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lunedì 20 aprile 2020

Coronavirus mondo, laboratorio di Wuhan: "Il Covid-19 non viene da noi"

Il direttore della virologia risponde alle accuse di Montagnier e Trump: "E' impossibile, nessuno di noi si è ammalato. E l'Oms fu informata"


Roma, 19 aprile 2020 - Il quotidiano bollettino sul Coronavirus nel mondo della Johns Hopkins University parla di 160.917 decessi complessivi per Covid-19, al momento. In testa alla poco ambita classifica ci sono gli Stati Uniti con 39.090 morti, che superano di gran lunga l'Italia, in seconda posizione con 23.227 decessi. Seguono Spagna (20.639) e Francia (19.323).

Laboratorio Wuhan: Il virus non viene da noi

Il direttore del laboratorio di virologia della città cinese di Wuhan ha smentito categoricamente che la struttura sia all'origine del contagio. "E' impossibile che il virus provenga da noi" ha detto Yuan Zhiming.  Secondo la grande maggioranza degli scienziati il nuovo virus è passato da un animale all'uomo, forse in un mercato di Wuhan che vendeva animali selvatici vivi. Ma la presenza a pochi chilometri di distanza dell'istituto di virologia alimenta da mesi l'ipotesi di una fuga dalla struttura di massima sicurezza.
Nessuno del suo staff è stato contagiato, ha dichiarato in tv Zhiming. "L'intero istituto sta conducendo ricerche in diverse aree correlate al coronavirus", ha aggiunto. L'istituto aveva già respinto la teoria a febbraio, affermando di aver condiviso le informazioni sull'agente patogeno con l'Organizzazione mondiale della sanità all'inizio di gennaio. "Sappiamo esattamente che tipo di ricerca viene svolta all'istituto e come gestisce virus e campioni", ha insistito Yuan. Dato che il laboratorio P4 è a Wuhan, "la gente non può fare a meno di fare associazioni", ha lamentato, accusando poi alcuni media di "cercare deliberatamente di fuorviare le persone" con informazioni "interamente basate sulla speculazione" senza "prove". 

Coronavirus Trivulzio, l'infermiera: «Continuano a trasferire i pazienti in altri reparti senza tamponi». Nuova ispezione dei Nas

«Stanno continuando a trasferire i pazienti da un reparto all'altro, senza aver fatto nemmeno i tamponi, lo fanno la sera di nascosto, gli anziani continuano a morire, la situazione non è migliorata». È il racconto di un'operatrice sociosanitaria che da «31 anni» lavora al Pio Albergo Trivulzio di Milano e adesso si trova alle prese con l'emergenza coronavirus. «La prima mascherina nel mio reparto si è vista il 22 marzo», ha aggiunto, spiegando che lei «il 12 marzo chiese di averne una, ma a me come ad altre colleghe che le avevano portate da casa venne intimato dalla caposala di non usarle».

Intanto è in corso da stamani un'ispezione dei carabinieri del Nas all'Istituto Frisia di Merate (Lecco), residenza per anziani che fa capo al Pio Albergo Trivulzio. Da quanto si è appreso, i militari si trovano nella sala riunioni della struttura insieme ai dirigenti e stanno acquisendo documentazione.
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L’emergenza coronavirus ad Alessandria: questa sera a Report su Rai Tre

ALESSANDRIA – Questa sera, lunedì 20 aprile, andrà in onda su Rai Tre una puntata di Report incentrata sull’emergenza coronavirus in provincia di Alessandria. Un approfondimento per capire e comprendere come mai il nostro territorio abbia avuto un boom così marcato di contagi da Covid-19. 


Il Piemonte è una delle regioni più colpite dal virus e la provincia di Alessandria in proporzione alla popolazione ha più contagiati di quella di Milano. Il focolaio lì parte da una serata in discoteca il giorno di San Valentino. Chi doveva gestire l’emergenza ha fatto il possibile per arginare il virus?“, si domandano gli autori del servizio.

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Coronavirus: ecco quando è previsto l’azzeramento di nuovi casi in Piemonte

Spiagge riaperte e affollate: a migliaia al mare nonostante il coronavirus

Spiagge riaperte e affollate: a migliaia al mare nonostante il coronavirus
Le autorità di Jacksonville, nel nord della Florida, hanno autorizzato i residenti a recarsi sulla spiaggia per fare surf o camminare


Spiagge riaperte e affollate: a migliaia al mare nonostante il coronavirus

Migliaia di persone oggi si sono riversate sulle spiagge di Jacksonville, nel nord della Florida, che sono state riaperte dalle autorità locali nonostante nello stato si siano registrati oggi 1413 casi di Covid19, il numero più alto di contagi in 24 ore avuto nello stato dall'inizio dell'emergenza. 
Le immagini riprese dalle tv americane Cbs e Cnbc, sono eloquenti. Le autorità della città della Florida, che ha quasi un milione di abitanti, hanno autorizzato i residenti a recarsi sulla spiaggia per fare surf o camminare, continuando però a vietare di rimanere sdraiati a prendere il sole o riunirsi in gruppo. "Se oggi pensate di andare in spiaggia, per favore mantenere una distanza di almeno 1,8 metri dalle altre persone", hanno scritto su Twitter. Le spiagge resteranno aperte dalle 6 alle 11 e dalle 17 alle 20 ogni giorno.

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Il contropiede di Trump: c'è il record dei morti ma lui annuncia la riapertura


Coronavirus Canada, scoperta casa di riposo con anziani abbandonati: ci sono vittime

Boeing 747 scarica 80 tonnellate di kerosene sul mar Ligure

Il volo cargo ha eseguito decine di "cerchi" nel mare davanti alla costa di Savona

Malpensa. Questa volta i satelliti di Elon Musk non c’entrano nulla ad attirare l’attenzione di alcuni lettori sono state le luci “insolite” di un 747 cargo della compagnia aerea Asiana Airlines.

Il volo OZ790 decollato da Malpensa, intorno alle 20 ha riscontrato una anomalia poco dopo essere decollato in direzione Seoul, l’allarme ha fatto scattare i protocolli di sicurezza che come da prassi hanno costretto il pilota a dover provvedere allo svuotamento dei serbatoi prima di fare ritorno sullo scalo lombardo dove è atterrato.
Come visibile su flightradar il velivolo si trovava sulla Toscana quando, a seguito dell’emergenza ha invertito la rotta e una volta raggiunto il mar Ligure ha iniziato le manovre di alleggerimento. Il tracciato mostra come abbia eseguito il “fuel dumping” proprio tra Savona e Finale Ligure, continuando a effettuare dei voli in cerchio.
I serbatoi di un “jumbo” carico contengono circa 80 tonnellate di kerosene e la manovra prevede che in queste situazioni il pilota porti il velivolo al peso massimo previsto per atterrare in sicurezza. Va specificato inoltre che la manovra viene effettuata a grande altitudine e velocità: il carburante non viene quindi “scaricato in mare” ma nebulizzato nell’aria, e la maggior parte del carburante evapora prima di raggiungere il mare.
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Mortalità e coronavirus, quando dati veri diventano fake news

Come si può trattare un tema delicato e sensibile come quello della morte di migliaia di persone sulla base di analisi prive di scientificità ma spacciate per scientifiche?


Fonte Istat


Abbiamo un governo che fa fatica a comunicare. Questo è ormai chiaro a chiunque anche soltanto facendo il confronto con altri paesi dove i capi di stato spiegano quotidianamente con l’aiuto di slide e con un linguaggio chiaro quello che fanno e quali sono i tempi stimati per uscire dal lockdown e il modo in cui si pensa di farlo.
A questa incapacità di comunicare del nostro governo dobbiamo purtroppo aggiungere lo scandalo di quotidiani nazionali importanti che non si capisce se fanno apposta a pubblicare articoli e “notizie” del tutto errate (per non dire false).
Parlo del Sole 24 ore che il 17 aprile ha pubblicato sul suo sito un articolo a firma di Paolo Becchi (professore ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università di Genova) e Giovanni Zibordi (trader e consulente manageriale e finanziario) dove si sostiene, sulla base di dati Istat, che la mortalità in Italia nei primi 3 mesi e mezzo del 2020 sarebbe complessivamente minore di quella dell’anno scorso e degli anni precedenti, malgrado l’epidemia di Covid.
Da questo dato fanno una serie di considerazioni “politiche” tra cui quella per cui il lockdown italiano sarebbe eccessivo perché la mortalità relativa (cioè i morti per milione di abitanti) è più alta di quella di paesi in cui il lockdown è più leggero.
Gli autori sostengono quindi che il nostro lockdown in realtà non è servito a nulla, sia perché i morti sono di meno, sia perché la mortalità relativa è più alta.
Ora io capisco che Confindustria voglia uscire al più presto dal lockdown e che il suo giornale spinga in questo senso. Ma questo articolo è scandaloso perché si basa su numeri male interpretati e le considerazioni che fa sono completamente errate.

domenica 19 aprile 2020

Borgotrebbia, in preda al delirio si sdraia nuda sul cofano della gazzella dei carabinieri

Borgotrebbia, in preda al delirio si sdraia nuda sul cofano della gazzella dei carabinieri
Una donna nel tardo pomeriggio del 18 aprile forse sotto l'effetto di droghe o alcol, si è sdraiata sul cofano della gazzella dei carabinieri del Radiomobile a Borgotrebbia. La scena è stata vista da molti residenti. E' stata poi portata in ospedale

Borgotrebbia, in preda al delirio si sdraia nuda sul cofano della gazzella dei carabinieri
Una donna praticamente nuda si è sdraiata sul cofano dell'auto dei carabinieri e ora si trova in ospedale e la sua posizione è al vaglio. E' accaduto nel tardo pomeriggio del 18 aprile in via Trebbia a Borgotrebbia e alla scena hanno assistito attoniti, dalle finestre, tutti i residenti chiusi in casa per il lockdown. La donna, forse sotto l'effetto di droghe o alcol e in evidente stato confusionale, è stata vista camminare scalza e nuda per diversi metri, poi ha visto la gazzella e con passo deciso l'ha raggiunta e si è sdraiata sul cofano dell'auto di servizio e lì è rimasta per alcuni minuti. I militari hanno provveduto a chiamare il 118 che ha inviato sul posto un'ambulanza per poterla aiutare.


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Covid 19 Lombardia, un medico aveva avvertito tutti: “Zitto e non rompere” la risposta

L’AVVERTIMENTO DEL MEDICO SDEGNOSAMENTE IGNORATO

Un medico bergamasco aveva intuito quali sarebbero potute essere le conseguenze della crisi Covid 19 Lombardia in corso. La risposta ricevuta fa rabbia.

La situazione Covid 19 Lombardia è un incubo quotidiano. La Regione rappresenta l’area più colpita in Italia, con quasi la metà dei 5mila morti nel nostro Paese che sono spirati lì. Ed in particolare è la provincia di Bergamo a pagare il dazio più alto.

Due giorni fa tredici medici dell’ospedale orobico ‘Giovanni XXIII’ avevano pubblicato una lettera dai contenuti estremamente drammatici, nella quale parlavano di come la struttura, e così molte altre, fosse diventata un luogo di contagio. E di come dottori ed infermieri lavorano per ore ed ore al giorno contando solamente sulle proprie forze. Esponendosi all’altissimo rischio di ammalarsi di Coronavirus. E dovendo sopportare di vedere tante persone morire quotidianamente. L’autorevole quotidiano statunitense ‘Wall Street Journal’ rende nota adesso un episodio assai significativo ed al tempo stesso gravissimo.

La cosa riguarda l’allarme lanciato da un medico begamasco, il dottor Angelo Giupponi, che ricopre la carica di responsabile della Articolazione aziendale territoriale del 118. Questi, secondo il ‘Wall Strett Journal’, avrebbe sollecitato già settimane fa la messa in atto di misure drastiche per impedire che la situazione sfuggisse di mano, come poi capitato in questa immane emergenza Covid 19 in Lombardia ed in Italia. Ma la risposta di un suo superiore sarebbe stata davvero scioccante. “Non abbiamo tempo da perdere con le tue str…ate”. La notizia balza fuori a seguito di alcune interviste fatte da due giornalisti del WSJ, Marcus Walker e Mark Miramont. Giupponi aveva consigliato via mail le autorità sanitarie della Lombardia di adibire alcuni ospedali ad accogliere i soli casi di Coronavirus. “Sono tre giorni che non dormiamo, non vogliamo leggere le tue str…ate” sarebbe la risposta ricevuta.

Coronavirus: jogging, bar e trasporti. Si prepara la ripartenza

In metropolitana si misurerà la febbre; uscite per fasce di età


In giro con le mascherine, misurazione della febbre in metropolitana, sport solo da soli e all'aperto ed uscite scaglionate per fasce di età. Sono le ipotesi che si vanno definendo in vista del 4 maggio, quando il governo dovrà decidere come e di quanto allentare il "lockdown". Di sicuro resteranno chiuse le discoteche, che saranno le ultime a riaprire, e in fondo alla lista restano anche cinema e teatri, mentre si studiano misure per i musei. La scuola non dovrebbe riaprire prima di settembre ma si studiano ipotesi di campi scuola estivi, per aiutare le famiglie.
MODA E MOBILI - Mentre già alcune grandi aziende, con accordi sindacali, riaprono i battenti, il governo potrebbe dare il via libera, seguendo le linee guida dell'Inail sui lavori meno rischiosi, alla riapertura di altre attività produttive già l'ultima settimana di aprile. Si tratterebbe di: automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Si discute sulla riapertura dei cantieri, perché più difficile assicurare il distanziamento.

BAR, RISTORANTI, NEGOZI - Se e quando riaprire bar e ristoranti, nonché i negozi ad oggi chiusi, è un tema molto dibattuto nel governo e tra gli esperti. C'è chi invita a considerare l'ipotesi di riaprire con regole severe di distanziamento e ingressi limitati dal 4 maggio. Ma prevale ad ora chi frena: più probabili aperture da metà o fine maggio. Si studiano regole stringenti anche per parrucchieri ed estetisti.

SCUOLE E TRIBUNALI - Gli istituti non dovrebbero riaprire i battenti prima di settembre. I tribunali partiranno l'11 maggio.

TRASPORTI - Il ministero dei Trasporti è al lavoro con gli esperti per studiare come ridurre al massimo i rischi negli spostamenti per chi deve andare al lavoro. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Meccanismi - attraverso personale a bordo o strumenti digitali - per contare le persone che salgono su ogni bus e, anche in questo caso, posti a sedere da occupare segnati uno ad uno. Posti contingentati e stop all'affollamento anche sui treni. C'è l'ipotesi di paratie in plexiglass per i taxi.

SPORT E PARCHI - Palestre chiuse ancora a lungo ma sport all'aperto, purché da soli, e jogging potrebbero essere permessi dal 4 maggio anche lontano da casa. Si valuta se introdurre fasce orarie per i podisti. Per gli atleti potrebbe esserci il ritorno agli allenamenti individuali, purché in condizioni di sicurezza. Quanto ai parchi, dovrebbe arrivare la riapertura anche per i giochi dei bambini, ma con alcune regole.

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Uccide la compagna e si costituisce ai CC

Tragedia nel milanese, 47enne trovata riversa sul letto

(ANSA) - MILANO, 19 APR - Un colpo di fucile a pompa alla testa: così un quarantasettenne ha ucciso la compagna a Albignano, un paesino alle porte di Truccazzano, nel milanese.
    Poi nella notte, intorno alle due si è presentato alla Caserma dei Carabinieri di Cassano d'Adda per confessare quanto aveva fatto 'per gelosia'.
    Il cadavere della donna, anche lei di 47 anni, era riverso sul letto, il fucile a pompa calibro 12 era sul posto. La relazione fra i due andava avanti da nove anni.

Scossa di terremoto tra i 3,5 e i 4 di magnitudo nel Pavese

L’epicentro a Montalto Pavese 

PAVIA. Ingv su suo profilo Twitter fa sapere che alle 11,53 è stata avvertita una scossa di magnitudo tra 3,5 e 4,0 in zona Pavia e provincia.
Molte le segnalazioni, sempre sui social, di abitanti della zona e anche della provincia di Milano che segnalano di averla avvertita.  L'epicentro della scossa, è Montalto Pavese (PV). Il sisma, precisa l'Ingv, è avvenuto ad una profondità di 32 km.
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Oltre il 50% dei casi nel Nord-Ovest: “Saremo più prudenti”

I governatori aspettano i dati dei prossimi 7 giorni per decidere cosa fare


Senza l’appuntamento Tv della conferenza stampa delle 18 i numeri del bollettino dalla Protezione civile sembrano la fotocopia del giorno precedente, con 3.491 nuovi casi in 24 ore. Dato pari a un trend di crescita del 2%, ma in cifre assolute ancora importanti. Perché l’Italia è sempre più spaccata in due. Nel Centro-Sud, fatta eccezione per Toscana (127 contagi in un giorno) e Lazio (144), tutte le altre regioni contano incrementi di contagiati a due cifre. In Campania ieri i nuovi casi erano solo 37 su quasi tremila tamponi eseguiti.
Con questi numeri il governatore De Luca minaccia la chiusura delle frontiere campane per difendersi dalla «minaccia del Nord», dove il virus non molla. In Lombardia di contagi in un giorno se ne contano ancora 1.246, oltre 200 in più del giorno prima, un terzo di quelli registrati in tutta Italia. In Piemonte, pur con una leggera flessione, sono 661: trend di crescita del 3,3%, superiore a quello nazionale. Diminuisce la pressione sugli ospedali, con 779 ricoveri in meno nei reparti ordinari e 79 in terapia intensiva. Calano i decessi da 575 a 482, ma le vittime superano quota 23mila. E il commissario Domenico Arcuri, ricorda che in questi due mesi in Lombardia sono morte 11.851 persone per coronavirus: cinque volte le vittime a Milano dei cinque anni della seconda guerra mondiale. Sono 61mila i tamponi, ma come spiegato dai tecnici siamo oramai al massimo della potenza di fuoco per i test, che la fase 2 richiederebbe invece di aumentare per spegnere sul nascere i nuovi focolai, che infettivologi ed epidemiologici danno per scontato con la ripresa delle attività. Si pensi a quando nella seconda metà di maggio sarà operativa la App che tracciando i contatti dei positivi nei precedenti 14 giorni richiederà in media di effettuare almeno 20 tamponi per ogni caso sospetto per dare un senso a questo «contact tracing» digitale. Il problema è che per effettuare più tamponi servono più reagenti, che non si creano dal giorno alla notte, spiegano ad Assodiagnostici. Ma c’è chi la soluzione l’ha trovata. Il Veneto ha acquistato una macchina a ultrasuoni che movimenta i liquidi aumentando di quattro volte la capacità di analisi dei tamponi utilizzando un quinto dei reagenti oggi necessari. Un investimento forse più utile di quello per i test sierologici di massa, che da quanto oramai chiarito da scienziati e Oms non darà mai la «patente di immunità» agognata da chi aspira a riprendere il lavoro.

Coronavirus, medico nasconde la fidanzata nel bagagliaio per saltare i controlli e andare al compleanno del figlio. Poi però pubblica il video sui social

Nel guai un medico chirurgo che si è reso protagonista di questo episodio nel giorno di pasquetta. Una vicenda che viene ora valutata dall'ordine dei medici di Verona. Un veronese ha pubblicato sul profilo Instagram da 3.614 follower, un video nel quale si vede la compagna uscire dal bagagliaio dell'auto


VERONA. Un viaggio con la fidanzata nel bagagliaio della vettura per cercare di passare i controlli per il rispetto delle restrizioni imposte dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri per fronteggiare l'epidemia coronavirus.

Nel guai un medico chirurgo che si è reso protagonista di questo episodio nel giorno di pasquetta. Una vicenda che viene ora valutata dall'ordine dei medici di Verona. Un medico veronese ha, infatti, pubblicato sul profilo Instagram da 3.614 follower, un video nel quale si vede la compagna uscire dal bagagliaio dell'auto

Un modo per eludere i controlli delle forze dell'ordine in materia coronavirus per accompagnare la donna dalla sua abitazione alla casa del figlio per festeggiare il compleanno di quest'ultimo. Spostamento che non rientra tra i comprovati motivi di lavoro o di salute, un'azione resa pubblica sui social che in poco tempo si è diffuso, tanto da arrivare all'attenzione dell'Ordine dei medici.

sabato 18 aprile 2020

Il coronavirus non molla la presa su Piemonte e Lombardia: nelle due regioni più delle metà dei nuovi contagiati

Il bollettino della Protezione Civile: in Italia scende il numero di morti (482) e continua il boom di guariti



Calma piatta, i nuovi casi di contagio sono la fotocopia dei numeri di ieri: 3.491 positivi in 24 ore. Un trend di crescita che è comunque attestato su un modesto 2%.  Calano però i decessi, 482 contro i 575 di ieri, per un totale che supera quota 23mila. Si alleggerisce ancora un bel po’ la pressione sugli ospedali, con 779 ricoveri in meno nei reparti ordinari e 79 posti che si liberano nelle terapie intensive. Sempre boom dei guariti, 2.200 in più. Salgono intanto a oltre 80mila i Covid positivi in isolamento domiciliare. Un volano di diffusione virale sul quale vogliono intervenire Protezione civile e Regioni attraverso convenzioni con le catene alberghiere, che dovrebbero portare ad alcune decine di migliaia di stanze pronte a ospitare chi la quarantena non può farla a casa propria senza rischiare di infettare i propri familiari. Sempre tanti i tamponi: oltre 61 mila in un giorno.

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Genova: I nuovi dati sulla mortalità: decessi fuori dagli ospedali raddoppiati nei primi mesi

Primo Aprile: 

A Bergamo i morti per coronavirus sarebbero 4.500, il doppio delle stime ufficiali

Nube dell’incendio di Chernobyl ha raggiunto l’Europa e l’Italia – Video

Vasto incendio intorno alla centrale elettrica nucleare di Chernobyl. L'Istituto di rilevazione nucleare Irsn francese monitora la situazione ed ha simulato la nube dell'incendio diffusasi sull'Europa.


L’Istituto francese di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn) ha diffuso un video in cui mostra la diffusione della nube dell’incendio che si è sviluppato nella “zona di esclusione” attorno alla centrale di Chernobyl in Ucraina.

L’incendio era scoppiato ad inizio mese di aprile ed in data 15 aprile, ma secondo i dati dell’Irsn i focolai dell’incendio sono stati riattivati a causa di “forti venti che hanno alimentato le braci dei precedenti incendi”, si legge nella nota di aggiornamento rilasciata dall’Istituto francese.

La nota informativa dell’Irsn sull’incendio di Chernobyl: il video

L’Irsn ha fornito quindi una nota di aggiornamento attraverso cui monitora lo spostamento simulato delle potenziali emissioni radioattive che potrebbero essersi elevate dal suolo di Chernobyl ed essersi disperse sui cieli europei in questi giorni.

Coronavirus, il mondo del vino trema: “Non fanno più ordini neanche quelli che non pagano”

La vendemmia del 2020, anche se in prospettiva di ottima qualità, rischia l’invenduto


C’è un vecchio motto usato in tempi di crisi che è tornato in auge tra i produttori di vino: «Non fanno più ordini neanche quelli che non pagano». E’ proprio così. «Stare in cantina è alienante - conferma da La Morra il barolista Pietro Ratti -. Sono solo in ufficio, il telefono non squilla mai e sembra di essere tornati alle Langhe di 30 anni fa, quando il turismo non esisteva ancora e tutto era più rallentato».

Tutti si chiedono: quanto durerà? «Nessuno, al momento, può fare previsioni serie. La ristorazione sarà l’ultima a ripartire e quindi per noi le conseguenze saranno in ogni caso pesanti. Ciò che era diventato un vanto e una conquista, ovvero essere riusciti a entrare nelle carte dei vini dei ristoranti di tutto il mondo, si sta rivelando una grande debolezza».

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L’epidemia frena ma è ancora critica la situazione in Lombardia. Arcuri: «Cinque volte i morti civili della seconda guerra mondiale»




L’economia ferma e il dubbio sui decessi in Italia

Il crollo del PIL atteso in Italia ora è dell'ordine del 20% nei prossimi mesi e anche assumendo una ripresa nella seconda parte dell'anno, molte proiezioni del PIL italiano lo riportano indietro rispetto al livello pre-crisi (2007) di quasi un 20%.
Una buona parte di questo disastro economico è autoinflitto perché l'Italia è il paese che ha adottato il “modello Wuhan” di chiusura totale (“total lockdown”), prima e più di qualunque altro, tanto è vero che oggi si parla di “lockdown” all'italiana.
Nessuno sa con esattezza quale fosse il numero di morti in Wuhan che aveva indotto il governo cinese a questa politica. Ci sono molti report che stimano 10 o anche 50 volte più decessi in quella zona e anche in Cina di quelli ufficiali. Nel resto dell'Asia lo si è evitato e anche in Australia ad esempio. Durante queste vacanze pasquali si potevano vedere folle in spiaggia o in viaggio o nei parchi divertimento in tutta l'Asia mentre da noi si inseguivano a uno a uno con droni chi usciva di casa.
In Italia si assume che questo “total lockdown” stile Wuhan sia giustificato data la mortalità triplicata o quadruplicata a Bergamo, Brescia, Piacenza, Pavia e altre province del Nord nel mese di marzo rispetto agli anni precedenti e si possono leggere articoli che citano “14mila morti in più” o anche, come fa “la Stampa”, ad es. “63 mila morti in più” (da quando è iniziato il conteggio del Covid).
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Coronavirus, addio all'appuntamento quotidiano delle 18: come cambia la comunicazione dell'emergenza

A determinare la fine dei bollettini giornalieri è stato lʼandamento dei numeri. Ecco i nuovi collegamenti in streaming

Niente più conferenza stampa quotidiana di Angelo Borrelli, a capo della Protezione Civile, che grazie alla diretta streaming era entrata nelle case degli italiani e per diverse settimane ha rappresentato anche l'unico appuntamento istituzionale in cui fare domande agli esperti sulla pandemia. Dopo 55 giorni senza interruzioni, addio all'appuntamento, sostituito da due comunicazioni a settimana. Ecco cosa cambia.

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venerdì 17 aprile 2020

Coronavirus nel mondo, Wuhan rifà i conti: 50% di morti in più. Negli Usa oltre 4.500 vittime in 24 ore

Le vittime sono quasi raddoppiate in un giorno, ma Trump presenta il piano per riaprire l'America. Il governo cinese nega ogni tentativo di insabbiamento dei dati. In Spagna quasi 19.500 decessi



Mappa aggiornata · Evoluzione contagi

Il numero di morti per coronavirus negli Stati Uniti vola alla cifra record di 4.591 in 24 ore. E' quanto emerge da un'analisi effettuata dal Wall Street Journal sui dati della John Hopkins University. Il precedente record giornaliero era di 2.569 morti. Complessivamente sono 33.286 i decessi dall'inizio dell'emergenza. Il numero dei nuovi contagi, 31.451, è più o meno in linea con quello dei giorni precedenti e porta il totale a 671mila. Nonostante ciò Trump ha presentato il suo piano per riaprire il Paese.

Il piano di Trump: "Riapriamo l'America"

Gli Stati Usa che già rientrano  negli standard previsti "possono letteralmente riaprire domani". Lo ha detto il presidente Donald Trump durante la conferenza stampa sulle nuove linee guida federali per riaprire l'America dopo il lockdown per il coronavirus. La nuova direttiva prevede tre fasi di allentamento delle restrizioni, a tappe, se si rispettano i criteri elencati, anche se la decisione spetta comunque ai governatori. La prima fase di allentamento pone come condizione principale il calo dei contagi e dei ricoveri per 14 giorni consecutivi e Trump ha precisato che gli Stati che già rispettano questi standard possono riaprire immediatamente.

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