Camere per ospitare pazienti dimessi ma ancora positivi e chi non può rimanere isolato in casa. Le disposizioni della Regione alle Asl: subito i contratti con gli alberghi e assunzione del personale per l’assistenza
Un posto ogni 4mila abitanti, ovvero mille per tutto il Piemonte. Tanti dovranno essere quelli al più presto disponibili nei Covid Hotel. Dovranno servire per ospitare quei pazienti che pur essendo ancora positivi sono in condizioni da consentire, in assoluta sicurezza, la loro dimissione dall’ospedale ma per vari motivi, incominciando dal non poter contare su un isolamento domiciliare, non possono tornare subito a casa.
Gli alberghi serviranno anche per accogliere gli ammalati che, pur non richiedendo cure ospedaliere, per evitare contagi famigliari non possono rimanere nella loro abitazione. Il ricorso a queste strutture non è una novità assoluta, già nel corso della prima ondata del Coronavirus la soluzione alberghiera era stata individuata come la principale in grado di evitare il sovraffollamento degli ospedali, ma salvo rarissimi casi non si era andati oltre l’aver messo sulla carta un progetto che, invece, adesso la Regione adotta con decisione tanto da definire i numeri necessari e sollecitare le Asl ad agire tempestivamente.
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