Tanto tuonò che piovve. Approvato in commissione Finanze a Attività Produttive della Camera un emendamento al decreto Liquidità presentato da LeU – a firma Luca Pastorino e Nicola Fratoianni – che esclude dagli aiuti di Stato messi a disposizione dal governo italiano le imprese con sede legale nei Paesi che l’Unione europea definisce “non cooperativi ai fini fiscali”, e cioè i cosiddetti paradisi fiscali. Un emendamento, in linea con quanto già fatto in Danimarca e Francia, che raccoglie le tante sollecitazioni giunte in questi giorni da esponenti politici, come Andrea Orlando, della società civile, come Sergio Cofferati e Vincenzo Visco e da associazioni come Nens, che tra le prime ha lanciato la campagna per escludere dai benefici di Stato chi sposta le sedi nei cosiddetti paradisi fiscali.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento al decreto liquidità sui benefici alle aziende. Il testo esclude dai benefici dell’articolo 1 le imprese con sede legale nella lista aggiornata Ue dalle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, ovvero i paradisi fiscali”, ha dichiarato in una nota il deputato Luca Pastorino. Esprime soddisfazione anche Nicola Fratoianni: “Una buona notizia. è stato approvato un emendamento a firma mia e del collega Pastorino che esclude dagli aiuti di stato le società con sedi nei paradisi fiscali. Un buon passo avanti. Ma non basta: avremmo voluto garantire aiuti solo alle aziende con le sedi legali e fiscali in Italia, così come chiedevamo la sospensione della distribuzione dei dividendi ai manager”.
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