorso».

Per l’arcivescovo di Torino «Si tratta di un gesto che ha un significato simbolico e spirituale ed è, allo stesso tempo, molto concreto. Simbolico perché ci pare estremamente necessario, in questo momento, lanciare un segnale preciso alle autorità istituzionali italiane e degli altri Paesi europei, sul significato dell’accoglienza. Spirituale, perché mi domando, altrimenti, come facciamo a parlare e predicare di accoglienza dei bisognosi, se poi non ci mettiamo nelle condizioni di praticarla». «E molto concreto - conclude Nosiglia - perché stiamo parlando di persone: e ogni piccolo sforzo nella direzione di alleviare certe sofferenze, certi disagi, ha un grande valore, soprattutto se non saremo soli ad affrontare in questi termini il problema».

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sabato 5 gennaio 2019

Roma, l'ultima idea dei 5S: chiedere ai cittadini di spazzare i marciapiedi di casa

E' una delle proposte della delibera in tema di rifiuti. Multe per chi getta mozziconi fino a 300 euro



"Romani, pulitevi la strada sotto casa". E' la direzione che sembra prefigurare uno degli indirizzi della proposta di delibera presentata dal Movimento 5 Stelle della Capitale in tema di rifiuti. Il testo, per ora calendarizzato in assemblea capitolina l'8 gennaio, prevede anche il recepimento delle sanzioni introdotte per legge nel 2015 che prevedono multe anche per chi getta i mozziconi di sigaretta per terra: da 30 a 300 euro, sui mozziconi di sigaretta gettati in terra, sui prodotti da fumo e quelli di piccolissime dimensioni. Intanto nei giorni delle feste Roma vive il caos rifiuti anche a causa dell'incendio dello scorso 11 dicembre al Tmb Salario. E le due attrici Maria Amelia Monti e Anna Finocchiaro hanno realizzato un video-sketch sui social intitolato 'La Grande Mondezza'. "Come la fate voi la differenziata a Roma?", inizia così il dialogo ironico tra le due protagoniste.

Ora l'assemblea capitolina si appresta ad affrontare il tema della pulizia urbana anche con questo provvedimento proposto dai 5 stelle. Mentre per il 15 gennaio è stato fissato, su richiesta di Fdi, un consiglio straordinario sull'emergenza rifiuti e sulla situazione dell'Ama, l'azienda capitolina preposta alla raccolta. Secondo la proposta 5S  "il regolamento disciplinerà il sistema di gestione dei rifiuti urbani e potrà definire anche alcune forme di prevenzione e riduzione dei rifiuti, quali il compostaggio domestico e di comunità, i centri del riuso, la disciplina per la gestione sostenibile dei rifiuti prodotti dagli eventi net territorio del comune di Roma Capitale (Ecofeste) e la riduzione degli imballaggi in plastica", si legge nel documento.

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Roma emergenza rifiuti, i presidi fanno sapere alla sindaca Raggi che se non pulisce, le scuole non riaprono


Trieste, vicesindaco leghista getta coperte di un clochard e se ne vanta su facebook

Paolo Polidori ha raccontato in un post, poi rimosso, di aver buttato in un cassonetto "con soddisfazione" un "ammasso di stracci" che in realtà, riporta l'Ansa, appartenevano a un senzatetto. Il Pd chiede le sue dimissioni. La Caritas: "Un gesto che si commenta da solo"


Il vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, in un post su Facebook ha annunciato “con soddisfazione” di aver gettato in un cassonetto delle coperte e delle giacche secondo lui abbandonate nella centrale via Carducci, ma che come riportano i giornali locali e l’Ansa appartenevano in realtà a un senzatettodella zona. Dopo le dure critiche ricevute nei commenti, il vicesindaco ha rimosso il post, mentre il Partito democraticochiede le dimissioni e don Alessandro Amodeo, direttore delle Caritas, come riporta Il Piccolo parla di un gesto che “si commenta da solo” e aggiunge che “noi continueremo ad operare con il nostro ‘stile’, indipendente dalle sue boutade, e in piena sinergia con gli enti già presenti sul territorio, tra i quali c’è il Comune di Trieste”.

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"Adesso ti facciamo diventare bianco": bambino di colore aggredito con la schiuma spray

venerdì 4 gennaio 2019

CRONACA METEO ITALIA | Irrompe il GELO. NEVE su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, FIOCCHI anche in Campania e Sicilia

Correnti artiche stanno affluendo sull'Italia facendo sprofondare le temperature e portando nevicate anche abbondanti sull'Appennino, ma con fiocchi fin sulle spiagge della Puglia.




AGGIORNAMENTO METEO ORE 17.00. Continua ad imperversare l'ondata di maltempo invernale sull'Adriatico e al Sud, con la neve che cade spesso fin sulle coste. Rovescio di grandine nel pomeriggio a Pescara con temperatura nuovamente scesa a +2°, mentre sull'Appennino la situazione si fa difficile per la neve che supera il mezzo metro e che cade accompagnata da raffiche di vento responsabili di bufere. Abbondanti e incessanti nevicate nel Molise con accumuli di oltre un metro a Capracotta. Neve in Puglia, a tratti fin sulla costa sia sul versante adriatico che su quello ionico. In Sicilia neve a quote molto basse, dai 100/200m, così come in Calabria nel Reggino.

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Meteo BEFANA - GELO in attenuazione ma la pausa sarà breve. Vi spieghiamo perchè


2019, è già record di femminicidi

Sette solo in Messico, gli altri in Bolivia, Argentina e Cile


(ANSA) - ROMA, 4 GEN - Il 2019 è iniziato all'insegna della violenza sulle donne in America Latina, una delle regioni al mondo in cui si sono verificati più casi di femminicidio negli ultimi anni: solo nel 2017 la Commissione economica per l'America latina e i Caraibi (Eclac) ha segnalato 2.795 episodi.
    Dall'avvio del nuovo anno, si contano già tre omicidi in Bolivia Altri casi in Argentina. A cominciare dall'omicidio di Celeste Castillo, 27 anni, uccisa a Santiago del Estero (nord) dopo una lite con il fidanzato, che era un agente di polizia e che in seguito si è suicidato. c'è stato poi lo stupro di gruppo ai danni di una minore di 14 anni a Miramar (sud-est). Gli aggressori sono cinque uomini tra i 21 e i 25 anni. In Cile, a Puerto Montt (sud), María Barría, di 56 anni, è stata assassinata dal suo compagno, che poi si è suicidato. 

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Cade da letto ospedale e muore, autopsia

Policlinico, ha cercato di alzarsi ma era debole ed è caduto


(ANSA) - ROMA, 04 GEN - La Procura di Roma ha disposto l'autopsia sul corpo di un paziente di 67 anni, ricoverato al policlinico Tor Vergata, morto nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, dopo essere caduto dal lettino del Pronto Soccorso il 25 dicembre scorso. Sulla vicenda i pm hanno avviato un'indagine al momento contro ignoti in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo. In una nota il Policlinico precisa che l'uomo è giunto al "Pronto Soccorso in codice rosso per complesse patologie cardiopolmonari che ne hanno reso necessario il ricovero immediato in sala Emergenze, l'area del Pronto Soccorso paragonabile a una Terapia Intensiva". Subito approntati gli accertamenti e le terapie del caso.

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Con slitta contro albero, bimba muore

L'incidente al Renon, gravissima anche la madre

Bolzano - Una bambina di otto anni è morta verso le ore 13 a seguito di un incidente sulla pista da slittino del Renon. La bambina stava slittando insieme alla madre che ha perso il controllo della slitta ed è finita contro un albero. La bambina è morta sul colpo, mentre la madre che ha subito un politrauma è stata intubata e portata in ospedale a Bolzano dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites.

Delitto di Ovada, fermata dai carabinieri una ragazza di 24 anni

Alessandria - Una ragazza di 24 anni residente a Ovada è stata sottoposta a fermo dai carabinieri del comando provinciale di Alessandria come presunta autrice dell’omicidio di Massimo Garitta, 53 anni, di Ovada, trovato cadavere in un campo alla periferia della città a Capodanno: sul corpo i segni di pneumatici che hanno fatto subito propendere per un investimento.

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Manovra: nel testo finale più tasse, meno investimenti e rischio crescita

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria (Ansa)
L'impianto della manovra su cui si sono accese le risse di questi giorni alla Camera è molto diverso da quello approvato in prima lettura a Montecitorio solo 22 giorni fa. Le modifiche decise dal governo e ratificate nell’esame sprint al Senato non si sono limitate a cambiare il peso complessivo della legge di bilancio. Ma ne hanno modificato gli equilibri interni, a partire dai rapporti fra spesa corrente e investimenti e fra misure espansive e recessive.
In sintesi, le novità si traducono in tre cifre chiaveun valore della manovra alleggerito ai 31 miliardi indicati dal ministro dell’Economia Tria, 7,2 miliardi di deficit nominale in meno rispetto alla versione del balcone e un effetto stimato sulla crescita ridotto a quattro decimali di Pil dai sei decimali dei primi due programmi inviati a Bruxelles. Nel frattempo, la congiuntura raffreddata ha tagliato anche i calcoli sulla crescita tendenziale, cioè quella che il Paese raggiungerebbe senza le nuove misure. Il compito delle regole approvate definitivamente è quindi di far accelerare l’economia italiana nel 2019 dal +0,6% tendenziale al +1% fissato come nuovo obiettivo dal governo, e non dal +0,9% al +1,5% scritto nelle vecchie e contestate tabelle del Mef.
Dietro a questi numeri macro si nascondono gli effetti concreti dell’architettura ripensata della manovra. E le conseguenti nuove incognite da affrontare a Bruxelles e sui mercati a partire da gennaio. L’incrocio fra gli 1,2 miliardi di maggiori entrate prodotte dai correttivi dell’emendamento europeo (nuove tasse sui giochi, web tax, tagli a crediti d’imposta e il contestato e già parzialmente rinnegato raddoppio dell’Ires sul non profit), la crescita di base più modesta e l’effetto espansivo più contenuto produce prima di tutto l’aumento di pressione fiscale dal 42% al 42,4% illustrato dal presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nell’audizione di giovedì a Montecitorio. E la strada scelta per riportare il deficit nominale previsto al 2% riduce di 4,6 miliardi i fondi appostati per l’avvio di reddito di cittadinanza e quota 100, e sposta quote importanti di investimenti dal 2019 agli anni successivi. Quando però sono coperti dalle maxi-clausole Iva che i leader di maggioranza hanno già detto di voler cancellare. Da qui le incognite aggiuntive.
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Il senatore M5s Matteo Mantero: "Il decreto sicurezza è incostituzionale e stupido"

Il pentastellato, 'graziato' dai probiviri: "Fa far bella figura alla rivolta strumentale di Orlando. Bastava ascoltare Raggi e Appendino"


Il pentastellato Matteo Mantero torna all'attacco sul decreto sicurezza. Il senatore M5s, i cui procedimenti disciplinari erano stati archiviati dai probiviri nel comunicato con cui erano stati espulsi i vari De Falco, De Bonis, Moi e Valli, lo ha scritto sul suo profilo Facebook.
"Quello che si ottiene emanando un Decreto incostituzionale e stupido, a solo scopo propagandistico, che auspicabilmente sarà smontato dalla consulta: creare illegalità dove non c'era, ridurre l'integrazione peggiorando le condizioni di vita di italiani e stranieri, far fare bella figura ai sindaci del pd che hanno contribuito a creare il falso problema dell'immigrazione e ora passano per i paladini dell'integrazione. Filotto insomma...", si legge nel post.
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"Non mi faccio visitare da un 'negro'". E il medico di Cantù gli risponde: "Grazie. Ho un quarto d'ora per bere un caffè"

La risposta della giovane guardia medica fa il giro dei social


"Non mi faccio visitare da un negro" ha detto una paziente che si era presentata nell'ambulatorio della guardia medica di Cantù, trovandosi di fronte al dottor Andi Nganso, 30 anni, nato in Camerun e da 12 anni in Italia. "Ti ringrazio. Ho un quarto d'ora per bere un caffè", ha postato ironicamente su Facebook il medico, come riportano oggi alcuni quotidiani.

"Sono medico da due anni e capita di rendermi conto che i pazienti sono sorpresi e magari un po' incerti davanti a un medico nero, ma una reazione tanto violenta - ha poi commentato il dottore, che prima di arrivare a Cantù ha lavorato al centro di accoglienza di Bresso e pure in quello di Lampedusa - non mi era mai capitata prima". 

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Statali e Quota 100, la buonuscita sarà congelata fino a otto anni

Per gli statali che lasceranno in anticipo il lavoro utilizzando lo scivolo di Quota 100, la buonuscita verrà pagata soltanto al momento in cui matureranno i requisiti previsti dalla legge Fornero, ossia una volta raggiunti i 67 anni. È una delle norme inserite nel decreto legge per la riforma delle pensioni e per il reddito di cittadinanza che il governo approverà probabilmente in consiglio dei ministri il prossimo 14 gennaio. Quello del trattamento di fine servizio (Tfs) e di fine rapporto (Tfr) degli statali, era uno dei nodi più complessi da sciogliere. Pagare immediatamente le liquidazioni ai dipendenti pubblici avrebbe avuto un costo proibitivo per le casse dello Stato, oltre 7 miliardi di euro, che andrebbero sommati ai 21 miliardi che già costa in tre anni la misura. Il pagamento, dunque, sarà posticipato. Un ritardo che nei casi più estremi potrebbe arrivare anche fino a otto anni. 

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Non è esente da rischi la nuova e-fatturazione

L'operazione fatturazione elettronica è partita. Un po' alla carlona, ma è partita. Da ieri è infatti scattato l'obbligo di emettere fattura elettronica, un adempimento che interesserà 2,8 milioni di imprese, il 56% delle partite Iva italiane (sono esclusi medici, farmacisti, società sportive dilettantistiche e chi sceglierà di aderire al regime dei minimi o forfettario). Si stima che già nel 2019 saranno trasmessi in digitale qualcosa come 3 miliardi di documenti. Qualcuno si chiede se le infrastrutture di Sogei saranno in grado di reggere l'urto o, come è già successo altre volte, i contribuenti dovranno sopportare intasamenti, rallentamenti, o addirittura paurosi crash informatici.

Ma il problema vero è un altro: tutti questi dati sono un vero e proprio pozzo di petrolio, che fa gola a numerosi soggetti. Il Garante della privacy è intervenuto più volte per rilevare la mancata protezione dei dati. Ma finora si è risolto ben poco. Si è inibita la trasmissione delle fatture contenente dati sanitari (peraltro, una duplicazione) e si sono desanzionati i primi nove mesi, trasformandoli di fatto un periodo di prova tecnica di trasmissione.

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Reddito e pensioni di cittadinanza, paletti sempre più stretti per potervi accedere

Oltre all'Isee, il governo vorrà conoscere il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia disponibili sul conto corrente (questo parametro è fissato in 6 mila euro all’anno, incrementati del 40% (2.400 euro) per ogni componente maggiorenne). Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di autoveicoli immatricolati

Reddito e le pensioni di cittadinanza, dalle prime bozze del decreto che li farà partire da aprile 2019, saranno sempre di meno le persone che vi potranno accedere. Oltre al reddito ai fini Isee, infatti, per poter stabilire la platea dei beneficiari, si terrà conto anche di un altro parametro, cioè quello reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia, disponibili sui conti correnti. Ma anche del possesso di un'automobile. Secondo una prima bozza del decreto, fortemente voluto dal M5s e dal suo capo politico Luigi Di Maio, che dovrebbe essere varato dal governo Conte entro la fine di questo mese, e della sua relazione tecnica, e che ItaliaOggi ha avuto la possibilità di vedere in anticipo, i nuclei familiari che saranno coperti dalle due misure saranno 1,375 milioni, per una spesa a regime di 8,1 miliardi di euro. «Nel primo anno, nel 2019, per la partenza ritardata ad aprile del Reddito, l’esborso per le casse dello Stato sarà inferiore, 6,11 miliardi di euro. Rispetto alle prime simulazioni effettuate dai tecnici del governo, la platea dei beneficiari si è ridotta di circa un milione di famiglie, passando da 2,267 milioni di nuclei a 1,375. Risultato, probabilmente, anche dei paletti incrociati che il governo ha deciso di stabilire per l’accesso al sussidio».

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giovedì 3 gennaio 2019

Bari, 25 euro al mese per chi va a lavoro in bici: è il primo capoluogo in Italia a rimborsare i ciclisti

Il bando mette a disposizione dei ciclisti urbani i buoni mobilità: 20 centesimi di euro per ogni chilometro fatto nel tragitto casa-lavoro e 4 centesimi per altri percorsi cittadini. Previsti anche incentivi all'acquisto di FRANCESCA RUSSI


Sul conto corrente arriverà ogni mese un bonifico fino a 25 euro. È il premio in contanti che il Comune di Bari è pronto a garantire a chi utilizza la bicicletta per andare a lavoro. Il progetto sperimentale di mobilità sostenibile, finanziato con 545mila euro dal ministero dell'Ambiente, mette a disposizione dei ciclisti urbani i buoni mobilità: 20 centesimi di euro per ogni chilometro fatto nel tragitto casa-lavoro e 4 centesimi per altri percorsi cittadini.

Cifre dimezzate, invece, per chi usa la bici elettrica. I rimborsi chilometrici, in ogni caso, non potranno superare l'importo di 1 euro al giorno e di 100 euro in quattro mesi. "A pedalare si guadagnerà, non solo in salute" fa mettere nero su bianco il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nella delibera approvata dalla giunta cittadina che dà il via alla sperimentazione della durata di quattro mesi.

Il capoluogo pugliese, infatti, è il primo in Italia ad adottare il modello francese e a offrire soldi a chi rinuncia all'automobile e opta per la bicicletta. E tra gli incentivi finanziati dal progetto ci sono anche i contributi per l'acquisto delle biciclette, che siano mountain bike, pieghevoli o a pedalata assistita: 150 euro per un mezzo nuovo di fabbrica, 250 euro per il modello elettrico e 100 euro per una bici ricondizionata.

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A Castelluccio un mare neve e ghiaccio

Viaggio nel 'borgo dell'anima' nell'inverno "più difficile"


(di Gianluigi Basilietti) (ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 3 GEN - È un mare di neve e ghiaccio quello che si apre agli occhi arrivando sul Pian Grande. Sullo sfondo, tra le nuvole trasportare dal vento gelido, quel che resta di Castelluccio di Norcia, dopo che il terremoto del 2016 ha raso al suolo più della metà di questo borgo dell'anima raggiunto ancora dall'ANSA. Un viaggio dentro il terzo inverno post sisma, quello, a detta di tutti, più duro perché la ricostruzione pesante non è ancora iniziata e lo scoramento di chi qui vive e lavora comincia ad affiorare. Prima di arrivare tra le macerie di Castelluccio c'è da attraversare la lunga lingua di asfalto screpolato che taglia in due il manto bianco che rende unica e suggestiva la grande piana. I cavalli del "Sibillini ranch" hanno da tempo guadagnato la vallata di Norcia, in lontananza c'è solo un gruppo di amanti della ciaspolata, l'unico rumore è quello del fischio del vento che scende giù dal Monte Vettore. 

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Tonfo di Apple in Borsa, dove perde il 10,01%. Spread risale a 270

Sui listini del Vecchio continente si abbatte l'effetto del colosso di Cupertino che ha tagliato le stime del primo trimestre

Tonfo di Apple in Borsa, dove arriva a perdere il 10,01%, per un capitalizzazione di mercato inferiore a Google. Il crollo è stato innescato dalla revisione al ribasso delle stime per i ricavi in seguito al rallentamento dell'economia della Cina e della domanda di iPhone nel paese. 
Intanto lo spread tra Btp e Bund resta in area 270 con oscillazioni su 273 punti base.

Quando Salvini diceva ai sindaci della Lega: “Disobbedite contro i matrimoni gay”

”Col Pd caos e clandestini, con la Lega ordine e rispetto. Certi sindaci rimpiangono i bei tempi andati sull’immigrazione, ma anche per loro è finita la pacchia”.
Su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, torna a scagliarsi contro la ‘rivolta’ dei sindaci disobbedienti, guidati dal primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, che annunciano la sospensione della legge sicurezza e immigrazione.
Poi, in una nota, il vicepremier leghista rincara la dose: “I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”.
Questo è il Salvini di oggi, che mal sopporta la disobbedienza annunciata da una lista di sindaci destinata ad allungarsi: Leoluca Orlando a Palermo. Luigi de Magistris a Napoli. Dario Nardella a Firenze. Marco Alessandrini a Pescara. Renato Accorinti a Messina.
Ma da segretario della Lega, era il maggio del 2016, Matteo Salvini chiamò i sindaci d’Italia a disobbedire contro una legge dello Stato. Solo che quella volta al centro c’erano, come li chiamava il leader del Caroccio, “i matrimoni gay”; alias le unioni civili.
Nel giorno in cui sul provvedimento venne posta la fiducia Matteo Salvini invitò infatti i sindaci della Lega a disobbedire, a non celebrare le unione civili. Insomma, a rifiutarsi di firmare l’unione tra persone dello stesso sesso.
“Sindaci della Lega disobbedite” l’invito lanciato dall’allora segretario del Carroccio ai sindaci leghisti. “È una legge sbagliata, anticamera delle adozioni gay”.
Addirittura Matteo Salvini arrivò a minacciare di espulsione la sindaca di Oderzo (Treviso), Maria Scardellato, che unì in “matrimonio” Pasquale e Andrea, compagni da 11 anni.
“Non ho fatto nulla di male” la difesa della sindaca: “È un contratto previsto per legge. Sono contraria alle adozioni delle coppie omosessuali, ma ho applicato la legge”.

M5S ha espulso troppi senatori, ora ha bisogno della Meloni. Rampelli (FdI): “Se lo scordano, nessun appoggio esterno”

Le due espulsioni avvenute il 31 dicembre nel Movimento 5 stelle (De Falco e De Bonis) e le due nell’aria (Nugnes e Fattori – ieri intervistata da TPI) hanno aperto un problema non da poco nella maggioranza: i numeri al Senato ora sono troppo stretti.
Al momento sono appena quattro i voti di margine. Troppo pochi per garantire la tenuta dell’aula di Palazzo Madama. Ed è per questo che il Movimento 5 stelle, di fatto il “responsabile” dell’erosione avvenuta nella maggioranza, ha iniziato, almeno sui media, a corteggiare Fratelli d’Italia.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il senatore Stefano Patuanelli che, in un’intervista al Messaggero proprio sul restringimento della maggioranza a Palazzo Madama, ha dichiarato che verso Fratelli d’Italia “non c’è nessun tabù”. In fondo “nella scorsa legislatura il M5s ha votato con il centrosinistra i provvedimenti che riteneva necessari per il Paese. E lo stesso avrebbe fatto se avesse governato il centrodestra. Allo stesso modo, se altre forze politiche percepiscono la bontà dei nostri provvedimenti ben vengano i loro voti”.

> Tutti gli espulsi del Movimento Cinque Stelle: la videoscheda

Il Movimento 5 stelle apre quindi a Fratelli d’Italia. Ma l’invito è caduto nel vuoto. “Queste sono le dichiarazioni, unilaterali, di un esponente del M5s” ha replicato Fabio Rampelli, membro del direttivo del partito di Giorgia Meloni, interpellato da TPI.
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La ribelle M5S Elena Fattori a TPI: “Il Movimento si sta spostando verso destra, e anche i suoi elettori”

Incidente per cinghiali su A1, un morto

Coinvolte tre auto nel lodigiano,10 feriti di cui due gravissimi

Un uomo di 28 anni è morto alle 4 del 3 gennaio in un grave incidente sull'Autosole fra Lodi e Casalpusterlengo causato dal passaggio di cinghiali. Nell'incidente sono rimaste ferite altre 10 persone, fra cui cinque minorenni.
    Secondo la ricostruzione della polizia stradale, nell' incidente sono rimaste coinvolte tre macchine che andavano in direzione Sud. La prima ha investito due cinghiali e si è fermata. Una seconda auto arrivata ha investito le carcasse degli animali e poi urtato il veicolo fermo. Il conducente è sceso, probabilmente per chiedere aiuto, ed è stato travolto da una terza vettura, una Polo, che poi si è scontrata con le due auto ferme.

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Francia, arrestato Eric Drouet, leader dei gilet gialli

Uno dei leader delle dimostrazioni antigovernative dei gilet gialli in Francia, Eric Drouet, è stato arrestato dalla polizia e messo sotto custodia nella serata di mercoledì per aver organizzato una protesta non autorizzata nel centro di Parigi. Lo riportano i media francesi citando fonti della Procura. 

Secondo quanto spiegano fonti di polizia, Drouet è stato fermato mentre si dirigeva verso gli Champs-Elysees: una dozzina di manifestanti si erano radunati fuori da un fastfood vicino al'Arco di Trionfo e lo stavano aspettando.


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