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giovedì 3 gennaio 2019

M5S ha espulso troppi senatori, ora ha bisogno della Meloni. Rampelli (FdI): “Se lo scordano, nessun appoggio esterno”

Le due espulsioni avvenute il 31 dicembre nel Movimento 5 stelle (De Falco e De Bonis) e le due nell’aria (Nugnes e Fattori – ieri intervistata da TPI) hanno aperto un problema non da poco nella maggioranza: i numeri al Senato ora sono troppo stretti.
Al momento sono appena quattro i voti di margine. Troppo pochi per garantire la tenuta dell’aula di Palazzo Madama. Ed è per questo che il Movimento 5 stelle, di fatto il “responsabile” dell’erosione avvenuta nella maggioranza, ha iniziato, almeno sui media, a corteggiare Fratelli d’Italia.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il senatore Stefano Patuanelli che, in un’intervista al Messaggero proprio sul restringimento della maggioranza a Palazzo Madama, ha dichiarato che verso Fratelli d’Italia “non c’è nessun tabù”. In fondo “nella scorsa legislatura il M5s ha votato con il centrosinistra i provvedimenti che riteneva necessari per il Paese. E lo stesso avrebbe fatto se avesse governato il centrodestra. Allo stesso modo, se altre forze politiche percepiscono la bontà dei nostri provvedimenti ben vengano i loro voti”.

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Il Movimento 5 stelle apre quindi a Fratelli d’Italia. Ma l’invito è caduto nel vuoto. “Queste sono le dichiarazioni, unilaterali, di un esponente del M5s” ha replicato Fabio Rampelli, membro del direttivo del partito di Giorgia Meloni, interpellato da TPI.
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