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venerdì 22 maggio 2020

Svezia pecora nera. Tasso mortalità Covid più alto del mondo, Finlandia in allarme chiuderà il confine

Solo il 7,3% degli abitanti di Stoccolma ha sviluppato anticorpi: l'immunità di gregge resta un abbaglio. Standard Ethics boccia la strategia del Paese scandinavo: rating declassato a EEE-


Su pandemia e immunità di gregge gli svedesi sembrano aver preso un drammatico abbaglio. È quanto suggerisce uno studio dell’Istituto sanitario svedese, secondo cui alla fine di aprile solo il 7,3% degli abitanti di Stoccolma aveva sviluppato gli anticorpi necessari per sconfiggere il coronavirus. La decisione di non imporre alcun lockdown, ma puntare solo sull’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, ha fatto sì che nell’ultima settimana il Paese scandinavo registrasse il tasso di mortalità più alto del mondo: 6,08 decessi per milione di abitanti al giorno, superando Gran Bretagna (5,57), Italia (3) e Belgio (4,28). La stima è stata diffusa Daily Telegraph, citando i dati Our World in Data che si basano su una media mobile di sette giorni, tra il 13 maggio e il 20 maggio.
L’immunità di gregge è ancora una chimera
Solo il 7,3% degli abitanti di Stoccolma ha sviluppato gli anticorpi necessari per sconfiggere il coronavirus alla fine di aprile. Lo ha annunciato l’epidemiologo Anders Tegnell, l’autore della strategia soft adottata dalla Svezia contro il Covid-19, secondo quanto riportato dalla Cnn. “Il numero è più basso di quello che ci aspettavamo”, ha ammesso lo scienziato in una conferenza nella capitale, “ma soltanto dell′1 o 2%”. Lo studio è stato effettuato sulla base di 1.118 test realizzati in una settimana. L’Istituto sanitario svedese ha annunciato che d’ora in avanti saranno effettuati circa 1.000 esami alla settimana per i prossimi due mesi. I risultati sui teste effettuati nelle altre regioni della Svezia saranno annunciati in un secondo momento. 
Altri 649 casi e 44 morti
Altre quaranta persone sono morte in Svezia a causa del coronavirus portando il numero totale delle vittime nell’unico Paese al mondo che non ha imposto misure di lockdown a 3.871. Il dato di oggi è comunque il più basso da metà aprile. Secondo l’aggiornamento dell’Istituto della Sanità svedese, ci sono inoltre 649 nuovi casi di Covid-19, per un totale di 32.172. Il numero dei contagi in Svezia non è in calo come invece quello delle vittime.
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giovedì 21 maggio 2020

Inps: tra marzo e aprile 47 mila morti in più, al Nord +84%

"Con le dovute cautele possiamo attribuire una gran parte dei maggiori decessi all'epidemia in atto"


Tra gennaio e febbraio i morti in Italia sono stati 114.514, ovvero 10.148 in meno rispetto ai 124.662 attesi mentre tra marzo e aprile i morti sono stati 156.429, ovvero 46.909 in più rispetto a quelli attesi. Lo rileva l'Inps nello studio "Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19" che sottolinea come il numero di morti dichiarate come Covid-19 nello stesso periodo siano state di 27.938 unità."Con le dovute cautele - si legge spiegando che il numero dei morti è stabile nel tempo - possiamo attribuire una gran parte dei maggiori decessi avvenuti negli ultimi due mesi, rispetto a quelli della baseline riferita allo stesso periodo, all'epidemia in atto". 
I decessi tra marzo e aprile al Nord sono aumentati dell'84% rispetto alla media degli anni precedenti a fronte di un aumento del 11% al Centro e del 5% al Sud. Il dato è contenuto nello studio dell'Inps sulla mortalità da Covid 19 che sottolinea come nell'intero Paese in media ci sia stato un aumento dei decessi nei due mesi rispetto alla baseline considerata del 43%. L'Inps rileva che le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200% e che quasi tutto il nord-ovest dell'Italia ha un incremento dei decessi superiore al 50%.

Svezia prima in Europa per tasso di mortalità da Covid-19

Registrata una media di 6,25 decessi al giorno per milione di persone a causa del virus nell’ultima settimana. A dirlo, le statistiche di «Our World In Data»

Il modello svedese — per chi avesse ancora dubbi — non funziona. Ieri la Svezia ha registrato il maggior numero di decessi per coronavirus in Europa pro capite. A dirlo, le statistiche di «Our World In Data» , una pubblicazione di ricerca online con sede presso l’Università di Oxford.

Le statistiche — riportate dalla Reuters — indicano che la Svezia ha registrato in media 6,25 decessi al giorno per milione di persone a causa del virus nell’ultima settimana. A confronto, il Regno Unito ha registrato una media di 5,75 decessi al giorno per milione di persone nello stesso periodo di sette giorni, il Belgio in media 4,6, la Francia in media 3,49 e l’Italia in media 3

mercoledì 20 maggio 2020

“Il coronavirus già diffuso a Milano alcune settimane prima dell’epidemia”

Studio del Policlinico sui donatori di sangue: «Una persona su 20 era venuta a contatto con il Covid-19 e aveva sviluppato l’immunità»

MILANO. Oggi la Lombardia conta 294 casi in più di pazienti Covid positivi - per un totale di 85.775 dal 21 febbraio - e 65 morti in più in 24 ore, che portano così il totale dei decessi da coronavirus a 15662. Nella città di Milano i casi di nuovi contagi sono stati 8.
Intanto, secondo uno studio del Policlinico di Milano pubblicato in anteprima su “medRxiv”, il Covid19 non solo stava circolando a Milano già diverse settimane prima che scoppiasse l’epidemia il 21 febbraio, ma addirittura all’inizio dell’emergenza sanitaria già il 4,6 per cento dei donatori di sangue del Policlinico aveva gli anticorpi contro il virus: significa che una persona su 20 era già venuta in contatto con il coronavirus e aveva anche sviluppato un'immunità. Se poi si attende inizio aprile, questa percentuale sale al 7,1.
I donatori
Lo studio prende in esame circa 800 donatori di sangue sani che frequentano abitualmente il Policlinico, tra il 24 febbraio e l'8 aprile 2020, seguendo quindi l'andamento dell'epidemia dal suo esordio ufficiale fino al pieno del distanziamento sociale. A ciascun donatore è stato fatto, insieme alle analisi di routine, anche un test sierologico per cercare eventuali anticorpi contro Sarsa-CoV-2, il coronavirus responsabile della Covid-19. Il test cerca in particolare due tipi di anticorpi: le IgM, che sono l'indizio di una infezione recente, e le IgG, che invece rappresentano la memoria immunitaria a lungo termine. Il test ha una specificità del 98,3 per cento contro questi anticorpi e una sensibilità del 100 per cento producendo quindi dei risultati davvero affidabili. Dai risultati emergerebbe anche che il distanziamento sociale messo in atto per contenere la diffusione sembrerebbe essere stato d'aiuto soprattutto per proteggere i più giovani, riducendo il numero di nuove infezioni.
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Bimbo di 10 anni muore incastrato in un cassonetto di indumenti

La tragedia è avvenuta nel Bergamasco. Il piccolo era da solo, forse cercava dei vestiti


Era spesso in giro scalzo, come i suoi fratelli, Karim Bamba, il bimbo di soli 10 anni morto schiacciato in un cassonetto della Caritas, ieri sera a Boltiere, centro di cinquemila abitanti della Bassa bergamasca.  Probabilmente il bambino si è arrampicato verso l'apertura del cassonetto per prendere qualche vestito e ci è rimasto incastrato all'interno, procurandosi una ferita al torace che si è rivelata fatale. Il piccolo è morto in serata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov'era stato trasferito in ambulanza in condizioni purtroppo disperate dopo essere stato estratto dai vigili del fuoco dal cassonetto, che è stato smontato. 

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BONAFEDE: IL SENATO BOCCIA LE DUE MOZIONI DI SFIDUCIA

Bocciate a Palazzo Madama le due mozioni di sfiducia contro Bonafede, presentate, la prima dal centrodestra,  la seconda a firma Emma Bonino per +Europa.
Due mozioni che hanno fatto molto parlare negli ultimi giorni. Sia perché mettevano a rischio la sopravvivenza stessa del governo in virtù del motto della maggioranza ‘chi sfiducia il ministro sfiducia tutto il governo’, e sia perché erano oltre che diverse in antitesi tra loro, come sottolineato da alcuni media.
Con la  mozione di Lega, FdI e Forza Italia  il ministro veniva accusato di essere stato fin troppo morbido nella gestione delle carceri durante l’emergenza covid-19.  ‘Bonafede troppo debole verso la criminalità, non può fare il ministro’, dirà infatti la Meloni nel suo intervento.
La Bonino, di contro, accusava invece il ministro di essere fin troppo ‘giustizialista’. Insomma un incallito manettaro, sul quale però stavolta i sospetti di mala gestione sono caduti su di lui. Pertanto, riprendendo un concetto caro allo stesso Bonafede ‘se c’è un sospetto, anche chi è pulito deve dimettersi’,  e ‘non perché è sospettato ma perché  non vogliamo un ministro della giustizia che sia il rappresentante della cultura del sospetto’.
Queste, in sostanza le ragioni della sfiducia di entrambe le mozioni.
A far pendere i voti a favore del guardasigilli, il senatore semplice di Scandicci, Matteo Renzi. Il quale negli ultimi tre giorni si era dato un bel po’ da fare per tenere in fibrillazione il governo. Decideremo cosa votare solo dopo aver sentito l’intervento in Aula del ministro, questo il leit-motiv del 17 senatori di IV.
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Francia, 70 scuole di nuovo chiuse per il Covid a una settimana dalla fine del lockdown. Parigi minimizza

Settanta scuole materne e elementari della Francia sono state richiuse dopo la scoperta di casi di coronavirus a una settimana dalla fine del lockdown, l'11 maggio scorso: «Su 40.000 scuole riaperte, ci sono 70 casi di Covid-19. Dei casi che si sono dichiarati quasi ogni volta fuori dalle mura scolastiche», ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, Jean-Michel Blanquer, intervistato questa mattina ai microfoni di radio RTL, aggiungendo: «Queste chiusure sono la dimostrazione del fatto che siamo rigidi» sulla sicurezza degli alunni tornati in classe nonostante il nemico invisibile ancora in circolazione in Francia come nel resto dell'Europa. Il ministro ha lungamente insistito sul fatto che si tratta comunque di casi minoritari. 

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Zaia: «Troppa movida e senza mascherina. Se riparte il contagio chiudo bar, ristoranti e spiagge»

martedì 19 maggio 2020

Approvato emendamento al decreto Liquidità: stop aiuti di stato alle imprese con sede nei paradisi fiscali

Tanto tuonò che piovve. Approvato in commissione Finanze a Attività Produttive della Camera un emendamento al decreto Liquidità presentato da LeU – a firma Luca Pastorino e Nicola Fratoianni – che esclude dagli aiuti di Stato messi a disposizione dal governo italiano le imprese con sede legale nei Paesi che l’Unione europea definisce “non cooperativi ai fini fiscali”, e cioè i cosiddetti paradisi fiscali. Un emendamento, in linea con quanto già fatto in Danimarca e Francia, che raccoglie le tante sollecitazioni giunte in questi giorni da esponenti politici, come Andrea Orlando, della società civile, come Sergio Cofferati e Vincenzo Visco e da associazioni come Nens, che tra le prime ha lanciato la campagna per escludere dai benefici di Stato chi sposta le sedi nei cosiddetti paradisi fiscali.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento al decreto liquidità sui benefici alle aziende. Il testo esclude dai benefici dell’articolo 1  le imprese con sede legale nella lista aggiornata Ue dalle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, ovvero i paradisi fiscali”, ha dichiarato in una nota il deputato Luca Pastorino. Esprime soddisfazione anche Nicola Fratoianni: “Una buona notizia. è stato approvato un emendamento a firma mia e del collega Pastorino che esclude dagli aiuti di stato le società con sedi nei paradisi fiscali. Un buon passo avanti. Ma non basta: avremmo voluto garantire aiuti solo alle aziende con le sedi legali e fiscali in Italia, così come chiedevamo la sospensione della distribuzione dei dividendi ai manager”.

CORONAVIRUS: IMMUNI Senza Essere stati Contagiati. Ecco CHI NON si ammalerà MAI di COVID-19. Lo STUDIO americano

Nuove scoperte in tema Coronavirus: un team di ricercatori americani avrebbe scoperto che alcuni individui potrebbero essere IMMUNI al terribile patogeno, anche se non sono mai venuti in contatto con l'infezione.

A scoprirlo sono stati gli scienziati del "Center for infectious disease and vaccine research" presso "La Jolla Institute for immunology", in California. Lo studio, disponibile qui ha lasciato di stucco i ricercatori di mezzo mondo.

Sono stati documentati numerosi casi secondo cui il nostro corpo è in grado di fornire una risposta immunitaria al Covid-19: dopo aver sottoposto a controlli un gruppo di 20 persone guarite dal Coronavirus, questi hanno infatti dimostrato che in ognuno dei casi il sistema immunitario è ora in grado di riconoscere e combattere il virus. Tale informazione eliminerebbe dunque ogni dubbio circa la capacità del futuro vaccino di fornire o meno una copertura.

Ciò che vediamo è una risposta molto robusta delle cellule T contro la proteina spike, che è il bersaglio della maggior parte degli sforzi in corso. Questi risultati sono davvero una buona notizia per lo sviluppo del vaccino” riferisce il dottor Alessandro Sette, che ha partecipato alla redazione del documento.

Nel gruppo di esaminati, vi sono dei soggetti risultati immuni pur non essendo entrati in contatto col virus: Secondo gli esperti californiani, questo fenomeno sarebbe spiegabile col fatto che quasi tutti i soggetti da cui erano stati prelevati i campioni di sangue fossero sicuramente entrati in contatto con il virus che provoca il raffreddore.


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lunedì 18 maggio 2020

In Piemonte il 16% dei nuovi casi, c’è il rischio di richiudere tutto

I primi dati dopo l’allentamento del 4 maggio. Il questore di Torino: fondi alle imprese o la criminalità è pronta ad agire

TORINO. Il Molise è al primo posto, ma è un caso a parte nel panorama nazionale, e il cluster di contagi al campo rom di Campobasso (80) ha drogato le analisi, facendo balzare la regione in testa a tutte le classifiche. Ma sono altri i numeri che preoccupano. A due settimane dall’allentamento del lockdown, il Piemonte permane nel gruppo di testa delle regioni dove il virus continua a correre. Per capire cosa sta succedendo bisogna dare un’occhiata ai numeri di questi quindici giorni di lenta apertura, elaborati da Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera. Eccoli. In Piemonte ha contagi in crescita del 7,2 per cento meglio solo di Liguria (9,57), Lombardia (9,44), e Lazio (9,36). Numeri alti? Sì, specialmente se si pensa che a livello nazionale la crescita media è del 6,25 per cento.

Detto così, può apparire complesso comprendere la gravità della situazione. E allora è meglio affidarsi ai numeri assoluti. Eccoli. Nei quindici giorni passati ci sono stati 13.168 nuovi casi di contagio in tutto il Paese. La Lombardia ne ha avuti 7 mila, il 55 per cento del totale. Il Piemonte 2.117, vale a dire più del 16 per cento. Ed è la seconda regione. L’Emilia ne ha mille in meno (1.216 ) ed è terza. Il Veneto, che ha sofferto le pene dell’inferno a marzo e aprile, ne ha soltanto 623 ed è in sesta posizione.
«Alla luce dei dati delle prime due settimane dopo la fine del lockdown, appare condivisibile la scelta del presidente Cirio e della giunta piemontese di procedere a una apertura progressiva delle attività commerciali», dice Fornaro. «Siamo ancora in emergenza sanitaria e il Covid non è battuto».
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Incendio a Marghera. Invito a non raccogliere ortaggi a Marghera e Mestre

Incendio a Porto Marghera: si rinnova l’invito alla cittadinanza in via precauzionale a non raccogliere a scopo alimentare ortaggi o frutta nei territori di Marghera e Mestre. Istituito il divieto di pesca nei canali vicini

Incendio a Porto Marghera: si rinnova l’invito alla cittadinanza in via precauzionale a non raccogliere a scopo alimentare ortaggi o frutta nei territori di Marghera e Mestre. Istituito il divieto di pesca nei canali vicini allo stabilimento 3VSigma.

In seguito all’incendio che si è verificato ieri mattina alla 3VSigma di Porto Marghera si sono tenuti questo pomeriggio un tavolo tecnico di aggiornamento con i rappresentanti di Comune, Città metropolitana, Arpav e Ulss 3 “Serenissima” e un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Venezia, durante i quali sono stati resi noti i primi esiti delle analisi ambientali effettuate nelle ore immediatamente successive al rogo nel territorio comunale e nella giornata odierna.

Secondo il rapporto fornito dagli Enti competenti nelle aree urbane monitorate i valori dell’aria sono risultati tutti nella norma. In ogni caso in attesa degli esiti delle ulteriori verifiche, che saranno forniti da Arpav entro le prossime 72 ore, si rinnova in via precauzionale la raccomandazione alla cittadinanza di non raccogliere a scopo alimentare ortaggi o frutta nei territori della Municipalità di Marghera e Mestre Carpenedo.

Per quanto riguarda la gestione delle acque, nella notte successiva all’incendio si è provveduto allo spurgo della vasca di raccolta dello stabilimento in cui era confluita l’acqua utilizzata per spegnere il rogo: ciò ha contribuito ad impedire la fuoriuscita di reflui nel canale Canale Lusore Brentelle, collegato alla Darsena della Rana (dove erano già state posizionate nelle ore precedenti alcune panne antinquinamento) e al Canale industriale Ovest.

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Ambulanze Covid, Regione taglia i contributi. Covid, Anpas, Cri e Cipas sosterranno loro i costi

Comunicato congiunto delle tre associazioni per informare i cittadini che, nonostante la decisione dell’Amministrazione Regionale di non erogare più la quota di rimborso specifico per “ambulanze Covid-19”, <le organizzazioni continueranno a mantenere gli elevati standard di servizio nell’interesse dei pazienti assistiti e della loro salute>. Cioè, si accollano i costi di sanificazione dall’assessore Viale giudicati, evidentemente, superflui per salvaguardare la salute dei soccorsi e del loro personale

Genova - Oggi l’assessore alla Salute, a seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale Pd Sergio Rossetti che dava notizia dello stop ai contributi della sanità regionale alle pubbliche assistenze per la sanificazione delle ambulanze per i trasporti Covid, nel corso della consueta conferenza stampa ha toccato il tema con una sua particolarissima visione.


Viale ha detto che le ambulanze Covid erano <ben 31>, cioè 5 alla Spezia, 2 nel Tigullio, 6 a Genova 10 a Savona e 8 a Imperia. A ben guardare e a fronte del numero ricoveri delle persone più gravi quel “ben” è decisamente di troppo. Ci sono state giornate in cui quelle ambulanze hanno trasportato in ospedale decine e decine di persone, tanto da faticare a coprire il servizio.
L’assessore ha quindi scaricato la responsabilità della decisione sul 118 secondo i cui esperti <il servizio ha avuto necessità di rimodulazione> per cui il trasporto <verrà consentito a tutte le pubbliche assistenze del territorio regionale ligure>. Detta così, sembra un ampliamento del servizio, ma non è propriamente esatto.

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Ecobonus, sisma bonus e fotovoltaico al 110%: condizioni e limiti di accesso alle detrazioni fiscali del Decreto Rilancio 2020

L'approvazione del Decreto Rilancio 2020 ha aperto nuove interessanti prospettive per il settore delle costruzioni con la previsione di una detrazione fiscale potenziata al 110% per interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico e l'installazione di impianti solari fotovoltaici.

Ecobonus, sisma bonus e fotovoltaico al 110%: ristrutturare gratis?

Che siano prospettive, comunque, interessanti non c'è dubbio ma la nascita di quelli che ormai sono stati denominati superbonus ha portato la stampa (non specializzata) a titoloni sui giornali come "Ristrutturare senza spendere un euro", "Ristruttura gratis" e molti contribuenti a chiedere informazioni su cosa avrebbero dovuto fare per accedere a questa nuova detrazione.

Ecobonus, sisma bonus e fotovoltaico al 110%: le domande alla Posta di LavoriPubblici.it

Solo sulla Posta di LavoriPubblici.it negli ultimi giorni abbiamo ricevuto una grande quantità di email da parte di contribuenti interessati alla nuova detrazione, spesso facendo domande su piccole ristrutturazioni di un bagno, una stanza o la sostituzione di una caldaia.

domenica 17 maggio 2020

“Sono positivo”: tossisce e sputa addosso alla bigliettaia della stazione di Londra, lei si ammala e muore di coronavirus

Aggredita a sputi e colpi di tosse da un uomo infettato dal Covid-19: è l'incredibile episodio che ha segnato tragicamente in Gran Bretagna il destino di Belly Mujinga, 47 anni, addetta ai biglietti a Victoria Station, grande stazione ferroviaria di Londra. L'episodio era avvenuto a marzo e aveva visto la donna presa di mira assieme a una collega: «Erano nella hall accanto al bancone quando sono stati aggredite da un utente che sputava su di loro», ha spiegato il sindacato TSSA (Transport Salaried Staffs’ Association) in una nota. «Un uomo ha tossito su di loro e e poi ha detto che aveva il virus». 

Non il primo misfatto del genere, nel Regno e nel resto del mondo, contro lavoratori di servizi essenziali impegnati in prima linea sulla trincea dell'emergenza coronavirus; ma uno dei primi noti conclusosi con la morte della vittima.

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Zona rossa a Letino, il sospetto: diffusione silente del virus

Una diffusione «silente» del virus tra la popolazione di Letino (Caserta), «tenuto conto del grado di diffusività dell'infezione ad oggi riscontrata in proporzione all'entità della popolazione interessata e la condizione di asintomaticità rilevata nei soggetti positivi». Questo il sospetto della Asl di Caserta e dell'Unità di crisi della Regione Campania che ha portato alla decisione, presa dal governatore Vincenzo De Luca con un'ordinanza firmata oggi, di istituire una zona rossa in tutto il comune di Letino da oggi e fino al 20 maggio, per permettere in questi 4 giorni l'effettuazione dei tamponi diagnostici su tutta la popolazione da parte della Asl d'intesa con l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno.

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Rientri in Campania e imbarchi per le isole, due viaggiatori positivi al test rapido

Verso sera TEMPORALI in arrivo su diverse zone del nord, sole e caldo altrove

Altro impulso instabile in transito al nord tra il tardo pomeriggio e la serata, coinvolta marginalmente anche la Toscana. Domenica soleggiata e calda quasi ovunque. Lunedi peggiora in Sardegna, in serata anche al nord-ovest, poi sino a mercoledì instabile ovunque e generale calo delle temperature.


SITUAZIONE: una zona di alta pressione protegge ancora gran parte dell'Italia centrale e meridionale, mentre il nord è raggiunto da un flusso di correnti instabili da sud ovest che favorisce il passaggio di impulsi temporaleschi. Uno di questi è atteso in serata, come testimonia la sequenza grafica del modello americano tra le 17 e le 20 e tra le 21 e le 24:

Rispetto alle grafiche proposte va evidenziato un possibile maggiore coinvolgimento dell'Emilia, della Toscana, della Sardegna e marginalmente dell'Umbria, ma i fenomeni più rilevanti dovrebbero comunque attestarsi sul catino padano e sulla fascia prealpina e nord appenninica.

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Cosa c’è da sapere sulle mascherine della Regione “made in Piemonte” prodotte in Marocco

TORINO – Seppur con evidenti e già denunciati ritardi – l’ultimo appello quello dell’assessore torinese Alberto Unia – stanno arrivando nelle case dei piemontesi le mascherine gratuite fornite dalla Regione. Da palazzo Lascaris era stato annunciato che i dispositivi sarebbero stati prodotti da tre aziende piemontesi per un totale di 5 milioni di pezzi. Un orgoglio made in Piemonte che è stato riportato anche sulla busta intestata della Regione che reca la seguente dicitura: “prodotto e confezionato da aziende Piemontesi“. Sul web, tuttavia, sta circolando una foto in cui si legge la scritta sull’etichetta “Made in Marocco“.

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Coronavirus, ecco cosa si può fare da domani e dal 3 giugno

Il decreto delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone

Riaprono da lunedì ristoranti, bar, pizzerie, pub, parrucchieri, estetisti, negozi, ma anche musei e le chiese per la messa. Tutto nel rispetto delle misure anti contagio. Nessun limite per gli spostamenti delle persone nella stessa regione: non servirà più l'autocertificazione. Sì agli incontri non solo tra parenti e fidanzati, ma anche tra gli amici. Fino al 2 giugno restano invece vietati gli spostamenti tra regioni. Così come quelli da e per l'estero, salvo per comprovavate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Consentito, in ogni caso, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Dal 25 maggio, riapriranno, poi, palestre e centri sportivi. Dal 15 giugno i teatri e i cinema.

Le attività economiche, produttive e sociali dovranno svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.
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Gaffes, fake news e bugie: il coronavirus spinge gli autocrati sull’orlo della crisi di nervi

Putin è contestato e deriso, Bolsonaro perde il controllo del suo governo. I leader populisti hanno dimostrato incapacità nella gestione della crisi

Noi siamo i medici del pronto soccorso di Armavir. Non abbiamo ricevuto i pagamenti promessi. Nessuno. Né un rublo. Né un copeco». Vestiti in tute blu, facce coperte dalle mascherine, dottori e infermiere si sono disposti a scacchiera sul piazzale delle ambulanze, in rigido distanziamento, per scandire in coro il loro messaggio al presidente.
Il loro tono non è disperato, e nemmeno troppo arrabbiato, quasi canzonatorio.

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Brasile, i militari prendono le distanze da Bolsonaro e difendono la democrazia


sabato 16 maggio 2020

Coronavirus, Trump spiega perché gli Usa hanno il più alto numero di contagi

Nel suo discorso tenuto ad Allentown, in Pennsylvania, presso la sede di Owens and Minor, distributore di forniture mediche, Trump ha affermato che gli Stati Uniti hanno il maggior numero di casi di Covid-19 al mondo perché, rispetto agli altri Paesi, negli Usa vengono effettuati più tamponi. "Se non facessimo alcun test - ha detto The Donald alla platea - avremmo pochissimi casi".
In molti, specialmente su Twitter, hanno reagito con sarcasmo alle parole del presidente Usa, evidenziando quanti problemi in meno ci sarebbero, nella vita, se solo fossero ignorati. Kevin M. Kruse, uno storico di Princeton, ha scritto: "Chiedete a qualsiasi oncologo e vi dirà che il segreto per battere il cancro è quello di non fare mai uno screening". Sarah Cupp, conduttrice televisiva con un passato alla Cnn, ha commentato così le parole di Trump: "Se chiudo gli occhi, voi non potete vedermi". Negli Usa i contagiati hanno superato 1,4 milioni e sono poco più di 85mila le persone decedute a causa del virus (dati di giovedì 15 maggio 2020).

Riaperture, tutte le regole per bar, ristoranti, spiagge, piscine, palestre e negozi

Le linee guida dell'accordo tra governo e regioni per la fase 2 dal 18 maggio. Scende a un metro la distanza minima interpersonale (due solo durante l'attività fisica in palestra). Prenotazione sempre consigliata, i gestori potranno conservare per 14 giorni i nominativi dei clienti

Disponibilità di prodotti igienizzanti per disinfettare sempre le mani. Mascherine obbligatorie quasi sempre. Prenotazione consigliata per cenare, andare a farsi i capelli, e anche in spiaggia. Interessante l'indicazione generalizzata di conservare per 14 giorni il nominativo dei clienti che hanno prenotato: una precauzione che evidentemente facilita l'individuazione di potenziali infetti nel caso di nuovi focolai ma che solleva dubbi dal punto di vista della privacy. Possibilità di misurare la temperatura a tutti impedendo l'accesso a chi ha più di 37,5. Ma soprattutto, la distanza interpersonale minima, che deve esserci sempre ma scende a 1 metro. Sono questi i punti principali contenuti nelle linee guida per la fase 2 su cui si sarebbe trovato l'accordo tra governo e regioni. Ecco nel dettaglio le principali indicazioni per ogni attività.

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venerdì 15 maggio 2020

«Il virus già qui da gennaio, in incognito» I dati di uno studio: primo caso a Curno (BG)

Lo studio di un gruppo di ricerca di Regione, Ats e Asst lombarde sulla diffusione ben prima del 20 febbraio quando è stato individuato il «paziente uno» di Codogno. È di Curno il primo caso accertato nella nostra provincia.


Il 1° gennaio è già nel Basso Lodigiano, da noi arriva qualche giorno dopo: il primo malato accertato di Covid-19 in Bergamasca accusa i primi sintomi tra il 15 e il 25 gennaio. È di Curno.
In quelle due settimane il virus non corre, il numero dei contagiati (inconsapevoli) sale lentamente e, soprattutto, nessuno sa che il coronavirus è in Italia. Anzi, non si sa quasi nulla in giro per il mondo: Wuhan esplode a fine gennaio.
Dal 25 gennaio al 5 febbraio, quando il «caso 1» di Codogno è ancora ben lontano dall’essere individuato, i paesi «infettati» nella provincia di Bergamo salgono a cinque: a Curno si aggiungono Gazzaniga, Ponte Nossa, San Giovanni Bianco. E Alzano, che già entra nel range dei Comuni che hanno tra i due e i cinque casi di persone contagiate. Stop.
Il virus prende la rincorsa e in 10 giorni tra il 5 e il 15 febbraio il «cluster» bergamasco comincia a montare, accendendosi in particolare nei paesi della bassa Valle Seriana. C’è già anche a Bergamo città. Mentre il contagio cresce e corre, nulla ancora si sa della sua presenza in Italia: il 20 febbraio, il giorno in cui una dottoressa di Codogno ha l’intuizione ed esegue il tampone - positivo - sul 38enne, la mappa della Lombardia è già quasi tutta disseminata di persone infettate. Ma nessuno ancora lo sa.
Le mappe a scaglioni temporali che ripercorrono il viaggio in incognito del coronavirus in regione, sono l’esito finale del report «La prima fase dell’epidemia di Covid-19 in Lombardia», fotografata da un gruppo di ricerca coordinato da Danilo Cereda (Direzione generale Welfare, Regione Lombardia), Marcello Tirani (Dipartimento di igiene e medicina preventiva, Ats Pavia) e Francesca Rovida (Fondazione Irccs, Policlinico San Matteo di Pavia), con la collaborazione di vari studiosi, istituti di ricerca, Ats e Asst lombarde, tra cui medici al fronte nella Bergamasca.

Il dubbio che il virus fosse in circolo da ben prima del 20 febbraio è noto. A confermare che circolasse è questo studio che ha analizzato i primi 5.830 casi accertati di Covid-19 in Lombardia, registrati tra i primi di gennaio e l’8 marzo. Com’è possibile avere la certezza che una persona sia stata contagiata se prima del 20 febbraio non si facevano tamponi? Non è possibile. Infatti i tamponi sono stati fatti dopo. Sono risultati positivi, e ai pazienti è stato chiesto di risalire ai primi sintomi e alla data approssimativa in cui hanno iniziato a star male. Ed è così che i ricercatori hanno confermato che il virus era già qui da inizio anno, liberamente circolante come la popolazione era libera di circolare e, purtroppo, di infettarsi. A una velocità di diffusione sempre maggiore, che nella nostra provincia è arrivata a essere superiore di quella degli altri due «cluster» analizzati, Codogno e Cremona: l’analisi dice che i casi a Bergamo raddoppiavano in 3.1 giorni, contro i 3.4 di Cremona e i 3.5 di Codogno.

Così il Coronavirus si può diffondere in un ristorante: il video dell’esperimento di una tv giapponese

L’emittente nazionale giapponese (Nhk) ha simulato con la consulenza di alcuni esperti, quello che potrebbe succedere in un ristorante e quanto sia facile infettarsi di Coronavirus, nel caso di presenza di una persona positiva, a un buffet. La tv nipponica ha riunito undici persone e ad una di queste è stata applicato della vernice fluorescente (che rappresenta il virus) sulle mani (creando così il finto positivo). Nel giro di mezz'ora tutti i partecipanti erano sporchi di vernice: così il video spiega come  e quanto rapidamente si diffonde il virus.