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venerdì 18 ottobre 2019

Meteo a 7 giorni: PIOGGIA a più riprese al nord-ovest e in tendenza sui settori occidentali italiani

Fino a lunedì pomeriggio avremo una situazione di stallo sull'Italia con le piogge concentrate sul settore di nord-ovest. Tra mercoledi e giovedi piogge anche sul Tirreno e sulla Sardegna.


Quando analizziamo una carta del tempo, siamo tenuti a pensare che tutto scorra in maniera più o meno veloce da ovest verso est, cadenzando una variabilità delle condizioni atmosferiche sul nostro Paese. In alcuni casi le cose si comportano così e quando arrivano le piogge, queste non sono mai troppo persistenti sulle medesime aree. 
Ci sono però situazioni in cui i moti delle masse d'aria non seguono i paralleli, ma tendono a prediligere i meridiani. Si parla allora di situazioni di blocco, dove i moti orizzontali sono trascurabili. 
Quando avviene ciò non ci sono mezze misure: alcune zone vengono a trovarsi sotto piogge continue mentre altre non ricevono nemmeno una goccia pur trovandosi a distanze relativamente brevi. 
Ciò che vivremo nel prossimo fine settimana e con buona probabilità anche nella giornata di lunedi 21 ottobre, sarà originato da una situazione di questo tipo. 
Le piogge tenderanno ad insistere sul settore di nord-ovest, determinando accumuli anche elevati su alcune zone. Ecco la sommatoria della pioggia che cadrà in Italia fino alla serata di lunedi 21 ottobre: 
Il blocco delle correnti occidentali sarà originato da un anticiclone che si posizionerà più ad est, tra l'Europa centro-orientale e l'Italia centro-meridionale. 
Le aree a maggior rischio, ovvero quelle che accumuleranno più pioggia, saranno l'alto Piemone e la Liguria centro-occidentale; in queste zone potrebbero intervenire problemi di dissesto idrogeologico stante la persistenza dei fenomeni precipitativi. 
Sulle altre regioni non vi saranno piogge, anzi il clima ricorderà una tarda estate piuttosto che un autunno avanzato, specie al meridione e sulle Isole. 

Torino, bisolfito di sodio per far sembrare fresca la carne, sequestrata mezza tonnellata di prodotto

Controlli dei Nas in 60 negozi: fuori regola uno su quattro

Carni trattate con bisolfito di sodio per farle passare come fresche: sono sedici le macellerie che, a Torino e provincia, si sono servite di questo espediente. E' quanto emerso da una serie di controlli svolti dai carabinieri del Nas con il supporto dell'Asl. Sono stati sequestrati prodotti per 568 kg e messi i sigilli a tre negozi. Quattro persone sono state denunciate per frode in commercio. Le ispezioni mirate hanno riguardato una sessantina di macellerie. Una su quattro, dunque, è risultata far uso di bisolfito di sodio. A quattro titolari è stato contestato il reato di vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. Per due attività torinesi  è scatto il provvedimento di sequestro: Celoria di via Mazzini e Marca di piazza Bengasi. Un terzo provvedimento ha interessato la macelleria Targa di Grugliasco.

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giovedì 17 ottobre 2019

Accordo Pence-Erdogan: 'cessate il fuoco in Siria'

Tregua di 120 ore per favorire il ritiro dei curdi. Telefonata Conte-Erdogan

Turchia e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco in Siria di 120 ore in cui gli Usa favoriranno l'evacuazione dei combattenti curdi dalla zona di sicurezza concordata con Ankara. Lo ha detto il vicepresidente americano Mike Pence dopo l'incontro con Erdogan.
DURA TELEFONATA TRA CONTE E ERDOGAN - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nel corso della conversazione durata oltre un'ora, a quanto sia apprende da fonti di palazzo Chigi, Conte ha ribadito che l'Italia ritiene inaccettabile l'azione militare avviata in Siria. Durante il colloquio "non sono mancati momenti di forte tensione a fronte del fermo e reiterato invito del presidente Conte ad interrompere questa iniziativa militare, che ha effetti negativi sulla popolazione civile". Conte ha chiesto a Erdogan di ritirare le truppe.
Intanto, crescono di intensità la accuse dei curdi alla Turchia di usare le armi chimiche: secondo le autorità curdo-siriane le forze turche avrebbero usato "fosforo bianco e napalm" dopo aver riscontrato un'inaspettata resistenza curda, in particolare nella città di Ras al Ayn. In un ospedale sarebbero ricoverati alcuni bambini con gravi ferite da ustioni. Non è possibile verificare in modo indipendente l'autenticità delle immagini. Ankara respinge le accuse dei curdi siriani: "Tutti sanno che l'esercito turco non ha armi chimiche. Alcune informazioni ci indicano che" le milizie curde dello "Ypg usano armi chimiche per poi accusare la Turchia", ha detto il ministro della Difesa.
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Smog, Italia primo Paese europeo per morti da biossido di azoto: sono oltre 14mila all’anno

Primato europeo per l'Italia anche per le morti da ozono (O3), che sono 3mila all'anno, mentre si posiziona al secondo posto per quelle da particolato fine (PM2,5), 58.600, dietro solo alla Germania. Sono 2 milioni gli italiani che vivono in aree, soprattutto la Pianura Padana, dove i limiti europei per i tre inquinanti principali sono violati di continuo

L’Italia è il primo Paese europeo per morti premature da biossido di azoto (NO2) con 14.600 decessi all’anno. Lo rivelano i dati raccolti e analizzati dall’Agenzia europea per l’Ambiente (Aea) nel rapporto annuale sulla qualità dell’aria, in base alle rilevazioni delle centraline anti smog, che posizionano l’Italia al primo posto anche per le morti da ozono (O3) – 3mila all’anno – e al secondo posto per quelle da particolato fine (PM2,5), 58.600, dietro alla sola Germania.
L’analisi, che si basa sugli ultimi dati ufficiali provenienti da oltre 4mila stazioni di monitoraggio in Europa nel 2017, punta il dito verso biossido di azoto, particolato e l’ozono come causa dei maggiori danni. Complessivamente in tutti gli Stati Ue lo smog è ritenuto responsabile di 372mila decessi prematuri: di cui 68mila per biossido di azoto e 14mila per ozono. Un miglioramento, tuttavia, c’è: le morti sono in calo rispetto alle 391mila registrate nel 2015. Segno positivo anche per l’Italia: nello stesso anno i decessi prematuri da biossido di azoto avevano raggiunto i 20mila.

L’Italia è prima anche nella classifica delle città. Torino contende a Parigi e Londra il primato di città europea più inquinata da NO2 e, tra quelle più piccole, Padova si fa notare per l’alta concentrazione media di particolato. La situazione non migliora nelle aree rurali nazionali dove i limiti giornalieri di particolato, registrati in 16 delle 27 centraline, hanno rilevato valori irregolari nell’Ue. Risultato: 2 milioni di italiani vivono in aree, soprattutto la Pianura Padana, dove i limiti europei per i tre inquinanti principali sono violati sistematicamente.
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mercoledì 16 ottobre 2019

Meteo a 7 giorni: attenzione al NORD-OVEST nel fine settimana!

Si profila una situazione di blocco con alta pressione ad est e una vasta saccatura in discesa sull'ovest del Continente.


Un paio di giorni di variabilità apriranno scenari altamente piovosi al nord e sulla Toscana tra sabato 19 e lunedi 21 ottobre, il tutto mentre il resto d'Italia, probabilmente, si crogiolerà sotto un clima tardo estivo per via delle correnti provenienti dal nord Africa. 
La giornata di domani, giovedi 17 ottobre, vedrà il ritorno del sole pieno su diverse regioni dell'Italia centrale; ecco le previsioni grafiche: 
Al nord assisteremo invece ad un aumento della nuvolosità con qualche locale pioggia sulla Liguria orientale e l'alta Toscana sotto l'egida di temperature molto miti. 
Tra venerdi 18 e sabato 19 ottobre il tempo dovrebbe peggiorare ulteriormente sulle regioni settentrionali e sulla Toscana, dove agiranno piogge sparse che nella giornata di sabato potrebbero essere anche intense specie al nord. Altrove assisteremo ad un aumento delle nubi con il sole che resisterà solo al sud accompagnato da temperature superiori alle medie del periodo. 

martedì 15 ottobre 2019

Aurelia, cedono le gallerie tra Voltri e Arenzano. Statale chiusa, viabilità in tilt

A disporlo i tecnici di Anas, che, giunti sul posto, hanno accertato la criticità


Genova. Due gallerie dell’Aurelia sono state chiuse pochi minuti dopo le 12 a causa di alcuni cedimenti che potrebbero portare al crollo delle strutture.
A disporlo i tecnici di Anas, che, giunti sul posto, hanno accertato la criticità: si tratta della galleria Tortuga di via Rubens, mentre per la galleria Pizzo, nel comune di Arenzano, si è proceduto in termini cautelativi
Secondo le prime verifiche, il cedimento ha interessato la volta superiore della galleria, e potrebbe essere ripristinata nel corso della giornata, tempo permettendo.
Il viabilità sulla statale è quindi interrotta, già da Voltri presso il capolinea dell’1, in attesa di un responso specifico sulla tenuta delle strutture. 

Mele, la casa in bilico dopo la frana. La terra che scivola a pochi metri dal viadotto Gorsexio fotogallery


480 millimetri di pioggia in 12 ore: i numeri dell’allerta. Toti: “Rischia di non essere l’unica della settimana”



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Meteo a 7 giorni: maltempo severo dal week-end sull'Italia

Una vasta figura depressionaria sfonderà nel Mediterraneo andando a determinare condizioni di spiccato maltempo su molte regioni.


Era nell'aria. Le conferme sono costantiOttobre sta prendendo una piega perturbata. Lo testimoniano i 500mm di pioggia caduti in poche ore su alcune zone della Liguria, il notevole rinforzo dei venti, le carte bariche per i prossimi giorni, che dicono tutto.

E' infatti previsto dal prossimo fine settimana lo sfondamento di una vasta saccatura all'altezza dell'Esagono francese, che andrà a produrre una risposta di aria umida ed instabile in direzione del nostro Paese, come non succedeva da diverso tempo in questo periodo dell'anno.

Tra sabato e domenica e il nord e le regioni centrali tirreniche sperimenteranno precipitazioni anche abbondanti, ma non finirà qui, perché dalla saccatura si isolerà un vortice ciclonico che si posizionerà all'altezza della Sardegna.

Se è vero che anche all'inizio della prossima settimana, i fenomeni si accaniranno soprattutto al nord e lungo le regioni tirreniche, poi dovrebbero coinvolgere anche le rimanenti aree del territorio, cioè medio Adriatico e meridione (specie da mercoledì 23).

Andiamo però con ordine, cominciamo dai disturbi tra giovedì 17 e venerdì 18, che cominceranno a produrre qualche fenomeno sul nord-ovest e tra Toscana e Lazio, come mostra questa mappa del modello europeo:


Nella seconda mappa ecco il maltempo previsto per sabato 19 con la sommatoria dei fenomeni proposta dal modello europeo:



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Liguria: piogge alluvionali ad ovest di Genova, fino a 460 mm a Mele e Fabbriche

La perturbazione atlantica giunta nella notte si sta accanendo con particolare violenza sulla Liguria centrale, come purtroppo da nostre previsioni. La presenza di una convergenza di venti molto marcata a ridosso di Genova (tramontana da un lato e scirocco dall'altro) ha permesso la formazione di un forte temporale stazionario e auto-rigenerante sul ponente genovese.
Il temporale sta persistendo ormai da oltre 8-9 ore sulle stesse aree, ovvero quelle tra Arenzano, Vesima, Pra, Genova ovest e le vallate interne. Gli accumuli di pioggia caduti in poche ore sono esorbitanti: A Mele il pluviometro segna addirittura 460 mm di pioggia (tutti caduti dalla mezzanotte) e lo stesso valore lo troviamo a Fabbriche. Oltre 400 mm a Fiorino e Arenzano, mentre si registrano 360 mm tra Pra, Branega e Multedo. Colpite dal nubifragio anche Campomorone e Mignanego, dove sono caduti fino a 250 mm di pioggia. 

Fisco, Simona Ventura a processo

La conduttrice tv è accusata per dichiarazione infedele dei redditi

La conduttrice tv Simona Ventura è imputata a Milano per dichiarazione infedele dei redditi, tra il 2012 e il 2015, per alcune centinaia di migliaia di euro in relazione a contratti sullo sfruttamento dei diritti di immagine. 

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Pioggia, allagamenti e frane. Aurelia chiusa a Pegli, scuole chiuse nei municipi Ponente e Medio Ponente

Situazione critica anche ad Arenzano: voragine sull'asfalto in via Manni


Genova - La pioggia è caduta in grande quantità stanotte e stamattina a Genova, soprattutto in Valpolcevera e tra Pegli e Sestri. Al momento via Ronchi e via  Via Simone Pacoret De Saint Bon sono chiuse al traffico e la città risulta tagliata in due. La situazione è critica e alla centrale operativa del Comune segnalano frane e sottopassi allagati.
Acqua è segnalata anche in corso Perrone, ma lì la strada è rimasta aperta. Sul fronte del trasporto pubblico, Amt segnala interruzioni o deviazioni per le linee 1, 63 e 7.
Problemi aanche ad Arenzano. Nella notte (alle 2, alle 3 e alle 6) la protezione civile ha inviato messaggi su Telegram in cui ha avvisato i cittadini sulla situazione, segnalando strade allagate in tutto il territorio e invitando la popolazione a evitare gli spostamenti.
Si segnala in via Manni la presenza di una voragine. Via Marconi è allagata così come la zona della rotonda del centro commerciale.

lunedì 14 ottobre 2019

Meteo Liguria: PIOGGE e TEMPORALI martedì 15, locali NUBIFRAGI possibili tra Savona e Genova

PIOGGE INTENSE ATTESE IN LIGURIA 
Nella giornata di martedì 15 ottobre, fin dalle prime ore della notte, è atteso un peggioramento del tempo sulla Liguria a causa del transito di una incisiva perturbazione atlantica. Avremo due fasi distinte, una pre-frontale ed una frontale.
 


La fase pre-frontale vedrà lo sviluppo di rovesci e temporali su un'area relativamente ristretta del territorio regionale: sostanzialmente la porzione regionale che va da Savona a Genova. Qui si andrà ad instaurare una linea di confluenza dei venti al suolo, la quale si comporterà da innesco per sistemi temporaleschi che avranno scarso movimento, insistendo in loco per più ore. Va da sè che uno scenario di questo genere porta con sè alcuni rischi potenziali, il primo fra tutti rappresentato da accumuli di pioggia che potrebbero rivelarsi molto elevati. Di fatto sarà questa fase - che va dalla tarda serata di oggi al primo mattino di domani - quella che dovrà ricevere maggiori attenzioni, in quanto quella successiva (frontale) sarà senz'altro più estesa ma senza complicazioni legate a precipitazioni insistenti su una singola area. 
La fase frontale si avrà nel corso del mattino e pomeriggio di martedì, dapprima ad ovest e successivamente ad est. Avremo il transito di rovesci e temporali, associati a colpi di vento. La fenomenologia potrà sicuramente risultare a tratti intensa, ma i sistemi temporaleschi avranno una certa vivacità nel loro movimento verso est. Coinvolgeranno le rispettive aree per qualche ora al massimo, per poi lasciare il posto alle prime schiarite sul Ponente già da metà pomeriggio, ed in serata anche sui settori centro-orientali. 


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domenica 13 ottobre 2019

Siria, uccisa Hevrin Khalaf, attivista per i diritti delle donne

Segretaria generale del Partito Futuro siriano, si batteva anche per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi ed era apprezzata da tutte le comunità


I terroristi islamisti hanno assassinato Hevrin Khalaf, segretario generale del Partito Futuro siriano e una delle più note attiviste per i diritti delle donne nella regione. Hevrin si batteva per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi ed era apprezzata da tutte le comunità.

Il fuoristrada Toyota che la trasportava è stata fermato sull’autostrada M4, tra Manbij e Qamishlo, da un gruppo di uomini armati. E’ stato ritrovato crivellato di colpi. Hevrin è stata fatta scendere e poi uccisa a colpi di fucile mitragliatore. Ma non è chiaro chi siano i responsabili. Si sa che quel tratto di autostrada è rimasto per alcune ore sotto il controllo del gruppo jihadista Ahrar al-Sharqiya, il gruppo composto da ex appartenente ad Al Qaeda (al Nusra) alleato della Turchia e responsabile di altre esecuzioni sommarie.



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Terracina, sparava verso i suoi braccianti per farli lavorare di più

Arrestato dalla polizia un imprenditore agricolo


Armato di fucile a pompa sparava verso i 'suoi' braccianti indiani per spronarli a lavorare di più. Un imprenditore agricolo 35enne è stato arrestato a Terracina (Latina) dalla polizia in flagranza di reato. "Non ho parole", il commento della ministra della Politiche agricole Teresa Bellanova, che invita a "stroncare il caporalato".
Le indagini avrebbero accertato che i lavoratori sono stati ripetutamente minacciati dall'uomo che ha anche sparato colpi verso di loro per spronarli ad accelerare la raccolta e la lavorazione dei prodotti. All'ennesimo licenziamento di uno dei suoi operai si è presentato all'alloggio dei braccianti ed ha fatto più volte fuoco contro alcuni di loro senza colpirli, anche puntando loro l'arma alla gola.
L'uomo, arrestato in flagranza di reato, deve rispondere dei reati di sfruttamento del lavoro, minaccia aggravata con l'utilizzo di arma da fuoco (un fucile a pompa), lesioni personali, detenzione abusiva di munizionamento, omessa denuncia di materie esplodenti, avendo sottoposto manodopera (braccianti agricoli di nazionalità indiana) a condizioni lavorative degradanti nonché corrispondendo loro retribuzioni difformi dalla normativa vigente. L'imprenditore si è avvalso di 'caporali' deputati alla sorveglianza dei lavoratori e di situazioni alloggiative fatiscenti da destinare ai braccianti agricoli, avvalendosi della complicità di terze persone denunciate in stato di libertà nella stessa operazione di polizia.
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sabato 12 ottobre 2019

Sparatoria in Questura a Trieste, il killer è stato in carcere per droga a Santo Domingo

Sarebbero tre le inchieste aperte nei confronti di Alejandro Meran nel suo Paese dʼorigine, ma in Italia risultava incensurato. E anche la madre sostiene che avesse la fedina penale pulita


Alejandro Meran, che venerdì ha ucciso due poliziotti nel corso di una sparatoria in Questura a Trieste, sarebbe un nome noto alle forze dell'ordine della Repubblica Domenicana, suo Paese di origine. E' quanto rivelano a La Stampa fonti vicine all'antidroga locale, secondo cui "Meran è stato in carcere per traffico di droga e, a suo carico, vi sono tre inchieste".

L'uomo, aggiungono le fonti, avrebbero scontato la pena, della quale non è nota la durata. In Italia, però, Meran risultava incensurato e, per questo, aveva ottenuto un permesso di soggiorno. Forse le accuse nei suoi confronti potrebbero essere cadute in seguito. Sarebbe giunto in Italia per la prima volta nel 2005 insieme alla famiglia. 

"Sto cercando di ricostruire la vita di Alejandro da quando è nato a oggi - ha detto il suo avvocato difensore, Francesco Zacheo - da quello che dice la madre ha una fedina penale pulita, però avrò bisogno di avere in mano tutta la documentazione per rendermi conto di chi era Alejandro. Bisogna capire il gesto che ha fatto se stava bene con la testa o meno". Zacheo, ha ribadito che la madre "prima dell'accaduto aveva denunciato tantissime volte" i problemi psichici del figlio. "Se non ricordo male è stata all'ospedale di Belluno, Udine e Trieste".

"Mi recherò personalmente in Germania, dal momento che Alejandro è stato in Germania e lì è stata riscontrata questa schizofrenia. Mi dicono che ci sono dei documenti in cui si constata questa schizofrenia cronica. Ho bisogno di prendere tutta la documentazione in originale", ha aggiunto il legale.
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Poliziotti uccisi a Trieste, la cognata: "Alejandro era già stato ricoverato in Germania"

Strage in famiglia, uccide moglie e figlie e si suicida

Ha usato la pistola di ordinanza, le ragazze avevano 12 e 18 anni. 'Erano persone tranquille' dice il fidanzato della figlia Valentina. Una vicina: 'Lui sembrava un po' depresso'


Tragedia a Orta Nova, nel Foggiano, dove un assistente capo della polizia penitenziaria di 53 anni ha prima ucciso con la pistola di ordinanza la moglie di 54 anni e le figlie di 12 e 18 anni e poi si è suicidato con un colpo alla testa. È accaduto in un appartamento in pieno centro. A quanto si apprende le vittime erano a letto quando l'uomo ha fatto fuoco. Immediatamente dopo ha chiamato i carabinieri annunciando di aver compiuto la strage. I militari nel corso della perquisizione non hanno trovato biglietti o messaggi che potessero far presagire il delitto.
"Erano brave persone, tranquille senza problemi. Non mi ha mai parlato di nulla o di problemi familiari". Così Marco il fidanzato di Valentina, 18 anni, la maggiore delle due figlie di Ciro Curcelli, l'uomo che la scorsa notte ad Orta Nova ha ucciso la moglie e le due figlie e poi si è suicidato. "Eravamo fidanzati da un anno e sette mesi - racconta - Quando Valentina aveva problemi, io ero al suo fianco per affrontarli e rimaneva sempre con il sorriso". Marco racconta ancora che non conosceva i genitori di Valentina, ma, dice "so che non avevano problemi familiari". Ogni tanto, afferma ancora, vedevo anche Miriana, la figlia piccola di 12 anni, quando usciva dal catechismo". La coppia aveva anche un terzo figlio, Antonio di 26 anni che vive a Ravenna.
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venerdì 11 ottobre 2019

Per il Tribunale dei minori di Bologna il “sistema Bibbiano” non esiste

Indagini e perizie del tribunale emiliano hanno rivelato che oltre al caso "Angeli e demoni" non c'è quel sistema crudele su cui la politica ha speculato per mesi

Su 100 fascicoli riguardanti richieste di affido per minori della Val d’Enza – territorio emiliano diventato noto per il cosiddetto caso Bibbiano – non è stata riscontrata nessuna anomalia: quei provvedimenti sono legittimi. Lo hanno detto mercoledì 9 ottobre i giudici del Tribunale dei minori di Bologna, che hanno passato al setaccio per tutta l’estate casi simili a quello che ha scosso l’opinione pubblica italiana ed è diventato oggetto di fortissima strumentalizzazione politica.
È importante chiarire che si sta parlando del sistema degli affidi di quella zona nel suo complesso, e non di ciò che è successo a decine di bambini tolti alle famiglie illecitamente con documentazioni strumentalizzate per avere l’affido. Quell’inchiesta – che prende il nome Angeli e Demoni – è ancora aperta, dato che ci sono intercettazioni sulla modalità della richiesta dell’affido.


Ma dalla riunione convocata da Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale dei minori di Bologna, per fare il punto della situazione su Bibbiano e dintorni è emerso che gli altri affidi sono stati regolari: in 85 casi il tribunale ha deciso di lasciare i bambini ai genitori. Solo nei casi più complicati, una trentina in tutto, i giudici hanno deciso per “l’affido esplorativo”, provvedimento che tuttavia non prevede l’allontanamento dalla famiglia e chiede ai servizi sociali di “sostenere” genitori e figli per superare eventuali crisi.
Su 100 casi solo in 15 i giudici hanno accolto la richiesta di allontanamento dei minori dalle famiglie. La buona fede dei servizi sociali sarebbe provata anche dal fatto che si sono verificati solo sette ricorsi, tutti respinti dalla sezione minori della Corte d’Appello.
Secondo Spadaro i mesi di indagine dimostrano che il sistema nel suo complesso è sano e non va calunniato.

Neet, i dati allarmanti sui giovani italiani che non studiano e non cercano lavoro. L’Unicef: «Per aiutarli le istituzioni devono cambiare»- L’intervista

La crisi economica si unisce all’instabilità politica e al depotenziamento dell’istruzione. L’Unicef sta promuovendo dei progetti in Italia per permettere ai giovani di scoprire i loro talenti e ritrovare gli stimoli


Giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione: è questa la definizione di Neet, (l’acronimo è in inglese, Neither in Employment nor in Education or Training), un problema sociale che da anni affligge il nostro Paese.
In Italia sono oltre due milioni tra i 15 e i 19 anni, e la retorica dei giovani «pantofolai», «bamboccioni», «choosy» o addirittura «sfigati» non regge più. Davanti a numeri del genere, è necessario chiedersi quali siano le mancanze sociali e istituzionali che hanno permesso un tale depotenziamento delle giovani generazioni.
A dare una risposta ci hanno provato da Unicef Italia, che ha appena pubblicato un rapporto dal titolo Il silenzio dei Neet. Giovani in bilico tra rinuncia e desiderio – che mostra come l’Italia sia prima in Europa per numero di Neet.
Una risposta che sia prima di tutto pratica, e che si inserisce all’interno del progetto globale Generation Unlimited, che si pone come obiettivo quello di contribuire all’inserimento dei giovani di tutto il mondo in percorsi scolastici, formativi o lavorativi entro il 2030.
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Non studiano e non lavorano: Italia prima nell'Ue per numero di Neet
Non studiano e non lavorano: Italia prima nell'Ue per numero di Neet


Consiglio dei ministri: approvato il decreto sul clima, primo atto del green new deal

Entro 60 giorni dall'entrata in vigore del Dl Clima, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Ambiente e sentiti i ministri interessati, è approvato il Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria. E' quanto prevede l'articolo 1 del Dl Clima approvato oggi in Cdm.  

E' stato approvato all'unanimità in Consiglio dei ministri il decreto clima, fortemente voluto dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "E' il primo atto normativo del nuovo governo - afferma il ministro - che inaugura il Green New Deal: il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a 'Cantiere ambiente', all'esame del Senato. Tutto questo dimostra che il Governo sta realizzando una solida impalcatura ambientale, che guarda all'Europa e al miglioramento della qualità della nostra vita quotidiana, con misure come il potenziamento della graduale riduzione delle infrazioni per le discariche abusive e per la depurazione delle acque, il bonus mobilità, la riforestazione urbana". "Tengo a precisare - aggiunge Costa - che la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, inizialmente prevista nel decreto clima, è contemplata nella legge di bilancio. La nostra idea è fare un taglio costante negli anni, da qui al 2040, ma senza penalizzare nessuno. Con le necessarie limature e concertazioni cercheremo di dar luce al miglior provvedimento possibile, con l'obiettivo principale di tutelare l'ambiente, salvaguardando al tempo stesso il nostro sistema produttivo". 

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In ospedale per partorire la rimandano a casa, donna perde bimba

L'Azienda sanitaria di Vibo Valentia dispone un'inchiesta interna, mentre il ministro della salute Speranza invia gli ispettori 

Un caso di presunta malasanità si sarebbe verificato all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia. Una donna di 32 anni di Cessaniti (VV), M.G., ha perso la bimba che portava in grembo dopo essere stata rimandata ieri a casa dai medici in quanto non c'erano anestesisti per un parto cesareo. La donna si era recata in ospedale per la rituale visita di controllo in prossimità del parto. I medici avevano  deciso per il parto cesareo, escludendo la necessità di un ricovero e rimandandola a casa. Stamani la complicazione, il ritorno in ospedale dove, dopo un trasferimento urgente in sala parto, è stato riscontrato il decesso del feto. Il marito della donna, dopo essersi scagliato contro alcuni arredi dell'ospedale, si è recato in Questura a Vibo Valentia per sporgere denuncia contro i sanitari che hanno avuto in cura la moglie al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda ed accertare eventuali responsabilità.

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giovedì 10 ottobre 2019

Germania, tenta assalto a sinagoga ma resta chiuso fuori: killer uccide due passanti e filma tutto: "Ebrei radice di tutti i problemi"

Il 27enne riprende la sua azione per 35 minuti e posta i video su un sito di videogame. Si presenta come 'Anon' ("anonymous user"), si irrita perché non riesce a entrare nella sinagoga, e spara a caso a una donna per strada. Quindi sembra improvvisare, entra in un negozio e uccide un'altra persona prima di fuggire



BERLINO - L'odio nei confronti degli ebrei. Per questo ieri in Germania ad Halle, una cittadina di poco meno di 240 mila abitanti della Sassonia-Anhalt, un uomo è arrivato armato, in mimetica, la telecamera fissata sull'elmetto per filmare in diretta web quella che sperava sarebbe stata una strage. L'aveva pianificata per colpire nel giorno dello Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione.

A terra vicino la sinagoga dove non è riuscito a entrare respinto dal portone chiuso che ha retto al suo impatto omicida, sono rimaste due persone. Una donna che camminava nei pressi del cimitero ebraico, e un uomo che si trovava in una tavola calda di kebab a 600 metri di distanza, nessuno dei due aveva origini ebraiche


FOTORACCONTO / L'attacco alla sinagoga di Halle

Il Federal Criminal Office ha fatto sapere, ma solo diverse ore dopo l'attentato, di averlo arrestato. Si tratta di un tedesco di 27 anni, Stephan Balliet, cittadino della Sassonia-Anhalt, e gli inquirenti sono in possesso del suo video. Dopo gli spari, Balliet aveva provato a scappare, nel farlo ha ferito due persone, che sono state ricoverate e operate d'urgenza.


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Il delirio di Stephan, negazionista che odiava le donne

Dodicimila "soldati" neonazi che sognano la pulizia etnica


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La Turchia attacca, raid in Siria. I curdi: 'Morti tra i civili'

Putin a Erdogan, non compromettete sforzi per la pace

La Turchia attacca, raid in Siria. L'operazione militare della Turchia contro le forze curde nel nord-est della Siria è cominciata: lo ha annunciato su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L'offensiva ha provocato finora almeno 11 morti, di cui otto civili, secondo fonti locali. Anche le truppe della Turchia hanno oltrepassato il confine e sono penetrate nel nord della Siria, dando il via all'offensiva di terra, come spiega il ministero della Difesa turco citato dall'agenzia Anadolu.

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