sabato 16 aprile 2016
La morte di Giuseppe Uva, assolti carabinieri e poliziotti
Gli 8 erano accusati di omicidio preterintenzionale. Famiglia: continueremo battaglia
La corte d'assise di Varese ha assolto i due carabinieri e i sei poliziotti dall'accusa di omicidio preterintenzionale nel processo con al centro la morte di Giuseppe Uva, deceduto all'ospedale di circolo di Varese nel giugno 2008 dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei Carabinieri. Dopo la lettura della sentenza gli imputati si sono abbracciati, mentre una parente dell'uomo è uscita dall'aula gridando "maledetti".
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venerdì 15 aprile 2016
Slot, buco da 160 milioni. Concessionari e gestori non pagano la tassa
La legge di stabilità del 2015 aveva introdotto una contestata tassa a carico del settore della macchinette. Il gettito atteso era 500 milioni con scadenza a ottobre scorso, ma finora ne sono arrivati molti meno. Molti non pagano in attesa di una decisione della Consulta, ma il balzello è in vigore a tutti gli effetti. Un danno all'erario, ma anche alla concorrenza
Era nata male e sta finendo peggio la tassa di 500 milioni di euro ai concessionari e gestori di slot, le cosiddette macchinette mangiasoldi piazzate ovunque, circa 400mila apparecchi che strabordano in bar, pizzerie, ristoranti, mense, aeroporti, stazioni, supermercati. I soggetti della filiera, cioè i 13 concessionari, i 4mila gestori sparsi in tutta Italia e la miriade di esercenti avevano criticato con intensità e argomentazioni diverse la misura decisa dal governo con la legge di Stabilità del 2015. Poi obtorto collo sembrava avessero deciso di pagare. Con il passare del tempo, però, molti hanno cambiato idea sottraendosi all’obbligo di sborsare la prima rata pari al 40 per cento degli importi dovuti entro aprile dell’altr’anno e la seconda con il restante 60 per cento entro ottobre.
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Terremoto in Giappone, scossa 6.4 nel sud, 9 morti accertati
Più di 100 scosse di assestamento, 20 abitazioni crollate
A poco più di 12 ore dal sisma 6.4 nella prefettura di Kumamoto, in Giappone, il bilancio delle vittime e dei danni tende inevitabilmente ad aumentare. Secondo le forze di polizia sono 9 i morti accertati, e almeno 765 le persone sottoposte a cure, 53 delle quali con ferite gravi. In base ai dati della prefettura centrale circa 44.000 persone sono state sistemate in 500 centri di accoglienza all'interno della regione.L'agenzia meteorologica ha segnalato più di 100 scosse di assestamento, tra la prima di magnitudo 6.5, registrata alle 21.26 con un epicentro di 11 km di profondità, e le 6 del mattino, e l'ente avverte che altri tremori di intensità sostenuta potrebbero verificarsi. Almeno 20 abitazioni sono crollate nella cittadina di Mashiki, quella maggiormente colpita dal sisma, con incendi sparsi sul territorio.
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Aggiornamento: Terremoti: Giappone, in due giorni almeno 29 vittime
Tensione Italia-Austria, Ue avverte: "Vienna mette a rischio Schengen"
Il commissario Ue per gli Affari Interni Avramopoulos: "Invieremo lettera formale. Italia ha nostro sostegno con Frontex"
"La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen". Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per gli Affari Interni, in un'intervista alla Stampa in riferimento alla barriera austriaca al Brennero: "Iniziative unilaterali come questa" finiscono per attentare alla libera circolazione. Il commissario ha chiesto "alla ministra Mikl-Leitner un testo che spieghi cosa stanno facendo e perché. Lo aspettiamo da un attimo all'altro. Anche noi invieremo una lettera formale". "Non è la giusta risposta ai problemi - ribadisce - Spero che la decisione non sia attuata e che il dialogo prevalga. Dobbiamo fare tutti il possibile perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati". Avramopoulos si dice poi "molto deluso" per i numeri sulla ricollocazione: "Lo scorso anno, potevano anche avere ragione nell'esprimere il dubbio che quelli che entravano fossero davvero identificati e registrati. Ora la verifica è totale".
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giovedì 14 aprile 2016
Carrara: frana costone di una cava sulle Apuane, due operai sotto le rocce
Messo in salvo un terzo che era rimasto sospeso nel vuoto
E' franato il costone di una cava del bacino di Colonnata. Sotto le
rocce sarebbero rimasti due cavatori. Un terzo uomo rimasto sospeso è
stato tratto in salvo e portato all'ospedale con un'ambulanza.
Proseguono
le ricerche dei due cavatori dati per dispersi dopo la frana di un
costone sulle Alpi Apuane. Sarebbero franate quasi duemila tonnellate di
marmo e i due operai sarebbero precipitati nel vuoto per circa trenta
metri e con loro anche una macchina tagliatrice. La tragedia è avvenuta
nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara, nella cava
Antonioli.
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mercoledì 13 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: ecco a voi L'ESTATE di APRILE
Fino al 20 aprile tempo stabile, soleggiato e caldo sull'Italia, specie al centro-sud, come se fossimo in estate...
Rovesci su Alpi, Prealpi e occasionalmente sulle zone di pianura più settentrionali...il tutto mentre il resto d'Italia si crogiola sotto il sole accompagnato da temperature elevate.
Sembra la previsione di una normale giornata estiva invece è il tempo che si prevede in Italia nel prossimo fine settimana.
La prima cartina ci mostra la situazione attesa sulla nostra Penisola nelle ore centrali della giornata festiva.
La coda dei sistemi frontali che transiteranno oltralpe, lambiranno le regioni settentrionali. Qui saranno presenti sporadici rovesci che agiranno soprattutto lungo la chiostra alpina, con locali sconfinamenti verso le zone di pianura più a nord.
Sul resto d'Italia dominerà un tiepido sole, con temperature da inizio estate soprattutto nelle pianura interne dell'Italia centrale, al meridione e sulla Sardegna.
Volgendo lo sguardo oltre e arrivando al termine della seconda decade mensile, il quadro termico italiano diverrà ancora più estremo (per tutti i dettagli si legga questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/Temperature/31/caldo-anomalo-al-sud-i-picchi-termici-della-settimana-prossima-/53333/)
Valori di temperatura da piena estate si presenteranno non solo sulla Sardegna, ma su gran parte dell'Italia centro-meridionale, specie lungo il versante tirrenico.
In questo frangente farà abbastanza caldo anche al nord, sebbene le temperature dovrebbero restare sotto la soglia dei 25° in pianura (si tratterà comunque di valori considerevoli visto il periodo).
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La Finanza scopre un falso invalido a Reggio Calabria Doveva avere un'accompagnatore ma passeggiava e correva
Doveva avere un accompagnatore perché invalido ma la Finanza lo ha
scoperto a correre e passeggiare da solo per la città ed è scattata la
denuncia
REGGIO CALABRIA - Secondo quanto appurato dalla Finanza percepiva una pensione di invalidità dal 1987 con tanto di indennità di accompagnamento in quanto riconosciuto affetto da distrofia muscolare progressiva ma per gli inquirenti si tratta di un falco invalido e lo hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato.
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REGGIO CALABRIA - Secondo quanto appurato dalla Finanza percepiva una pensione di invalidità dal 1987 con tanto di indennità di accompagnamento in quanto riconosciuto affetto da distrofia muscolare progressiva ma per gli inquirenti si tratta di un falco invalido e lo hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato.
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Madre e il suo bimbo travolti da un’auto a Novi, lei ferita e il bimbo sotto osservazione. Entrambi all’ospedale di Novi (AL)
Investiti in via Raggio davanti al Forno dell’Antica Ricetta
Mamma con il suo bambino di un anno travolti da un’auto ieri a Novi in via Raggio davanti al Forno dell’Antica Ricetta, sulle strisce pedonali. La donna ferita, non corre pericolo di vita, ricoverata all’ospedale di Novi Ligure.
Il bambino è stato salvato dalla prontezza della madre, che ha spinto
via la carrozzina, prima dell’impatto con il veicolo. Nell’urto, la
donna è stata sbalzata lontano di diversi metri.
Quando sono intervenuti i primi soccorritori, fra i quali l’investitore, un uomo di 50 anni, poi identificato dalla polizia municipale, e la nonna del piccolo, la donna investita era immobile a terra, mentre il bambino urlava dentro la carozzina rovesciata.
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Gino Fortunato, Massimo Putzu
Quando sono intervenuti i primi soccorritori, fra i quali l’investitore, un uomo di 50 anni, poi identificato dalla polizia municipale, e la nonna del piccolo, la donna investita era immobile a terra, mentre il bambino urlava dentro la carozzina rovesciata.
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Gulotta, 22 anni in carcere da innocente: lo Stato lo risarcirà con 6,5 milioni di euro
Risarcito. Ha trascorso ingiustamente 22 anni in carcere con l'accusa,
poi caduta, di aver partecipato alla strage dei due carabinieri nella
caserma di Alcamo Marina (Trapani) del 1976, sarà risarcito con 6,5
milioni euro dal ministero dell'Economia. È quanto ha stabilito la corte
d'appello di Reggio Calabria per Giuseppe Gulotta, muratore di
Certaldo, assolto nel 2010 dalle imputazioni.
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Bimba 3 mesi morta, s'indaga per omicidio volontario
Il padre è in carcere per violenza sessuale su 14enne
La Procura di Bari indaga per omicidio volontario per la morte di una bambina di tre mesi, deceduta il 13 febbraio scorso nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII. I sospetti degli inquirenti si concentrano in ambito familiare. Indagando sulla morte della piccola, i carabinieri hanno raccolto elementi d'accusa nei confronti del padre della vittima, un 29enne di Altamura, in relazione ad un episodio di violenza sessuale nei confronti di una 14enne, e per questo reato è stato arrestato sabato scorso.
La presunta violenza sessuale ai danni della 14enne risale al 6 gennaio scorso.
Ieri
si è svolto dinanzi al gip di Bari l'interrogatorio di garanzia
dell'uomo, assistito dall'avvocato Giuseppe Dellorusso, che ha fornito
la sua versione dei fatti. La difesa ha annunciato ricorso al Tribunale
del Riesame per ottenere l'annullamento del provvedimento restrittivo.
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martedì 12 aprile 2016
Studentessa torinese uccisa a sprangate a Ginevra
Valentina Tarallo, 29 anni, colpita a morte da un uomo che avrebbe tentato di rapinarla
L’uomo è stato descritto alto almeno un metro e 90, sui 20 anni. Un testimone ha raccontato al quotidiano 20 Minutes di averla vista a terra, in una pozza di sangue. «Accanto a lei - ha detto - c’era una sbarra in ferro lunga 60-70 centimetri, forse l’arma con cui è stata colpita e ferita ridotta in fin di vita».
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Massimo Massenzio, Massimiliano Peggio
Torino
Valentina Tarallo, studentessa torinese di 29 anni, è stata
uccisa lunedì notte a Ginevra, a seguito di un’aggressione. Un giovane
di colore l’avrebbe aggredita per strapparle la borsa: la ragazza ha
reagito e lui l’ha colpita con una spranga, ferendola a morte. L’uomo è stato descritto alto almeno un metro e 90, sui 20 anni. Un testimone ha raccontato al quotidiano 20 Minutes di averla vista a terra, in una pozza di sangue. «Accanto a lei - ha detto - c’era una sbarra in ferro lunga 60-70 centimetri, forse l’arma con cui è stata colpita e ferita ridotta in fin di vita».
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M5s: morto Casaleggio, fondatore del Movimento con Grillo. "Ha lottato fino all'ultimo"
Era ricoverato a Milano. Nell'aprile del 2014 era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano. Aveva 61 anni
E' morto stamani alle 7 a Milano Gianroberto Casaleggio, fondatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. I funerali - ha fatto sapere con un tweet Beppe Grillo - si celebreranno giovedì 14 aprile
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lunedì 11 aprile 2016
Concessionario di auto evade oltre 700mila euro, l'indagine della Finanza
Novi Ligure 11/04/2016 — Nuovo evasore totale scoperto dalla Guardia di Finanza di Novi Ligure: la scoperta di non trascurabili redditi d’impresa sottratti all’imposizione fiscale nel commercio di auto nuove e usate è il primo risultato di una lunga indagine, ancora in corso, su alcuni soggetti economici operanti nello specifico settore.
Analizzando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo e con l’aiuto di riscontri esterni, i finanzieri hanno individuato e sottoposto a controllo un’azienda che, nell’ultimo quinquennio, non risulta aver mai presentato la dichiarazione dei redditi, così occultando ingenti ricavi al fisco.
Gli accertamenti, condotti anche mediante indagini bancarie, hanno permesso di constatare oltre 700mila euro di ricavi sottratti all’imposizione fiscale nonché circa 150mila euro di Iva evasa.
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Analizzando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo e con l’aiuto di riscontri esterni, i finanzieri hanno individuato e sottoposto a controllo un’azienda che, nell’ultimo quinquennio, non risulta aver mai presentato la dichiarazione dei redditi, così occultando ingenti ricavi al fisco.
Gli accertamenti, condotti anche mediante indagini bancarie, hanno permesso di constatare oltre 700mila euro di ricavi sottratti all’imposizione fiscale nonché circa 150mila euro di Iva evasa.
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'Help' , salvati due naufraghi su un'isola deserta
Salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta realizzata con le foglie di palma sull'isola di Fanadik
Due naufraghi sono stati salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta, 'Help', realizzata con le foglie di palma, sull'isola disabitata di Fanadik, a circa 4 miglia nautiche da Pulap, un atollo delle Isole Caroline negli Stati Federati di Micronesia.
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Referendum trivelle, presidente Consulta: "Si deve votare". Grillo contro Mattarella
Grossi: "Votare significa essere pienamente cittadini". Il leader M5s: "Presidente prenda posizione di merito". Galletti, andrò e voterò 'No'. Cgil invita ad andare alle urne
ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sull'energia dovrebbe prendere una posizione". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo, mentre lasciava l'hotel Forum di Roma, alludendo al referendum di domenica sulle trivelle. "Bisogna che ogni tanto prenda una posizione. Sull'energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà", ha aggiunto invitando il presidente della Repubblica a pronunciarsi in merito.
Un tema quello del referendum sulle trivellazioni sul quale era intervenuto poco prima il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale. Al referendum sulle trivelle "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino", ha detto Grossi.
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ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sull'energia dovrebbe prendere una posizione". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo, mentre lasciava l'hotel Forum di Roma, alludendo al referendum di domenica sulle trivelle. "Bisogna che ogni tanto prenda una posizione. Sull'energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà", ha aggiunto invitando il presidente della Repubblica a pronunciarsi in merito.
Un tema quello del referendum sulle trivellazioni sul quale era intervenuto poco prima il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale. Al referendum sulle trivelle "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino", ha detto Grossi.
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Isis, 21 cristiani trucidati in Siria
Lo ha svelato il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca
(ANSA) - LONDRA, 11 APR - Almeno 21 cristiani sono stati trucidati dai jihadisti dell'Isis ad al-Qaryatayn, in Siria, prima che la cittadina fosse liberata e ripresa in questi giorni dalle forze di Damasco col sostegno dell'aviazione russa.
Lo ha svelato alla Bbc il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem II: alcuni risultano essere stati uccisi mentre tentavano la fuga, altri martirizzati per essersi rifiutati di assoggettarsi e convertirsi all'Islam.
Fra le vittime si contano almeno tre donne, ha riferito ancora il patriarca, denunciando come i jihadisti avessero pianificato di vendere le ragazze cristiane superstiti quali "schiave".
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domenica 10 aprile 2016
Migranti: polizia macedone spara lacrimogeni a Idomeni. Decine di feriti
In oltre 500 cercavano di abbattere la barriera di confine
La polizia macedone ha usato di nuovo gas lacrimogeni contro i migranti - oltre 500 - che cercavano di abbattere la barriera di confine al campo di Idomeni in Grecia. Lo riporta Sky News in un tweet.
I migranti hanno tentato di sfondare la recinzione e quando la polizia macedone ha sparato gas lacrimogeni e bombe assordanti contro di loro hanno risposto lanciando le pietre contro la polizia.
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Quelle vigne cedute da Alessandria alle Langhe
Venduti centinaia di ettari, soprattutto nell’Ovadese, anche a Veneto e Lombardia
Alessandria perde vigneti, un’emorragia così consistente da farle
conquistare il triste primato, in Piemonte, di provincia che più si è
impoverita: 738 ettari sono stati trasferiti, dopo
l’entrata in vigore, il 1° gennaio, del decreto sul nuovo sistema di
autorizzazioni per gli impianti viticoli. È una quantità enorme,
che equivale a circa 1060 campi da calcio. Di questi, 400 sono finiti
fuori dalla regione, in particolare in Lombardia e in Veneto dove
verranno riconvertiti in prosecco, 338 sono rimasti invece all’interno
del Piemonte e se li sono «aggiudicati» le Langhe,
una delle aree più vocate per il vino e più organizzata e «forte»,
grazie a una situazione ormai da anni favorevole.
In provincia chi ci ha perso di più è l’Ovadese: qui la fuga dei diritti di reimpianto è stata davvero ingente, meno evidente invece nel Gaviese e nella zona di Acqui Terme, i due territori che hanno resistito di più. In pratica, con il nuovo sistema la compra-vendita dei diritti (per poter impiantare vigneti servono le autorizzazioni) è stata bloccata. Lo resterà fino al 2030. È uno strumento voluto dall’Europa per mantenere in equilibrio domanda e offerta.
Ma la maggior parte dei produttori alessandrini ha preferito venderli i diritti, piuttosto che acquistarli. Perché? Lo spiega bene Italo Danielli, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell’Ovada Docg e vicepresidente provinciale Cia: «Il primo motivo è la mancanza di reddito soprattutto per chi vende uve, poi c’è la difficoltà a difendersi dai danni provocati dagli ungulati, e infine una terza ragione è da attribuire allo scarso ricambio generazionale».
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Miriam Massone
Alessandria
In provincia chi ci ha perso di più è l’Ovadese: qui la fuga dei diritti di reimpianto è stata davvero ingente, meno evidente invece nel Gaviese e nella zona di Acqui Terme, i due territori che hanno resistito di più. In pratica, con il nuovo sistema la compra-vendita dei diritti (per poter impiantare vigneti servono le autorizzazioni) è stata bloccata. Lo resterà fino al 2030. È uno strumento voluto dall’Europa per mantenere in equilibrio domanda e offerta.
Ma la maggior parte dei produttori alessandrini ha preferito venderli i diritti, piuttosto che acquistarli. Perché? Lo spiega bene Italo Danielli, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell’Ovada Docg e vicepresidente provinciale Cia: «Il primo motivo è la mancanza di reddito soprattutto per chi vende uve, poi c’è la difficoltà a difendersi dai danni provocati dagli ungulati, e infine una terza ragione è da attribuire allo scarso ricambio generazionale».
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La guerra del latte, sessanta aziende costrette a gettare la produzione perché Parmalat non rinnova il contratto
L’assessore Mai: <Liguri, andate a comprarlo negli erogatori di latte crudo>
Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.
<Se il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine,
è grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l’ingresso
in Italia di imponenti quantitativi di latte dall’estero a costi molto
bassi, innescando una concorrenza sleale che sottopone oggi i nostri
produttori a ricatti economici e porta alla distruzione del settore>
Lo dice l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai,
intervenendo in merito al mancato rinnovo del contratto da parte di
Parmalat per l’acquisto del latte dei produttori della Cooperativa Val
Polcevera. <Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10
centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri
produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto
obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i
prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione
potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema.
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Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.
(<Munte 44 vacche, 1400 litri di latte nella letamaia!!!> così Elisabetta Ottonello commenta la situazione orierna nella sua azienda) |
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sabato 9 aprile 2016
Dal Cairo solo un mini-dossier: fallisce l’indagine su Regeni
Roma - Il richiamo per consultazioni a Roma dell’ambasciatore italiano
in Egitto è la «misura immediata», la prima, a seguito del mancato
cambio di marcia sulle indagini per chiarire la tragica morte di Giulio
Regeni e, sugli altri passi, «ci lavoreremo nei prossimi giorni». Il
ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Tokyo per partecipare al
G7 degli Esteri di Hiroshima di domani e lunedì, rimanda a quanto detto
di recente in parlamento. «Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato e
cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali: questo ci siamo
impegnati a fare e questo faremo».
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Moby Prince: 25 anni fa l''Ustica del mare', 140 vittime
Tre inchieste ma tanti dubbi parenti, ora commissione Parlamento
I familiari delle vittime l'hanno chiamata anche l''Ustica del mare': nessun colpevole, tanti misteri. Di certo è la più grande tragedia della marina mercantile italiana: 140 morti, 75 passeggeri e 65 membri dell'equipaggio, un unico sopravvissuto, il mozzo Alessio Bertrand che si salvò rimanendo aggrappato a una balaustra e che ha scelto l'oblio: "Non voglio parlare, perché se parlo sto male", ha detto all'ANSA.
Domenica saranno 25 anni dal disastro del Moby Prince, il traghetto della Navarma che alle 22:03 del 10 aprile del 1991 mollò gli ormeggi a Livorno diretto a Olbia. Meno di mezz'ora dopo, quando ancora si trovava nella rada del porto toscano, la collisione con la petroliera Agip Abruzzo, la prima nave ad essere soccorsa, nessuna vittima tra quanti erano a bordo. Per quasi un'ora invece nessuno si accorse che il Moby era alla deriva completamente avvolto dalle fiamme. Dal traghetto fu lanciato, alle 22:26, il may day: "Siamo in collisione...siamo in fiamme...occorrono i vigili del fuoco...compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco". Ma alla sala radio della capitaneria di porto di Livorno arrivò un segnale debolissimo e non fu sentito.
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venerdì 8 aprile 2016
Terrorismo, tv belga: "Arrestato Mohamed Abrini"
Era insieme a Salah Abdeslam sull'auto poi usata per le stragi di
Parigi. Secondo una rete televisiva potrebbe essere "l'uomo col
cappello" all'aeroporto di Zaventem
BRUXELLES - Uno dei super-ricercati per le stragi di Parigi, Mohamed Abrini, è stato arrestato. Lo riferisce la tv pubblica belga VRT, secondo la quale Abrini potrebbe essere "l'uomo col cappello" che ha accompagnato i due attentatori dell'aeroporto di Zaventem. Con lui sarebbe stata arrestata un'altra persona, che potrebbe essere Osama K., colui che accompagnava Khalid El Bakraoui, l'attentatore che il 22 marzo si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles.
Abrini, sempre secondo quanto riferisce la tv belga Vrt, sarebbe stato arrestato nella zona di Anderlecht, un quartiere periferico di Bruxelles adiacente a Molenbeek.
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BRUXELLES - Uno dei super-ricercati per le stragi di Parigi, Mohamed Abrini, è stato arrestato. Lo riferisce la tv pubblica belga VRT, secondo la quale Abrini potrebbe essere "l'uomo col cappello" che ha accompagnato i due attentatori dell'aeroporto di Zaventem. Con lui sarebbe stata arrestata un'altra persona, che potrebbe essere Osama K., colui che accompagnava Khalid El Bakraoui, l'attentatore che il 22 marzo si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles.
Abrini, sempre secondo quanto riferisce la tv belga Vrt, sarebbe stato arrestato nella zona di Anderlecht, un quartiere periferico di Bruxelles adiacente a Molenbeek.
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Il degrado si allarga anche alla memoria a Novi Ligure (AL)
Un piccolo fatto dal grande valore, negativo purtroppo
Dopo lo sfregio portato alla piazza della Stazione con l’abbattimento degli alberi secolari per sostituirli con un ammasso di ferraglia oggi arrugginita e degradata al fine di realizzare un “Movicentro” che non movimenta proprio nulla perché le corriere continuano ad essere allocate in quel “budello” che è diventato via Pietro Isola e dopo l’inaugurazione del “Monumento alla Costituzione” ben presto lasciato in balia delll’incuria e delll’inedia e dopo la realizzazione del tanto demagogicamente celebrato “piano bike-sharing” le cui colonnine ormai da anni “sbiciclettate” diventando, questo sì un monumento allo spreco del denaro pubblico, ecco oggi, senza considerare la fontanella ormai non più funzionante da almeno tre mesi, aggiungersi alla lista un altro sfregio: ovvero la rimozione avvenuta ad opera di mani ignote della targa dedicata alla memoria dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Oggi quella targa è stata completamente rimossa. |
Come “l’inchiostro fresco”
da parte nostra, per preservare la memoria storica di quanto è accaduto
nell’ultimo decennio del secolo scorso e per mantenere viva
l’attenzione sulla Costituzione tanto elogiata quanto disattesa ed oggi
oggetto di un suo stravolgimento che sta avvenendo a colpi di
Maggioranza e non in un’apposita sede, abbiamo portato e stiamo portando
ogni anno le scuole dell’Oltregiogo in visita al Monumento alla Costituzione, illustrando agli alunni anche le figure dei due giudici, Falcone e Borsellino, periti in due micidiali attentati mafiosi allo Stato.
Fonte: Inchiostro Fresco
Foto SHOCK! Quanta sabbia sulla neve! Così vanno in fumo i ghiacciai!
L'immagine parla da sola, ci mancava solo la depressione africana...
La sabbia del Sahara da alcuni giorni sta «tingendo» di rosso la neve in Alto Adige.
Il fenomeno è piuttosto frequente, ma questa volta è particolarmente
visibile, come dimostra una foto della val Martello ad oltre 2.600
metri, postata su Twitter dal meteorologo della Provincia di Bolzano
Dieter Peterlin. «La causa è una forte corrente da sud che si attenuerà,
però, con le precipitazioni previste nei prossimi giorni» spiega lo
stesso Peterlin.
Come detto non si tratta di una novità assoluta per il territorio altoatesino. Ciclicamente, infatti, i venti meridionali portano i granelli del deserto anche alle nostre latitudini.
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Come detto non si tratta di una novità assoluta per il territorio altoatesino. Ciclicamente, infatti, i venti meridionali portano i granelli del deserto anche alle nostre latitudini.
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Fermata la figlia della donna uccisa a Vercelli
Cristina Carenzo portata questa sera in carcere a Vercelli
È stata ammazzata di botte, prima a mani nude poi con un corpo contundente. Questa la tragica fine di Franca Ranghino, 81 anni, il cui cadavere è stato trovato oggi nella villetta alla periferia di Vercelli della figlia, Cristina Carenzo. A dare l’allarme, questa mattina, è stata proprio quest’ultima, ascoltata a lungo dalla polizia e dal sostituto procuratore Serafina Aceto, che questa sera - dopo un lungo interrogatorio - ne ha disposto il fermo: l’avrebbe uccisa in un raptus, al culmine di un violento litigio.
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È stata ammazzata di botte, prima a mani nude poi con un corpo contundente. Questa la tragica fine di Franca Ranghino, 81 anni, il cui cadavere è stato trovato oggi nella villetta alla periferia di Vercelli della figlia, Cristina Carenzo. A dare l’allarme, questa mattina, è stata proprio quest’ultima, ascoltata a lungo dalla polizia e dal sostituto procuratore Serafina Aceto, che questa sera - dopo un lungo interrogatorio - ne ha disposto il fermo: l’avrebbe uccisa in un raptus, al culmine di un violento litigio.
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mercoledì 6 aprile 2016
Torna il maltempo con freddo, pioggia e temperature in calo di 10 gradi
Da giovedì a domenica possibili anche nevicate sulle Alpi. Da lunedì dovrebbe tornare il sereno
Le temperature calde degli ultimi giorni hanno le ore contate. Sta arrivando una nuova perturbazione dal Nord Europa che tra giovedì e venerdì, e fino a domenica, porterà l’ennesimo peggioramento stando alle previsioni del sito 3bmeteo.com. Prepariamoci, dunque, a pioggia, temporali, vento e freddo, con la colonnina di mercurio che scenderà anche di dieci gradi.
TEMPERATURE IN FORTE CALO
Dopo le temperature eccezionalmente miti di questi giorni, i valori termici inizieranno a diminuire soprattutto tra venerdì e sabato quando farà il suo ingresso l’aria più fredda in discesa dal Nord Europa. In particolare al Nord, centrali tirreniche e sulle Isole Maggiori si potranno perdere fino ad oltre 8-10 gradi.
NEVE SULLE ALPI
Come conseguenza del calo termico la neve tornerà a far la sua comparsa su Alpi ed Appennino, a tratti fin sotto i 1500m, specie tra venerdì e sabato.
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Le temperature calde degli ultimi giorni hanno le ore contate. Sta arrivando una nuova perturbazione dal Nord Europa che tra giovedì e venerdì, e fino a domenica, porterà l’ennesimo peggioramento stando alle previsioni del sito 3bmeteo.com. Prepariamoci, dunque, a pioggia, temporali, vento e freddo, con la colonnina di mercurio che scenderà anche di dieci gradi.
Maltempo in arrivo: tutti i dettagli
TEMPERATURE IN FORTE CALO
Dopo le temperature eccezionalmente miti di questi giorni, i valori termici inizieranno a diminuire soprattutto tra venerdì e sabato quando farà il suo ingresso l’aria più fredda in discesa dal Nord Europa. In particolare al Nord, centrali tirreniche e sulle Isole Maggiori si potranno perdere fino ad oltre 8-10 gradi.
NEVE SULLE ALPI
Come conseguenza del calo termico la neve tornerà a far la sua comparsa su Alpi ed Appennino, a tratti fin sotto i 1500m, specie tra venerdì e sabato.
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MALTEMPO: tutte le PRECIPITAZIONI del WEEK-END
La Gelmini dice basta alle multe: l’annuncio però è nel posto sbagliato
La Gelmini in questo video postato sul suo profilo Facebook contrasta la
politica del Comune di Milano sulle multe ma non si accorge che lo fa
davanti a delle auto parcheggiate in divieto di sosta. Pierfrancesco
Maran, assessore alla Mobilità, dopo aver visto il filmato ribatte:
“Questa candidata davanti a tre auto in sosta irregolare dice basta
multe. É la stessa del tunnel dei neutrini dalla Svizzera al Gran Sasso
Il video
Il video
Persone scomparse in aumento, sono 34.562
In maggioranza minori stranieri che si allontanano da centri
In deciso aumento le persone scomparse in Italia: al 31 dicembre 2015 sono 34.562 (il monitoraggio parte dal 1974), ben 5.328 in più rispetto al 31 dicembre del 2014. La maggior parte sono stranieri (25.857 contro gli 8.705 italiani) e minorenni (21.240, di cui 19.328 stranieri). I dati emergono dall'ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentata oggi al Viminale dal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione e dal commissario straordinario, prefetto Vittorio Piscitelli.
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Bagnoli: Renzi a Napoli, tensione al corteo. Premier: "Il più grande recupero della storia"
Striscione "Napoli sfiducia Governo Renzi" e pupazzo Pinocchio
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"Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c'è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l'Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio". Lo afferma Matteo Renzi.
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martedì 5 aprile 2016
Panama Papers, il “tesoro” della famiglia Le Pen
Parigi - Panama Papers comincia a fare vittime nel mondo
politico internazionale. Il premier islandese Gunnlaugsson ha rassegnato
le dimissioni, dopo un goffo tentativo di sciogliere il parlamento.
Intanto in Francia nel caso viene coinvolta la famiglia Le Pen. Non solo Marine, anche Jean-Marie Le Pen è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario di Panama Papers.
Secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come «il tesoro» del fondatore del Front National è stata dissimulata attraverso la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel 2000.
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Intanto in Francia nel caso viene coinvolta la famiglia Le Pen. Non solo Marine, anche Jean-Marie Le Pen è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario di Panama Papers.
Secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come «il tesoro» del fondatore del Front National è stata dissimulata attraverso la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel 2000.
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Petrolio, l'Anm risponde a Renzi: "Parole inopportune"
Dura replica della sezione Basilicata dell'Associazione nazionale
magistrati al discorso del segretario dem alla Direzione del Pd:
"Insinuazioni viziate da un interesse di parte". Lui su Facebook: "Non
accuso i pm ma un sistema che non funziona". Fermato il Blitz M5s a
Tempa Rossa. Depositata mozione di sfiducia. Nuovo ministro del Mise in
settimana
POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".
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POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".
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Al via la missione anche alessandrina per ricostruire una scuola in Nepal
ALESSANDRIA - Sono due posti lontanissimi ma ora assai vicini. Alessandria e il Nepal hanno un percorso da condividere grazie alla sensibilità e alla passione di un progetto curato dall'alessandrino Giorgio Pieri e Salvatore Belluardo, vigile del Fuoco di Cremona. Entrambi sono stati protagonisti, l'estate scorsa, di un viaggio umanitario in Nepal. In quella avventura i due amici decisero di portare un po' di sostengo alle popolazioni pesantemente provate dal terremoto. Proprio quella missione però permise di conoscere una scuola di montagna, andata completamente distrutta dal sisma, situata nel distretto di Nuwakot, distante circa 45 km dalla capitale Kathmandu. In quel posto sperduto e lontano dai luoghi turistici Giorgio e Salvatore hanno coltivato il sogno di ricostruire l'edificio ai bambini nepalesi. Un sogno che ha trovato l'adesione di molti soggetti che ora, direttamente e indirettamente, accompagneranno i due protagonisti della missione. "In questo nuovo viaggio - hanno spiegato Giorgio e Salvatore - porteremo un bagaglio prezioso, il sostegno della gente, l’appoggio di Enti e delle Amministrazioni del nostro paese. Dall’Italia, dalle città di Alessandria, Cremona e Genova partirà un team formato da 9 persone, con competenze specifiche: medici, fotografi, insegnanti, architetti e manager di PASSOdopoPASSO, svolgeranno attività diversificate tutte mirate a consolidare l’impegno che è stato preso con i bambini e gli abitanti del villaggio. Arrivati a Kathmandu sarà predisposta la logistica e procurato il materiale medico e scolastico da trasportare al villaggio; determinanti saranno i contatti già predisposti con il General Agreement e le autorità locali nepalesi per arrivare a stilare accordi che devono garantire entrambi le parti nella ricostruzione.
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lunedì 4 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: gli ACQUAZZONI torneranno ad innaffiare l'Italia da giovedì 7
Confermata la fase instabile che diverrà realtà sull'Italia tra giovedì e domenica. Vediamone i dati salienti.
Dopo essersi colorata di rosso, stante le temperature sopramedia degli ultimi giorni, la nostra Penisola tornerà a colorarsi di verde nei quadri precipitativi espressi dagli elaborati.
L'aria africana detterà legge fino alla giornata di mercoledì 6 aprile, poi la situazione tenderà a cambiare. Merito (o demerito) di due perturbazioni che racchiuderanno l'Italia in una sorta di "tenaglia instabile" che si protrarrà per tutto il fine settimana.
La prima cartina ci mostra la previsione delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di venerdì 8 aprile.
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Tra venerdì e sabato tornano FREDDO e NEVE sui monti: più colpite Sardegna, Valle d'Aosta e Lazio!
Cresce la spesa per le famiglie, pressione fiscale in lieve calo
Aumenta anche il potere d'acquisto, costante la propensione al risparmio. In lieve calo la pressione fiscale, che nel 2015 si attesta al 43,5%. Il rapporto deficit-Pil al 2,6%, migliora di 0,4 punti sul 2014
La spesa delle famiglie per consumi finale sale ancora, registrando un aumento dell'1,0% nel 2015 (era +0,8% nel 2014). Lo rileva l'Istat, sottolineando come nell'ultimo trimestre dell'anno il rialzo sia stato pari allo 0,4% a livello congiunturale e all'1,5% in termini tendenziali. Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, ovvero il loro reddito reale, è aumentato nel 2015 dello 0,8%. Si tratta del primo rialzo da otto anni, dal 2007, prima dello scoppio della crisi. Lo rileva l'Istat che però guardando all'ultimo trimestre dello scorso anno registra una flessione della capacità di spesa, almeno a livello congiunturale (-0,7%).
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domenica 3 aprile 2016
Si stendono 'a freccia' e fanno catturare i ladri
Elicottero della polizia segue indicazioni e rintraccia malviventi
Un elicottero della polizia bracca dall'alto due ladri in fuga in aperta campagna. A un certo punto gli agenti perdono le tracce. Dei bambini, cher giocavano alla caccia a tesoro delle uova di Pasqua, si accorgono di tutto e, conoscendo la direzione dei fuggiaschi si stendono a terra simulando una freccia da indicazioni. Dall'elicottero comprendono e seguendo la direttrice indicata dai bimbi ritrovano i ladri e permettono da terra di farli arrestatare. E' accaduto in Inghilterra.
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Un elicottero della polizia bracca dall'alto due ladri in fuga in aperta campagna. A un certo punto gli agenti perdono le tracce. Dei bambini, cher giocavano alla caccia a tesoro delle uova di Pasqua, si accorgono di tutto e, conoscendo la direzione dei fuggiaschi si stendono a terra simulando una freccia da indicazioni. Dall'elicottero comprendono e seguendo la direttrice indicata dai bimbi ritrovano i ladri e permettono da terra di farli arrestatare. E' accaduto in Inghilterra.
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La crisi del latte fa paura: “A rischio posti di lavoro”. E l’appello: “Difendiamo il Made in Italy”
Gli allevatori alessandrini in piazza a Torino con gli altri colleghi da tutto il Piemonte
VENTI AZIENDE IN PROVINCIA
In provincia, ci sono venti aziende che producono quasi cinque milioni di latte vaccino all’anno (di cui 7 vendita diretta e le altre conferiscono a un caseificio), mentre sono 18 quelle che si occupano della produzione di latte caprino (32 mila litri all’anno, 15 effettuano vendita diretta). In piazza a Torino per difendere non solo tutto il comparto zootecnico ma l’agricoltura italiana, in generale, c’erano anche Daniele Dinosio di Carentino, Vanda Borreani di Acqui, Marco Bocchio di San Giuliano, Sergio Panizza di San Michele, Pierguido Degiorgis di San Salvatore e Valentina Binno di Masio.
Sono tutti allevatori piemontesi colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che, come spiegano da Coldiretti, «sta mettendo a rischio solo in Piemonte ottomila posti di lavoro». «Una mobilitazione - ha spiegato il direttore della Coldiretti di Alessandria Leandro Grazioli, che era in piazza - che ha voluto essere un momento evocativo di straordinaria importanza. Bisogna trovare tempestivamente soluzioni alle problematiche più urgenti». Quali? Il problema dei mercati e quindi dei prezzi, dei mancati pagamenti Pac. Ma è importante anche parlare «in positivo», di cosa fare per uscirne.
LA MINACCIA DALL’ESTERO
Con il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) sono stati erogati all’agroindustria lattiero-casearia quasi 30 milioni di euro e con quello 2014-2020 sono previsti oltre 90 milioni di risorse comunitarie per l’intero comparto agroindustriale. «Non è ammissibile – dice il presidente Roberto Paravidino - che queste importanti risorse servano alla trasformazione del latte estero, all’importazione diretta di latte filtrato, concentrati e di cagliate.
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Valentina Frezzato
Alessandria
In migliaia in piazza a Torino per difendere il Made in Italy, sventolando le bandiere gialle Coldiretti e parlando di produzioni «vere», genuine. Fra
loro - agricoltori, allevatori, produttori, consumatori, dirigenti -
anche tanti alessandrini che hanno voluto partecipare alla
manifestazione per difendere il latte italiano e l’Italia, in generale.
VENTI AZIENDE IN PROVINCIA
In provincia, ci sono venti aziende che producono quasi cinque milioni di latte vaccino all’anno (di cui 7 vendita diretta e le altre conferiscono a un caseificio), mentre sono 18 quelle che si occupano della produzione di latte caprino (32 mila litri all’anno, 15 effettuano vendita diretta). In piazza a Torino per difendere non solo tutto il comparto zootecnico ma l’agricoltura italiana, in generale, c’erano anche Daniele Dinosio di Carentino, Vanda Borreani di Acqui, Marco Bocchio di San Giuliano, Sergio Panizza di San Michele, Pierguido Degiorgis di San Salvatore e Valentina Binno di Masio.
Sono tutti allevatori piemontesi colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che, come spiegano da Coldiretti, «sta mettendo a rischio solo in Piemonte ottomila posti di lavoro». «Una mobilitazione - ha spiegato il direttore della Coldiretti di Alessandria Leandro Grazioli, che era in piazza - che ha voluto essere un momento evocativo di straordinaria importanza. Bisogna trovare tempestivamente soluzioni alle problematiche più urgenti». Quali? Il problema dei mercati e quindi dei prezzi, dei mancati pagamenti Pac. Ma è importante anche parlare «in positivo», di cosa fare per uscirne.
LA MINACCIA DALL’ESTERO
Con il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) sono stati erogati all’agroindustria lattiero-casearia quasi 30 milioni di euro e con quello 2014-2020 sono previsti oltre 90 milioni di risorse comunitarie per l’intero comparto agroindustriale. «Non è ammissibile – dice il presidente Roberto Paravidino - che queste importanti risorse servano alla trasformazione del latte estero, all’importazione diretta di latte filtrato, concentrati e di cagliate.
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Allevatori ancora in piazza per la «guerra del latte»
Una mozzarella su quattro non è fatta con il latte
Il latte che beviamo non è italiano: in 3 cartoni su 4 c’è quello straniero
Roma, esplosione in un bar: una vittima
Roma - È morto il dipendente rimasto intossicato nell’incendio
avvenuto nel bar Ciampini, al centro storico di Roma. Si tratta di un
filippino che era stato recuperato in gravissime condizioni dai vigili
del fuoco subito intervenuti e quindi trasferito all’ospedale Santo
Spirito, distante poche centinaia di metri dal bar.
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sabato 2 aprile 2016
Bimbi del Nepal a scuola grazie agli studenti della Carducci Vochieri
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Liguria, 1.495 bambini tolti a genitori “incapaci”
Genova - «Gli ultimi dati Istat disponibili rivelano che in Liguria
1.495 bambini lasciano il proprio nucleo familiare per entrare in
istituto, non a causa di un disagio economico o legato a malattie
e disabilità ma per incapacità genitoriale delle famiglie. Per far
fronte a questa emergenza, abbiamo deciso di avviare una campagna di
sensibilizzazione per prevenire questi fenomeni e intercettare il
disagio prima che si trasformi in abuso, utilizzando sia le risorse
disponibili nei capitoli di bilancio sia le risorse messe in campo dal
nuovo bando europeo Dafne, in scadenza a giugno, destinato a finanziare
azioni volte a prevenire la violenza su donne, giovani e bambini».
In un primo tempo l’informazione sembrava affermare che ogni anno vengono affidati quasi 1.500 bambini mentre la Regione ha precisato che il numero è complessivo e non annuale.
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In un primo tempo l’informazione sembrava affermare che ogni anno vengono affidati quasi 1.500 bambini mentre la Regione ha precisato che il numero è complessivo e non annuale.
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Oltre 100 'trivelle fuorilegge' e prive di controlli: il dossier shock di Greenpeace
Scritto da Francesca Mancuso
Oltre 100 piattaforme petrolifere dei nostri mari sono prive di monitoraggio. Di esse non si ha alcuna stima o controllo. A lanciare l'allarme è stata Greenpeace.
Oltre 100 piattaforme petrolifere dei nostri mari sono prive di monitoraggio. Di esse non si ha alcuna stima o controllo. A lanciare l'allarme è stata Greenpeace.
L'associazione, lo scorso settembre, aveva richiesto al Ministero dell'ambiente i piani di monitoraggio delle piattaforme che operano nei mari italiani che secondo dati del Ministero dello Sviluppo Economico sono 135. Ma Greenpeace ha ricevuto solo i piani di monitoraggio di 34 piattaforme, di proprietà Eni.
Così ha richiesto informazioni sulle
altre 100 piattaforme e sulle strutture assimilabili, non ricevendo però
alcun dato relativo ad esse.
“Il Ministero aveva deciso deliberatamente di limitare l'accesso agli atti o il problema era l’assenza di monitoraggi?” si è chiesta l'associazione.
Il mistero, se così possiamo definirlo, è
stato presto svelato ed è stata proprio Eni a fare chiarezza con una
nota alle agenzie di stampa:
“Relativamente alle ‘100 piattaforme mancanti’, per le quali secondo Greenpeace non sarebbero stati forniti i piani di monitoraggio, Eni spiega che quelle di propria pertinenza, non emettono scarichi a mare, né effettuano re-iniezione di acque di produzione in giacimento, pertanto non ci sono piani di monitoraggio prescritti e nessun dato da fornire”.
Piattaforme prive di controlli perché, a
detta di Eni, non prevedono scarichi in mare. Ma davvero in questi casi
non serve alcun monitoraggio?
Spiega Greenpeace che le piattaforme
offshore siano state escluse dalla categoria di “impianti a rischio di
incidente rilevante” in virtù di un recepimento della direttiva 2012/18/UE ritenuto aberrante. Di
fatto, la legge esclude che tali strutture possano subire danni di ogni
tipo, dal guasto al collasso ma anche incendi e perdite.
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Cantoniere e sagrestano: nel Cuneese l’uomo che tiene in vita un borgo
A Upega ora vuole promuovere la cucina delle Alpi
Un paese particolare: Briga Alta. Nato dopo il trattato del 1947 che l’ha diviso da Briga Marittima (francese), è il Comune più a Sud del Piemonte. Non è un unico centro, ma l’insieme delle frazioni Piaggia (dove si trova il municipio), Carnino e Upega.
Per raggiungere in auto Piaggia dalle altre due borgate bisogna attraversare per vari km il territorio ligure. Oggi l’intera Briga Alta ha 38 residenti e la più bassa densità in Italia: 0,7 abitanti per km quadrato. A 56 km da Ceva, se la neve non costringe a lunghe deviazioni.
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Paola Scola
Briga Alta (CN)
Fa pensare all’«ultimo dei Mohicani». Tenace presidio del «suo»
territorio. Per mantenere viva quella manciata di case di pietra dove
lui è arrivato all’inizio degli Anni ’70, si è innamorato, sposato e ha
deciso di restare. Grazie a Mario Zintilini, 65 anni, cantoniere della
Provincia in pensione, la piccola Upega non è morta. Lui è presidente
della Pro loco, tuttofare, sagrestano e, quando ce n’è stato bisogno, ha
accettato di fare il sindaco del paese.Un paese particolare: Briga Alta. Nato dopo il trattato del 1947 che l’ha diviso da Briga Marittima (francese), è il Comune più a Sud del Piemonte. Non è un unico centro, ma l’insieme delle frazioni Piaggia (dove si trova il municipio), Carnino e Upega.
Per raggiungere in auto Piaggia dalle altre due borgate bisogna attraversare per vari km il territorio ligure. Oggi l’intera Briga Alta ha 38 residenti e la più bassa densità in Italia: 0,7 abitanti per km quadrato. A 56 km da Ceva, se la neve non costringe a lunghe deviazioni.
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venerdì 1 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: correnti nord africane, poi possibile MALTEMPO
Situazione quasi immutata in Italia fino alla metà della prossima settimana, poi sarà possibile un cambiamento di configurazione che potrebbe portare instabilità e maltempo.
La
fase primaverile "dolce" che sta interessando l'Italia da alcuni
giorni, continuerà almeno fino alla metà della settimana prossima.
Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
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Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
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Luce e gas, bollette in calo da aprile: 67 euro di risparmio solo per le famiglie a maggior tutela
L’Autorità per l’Energia ha deciso un taglio del 5% e del 9,8% sulle bollette della luce e del gas. Le riduzioni sono dovute al calo eccezionale della componente "materia prima". Per le associazioni dei consumatori "è la dimostrazione che i prezzi di riferimento del mercato tutelato funzionano e che la sua abolizione, prevista nel ddl concorrenza per il primo gennaio 2018, è solo un regalo alle compagnie"
Dal primo aprile scattano sostanziosi ribassi per le bollette di elettricità e gas dei consumatori a maggior tutela, ossia quelli che non si sono ancora affidati al libero mercato. A deciderlo è stata l’Autorità per l’energia nell’aggiornamento delle condizioni economiche per il secondo trimestre 2016. In particolare, per la famiglia-tipo la bolletta della luce registrerà un calo del 5%, mentre per quella gas la diminuzione sarà ancor più consistente, con un -9,8% (solo in parte attesa per la stagionalità estiva). Ritocchi che consentiranno risparmi complessivi nei 12 mesi dell’anno scorrevole (il trimestre in questione e i tre precedenti a cavallo tra il 2015 e il 2016) di 67 euro.
Quanto risparmia una famiglia-tipo – Per l’elettricità, dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016 – la spesa sarà di circa 502 euro all’anno, con un calo dell’1,6%, corrispondente a un risparmio di circa 8 euro. Per il gas, invece, si sborseranno circa 1.076 euro, con una riduzione del 5,2%, pari a un risparmio di circa 59 euro.
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Banca Etruria, indagati per truffa i primi tre direttori di filiale
Notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Avrebbero falsificato le
informazioni sul profilo di rischio. Ma l'inchiesta punta a
"identificare" altri responsabili
CI SONO i primi tre indagati per la vendita delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria. La procura di Arezzo ha notificato il 415bis (l'avviso di chiusura indagini) a tre direttori di filiali della provincia di Arezzo, tutti accusati di truffa aggravata.
Il pool di magistrati al lavoro sul dossier Etruria contesta ai direttori di aver indotto i clienti della Popolare a investire gran parte dei loro risparmi in titoli rischiosi, diventati carta straccia dopo il decreto Salva Banche del novembre scorso. In particolare, gli inquirenti hanno scoperto che molti profili Mifid (i moduli per la trasparenza che devono essere compilati da chi acquista le obbligazioni) erano stati falsificati con informazioni non corrispondenti alla realtà. Il tutto per rendere possibile la vendita a soggetti che non avevano gli strumenti per valutarne oggettivamente il rischio.
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CI SONO i primi tre indagati per la vendita delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria. La procura di Arezzo ha notificato il 415bis (l'avviso di chiusura indagini) a tre direttori di filiali della provincia di Arezzo, tutti accusati di truffa aggravata.
Il pool di magistrati al lavoro sul dossier Etruria contesta ai direttori di aver indotto i clienti della Popolare a investire gran parte dei loro risparmi in titoli rischiosi, diventati carta straccia dopo il decreto Salva Banche del novembre scorso. In particolare, gli inquirenti hanno scoperto che molti profili Mifid (i moduli per la trasparenza che devono essere compilati da chi acquista le obbligazioni) erano stati falsificati con informazioni non corrispondenti alla realtà. Il tutto per rendere possibile la vendita a soggetti che non avevano gli strumenti per valutarne oggettivamente il rischio.
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India: crolla cavalcavia a Kolkata, almeno 24 morti
Decine di persone sono state estratte ancora vive grazie anche a rilevatori termici che hanno facilitato la localizzazione dei corpi intrappolati.
E' una lotta contro il tempo a Kolkata, la vecchia Calcutta, per salvare decine di persone sepolte sotto un cavalcavia in costruzione che si è schiantato su una affollata strada della caotica metropoli indiana.Il bilancio ancora provvisorio è di 24 morti, 85 feriti e 25 dispersi. Secondo la tv XNews, decine di persone sono state estratte ancora vive grazie anche a rilevatori termici che hanno facilitato la localizzazione dei corpi intrappolati.
Almeno 300 soldati insieme a vigili del fuoco, polizia e Protezione civile sono al lavoro con macchinari pesanti per sollevare la struttura. La sopraelevata di 2,2 km era stata progettata per collegare la zona di Girish Park con Howrah Bridge in una zona molto congestionata nel nord della metropoli bengalese dove sorgono uffici e mercati. L'incidente è avvenuto dopo le 12 ora locali. Una porzione di circa 100 metri si è accasciata sulla strada sottostante.
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Ministro Guidi lascia, governo la molla dopo inchiesta petrolio
Renzi, rispetto scelta, nei prossimi giorni nome successore
Federica Guidi si dimette da ministro dello Sviluppo economico (LA LETTERA AL GOVERNO), scaricata dal Governo, dopo la pubblicazione di una conversazione con il suo compagno, Gianluca Gemelli, intercettata nell'ambito di un'inchiesta della procura di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere. "Cara Federica ho molto apprezzato il tuo lavoro di questi anni. Serio, deciso, competente", le risponde Matteo Renzi dagli Stati Uniti aggiungendo tra l'altro di rispettare la sua scelta "personale sofferta, dettata da ragioni di opportunità" che condivide. Quindi l'indicazione sul futuro del dicastero dello Sviluppo: "procederò nei prossimi giorni a proporre il tuo successore al capo dello Stato".
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giovedì 31 marzo 2016
Esplode il CALDO su gran parte del Paese, variabile e più fresco solo al nord-ovest!
Verrà respinto l'attacco della depressione in arrivo dalla Francia: solo l'estremo nord-ovest e la Sardegna potrebbero risentire delle sue frange nuvolose e di qualche fenomeno, oggi caldo quasi estivo su molte regioni; nel fine settimana grande mitezza e sole, solo al nord-ovest addensamenti. Da lunedì a mercoledì ancora variabile al nord-ovest, abbastanza buono altrove, ma peggiora al sud, da giovedì piogge quasi ovunque.
MURO: l'alta pressione farà muro respingendo l'attacco, peraltro poco convinto, di una saccatura ad ovest del Paese e regalando non solo un giovedì estivo su gran parte d'Italia, ma anche un fine settimana più che discreto.
E' NORMALE? Si, in questa fase "transitoria" stagionale, le saccature nel Mediterraneo possono non riuscire a trovare la spinta per raggiungere l'Italia. Una situazione già vista.
E' NORMALE? Si, in questa fase "transitoria" stagionale, le saccature nel Mediterraneo possono non riuscire a trovare la spinta per raggiungere l'Italia. Una situazione già vista.
PIOGGE: rimarranno confinate solo all'estremo nord-ovest e forse venerdì si faranno vedere anche sull'ovest della Sardegna,
per il resto il tempo risulterà asciutto. Le precipitazioni più
frequenti riguarderanno alto Piemonte, Valle d'Aosta e Appennino ligure.
CALDO: oggi picco di 30°C in Sardegna, 26°C
su Sicilia, Puglia, Romagna, zone interne del centro, Calabria, molte
zone raggiungeranno valori di 22-23°. Nei prossimi giorni e sino a
domenica valori meno elevati ma sempre molta mitezza.
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Infermiera arrestata a Piombino, è accusata di 13 omicidi in ospedale con "bombe di eparina"
I fatti sarebbero avvenuti negli anni 2014 e 2015
Una infermiera professionale è stata arrestata dal Nas dei carabinieri. Fausta Bonino, 55 anni, è accusata di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà di 13 pazienti ricoverati nell'ospedale di Piombino. Avrebbe particato iniezioni letali, non per fini terapeutici, del farmaco anticoagulante 'Eparina' che, soprattutto in alcuni casi, avrebbero provocato la morte dei degenti. Il farmaco avrebbe causato rapide, diffuse e irreversibili emorragie con decessi conseguenti. Le analisi hanno riscontrato concentrazioni di Eparina di anche 10 volte sopra la norma. I pazienti deceduti sono uomini e donne di età fra i 61 e gli 88 anni. Secondo il Nas, in molti casi avevano patologie per cui la somministrazione di Eparina non rientrava nelle possibili terapie. Sui 13 decessi 12 sono attribuiti a "scoagulazione del sangue", uno ad arresto cardiaco. I 13 decessi hanno alterato le statistiche dell'ospedale di Piombino e sono stati registrati tra il 2014 e il 2015: 19 gennaio, 27 giugno, 22 settembre, 2 ottobre, 24 novembre, 26 novembre, 20 dicembre, 28 dicembre del 2014; 9 gennaio, 11 marzo, 1 luglio, 9 agosto, 29 settembre nel 2015.
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mercoledì 30 marzo 2016
Canada: si schianta piccolo aereo, sette morti
Fra vittime anche ex ministro
Sette morti e' il bilancio del piccolo aereo caduto in Quebec, in Canada. Secondo i media locali e la Bbc, fra le vittime c'è anche un cameraman ed ex ministro canadese, Jean Lapierre.Lo schianto è avvenuto nei pressi dell'aeroporto, forse a causa di condizioni meteorologiche non ideali per volare. Le autorità hanno avviato indagini per accertare le cause dell'incidente. Secondo alcuni testimoni citati dalla stampa canadese, lo schianto è stato violento e l'aereo di sarebbe spaccato in tre parti.
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