Pagine

domenica 31 marzo 2019

Strappo Salvini-Conte, premier in soccorso di Di Maio. Matteo: non è più super partes

dal nostro inviato

VERONA «Ormai è così: non è più un premier super partes. Conte è diventato un presidente del Consiglio del M5S». Matteo Salvini risponde agli input dei suoi collaboratori. Gli chiedono se vuole replicare alla stoccata del presidente del Consiglio. La linea è quella del no comment. Anche se il leader della Lega non può che leggere le parole che arrivano da Palazzo Chigi con stupore e amarezza. Sul congresso della famiglia è andato avanti per giorni uno scontro, prima carsico poi evidente a tutti. Si è partiti con la questione del patrocinio del governo, alla fine ritirato, e si è continuato fino a ieri, con la contromanifestazione organizzata dai vertici del M5S. I colonnelli della Lega sono convinti che l’operazione mediatica orchestrata da Di Maio alla fine abbia comunque raggiunto il risultato sperato. «Matteo voleva strizzare l’occhio a questi mondi, ma poi gli è scoppiata in mano».


LA GRAN GUARDIA
Ecco perché appena entrato nel Palazzo del Gran Guardia ha subito ribadito: «Sto qui per non togliere diritti a nessuno». Una cautela e un equilibrismo figlio del paese reale che, secondo i grillini, su certi temi non segue il Capitano. Non a caso, Vincenzo Spadafora, sottosegretario alle Pari opportunità l’altro giorno rifletteva: «Ma siete sicuri che le donne della Lega, le elettrici di Salvini la pensino come questi signori che hanno organizzato questo appuntamento a Verona? Secondo me, no». 


Continua qui


Congresso famiglie, Di Maio: «A Verona fanatici, Salvini legga deleghe». Europee: Di Battista non si candida

Sfida pericolosa nel governo

Non si può sopportare a lungo un governo paralizzato dai conflitti e una guerra delle promesse che pesano negativamente sui mercati


C’è una frase che accompagna ogni discussione politica, pubblica o privata, in questi giorni. Ce la ripetono tutti e ce la ripetiamo tra di noi in continuazione: «Dopo le Europee cambia tutto». Il voto del 26 maggio sta assumendo i contorni di un appuntamento salvifico, di un bagno purificatore. Cosa cambierà non è ben chiaro: forse i Cinque Stelle (sconfitti annunciati) si ritireranno dalla maggioranza, oppure Matteo Salvini (vincitore altrettanto annunciato) deciderà di passare all’incasso e diventare il numero uno indiscusso. È possibile che si torni a votare ma non si può escludere che i Cinque Stelle (altro scenario evocato spesso), si spacchino tra un’ala di governo pronta a continuare l’avventura con la Lega e un’ala movimentista desiderosa di tornare all’opposizione.
Francamente è difficile prevedere cosa accadrà fra due mesi. Abbiamo però una certezza: il governo si è trasformato in un campo di battaglia. Il contratto è finito nel cassetto e viene tirato fuori solo per dire cosa non si può fare. I due contraenti sono quotidianamente impegnati nel rito di attaccare le proposte dell’alleato. Le proprie idee diventano verità assolute da contrapporre a quelle dell’alleato-rivale e da consegnare per un giorno al pubblico. Salvo il giorno dopo abbandonarle per passare a un altro capitolo della saga gialloverde. È una strategia deliberata, neppure più nascosta, anzi consegnata ai mass media come chiave per interpretare la nuova fase.

Continua qui

L’ira di Salvini: «Gli alleati non fanno altro che provocarmi»

Il vicepremier leghista arrabbiato con i 5 Stelle («Sul Congresso delle Famiglie mi hanno attaccato ogni giorno») e spiazzato dalla posizione del premier Conte sullo ius soli: non mi sorprendo più di nulla

«L’ultimo dei testimonial della famiglia tradizionale» è arrabbiato. Almeno a prima vista, per Matteo Salvini è una brutta giornata. Al punto che l’ira, che diversamente dal solito non è dissimulata neppure di fronte alle telecamere, quasi gli fa perdere di vista i due punti che voleva emergessero dalla giornata. Primo: «Il divorzio non si tocca, l’aborto non si tocca, i diritti che ci sono non si toccano. Noi siamo per ampliare i diritti». Punto numero due: guerra alle case famiglia che lucrano sui bambini loro affidati. Un po’ quello che già è accaduto con le cooperative che gestiscono gli immigrati, ma in chiave famigliare: «Visiteremo una a una le case famiglia, perché ci sono centinaia di bambini detenuti illegalmente da alcuni soggetti. E poi sarei io quello che sequestra le persone...».

Continua qui

sabato 30 marzo 2019

Appello Wwf per l'Ora della Terra

Martinsicuro, Roseto, Pescara e San Vito, e la sera luci spente

(ANSA) - PESCARA, 29 MAR - Per l'"Ora della Terra" sabato 30 marzo il Wwf organizza attività plastic-free con volontari per liberare le spiagge da plastica e rifiuti. "La pulizia - spiega Luciano Di Tizio, delegato Wwf Abruzzo - avviene a mano per evitare di danneggiare la vegetazione litoranea e i nidi di fratino, in queste settimane già presenti, ma anche per selezionare il materiale, portando via plastica e rifiuti e lasciando rami e alghe che forniscono rifugio e alimentazione alla microfauna". A Martinscuro (Teramo) appuntamento alle 9, stabilimento 'La rosa blu'; a Roseto degli Abruzzi (Teramo) ore 9.30 stabilimento 'Lido d'Abruzzo'; a Pescara ore 9 ingresso lato mare Lega Navale; a San Vito Chietino (Chieti) ore 10 molo lungomare di Gualdo. "L'Ora della Terra è un grande segnale di attivazione contro i cambiamenti climatici - dichiara Dante Caserta, vicepresidente Wwf Italia - Invitiamo gli abruzzesi ad aderire alle iniziative su www.oradellaterra.org, anche spegnendo simbolicamente le luci di casa dalle 20.30 alle 21.30".

Torna l’ora legale, lancette avanti dalle 2 alle 3 nella notte fra sabato e domenica

Roma - L’ultima di marzo sarà una domenica all’insegna della sveglia anticipata: torna l’ora legale, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo: alle 2 del mattino di domenica scatterà lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti, e conseguentemente si dormirà un’ora di meno. Si tornerà all’ora solare domenica 27 ottobre.
Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in più la sera: questa stessa domenica, per esempio, il sole tramonterà “astronomicamente” intorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.
Un’ora di luce in più comporterà tra l’altro notevoli risparmi energetici. Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale, il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero Sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine.
Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone, che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare; disinteressati all’adozione dell’ora legale anche la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia.

Famiglia, in migliaia per manifestazione e flash mob contro il Congresso a Verona

Arriva Matteo Salvini. Il Papa sul Congresso: 'Bene sostanza, metodo sbagliato'


Un momento del corteo di protesta nei confronti del Congresso Mondiale delle famiglie a VeronaRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Sono circa 20mila al corteo femminista contro il Congresso delle famiglie a Verona. La stima è stata fatta da Questura e comando della Polizia municipale. Nei parcheggi sono stati contati almeno 140 pullman, ma molti manifestanti sono giunti anche con treni e auto private. Si è mosso dal piazzale antistante la stazione di Verona Porta Nuova il corteo di protesta, organizzato nell'ambito delle iniziative 'Verona città Transfemminista'. Sono oltre 5mila, secondo una prima stima, le persone che si sono radunate, provenienti da tutta Italia, con treni e pullman. Tra le sigle presenti, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, le organizzazioni femministe, tra cui 'Non una di meno', ed esponenti del Pd e dei Radicali.


Al grido di "Matteo, Matteo!" il ministro dell'Interno Matteo Salvini è arrivato al palazzo della Gran Guardia di Verona, per intervenire al Congresso mondiale delle Famiglie. Ad accoglierlo una folla numerosa, che gridava "Matteo, Matteo!", mentre una esigua minoranza rispondeva "Vergogna!". "Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione", ha detto ancora il vicepremier riferendosi alla legge sull'aborto.
E Papa Francesco alla domanda su cosa pensasse del convegno sulla famiglia ha detto: "Ho letto la risposta del segretario di Stato sul convegno di Verona e mi è sembrata equilibrata". Così Papa Francesco ha risposto sul volo da Roma per Rabat alla domanda su cosa pensasse del convegno sulla famiglia in corso a Verona. "La sostanza è corretta, il metodo è sbagliato", aveva commentato il card. Pietro Parolin nei giorni scorsi a margine di un evento.

Per Massimo Gandolfini, leader del Family Day, 'il gadget con il feto di plastica fa parte di un certo tipo di sensibilità che io non ho. Detto questo, quel gadget fotografa semplicemente la realtà'. 'Usare quel gadget è semplicemente mostruoso, è un messaggio terribile che vuol far passare il ragionamento che le donne che abortiscono sono assassine', ribatte l'ex presidente della Camera Laura Boldrini.


Usa, Trump taglia fondi a cliniche aborto e li dà a gruppo pro-life

Nuova offensiva anti aborto dell'amministrazione Trump, che ha annunciato un finanziamento di 1,7 milioni di dollari a una società che gestisce una catena di cliniche pro-life che si oppone all'interruzione della gravidanza e non offre metodi contraccettivi. Le risorse saranno reperite tagliando fondi ad alcune cliniche affiliate all'organizzazione Planned Parenthood che si batte negli Usa in favore della legislazione abortista.

Fonte

venerdì 29 marzo 2019

Salvini non piace a tutte le donne

Lei aveva ottenuto la parola nell'aula del Senato per poter lanciare, in uno dei suoi slanci oratori appassionati, l'inquietudine sua e del mondo progressista davanti all'ipotesi di un patrocinio del governo al Congresso internazionale delle famiglie di Verona, dove da domani verrà lanciata un'invettiva contro ogni genere di famiglia che non sia quella "naturale", etero o niente, bando alle unioni e alle adozioni gay, radiamo al suolo le famiglie arcobaleno.
Lui, mentre lei parlava, dai banchi del governo e da quelli del gruppo della Lega ostentava la sua arroganza e la sua indifferenza, come lei fosse muta, trasparente, inesistente. Stringeva mani, scambiava chiacchiere, distribuiva abbracci, si sistemava goffo la cintura oltre la curva del ventre prominente, evitava accuratamente di lasciar cadere lo sguardo su di lei, mostrava il pollice per festeggiare la sua vittoria odierna : l'approvazione al Senato della legge sulla legittima difesa, che sancisce licenza di difendersi da ladri e rapinatori come viene, un'autostrada per i giustizieri della notte, quelli che credono sia meglio farsi giustizia da soli, tanto lo Stato poi si sa...
Lui era Matteo Salvini, leader della Lega, vicepremier e ministro dell'Interno, quello che alcune e alcuni accusano di aver sdoganato l'estremismo più oscurantista sui temi dell'accoglienza, dei diritti, della parità di genere. Lei era Monica Cirinnà, Pd, un nome che ha la risonanza di una svolta storica, la legge sulle unioni civili che ha legittimato e ufficializzato le coppie gay, che passa come una delle poche cose di sinistra realizzate dal governo Renzi.

"E' una bellissima giornata per gli italiani", tuonava Salvini tronfio e autoreferenziale, coniugando "italiani" al maschile, cose da uomini, mentre la Cirinnà e le altre signore parlano di niente, diritti civili, fuffa, chiacchiere da thé coi pasticcini. "Il non ascolto è l'ennesimo abuso contro la Repubblica", tuonava Cirinnà, la voce tremula, scossa dall'indignazione.
Continua qui

L’Enel toglie l’acqua dal lago di Sauris, in provincia di Udine, ed emerge l’antico borgo

Furono i prigionieri della Seconda Guerra Mondiale a costruire la diga dalla quale è riemerso l'antico borgo



Il lago di Sauris, in provincia di Udine, è stato svuotato quasi completamente dei suoi 70 milioni di metri cubi d'acqua, facendo riemergere le rovine dell'antico borgo di La Maina. Come riporta il Messaggero Veneto, nel corso della Seconda Guerra Mondiale i prigionieri di guerra neozelandesi furono adibiti alla costruzione della diga e con i suoi 136 metri di altezza era la più alta d'Italia.

L'Enel effettua costanti monitoraggi al complesso lacustre e in questi giorni ha abbassato il livello delle acque per effettuare dei rilievi sulla diga stessa. I lavori proseguiranno ancora per alcune permettendo così a quanti si recheranno nel comune più in quota della nostra provincia, di ammirare la vallata così come era prima della costruzione della diga, i cui lavori sono iniziati nel 1941 mentre l`inaugurazione è avvenuta nel 1948.

Continua qui


Lancia i semi dall'auto per salvare gli alberi, la nuova catena Whatsapp non funzionerà (e vi spieghiamo perché)

Avete ricevuto anche voi il messaggio su Whatsapp che vi invita a conservare i semi della frutta che consumate? Non funzionerà e vi spieghiamo perché.
Come spesso accade, Whatsapp diventa il mezzo con cui si diffondono catene, finti sconti e fake news. Una delle ultime, diventata virale anche sui social, invita a conservare i semi di frutti come susine, pesche, nespole, ciliegie, albicocche, di asciugarle al sole e conservale in una busta di carta. A quel punto, basterà lanciarli in campagna.
Un modo per piantare nuovi alberi. Peccato però che non sia affatto così.
Continua qui

Saltano dal grattacielo in fiamme, 25 morti a Dacca

Il grattacielo in fiamme nel quartiere di Banani a Dacca
E' di 25 morti e di oltre 70 feriti o intossicati il bilancio dell'incendio del grattacielo nella capitale del Bangladesh, lo hanno annunciato le autorità di Dacca mentre i vigili del fuoco continuano a ispezionare l'edificio.
Le fiamme hanno devastato la FR Tower, un edificio di 22 piani con centinaia di impiegati nel quartiere degli affari di Banani. Nel panico, la gente ha cercato di fuggire attraverso la facciata esterna, almeno sei di loro sono morti cadendo.
"Il bilancio delle vittime è di 25 morti. Abbiamo restituito 24 corpi ai loro cari", ha detto Mostak Ahmed, un alto ufficiale di polizia a Dhaka. I resti dell'ultima vittima sono custoditi dalle autorità mentre si cerca la famiglia.
Continua qui

Salvini vuole facilitare la vendita di armi “per difesa personale”

La proposta di legge firmata da 70 esponenti leghisti. Che succede se sparo a un ladro?

salvini vendita armi pdl
“Procurarsi un'arma da fuoco, nel nostro Paese, non è un'operazione molto semplice, almeno per chi vuole farlo nel rispetto delle norme vigenti”. Dopo la legittima difesa – approvata oggi al Senato – la Lega lancia una nuova proposta presentata con questa premessa.
Circa 70 deputati hanno firmato una proposta di legge (la prima firma è della deputata Vanessa Cattoi) per “rendere più agevole l’iter per acquistare un'arma destinata alla difesa personale”. Come? “Aumentando da 7,5 a 15 joule il discrimine tra le armi comuni da sparo e quelle per le quali non è necessario il porto d'armi”.
In Italia infatti è possibile detenere un’arma anche senza avere il porto d'armi, ma per essere a libera vendita deve avere una potenza inferiore ai 7,5 joule (l’unità di misura, che serve anche a misurare l'energia cinetica sviluppata dal proiettile al momento dell'impatto).
Al di sopra di quel limite (in Francia è di 40, in Spagna è di 21) si considera arma da fuoco e serve una autorizzazione e denuncia di possesso.
Continua qui

Legittima difesa, Di Maio: 'M5S non voterà mai una proposta per le armi facili'

Pedofilia: Papa rafforza le norme per la tutela dei minori in Vaticano

Istituito obbligo di denuncia penale, rimozione per i condannati


"Il termine di prescrizione dei reati di cui all'articolo 1 è di venti anni e decorre, in caso di offesa ad un minore, dal compimento del suo diciottesimo anno di età". E' quanto previsto dalla legge N. 297 sui reati di pedofilia e pedopornografia, con cui papa Francesco, a partire dal primo giugno prossimo, rafforza le norme contro gli abusi sui minori e le persone vulnerabili nell'ambito della Curia romana e dello Stato della Città de Vaticano.
Con un Motu proprio e la nuova legge N. 297, papa Francesco rafforza le norme "per prevenire e contrastare gli abusi contro i minori e le persone vulnerabili" nell'ambito della Curia romana e nello Stato della Città del Vaticano.
Continua qui

Esclusivo: così la Russia inonda di soldi il congresso di Verona

Dietro il raduno per la famiglia della destra oscurantista si celano una rete di oligarchi di Mosca, integralisti Usa, cattoleghisti. E una pioggia di denaro offshore



Bandiera russa trionferà? Dal 29 al 31 marzo la splendida Verona, che nel Medioevo seppe dare rifugio a un migrante italiano chiamato Dante, viene trasformata in una capitale nera, teatro della tredicesima edizione del cosiddetto Congresso mondiale delle famiglie. Un raduno della destra oscurantista e integralista, che riunisce nazionalisti ortodossi russi, conservatori evangelici americani e ultrà cattolici italiani in una sorta di fronte neo-crociato. A organizzarlo, con l’appoggio della Lega di Matteo Salvini, è una rete di gruppi e associazioni anti-aborto, anti-divorzio, anti-gay, anti-scuola pubblica, che hanno l’accortezza di rovesciare i loro messaggi in positivo, presentandosi come movimenti per la famiglia, per il matrimonio (tradizionale, s’intende), per la vita, per l’istruzione fatta in casa.

Continua qui


Codice rosso: maggioranza divisa sulla castrazione chimica. Ira delle deputate dell'opposizione

Caos in Aula. A scatenare la protesta delle deputate il rinvio del revenge porn

Ira delle donne delle opposizioni per il rinvio del revenge porn nel disegno di legge sul 'codice rosso'. Le deputate vanno all'attacco del governo: un gruppo di Fi, guidato da Stefania Prestigiacomotenta un 'assalto' ai banchi dell'Esecutivo. La Prestigiacomo viene placcata dai commessi, mentre il presidente Fico la richiamava all'ordine. La seduta viene sospesa.
Mentre si susseguivano gli interventi a raffica dei deputati di Fi per invitare ad approvare l'emendamento che introduce il reato di revenge porn, Prestigiacomo è partita verso i banchi della presidenza. Dietro a lei si sono visti correre, tra le altre, Giusi Bartolozzi, Mara Carfagna, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore. 

Ed è slittato a martedì nell'Aula della Camera l'esame del disegno di legge 'codice rosso': lo ha deciso la conferenza dei capi gruppo di Montecitorio, riunitasi dopo che le deputate di Fi hanno occupato l'Aula. L'esame del testo ripartirà dall'emendamento di Forza Italia volto a punire il revenge porn. "Martedì si deve votare l'emendamento sul revenge porn, un primo passo per poi passare anche alla legge che abbiamo già depositato in Parlamento", ha detto poi da Washington il vicepremier Luigi Di Maio.

La maggioranza, intanto, è divisa sul nodo dell'emendamento leghista sull'introduzione - in alcuni casi - della castrazione chimica. Sulla proposta della Lega, infatti, sono diversi i dubbi del M5S. E alcune fonti parlamentari del Movimento contestano il merito e il metodo della proposta. Per questo, l'approvazione del provvedimento è slittato alla prossima settimana. 
Continua qui

Urto frontale fra due treni, 6 feriti

Macchinista parte con rosso e frena senza evitare impatto

Momenti di paura questa sera per i pendolari lombardi che viaggiavano su . L'incidente è avvenuto intorno alle 18.40 tra Arosio (Como) e Merone (Como) e secondo quanto comunicato da Areu sei persone sono rimaste ferite in modo non grave, mentre altre 50 sono state classificate dai sanitari come codici verdi, ossia pazienti da valutare. Stando a quanto accertato, l'incidente è stato provocato dalla partenza con il rosso del macchinista del treno 1665 in partenza dalla stazione di Inverigo verso Canzo-Asso. Il conducente ha poi bruscamente frenato, senza però riuscire a evitare l'impatto con il treno 1670, che procedeva a bassa velocità nella direzione opposta, da Erba verso Milano. E sono proprio cadute per la brusca frenata le circa 50 persone contuse. "Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe possa essersi trattato di un errore umano, ma ciò che è certo è che in quel tratto della linea ferroviaria, gestita da FerrovieNord, non era operativo il sistema di sicurezza SCMT, una tecnologia che avrebbe impedito lo scontro tra i due mezzi" dice una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il quale "questo incidente riapre dunque il tema dei differenti standard di sicurezza tra le linee controllate da RFI e quelle invece gestite da altri operatori". 

Continua qui


giovedì 28 marzo 2019

Maltrattamenti ai bambini dell’asilo nido, arrestate le maestre. Due casi differenti: a Cernobbio e a Varzi

Per entrambe le educatrici, i giudici hanno concesso gli arresti domiciliari. Per le indagini sono state utilizzate le telecamere nascoste. La maestra di Cernobbio ha 58 anni, i carabinieri: «Condotte violente nei confronti di bambini di età compresa tra i 3 e i 18 mesi». Quella di Varzi ne ha 50, la Finanza: «Spinte, strattoni e schiaffi»

La maestra di un asilo nido del Comasco è dall’alba di giovedì agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti sui bimbi. L’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Como, è stata eseguita dai carabinieri di Como. Per l’accusa, la donna, 58 anni, nelle sue vesti di educatrice avrebbe avuto comportamenti violenti nei confronti di bambini tra i 3 e i 18 mesi che frequentavano l’asilo nido, una struttura nella zona di Cernobbio. Il Comune in una breve nota, ha commentato: «L’amministrazione comunale apprende che un educatrice dell’asilo nido comunale, dipendente dell’ente, è stata posta agli arresti domiciliari. L’amministrazione si augura che la giustizia faccia il suo corso nell’interesse del bene dei bambini e nel frattempo rassicura tutte le famiglie che il servizio verrà regolarmente svolto e attentamente controllato».

Varzi, schiaffi e spintoni ai piccoli

Spinte, strattoni e schiaffi. E chi rifiutava la colazione rischiava anche di vedersi negato il pranzo. È quanto documentato dalla Guardia di Finanza di Pavia all’interno dell’asilo nido Zuccherino di Varzi, in Oltrepo Pavese. L’indagine ha portato all’arresto della titolare della struttura, M. F., di 50 anni e alla denuncia a piede libero delle due collaboratrici per «abuso di mezzi di contenzione» ai danni di bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. Alcuni mesi fa, quando le voci sui maltrattamenti che accadevano nella scuola hanno iniziato a circolare, gli inquirenti hanno installato alcune telecamere all’interno della scuola. Dai filmati sono emerse le «ripetute violenze di natura fisica e psicologica» e «i metodi punitivi ampiamente adottati all’interno dell’asilo», spiegano le fiamme gialle che, nella mattinata di giovedì, hanno posto l’insospettabile maestra agli arresti domiciliari. La donna, residente in un piccolo Comune della zona, non ha alcun precedente specifico.


Continua qui

Yemen, missile contro l'ospedale sostenuto da Save the Children: sette morti, quattro sono bambini

I caccia della coalizione a guida saudita hanno bombardato la zona. E l'Onu lancia l'allarme: nel Paese si diffonde il colera

Gli edifici distrutti vicino all'ospedale Ritaf 
Non finisce mai l’orrore dello Yemen, con i bambini ancora una volta a pagare un prezzo altissimo. I cacciabombardieri della coalizione a guida saudita hanno colpito l’ospedale rurale di Kitaf, a un centinaio di chilometri da Saada, nel nord-ovest del Paese: sette persone sono rimaste uccise, fra loro anche quattro bambini. La struttura ospedaliera, sostenuta da Save the Children, è stata investita dall’esplosione di un missile che ha colpito un vicino deposito di carburante.

Secondo la Ong, il missile è caduto a una cinquantina di metri dall’edificio principale dell’ospedale. Fra le vittime straziate dall’esplosione, un operatore sanitario con i suoi due bambini e altri due minori. Le prime immagini diffuse da Save the Children mostrano la struttura devastata proprio nel giorno – segnala l’organizzazione – del quarto anniversario dall’inizio dell’escalation bellica.


Continua qui

Rocchetta con l’acqua alla gola vende il bocciodromo e aumenta l’Imu

Consiglio comunale: nel piano delle alienazioni spunta un nuovo fabbricato


Rocchetta è nuovamente sotto la lente della Corte dei Conti, ma questa volta la sezione controllo dell’organo statale che si occupa dei bilanci dei comuni, ha ritenuto di sottoporre tutto “l’affaire Rocchetta”, alla Procura regionale.
La notizia è emersa nel corso della seduta consigliare che si è tenuta ieri sera a Palazzo Spinola, sede del municipio, durante il  quale la maggioranza ha approvato una delibera inserita al punto 8 dell’ordine del giorno “Integrazione al piano delle alienazioni”, un titolo che ha particolarmente attirato l’attenzione perché riguarda la vendita del bocciodromo.

La paura dei tassi negativi. Più di 10mila miliardi di bond sottozero in circolazione

I bond con rendimenti negativi stanno nuovamente spiccando il volo. Nelle ultime ore hanno superato la barriera dei 10mila miliardi di dollari. In cinque mesi il loro valore è cresciuto del 66% (erano a quota 6mila miliardi ad ottobre). Se poi si considera che si tratta di un fenomeno relativamente recente nella storia della finanza (a inizio 2014 ammontavano a una ventina di miliardi come evidenzia il Grafinomix di giornata) la crescita dei bond sottozero (quelli per cui vale la regola che chi li acquista anziché ricevere un interesse lo paga al debitore) è esponenziale.

Il massimo storico è stato toccato nell’estate del 2016 (oltre 12mila miliardi). Dopodiché la ripresa delle aspettative di inflazione nelle principali economie occidentali ha riportato in alto i tassi nominali spingendo al rialzo anche i rendimenti delle obbligazioni. Da allora la quota di obbligazioni sottozero si è dimezzata, scendendo a 6mila miliardi fino allo scorso ottobre. Ma poi la storia è cambiata un’altra volta ed eccoci adesso al nuovo picco a quota 10mila miliardi.

Continua qui

Perché i mercati puntano sui bond e scaricano le azioni?

Tav, Salvini boccia il referendum di Chiamparino: "Non si può, ma andrei a votare domattina"

Botta e risposta tra i due, Chiamparino: "L'opinione dei cittadini fa paura". Salvini: "Non capisce, o fa finta di non capire"

Tav, l’Ue finanzierà il 50% dell’opera. Salvini: ottima notizia