Oltre all'Isee, il governo vorrà conoscere il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia disponibili sul conto corrente (questo parametro è fissato in 6 mila euro all’anno, incrementati del 40% (2.400 euro) per ogni componente maggiorenne). Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di autoveicoli immatricolati
Reddito e le pensioni di cittadinanza, dalle prime bozze del decreto che li farà partire da aprile 2019, saranno sempre di meno le persone che vi potranno accedere. Oltre al reddito ai fini Isee, infatti, per poter stabilire la platea dei beneficiari, si terrà conto anche di un altro parametro, cioè quello reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia, disponibili sui conti correnti. Ma anche del possesso di un'automobile. Secondo una prima bozza del decreto, fortemente voluto dal M5s e dal suo capo politico Luigi Di Maio, che dovrebbe essere varato dal governo Conte entro la fine di questo mese, e della sua relazione tecnica, e che ItaliaOggi ha avuto la possibilità di vedere in anticipo, i nuclei familiari che saranno coperti dalle due misure saranno 1,375 milioni, per una spesa a regime di 8,1 miliardi di euro. «Nel primo anno, nel 2019, per la partenza ritardata ad aprile del Reddito, l’esborso per le casse dello Stato sarà inferiore, 6,11 miliardi di euro. Rispetto alle prime simulazioni effettuate dai tecnici del governo, la platea dei beneficiari si è ridotta di circa un milione di famiglie, passando da 2,267 milioni di nuclei a 1,375. Risultato, probabilmente, anche dei paletti incrociati che il governo ha deciso di stabilire per l’accesso al sussidio».
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