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martedì 17 marzo 2020
Coronavirus, bollette sospese per 2 mesi. Stop anche al canone Rai
Dopo il decreto legge del Governo l’Autorità per l’energia studia le modalità della sospensione. Nella norma spunta anche il rinvio del pagamento per l’abbonamento tv
L’articolo è stato pubblicato il 28 febbraio quando l’emergenza coronavirus era appena esplosa e il governo aveva previsto lo stop delle bollette per gli undici Comuni della zona “rossa”. Sulla sospensione delle bollette è in corso una valutazione.
Il primo passo per contrastare gli effetti della diffusione del coronavirus, l’ha fatto il Governo che, con il decreto approvato venerdì 28 febbraio dal Consiglio dei ministri, ha disposto la sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al prossimo 30 aprile per i Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio da Covid-19: non più 6 mesi, quindi, come era emerso in una prima versione del provvedimento, ma uno stop più limitato nel tempo su cui ora dovrà lavorare l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera). La misura,infatti, non è nuova ed è già stata adottata anche in occasione dei terremoti che hanno colpito negli ultimi anni alcune aree del Paese.
lunedì 16 marzo 2020
Processo Maugeri, il pm di Milano: "Tolti 70 milioni ai malati per i sollazzi di Formigoni"
La procura ha chiesto che l'ex governatore venga condannato a nove anni. La sentenza forse entro Natale. La procura l'ha poi paragonato a Duke Cunningham, senatore americano condannato a 8 anni per corruzione
Il sistema corruttivo al centro del caso Maugeri ha portato a sottrarre "oltre 70 milioni di euro alle cure dei malati lombardi. Milioni di euro pubblici finiti in una percentuale del 25 per cento nelle tasche di Pierangelo Daccò e Antonio Simone per finanziare i sollazzi di Formigoni, dei suoi familiari e dei suoi amici". E' il passaggio più duro delle repliche della pm Laura Pedio al processo con al centro la vicenda della fondazione di Pavia nel quale tra i 10 imputati figurano l'ex governatore della Lombardia e attuale senatore di Ncd Formigoni, il faccendiere Daccò, l'ex assessore Simone e l'ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina.
Il pm Pedio - che nella scorsa udienza aveva chiesto per l'ex governatore una condanna a nove anni - ha paragonato Formigoni all'ex senatore statunitense Duke Cunningham, condannato nel 2005 a 8 anni e 4 mesi per corruzione. "Tra i pagamenti corruttivi - ha detto Pedio illustrando il caso Cunningham - c'erano un'imbarcazione per uso e divertimento del membro del Congresso, viaggi aerei, vacanze e anche oggetti d'antiquariato". Il Tribunale ha rinviato per le controrepliche delle difese al 15 e al 22 dicembre prossimi, giorno, quest'ultimo in cui dovrebbe arrivare la sentenza.
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Il sistema corruttivo al centro del caso Maugeri ha portato a sottrarre "oltre 70 milioni di euro alle cure dei malati lombardi. Milioni di euro pubblici finiti in una percentuale del 25 per cento nelle tasche di Pierangelo Daccò e Antonio Simone per finanziare i sollazzi di Formigoni, dei suoi familiari e dei suoi amici". E' il passaggio più duro delle repliche della pm Laura Pedio al processo con al centro la vicenda della fondazione di Pavia nel quale tra i 10 imputati figurano l'ex governatore della Lombardia e attuale senatore di Ncd Formigoni, il faccendiere Daccò, l'ex assessore Simone e l'ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina.
Il pm Pedio - che nella scorsa udienza aveva chiesto per l'ex governatore una condanna a nove anni - ha paragonato Formigoni all'ex senatore statunitense Duke Cunningham, condannato nel 2005 a 8 anni e 4 mesi per corruzione. "Tra i pagamenti corruttivi - ha detto Pedio illustrando il caso Cunningham - c'erano un'imbarcazione per uso e divertimento del membro del Congresso, viaggi aerei, vacanze e anche oggetti d'antiquariato". Il Tribunale ha rinviato per le controrepliche delle difese al 15 e al 22 dicembre prossimi, giorno, quest'ultimo in cui dovrebbe arrivare la sentenza.
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Coronavirus e "Io Resto a Casa", le risposte alle vostre domande più frequenti
Tutti i vostri dubbi alla mail web@primocanale.it o al 3476766291
GENOVA - Sono ancora diversi i dubbi tra i cittadini su quello che effettivamente si può o non si può fare per tutta la durata di validità del decreto per l'emergenza Coronavirus. Per questo motivo, per fare chiarezza, chiunque abbia domande relative alle restrizioni può inviare una mail a web@primocanale.it o un messaggio e avrà risposta tramite il sito di Primocanale e tramite la diretta. Di seguito alcuni quesiti giunti in redazione con i chiarimenti.
Posso uscire di casa per portare fuori il cane o fare una passeggiata?
Sì, ma non in luoghi affollati e solo se non si crea assembramento e comunque tenendo le distanze di almeno 1 metro tra le persone, evitando comunque la formazione di gruppi. Non si può uscire per una passeggiata.
Se non ho con me il modulo di autocertificazione, le forze dell'ordine ne hanno uno da compilare? SCARICALA QUI
Sì, anche se per velocizzare i controlli è consigliato averne uno sempre dietro già compilato per motivare il proprio spostamento. In caso di controlli, si deve motivare qualsiasi tipo di spostamento: dal lavoro a visite mediche a quando si va a piedi a fare la spesa.
Posso andare a fare un giro in moto?
No, non è consentito a meno che in moto non ci si sposti per necessità. Ma il giro domenicale non si può fare anche perché in caso di infortuni si peserebbe sul sistema sanitario.
Fare attività sportiva all'aperto è consentito?
Sì, ma in solitaria, non andando in luoghi affollati e vicino alla propria residenza. Consentiti anche giri in bici e gli spostamenti su due ruote per motivi di necessità. L'invito è anche a non esporsi al rischio di infortuni per non aggravare la situazione sanitaria.
Posso andare a fare la spesa in un altro comune?
La spesa deve essere effettuata in prossimità della residenza/domicilio quindi prioritariamente nel proprio comune.
Posso portare la spesa a casa ai parenti anziani?
Sì, è uno spostamento consentito per necessità. Ovviamente le persone anziane sono quelle da tutelare di più perché soggetti più esposti al rischio di contagio. In alcuni comuni, come a Genova, ci sono servizi gratuiti di consegna a domicilio (LEGGI QUI).
Una famiglia può andare a fare la spesa?
No, è consentita una sola persona per nucleo familiare che possa andare a fare la spesa onde evitare gli affollamenti nei supermercati. Un familiare può eventualmente accompagnare l'altro in macchina ma non può accedere al supermercato e comunque in caso di controlli si potrebbe rischiare un verbale dato che per la spesa è consentita una sola persona a famiglia.
Posso accompagnare un familiare ad una visita medica o al lavoro?
Sì, basta portare con sé l'autocertificazione e che le motivazioni dello spostamento siano quelle consentite dal Dpcm.
Sono aperti i negozi di animali?
Sì, sono regolarmente aperti perché vendono rifornimenti alimentari per gli animali domestici.
Posso andare a casa di amici per cena o durante la giornata per motivi diversi da quelli consentiti dal dpcm?
No, gli spostamenti sono consentiti solo per motivate esigenze lavorative o situazioni di necessità (es. spesa alimentare) o per motivi di salute secondo Dpcm.
Coronavirus, in bus in 17 da Prato a Pompei: dopo la segnalazione, indagano i carabinieri. Molti sono residenti della zona tornati al Sud
Sono arrivati alle 23, tutti stretti in un pullman senza il rispetto della distanza di sicurezza. Ad aspettarli parenti e amici già pronti in auto. Ma qualcuno li ha visti e ha scattato una foto. Ora sono al vaglio le loro dichiarazioni, mentre proprio ieri Palazzo Chigi ha precisato: "Se si vuole davvero bene ai propri cari, e per il bene di tutti, vanno evitati questi viaggi"
Sono arrivati a Pompei di notte, alle 23, senza alcuna comunicazione e in barba alle disposizioni restrittive emanate dal governo sugli spostamenti. In 17 a bordo di un bus privato, partito cinque ore prima da Prato e mai fermato per un controllo. Ma nella notte tra venerdì e sabato, quell’autobus parcheggiato in Piazza Falcone e Borsellino, nella cittadina campana, ha destato l’attenzione di alcuni residenti della zona. Uno di loro ha scattato una foto e ha segnalato il caso agli amministratori della pagina Facebook “Notizie di Pompei“. Scatenando il delirio sui social, ma anche l’apertura delle indagini per chiarire eventuali responsabilità nella vicenda.
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Sono arrivati a Pompei di notte, alle 23, senza alcuna comunicazione e in barba alle disposizioni restrittive emanate dal governo sugli spostamenti. In 17 a bordo di un bus privato, partito cinque ore prima da Prato e mai fermato per un controllo. Ma nella notte tra venerdì e sabato, quell’autobus parcheggiato in Piazza Falcone e Borsellino, nella cittadina campana, ha destato l’attenzione di alcuni residenti della zona. Uno di loro ha scattato una foto e ha segnalato il caso agli amministratori della pagina Facebook “Notizie di Pompei“. Scatenando il delirio sui social, ma anche l’apertura delle indagini per chiarire eventuali responsabilità nella vicenda.
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domenica 15 marzo 2020
Coronavirus, la diretta – Superati i 24mila contagiati: oggi 368 morti e 2853 nuovi malati. Gallera: “In Lombardia 25 in più in terapia intensiva, recuperato margine”. Fontana: “Obiettivo è centro alla Fiera di Milano”
LA CRONACA ORA PER ORA - La sanità lombarda è messa a dura prova e si moltiplicano gli allarmi sulla situazione delle terapie intensive, a partire da Bergamo, dove sono in arrivo 20 medici militari. Il governatore lombardo chiarisce che per la Regione l'unica soluzione sono i 500 posti letto nei padiglioni ma "mancano i ventilatori". Sul materiale medico bloccato alle dogane Di Maio avverte: "Denunceremo i Paesi"
Superati i 24mila contagiati da coronavirus in Italia, compresi i guariti e le vittime, che solo oggi sono state 368: i morti totali sono 1809. La crescita dei positivi è stata al 16,96%, per il terzo giorno consecutivo sotto il 20%. I nuovi malati sono 2853, ma anche le persone guarite sono aumentate a 2335. Sono i dati forniti dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.
Un altro dato importante riguarda la terapia intensiva: sono 1672 le persone che ne hanno bisogno. La buona notizia arriva dalla Lombardia dove, come ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, i posti occupati sono aumentati “solo di 25“. “Le terapie intensive sono l’aspetto più delicato”, ha detto Gallera, spiegando che in regione sono disponibili ora 1.200 posti di terapia intensiva, di cui “924 dedicati a pazienti Covid-19″. Quindi, ha spiegato l’assessore, “si è recuperato un buon margine rispetto ai numeri che avevamo ieri”, quando lo stesso assessore aveva lanciato l’allarme. La situazione più complessa all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha annunciato l’arrivo, a partire dalla serata di oggi, di altri 20 medici militari.
Coronavirus, a Venezia le acque tornano limpide e si vedono anche i pesci
L'emergenza coronavirus sta avendo ripercussioni drammatiche sull'economia italiana e in particolare sul turismo. Ma fra i tanti danni e impatti negativi c'è anche una piccola nota positiva che è quella del crollo dell'inquinamento, conseguenza proprio della ridotta attività umana al di fuori dell'ambiente domestico.
A Venezia, città solitamente affollata in tempi normali, oggi tristemente deserta, si è notato in questi giorni come l'ambiente sia decisamente più pulito rispetto al solito. L'acqua dei canali della città lagunare, solitamente torbida, appare limpida e trasparente, tanto da far scorgere pesci e fondale. Le immagini che testimoniano questo cambiamento sono state postate sul gruppo Facebook "Venezia pulita".
"Immagini incredibili del rio dei Ferali, dietro piazza San Marco, generalmente torbido. La natura si riprende i suoi spazi. Meno traffico, meno scarichi", si legge nella didascalia che accompagna le
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Gola disinfettata grazie alla grappa spray con 71 gradi
La grappa come igienizzante per la gola, efficace per la prevenzione contro il coronavirus. L'invenzione è del mastro distillatore Roberto Castagner, dell'omonima distilleria di Visnà, frazione di Vazzola (Treviso) che insieme alla sua squadra in quindici giorni ha messo a punto (ed in produzione) la Grappa Alto Grado 71, con un'altissima gradazione alcolica (71 gradi come indica il nome), imbottigliata in appositi erogatori spray. Scopo di questa grappa non è quella di deliziare il palato, ma di disinfettarlo. Un'alternativa alle introvabili mascherine.
«In questo periodo di emergenza racconta Castagner mi sono chiesto se e come la grappa potesse essere utile alla gente. La grappa fa parte da sempre del vissuto del popolo italiano e l'alcol è uno dei prodotti disinfettanti più efficaci per eliminare i virus. Da qui è partita l'idea di unire le due specificità».
Nell'ultimo periodo Castagner ha ricevuto richieste di alcol da tutto il mondo. «In quindici giorni il prezzo dell'alcol all'ingrosso è raddoppiato» riferisce. Ma lui non ha ceduto alle sirene di un facile business che avrebbe cambiato la natura della sua azienda. Così ha messo sotto i suoi tecnici di laboratorio. La gradazione alcolica per essere efficace come igienizzante deve avere tra i 60 e gli 80 gradi alcolici, ma bisognava trovare il giusto equilibrio perché non fosse troppo aggressiva in bocca. E 71 gradi è il punto giusto.
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«In questo periodo di emergenza racconta Castagner mi sono chiesto se e come la grappa potesse essere utile alla gente. La grappa fa parte da sempre del vissuto del popolo italiano e l'alcol è uno dei prodotti disinfettanti più efficaci per eliminare i virus. Da qui è partita l'idea di unire le due specificità».
Nell'ultimo periodo Castagner ha ricevuto richieste di alcol da tutto il mondo. «In quindici giorni il prezzo dell'alcol all'ingrosso è raddoppiato» riferisce. Ma lui non ha ceduto alle sirene di un facile business che avrebbe cambiato la natura della sua azienda. Così ha messo sotto i suoi tecnici di laboratorio. La gradazione alcolica per essere efficace come igienizzante deve avere tra i 60 e gli 80 gradi alcolici, ma bisognava trovare il giusto equilibrio perché non fosse troppo aggressiva in bocca. E 71 gradi è il punto giusto.
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Coronavirus, 19 milioni di mascherine per l'Italia bloccate da altri Paesi
I dispositivi erano stati acquistati da aziende italiane ma i Paesi in cui sono state prodotti e, in alcuni casi, quelli di transito le hanno bloccate e destinate al loro mercato
Oltre 19 milioni di mascherine acquistate all'estero dall'Italia, per far fronte all'emergenza coronavirus, sono state requisite da altri Paesi. Si tratta mascherine Ffp2 e chirurgiche. I dispositivi erano stati acquistati da aziende italiane e sarebbero dovute arrivare nei prossimi giorni ma i Paesi in cui sono state prodotti e, in alcuni casi, quelli di transito, ne hanno bloccato l'arrivo, sequestrandoli e destinandoli al loro mercato. Segui gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Italia cliccando qui
Zaia: "Pronti a produrle in proprio" - E vista la situazione, il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha detto: "Siamo pronti a produrre mascherine sanitarie in proprio ma ci serve un'autorizzazione che spero sia al'interno del Decreto che verrà approvato dal governo". La crisi da "mascherine" per Zaia è dovuta anche al fatto che non ce ne sono e anche quando vengono ordinate "lungo il viaggio diminuiscono perché gli scatoloni, che a volte arrivano vuoti, passano per altri Paesi che ne hanno necessità".
Blocco dei mutui, indennità per le partite Iva e cassa per i lavoratori, ecco il piano contro il coronavirus
Che cosa c’è nelle 120 pagine del provvedimento per parare i contraccolpi della pandemia. Le misure sono moltissime, per un totale di 15 miliardi che dovrebbero accontentare soprattutto dipendenti e famiglie
Il governo ha quasi finito di scrivere la maxi manovra che dovrà varare entro domenica, prima delle scadenze fiscali del 16 marzo, e che dovrebbe stanziare circa 15 miliardi, anche se non è escluso questa cifra possa essere superata. L’accordo completo ancora non è stato raggiunto, mancano ancora i via libera di regioni e opposizioni, e quindi il Consiglio dei ministri previsto per ieri sera è slittato. Meglio prendere un paio di giorni per studiare a fondo la bozza che contiene le proposte dei vari ministri, e che ha ormai superato le 120 pagine.
Le misure sono tantissime e sono pensate per cercare di andare incontro a tutte le categorie, specialmente quelle più colpite da queste prime settimane di crisi.
Le misure sono tantissime e sono pensate per cercare di andare incontro a tutte le categorie, specialmente quelle più colpite da queste prime settimane di crisi.
Pacchetto lavoro
Le misure più attese sono quelle che riguardano il sostegno ai lavoratori costretti al fermo per la chiusura delle aziende. Lo stanziamento dovrebbe essere di circa 5 miliardi. Tutti gli strumenti utilizzati, dalla cassa ordinaria a quella in deroga, inclusi gli assegni di solidarietà, dovrebbero avere una durata massima di nove settimane.
Le misure più attese sono quelle che riguardano il sostegno ai lavoratori costretti al fermo per la chiusura delle aziende. Lo stanziamento dovrebbe essere di circa 5 miliardi. Tutti gli strumenti utilizzati, dalla cassa ordinaria a quella in deroga, inclusi gli assegni di solidarietà, dovrebbero avere una durata massima di nove settimane.
Il provvedimento stabilisce che i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa a causa della diffusione del virus possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario, indicando la causale “emergenza Covid-19”. La domanda deve essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di stop o riduzione dell’attività lavorativa.
L’assegno è concesso anche ai datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale con più di cinque dipendenti. L’accesso al trattamento è previsto anche per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria e per i datori di lavoro che hanno contratti di solidarietà in corso. Il governo ipotizza che a usufruire di questo fondo saranno il 40% delle aziende con più di cinque dipendenti, per un totale di 2,5 milioni di addetti, che assorbiranno circa 361 milioni di euro. A questi vanno aggiunti altri 99 milioni di euro per finanziare l’abolizione dei tetti aziendali e dei limiti di durata della prestazione.
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sabato 14 marzo 2020
Coronavirus, oltre 7000 denunce per violazione provvedimenti governativi
Sono oltre 7mila le denunce effettuate nelle ultime 24 ore per violazione dei provvedimenti adottati dal Governo per la limitazione dei contagi da coronavirus. Lo fa sapere Ansa.
Secondo gli ultimi dati del Viminale, non definitivi, sono state controllate complessivamente 157.271 persone, 6.942 delle quali denunciate per violazione delle misure e 276 per false dichiarazioni.
Controllati anche 83.454 esercizi commerciali e denunciati 239 negozianti.
Sulla scuola si attendono ulteriori provvedimenti nelle prossime ore, in particolare il Cdm starebbe varando la chiusura degli istituti scolastici fino al 3 aprile.
Coronavirus: morto a Bergamo un operatore del 118, aveva 47 anni
Diciassette morti in un solo giorno: ora sono 46 le vittime in Piemonte
Record negativo nell’Alessandrino con 18 decessi. Via alla sperimentazione di un nuovo test rapido per individuare il covid-19
Alessandria - Diciassette decessi in un giorno, il totale delle vittime positive al Covid 19 in Piemonte è di 46 persone, tra cui un uomo di 46 anni. Il primato negativo appartiene alla provincia di Alessandria con 17 decessi.
Attualmente sono 135 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 840 i contagiati. Aumentano da 7 a 13 i ricoveri al Monsignor Galliano di Acqui Terme. Gli ultimi due pazienti sono arrivati in serata dall’ospedale di Novi, ormai a tappo. Tanto che ad Acqui si è deciso di aumentare i posti letto a disposizione al sesto piano interamente dedicato al pazienti affetti da covid 19. Intanto, l’Unità di crisi della Regione ha avviato la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19. Attualmente bisogna attendere circa sei ore per avere l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora. La sperimentazione verrà effettuata nei laboratori della microbiologia della Città della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.
Assistenza psicologica gratuita
Dal 16 marzo in tutti i distretti dell’Asl Al, da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 17, sarà attivo un nuovo servizio di supporto psicologico per far fronte all’emergenza coronavirus.
Al numero 0131-306338 (lunedì, martedì e giovedì; orari: 8.30-12.30 e 14-17; il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30) risponderanno educatori, psicologi e psichiatri che aiuteranno «la popolazione ad affrontare le problematicità emotive e relazionali che la situazione di crisi ha prodotto o aggravato». In campo educatori del Dipartimento patologie dipendenze (Serd) che, a seconda delle problematiche esposte, possono indirizzare le chiamate anche agli psicologi dell’ASL o al personale del servizio di neuropsichiatria.
Il servizio è gratuito e aperto a tutta la popolazione in particolare a persone sole o in isolamento domiciliare per il coronavirus, ma anche a chi, più in generale, si trova a sperimentare ansia, ipocondria, paura e difficoltà a gestire la situazione di prolungata emergenza. Il servizio fornirà anche supporto ai sanitari che operano negli ospedali, forze dell’ordine, protezione civile e operatori sociali.
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Alessandria - Diciassette decessi in un giorno, il totale delle vittime positive al Covid 19 in Piemonte è di 46 persone, tra cui un uomo di 46 anni. Il primato negativo appartiene alla provincia di Alessandria con 17 decessi.
Attualmente sono 135 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 840 i contagiati. Aumentano da 7 a 13 i ricoveri al Monsignor Galliano di Acqui Terme. Gli ultimi due pazienti sono arrivati in serata dall’ospedale di Novi, ormai a tappo. Tanto che ad Acqui si è deciso di aumentare i posti letto a disposizione al sesto piano interamente dedicato al pazienti affetti da covid 19. Intanto, l’Unità di crisi della Regione ha avviato la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19. Attualmente bisogna attendere circa sei ore per avere l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora. La sperimentazione verrà effettuata nei laboratori della microbiologia della Città della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.
Assistenza psicologica gratuita
Dal 16 marzo in tutti i distretti dell’Asl Al, da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 17, sarà attivo un nuovo servizio di supporto psicologico per far fronte all’emergenza coronavirus.
Al numero 0131-306338 (lunedì, martedì e giovedì; orari: 8.30-12.30 e 14-17; il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30) risponderanno educatori, psicologi e psichiatri che aiuteranno «la popolazione ad affrontare le problematicità emotive e relazionali che la situazione di crisi ha prodotto o aggravato». In campo educatori del Dipartimento patologie dipendenze (Serd) che, a seconda delle problematiche esposte, possono indirizzare le chiamate anche agli psicologi dell’ASL o al personale del servizio di neuropsichiatria.
Il servizio è gratuito e aperto a tutta la popolazione in particolare a persone sole o in isolamento domiciliare per il coronavirus, ma anche a chi, più in generale, si trova a sperimentare ansia, ipocondria, paura e difficoltà a gestire la situazione di prolungata emergenza. Il servizio fornirà anche supporto ai sanitari che operano negli ospedali, forze dell’ordine, protezione civile e operatori sociali.
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Autocertificazione per gli spostamenti: la versione digitale da compilare e tenere sempre sullo smartphone
Avere a portata di mano una autocertificazione per gli spostamenti è indispensabile in tutta Italia in seguito al provvedimento adottato dal governo in linea con le misure di contenimento dell'epidemia da Coronavirus. Non è necessario portare con sé una copia cartacea del certificato, si può anche utilizzare una versione digitale da tenere sul cellulare che si può compilare al link https://autocertificazionespostamenti.it/
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Coronavirus, nella fabbrica italiana che produce respiratori polmonari arriva l'esercito: «Si lavora come in guerra, turni fino a 15 ore»
Rinviato il pagamento dell’Iva di lunedì. Slittano referendum e voti regionali
In arrivo 9 settimane di cassa integrazione e sussidi in più per 5 milioni di lavoratori
ROMA. Alla fine, anche se il nuovo decreto è ancora in lavorazione, ed il Mef bolla come «parziali» e quindi «inattendibili» le varie bozze circolate sino ad ora, arriva il tanto atteso primo slittamento dei versamenti delle tasse. In una nota il ministero dell’Economia ieri sera ha infatti ufficializzato che i termini relativi ai versamenti previsti per lunedì 16 marzo saranno differiti «con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell'epidemia di Covid-19».
La misura, attesa da tutti i contribuenti e sollecitata da giorni dai commercialisti, riguarda in particolare il versamento del saldo Iva relativo al 2019, dell’Iva e delle ritenute fiscali e previdenziali relative al mese di febbraio 2020. Il Mef ha poi confermato che il nuovo provvedimento in arrivo «introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite Iva colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria».
Elezioni solo in autunno
Una parte importante della manovra anti-virus avrà invece le sembianze del «milleproroghe» di fine anno, a cominciare dal rinvio di tutti gli appuntamenti elettorali previsti nei prossimi mesi. In questo momento, infatti, «è difficile garantire l'ordinario e uniforme svolgimento della campagna elettorale su tutto il territorio nazionale». E per questa ragione il governo punta a prevedere la fissazione del referendum a 240 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza che lo ha ammesso, per cui l’ultima data utile per votare il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo viene fissata al 21 novembre. Tempi più lunghi anche per il rinnovo degli organi elettivi regionali di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia (le sei Regioni chiamate quest’anno al voto) allungando a 5 anni e 3 mesi la scadenza dei vari mandati. Infine si interviene anche sulla «forchetta temporale» per elezioni dei consigli comunali che «limitatamente al 2020» slitta ad una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Una parte importante della manovra anti-virus avrà invece le sembianze del «milleproroghe» di fine anno, a cominciare dal rinvio di tutti gli appuntamenti elettorali previsti nei prossimi mesi. In questo momento, infatti, «è difficile garantire l'ordinario e uniforme svolgimento della campagna elettorale su tutto il territorio nazionale». E per questa ragione il governo punta a prevedere la fissazione del referendum a 240 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza che lo ha ammesso, per cui l’ultima data utile per votare il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo viene fissata al 21 novembre. Tempi più lunghi anche per il rinnovo degli organi elettivi regionali di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia (le sei Regioni chiamate quest’anno al voto) allungando a 5 anni e 3 mesi la scadenza dei vari mandati. Infine si interviene anche sulla «forchetta temporale» per elezioni dei consigli comunali che «limitatamente al 2020» slitta ad una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Giro d’Italia, niente partenza il 9 maggio
A causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus la corsa rosa costretta a un cambio di programma
L’edizione numero 103 del Giro d’Italia non partirà, come previsto, da Budapest sabato 9 maggio, a causa dell’emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus. Lo ha comunicato oggi Rcs Sport, che organizza la corsa rosa per conto della Gazzetta dello Sport.
COMUNICATO - Il Governo ungherese a causa del diffondersi del coronavirus ha dichiarato lo stato di emergenza che proibisce l’organizzazione di eventi di massa e rende impossibile organizzare eventi internazionali.
venerdì 13 marzo 2020
ARRIVANO LE PRIME DENUNCE PER I CICLISTI IN ALLENAMENTO
In questi giorni in cui è necessario restare a casa per rispettare le normative del Governo, nate per evitare ulteriori trasmissioni del Coronavirus, molte persone stanno trasgredendo a queste regole, mettendo a repentaglio la vita delle altre persone.
Tra ieri e oggi, i casi di ciclisti fermati dalla Polizia e dai Carabinieri non sono pochi. Oggi, a Trieste, una persona in mountain bike è andata a sbattere contro un albero: a causa della rottura del casco, si è reso necessario l’intervento del Soccorso Alpino prima di affidare il biker al personale del 118.
“Il Paese è in difficoltà: i medici e gli infermieri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS sono impegnati insieme agli altri colleghi ad assistere migliaia di contagiati dal nord al sud Italia. Sapete bene che per effettuare un soccorso speleologico in grotta o un soccorso alpino in alta montagna dobbiamo impegnare decine di operatori, compreso il personale sanitario. Immaginate quindi le difficoltà a cui andremmo incontro in questo momento per effettuare un soccorso, un soccorso che naturalmente metteremmo in atto, ma che potrebbe innescare una delicata gestione post intervento“. Questo è l’appello ufficiale del CNSAS.
Gli interventi delle autorità riguardano anche i ciclisti che pedalano su strada. Dalla verifica delle autocertificazioni, sono scattate 8 denunce nei confronti di altrettante persone che hanno fornito informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità. In particolare, sono stati sanzionati 3 ciclisti, uno dei quali aveva percorso più di 30 chilometri fuori dal proprio Comune.
Ieri, inoltre, sono stati fermati tre ciclisti nel cuneese, che si stavano allenando e che non avevano quindi necessità di spostamenti urgenti. E, come se non bastasse, oggi a Piacenza tre ciclisti sono stati investiti e hanno dovuto chiamare l’ambulanza, togliendo risorse sanitarie a chi è gravemente malato.
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