PIEMONTE – “Tanta gente è arrabbiata, ha ragione ma dobbiamo trasformare questa rabbia in forza”. Questo l’appello del presidente del Piemonte Alberto Cirio a proposito dell’emergenza coronavirus. “Se è vero che siamo più forti dal punto di vista sanitario, dobbiamo però tenere in considerazione che affrontiamo un nemico otto volte più forte rispetto alla prima ondata, un virus più invasivo, che tocca più persone”.
Dopo aver rimarcato l’abbassamento del valore Rt del Piemonte il Governatore ha ricordato l’impegno della Regione a “ridurre i tempi della processazione dei tamponi, attraverso i tamponi rapidi. 22 mila tamponi fatti in un solo giorno sono tanti. Da agosto abbiamo messo in piedi un piano pandemico in Piemonte, che abbiamo adottato in questa seconda fase. Oggi nella nostra regione lavorano 3492 persone in più nella sanità, ci sino 88 Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Ieri abbiamo registrato dei positivi rispetto all’allentamento della pressione sui pronto soccorso ma questi numeri si devono assestare. Il Piemonte ricovera il doppio di persone rispetto alla media italiana, 8/9 ogni 100 ammalati di covid, in Italia la media è 4″.
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