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martedì 7 dicembre 2010

Proteste alla Scala, petardi e lacrimogeni

Oggi apre la stagione con la Valchiria, tafferugli tra collettivi studenteschi e le forze dell'ordine

MILANO - Durante la carica sono stati esplosi alcuni petardi dagli studenti e lacrimogeni dalle forze dell'ordine. Un carabiniere e un poliziotto sono stati medicati sul posto in un'ambulanza a pochi metri dal teatro.

Non sono più di un centinaio i giovani dei collettivi universitari e studenteschi che sono stati caricati da polizia e carabinieri che li hanno spinti a colpi di manganello in fondo a piazza della Scala, lontano dall'ingresso del teatro peraltro transennato dal lato di Palazzo Marino sede del Comune. Le forze dell'ordine in assetto anti sommossa e i giovani, molti dei quali indossano un cappellino da Babbo Natale, una decina quelli con i caschi, si fronteggiano proprio sotto Palazzo Marino ma la situazione, pur essendo molto tesa, è al momento sotto controllo. Un altro robusto cordone di poliziotti blocca l'ingresso e l'uscita, anche dei molti turisti, dalla Galleria Vittorio Emanuele. Gli incidenti hanno cambiato volto e clima alla manifestazione dei rappresentanti della cultura, del teatro e deri sindacati contro i tagli previsti dalla Finanziaria.

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Bergamo, striscioni e sterco davanti all'abitazione della Gelmini

Nella notte la protesta nei confronti del ministro dell'Istruzione, poi rivendicata dagli studenti "Abbiamo violato la roccaforte e scaricato davanti alla sua casa la naturale reazione alla riforma"


Contestazione nei confronti del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, la scorsa notte a Bergamo davanti alla sua abitazione. Per protestare contro la riforma, alcuni giovani hanno appeso uno striscione alla cancellata dell'edificio in cui vive il ministro e scaricato sterco davanti al cancello.

"La città di Bergamo ospita nella sua roccaforte alta il ministro più amato da tutti gli studenti d'Italia - hanno scritto gli autori dell'iniziativa in un comunicato inviato, in un secondo momento, alla stampa - Abbiamo violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la 'naturale' reazione alla sua riforma". 


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Il salvataggio del piccolo delfino



Queste immagini stanno facendo il giro del mondo. Due i protagonisti: Richard Tesore, capo dell'organizzazione Ngo e un piccolo delfino. L'esemplare era stato trovato spiaggiato in una delle baie di Montevideo (Uruguay).  Il delfino stremato presentava anche numerose ferite probabilmente causate dalle reti dei pescatori. Immediato l'intervento di di Tesore che ha reso possibile il trasferimento del "piccolo" a Piriapolis in un'area protetta e dove si sta riprendendo grazie alle cure amorevoli del suo salvatore.

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Julian Assange arrestato a Londra Hacker attaccano siti anti-Wikileaks

Il giornalista australiano dovrà comparire davanti alla Corte di giustizia a Westminster. Appello degli intellettuali, firma anche Chomsky: "Difendetelo". Il portavoce del sito: "Non ci fermeremo". Pirati informatici contro PayPal e Postfinance in Gran Bretagna.

 

LONDRA - La fuga di Julian Assange è finita. Il fondatore di WikiLeaks si è presentato questa mattina alla polizia britannica, a Londra, ed è stato arrestato. Contro di lui pesa un mandato di cattura internazionale per il presunto stupro, in Svezia, di due donne. Accuse che il giornalista australiano ha sempre negato. Ora, dopo essere interrogato dalla polizia britannica, dovrà apparire davanti ai magistrati della corte di Westminster che decideranno sull'estradizione. Il suo avvocato - che nelle ultime, frenetiche ore ha trattato la resa del suo assistito con Scotland Yard - ha ribadito che Assange si opporrà con tutte le sue forze a ogni tentativo di estradizione, perché il rischio è che possa essere "consegnato agli americani". I suoi sostenitori, intanto, non si fermano: l'arresto di Assange è un attacco contro la libertà di stampa e non modificherà i piani per la diffusioni di nuovi documenti, ha immediatamente commentato il portavoce di WikiLeaks Kristinn Hrafnsson. E un network di hacker ha organizzato un attacco informatico contro PayPal e Postfinance, che hanno bloccato i finanziamenti al sito. 

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Statali, a casa 3.250 precari tra Inps, Inpdap e Viminale

A rischio molti servizi su pensioni e assistenza. I calcoli di Nidil-Cgil in seguito al taglio del 50 per cento della spesa. La riduzione dei contratti di lavoro precari negli uffici pubblici provocherebbe lunghe code agli sportelli di VLADIMIRO POLCHI

ROMA - Tutti a casa: precari e interinali. Il conto alla rovescia è cominciato: a gennaio 2011 un esercito di lavoratori della pubblica amministrazione rischia di perdere il posto. Almeno 3.250 secondo i calcoli della Nidil Cgil, tra Inps, Viminale e Inpdap. Sul tavolo degli imputati, la manovra di bilancio approvata a luglio scorso (decreto 78/2010), che taglia del 50% la spesa per lavoro temporaneo nelle amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo e nelle università. A rischio sono dunque tutti i contratti di somministrazione (cioè gli ex interinali), a tempo determinato, co. co. co., formazione lavoro e lavoro accessorio.

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Yara, l'inchiesta riparte da zero il marocchino sarà scarcerato

L'intercettazione che accusava Mohamed era stata tradotta male: adesso è tutto da rifare
Mentre era al telefono non aveva detto la frase "Allah mi perdoni", ma "Dio, fa che rispondi"

dal nostro inviato DAVIDE CARLUCCI

BREMBATE DI SOPRA - Una traduzione più appropriata salva Mohamed Fikri dall'accusa di essere un mostro. Il ventiduenne marocchino, fermato sabato notte come indiziato per l'omicidio di Yara Gambirasio, la ginnasta sparita nel nulla dal 26 novembre, potrebbe essere scarcerato già oggi. Nell'udienza di convalida del fermo, lo stesso sostituto procuratore Letizia Ruggeri ha chiesto per lui la scarcerazione. I gravi indizi che avevano portato alla cattura del muratore da parte dei carabinieri non sussistono più alla luce degli sviluppi investigativi successivi. Il pm ha depositato altre traduzioni giurate che interpretano diversamente quella frase pronunciata in arabo dall'uomo prima della partenza per il Marocco.

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Il Cavaliere studia l'extrema ratio "Un altro premier del Pdl e io ministro"

Fino al 14 nessuna subordinata allo schema fiducia o voto. Ma una terza ipotesi si affaccia ad Arcore. Il legittimo impedimento lo proteggerebbe anche con il nuovo incarico

di CLAUDIO TITO

Un "piano B". Una valvola di sicurezza se tutto dovesse precipitare. Un'exit strategy se i pezzi del puzzle disegnato da Palazzo Chigi non dovessero incastrarsi. Silvio Berlusconi anche stavolta ha iniziato a mettere a punto una via d'uscita. Da imboccare solo se il prossimo 14 dicembre il suo governo verrà sfiduciato. "Fino a quel giorno nessuno deve parlare di opzioni diverse - ha ordinato ai suoi fedelissimi - . Il nostro obiettivo è la fiducia piena e in caso contrario le elezioni anticipate. Ma dal 15 in poi valuteremo il da farsi". E nel "da farsi" ora compare anche la possibilità di un altro esecutivo, guidato da un altro esponente del Pdl, e che elenchi tra suoi i ministri proprio il Cavaliere.


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lunedì 6 dicembre 2010

Record per la benzina verde oltre 1,45, massimo da due anni

Il diesel fa registrare punte oltre 1,33 euro al litro, sempre al top da ottobre 2008. Le associazioni dei consumatori: "Servono misure per contrastare la speculazione"

  ROMA - Carburanti record con la "verde" oltre 1,45 euro al litro, massimo da oltre due anni. Emerge dal monitoraggio di Quotidiano Energia. Dopo i rialzi del fine settimana per Eni (2 centesimi di aumento per benzina e diesel), Tamoil (+1 centesimo per entrambi), TotalErg ed Esso (+0,5), oggi la media nazionale dei prezzi particati della benzina (in modalità servito) va da 1,432 euro/litro negli impianti Esso a 1,453 della Tamoil (livello mai toccato da settembre 2008). Le no-logo sono a 1,380. Per il diesel siamo con punte oltre 1,33 euro/litro, sempre al top da ottobre 2008. No-logo a 1,249 euro/litro.

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Si inventa due cancri e truffa tutti, anche la sua famiglia

Smascherata la raccolta di fondi organizzata da una 23enne in Inghilterra

Terri Edkins ha chiesto aiuti per le sue cure. Organizzata anche una partita di beneficenza. Ma era tutto falso

LONDRA - Ha finto di avere un tumore al cervello, un cancro alle ossa e pure la leucemia per frodare centinaia di benintenzionati, pronti a mettere mano al portafogli per dare vita ad una raccolta fondi che le permettesse di sottoporsi ad un rivoluzionario trattamento negli Stati Uniti che costava 25mila sterline. In questo modo, la ventitreenne Terri Edkins, originaria di Gainsborough, nel Lincolnshire, si è messa in tasca 1.380 sterline, raccolte in tre eventi di beneficenza a lei dedicati, fra cui una partita di calcio. Ora la donna è accusata di frode e il mese prossimo dovrà apparire davanti alla Lincoln Magistrates’ Court per rispondere di uno dei tre capi di imputazione. 

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Ritrovata mongolfiera scomparsa il 29/9: ci sono due corpi a bordo

ROMA - Sono stati recuperati a una dozzina di miglia al largo della costa di Vieste, a bordo della mongolfiera sulla quale viaggiavano, i corpi dei due navigatori statunitensi precipitati in mare col loro mezzo il 29 settembre scorso mentre partecipavano alla '54/esima Coupe Aeronautique Gordon Bennet'.


Le vittime sono gli statunitensi Richard Abruzzo e Carol Rymer Davis, partiti, assieme ad altri 19 equipaggi, alle 23:25 del 25 settembre scorso da Bristol (Inghilterra) per una gara che avrebbe vinto chi sarebbe atterrato piu' lontano.


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Medici, 45 mila in pensione ma non saranno rimpiazzati

Esodo fino al 2015. I sindacati: specializzandi subito in ruolo. Perché il numero di chi entra torni a essere identico a quello di chi esce bisognerà aspettare addirittura fino al 2028

di MICHELE BOCCI


ROMA - L'esodo è iniziato e sarà molto difficile fermarlo. I medici vanno via dagli ospedali italiani e in buona parte non vengono sostituiti. Dal 2010 in avanti, ogni anno ne verranno pensionati in media oltre il doppio di quelli che saranno assunti. Perché il numero di chi entra torni ad essere identico a quello di chi esce bisogna aspettare tantissimo, addirittura fino al 2028. A lanciare l'allarme è il sindacato Anaao che, in una ricerca presentata di recente, riporta dati inequivocabili: già quest'anno potrebbero smettere di lavorare 14mila dottori dei 120mila dipendenti del servizio sanitario. E dal 2011 al 2015 se ne andranno altri 30mila. In sei anni più di un terzo della forza lavoro sparirà. Il tutto mentre dalle facoltà di Medicina vengono sfornati solo 5mila specialisti all'anno, di cui appena 3.500 scelgono di lavorare negli ospedali pubblici. Anche il Ministero ha fatto una previsione a tinte fosche: nel 2018 al nostro sistema sanitario mancheranno 22mila camici bianchi. 

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Neve e gelo in tutta Italia e tornano pioggia e temporali

Temperature in picchiata da Nord a Sud, allerta della Protezione cvivile per le nevicate in arrivo, da stasera, anche in pianura. Una perturbazione proveniente dall'Atlantico porterà nuove preecipitazioni. Il ghiaccio blocca cinquanta turisti sul Vesuvio.

ROMA - Fa freddo, e di questa stagione non c'è nulla di cui stupirsi. Forse però è utile sapere che farà ancora più freddo nei prossimi giorni, che saranno caratterizzati da maltempo un po' ovunque e soprattutto da nevicate, con tutti i disagi che ciò comporta per i trasporti e nella vita quotidiana. Dall'Atlantico sta arrivando una nuova perturbazione che già dalla serata di oggi farà mutare le condizioni meteorologiche un po' ovunque. Arriva anche la neve, soprattutto a nord ovest, che porterà con sé un aumento delle temperature, ma anche piogge e temporali.

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Polonia, bellissimo il paesaggio ma...che freddo: -20 gradi

Ansalive - Le foto

'Vieni via con me' ha sforato l'orario Rai sospende dirigente Mazzetti

Fazio: solo 2 minuti e mezzo, dall'azienda: no, ben 29

di Alessandra Magliaro
ROMA - La Rai ha mandato a Raitre una lettera in cui si rimprovera di aver sforato di due minuti e mezzo l'orario previsto nell'ultima puntata del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano Vieni Via con me. Lo ha detto lo stesso Fazio stasera a Che tempo che fa su Raitre. E sempre Fazio ha dato notizia che il capostruttura dirigente di Raitre Loris Mazzetti e' stato sospeso per 15 giorni.

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"Occhio per occhio, via gli immigrati" cartelli razzisti ma Brembate si divide

E il sindaco avverte: "Qui non ci saranno né cacce all'uomo né show". Spiega un maghrebino: "La gente del posto lo sa, noi lavoriamo. E' sempre stato un paese tranquillo, noi non diamo problemi". La rabbia su Facebook: "Lasciate a noi quel marocchino, vengono solo a rubare e a violentarci le donne"

dal nostro inviato PIERO COLAPRICO


BREMBATE - Solo i volontari sembrano aspettare senza angoscia la luce del mattino: "Per cercarla  -  giurano  -  come se Yara fosse viva". E attendono l'alba come se Yara "fosse in attesa di essere liberata". Gli altri? "Doveva toccare alla figlia di un giudice o di un politico, non di uno di noi. Così quelli che si occupano della legge capiranno una buona volta che cos'è che bisogna fare..." La frase spietata esce dalla bocca di un anziano, con un caschetto di capelli bianchi, che sta accanto a un coetaneo della protezione civile. Forse sta in questa frase la sintesi più cruda per raccontare senza diplomazie "come ci si sente" oggi a Brembate, dove il freddo di questo dicembre di neve e nebbia è niente rispetto al gelo che scende in via Rampinelli, davanti al cancello della famiglia Gambirasio, quando arriva, scuro e teso in volto, dopo una notte d'interrogatori, il colonnello provinciale dei carabinieri.

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domenica 5 dicembre 2010

Egitto: turista tedesca uccisa da squalo

La tragedia è avvenuta nel golfo di Neema a Sharm El Sheik sul Mar Rosso

 

Egitto: turista tedesca uccisa da squalo


IL CAIRO - Una turista tedesca è stata uccisa da uno squalo nel golfo di Neema a Sharm El Sheik sul Mar Rosso. Ne dà notizia l'agenzia di stampa Mena.
La turista tedesca, di 70 anni, stava nuotando nei pressi della spiaggia privata di un grande albergo. Lo squalo l'ha attaccata da destra e per lei non c'e' stato nulla da fare, riferiscono fonti locali. Subito dopo l'attacco, raccontano ancora le fonti, le autorita' locali hanno iniziato a richiamare a riva tutti i turisti e i villeggianti per fare in modo che nessuno rimanesse in acqua.

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"Yara sarebbe stata uccisa" Tunisino accusato di omicidio

Bloccato a bordo di un traghetto diretto in Marocco dopo una notte di interrogatori è scattato il fermo. Massimo riserbo su un secondo fermo. Riprese le ricerche per ritrovare il corpo della tredicenne

 
BERGAMO - Sono a una svolta le indagini su Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre scorso senza lasciare tracce. Il tunisino bloccato nella notte su un traghetto è in stato di fermo con l'accusa di omicidio. Secondo gli inquirenti , l'uomo avrebbe sequestrato e ucciso la ragazza occultando poi il suo cadavere. Sono già partite le ricerche del corpo di Yara.  Smentito il fermo di un secondo uomo, un italiano.
Gli investigatori hanno lavorato tutta la notte a Bergamo, dove nella notte è stato trasferito il nordafricano al Comando provinciale dei carabinieri, presidiato fino all'alba da fotografi e giornalisti, senza che nulla trapelasse, soprattutto sul suo ruolo nel sequestro della ragazzina, scomparsa il 26 novembre.

Il tunisino sarebbe un muratore al lavoro nei cantieri del bergamasco. L'uomo era tenuto d'occhio dagli investigatori dall'inizio della vicenda subito dopo la scomparsa della ragazzina. Ma finora nulla si era saputo su questo filone dell'inchiesta. Il nordafricano, da quanto si apprende, abiterebbe nel bergamasco, ma anche su questo non c'è alcuna conferma. 


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Auto travolge un gruppo di ciclisti dramma in Calabria: sette morti

Terribile incidente stradale sulla statale 18 in località Sant'Eufemia di Lamezia Terme (Catanzaro). Una vettura ha sbandato ed è finita su un gruppo di  appassionati della bicicletta. Ci sono anche tre feriti

LAMEZIA TERME (CATANZARO) - Sette ciclisti morti, tutti appartenenti ad un gruppo di appassionati, è il tragico bilancio di un incidente stradale a Lamezia Terme. Il gruppo è stato travolto da un'auto in località Marinella a Sant'Eufemia. Ci sarebbero anche altre persone ferite. Dalle prime ricostruzioni il conducente avrebbe perso il controllo della vettura.

I sette ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". Tra le vittime ci sarebbe anche il titolare della stessa struttura sportiva. Sul posto dell'incidente sono ancora a lavoro i carabinieri e gli operatori sanitari. Questi ultimi hanno soccorso altri tre ciclisti feriti. Il più grave è stato ricoverato nell'ospedale di Catanzaro, gli altri due nell'ospedale di Lamezia Terme. 


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Yara, forse una svolta nelle indagini due uomini fermati dai carabinieri

Si tratta di un cittadino tunisino e di un italiano. Il primo è stato raggiunto a bordo di un traghetto diretto verso il Marocco. Riserbo sul secondo. Entrambi sarebbero stati all'attenzione degli inquirenti fin dal giorno della scomparsa della ragazzina.

MILANO - Le indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio potrebbero essere a una svolta. Due persone sono state fermate in serata dai carabinieri. Si tratta di un cittadino tunisino e di un italiano. Il primo è stato raggiunto dai militari dell'Arma al largo di Sanremo, a bordo di un traghetto partito da Genova e in navigazione verso il Marocco e, dopo il fermo, ricondotto a terra su un'imbarcazione della Guardia costiera. Massimo riserbo sulla seconda persona. Entrambi sarebbero all'attenzione degli inquirenti fin dalla scomparsa della 13enne da Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, venerdì 26 novembre. Intanto in serata si è tenuta una veglia di preghiera a Brembate Sopra. 

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sabato 4 dicembre 2010

Paziente muore in sala operatoria familiari aggrediscono i medici

Il giovane deceduto aveva 29 anni. Tre dei dottori sono andati a dare la notizia ai parenti che hanno reagito con violenza. Uno dei sanitari ha riportato una frattura al naso, per altri due prognosi di dieci giorni. Indagano Nas e Procura. Martedì il caso in commissione Marino

Il paziente muore in sala operatoria e i familiari si scagliano contro i medici. E' successo al San Filippo Neri di Roma dove, in tarda mattinata, tre componenti dello staff sanitario dell'ospedale sono stati aggrediti dai parenti di M.P, 29 anni, affetto da anemia mediterranea, deceduto durante l'intervento di asportazione della milza. I tre sanitari, il chirurgo, l'anestesista e un infermiere, sono stati aggrediti mentre comunicavano la notizia della morte del paziente. "Quando i medici sono andati dai parenti, naturalmente con tutto il tatto previsto dal caso - ha spiegato il direttore dell'ospedale, Lorenzo Sommella - la reazione è stata abbastanza violenta: due di loro hanno avuto una prognosi inferiore a dieci giorni e l'altro una frattura al naso".

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Rapporti Lega-'Ndrangheta Esplode il caso di "Gamma" Castelli


Saviano ha rotto i Maroni”, titolava Libero appena tre settimane fa riportando le dichiarazioni dell’autore di Gomorra, colpevole di aver denunciato che “la ‘ndrangheta al nord interloquisce con la Lega”.

Adesso due giornalisti dello stesso quotidiano pubblicano un libro in cui, attraverso la testimonianza del pentito Giuseppe Di Bella, ricostruiscono l’ascesa al potere della criminalità organizzata in Lombardia. E raccontano come proprio la ‘ndrangheta nel 1990 abbia scelto i cavalli su cui scommettere tra gli emergenti politici del Carroccio, portandoli fino a “importanti incarichi di Governo”, scrivono gli autori di Metastasi Claudio Antonelli e Gianluigi Nuzzi. Quest’ultimo ieri ha anticipato le critiche: “Non è colpa mia né di Libero se al Nord c’è la malavita”. Spiegando che la differenza è che “Metastasi è un’indagine compiuta in un anno di lavoro” mentre “Saviano ha sigillato un assioma televisivo”.


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Due morti in moto sulla Sopraelevata (Ge)

Una coppia di motociclisti genovesi è morta in serata dopo essere caduta mentre percorreva, a forte velocità, la Sopraelevata Aldo Moro di Genova. Le vittime sono un uomo ed una donna. C.M, , 35 anni e R.C., 36 anni. (la polizia municipale ha fornito solo le iniziali)
I due viaggiavano in sella ad uno scooter Yamaha TMax in direzione ponente. Sembra che il conducente abbia perso il controllo dello scooter senza responsabilità di altri veicoli. I corpi sono stati proiettati a circa duecento metri dal punto della caduta: l’uomo lungo la stessa corsia di marcia, la donna in quella opposta. Il traffico è stato bloccato per consentire la rimozione dei corpi ed i rilievi da parte della sezione infortunistica della Polizia municipale. Il pm di turno, Biagio Mazzeo, ha aperto un’inchiesta.

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Censis: società senza regole e sogni che non crede più nel carisma del capo

"Berlusconi è l'icona del soggettivismo, un ciclo che si è esaurito". Gli italiani vorrebbero maggiore onestà nella vita pubblica, ma la volontà è fiaccata, e non solo dalla crisi. Viviamo in una società "appiattita". De Rita: "Bisogna rilanciare la legge, e ridare fiato al desiderio" di ROSARIA AMATO

ROMA - Non è stata affondata dalla crisi, anche se l'economia stenta a ripartire 1, ma la società italiana non può certo dirsi sana. "Si sono appiattiti i nostri riferimenti alti e nobili", rileva il Censis nel 44° Rapporto Annuale sulla situazione sociale del Paese, ma anche quelli venuti dopo, dal "primato del mercato" alla "verticalizzazione e personalizzazione del potere", si sono lasciati dietro solo una scia di delusione. Chi doveva decidere alla fine non ha deciso, e il 'carisma' del leader di turno si è rivelato solo un bluff, le promesse non sono state mantenute.  

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Verdini, il Colle e il 'me ne frego': scoppia la bufera

di Giuliana Palieri

ROMA - ''Le prerogative del Colle che potrebbe mandare a casa chi ha vinto le elezioni? Ce ne freghiamo politicamente'', perche' ''anche i partiti hanno le loro prerogative''. Apriti cielo. Le parole pronunciate in serata da Denis Verdini hanno generato una violenta bufera politica con il coordinatore preso d'assalto dalle opposizioni nel silenzio imbarazzato del suo partito. E non e' bastata la puntualizzazione di Verdini che ha spiegato come il suo fosse un 'me ne frego politico', perche' le minoranze hanno continuato a martellarlo sostenendo che la pezza era peggio del buco. Il fatto e' che la sortita del coordinatore e' stata rilanciata dalle agenzie poco dopo una nota del Quirinale che rimetteva in riga quanti tentano di oscurare le prerogative del Colle. E' parso quindi quasi un botta e risposta negato invece da Verdini che ha escluso categoricamente qualsiasi volonta' di mancare di rispetto a Napolitano. E anche l'ufficio stampa del Pdl si e' precipitato a spiegare che le affermazioni del coordinatore non erano affatto una replica alla nota del Colle, oltretutto fatte prima dell'intervento del Quirinale. Ma la frittata era fatta. E cosi' e' partita, e non si e' mai arrestata, la contraerea delle opposizioni capitanata dal partito di Fini che ha messo in campo l'artiglieria pesante: Verdini ''volgare, irrispettoso, privo di senso delle istituzioni, disprezza le regole'', e avanti con toni sempre piu' forti ('metodo Boffo contro Napolitano', ha tuonato Carmelo Briguglio) e con la richiesta di scuse per il capo dello Stato. La dichiarazione di Verdini - ha attaccato Italo Bocchino - ''conferma l'assoluto disprezzo del Pdl per ogni regola, ed e' ancor piu' grave perche' e' relativa alle prerogative che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica''. Pollice verso anche da Farefuturo che in un editoriale al vetriolo parla di ''ennesimo segnale di una deriva che va fermata. Una deriva arrogante e strafottente, che non ha il minimo rispetto dei pesi e contrappesi che sono alla base del nostro sistema politico e istituzionale''. Anche il Pd e' andato giu' duro. ''Le parole di Verdini - ha detto il segretario Pier Luigi Bersani - sono vergognose e di una gravita' inaudita. La smentita e' peggio delle affermazioni precedenti. La squadra di Berlusconi sta perdendo la testa. L'Italia deve uscire al piu' presto da questa situazione''. ''Volgare e intollerabile'' il coordinatore del Pdl anche per Dario Franceschini secondo cui quelli del Popolo della liberta'''hanno capito che la sfiducia e' inesorabile e iniziano ad attaccate a testa bassa. Ma la democrazia italiana - ha ammonito - e' piu' forte della loro arroganza''. ''Le parole di Denis Verdini non sono eversive o pericolose, sono squallide'', si e' inserito il partito di Di Pietro che con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi gli ha mandato a dire: ''Al posto di minacciare Napolitano con un linguaggio fascista, racconti ai magistrati tutto quello che sa sulle cricche che hanno predato il Paese in questi anni. Si vergogni e faccia ammenda, si scusi con il Quirinale e con il Parlamento''.

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"Basta soldi a maratone con africani": la provocazione del consigliere leghista

"Sono competizioni in cui vincono solo extracomunitari in mutande"

PADOVA - Ieri i rom, oggi gli atleti africani che corrono, e vincono, la Maratona di Sant'Antonio. Padova torna al centro delle polemiche, innescando un nuovo caso che fa gridare al razzismo. Dopo il consigliere comunale PdL Vittorio Aliprandi, che dalle pagine di Facebook ha espresso tutto il suo disprezzo per i rom, arrivando a suggerire che vengano loro tolti i figli, e' il consigliere provinciale della Lega Pietro Giovannoni a chiedere lo stop ai finanziamenti pubblici per le maratone sportive che vedono l'ingaggio di atleti stranieri, soprattutto africani. Nel definirla una ''idea-provocazione'' l'esponente del Carroccio sostiene che alla base della proposta vi e' il fatto che ''il nucleo degli atleti di colore e' quello che costa di piu'''. Ma ieri sera, nel corso del consiglio provinciale mentre si dibatteva sul percorso della gara, Giovannoni, avrebbe sostenuto, piu' precisamente, l'inutilità di finanziare una competizione di "atleti africani o comunque extracomunitari in mutande". A prendere le distanze da Giovannoni e', tra i primi, la presidente PdL della Provincia, Barbara Degani, puntualizzando che si tratta di ''opinioni strettamente personali che non possono coinvolgere nel modo piu' assoluto ne' la giunta provinciale ne' tanto meno la presidenza''. Meno diplomatico il parlamentare del Pd Emanuele Fiano, responsabile del forum sicurezza del partito. ''C'e' un limite alla libera espressione delle proprie idee - spiega, accennando anche al caso Aliprandi - che non puo' essere travalicato; quel limite che e' la diffusione di idee razziste regolamentata in Italia da una legge inizialmente scritta dal ministro Mancino. Per noi il consigliere Giovannoni ha superato quel limite''. Tra gli amministratori padovani c'e' chi gia' tira le somme del danno d'immagine per il Veneto. Per il vice sindaco di Padova, Ivo Rossi, ''e' enorme'', tanto piu' in una regione ''che solo poco tempo chiedeva di poter ospitare le olimpiadi del 2020 e che candida Venezia come capitale europea della cultura e' enorme''. A rincarare la dose e' Alessandro Zan, componente della presidenza nazionale di Sinistra ecologia e Liberta' e assessore municipale all'ambiente:''e' un fatto grave e un danno perla citta' di Padova e per il nostro Paese - rileva -. Queste affermazioni naziste e primitive sono il segno tangibile di un fortissimo regresso sociale''.

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