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sabato 14 novembre 2020

Covid: rallenta il contagio, 37.255 casi, 544 le vittime. Oltre 500 i ricoveri

Più di 227mila i tamponi effettuati. 76 i ricoverati in terapia intensiva, 484 con sintomi. Il ministro Boccia: 'Coprifuoco a Natale? Vedremo dai dati'

In calo la curva dei contagi: sono 37.255 i nuovi casi di coronavirus individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime nelle ultime 24 ore sono 544. Il totale dei contagiati individuati da inizio epidemia, compresi le vittime e i guariti, è ora di 1.144.552. Le vittime sono 44.683. Gli attualmente positivi sono 688.435 (+24.509), i guariti o dimessi 411.434 (+12.196).

Sono 484 i ricoverati con sintomi per il Covid in Italia nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 31.398, secondo i dati del ministero della Salute. In isolamento domiciliare ci sono 653.731 (+23.949)

Sono 76 in più i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Il totale delle persone in rianimazione è ora di 3.306 in tutta Italia. Sono 227.695 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, oltre 27 mila in meno di ieri, secondo i dati del ministero della Salute. Il rapporto tra positivi e test effettuati è del 16,3%. 

"Posticipare l'inizio del coprifuoco la notte di Natale? La priorità ora è mettere in sicurezza sul piano sanitario il Paese. E' presto per parlarne. Dovrà essere un Natale prudente e coscienzioso". 

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Boralevi: "Contagio Covid, i 5 posti dove si rischia di più"


Cirio: “Virus otto volte più forte rispetto alla prima ondata. Trasformiamo la rabbia in forza”

PIEMONTE – “Tanta gente è arrabbiata, ha ragione ma dobbiamo trasformare questa rabbia in forza”. Questo l’appello del presidente del Piemonte Alberto Cirio a proposito dell’emergenza coronavirus. “Se è vero che siamo più forti dal punto di vista sanitario, dobbiamo però tenere in considerazione che affrontiamo un nemico otto volte più forte rispetto alla prima ondata, un virus più invasivo, che tocca più persone”. 

Dopo aver rimarcato l’abbassamento del valore Rt del Piemonte il Governatore ha ricordato l’impegno della Regione a “ridurre i tempi della processazione dei tamponi, attraverso i tamponi rapidi. 22 mila tamponi fatti in un solo giorno sono tanti. Da agosto abbiamo messo in piedi un piano pandemico in Piemonte, che abbiamo adottato in questa seconda fase. Oggi nella nostra regione lavorano 3492 persone in più nella sanità, ci sino 88 Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Ieri abbiamo registrato dei positivi rispetto all’allentamento della pressione sui pronto soccorso ma questi numeri si devono assestare. Il Piemonte ricovera il doppio di persone rispetto alla media italiana, 8/9 ogni 100 ammalati di covid, in Italia la media è 4″. 

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In Svizzera oltre 8.000 contagi in un giorno, 482 sono in Canton Ticino

In Canton Ticino i nuovi contagi sono stati 482, con 6 decessi, il dato più alto registrato dall'inizio dell'emergenza Covid

L’epidemia da Covid-19 galoppa anche in Svizzera, dove ieri sono stati registrati 8.270 nuovi contagi, oltre 2.000 in più rispetto al giorno precedente.

I dati forniti oggi dall’Ufficio federale della sanità pubblica, relativi alle ultime 24 ore, segnalano 86 decessi e 304 ricoveri in ospedale in tutto il territorio della confederazione. In tutto sono 243.472 i contagi dall’inizio della pandemia, mentre il conteggio dei morti sale a 2.769.

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In Svezia fallita strategia dell’immunità di gregge: ricoveri raddoppiano più che in altri Paesi UE

La Svezia nei mesi scorsi è balzata agli onori della cronaca per essere stata l’unico Paese europeo a non aver imposto il lockdown per affrontare la pandemia di COVID-19. La strategia dell’immunità di gregge avrebbe dovuto “proteggere” i cittadini da una seconda ondata, ma i dati di questi giorni raccontano un’altra storia.

La prima ondata della pandemia di COVID-19 verificatasi nei primi mesi dell'anno è stata affrontata in modo più o meno omogeneo dalla stragrande maggioranza dei Paesi, con alcuni costretti a fare un rapido dietrofront innanzi all'impennata di contagi e decessi (come il Regno Unito guidato da Boris Johnson). In Europa l'unica nazione che non ha introdotto il lockdown è stata la Svezia, puntando a una utopistica immunità di gregge che ha solo prodotto morte e sofferenza, senza ottener alcun risultato. Che lasciar circolare liberamente o quasi il coronavirus SARS-CoV-2 sia stata una scelta assurda e moralmente inaccettabile lo dimostra innanzitutto uno studio sulla sieroprevalenza condotto a Stoccolma, che ha rilevato anticorpi in meno dell'8% della popolazione. Il dato è perfettamente in linea con quello di Barcellona, città colpita duramente dalla pandemia e dove sono state introdotte misure molto stringenti. In parole semplici, significa che aver fatto circolare il virus tra la popolazione della capitale svedese non ha determinato alcuno “scudo” immunitario (la soglia minima dell'immunità di gregge è stimata nel 60% per la COVID-19, e per gli esperti tale principio può avere senso solo con un vaccino disponibile).

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L'Austria verso il lockdown totale con scuole chiuse

Minaccia capotreno con coltello dopo invito a indossare mascherina

Minaccia capotreno con coltello dopo invito a indossare mascherina
Arrestato un 44enne a Brignole, raggiunto dagli agenti della Polfer ha reagito con calci e pugni

Minaccia capotreno con coltello dopo invito a indossare mascherina
Era stato invitato a indossare la mascherina di protezione dal capotreno di un convoglio regionale in partenza dalla stazione di Brignole ma anziché ottemperare alla richiesta, un uomo di 44 anni, senza fissa dimora, ha estratto un coltello a serramanico e lo ha puntato alla gola del ferroviere.
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„Arrestato un 44enne a Brignole, raggiunto dagli agenti della Polfer ha reagito con calci e pugni

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Da Acqui a Ovada: 12 le persone multate per non aver rispettato le norme anti-Covid

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Da Acqui Terme sino a Ovada, passando per Spigno Monferrato e Sezzadio. Sono 12 le persone multate dai Carabinieri in questi giorni per non aver rispettato le normative anti-Covid. I cittadini fermati avevano violato il divieto di spostamento piuttosto che l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale previsti dai Dpcm vigenti.

Fonte

venerdì 13 novembre 2020

Boom di positivi nella RSA di Castelnuovo Don Bosco. Rachele Sacco: "Fatto gravissimo. Deve essere fatta chiarezza"

La vicepresidente dell'Associazione "Adelina Graziani" contro la malasanità e per i diritti umani denuncia: "Ci dicono sia venuta meno anche la possibilità di contattare ospiti con cellulari o tablet. Le RSA non sono prigioni"

Mi giungono voci sempre più preoccupanti su quello che sta accadendo nella Casa di Riposo San Giuseppe di Castelnuovo Don Bosco dove i casi positivi sono attestati a 82 su 96 ospiti della struttura. Mi chiedo come tutto questo sia stato possibile” commenta amareggiata Rachele Sacco, vicepresidente Associazione Adelina Graziani contro la malasanità e per i diritti umani, alla notizia di quello che si sta registrando nella nota struttura astigiana dove da mesi si sta assistendo ad un costante peggioramento delle condizioni.

La RSA San Giuseppe, infatti, era balzata agli onori della cronaca già nei mesi scorsi per la situazione della gestione, passata di mano da una cooperativa all’altra, ma anche su alcune criticità. La situazione, però, è andata peggiorando.

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"Ho 35 anni e stavo bene, poi la terapia intensiva per Covid"

 

"Io ho 35 anni, vado in palestra e sono in ottima forma fisica, non ho patologie pregresse godo (godevo) di ottima salute. Sono sempre stato molto attento a disinfettare correttamente le mani e ho sempre tenuto la mascherina; eppure il virus è riuscito a passare. Poi la terapia intensiva. Quando è morto il mio compagno di stanza sono crollato". E' la testimonianza di Lorenzo Stocchi, residente a Montevarchi (Ar), manager di Galateo Ricevimenti di Firenze, tra l'altro amico e collaboratore del sindaco di Terranuova Bracciolini (Ar), Sergio Chienni. Stocchi ha voluto rendere pubblica su Facebook, dopo essere stato costretto dal coronavirus alla terapia intensiva nell'ospedale San Donato di Arezzo, dove è tuttora ricoverato. Ha postato anche una sua foto con il casco per respirare e fa sapere di aver perso "circa 10/12kg" durante questa "esperienza terribile".

Lorenzo Stocchi ha raccontato la sua dolorosa storia anche "per sensibilizzare coloro che ancora si ostinano a portare la mascherina sotto al naso e fare le cene con gli amici. Penso al ragazzo di 39 anni di Livorno che è morto per un ritardo, penso al mio compagno di stanza, a tutti quelli che pur lottando non ce l'hanno fatta. Bisogna prevenire il virus a tutti i costi, fare sensibilizzazione e convincere gli scettici. Perché anche loro se ne renderanno conto quando una persona vicina è in fin di vita, ma sarà già tardi".

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Assessore Borasio positivo al covid: “Ansia, terrore negli occhi e ho odiato i negazionisti”

Covid: cresce il contagio, 40.902 nuovi casi. 550 le vittime

Il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Record di tamponi, 254.908, il rapporto tra positivi e test resta costante al 16%.

Continua a crescere i casi, sono 40.902 i contagiati dal coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. 550 le vittime di Covid nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.

Anche oggi si registra il record di tamponi nelle ultime 24 ore in Italia: sono 254.908 quelli effettuati nell'ultimo giorno, circa ventimila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test resta costante al 16%.

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Campania e Toscana zona rossa

Covid: in aumento del 30% i casi di anoressia e bulimia

Non piangete per Joseph, il bimbo morto in mare, se siete quelli che “prima gli italiani”

E’ morto un bambino di sei mesi, si chiamava Joseph e con la madre stava cercando di attraversare il mare che unisce la Libia e l’Italia. Ma non piangete, se siete fra quelli che “eh, ma anche gli italiani sono in difficoltà”. Perché non avete nessun diritto al dolore, voi che così bene avete contribuito a crearlo.

Joseph era un bel bambino e veniva dal mare.

Joseph compiva sei mesi e non sapeva ancora cantare.

Joseph odorava di mare quando ieri è morto perché la barca su cui viaggiavano si è spaccata nel mezzo.

Ma non piangete, se siete fra quelli che "eh, ma anche gli italiani sono in difficoltà".

Non piangete se siete fra quelli che "ma non possiamo accoglierli tutti" o "tutta l'Africa in Italia non ci sta".

Non piangete se "le 35 euro, il wifi gratuito e gli alberghi".

Non piangete se ora piangete solo perché Joseph era un bambino.

C'erano anche le donne incinte ieri, in acqua e aggrappate a quel pezzo di legno che si è sfondato nel mezzo. Ma non piangete, se fate finta di non sapere di chi erano incinte molte di quelle donne.

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Morto Salvatore Solimeno, noto campione di body building e nutrizionista: aveva 45 anni

Originario di Pompei, ma molto conosciuto anche in Campania, Salvatore Solimeno era affetto da una grave forma di talassemia: è deceduto all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli. Da quanto si apprende, pare che a peggiorare le sue condizioni di salute sia subentrato anche il Coronavirus, come rende noto anche l’Ordine nazionale dei biologi.

Sono centinaia e centinaia i messaggi che sono comparsi nelle ultime ore sui social network in cui amici, estimatori, clienti e pazienti piangono la scomparsa di Salvatore Solimeno, deceduto a soli 45 anni: originario di Pompei, ma noto in tutta la Campania, Solimeno era un campione di body building, ma anche un istruttore di fitness, nonché biologo nutrizionista. Il 45enne è morto all'ospedale Fatebenefratelli di Napoli, dove era ricoverato da alcuni giorni: soffriva di una grave forma di talassemia, ma da quanto si apprende, ad aggravare le sue condizioni di salute ci sarebbe stato anche il Coronavirus. "Mi spiace comunicare che Salvatore Solimeno a causa di una brutta talassemia ci ha lasciato. Riposi in pace" è il ricordo della pagina Facebook "Culturismo italiano", che riporta le notizie sui maggiori body builder italiani e stranieri.

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giovedì 12 novembre 2020

Vinovo, l’intera classe doveva andare in quarantena. Ma l’avviso è arrivato quando era già finita

 Il caso sollevato dai genitori di una scuola elementare torinese

VINOVO. L'avviso dell'Asl che l'intera classe doveva andare in quarantena è arrivato esattamente il giorno dopo la fine del periodo. E' il caso sollevato dai genitori della scuola elementare Matteotti di Vinovo, alle porte di Torino. La classe - si avvertiva nella lettera dell'azienda sanitaria Asl To5 alle famiglie degli alunni - avrebbe dovuto «andare in quarantena a partire dal 27 ottobre per i 14 giorni successivi al contatto con alunno positivo». Ma la comunicazione - raccontano i genitori - è arrivata soltanto ieri, mercoledì 11 novembre, quindi nel giorno in cui il periodo di isolamento era finito. E in queste due settimane le famiglie hanno continuato a portare a scuola i loro bambini, ignare del divieto.

Coronavirus: i contagi in Italia e quali sono le regioni da tenere sotto controllo

Covid, Ilaria Capua: «Cura Trump da 1 milione di euro, forte come la Kryptonite»

Trump e la sua guarigione dal Covid? «Trump è stato capace di dare il peggiore esempio possibile, perché ha avuto un trattamento da Superman, tipo kryptonite. Gli hanno fatto una dose sostanziosa di anticorpo monoclonale, che è tipo un missile terra aria, e che blocca il virus quando sta entrando nel sangue e quindi non riesce a provocare malattia Ma questa non è una medicina per tutti, è costosissima, la sua cura sarà costata moltissimo, si parla di 1 milione di euro. E' una cura da presidente».

A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Ilaria Capua, direttrice dell'UF One Health Center della Florida, che oggi è intervenuta nel programma condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Lei come sta affrontando questo momento delicato? «Sono in lockdown volontario, non mi voglio ammalare, non me lo posso permettere, anche come immagine, devo dimostrare che questo virus posso tenerlo a bada.

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Nel mondo 10 mila morti di Covid nel mondo in 24 ore, la metà in Europa

Covid: 37.978 nuovi contagi, 636 morti

Record tamponi a 234mila, incidenza positivi risale a 16%

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Sono 37.978 i nuovi contagi da coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 636.

Il totale dei casi individuati da inizio epidemia sale così a 1.066.401, mentre i morti sono ora 43.589. In un singolo giorno non si registrava un numero così alto di vittime dal 6 aprile scorso, anche in quel caso furono 636.
    E' ancora record sui tamponi nelle ultime 24 ore in Italia: sono 234.672 quelli effettuati nell'ultimo giorno, circa novemila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test risale al 16,18%, quasi il 2% in più rispetto a ieri.

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Covid: Gimbe, superata la soglia dell'1% della popolazione infetta


L’emergenza Covid-19 ha saturato l’ospedale di Aosta: “Occupati l’86% dei posti letto in area medica e il 50% in Terapia intensiva”


Apre l'ospedale da campo al San Martino

Ventiquattro i posti letto attrezzati

GENOVA - E’ prevista nel primo pomeriggio di giovedì 12 novembre, con un giorno di ritardo sulla tabella di marcia, l’apertura dell’ospedale da campo allestito dalla Croce Rossa Italiana davanti al pronto soccorso dell’ospedale San Martino.

L’entrata in funzione dell’ospedale di emergenza, sistemato all’interno di sei tendoni, con 24 posti letto attrezzati, servirà per alleggerire la pressione sul pronto soccorso. "Ciò a cui teniamo e sul quale siamo particolarmente attenti – ha detto il direttore generale del policlinico Giovanni Ucci - è il fatto che i pazienti non debbano rimanere fermi sulle ambulanze o in strada. Questo spazio servira' proprio per accoglierli in attesa di essere sistemati nei nostri reparti Covid o in quelli degli altri ospedali della Liguria". 

Intanto sono  1.102 i nuovi positivi in Liguria (644 nell'area di Genova), a fronte di 6.922 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. In totale i tamponi effettuati da inizio emergenza sono 503.245 e i positivi 39.242. Gli ospedalizzati sono attualmente 1.413 (+6 rispetto a ieri), di cui 98 in terapia intensiva (+6).

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Comprati da un dentista di Bolzano, importati dall’India, contatto cinese e intermediario turco: la farsa dei 150mila vaccini antinfluenzali di Regione Lombardia

È la surreale filiera esistente dietro una discussa fornitura che ora rischia di saltare. Sul caso hanno avviato verifiche sia i carabinieri del Nas di Trento sia la guardia di finanza di Bolzano, dopo l’articolo de ilfattoquotidiano.it che ha svelato i retroscena dell’ultimo tentativo della giunta Fontana per mettere una pezza sul pasticcio dei vaccini. Dai primi riscontri è emerso che la società dello studio dentistico non è iscritta nel registro degli intermediari di prodotti farmaceutici detenuto dal ministero della Salute. E per questo i carabinieri, in attesa di approfondire eventuali rilievi penali, hanno già preso un primo provvedimento amministrativo: una sanzione da 6mila euro allo studio 


Vaccini indiani importati da un dentista di Bolzano attraverso un intermediario turco, grazie agli auspici di un conoscente cinese. È questa la surreale filiera dietro la fornitura di 150mila dosi di vaccino antinfluenzale che Regione Lombardia era in procinto di affidare allo Studio Dr. Mak & Dr. D’Amico Srl, società che gestisce un piccolo studio dentistico in Alto Adige. Una fornitura che ora rischia di saltare. Sul caso hanno infatti avviato verifiche sia i carabinieri del Nas di Trento sia la guardia di finanza di Bolzano, dopo l’articolo de ilfattoquotidiano.it che ha svelato i retroscena dell’ultimo tentativo della giunta Fontana per mettere una pezza sul pasticcio dei vaccini. Dai primi riscontri è emerso che la società dello studio dentistico non è iscritta nel registro degli intermediari di prodotti farmaceutici detenuto dal ministero della Salute. E per questo i carabinieri, in attesa di approfondire eventuali rilievi penali, hanno già preso un primo provvedimento amministrativo: una sanzione da 6mila euro allo studio.

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Covid, 52 milioni di contagi al mondo

I decessi dall'inizio della pandemia sono stati 1,28 milioni

Sono oltre 52 milioni i casi di contagio registrati nel mondo dall'inizio della pandemia di Covid-19, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. I decessi totali sono oltre 1,28 milioni.


Il paese più colpito al mondo dal nuovo coronavirus in termini assoluti restano gli Stati Uniti, con più di 10 milioni di casi e quasi 241 mila vittime. Seguono l'India e il Brasile.

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Mille posti nei Covid Hotel per alleggerire gli ospedali

Camere per ospitare pazienti dimessi ma ancora positivi e chi non può rimanere isolato in casa. Le disposizioni della Regione alle Asl: subito i contratti con gli alberghi e assunzione del personale per l’assistenza

Un posto ogni 4mila abitanti, ovvero mille per tutto il Piemonte. Tanti dovranno essere quelli al più presto disponibili nei Covid Hotel. Dovranno servire per ospitare quei pazienti che pur essendo ancora positivi sono in condizioni da consentire, in assoluta sicurezza, la loro dimissione dall’ospedale ma per vari motivi, incominciando dal non poter contare su un isolamento domiciliare, non possono tornare subito a casa.

Gli alberghi serviranno anche per accogliere gli ammalati che, pur non richiedendo cure ospedaliere, per evitare contagi famigliari non possono rimanere nella loro abitazione. Il ricorso a queste strutture non è una novità assoluta, già nel corso della prima ondata del Coronavirus la soluzione alberghiera era stata individuata come la principale in grado di evitare il sovraffollamento degli ospedali, ma salvo rarissimi casi non si era andati oltre l’aver messo sulla carta un progetto che, invece, adesso la Regione adotta con decisione tanto da definire i numeri necessari e sollecitare le Asl ad agire tempestivamente. 

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Curare a casa il Covid ora si può, arriva (finalmente) il protocollo

La Regione Piemonte dirama le linee guida per i medici di famiglia e le Rsa. La terapia domiciliare consente di intervenire ai primi sintomi del contagio ed evita i ricoveri impropri, decongestionando gli ospedali. L'efficacia della sperimentazione alessandrina


Come e quando curare a casa i pazienti Covid. Mentre gli ospedali si avviano verso una situazione sempre più critica, con necessità impellente di posti letto, torna a riaffacciarsi come già accadde nella prima ondata il tema, cruciale, delle terapie a domicilio. Ormai è accertato che una parte considerevole dei pazienti che vengono ricoverati potrebbe essere curata al proprio domicilio. Lo aveva dimostrato una sperimentazione sul campo nell’area di Acqui Terme e Ovada dove era stato applicato il protocollo denominato Covid a Casa, elaborato tra gli altri dal primario di oncologia Paola Varese e dal direttore del distretto Claudio Sasso chiamato a far parte del Dirmei. Da oggi quel protocollo, con le indicazioni terapeutiche del primario di malattie infettive del San Giovanni Bosco, Giovanni Di Perri, deve essere applicato in tutta la regione. “In relazione alla evoluzione Covid sul territorio regionale e alla esigenza di potenziare ulteriormente le azioni nell’area territoriale” si legge nella circolare inviata dal Dirmei ai direttori generali delle Asl, ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, “si dispone l’immediata applicazione del protocollo”.

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Covid-19, curarsi a casa. Lo può fare un paziente su tre. E invece si corre in ospedale

mercoledì 11 novembre 2020

"Terapie intensive al collasso", ecco le regioni in crisi

Ampiamente superata in Italia la soglia del 30% di posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19, definita "critica" dal ministero della Salute nell'emergenza coronavirus. La media italiana è infatti salita rapidamente negli ultimi giorni attestandosi al 37%, ma è allarme rosso in 11 regioni e nelle 2 Province autonome del Trentino Alto Adige, che l'hanno ampiamente superata. In cima alla 'lista nera' l'Umbria che ha toccato ormai il 57% di saturazione dei suoi posti letto di intensiva, seguita da Piemonte (56%), Provincia autonoma di Bolzano e Lombardia al 54%. E' quanto emerge dai dati, aggiornati alle 20.16 di ieri 10 novembre, elaborati dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali. 

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Ciondolo anti-Covid, si dimette il presidente di InnovaPuglia

Il governatore Emiliano ha accettato le dimissioni irrevocabili

Si è dimesso il presidente di InnovaPuglia - l'Agenzia che gestisce anche i maxi appalti sanitari della Regione Puglia - Giuseppe Tiani, finito nella bufera dopo essersi presentato in audizione in Commissione Affari Costituzionali con un ciondolo "micropurificatore d'aria" capace di "inibire qualsiasi virus".
    Tiani, che è anche segretario generale del sindacato di Polizia Siap, ha chiamato il presidente della Regione Michele Emiliano presentando le dimissioni "irrevocabili" dal consiglio di amministrazione dell'azienda.

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Covid: l'Italia supera il milione di casi. In 24 ore 32.961 nuovi contagi, 623 morti. Oltre tremila pazienti in terapia intensiva

'Sbagliato dare messaggi che sminuiscono situazione drammatica'

A quasi 11 mesi dall'inizio dell'emergenza, l'Italia supera il milione di casi Covid 19. I contagiati totali, compresi guariti e vittime, sono 1.028.424. 

Sono 32.961 i nuovi contagi da coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia. Le vittime sono 623 e portano il totale a 42.953.

E' stata superata la soglia dei 3 mila pazienti in terapia intensiva. Con i 110 delle ultime 24 ore il totale è di 3.081 persone in rianimazione. Il limite massimo resta quello del 3 aprile scorso con 4.068 ricoverati in terapia intensiva.

Sono 225.640 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, circa 8 mila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test è del 14,6%, in calo di 1,5% rispetto a ieri. (ANSA).

L'ALLARME DI MEDICI E INFERMIERI - Gli ospedali "sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell'abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell'infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione". 

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Covid, Zaia: "Rischiamo di perdere guerra all'epidemia"


Arrestati manager ed ex vertici di Autostrade. Castellucci ai domiciliari

L'indagine sui pannelli fonoassorbenti è una costola nata dall'inchiesta sul crollo del ponte Morandi

La Guardia di finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l'ItaliaSarebbero 6 le misure cautelari.

Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture

Ai domiciliari l'ex Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, e Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell'azienda.  I tre attuali dirigenti interdetti per 12 mesi sono Stefano Marigliani, già direttore del primo tronco di Autostrade ora trasferito a Milano, Paolo Strazzullo, che era responsabile delle ristrutturazioni pianificate sul ponte Morandi, per l'accusa mai eseguite, distaccato a Roma, e Massimo Meliani di Spea.

L'inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l'analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell'indagine sul crollo del ponte Morandi. In particolare, sempre secondo quanto si apprende, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull'intera rete autostradale. Delle sei misure disposte dal Gip del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive. 

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Una alessandrina: “Abbandonata a me stessa. Ecco perché tanti vanno al Pronto Soccorso”

ALESSANDRIA – Ancora una volta alla nostra redazione è arrivata la testimonianza di chi deve purtroppo fare i conti con imprevisti e ritardi legati all’emergenza covid. Katia, una alessandrina, ha raccontato la sua situazione.

“Le istituzioni ti lasciano in balia di te stesso” ha scritto la nostra ascoltatrice “Asl ti manda dal medico di famiglia e il medico di famiglia all’Asl. Alla fine nessuno ti ha in carico”. Tutto è iniziato quando il compagno della donna ha scoperto di essere positivo e lei ha iniziato a stare male, evidenziando i tipici sintomi del coronavirus. “Mi è stata prescritta una terapia anti Covid, anche se non avevo fatto alcun tampone che accertasse il mio stato. La Asl è stata informata eppure a loro non risulto. Nessuno ti chiama per sapere il tuo stato, eppure nella mail che ha ricevuto il mio compagno c’era scritto che sarebbe stato contattato ogni giorno per sapere se c’erano sintomi nuovi. Lo hanno chiamato due volte: nella prima gli chiedevano i componenti del nucleo familiare e lui ha comunicato tutto, evidenziando che anche io avevo i sintomi. Il giorno dopo è stato richiamato ma nessuno sapeva nulla della chiamata precedente. Lui allora ripete tutto quello che aveva già detto il giorno prima, compreso il fatto che anche io sto male. Nella terza chiamata, quando gli hanno comunicato il giorno in cui dovrà eseguire il tampone di controllo, è di nuovo emerso che la segnalazione che mi riguardava non risultava”.

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La denuncia: “Mancano i reagenti, esiti dei tamponi in ritardo a Lucca”

martedì 10 novembre 2020

Coronavirus: 35.098 mila nuovi casi nelle ultime 24 ore, 580 le vittime

Ieri i morti erano stati 356. Non si registrava un dato così alto di vittime giornaliere dal 14 aprile, quando furono 602

Nelle ultime 24 ore sono 35.098 i nuovi casi di Covid individuati in Italia. Sono 580 le vittime nelle ultime 24 ore. Ieri i morti erano stati 356. Non si registrava un dato così alto di vittime giornaliere dal 14 aprile, quando furono 602. Dall'inizio dell'emergenza i contagiati dal virus - comprese vittime e guariti - sono 995.463 mentre le persone guarite o dimesse sono 363.023, con un incremento rispetto a ieri di 17.734. A livello regionale è ancora una volta la Lombardia, con 10.955 nuovi casi in 24 ore, seguita dal Piemonte (+3.659), dal Veneto (+2.763), dalla Campania (+2.716) e dal Lazio (+2.608).

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Piemonte, «Ricoverati verso quota 6mila. Quasi esauriti i letti in terapia intensiva»


Liguria, 1.172 nuovi casi su 3.513 persone testate. I decessi sono 39