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venerdì 9 agosto 2019

Decreto Sicurezza, Mattarella firma ma esprime due pesanti rilievi: "Resta l'obbligo di salvare le persone in mare"

Il presidente ha controfirmato il provvedimento voluto da Salvini, ma punta il dito su "due rilevanti criticità" con una lettera al premier e ai presidenti delle Camere. Inoltre chiede di rimettere mano alle norme.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato, ma con due pesanti rilievi, contenuti in una lettera inviata ai presidenti delle Camere e al premier Conte, il decreto sicurezza bis voluto da Matteo Salvini. Anche in presenza di questo decreto, l'obbligo dei naviganti di salvare i naufraghi rimane tutto.

"Al di là delle valutazioni nel merito delle norme, che non competono al Presidente della Repubblica, non posso fare a meno di segnalare due profili che suscitano rilevanti perplessità" scrive infatti il presidente Sergio Mattarella, "rimettendo - come si legge in chiusura della missiva - alla valutazione del Parlamento e del Governo l'individuazione dei modi e dei tempi di un intervento normativo sulla disciplina in questione".

La prima osservazione di Mattarella si riferisce all'ammenda amministrativa che arriva fino a 1 milione di euro per chi salva i migranti.

Mattarella fa notare che, per effetto di un emendamento, che ha modificato il decreto legge originario da lui firmato a giugno, la sanzione amministrativa pecuniaria applicabile è stata aumentata di 15 volte nel minimo e di 20 nel massimo, fino a un milione di euro per il comandante della nave che trasporta migranti. Una pena sproporzionata. Draconiana. In più la sanzione non risulta più subordinata alla reiterazione della condotta.

Inoltre il decreto non ha introdotto alcun criterio che distingua tra tipologia delle navi.


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