A Severodvinsk, città della Russia sub-artica nella provincia di Archangelsk in Siberia, è allarme radioattività. Un vero e proprio panico si sta diffondendo in città dopo che ieri mattina l’Amministrazione settentrionale per l’idrometeorologia e il controllo ambientale russo ha riferito che i sistemi automatizzati di monitoraggio delle radiazioni in 6 degli 8 quartieri di Severodvinsk hanno registrato un livello di radioattività 16 volte maggiore rispetto ai valori normali.
Sono le prime notizie che i 180 mila cittadini di Severodvinsk ricevono sulla situazione del tasso di radioattività dell’aria da parte della autorità centrali dopo cinque lunghi giorni. I dati diffusi ieri non fanno che confermare quanto sta denunciando Greenpeace Russia sin dall’8 agosto, quando il ministero della Difesa russo aveva informato con un succinto comunicato che 7 persone (tra cui sembra 5 scienziati) erano rimaste uccise nella regione di Archangelsk a causa di un’esplosione durante i test su un reattore nucleare. L’esplosione si sarebbe verificata su una piattaforma offshore durante i test su un razzo con una fonte di energia a radioisotopi.
Tra la popolazione locale la notizia dell’evacuazione ha creato panico: molte famiglie nel timore che si possa ripetere la tragedia di Cernobyl stanno abbandonando le loro case trasferendosi da parenti in altre province. E sembra che i loro timori non siano campati in aria.
Già oggi all’alba, secondo quanto informa l’agenzia di stampa Belomorkanal, i residenti del villaggio di Nenoks, località adiacente al sito in cui è avvenuta l’esplosione, verranno evacuati con un treno speciale. La notizia è stata confermata dagli abitanti del paese con messaggi sui social network. I residenti raccontano di essere stati avvertiti dalle autorità militari che oggi alle cinque del mattino dovranno essere pronti ad abbandonare le loro case.
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