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martedì 13 agosto 2019

Addio a Nadia Toffa, aveva 40 anni. Le Iene: 'Hai combattuto a testa alta, col sorriso e con dignità'

Camera ardente in teatro, funerali il 16. L'ultimo addio nella cattedrale di Brescia

Addio a Nadia Toffa. Dopo una lunga battaglia contro il cancro è morta a 40 anni la storica conduttrice e inviata delle Iene. Lo ha annunciato stamattina lo staff della trasmissione tv sulle proprie pagine social.

"Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all'ultimo, fino a oggi", si legge sulla pagina Facebook de Le Iene. "Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa - prosegue il post della trasmissione Mediaset -, la più tosta di tutti. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro. Non ci resta che sperare che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.

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In Thailandia lanciate bombe di semi per combattere la deforestazione.

In Thailandia, la foresta naturale della provincia di Phitsanulok, fa parte del progetto di riforestazione aerea (seed bombing) deciso dal governo per il rimboschimento della vegetazione entro il 2017. Purtroppo negli ultimi vent'anni, la maggiore parte delle foreste dell'area del Grande Mekong - fiume che si estende tra Cina, Birmania, Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam - si sono ridotte drasticamente di quasi la metà. Questo situazione è dovuta al devastante impatto umano sull'ambiente, causato dallo sfruttamento delle attività agricole, disboscamento, cambiamento climatico, aumento della popolazione. Proprio per questo la Thailandia nel 2013 ha deciso di intervenire drasticamente con un piano quinquennale di rimboschimento delle zone più martoriate tramite via aerea con bombe di semi. Con questo metodo, un aereo (o un drone) vola sull'area da bonificare sganciando piccole bombe composte da argilla, concime e semi della flora locale sistemate all'interno di capsule biodegradabili ideate per interrarsi alla stessa profondità con cui verrebbero poste con aratura tradizionale. Con un solo volo aereo si possono far cadere anche 100000 semi.

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lunedì 12 agosto 2019

L’ultimo desiderio di Giulia morta di tumore: “Mamma regala i miei giocattoli ai bambini poveri”

Si è ammalata quando aveva 6 anni e per quattro anni e mezzo ha lottato senza mai smettere di pregare. Prima di morire ha chiesto alla madre di donare i suoi giochi ai bambini bisognosi.

La fede è una cosa da piccoli. Ho pensato questo dopo aver letto la storia di Giulia Zedda apparsa sul sito de L’Unione Sarda in un articolo a firma di Sara Marci.

Tumore, la parola più terribile per una bambina

10 anni, di Cagliari, è morta dopo aver combattuto coraggiosamente per quattro anni e mezzo contro un tumore. Il giornale ha intervistato sua mamma Eleonora Galia che con il cuore pieno di dolore e gratitudine ha raccontato qualcosa della sua piccina e della sua incrollabile fede. Eleonora ricorda il giorno in cui i dottori la informarono della malattia della figlia:
“(…) Il 6 febbraio del 2014, ci dissero che l’encefalogramma era disastroso, il 12 che aveva un tumore di sei centimetri. La parola più terribile, quella inaccettabile a qualsiasi età. Figurarsi per una bambina. Per tua figlia di sei anni”

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Violenti temporali in Piemonte: tempesta di vento nel Verbano

MALTEMPO IN PIEMONTE | Il tempo sta rapidamente peggiorando su gran parte del nord grazie all'ingresso di correnti d'aria più fresche e instabili (alle medio-alte quote) che stanno interagendo con la grande afa presente in pianura Padana. Tra i tanti rovesci e piovaschi sparsi in atto sul settentrione, spiccano i forti temporali che si stanno sviluppando sul Piemonte. Fortemente colpiti il verbano e le province di Torino e Vercelli dove si stanno accanendo due distinti temporali decisamente violenti.
GRAVI DISAGI NEL VERBANO | Un forte temporale stazionario si è formato tra la tarda mattina e il pomeriggio sull'alto Piemonte. Colpito principalmente il verbano, nella fascia che va da Verbania al Lago Maggiore, dove si registrano danni decisamente ingenti. Il temporale ha sviluppato fortissime raffiche di vento di downburst, che hanno picchiato pesantemente su una vasta area con velocità superiori ai 100 km/h.

Ferrara, la giunta si alza lo stipendio: un capolavoro d’ipocrisia leghista

Ricordo con una certa malinconia la rivoluzione che si accese in Italia per i centesimi delle buste di plastica al supermercato. Ve la ricordate? Un’orda di incazzati si è riversata sui social per urlare la propria indignazione contro un provvedimento che appariva come l’impoverimento definitivo.
Erano i tempi in cui si voleva tagliare tutto ai parlamentari, tagliare anche i parlamentari e ci si scannava per i prezzi del caffè alla buvette del Parlamento come se la legge finanziaria dipendesse principalmente da questo.
Poi c’erano quelli che dicevano che era una questione di principio, cavalcando tutte le troppe spese pazze dei governi italiani.
Nel carro degli indignati ovviamente salì anche la Lega di Matteo Salvini, sempre pronto a essere moralista con il comportamento degli altri e piuttosto disattento sul comportamento dei suoi.
Non importa che proprio i leghisti siano tra i protagonisti delle spese inconsulte dei consigli regionali di mezza Italia: Salvini, per erodere il M5S, ha continuato a ripetere che la politica doveva diventare umile. Lui. Lui che di politica vive da 25 anni con lauti stipendi e pochissime presenze.
L’ultimo capolavoro dell’ipocrisia leghista arriva da Ferrara dove la nuova giunta comunale a trazione leghista ha deciso di tagliare i tagli della giunta precedente e di alzarsi del 10 per cento gli emolumenti mensili.
Si tratta, nel complesso, di 225mila euro in più per le casse cittadine e che segue l’aumento del presidente del presidente del consiglio comunale (nel suo caso si tratta del 15 per cento) e le spese di formazione di uno staff a disposizione del sindaco (direttore generale, portavoce e segreteria particolare) interamente formato da persone esterne alla pubblica amministrazione.
Il caso è locale ma rappresenta perfettamente la tattica del fate quello che dite non fate quello che faccio che il segretario della Lega applica ogni volta che si tratta di qualche provvedimento di suoi uomini di partito: non conta ciò che accade nelle amministrazioni in cui la Lega ha l’occasione di governare ma tutte le energie sono riservate a una buona narrazione che torni utile per solleticare gli intestini degli elettori.

Maltempo in Piemonte, Chieri la città più colpita: vento a 100 km/h

Un violento temporale ha colpito il Piemonte, con chicchi di grandine che hanno raggiunto i 4-5 centimetri di diametro. Alberi abbattuti e tetti scoperchiati a Chieri, dove le raffiche di vento hanno raggiunto i 100 chilometri orari, la grandine ha causato disagi ad Andezeno e Marentino, sempre nel Torinese, e a Schierano, Cerreto d'Asti e Castelnuovo don Bosco, nell'Astigiano. Problemi anche a Moncalieri. Permane per le prossime ore l'allerta gialla.


Fonte testo e immagine

Il declino del grande caldo inizia dalle regioni settentrionali


domenica 11 agosto 2019

Soverato, l'attivista che ha "silenziato" Salvini: "Ho agito d'istinto all'ennesima bugia"

Francesco Noto, detto Ciccio: "Ero dietro il palco e mi sono detto: non se ne può più. Ma non ho danneggiato nulla, ho staccato le chiavi del generatore e lo ho lanciate lontano"

‘BUFFONE, BUFFONE’. A SOVERATO E’ INIZIATA LA FINE POLITICA DI MATTEO SALVINI

Lo strappo di Salvini costa 23 miliardi di aumenti Iva: a rischio quota 100 e reddito di cittadinanza

venerdì 9 agosto 2019

Crisi di Governo, lo spread sale a 241 punti. Piazza Affari chiude in rosso. Titolo Atlantia sale: con la crisi evita revoca concessioni

Il differenziale tra Btp e Bund tedesco in continuo rialzo dopo la mozione di sfiducia al premier Conte presentata dalla Lega. La Borsa di Milano appesantita dal forte calo delle banche. Attesa per l'agenzia Fitch che pubblicherà i risultati della sua revisione del rating italiano

La crisi di governo fa schizzare in alto anche lo spread. Il differenziale tra Btp e Bund tedesco ha chiuso a fine giornata a 241 punti base, con il rendimento del decennale italiano sopra all’1,8 per cento, dopo un’apertura già sopra i 230 punti base (rispetto ai 210 della chiusura di giovedì). La causa è tutta nell’incertezza politica scatenata dalla crisi di governo che la Lega ha ufficializzato presentando in Senato la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.
Piazza Affari ha chiuso in profondo rosso, con l’indice Ftse Mib che ha ceduto il2,48% a 20.324 punti mentre il Ftse All-Share ha perso il 2,55%. Nel Vecchio continente chiusure negative per tutti i principali listini: a Francoforte il Dax cede l’1,28% a 11.693 punti, mentre a Parigi il Cac40 perde l’1,11% a 5.327 punti e a Madrid l’Ibex lascia sul campo l’1,25% a 8.757 punti. Limita i danni Londra, col Ftse100 in flessione di un più moderato 0,44% a 7.253 punti.

La Borsa di Milano è stata appesantita soprattutto dal forte calo delle banche. Tra gli istituti di credito Banco Bpm perde il 9%, così come Mps (-8,5%), Ubi (-8,4%) e Bper (-7%). Mps è stata sospesa in asta di volatilità mentre era in calo teorico del 7,7%. Tra i finanziari è in forte calo anche Poste che ha chiuso a -6,6%. In un listino per buona parte in rosso, spicca il rendimento positivo dei titoli di Atlantia che ha chiuso a +2,47%. La holding del gruppo Benetton, con la crisi di governo, vede allontanarsi la possibilità che la controllata Autostrade per l’Italia perda la concessione
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METEO A 7 GIORNI: solleone al centro ed al sud, ancora rischio di FORTI TEMPORALI al nord

Si prolunga il braccio si ferro tra l'aria arroventata africana e quella più fresca oceanica. Le regioni del nord dalla prossima settimana rischiano ancora forti temporali, quelle meridionali ancora influenzate dalle temperature elevate.


Una nuova, pesante ondata di maltempo ha colpito nel pomeriggio di ieri, mercoledì 7 agosto, alcune località della Val Padana, si tratta delle conseguenze portate dal contrasto diretto tra le masse d'aria arroventate africane e quelle più fresche atlantiche. In realtà in questi giorni l'aria fresca proveniente dall'oceano ha appena sfiorato le regioni del nord, tuttavia per queste due masse d'aria dalle caratteristiche così diverse, è bastato solo sfiorarsi per innescare fenomeni di natura violenta come quelli che abbiamo potuto osservare ieri pomeriggio.
Adesso l'anticiclone africano appare nuovamente in fase di rinforzo, porterà un sensibile rialzo delle temperature su tutto il nostro Paese entro il prossimo fine settimana. I valori più elevati sono ancora previsti al sud ma questa volta nemmeno il nord verrà risparmiato dalla grande calura. Le temperature risulteranno particolarmente elevate soprattutto nelle zone lontane dal mare. Nell'entroterra del Mezzogiorno picchi termici sino a +40°C saranno alla portata.
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Marcinelle, 63 anni fa la tragedia. Mattarella: 'Tutela lavoratori irrinunciabile'

Morirono 262 minatori, 136 italiani. 'Obiettivo chiave per consolidare la comune casa europea'

"La tutela di tutti i lavoratori e la incessante promozione dei loro diritti costituiscono principi di civiltà irrinunciabili per ogni Paese e sono un obiettivo fondamentale nel processo di consolidamento della comune casa europea e dell'intera comunità internazionale". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 63/mo anniversario della tragedia di Marcinelle.
"Nel giorno in cui si commemora il sacrificio del lavoro italiano nel mondo desidero riaffermare - afferma il Capo dello Stato in un messaggio - la più partecipe vicinanza ai familiari delle vittime di Marcinelle e degli altri tragici eventi che hanno coinvolto i nostri connazionali all'estero, morti o feriti sul lavoro, prestato in condizioni difficili, per un futuro migliore per le proprie famiglie.
    La tragedia di Marcinelle, in particolare, è parte della memoria collettiva dell'Italia e dei Paesi che ne furono colpiti. 
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Decreto Sicurezza, Mattarella firma ma esprime due pesanti rilievi: "Resta l'obbligo di salvare le persone in mare"

Il presidente ha controfirmato il provvedimento voluto da Salvini, ma punta il dito su "due rilevanti criticità" con una lettera al premier e ai presidenti delle Camere. Inoltre chiede di rimettere mano alle norme.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato, ma con due pesanti rilievi, contenuti in una lettera inviata ai presidenti delle Camere e al premier Conte, il decreto sicurezza bis voluto da Matteo Salvini. Anche in presenza di questo decreto, l'obbligo dei naviganti di salvare i naufraghi rimane tutto.

"Al di là delle valutazioni nel merito delle norme, che non competono al Presidente della Repubblica, non posso fare a meno di segnalare due profili che suscitano rilevanti perplessità" scrive infatti il presidente Sergio Mattarella, "rimettendo - come si legge in chiusura della missiva - alla valutazione del Parlamento e del Governo l'individuazione dei modi e dei tempi di un intervento normativo sulla disciplina in questione".

La prima osservazione di Mattarella si riferisce all'ammenda amministrativa che arriva fino a 1 milione di euro per chi salva i migranti.

Mattarella fa notare che, per effetto di un emendamento, che ha modificato il decreto legge originario da lui firmato a giugno, la sanzione amministrativa pecuniaria applicabile è stata aumentata di 15 volte nel minimo e di 20 nel massimo, fino a un milione di euro per il comandante della nave che trasporta migranti. Una pena sproporzionata. Draconiana. In più la sanzione non risulta più subordinata alla reiterazione della condotta.

Inoltre il decreto non ha introdotto alcun criterio che distingua tra tipologia delle navi.


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giovedì 8 agosto 2019

In provincia di Alessandria sette paesi costretti a finanziare per solidarietà gli altri 181 Comuni

In provincia di Alessandria sette paesi costretti a finanziare per solidarietà gli altri 181 Comuni

Da sinistra, il sindaco Marco Guerrini, il presidente della Regione Chiamparino e il presidente delle Aree protette dell'Appennino Piemontese Dino Bianchi 
ALESSANDRIA. Lo storico fumetto Alan Ford aveva fra i suoi personaggi Superciuk, squinternato supereroe che al contrario di Robin Hood rubava ai poveri per dare ai ricchi. A prima vista sembra la storia del Fondo di solidarietà comunale (Fsc): «Istituito nel 2013, è lo strumento di perequazione fiscale del comparto comunale. È finalizzato ad assicurare un’equa distribuzione delle risorse ai comuni svolgendo una funzione di compensazione delle risorse storiche e di perequazione determinata dalla differenza tra fabbisogni e standard e capacità fiscale».
Equa distribuzione? Il calcolo è molto tecnico («Ho provato a leggere la spiegazione, ma dopo cinque righe avevo già il mal di testa» dice un sindaco), il risultato invece è evidente. Facciamo il caso della provincia: su 188 Comuni sono solo sette i «contributori» del Fsc, gli altri sono «beneficiari». E questi sette sono paesini quasi tutti di montagna: Cabella, a cui trattengono 21 mila euro; Carrega, 51 mila; Cassinelle, 11 mila; Castelletto d’Orba, meno 24 mila; Fabbrica Curone, 89 mila, Voltaggio, 68 mila, e Ponzone, il caso limite, che vede svanire oltre 300 mila euro, un decimo del bilancio. Al contrario, guardando ai centri zona, Acqui di milioni ne incassa 1,9; Alessandria 11,7 (bell’aiuto su un bilancio disastrato come il suo), Casale 2,6; Novi Ligure 2,2; Valenza 1,2; infine Ovada 733 mila euro.
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Ambientalismo ciao ciao: i Cinque Stelle dicono no allo stato di emergenza climatica (per salvare la poltrona)

Come mai i Cinque Stelle, sulla carta ambientalisti, al Senato hanno bocciato le mozioni per dichiarare l’emergenza climatica in Italia? Eppure, dalle questioni dei carburanti fossili in poi, c’è bisogno di un impegno serio


La propaganda e la voglia di restare al governo vince ancora e spinge ad accettare compromessi al ribasso su tutto. Ambiente compreso, anzi soprattutto. Altrimenti non si spiegherebbe come mai i Cinque Stelle, che sulle vertenze ambientali hanno conquistato larga parte del loro consenso elettorale, al Senato hanno bocciato e le mozioni a prima firma De Petris (LeU) e Ferrazzi (Pd) per dichiarare l’Italia in emergenza climatica e assumere iniziative adeguate a fronteggiarla. E per non essere scavalcati a sinistra – anche se defininendosi né di destra né di sinistra non dovrebbero avere questi vecchi problemi – hanno preferito accogliere la mozione di maggioranza presentata proprio dal M5S.
Peccato che per farla passare e digerire agli alleati del Carroccio hanno dovuto togliere dalla loro mozione proprio quello che servirebbe al Paese: la dichiarazione che l’Italia è in emergenza climatica. Il risultato è un atto del tutto inadeguato, che non inizia neanche a tagliare i quasi 19 miliardi di sussidi alle fonti fossili. Come se non bastasse autorevoli esponenti dei Cinque Stelle lo hanno rivendicato come un grande risultato… La macchina della propaganda insomma non dorme mai.

Davvero una beffa quella che si è consumata in Senato e per giunta nella Giornata Mondiale dell’Ambiente. Proprio sull'emergenza climatica da mesi milioni di giovani, ispirati dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg si stanno mobilitando nel mondo.
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Roma: ucciso con un colpo di pistola alla testa Diabolik, ultras leader degli ‘Irriducibili’ Lazio. L’agguato al Parco degli Acquedotti

Fabrizio Piscitelli, 53 anni, era seduto su una panchina quando è stato colpito alle spalle da un unico colpo sparato con una pistola calibro 7,65 che lo ha centrato alla testa, trapassandolo all’altezza dell’orecchio sinistro. Sul posto la Squadra Mobile che ha ascoltato i presenti

Un’esecuzione in piena regola nel parco degli Acquedotti, in zona Tuscolana, alla periferia di Roma. Un unico sparo a distanza ravvicinata che ha ucciso il 53enne Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, ultras leader degli Irriducibili della Lazio, implicato in precedenza in una vicenda di droga. Era seduto su una panchinaquando è stato avvicinato alle spalle dal killer, che indossava una tuta da jogging. Un proiettile calibro 7,65 l’ha centrato alla testa, trapassandolo all’altezza dell’orecchio sinistro, quando il sole era ancora alto. Resta da chiarire se l’aggressore fosse a volto coperto. Secondo gli investigatori, probabilmente Piscitelli aveva appuntamento con qualcuno. Il parco, lo stesso dove fu fermato ed iniziò il calvario di Stefano Cucchi, si trova a diversi chilometri da Grottaferrata dove l’uomo abitava. A dare l’allarme è stato un passante.

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Mercato immobiliare, in 12 anni 100 miliardi da immigrati in Italia: hanno comprato 860mila case

Le province dove si concentrano le compravendite sono Milano, Roma e Bari. La forbice corrente dei prezzi spesi va da 70mila a 130mila euro. I lavoratori stranieri acquistano immobili di bassa qualità e cercano case mediamente grandi, anche in campagna, dove accogliere tutta la famiglia




Gli immigrati danno impulso al mercato immobiliare italiano, che nel 2019 vede le compravendite incrementate del 13,7% rispetto al 2018, per un ammontare complessivo di 58mila scambi a chiusura d’anno: 5 miliardi di euro il fatturatostimato a chiusura 2019 (+11,1%). Una discreta boccata d’ossigeno visto anche che gli acquisti si indirizzano su immobili di qualità e in aree di valore mediobasso, proprio quelli che costituiscono la zavorra e la zona più affollata del mercato immobiliare. In 12 anni gli immigrati hanno infatti iniettato 100 miliardi di euro con 860 mila abitazioni acquistate, che nei prossimi anni sfioreranno il milione. I dati sono quelli del quindicesimo Rapporto “Immigrati e casa: un mercato in crescita” realizzato da Scenari Immobiliari secondo il quale il 21,5% degli immigrati abita in una casa di proprietà.

L’incidenza percentuale delle compravendite da parte di immigrati sul totale nel 2019 è circa il 9%. Il 63,5% è in affitto, mentre il 7,7% abita presso il luogo di lavoro e il 7,3% alloggia da parenti o altri connazionali. Le dieci province dove si concentra il maggior numero di acquisti da parte di immigrati sono Milano, Roma, Bari, Torino, Prato, Brescia, Cremona, Vicenza, Ragusa, Modena e Treviso. La forbice corrente dei prezzi spesi va da 70mila a 130mila euro. Dopo il picco di vendite del 2007, spiega il Rapporto, le vendite agli immigrati erano via via rallentate, complici crisi e stretta sul credito fino al 2015 quando il mercato ha ricominciato a crescere con un aumento costante.
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mercoledì 7 agosto 2019

"Sporchi la divisa che indossi", volontario della Croce Rossa di Loano insultato perché originario del Ghana

La vice presidente locale: "Attacchi dettati dallʼodio e dalla cattiveria"


"Sporchi la divisa che indossi". E' l'attacco razzista sferrato contro Umar Ghani, 25enne originario del Ghana volontario della Croce Rossa del Comitato di Loano (Savona). Il ragazzo è stato insultato perché di colore mentre il 3 agosto distribuiva gadget della Cri. Lo denuncia la vice presidente Sara Canepa. "Sono attacchi dettati dall'odio e dalla cattiveria, di un mondo che vede nei migranti tutto il male", ha affermato la Canepa.

"Un nostro volontario, un migrante del Ghana è stato più volte offeso, mentre cercava con gentilezza e cortesia di regalare dei gadget della Croce Rossa Italiana – spiega la Canepa – Questo ragazzo ha venticinque anni e ha deciso di passare il suo tempo libero aiutando le persone. Per poter accedere e diventare volontario presso la nostra associazione ha portato a termine un lungo percorso di oltre 6 mesi che hanno compreso corsi, esami e tirocinio. È un ragazzo lavoratore, che passa il suo tempo libero aiutando le persone e lo fa sempre con il sorriso, anche quando viene insultato, perché la sua spiegazione fa inorridire: ‘E' normale che mi insultino perchè io sono nero’. Una frase che racchiude in sè la rassegnazione di un ragazzo solo, lontano dagli affetti".

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Tav, bocciata la mozione M5s. Tensione nella maggioranza. Vertice Conte-Salvini

Quella di Forza Italia ottiene un voto in più


Tensione alle stelle nella maggioranza dopo lo stop alla mozione dei cinquestelle contro la Tav. E' in corso a Palazzo Chigi un colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, che è giunto poco dopo le 19 nella sede del governo.
Bocciata la mozione dei Cinquestelle No Tavpassano tutte le altre mozioni a favore dell'opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. Il ministro Toninelli all'ANSA: 'Ho votato No, avanti sereno'.
La mozione del M5s contraria alla Tav è stata bocciata dal Senato con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.

La Lega annuncia lo stop agli 80 euro: l'addio al bonus Renzi colpisce i più poveri

La trasformazione da bonus a detrazione fiscale o contributiva ridurrà i benefici per chi dichiara redditi da 8.145 a 13 mila euro l'anno


ROMA-  Torna e ritorna da anni ormai, come un tormentone. E adesso sembra essere arrivato il momento con l'annuncio ufficiale da parte della Lega nel secondo incontro con le parti sociali. Sarà perché ha il nome di un presidente del Consiglio controverso come Matteo Renzi. Il bonus da 80 euro che nel 2014 il governo di centrosinistra introdusse e che lo stesso Matteo volle ben visibile in tutte le buste paga che ne avevano diritto e cioè quelle tra gli 8.145 euro e i 26 mila di stipendio annuale. Una fascia di lavoratori dipendenti medio bassa, che usciva con le ossa rotte dalla crisi e che aveva bisogno di potere d’acquisto. Il bonus fece allo scopo: 960 euro all’anno, spese in consumi e, come ha detto la Banca d’Italia, la misura aiutò la crescita del Pil in modo sostanziale.

Certo la gabbia fissa della misura, 80 euro per tutti, ha creato degli scompensi: subito sotto gli 8.145 euro si rimase a bocca asciutta come pure sopra i 26.600. L’Agenzia delle entrate fece qualche errore e alcuni furono addirittura furono chiamati a restituire quanto avuto in più.
Dal punto di vista tecnico si tratta di una erogazione monetaria, più simile agli assegni familiari erogati dall’Inps. Oggi la si vuole trasformare in una detrazione fiscale o contributiva: si può fare, come tutto. Ma la detrazione fiscale non sarà più uguale per tutti, alcuni ci perderanno altri ci guadagneranno: questo perché per beneficiare della detrazione bisogna avere un debito con il fisco, e questo debito è zero a quota 8.145 e poi si sale gradualmente fino a 13 mila euro senza arrivare mai pienamente a creare lo spazio per una detrazione di 960 euro l’anno.


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