C’è un vecchio motto usato in tempi di crisi che è tornato in auge tra i produttori di vino: «Non fanno più ordini neanche quelli che non pagano». E’ proprio così. «Stare in cantina è alienante - conferma da La Morra il barolista Pietro Ratti -. Sono solo in ufficio, il telefono non squilla mai e sembra di essere tornati alle Langhe di 30 anni fa, quando il turismo non esisteva ancora e tutto era più rallentato».
Tutti si chiedono: quanto durerà? «Nessuno, al momento, può fare previsioni serie. La ristorazione sarà l’ultima a ripartire e quindi per noi le conseguenze saranno in ogni caso pesanti. Ciò che era diventato un vanto e una conquista, ovvero essere riusciti a entrare nelle carte dei vini dei ristoranti di tutto il mondo, si sta rivelando una grande debolezza».
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