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lunedì 16 marzo 2020

Coronavirus, in bus in 17 da Prato a Pompei: dopo la segnalazione, indagano i carabinieri. Molti sono residenti della zona tornati al Sud

Sono arrivati alle 23, tutti stretti in un pullman senza il rispetto della distanza di sicurezza. Ad aspettarli parenti e amici già pronti in auto. Ma qualcuno li ha visti e ha scattato una foto. Ora sono al vaglio le loro dichiarazioni, mentre proprio ieri Palazzo Chigi ha precisato: "Se si vuole davvero bene ai propri cari, e per il bene di tutti, vanno evitati questi viaggi"

Sono arrivati a Pompei di notte, alle 23, senza alcuna comunicazione e in barba alle disposizioni restrittive emanate dal governo sugli spostamenti. In 17 a bordo di un bus privato, partito cinque ore prima da Prato e mai fermato per un controllo. Ma nella notte tra venerdì e sabato, quell’autobus parcheggiato in Piazza Falcone e Borsellino, nella cittadina campana, ha destato l’attenzione di alcuni residenti della zona. Uno di loro ha scattato una foto e ha segnalato il caso agli amministratori della pagina Facebook “Notizie di Pompei“. Scatenando il delirio sui social, ma anche l’apertura delle indagini per chiarire eventuali responsabilità nella vicenda.

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