Comunicato congiunto delle tre associazioni per informare i cittadini che, nonostante la decisione dell’Amministrazione Regionale di non erogare più la quota di rimborso specifico per “ambulanze Covid-19”, <le organizzazioni continueranno a mantenere gli elevati standard di servizio nell’interesse dei pazienti assistiti e della loro salute>. Cioè, si accollano i costi di sanificazione dall’assessore Viale giudicati, evidentemente, superflui per salvaguardare la salute dei soccorsi e del loro personale
Genova - Oggi l’assessore alla Salute, a seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale Pd Sergio Rossetti che dava notizia dello stop ai contributi della sanità regionale alle pubbliche assistenze per la sanificazione delle ambulanze per i trasporti Covid, nel corso della consueta conferenza stampa ha toccato il tema con una sua particolarissima visione.
Viale ha detto che le ambulanze Covid erano <ben 31>, cioè 5 alla Spezia, 2 nel Tigullio, 6 a Genova 10 a Savona e 8 a Imperia. A ben guardare e a fronte del numero ricoveri delle persone più gravi quel “ben” è decisamente di troppo. Ci sono state giornate in cui quelle ambulanze hanno trasportato in ospedale decine e decine di persone, tanto da faticare a coprire il servizio.
L’assessore ha quindi scaricato la responsabilità della decisione sul 118 secondo i cui esperti <il servizio ha avuto necessità di rimodulazione> per cui il trasporto <verrà consentito a tutte le pubbliche assistenze del territorio regionale ligure>. Detta così, sembra un ampliamento del servizio, ma non è propriamente esatto.
L’assessore ha quindi scaricato la responsabilità della decisione sul 118 secondo i cui esperti <il servizio ha avuto necessità di rimodulazione> per cui il trasporto <verrà consentito a tutte le pubbliche assistenze del territorio regionale ligure>. Detta così, sembra un ampliamento del servizio, ma non è propriamente esatto.
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